Sisma del maggio 2012

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1 Carlo Lusenti Assessorato politiche per la salute Sisma del maggio 2012 Il sisma che ha colpito la Regione Emilia-Romagna tra il 20 ed il 29 maggio 2012 ha riguardato un area di circa chilometri quadrati comprendente alcune aree delle Province di Reggio Emilia Modena, Bologna e Ferrara. Dal punto di vista socio-sanitario il sisma ha coinvolto 8 Distretti, per complessive 640 mila persone. Nelle ore immediatamente successive al sisma il sistema emergenza-urgenza della Regione Emilia- Romagna, congiuntamente ai Vigili del Fuoco, ha gestito l emergenza sanitaria. In seguito il servizio sanitario regionale ha garantito autonomamente l assistenza a favore delle popolazioni terremotate richiedendo in limitati casi il supporto di altre Regioni (PMA e ed elicottero 118 inviati dalla Regione Lombardia). L autosufficienza del sistema sanitario regionale nel gestire l emergenza sanitaria nelle fasi immediatamente successive al sisma e nei giorni e nelle settimane seguenti ha portato all affidamento alla Regione del coordinamento relativo all assistenza sanitaria e socio-sanitaria all interno della Direzione di Comando e Controllo (Di.Coma.C.). L Assessorato Politiche per la Salute ha costituito un gruppo di lavoro con tutti i responsabili di Servizio e tecnici della Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali i cui incontri si sono tenuti con cadenza inizialmente giornaliera e successivamente settimanale. Il gruppo, in collaborazione con le Direzioni Generali delle Aziende sanitarie, ha monitorato sistematicamente la situazione delle aree di accoglienza e delle strutture sanitarie allestite nei campi e coordinato il lavoro di ripristino dell assistenza sanitaria e sociosanitaria. Ogni responsabile di Servizio ha supportato le attività del gruppo seguendo in prima persona l evoluzione delle aree di sua competenza. A fine luglio sono cessate le funzioni operative ed amministrative della Di.Coma.C., trasferite al Commissario Vasco Errani che si avvale, per tali attività, dell'agenzia Regionale di Protezione Civile. Il Commissario ha previsto che l Agenzia Regione di Protezione Civile si avvalga delle Direzioni regionali competenti: la funzione Sanità è stata unita al Sociale assumendo ( Funzione Sanità e Sociale ). In via transitoria, la presenza di un coordinatore del 118 è garantita dalla ore 9 alle ore 18 di tutti i giorni feriali. Nei giorni festivi il coordinamento della funzione Sanità e Sociale con la Protezione Civile sarà garantita dalla guardia presente in centrale 118 di Bologna. Assistenza alla popolazione Sui dettagli dell assistenza alle persone ha già riferito l Ass. Gazzolo, aggiungo soltanto il lavoro relativo alla gestione dell ondata di calore nei campi, per la quale le Aziende USL hanno monitorato quotidianamente le condizioni di salute della popolazione ed in particolar modo della popolazione a rischio (in particolare circa 940 bambini di età inferiore ai 6 anni e 800 anziani di età superiore a 75 anni) nei campi per individuare, in caso di criticità, eventuali soluzioni abitative alternative. Inoltre: tutti i campi di accoglienza sono stati dotati di sistemi di climatizzazione e di teli ombreggianti il Servizio di Sanità Pubblica regionale ha inviato indicazioni specifiche per contrastare gli effetti dell ondata di calore 1

2 il servizio 118 ha attivato un collegamento costante con il coordinamento regionale degli interventi sanitari per la segnalazione di eventuali criticità legate all ondata di calore. Assistenza ospedaliera sono stati evacuati dagli ospedali della regione Emilia Romagna, danneggiati dal sisma, verso altri ospedali della stessa Provincia, e solo in misura marginale verso le province limitrofe di Reggio e Bologna, un totale di 619 pazienti in particolare sono stati evacuati gli ospedali di Mirandola, Carpi e Finale Emilia (Modena), e Bondeno (Ferrara) mentre per le Aziende Ospedaliero-Universitarie di Modena e Ferrara è stata disposta la chiusura di alcuni reparti a titolo precauzionale presso le strutture ospedaliere di Modena sono stati attivati di Punti Medici Avanzati che hanno erogato assistenza sanitaria alle popolazioni. Complessivamente nella provincia di Modena sono stati chiusi poco più di 700 letti, mentre in quella di Ferrara le chiusure sono state limitate al solo ospedale di Bondeno (53 posti letto). È da notare che per la prima volta nella storia