PROGETTO EDUCATIVO

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1 PROGETTO EDUCATIVO

2 Un luogo che offre l opportunità di nuovi incontri e relazioni, di nuove possibilità di comunicazione. Un luogo dove le storie individuali si incontrano per dare origine a una storia comune. Il Nido La tana degli orsetti di Rovetta, aggregato alla Scuola dell Infanzia F.Gallicciolli, è un istituto di ispirazione cattolica rivolto alle famiglie presenti sul territorio che accoglie bambini dai 12 ai 36 mesi. Tutta l attività del Nido verte sulla concezione del bambino come competente, capace, socievole, ricco, attivo e curioso. Il ruolo che il bambino viene ad assumere è quello di unico e vero protagonista delle esperienze che può vivere al Nido. Il Nido è un luogo dove ogni bambino può trovare possibilità di gioco e di scoperta; un contesto in cui ogni bimbo è sostenuto nello sviluppo emotivo, cognitivo, sociale e motorio favorendone il raggiungimento dell autonomia. Le attività proposte sono articolate secondo gli interessi e le competenze dei bambini, in tal senso è lasciato molto spazio alla creatività, alla fantasia e all iniziativa dei bambini stessi, che sanno sorprendere l adulto per l originalità con cui partecipano all esperienza. Tali attività, sia libere sia guidate, hanno la forma del gioco, si svolgono con regolarità e mirano a favorire nei bambini lo sviluppo psicomotorio, il linguaggio e le capacità comunicative, l espressione creativa e lo sviluppo delle competenze simbolico-rappresentative.

3 LO SPAZIO Lo spazio del Nido costituisce lo scenario nel quale i bambini agiscono e in quanto tale concorre a potenziare o ad inibire i comportamenti e lo sviluppo globale del bambino. Lo spazio interno deve essere innanzitutto riconoscibile e funzionale e deve comunicare sicurezza e protezione al bambino. Perché ciò sia possibile è indispensabile che all interno del Nido ci siano oggetti (es. oggetto transizionale) che richiamino l ambiente familiare e che diano al bambino la sensazione della presenza di piccoli angoli di intimità. Curare l ambiente è un vero atto d amore verso il bambino: significa renderlo sicuro, libero, capace di orientarsi da sé nel complesso mondo adulto, di sentirsi incoraggiato all incontro con gli altri di propria iniziativa; interessato e attivo non per obbedienza ma per voglia di esplorare in prima persona Gli spazi sono anche il teatro in cui avvengono gli incontri con i compagni e con gli adulti: scambi e conflitti, passioni e rifiuti, addii e pacifiche collaborazioni.. Lo spazio al Nido è organizzato in zone o angoli che offrono al bambino stimoli diversificati in ordine ai suoi diversi bisogni. Durante l anno, per rispondere ai cambiamenti e alle preferenze che i bambini mostrano, le educatrici ripensano e modificano gli spazi per sostenere e incuriosire, motivare e rafforzare il percorso di apprendimento individuale e sociale di ciascuno.

4 NIDO: LUOGO DI RELAZIONI Il Nido è un luogo di relazioni: tra educatore e bambino, bambino e bambini, educatore e genitori e tra gli educatori stessi. Il bambino ha bisogno di figure di riferimento stabili, che ritrova nelle educatrici, per poter evolvere, orientarsi ed esplorare sentendosi protetto e amato. L esperienza relazionale vissuta al Nido con l educatrice lascerà una traccia importante e lo guiderà nelle sue relazioni future. «La qualità della relazione dipende dalle caratteristiche individuali, dagli elementi dinamici, cioè dalle emozioni e dai sentimenti messi in atto nella relazione col bambino. Sono le emozioni, i sentimenti, le disposizioni affettive e di pensiero suscitate da quel bambino a determinare la relazione, quella che sarà per ogni bambino e per ogni educatore una relazione particolare, cioè unica e irripetibile». 1 1 Rosanna Bosi, Pedagogia al Nido, Sentimenti e relazioni, Carocci Editore, Roma, 2002.

