PERCENTUALE LAGHI IN CLASSE DI QUALITÀ BUONA O ELEVATA NELLA REGIONE LAZIO (LTLeco)

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1 PERCENTUALE LAGHI IN CLASSE DI QUALITÀ BUONA O ELEVATA NELLA REGIONE LAZIO (LTLeco) Classificazione sulla base degli elementi di qualità fisico chimica: LTLeco Percentuale anno Inquadramento del tema I laghi del Lazio occupano con la loro superficie circa l 1,3% dell intero territorio regionale e rappresentano un importante riserva di acqua dolce di elevata valenza ambientale e paesaggistica, nonché un opportunità economica non trascurabile legata prevalentemente al turismo e al tempo libero. I laghi più importanti sono di origine vulcanica, come il lago di Bolsena, che è il più grande del Lazio ed è il quinto in Italia con una superficie 114 kmq, un perimetro di 43 km e una profondità massima di 151 m. Il lago di Bracciano, situato a nord nei monti Sabatini, è il secondo lago della regione per grandezza con una superficie di 57,5 kmq, è profondo 160 m; ha origini da una caldera vulcanica di forma circolare che occupa un insieme di cavità crateriche dei monti Sabatini, ed è alimentato da un modesto bacino imbrifero e da acque sotterranee. Il lago di Vico ha una estensione di circa 12 kmq, una profondità massima di 49,5 m e presenta una caratteristica forma a ferro di cavallo dovuta dalla presenza dello sperone del Monte Venere, cono vulcanico secondario all interno del cratere principale che ospita il lago. Altri importanti bacini di origine vulcanica sono i laghi di Albano e di Nemi. Il lago del Turano è invece un grande bacino artificiale, creato nel 1939 con lo sbarramento dell omonimo fiume. La rete di monitoraggio per la classificazione dello stato di qualità ambientale dei laghi della regione Lazio interessa 15 corpi lacustri: Bolsena, Vico, Lungo, Paterno, Ripasottile, Salto, Scandarello, Turano, Ventina, Albano, Nemi, Martignano, Bracciano, Canterno e Posta Fibreno. I campionamenti, operativi dal 2003, vengono effettuati semestralmente, una volta nel periodo di massimo rimescolamento ed una volta in quello di massima stratificazione, in modo da tenere in conto il ciclo ecologico legato alla stagionalità degli ecosistemi acquatici. La classificazione dei Divisone ricerca e sviluppo 1

2 corpi idrici lacustri richiede la valutazione dell indice LTLeco (Livello Trofico dei Laghi per lo stato ecologico), introdotto dal D.M. 260/2010 che integra le norme tecniche del D.Lgs. 152/2006. La classificazione dei corpi idrici lacustri in base all indice LTLeco Elevato Definizione indicatore L LTLeco è un indice sintetico che descrive lo stato trofico delle acque lacustri. I parametri considerati per la definizione dell LTLeco sono: il fosforo totale, la trasparenza e l ossigeno disciolto (% saturazione). Con precisione, il fosforo totale è riferito alla concentrazione media, ottenuta come media ponderata rispetto all altezza degli strati, nel periodo di piena circolazione; la trasparenza, ottenuta come media dei valori riscontrati nell arco dell anno e la concentrazione dell ossigeno ipolimnico (% di saturazione) ottenuta come media ponderata rispetto all altezza degli strati, alla fine del periodo di stratificazione. A ciascun parametro viene assegnato un punteggio, secondo i criteri indicati nelle specifiche tabelle del D.M. 260/2010, e la somma dei singoli punteggi costituisce il risultato dal quale si ottiene l indice LTLeco che può variare in tre classi: Elevato, o. Lo scopo dell'indice è quello di contribuire al giudizio della qualità complessiva dei corsi d'acqua che tiene anche conto delle caratteristiche ecologiche e della presenza di sostanze chimiche pericolose per gli ecosistemi. L LTLeco, quindi, concorre insieme ad altri indici (ICF, LFI, MTI species /Macro IMMI, SQA inquinanti specifici), alla definizione dello stato ecologico del corpo idrico superficiale lacustre. Gli obiettivi ambientali di riferimento sono quelli della Direttiva 2000/60/CE e del D.Lgs. 152/2006, che prevedono per tutti i corpi lacustri significativi il raggiungimento entro il 2015 dell obiettivo di qualità ambientale corrispondente almeno allo stato buono. Analisi La classificazione dei corpi idrici lacustri in funzione dell indice LTLeco, deve essere effettuata a conclusione di un ciclo di monitoraggio triennale, poiché si basa sull elaborazione dei dati relativi Divisone ricerca e sviluppo 2

