PIANO REGIONALE DI AZIONE AMBIENTALE
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- Giulia Blasi
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1 REGIONE EMILIA ROMAGNA PIANO REGIONALE DI AZIONE AMBIENTALE CONSORZIO PARCO REGIONALE BOSCHI DI CARREGA PROGETTO ESECUTIVO A SCUOLA DI BIODIVERSITA : percorsi di partecipazione linea B del bando
2 REGIONE EMILIA ROMAGNA PIANO REGIONALE DI AZIONE AMBIENTALE Bando per la concessione di contributi per la realizzazione di progetti di educazione ambientale da realizzarsi da parte dei Parchi e delle Riserve regionali CONSORZIO PARCO REGIONALE BOSCHI DI CARREGA Centro Parco Casinetto via Olma Sala Baganza - (PR) info@parcocarrega.it tel fax PROGETTO ESECUTIVO A SCUOLA DI BIODIVERSITA : percorsi di partecipazione linea B del bando Ente Capofila PARCO REGIONALE BOSCHI DI CARREGA Via Olma SALA BAGANZA cultura@parcocarrega.it Responsabile del progetto: Dott.ssa Enrica Montanini Partner con quota di cofinanziamento Provincia di Parma (Assessorato Agricoltura e Alimentazione) Comune di Collecchio Comune di Felino Comune di Fornovo Comune di Sala Baganza Coop Consumatori Nord Est Parco dei Cento Laghi Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano Parco Fluviale Regionale del Taro Altri partner Consorzio delle Cooperative di Solidarietà Sociale di Parma Corpo Forestale dello Stato Fondazione MUSEO ETTORE GUATELLI Forum Solidarietà/Centro Servizi per il Volontariato in Parma-Distretto Economia Solidale Polo Scolastico Agroindustria
3 1. RELAZIONE TECNICA 1.1 Dati generali Il progetto è rivolto a diverse tipologie di utenti: - cittadini della Provincia di Parma, singoli o organizzati in Associazioni (ambientaliste, dei consumatori ) - guide, operatori e volontari delle aree protette - insegnanti e alunni di scuole dell infanzia, primaria e secondaria - operatori e utenti di Cooperative Sociali - agricoltori, operatori di fattorie didattiche, aziende agricole, agriturismi Il territorio interessato è, in generale, il territorio provinciale con particolare attenzione ai comuni consorziati del CEA capofila (Comuni di Collecchio, Felino, Fornivo, Sala Baganza). 1.2 Finalità e obiettivi Le motivazioni e la situazione di partenza intorno a cui il progetto è costruito sono le seguenti: 1. sul territorio provinciale esistono da alcuni enti e soggetti che si occupano di attività di formazione e conservazione in tema di agrobiodiversità. Le attività promosse da questi possono essere meglio coordinate e potenziate attraverso la creazione di progetti in rete al fine di avere maggiore visibilità e devono trasformarsi in veri e propri progetti educativi; 2. inoltre, nonostante l esistenza di una rete di produttori locali attenti alla qualità dei propri prodotti (antiche varietà, metodi di produzione sostenibili, distribuzione dei prodotti in mercati locali) e di piccole realtà di economia locale solidale (gruppi di acquisto, distretto di economia solidale )sono ancora poco diffusi tra la popolazione i comportamenti critici rispetto ai consumi alimentari; 3. infine, per il Parco e per altre Aree Protette del territorio, la gestione sostenibile del bosco è spesso argomento di confronto e conflitto con le comunità locali; i tagli del bosco e la raccolta della legna, gli aspetti legati alla interpretazione del paesaggio forestale ed alla presenza del legno morto nel sottobosco, sono tutti elementi per cui si ritiene importante aumentare e migliorare la qualità dell informazione ed intervenire con azioni educative. Una ulteriore motivazione deriva dall esperienza produttiva ed educativa che il Parco ha sviluppato grazie alla gestione del Vivaio Forestale Scodogna che, negli ultimi anni, ha promosso esperienze nella formazione degli adulti nel campo del recupero di antiche varietà di frutta e nelle gestione sostenibile del paesaggio e del bosco, nonché dalla realizzazione di progetti per le scuole. Sulla base di questi presupposti sono state individuate le sue finalità generali e gli obiettivi specifici del progetto, come di seguito descritto. Le finalità generali sono la diffusione della cultura della tutela della biodiversità, delle buone pratiche agricole, della cura del territorio, della gestione sostenibile del verde e degli habitat forestali.
