LA REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI
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- Demetrio Lorenzi
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1 Ordine degli Ingegneri della provincia di Forlì- Cesena LA REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI Euroclassi e marcatura CE 18 Novembre Sala Conferenze Fiera di Forlì SEMINARIO TECNICO Gli incendi e la protezione passiva: novità normative e responsabilità
2 Reazione al Fuoco ( DEFINIZIONE ) i tempi cambiano anche per la definizione La reazione al fuoco di un materiale è: Il grado di partecipazione di un materiale combustibile al fuoco al quale è sottoposto. (DM 30 novembre 1983); Oppure, definizione più recente, Il comportamento di un materiale che contribuisce con la propria decomposizione al fuoco a cui è sottoposto in condizioni determinate. (UNI CEI EN ISO : 2004)
3 Reazione al Fuoco La reazione al fuoco di un materiale viene convenzionalmente espressa in CLASSI e La CLASSE di reazione al fuoco è uno strumento prescrittivo di protezione passiva nell ambito della prevenzione incendi Una CLASSE non è sempre caratteristica intrinseca di un prodotto, ma spesso funzione dell impiego e posa in opera del prodotto stesso Le prove di reazione al fuoco sono eseguite su materiali a differenza della resistenza al fuoco, dove si provano sistemi 3
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5 Reazione al Fuoco (secondo DM 26/06/1984 e DM 03/09/2001) CLASSIFICAZIONE ITALIANA (UNI 9177) Classe 1 / 2 / 3 / 4 / 5 (prodotti combustibili) secondo UNI 9177 Classe 0 (prodotti incombustibili) secondo DM 03/09/2001 Classe 1IM (mobili imbottiti) secondo UNI 9175 PROVE DI LABORATORIO prova di materiali investiti dalla fiamma su entrambe le facce (UNI 8456) prova di materiali investiti dalla fiamma su una sola faccia (UNI 8457) prova di materiali sottoposti all'azione di una fiamma d'innesco in presenza di calore radiante (UNI 9174) Queste prove sono necessarie per le classi 1 / 2 / 3 / 4 / 5 prova di non combustibilità (UNI ISO 1182) ai fini della classe 0 Prova di manufatti imbottiti sottoposti all azione di una piccola fiamma (UNI 9175) ai fini della classe 1/2/3 IM 5
6 Reazione al Fuoco (secondo DM 26/06/1984 e DM 03/09/2001) Art. 8: procedure per omologazione dei materiali Certificazione presso Laboratorio autorizzato dal Ministero dell Interno Istanza di omologazione al Ministero dell Interno Rilascio di omologazione dal Ministero dell Interno Dichiarazione di conformità del Produttore Nel caso in cui il prodotto sia marcabile CE perché esiste una norma armonizzata, la procedura di omologazione viene sostituita dalla Marcatura CE Art. 10: certificazione di materiali già installati Certificazione presso Laboratorio autorizzato dal Ministero dell Interno con indicazione luogo d installazione 6
7 prova di materiali investiti dalla fiamma su entrambe le facce (UNI 8456) 7
8 prova di materiali investiti dalla fiamma su una sola faccia (UNI 8457) 8
9 prova di materiali sottoposti all'azione di una fiamma d'innesco in presenza di calore radiante (UNI 9174) Foto pannello radiante 1 9
10 Reazione al Fuoco (secondo DM 26/06/1984 e DM 03/09/2001) prova di non combustibilità (UNI ISO 1182) 10
11 Reazione al Fuoco (secondo DM 26/06/1984 e DM 03/09/2001) Il Decreto Ministeriale 14/01/1985, attribuisce d ufficio, senza quindi necessità di prova, la classe zero ai seguenti materiali: materiali da costruzione, compatti o espansi a base di ossidi metallici (ossido di calcio, magnesio, silicio, alluminio ed altri) o di composti inorganici (carbonati, solfati, silicato di calcio ed altri) privi di leganti organici; materiali isolanti a base di fibre minerali (di roccia, di vetro, ceramiche ed altre) privi di leganti organici; materiali costituiti da metalli con o senza finitura superficiale a base inorganica. 11