5 AL NIDO INCONTRO Le educatrici che mi accolgono e mi sostengono durante tutta la giornata. Le educatrici predispongono per me un ambiente ricco e stimolante affinché io possa trovare risposta alle mie curiosità e al mio bisogno di apprendimento. Per far ciò preparano e curano gli oggetti, ogni giorno come se fosse il primo; controllano che siano sempre adeguati al mio bisogno instancabile e di esplorazione. Elaborano una programmazione educativa che considera la globalità e la completezza di noi bambini privilegiando in ogni caso l attività libera e spontanea: lasciano a noi bimbi il diritto di esprimere i nostri sentimenti. Al tempo stesso rispettano le nostre relazioni spontanee pur ponendo alcuni limiti indispensabili. Le educatrici sono attente a salvaguardare i momenti di routine come particolari momenti di cura e accudimento individuale. Le educatrici informano i miei genitori sulla giornata al Nido e accolgono le informazioni utili che provengono dalla mia famiglia. La direttrice è sempre a disposizione dei miei genitori per eventuali chiarimenti riguardo agli aspetti organizzativi del Nido. La cuoca provvede alla preparazione quotidiana dei miei pranzi e merende, seguendo le normative dell ASL (Servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione). I pranzi e le merende sono vari e differenziati in base alle stagioni e all età di noi bambini. Può realizzare diete particolari in caso di necessità e solo su prescrizione medica. L inserviente si occupa della pulizia quotidiana degli ambienti, della cura e dell igiene degli oggetti in modo da garantire il benessere di noi bambini. I miei compagni, con cui gioco e faccio ogni giorno nuove esperienze.

6 I TEMPI DEL NIDO Il Nido è aperto all utenza dal mese di settembre al mese di luglio per cinque giorni settimanali. Il calendario di apertura del servizio è definito annualmente, rispettando le festività previste, e affisso nella bacheca del Nido. Gli orari di frequenza dei bambini possono essere i seguenti: Frequenza part-time: dalle ore 7:45 alle ore 12:30/12:45 Frequenza tempo pieno: dalle ore 7:45 alle ore 18:00 La giornata è organizzata nel seguente modo: 7:45-9:15: accoglienza 9:15-9:45: spuntino con frutta di stagione 9:45-10:45: attività ludico-educative 10:45-11:00: cambi 11: 00-11:15: riordino e preparazione per il pranzo 11:15-12:00: pranzo 12:00-12:30: cambio e igiene personale bimbi 12:30-12:45: uscita bimbi part-time 12:45-.: nanna fino al risveglio di ogni bambino 15:00-16:00: cambi e merende 16:00-18:00: attività ludiche in attesa di mamme e papà 16:00-16:15 / 17:00-18:00: uscita bimbi full-time

7 LA CENTRALITA DEL GIOCO All interno del Nido grande spazio è riservato al gioco. Secondo noi educatrici giocare è, come afferma lo psicologo olandese Karl Gross, «il dovere dei bambini». L attività ludica è un importante fattore evolutivo da incoraggiare nella quotidianità del Nido. Il gioco è un territorio di pertinenza esclusiva dei bambini e noi sosteniamo e guidiamo dall esterno, organizzando l ambiente, procurando e proponendo materiali poveri e di recupero. Diamo importanza soprattutto ai giochi simbolici o di finzione, i quali non sono solo divertenti, ma sviluppano anche abilità utili nella vita, poiché giocando a far finta di essere, di volta in volta, la mamma, la maestra, il papà o il dottore, i bambini si allenano a far parte del mondo degli adulti, acquisendo allo stesso tempo la consapevolezza del proprio ruolo nel contesto sociale.

8 INSERIMENTO Al Nido il bambino vive il passaggio tra il mondo familiare e il mondo esterno: è la sua prima esperienza sociale. Durante questo passaggio il bambino struttura la capacità di creare legami con persone e ambienti nuovi. L inserimento al Nido è quindi il periodo necessario ai bambini, ai genitori e agli educatori per integrarsi nel contesto comunicativo-relazionale che si viene a creare con l ingresso dei bambini al Nido. Favorire l ambientamento del bambino significa guidare la transizione da un sistema di legami ad un altro sistema di legami, che non sostituisce il sistema primario, ma lo integra e lo amplia. L obiettivo del progetto pedagogico è quello di creare una continuità emotiva e relazionale tra famiglia e Nido, capace di favorire nel bambino processi sia di separazione graduale, sia di costruzione della propria identità. Per questo il periodo d inserimento sarà pensato con la famiglia, nel rispetto delle esigenze del bambino e del quadro della programmazione educativa globale del servizio. L ambientamento full-time avviene solitamente sulle prime due settimane di frequenza al Nido, mentre quello part-time sulla prima settimana, graduando progressivamente i tempi di permanenza del bambino senza genitore e costruendo con altrettanta gradualità il rapporto con l educatrice e con il nuovo ambiente.