4 Altre finalità sono la traduzione dei valori trasmessi in termini di corretti comportamenti e stili di vita sostenibili e di offrire l opportunità di dare un contributo concreto alla cura del territorio. Si tratta di un progetto che coinvolge il cittadino a vari livelli: come gestore del territorio in ambito sia pubblico che privato (cura e manutenzione del verde); come educatore, nella costruzione di relazioni fra scuola e società civile; come consumatore per la valorizzazione e diffusione delle antiche varietà agricole locali e per la promozione delle filiere corte. Gli obiettivi specifici sono: 1. l informazione, la responsabilizzazione e il coinvolgimento attivo dei cittadini e del mondo della scuola nella gestione sostenibile delle risorse agricole e forestali; 2. la conservazione della biodiversità agricola e forestale; 3. la promozione di comportamenti sostenibili legati alla partecipazione, alla cura del territorio e ai consumi alimentari; 4. la maggiore partecipazione e condivisione, da parte delle comunità locali, di scelte di gestione sostenibile del territorio; 5. la realizzazione di una rete di soggetti che, a livello locale, interagiscono e collaborano ad una gestione sostenibile del territorio in ambito locale e alla tutela ed incremento della sua biodiversità; 6.l attivazione di percorsi educativi per la scuola fortemente legati alle problematiche ambientali locali; 7. la sperimentazione di nuovi strumenti comunicativi e di partecipazione; l esplorazione di approcci innovativi di educazione alla sostenibilità che, passando attraverso le scienze sociali ed antropologiche, contribuiscano a formare una cultura più profonda ed interiorizzata del rapporto tra uomo e territorio. 1.3 Motivazioni della partnership L individuazione dei partners del progetto è stata effettuata sulla base di una rete di collaborazioni già esistenti da alcuni anni fra il CEA capofila e altri Enti e soggetti presenti nel territorio provinciale, con cui si intendono consolidare i rapporti e sviluppare maggiori sinergie rispetto alle attività connesse alla conservazione e gestione della biodiversità in ambito agricolo e forestale e in relazione alle attività legate all educazione alla sostenibilità. In particolare il presente progetto è in sinergia con un altro progetto attivo in provincia di Parma, in atto da alcuni mesi, la Scuola Verde della Biodiversità, che prevede un coordinamento fra Enti e altri soggetti che sono impegnati sulle tematiche della gestione sostenibile del verde e della biodiversità. 1.4 Azioni previste, fasi di realizzazione, metodologie, prodotti e tempi di attuazione Le azioni previste nell ambito del progetto sono rivolte alle diverse tipologie di utenti indicati al punto 1.1 e prevedono gli strumenti educativi di seguito sinteticamente illustrati:
5 - realizzazione di spazi pubblici e comuni destinati ad orti, frutteti ed arboreti, da utilizzare in particolare per attività e progetti didattico-educativi; - realizzazione di momenti e iniziative di informazione, promozione e commercializzazione di prodotti agricoli locali di antiche varietà, con la finalità di educare i cittadini a consumi critici e sostenibili; - informazione ed educazione del cittadino alla lettura del paesaggio ed alla conservazione della biodiversità in ambito forestale; - percorsi didattici con le scuole sui temi dell agrobiodiversità, dei consumi consapevoli e della gestione sostenibile delle foreste; - organizzazione di incontri e seminari per adulti sugli stessi temi; - produzione di materiali didattici e informativi Descrizione di dettaglio delle singole azioni AZIONE 1 - TUTELA DELL AGROBIODIVERSITA E CREAZIONE DI SPAZI PARTECIPATIVI - Attività volte alla diffusione, conoscenza e valorizzazione delle varietà locali orticole, frutticole e forestali; - attività finalizzate alla sensibilizzazione ed educazione sui temi della tutela e recupero dell agrobiodiversità e dell agricoltura sostenibile rivolte ad enti, cittadini, scolaresche, associazioni, agricoltori, gestori di fattorie didattiche ed agriturismi; - attività finalizzate al coinvolgimento attivo e alla responsabilizzazione dei cittadini e degli studenti nella cura e gestione del territorio. Fase 1 Incontri per il coinvolgimento di Comuni e Comunità locali (cittadini e Associazioni) per l individuazione di aree destinabili ad orti, siepi e frutteti didattici. Fase 2 Progettazione degli orti, siepi e giardini da parte del Polo scolastico dell agroindustria con la supervisione e tutoraggio del personale del Parco e esperti esterni: la progettazione diventa percorso didattico-educativo con il coinvolgimento attivo di docenti e studenti.la progettazione comprende: sopralluoghi con le classi nelle aree individuate dai Comuni, incontri formativi in classe sulla progettazione e sulla valorizzazione didattica di orti e