3 all intero periodo pluriennale per l assegnazione del punteggio a ciascun parametro, da cui viene direttamente calcolato il punteggio LTLeco relativo al triennio. Di seguito si mostrano i risultati dell indice LTLeco, riferito al triennio , di tutti i laghi monitorati nella regione Lazio. Dei 15 laghi sotto osservazione, si osservi che, 8 presentano un indice LTLeco di classe, 6 di classe e per l assenza di qualche parametro non è stato possibile il calcolo dell LTLeco per il lago di Posta Fibreno. LAGO LAGO DI CANTERNO LAGO DEL SALTO LAGO DEL TURANO LAGO DI PATERNO LAGO DI RIPASOTTILE LAGO DI SCANDARELLO LAGO DI VENTINA LAGO LUNGO LAGO ALBANO LAGO DI BRACCIANO LAGO DI MARTIGNANO LAGO DI NEMI LAGO DI BOLSENA LAGO DI VICO LAGO DI POSTA FIBRENO LTLeco ( ) x Di seguito si presentano anche i valori dell indice LTLeco annuale in quanto si ritiene una valutazione provvisoria ma comunque significativa sul Livello Trofico dei Laghi per la stima del loro stato ecologico. LTLeco NOME DEL LAGO LAGO DI CANTERNO x LAGO DEL SALTO LAGO DEL TURANO LAGO DI PATERNO LAGO DI RIPASOTTILE LAGO DI SCANDARELLO LAGO DI VENTINA LAGO LUNGO LAGO ALBANO x LAGO DI BRACCIANO x LAGO DI MARTIGNANO x LAGO DI NEMI x LAGO DI BOLSENA x LAGO DI VICO x x LAGO DI POSTA FIBRENO x x x x - per l assenza di qualche parametro non è stato possibile il calcolo dell LTLeco Divisone ricerca e sviluppo 3

4 La balneazione, nella regione Lazio, interessa 242 km di costa su dodici laghi (Bolsena, Vico, Salto, Scandarello, Turano, Ventina, Albano, Nemi, Martignano, Bracciano, Lungo e San Puoto). La qualità delle acque di balneazione si ottiene dal controllo di due indicatori di contaminazione di provata rilevanza sanitaria che sono gli Enterococchi intestinali e l Escherichia coli. Di seguito si mostrano il numero di superamenti registrati nelle acque lacustri dal 2009 al 2012 dei suddetti indicatori. Anno N di campioni esaminati Superamenti Sulla base della presenza e della concentrazione di questi microorganismi, monitorati nell arco di quattro anni, le acque di balneazione sono classificate in quattro classi di qualità: eccellente, buona, sufficiente e scarsa. Nella tabella seguente sono presentati i risultati dell anno 2012 in cui su controlli, il 99% dei campioni rilevati sono risultati conformi. residente Metodologia Stato di qualità delle aree di balneazione 2012 Tipo Provincia Eccellente Buona Scarsa Laghi di transizione Latina 100% 0% 0% 0% Laghi interni Rieti 95.7% 4.3% 0% 0% Laghi interni Roma 100% 0% 0% 0% Laghi interni Viterbo 97% 3% 0% 0% L indice LTLeco, introdotto dal D.M. 260/2010, considera i parametri fosforo totale, trasparenza e ossigeno disciolto (come ossigeno ipolimnico espresso in percentuale di saturazione). La procedura di calcolo prevede l assegnazione di un punteggio per ciascun parametro secondo i criteri indicati nelle specifiche tabelle del D.M. 260/2010; la somma dei singoli punteggi costituisce il punteggio da attribuire all indice LTLeco, utile per l assegnazione della classe di qualità secondo i limiti di classe definiti nella tabella 4.2.2/d del Decreto e riportata di sotto. La qualità, espressa in tre classi, può variare da Elevato a. Classificazione stato Limiti di classe Limiti di classe in caso di trasparenza ridotta per cause naturali Elevato <12 <8 Divisone ricerca e sviluppo 4

5 Base Statistica I dati riportati sono quelli elaborati dall ARPA LAZIO sulla base delle campagne di monitoraggio che l Agenzia esegue ai fini del controllo di qualità dei corpi idrici significativi. Giudizio di Qualità Percentuale di laghi in classe LTLeco buona o elevata Divisone ricerca e sviluppo 5

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