9 LE ROUTINES Riteniamo importante introdurre ed evidenziare i diversi momenti di routines che vengono vissuti dai nostri bambini al Nido, anch essi momenti fondamentali per lo stare bene al Nido con insegnanti e compagni. Inoltre il vivere bene queste situazioni permette al bambino di acquisire una graduale e sicura autonomia. Tali routines si ripetono quotidianamente, sono sempre uguali o simili e scandiscono in maniera regolare la giornata del bambino, poiché sono i momenti nei quali l educatrice instaura una relazione individualizzata con il bambino e lo aiuta a conquistare la sua identità e autonomia. Autonomia che è intesa non soltanto come saper fare, ma come piacere di fare, e per raggiungere ciò è fondamentale rispettare i tempi del bambino. «Dare tempo al bambino significa offrirgli opportunità per sperimentare gesti dei quali non è ancora capace e per acquisire nuove competenze. La costruzione dell autonomia è possibile attraverso il riconoscimento di un tempo giusto che consenta al bambino di fare da solo. Dare tempo, si dice, perché tutti i tempi individuali trovino spazio». «Quello che interessa veramente, l obiettivo educativo che si deve dare il gruppo delle educatrici non è solo che il bambino arrivi al controllo sfinterico o a mangiare, camminare, a vestirsi o svestirsi da solo, ma è soprattutto che arrivi a farlo provando piacere, che senta il piacere e la soddisfazione di prendersi cura di sé e dei propri bisogni dandosi il tempo di conoscere il proprio corpo e di crescere in sintonia con i propri tempi» 2 Ogni momento richiede una conoscenza dello spazio circostante in cui ogni situazione avviene e degli spazi in cui sono collocati gli oggetti personali di ogni bambino. 2 N. Terzi (a cura di), Prospettive di qualità al nido. Il ruolo del coordinatore educativo, Edizioni Junior, Bergamo 2006.

10 Importanti sono la relazione e la socializzazione tra i bambini che gradualmente verranno osservate e sollecitate. Questi momenti sono: lo spuntino del mattino: è il primo momento conviviale che i bambini vivono, in quanto sono ormai tutti arrivati al Nido e il sedersi a tavola insieme per un brevissimo tempo quale quello dello spuntino permette loro di stare con tutti i compagni presenti e di vivere un momento tranquillo di ristoro in preparazione dell attività o dello stimolo che per quella giornata le educatrici hanno preparato loro. il gioco delle presenze: viene fatto in un momento di tranquillità, di solito quando tutti i bambini sono già presenti al Nido. L educatrice mostra la foto di un bambino al gruppo e chiede chi è il bimbo nella foto; il gruppo risponde con il nome e, a quel punto, l interessato si alza e attacca la foto su un cartellone preposto con il velcro in modo da fermare la foto. Vengono fatte vedere anche le foto dei compagni non presenti, in modo da ricordarli come amici del Nido. Se è possibile viene data anche la spiegazione del perché il bimbo non c è. Obiettivi del gioco: 1. permettere al bambino di sentirsi riconosciuto come individuo facente parte di un gruppo; di riconoscersi nella foto come sé stesso; sapere di avere un posto nello spazio Nido/cartellone proprio;

11 2. permettere al gruppo di riconoscere gli amici, di riconoscere la differenza tra l essere presente e non, sapere perché l amico non c è dà un senso di continuità anche se il bambino non è presente (è a casa però torna, è malato ma guarirà presto, ); 3. poter scegliere la posizione della foto e vicino a chi metterla permette al bambino di prendere le prime decisioni. il momento del pranzo e della merenda: è un momento conviviale in cui si invitano i bambini a rimanere seduti insieme e a condividere con i compagni tempi e spazi, dicendo una piccola preghiera/canzoncina tutti insieme e aspettando il proprio turno in attesa che tutti finiscano di mangiare. Durante il momento del pranzo i bambini sono stimolati all acquisizione di nuove capacità, quali l utilizzo del cucchiaio, della forchetta e del bicchiere. il momento del cambio o del bagno: è un momento individuale di cura e di attenzione verso il bambino che vive la particolare relazione con l educatrice e ha modo di conoscere, utilizzando lo specchio, il proprio corpo. il momento della nanna: è un momento molto delicato che il bambino, per la prima volta, condivide con altri.