del Servizio Sanitario Regionale, una rilevante quota delle strutture ospedaliere della parte nord di una vasta provincia sono state azzerate, e in breve tempo le restanti strutture, assieme al pronto allestimento dei Punti Medici Avanzati in prossimità degli ospedali evacuati, hanno garantito l assistenza essenziale smistando i pazienti negli ospedali più idonei al trattamento delle problematiche presentate, utilizzando solo marginalmente gli ospedali di altre province. Tutto questo è stato possibile anche per l attivazione di posti letto supplementari (di cui circa 1/4 derivanti da mancata chiusura estiva) che sono: 40 letti a Baggiovara di area internistica il 29 maggio 26 letti di area chirurgica il 6 giugno 6 letti di terapia intensiva il 6 giugno 5 letti di urologia 26 letti a Vignola prevalentemente di area internistica 20 letti a Castelfranco Emilia prevalentemente di area internistica La chiusura effettiva è stata perciò di circa 550 posti letto Anche per quanto riguarda la funzione di garanzia di assistenza all Emergenza territoriale, attraverso una opportuna dislocazione di mezzi di soccorso delle province limitrofe in appoggio a quelle più colpite, hanno fatto sì che il sistema sia stato in ritardo sulle chiamate sole due ore a partire dalle ore 9.00 del 29 maggio, ora del secondo evento sismico particolarmente rilevante, mentre in occasione del terzo (ore 13.00) del 29 maggio, non si è avuto alcun peggioramento sensibile dei tempi di risposta. Anche in occasione di quello delle 9 una quota parte del ritardo fu dovuta alle difficoltà di funzionamento della rete telefonica generale. Una menzione particolare va fatta relativamente alla garanzia delle attività dialitiche in tutta la regione. Poiché infatti nei territori modenesi colpiti dal terremoto erano e sono ubicate buona parte delle strutture industriali di produzione e distribuzione di macchine e materiali di consumo per dialisi, tutte le aziende sanitarie dell Emilia-Romagna e i servizi di nefrologia delle stesse hanno collaborato prontamente ad effettuare la ricognizione delle potenzialità dialitiche e a trasferire presso le aziende che avevano i magazzini meno forniti i materiali e le macchine necessarie. Tale collaborazione, unitamente alla 2

3 sollecitazione effettuata dai competenti servizi dell assessorato alla Dicomac per il recupero selettivo del materiale necessario, hanno evitato interruzioni del servizio normale, ed hanno addirittura consentito il mantenimento del servizio di dialisi vacanze assicurato dalle aziende sanitarie sul cui territorio sono presenti rilevanti strutture turistiche. l attività sta progressivamente riprendendo in tutti i Presidi coinvolti. In dettaglio: o Policlinico di Modena: durante il mese di luglio, sulla base delle prime valutazioni del CTS, si è proceduto a riutilizzare alcune aree di degenza ed oggi i posti letto ridotti sono 160. I maggiori incrementi hanno riguardato il dipartimento materno-infantile che è anche il dipartimento che ha subito gli spostamenti più importanti essendo collocato al piano dell ospedale. Nei prossimi mesi, con la conclusione dei lavori del CTS, sarà possibile programmare in modo compiuto sia il ripristino delle attività che i lavori di consolidamento: per questi ultimi i tempi indicati dal CTS per il completamento sono di due anni. o Ospedale Ramazzini di Carpi (250 posti letto) è stato evacuato dopo la seconda scossa di terremoto del 29 maggio Da allora sono state effettuate diverse verifiche sulle condizioni delle strutture che hanno permesso di definire il piano di rientro e ripresa delle attività nelle sedi ordinarie. Il Pronto soccorso ha ripreso le proprie attività all interno dell ospedale a partire dalla prima settimana di luglio, col rientro di pazienti e operatori nei locali evacuati. Ad oggi registra una media di cento accessi al giorno. Sono tornati in attività la Radiologia tradizionale, la diagnostica ecografia, gli ambulatori di ostetricia oltre a quelli della pediatria. Hanno ripreso la loro normale funzionalità gli ambulatori di cardiologia otorinolaringoiatria, vestibologia, oculistica, servizio diabetologico e l ambulatorio demenze. Tutta l attività amministrativa dell ospedale è rientrata già a giugno. Riattivata a fine giugno anche la dialisi (11 letti su 3 turni). Per l attività di assistenza ai pazienti oncologici, il day hospital è tornato in funzione a partire dalla fine di luglio. È prevista la riattivazione delle