12 prova di mobili imbottiti (UNI 9175) Reazione al Fuoco (secondo DM 26/06/1984 e DM 03/09/2001) 12
13 Reazione al Fuoco (secondo DM 26/06/1984 e DM 03/09/2001) prova di mobili imbottiti (UNI 9175)
14 La Marcatura CE (secondo Direttiva 89/106/CEE e successivo Regolamento UE n 305/2011) IL REGOLAMENTO STABILISCE CHE I PRODOTTI DA COSTRUZIONE DEVONO GARANTIRE IL RISPETTO DI UNO O PIÙ DEI SEGUENTI REQUISITI ESSENZIALI 1 - RESISTENZA MECCANICA E STABILITÀ 2 - SICUREZZA IN CASO DI INCENDIO 3 - IGIENE, SALUTE E AMBIENTE 4 - SICUREZZA NELL USO 5 - PROTEZIONE CONTRO IL RUMORE 6 - RISPARMIO ENERGETICO ED ISOLAMENTO TERMICO 7 - USO SOSTENIBILE DELLE RISORSE NATURALI PER LA REALIZZAZIONE DELLE COSTRUZIONI 14
15 Reazione al Fuoco in Europa (Euroclassificazione secondo EN ) Il requisito 2 SICUREZZA IN CASO DI INCENDIO valuta che: la capacità portante dell edificio possa essere garantita per un determinato periodo di tempo la produzione e la propagazione del fuoco e del fumo all'interno delle opere siano limitate la propagazione del fuoco a opere vicine sia limitata gli occupanti possano lasciare l'opera o essere soccorsi altrimenti la sicurezza delle squadre di soccorso sia presa in considerazione 15
16 Uno dei protagonisti del processo di marcatura CE insieme al Regolamento, la norma armonizzata etc. è l Ente Notificato IG è Ente Notificato n. 407 per il CPR N. 305/2011 quale: Ente di certificazione Ente di Ispezione Laboratorio di prova ENTE NOTIFICATO Uno dei laboratori è quello di Reazione al Fuoco, che ha ottenuto la notifica «orizzontale «, per eseguire test richiamati dalla norma di classificazione UNIEN ; ciò significa che ISTITUTO GIORDANO inoltra sempre istanza di notifica ai ministeri competenti per marcare CE un materiale la cui norma armonizzata è stata pubblicata, ma la notifica del Laboratorio di Reazione è automatica, perché il Lab è considerato competente ed esperto all utilizzo di quelle determinate attrezzature.
17 Reazione al Fuoco in Europa (Euroclassificazione secondo EN ) PROVE DI LABORATORIO prova di non combustibilità (UNI EN ISO 1182) Fornetto ISO ; misura del PCS potere calorifico superiore (UNIENISO 1716) Bomba di Mahler; prova di esposizione ad un attacco termico mediante un Single Burning Item (UNI EN 13823) SBI; prova di infiammabilità per contatto diretto di fiamma (UNI EN ISO ) Piccola fiamma; prova di comportamento al fuoco dei pavimenti con l'utilizzo di una fonte di calore radiante (UNI EN ISO ) Pannello radiante pavimenti. 17
18 La classificazione europea distingue 3 gruppi di prodotti: - Prodotti da costruzione ad esclusione dei pavimenti - Pavimenti - Isolanti a forma lineare Reazione al Fuoco in Europa (secondo DM 10/03/2005) CLASSIFICAZIONE EUROPEA (UNI EN ) PRODOTTI DA COSTRUZIONE (ESCLUSI I PAVIMENTI): - Classe A1 (prodotti incombustibili) - Classi A2, B, C, D, E, F* (prodotti combustibili) con l'aumentare della loro partecipazione all'incendio *Classe F indica materiali (attualmente in fase di definizione): con Prestazione Non Determinata (= NPD), oppure che non raggiungono la Classe E PAVIMENTI - Come sopra ma con aggiunta del pedice fl (floor) ISOLANTI TERMICI LINEARI - Come sopra ma con aggiunta del pedice l (linear) 18
19 Ulteriori parametri nella classificazione Europea La classificazione europea oltre alle lettere maiuscole A,B,C., che individuano la partecipazione all incendio del materiale è completata da un parametro s relativo ai fumi e da un parametro d relativo al gocciolamento s1, s2, s3 sono i tre valori che indicano in aumento la densità ottica dei fumi d0, d1, d2 sono i tre valori che indicano in aumento la pericolosità del gocciolamento Esempi di classificazione A2-s1-d0, B-s1-d0, B-s2-d1, A2 FL - s1 etc.