12 Ogni bambino riceve le attenzioni e coccole di cui ha bisogno ed è accompagnato ad addormentarsi restando nel proprio lettino. il momento del riordino: è un importante momento di collaborazione e di attenzione verso i compagni, l educatrice e verso l ambiente che circonda i bambini che imparano ad aiutare e a farsi aiutare.

13 SPAZIO DI COLLABORAZIONE E INCONTRO NIDO-FAMIGLIA La collaborazione dei genitori è una risorsa fondamentale, essi sono importanti interlocutori nei confronti del Nido e non semplici fruitori di un servizio. L utente dei servizi non è tanto o solo il bambino, ma è la famiglia con il bambino. Nel Nido, infatti, gli adulti si possono confrontare tra loro e i genitori possono essere sostenuti nella propria funzione educativa dalle educatrici alle quali si possono rivolgere per esprimere i propri dubbi, trovare un supporto emotivo per riconoscere e contenere le proprie ansie e per confrontarsi, poiché le educatrici possono dare un esempio di esperienza positiva nella crescita e nell accudimento del bambino. Risulta quindi fondamentale creare all interno del Nido i tempi e gli spazi per costruire con le famiglie rapporti autentici, basati sull accettazione, sulla valorizzazione e sulla fiducia e non sul giudizio o la valutazione, solo l ascolto e l osservazione potranno permettere l intrecciarsi di due competenze, quella genitoriale e quella professionale. I momenti e le modalità di scambio di informazioni e di comunicazioni tra la famiglia e il Nido sono molteplici e quotidiani; contesti pensati e progettati nei minimi particolari per permettere occasioni di confronto, come colloqui o assemblee, laboratori o feste, ma anche un ottima e minuziosa progettazione per l accoglienza del mattino e il ricongiungimento della sera, momenti focali d incontro quotidiano. La comunicazione quotidiana avviene sia al momento dell accoglienza al mattino sia al momento del ricongiungimento: i genitori sono informati

14 dell andamento della giornata del bambino al Nido e le educatrici accolgono informazioni utili sul bimbo da parte del familiare. Le comunicazioni con la direttrice avvengono al momento dell iscrizione per ricevere informazioni sia burocratiche-organizzative sia di presentazione del Nido, per visitare gli spazi e in qualsiasi momento dell anno per qualsiasi esigenza e problema. La direttrice si impegna affinché le famiglie ricevano informazioni chiare e puntuali su rette, aspetti organizzativi del Nido: calendario,orari, iniziative La bacheca dove i genitori possono trovare avvisi, iniziative relative al territorio,ecc e documentazione scritta consegnata dalle educatrici direttamente ai genitori con richieste e proposte di vario genere. La lavagna aggiornata quotidianamente in riferimento all attività giornaliera proposta ai bambini e la cornice fotografica nella quale scorrono le immagini dei bambini nei vari momenti della giornata vissuta al Nido. Incontri Nido-famiglia: sono previsti incontri annuali per verificare l inserimento dei bambini al Nido, presentare il progetto educativo, la programmazione educativa annuale e verificare e documentare al termine dell anno l attività svolta. Colloqui individuali previsti al momento dell inserimento e una volta a fine anno. Le educatrici sono in ogni momento disponibili ad eventuali colloqui richiesti dalla famiglia.