degenze al corpo 4, che avverrà progressivamente a partire dalla fine del mese di agosto e si completerà all inizio di settembre. In tali spazi potranno trovare collocazione le Unità Operative di Cardiologia, Ostetricia, Pediatria, Neurologia e Area Internistica (di area nord). La Tac sarà riattivata a partire dai primi giorni di settembre. A seguire (da ottobre) nel corpo 6 dell Ospedale Ramazzini saranno ospitate le degenze di area chirurgica e la Rianimazione, oltre a 4 (delle 6 complessive) sale operatorie del vecchio comparto, che potranno essere attivate entro la metà di ottobre. Il nuovo comparto operatorio (4 sale) sarà invece operativo da dicembre. In piena funzione sono tornati i due Poliambulatori del Ramazzini, che ospitano attività ambulatoriali specialistiche: ambulatori di medicina riabilitativa, urologia, endocrinologia, l ambulatorio per le stomie, la chirurgia generale, dermatologia, odontoiatria, allergologia, pneumologia, cardiologia e neurologia, con attività strumentali come gli elettroencefalogrammi. Ha riaperto anche il punto prelievi al piano terra (oltre 100 accessi al giorno). Riattivate a fine luglio le funzioni sia ambulatoriali che di degenza presso la palazzina del Dipartimento di Salute Mentale adiacente all Ospedale. o Ospedali di Mirandola e Finale. Sin dal primo giorno dopo il terremoto si è operato per ripristinare una serie di servizi essenziali per la gestione delle emergenze e per fornire la 3

4 prima assistenza sanitaria. In particolare, nel parcheggio antistante l Ospedale è stato allestito un Punto Medico Avanzato (PMA), un area attrezzata per l attività di accettazione e valutazione dei pazienti con patologie a bassa criticità, internistici e traumatici. Quello di Mirandola è stato il PMA più complesso di quelli allestiti nell intera Area Nord, ed è stato articolato in quattro moduli: internistico-cardiologico, ostetrico-ginecologico, pediatrico chirurgico - ortopedico. Le attività di assistenza in emergenza svolte nel PMA sono state trasferite a far tempo da giovedì 12 luglio al piano terra del corpo 1 del Santa Maria Bianca e sono supportate da una funzione di radiologia tradizionale ed ecografica. Presso lo stesso corpo di fabbrica hanno ripreso la loro attività gli ambulatori di Odontoiatria, Oculistica, Pediatria, Ginecologia e Ostetricia, Cardiologia, Pneumologia, Chirurgia Ortopedia e Diabetologia. È stato attivato un ambulatorio chirurgico per far fronte a piccoli interventi di ortopedia, chirurgia e ginecologia, oltre a una sala gessi e alla palestra di riabilitazione. Sono attivi inoltre sia il Centro prelievi che il CUP collocati temporaneamente presso le camere ardenti. Dalla fine di luglio è stata attivata la TAC mentre per la RM è prevista l attivazione a far tempo dalla seconda meta di settembre. Nel cortile antistante la nuova sede del Pronto Soccorso sono state posizionate due tende al servizio del Pronto soccorso con funzione di attesa e triage. La Dialisi è stata riattivata (9 letti su 2 turni) dalla settimana del 6 agosto; a partire dalla seconda metà di agosto potranno essere riattivate anche parte delle funzioni del corpo 2, che ospiterà la fisioterapia e parte del poliambulatorio. Terminato, nella seconda metà di luglio, il ripristino del piano rialzato del corpo 1. Ciò ha permesso di riattivare altre funzioni ambulatoriali come la pneumologia, la fisiatria, l endocrinologia, la diabetologia, la dermatologia, la reumatologia oltre al Punto di accoglienza, al CUP e alla portineria. La Farmacia ospedaliera è già operativa, e garantisce l assistenza farmaceutica ai servizi del nosocomio e a quelli territoriali. Il Day Hospital oncologico di Mirandola dovrebbe essere nuovamente operativo all inizio del mese di settembre, seppure in una sede diversa da quella precedente. A seguire, nel mese di ottobre, sarà disponibile la restante parte del corpo di fabbrica 2 che accoglieva gli ambulatori dell area materno-infantile. Nella seconda metà di settembre sarà possibile attivare una degenza (circa posti letto) internistica o di lungodegenza/riabilitazione. Nella seconda metà del prossimo mese di ottobre, a completamento delle verifiche sulla sicurezza dei pannelli esterni, potranno essere riattivate ulteriori 50 letti da adibire quasi totalmente ad attività internistica, con possibilità di appoggio per qualche caso chirurgico non complesso. Per la riattivazione del lato sud del corpo 8 sarà necessario attendere la