20 Reazione al Fuoco in Europa (Euroclassificazione secondo EN ) prova di non combustibilità (UNI EN ISO 1182) 20
21 Reazione al Fuoco in Europa (Euroclassificazione secondo EN ) misura del PCS quantità di calore che si rende disponibile per effetto della combustione completa a pressione costante della massa unitaria del combustibile, quando i prodotti della combustione siano riportati alla temperatura iniziale del combustibile e del comburente UNIENISO
22 Reazione al Fuoco in Europa (Euroclassificazione secondo EN ) prova di infiammabilità a contatto diretto di fiamma (UNI EN ISO ) 22
23 prova di esposizione ad un attacco termico mediante un Single Burning Item SBI (UNI EN 13823) Reazione al Fuoco in Europa (Euroclassificazione secondo EN ) 23
24 Reazione al Fuoco in Europa (Euroclassificazione secondo EN ) Valutazione del comportamento al fuoco dei pavimenti utilizzando una sorgente di calore radiante (UNI EN ISO ) 24
25 Impatto su prevenzione incendi Diversi sono i decreti di prevenzione incendi che ancora riportano le classi di reazione al fuoco italiane. Il ministero dell Interno ha risolto con il DM 15 marzo 2005, il decreto in allegato contiene tabelle con le quali si può convertire le classi di reazione al fuoco italiane in Euroclassi; nei decreti riguardanti la prevenzione incendi delle varie attività,, la classificazione di reazione al fuoco italiana (0,1,2,3,4,5), ha una sua corrispondente europea (A1,A2,B,C,D,E,F, completata da s1,s2,s3 e d0,d1,d2 )
26 Esempi di tabelle (Allegato DM 15 marzo 2005) La tabella in basso è l esempio relativo al caso di materiali con impiego soffitto Classe italiana Classe europea I Classe 1 (A2 II Classe 2 (B (A2-s1, d0), (A2-s2,d0),(A2 s2,d0),(a2-s3, s3, d0), (A2-s1, d1), (A2-s2,d1), (A2-s3,d1), (B-s1,d0), (B-s2, d0), (B-s3,d0) (B-s1, d1), (B-s2,d1), (B-s3, d1), (C-s1, d0), (C-s2, d0), (C-s3,d0) III Classe 3 (C-s1, d1), (C-s2, d1), (C-s3, d1), (D-s1, d0), (D-s2, d0)
27 27
28 Classi di reazione escluso pavimenti secondo EN (a carattere indicativo, si rimanda alla tabella ufficiale) Classe Metodo di prova Criteri di classificazione Classificazione aggiuntiva A1 EN ISO 1182 DT<30; Dm<50%; no incendio // A2 * o uno o l altro EN ISO 1716 PCS < 2,0 MJ/kg e altri EN ISO 1182 * DT<50; Dm<50%; fiamme 20 s // EN ISO 1716 * PCS < 3,0 MJ/kg e altri EN (SBI) FIGRA<120 W/s; LFS < margine;thr 600s <7,5MJ Produz. fumo; e gocce/particelle ardenti B EN (SBI) FIGRA<120 W/s; LFS < margine;thr 600s <7,5MJ Produz. fumo; e gocce/particelle ENISO11925 per 30 s Fs<150 mm entro 60 s ardenti C EN (SBI) FIGRA<250 W/s; LFS < margine;thr 600s <15MJ Produz. fumo; e gocce/particelle ENISO11925 per 30 s Fs<150 mm entro 60 s ardenti D EN (SBI) FIGRA<750 W/s Produz. fumo; e ENISO11925 per 30 s Fs<150 mm entro 60 s gocce/particelle ardenti E ENISO11925 per 15 s Fs<150 mm entro 20 s Gocce/particelle ardenti F Reazione non determinata FIGRA= indice che rappresenta il rapporto tra il picco max del HRR ed il tempo necessario per raggiungerlo THR 600s = calore totale prodotto dal provino nei primi 600 secondi (10 minuti)
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37 Ultima novità nel laboratorio di reazione al fuoco dell ISTITUTO GIORDANO Attrezzatura per esposizione dei tetti a fuoco esterno UNI ENV 1187: 2007 (Metodo t2) Norma di classificazione UNIEN :2009 Classi: B-roof,C-roof,D-roof, E-roof, F-roof Nella classificazione è identificato il metodo di prova utilizzato indicato con (t1),(t2),(t3),(t4), dove la progressione numerica non indica una maggiore e minore resistenza la fuoco ma il diverso metodo di prova 1 con braci ardenti 2 con braci ardenti e vento 3 con braci ardenti, vento e calore radiante 4 con 2 stadi incorporate braci ardenti vento e calore radiante Nel metodo t2 la classificazione può essere B- roof che indica la migliore classificazione possibile mentre F-roof indica l assenza di prestazione. Il problema del fotovoltaico ha fatto nascere l interesse per questa classificazione che in Italia era praticamente sconosciuta
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