I NUOVI DATI DI SOPRAVVIVENZA DEI PAZIENTI ONCOLOGICI IN PROVINCIA DI RAGUSA

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1 I NUOVI DATI DI SOPRAVVIVENZA DEI PAZIENTI ONCOLOGICI IN PROVINCIA DI RAGUSA Ragusa, Camera di Commercio 6/12/2011 Rosario Tumino, Dirigente Medico di Anatomia Patologica Distretto Ospedaliero 1 OMPA, Responsabile Registro Tumori. Maria Guglielmina La Rosa Assistente Sociale Collaboratore e Gruppo di Lavoro del Registro Tumori, Dipartimento Prevenzione Medica, ASP 7 Ragusa

2 SINTESI La sopravvivenza dei pazienti oncologici di una ben definita popolazione viene elaborata per mezzo di una metodologia consolidata: la cosiddetta analisi di sopravvivenza relativa a 5 anni dalla diagnosi, aggiustata per età. E opinione diffusa che essa rappresenti un indicatore di performance del SSN come evidenziato dai nuovi dati prodotti dall Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTum) che comprendono anche quelli del registro tumori dell ASP 7 Ragusa. La partecipazione della provincia iblea (circa pazienti ammalatisi nel con follow-up fino al 2010) si inserisce in un contesto più ampio rispetto agli anni passati, soprattutto per la presenza di molti nuovi registri del Sud Italia. Esaminando i principali risultati per la provincia di Ragusa si evince che con il 94% di sopravvivenza i tumori meglio curati risultano quelli del testicolo e della tiroide (uomini e donne); seguono il melanoma nelle donne (87%), prostata (85%), vescica (82% donne, 78% uomini), mammella (81.7%) e Linfoma di Hodgkin (81%, uomini e donne). Gli andamenti temporali nel ventennio hanno evidenziato un netto miglioramento per i tumori urologici e del retto in entrambi i sessi, per le neoplasie genitali maschili e del melanoma nelle donne; un rallentamento del miglioramento osservato negli anni precedenti nei tumori della mammella; una pressoché costante oscillazione intorno ai valori del 70% per il cancro del collo dell utero. I confronti geografici evidenziano nel sesso femminile valori superiori a Ragusa rispetto al Sud Italia per vescica, rene, tiroide, melanoma, polmone, linfomi non Hodgkin, collo e corpo utero; valori sovrapponibili per mammella, colon-retto, ovaio e pancreas; valori inferiori per leucemie, linfoma di Hodgkin, stomaco e fegato. Nel sesso maschile la sopravvivenza è risultata migliore a Ragusa rispetto al Sud Italia nei tumori della vescica, tiroide, prostata e leucemie; valori sovrapponibili nei linfomi, rene, laringe, stomaco, colon-retto polmone e pancreas; valori inferiori nel melanoma e fegato. Rispetto al Nord Italia la sopravvivenza nel sesso maschile è inferiore in tutti i tumori tranne tiroide e leucemie; nel sesso femminile la sopravvivenza è migliore rispetto al Centro e/o Nord Italia nei tumori della vescica, rene, collo utero, tiroide e polmone; inferiore negli altri tumori. I dati sono disponibili al commento e interpretazione dei medici, operatori socio-sanitari e degli amministratori dell ASP 7, nonché dei politici, delle industrie farmaceutiche e delle associazioni di volontariato della provincia di Ragusa. Pagina 1