conclusione degli interventi di messa in sicurezza delle parti strutturali. Con riferimento all Ospedale di Finale Emilia inserito in un' area urbana critica ancora sottoposta a restrizioni, non è possibile avere un bilancio dettagliato dei danni riportati dalla struttura che, comunque, è stata seriamente danneggiata. Il PMA, inizialmente collocato presso il campo di accoglienza del centro sportivo (dapprima in tenda e successivamente in modulo prefabbricato), troverà a breve collocazione in prossimità dei container posizionati in via del Cimitero dove ha già trovato collocazione anche il centro prelievi. o Bondeno L evento sismico ha determinato, per i danni provocati, l inagibilità della parte più antica (149 anni dall edificazione) del Presidio socio sanitario F.lli Borselli di Bondeno e 4

5 non ha pregiudicato la sicurezza della parte di più recente edificazione, ove è stato possibile mantenere le residenze protette per anziani non autosufficienti ( CRA ed RSA : 60 p.l.), la Medicina di Gruppo (comprensiva dei Pediatri di Libera Scelta), e alcuni Servizi come l assistenza domiciliare, l ambulatorio odontoiatrico, la distribuzione degli ausili e presidi sanitari, il punto di Guardia medica, l ambulatorio per l unità di valutazione geriatrica e il punto prelievi. Per la parte più antica, corpo centrale, dello stabilimento si è predisposto in via provvisoria al trasferimento delle attività e dei Servizi, che vi erano allocati, in ambienti con spazi ed attrezzature adeguate alla sicurezza degli assistiti e del personale: nell Ospedale SS.Annunziata di Cento è stata trasferita l U.O. LPA ( 40 p.l.) unitamente alla U.O. di Fisiatria, nella ex sede dell Arcispedale S.Anna di Fe il Centro Dialisi ( 5 poltrone per 16 pz. attualmente assistiti ), nel Poliambulatorio Villa Verde di Cento tutte le attività ambulatoriali specialistiche e nelle rispettive sedi centesi i Servizi consultoriali per la salute donna, salute infanzia e neuropsichiatria infantile e diagnostica radiologica di base. L Azienda USL mantiene la prospettiva di quanto programmato ed approvato nella CTSS e cioè lo sviluppo dell offerta assistenziale per il territorio dell alto ferrarese mediante la realizzazione a Bondeno di una Casa della Salute con tutte le funzioni previste, come da delibera regionale, per la tipologia grande / media per la quale è previsto un finanziamento di 1.6 milioni di euro, affiancata da 40 posti letto di lungodegenza e dialisi Perciò le date precisamente programmate di riattivazione di posti letto ospedalieri riguardano l ospedale di Carpi e sono indicate in dettaglio nell allegato alla presente relazione, assieme alle date di riattivazione di servizi accessori. In sintesi, e solo per quanto riguarda i posti letto: Tabella 2 Previsione di riapertura posti letto Data Ospedale, Reparto Posti letto Luglio 2012 Policlinico Modena, Vari, 40 prevalentemente mat.inf. 22/8/2012 Carpi, Cardiologia 14 22/8/2012 Carpi, Ostetricia 18 27/8/2012 Carpi, Pediatria 16 03/09/2012 Carpi, Medicina Generale 31 03/09/2012 Carpi, Degenza Area Medica settembre Mirandola, degenza internistica 2530 o lungodegenza/riabilitazione 1631 ottobre Mirandola,degenza internistica 50 e chirurgica Totale Circa 230 Man mano che i posti letto indicati in tabella verranno riaperti, saranno disattivati i posti letto aggiuntivi indicati più sopra presso gli ospedali della Provincia di Modena non interessati dal sisma (Baggiovara, Vignola, Castelfranco) 5

6 Assistenza distrettuale La maggior parte degli ambulatori dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta dei Distretti di Mirandola, Carpi (Modena) e dei Comuni di Reggiolo (Reggio Emilia), Cento (Ferrara) e Crevalcore (Bologna) è stata seriamente danneggiata dal sisma i medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta, in collaborazione con l Azienda Usl, si sono organizzati per ripristinare il prima possibile il servizio di assistenza adottando diverse soluzioni provvisorie: o posizionamento presso i campi attrezzati, in tende o container o utilizzo di ambulatori di colleghi o utilizzo dell area antistante gli studi inagibili le Aziende hanno provveduto ad acquisire moduli ambulatoriali da destinare all attività dei medici e ad altre attività sanitarie (distribuzione farmaci, prelievi, ambulatori infermieristici, consultorio, pediatria di comunità); i medici hanno inoltre potuto contare sul supporto di ambulatori infermieristici gli anziani ed i disabili in