15 Feste e momenti di incontro informale: sono organizzate dal Nido con la collaborazione delle famiglie in occasione di festività o in chiusura dell anno educativo. Progetto G come genitori e gioco : laboratorio creativo con i genitori per condividere con la famiglia un progetto comune sul e con il bambino. Abbiamo quindi pensato di proporre ai genitori un percorso nuovo, alternativo, di collaborazione costruttiva, per favorire la conoscenza e per condividere un obiettivo comune: realizzare libri, materiale strutturato e strumenti musicali per arricchire il Nido di materiale ludico e addobbare gli ambienti nelle varie ricorrenze. Obiettivi Il progetto vuole favorire il raggiungimento dei seguenti obiettivi: - Condividere la partecipazione dei genitori alla vita del nido. - Veicolare relazioni positive tra adulti: genitori/genitori e educatrici/genitori. - Sensibilizzare i genitori verso la riscoperta degli oggetti e dei materiali per creare situazioni di gioco. - Riscoprire la creatività e la manualità. - Collaborare per realizzare un progetto comune. - Utilizzare materiale povero, naturale e di recupero per attività di costruzione. - Creare materiale ludico polisensoriale per i bambini.

16 RAPPORTI NIDO-SCUOLA DELL INFANZIA Il Nido e la Scuola dell Infanzia condivideranno alcuni momenti di festa (S.Natale, carnevale, ) e di svago che consentano la collaborazione. Obiettivo del gruppo Nido sarà sostenere la continuità educativa tra Nido e Scuola dell Infanzia per facilitare l inserimento del bambino nel nuovo ambiente scolastico e la conoscenza delle nuove insegnanti. A tale proposito verrà effettuato un progetto indirizzato ad ambientare il bambino che frequenterà la scuola dell Infanzia attraverso giochi e attività di condivisione con specifico progetto di continuità riportato qui di seguito.

17 PROGETTO CONTINUITA NIDO LA TANA DEGLI ORSETTI - SCUOLA DELL INFANZIA FRANCESCO GALLICCIOLLI Premessa La promozione della qualità della vita del bambino e di un adeguato soddisfacimento della domanda di educazione, richiede come fondamentale condizione una costruttiva cooperazione dei diversi luoghi dell educare. Il passaggio di un ordine di scuola all altro costituisce un momento estremamente importante e delicato per il bambino, per tutte le implicazioni di natura psico-fisica, culturale e socio-relazionale che esso comporta. La continuità educativa rappresenta la condizione indispensabile per garantire che tale passaggio assuma notevole rilevanza pedagogica ponendosi all interno di un percorso formativo che rispetti le potenzialità di sviluppo di ciascuno e recuperi la precedente esperienza scolastica del bambino, non azzerando le competenze da lui già acquisite. Per tanto il nostro Nido prevede momenti di interazione con le insegnanti della Scuola dell infanzia per predisporre occasioni d incontro e comuni modalità di relazione e d osservazione del comportamento. Finalità del progetto Favorire un inserimento sereno del bambino nella nuova struttura scolastica. Obiettivi Organizzare iniziative d accoglienza promovendo incontri e scambi tra Nido e Scuola dell Infanzia. Progettare attività da realizzare con i bambini.

18 Fasi operative PRIMO INCONTRO Tutti i bambini dell ultimo anno del Nido saliranno alla Scuola dell Infanzia dove saranno accolti nel salone da un gruppo di bambini piccoli, alcuni dei quali, sono vecchi compagni di gioco. Insieme intoneranno dei canti comuni, verranno attuati dei semplici giochi e ad ogni piccolo verrà consegnato un bavaglino bianco che pittureranno insieme alle educatrici. Questo regalo potrà essere utilizzato nel momento del pranzo e riportato l anno successivo alla Scuola dell Infanzia come corredo personale ( oggetto transizionale). Verrà consegnato ad ognuno il proprio contrassegno con cui inizieranno a prendere confidenza e a riconoscere i propri spazi personali ( casella cambio, ). SECONDO INCONTRO Un piccolo gruppo di bambini della Scuola dell Infanzia ( max.6 ) si recherà presso il Nido e svolgerà insieme ai piccoli un attività ludico-creativa precedentemente organizzata dalle educatrici e dalle insegnanti. TERZO INCONTRO I bambini del Nido andranno nella Scuola dell infanzia e insieme ai loro amici grandi visiteranno lo spazio della sezione, gli angoli predisposti e il materiale al suo interno utilizzandoli liberamente. Inoltre avranno modo di conoscere la loro futura insegnante.

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