frutteti,realizzazione di un progetto esecutivo per ciascuno spazio verde a cura degli studenti, con la supervisione di tutor e docenti, partecipazione degli studenti nella fase di semina-piantagione. Fase 3 Corsi sull orticoltura e la frutticoltura con specificità sulle antiche varietà, la conservazione della biodiversità e l adozione di pratiche sostenibili rivolti a cittadini, insegnanti, volontari e operatori di CEA e Aree Protette, gestori di agriturismi e fattorie didattiche, agricoltori. Nell ambito dei corsi (2/3 incontri ciascuno) sono previste lezioni teoriche e pratiche supportate da materiale didattico informativo, con giornate dedicate alla realizzazione degli orti e/o frutteti presso le aree individuate, con la
6 collaborazione di associazioni di volontariato e scolaresche. Fase 4 Organizzazione e realizzazione di una giornata seminariale sull Ortoterapia aperta ad operatori del sociale e delle aree protette. Questa attività vuole contribuire a potenziare la consapevolezza che il lavorare con il verde, a contatto con la natura, è un valido strumento terapeutico attraverso cui rafforzare e riscoprire l innata affinità e il legame che sentiamo verso l ambiente e il territorio. Si tratta di un elemento chiave ai fini di sviluppare ed aumentare il senso di responsabilità individuale, a beneficio della qualità della vita e della tutela della biodiversità. Fase 5 Attività volte alla valorizzazione antropologica e della valenza sociale degli orti privati e sociali, al fine di valorizzarli come luoghi di incontro, confronto, aggregazione: - predisposizione e allestimento presso il Museo Ettore Guatelli di una creazione originale sul tema Orti d arti, con coinvolgimento di scuole, associazioni culturali, circoli di anziani, privati cittadini. Si tratta di una mostra mista composta da: mostra fotografica sugli orti, opere verdi, sculture a tema, filmati, ecc. con laboratorio per i bambini nella giornata di presentazioneinaugurazione e serata con balli popolari d Orti Dancing ; - realizzazione di un video con interviste ai cittadini che lavorano negli orti sociali; - animazione (l Orto come palcoscenico) presso l orto del Museo Guatelli e l orto sociale di Fornovo, per 4 classi e visita al Museo Guatelli. - Laboratorio a tema funzionale alla predisposizione della giornata orti d arte per 4 classi - animazioni presso un orto sociale di Parma con contenuti fortemente legati alla tradizione: pratiche legate al lunario, detti, aneddoti popolari e dialettali, con la partecipazione di un gruppo musicale tradizionale di fisarmoniche. - Realizzazione di un Ortobolario parmigiano per le scuole, opuscoletto con detti dialettali, pratiche tradizionali e indicazioni pratiche per realizzare piccoli orti per i giardini scolastici o per i balconi. Fase 6 L orto, il frutteto e la siepe come laboratori della sostenibilità: ideazione e realizzazione di percorsi didattici rivolti alle scuole dell infanzia o primarie. Prevedono attività in classe e all aperto nelle aree realizzate nella fase 1 del progetto, con il coinvolgimento di associazioni di volontariato e degli studenti del polo scolastico dell agroindustria per le attività pratiche. Sono previsti: 4 incontri per ciascuna classe (uscite/laboratori sull orto e il frutteto con attività applicative). Le classi coinvolte saranno 2 per Comune (Collecchio, Felino e Sala Baganza) per un totale di 6 classi. Saranno inoltre realizzati supporti didattici esclusivi per il progetto (schede didattiche, giochi. Fase 7 Realizzazione di un opuscolo divulgativo-educativo sull orticoltura e gli orti
7 didattici. Fase 8 Avvio di cantieri scuola residenziali nella Foresta Demaniale dell'alta Val Parma, per la realizzazione di progetti e di attività forestali, con il coinvolgimento degli studenti del Polo Scolastico dell Agroindustria: - coinvolgimento dei tecnici della Comunità Montana per la definizione di progetti ed attività da realizzare in Foresta; - attività forestali con gli studenti: incontri residenziali per la raccolta semi di specie arboree autoctone (abeti bianchi, rossi, sorbi ecc.); incontri di formazione residenziali per la creazione di un arboreto in loc. la Vezzosa (Comune di Corniglio); realizzazione arboreo tramite la semina di piantine nelle località individuate dai tecnici della Comunità Montana Appennino Parma Est AZIONE 2 - CONSUMI CONSAPEVOLI: LA BIODIVERSITA AL MERCATO Attività di sensibilizzazione ed educazione dei cittadini e di scolaresche; promozione delle Aziende e delle realtà locali che si occupano di tutela dell agrobiodiversità e consumi consapevoli; promozione dei prodotti locali a km zero. Fase 1 Realizzazione di momenti divulgativi (incontri e giornate mercato, feste degli agricoltori custodi) con presentazione delle aziende dell Associazione Agricoltori Custodi ai Comuni, alle Comunità locali e