carico al servizio di Assistenza Domiciliare sono stati costantemente monitorati per attivare, in caso di bisogno, il trasferimento presso strutture protette o, in albergo; questa attività ha riguardato circa persone ed ha richiesto l attivazione di una specifica procedura per monitorare le situazioni e autorizzare la pianificazione dei relativi oneri di spesa circa 420 anziani e disabili non autosufficienti e fragili sono stati trasferiti dalle strutture di assistenza presso cui erano ospitati, risultate inagibili, presso strutture sociosanitarie della Regione; alcune strutture hanno successivamente ripreso la propria attività, mentre per altre la ripresa della attività è in programma per i prossimi mesi; in alcuni casi le strutture hanno chiuso definitivamente e gli ospiti trasferiti in altre strutture di proprietà dell ente gestore Complessivamente la numerosità degli anziani trasferiti da struttura a struttura o da domicilio a struttura ha avuto la seguente evoluzione (sono riportati i dati certi, essendo quelli delle prime fasi dell emergenza fortemente influenzati dalla frammentarietà delle informazioni disponibili nel primo mese di assistenza: Tabella 4 Spostamenti da struttura a struttura Data Trasferiti da struttura a Rientrati nella Ancora fuori della struttura struttura struttura di provenienza 17/7/ /7/ /8/ Tabella 5 Spostamenti da domicilio a struttura Trasferiti da domicilio a Data struttura Rientrati a domicilio Ancora nella struttura 17/7/ /7/ /8/ Dato mancante (>744) Dato mancante (<619) 6

7 l assistenza specialistica ambulatoriale è stata sospesa per circa 2 settimane ad eccezione dell Azienda USL di Reggio Emilia dove non si sono verificate sospensioni dell attività. L attività è stata riprogrammata nelle settimane successive orientandola nelle strutture sanitarie non colpite dal sisma ed acquisendo contestualmente moduli prefabbricati per l erogazione dell attività l assistenza farmaceutica ha subito limitazioni significative solo nell Azienda USL di Modena essendo state colpite sia le farmacie ospedaliere (Mirandola, Carpi) che le farmacie aperte al pubblico. Le prime sono state collocate in strutture provvisorie (tenda, container) dove proseguono il servizio di fornitura dei farmaci in distribuzione diretta e costituiscono punto di riferimento per il fabbisogno assistenziale dei campi di accoglienza. Per quanto riguarda le farmacie aperte al pubblico la distribuzione dei farmaci è stata riorganizzata utilizzando strutture mobili (come i camper) sia per quelle rese inagibili oppure ubicate all interno delle cosiddette zone rosse Salute mentale tutte le Aziende hanno attivato servizi di supporto psicologico per persone coinvolte negli eventi sismici anche con il contributo di personale volontario e diffuso di materiale informativo; l attività viene svolta sia presso le strutture dell Azienda che presso le aree di accoglienza i Servizi per la Salute Mentale (Adulti, Dipendenze Patologiche, NPIA) svolgono le attività ordinarie e su richiesta presso alcune tende e tensostrutture Nelle aree delle Aziende USL di Modena e Bologna l attività è progressivamente ripresa nelle strutture originarie, ove possibile, oppure in strutture provvisorie (tende, container) Carceri: è stata evacuata la casa lavoro di Saliceto San Giuliano ed i 60 detenuti trasferiti presso gli istituti di Parma e Padova. Igiene pubblica In nessuna area colpita dal sisma si sono registrati focolai epidemici; le Aziende hanno comunque potenziato la sorveglianza sulle principali malattie infettive in comunità e attivato sopralluoghi per la verifica igienico-sanitaria dei campi attivi per garantire la corretta conservazione, preparazione e distribuzione degli alimenti. Sono state date indicazioni per il potenziamento della lotta contro gli infestanti I Servizi Veterinari hanno continuato l attività di vigilanza negli allevamenti zootecnici, nonché nei campi di accoglienza per la verifica di eventuali infestazioni da animali indesiderati (zanzare, mosche, topi, zecche, ecc...). e il controllo degli animali d affezione degli ospiti dei campi sono immediatamente partite le operazioni di messa in sicurezza delle strutture e delle scalere nei caseifici, mentre la produzione è in parte ripresa e in parte trasferita in altre strutture con parallelo recupero delle forme a terra; è ripresa in parte l attività di lavorazione di carni e macelli. 13 agosto

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