alle Associazioni o gruppi di consumatori. Fase 2 L Agrobiodiversità va a scuola. Progettazione e realizzazione di un corso di formazione per insegnanti sull agrobiodiversità, consumi consapevoli, sostenibilità in agricoltura. Fase 3 Progettazione e realizzazione di un percorso didattico per le scuole. Sono previsti: 3 incontri per classe, con uscite presso aziende e presso un supermercato. Le classi coinvolte saranno 2 per Comune (Collecchio, Felino, Fornovo e Sala Baganza) per un totale di 8 classi. Saranno inoltre realizzati supporti didattici esclusivi per il progetto (schede didattiche, giochi ) AZIONE 3 - IL BOSCO SOSTENIBILE L azione prevede interventi didattico educativi finalizzati a comunicare le basi scientifiche della gestione sostenibile degli ecosistemi forestali, con riferimento particolare agli habitat legati al legno morto, e all importanza della biodiversità degli ecosistemi forestali. Fase 1 Redazione e stampa di un opuscolo divulgativo sulla gestione forestale e la
8 biodiversità degli ecosistemi forestali del territorio. Fase 2 Organizzazione di visite guidate didattiche per adulti nel Parco sul sentiero del Legno morto. Itinerario guidato con attività di osservazione e animazione per bambini. Fase 3 Predisposizione e realizzazione di un percorso educativo per la scuola riguardante il "legno che vive", su itinerari nel bosco individuati ad hoc dal Parco Boschi di Carrega. Sono previsti 2 incontri per classe. Le classi coinvolte saranno 8 sul territorio provinciale. AZIONE 4 - DIFFUSIONE DEI RISULTATI FASE 1 Analisi, valutazione e relazione sui risultati del progetto, tramite gli indicatori illustrati al capitolo 1.6 della presente relazione tecnica. FASE 2 Diffusione dei risultati del progetto tramite (vedi quadro 15 della scheda): - produzione di un multimediale di testimonianza delle attività svolte; - articoli di giornale e pagine web dedicate al Progetto 1.5 Risultati attesi Il principale risultato che si intende perseguire con il progetto è sostanzialmente la creazione di una rete di soggetti della società civile (cittadini, associazioni, istituzioni e scuole) che operano con l obiettivo comune della conservazione della biodiversità e che si fanno carico di gestire aree e piccole parti di territorio. In particolare i risultati attesi rispetto alla situazione di partenza sono: - una maggiore diffusione, sensibilità, comprensione ed attenzione della popolazione rispetto ai valori che il progetto vuole trasmettere in tema di biodiversità in ambito agricolo e forestale e di consumi critici, intesi come attenzione a scelte sostenibili e consapevoli - la partecipazione attiva nel tempo delle comunità locali alla cura del territorio e alla tutela ed incremento della biodiversità a livello locale - la realizzazione e il consolidamento della rete e dell interazione fra soggetti pubblici e privati che operano nella formazione relativa alla biodiversità - il rafforzamento del legame fra il mondo della scuola e dell extrascuola - il favorire il collegamento diretto fra agricoltori e consumatori attraverso la promozione di filiere corte 1.6 Indicatori di verifica Gli indicatori e le modalità che si prevede di utilizzare per la verifica dei risultati del
9 progetto sono: - il numero di soggetti adulti coinvolti e partecipanti alle diverse iniziative - il numero di insegnanti, di istituti scolastici e di classi/studenti coinvolti - il numero di Aziende/Agricoltori Custodi coinvolti - il numero e la tipologia di aree, spazi pubblici e privati destinati al progetto - il numero di copie di materiali divulgativi-educativi prodotti nell ambito del progetto (opuscoli, depliant, ecc.) 1.6 Prodotti per la divulgazione dei risultati Per la divulgazione dei risultati saranno realizzati: - un multimediale con immagini, brevi video e descrizione dei percorsi didattici e delle iniziative svolte da mettere a disposizione per la divulgazione a tutti i partner del progetto - divulgazione a mezzo stampa e pagine web di estratti del prodotto multimediale 1.7 Valenze innovative del progetto Le valenze innovative del Progetto sono: - la sperimentazione di strumenti di partecipazione che vedono le comunità locali impegnate nella cura del territorio e nella tutela della biodiversità; - l esplorazione di approcci innovativi di educazione alla sostenibilità che, passando attraverso le scienze sociali ed antropologiche, contribuiscano a formare una cultura più profonda ed interiorizzata del rapporto tra uomo e territorio (vedi azione 1, fasi 4 e 5); - il coinvolgimento di soggetti appartenenti a diverse categorie, nel campo educativo, della solidarietà sociale, istituzionale e produttivo, (Coop, Consorzio Cooperative di Solidarietà Sociale, Comuni ) con l obiettivo di creare una vera e propria rete sul territorio
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