3 I nuovi dati di sopravvivenza dei pazienti oncologici in provincia di Ragusa. INTRODUZIONE La pubblicazione delle percentuali di sopravvivenza rappresenta uno dei momenti più interessanti nella vita dei registri tumori; questi dati sono, infatti, utilizzabili per valutazioni di efficacia/efficienza del SSN in termini di curabilità oncologica delle popolazioni delle aree coperte da un registro tumori. Se da un lato è molto difficile spiegare in poche righe cosa è e cosa fa un registro tumori su base di popolazione, dall altro lato l uso dei suoi dati è molteplice, multifunzionale e multidisciplinare. Forse neanche gli stessi operatori di un registro tumori sono coscienti delle potenzialità di questo strumento. La gestione di un registro tumori non dovrebbe, quindi, essere impostata come la semplicistica ottimizzazione di un archivio, ma dovrebbe tenere conto della qualità, tracciabilità, verificabilità e validità delle informazioni raccolte; per quanto riguarda il registro di Ragusa queste peculiarità si basano su un esperienza di oltre 30 anni e su specifiche competenze professionali. Queste competenze resero possibile interfacciarsi con l opinione pubblica quando la divulgazione dei primi dati di sopravvivenza in Italia nel Giugno 2000 fece additare l unico registro del sud Italia quale cattivo messaggero di una realtà sanitaria in deficit rispetto al Nord. Si vedano gli articoli su L Espresso e quotidiani nazionali e regionali dell epoca. I nuovi dati AIRTum rappresentano adesso un opportunità di confronto e di condivisione in primo luogo con i pazienti e poi con tutti gli attori più o meno direttamente coinvolti nel campo oncologico. Ad essi viene demandata la più corretta interpretazione di queste informazioni e il loro utilizzo ai fini di programmazione e gestione di risorse sanitarie. NOTE METODOLOGICHE Il metodo utilizzato è quello dell analisi statistica della sopravvivenza relativa aggiustata per età(1) mediante la quale si tiene conto di due importanti aspetti: a. mortalità intrinseca della popolazione sotto osservazione (cioè la mortalità generale per tutte le cause) e b. differenze di età durante i 4 quinquenni , , e in studio (cioè l inevitabile variazione nella distribuzione della popolazione nelle varie classi di età; per intenderci, la quota di popolazione anziana è adesso molto maggiore quindi con meno aspettativa di vita - rispetto a 20 anni fa). La data finale per il controllo dell esistenza in vita è stata l Le sopravvivenze sono state suddivise in tre grandi categorie: tumori ad alta curabilità (sopravvivenza relativa >75%) tumori a curabilità intermedia (sopravvivenza relativa 50-75%) e tumori meno curabili (sopravvivenza relativa <50%). I dati sono stati sottoposti a un elaborazione descrittiva e un analisi sulle variazione temporali nei 4 quinquenni sopra menzionati (pubblicati in 2, 3, 4) per la sola provincia di Ragusa; per il periodo si è proceduto a un confronto con le macroaree Nord, Centro e Sud Italia. I dati relativi alle macroaree sono pubblicati a cura di AIRTum (1); in questo lavoro abbiamo fatto la media dei valori Nord Est e Nord Ovest cumulandoli in un unica macroarea Nord. Infine, in sede di commento si è proceduto alla presentazione dei risultati attraverso un aggregazione dei tumori per apparati e/o afferenza presso specifici reparti di diagnosi e cura come appresso: tumori urologici e genitali maschili (rene, vescica, testicolo e prostata), tumori ginecologici (utero e ovaio), apparato digerente (fegato, pancreas, colon, retto e stomaco) ed emolinfopatie maligne; in maniera separata e singolarmente sono presentati il tumore della mammella, melanoma e tiroide. Tutte le analisi delle macroaree sono state effettuate e pubblicate da AIRTum (1); quelle relative alla provincia di Ragusa sono state effettuate dal registro tumori dell ASP 7 mediante il package statistico STATA 8.2; i risultati sono presentati sotto forma di grafici ad istogrammi. Pagina 2

4 CURABILITA (Grafici 1,2,3) i nuovi dati di sopravvivenza dei pazienti oncologici in provincia di Ragusa RISULTATI I tumori più curabili (sopravvivenza a 5 anni superiore al 75%, Grafico 1) sono stati: tiroide (sia donne che uomini) e testicolo. In entrambi la sopravvivenza è del 94%; nel sesso femminile la graduatoria prosegue con melanoma (87%), vescica (82%) e mammella (81,7%); nel sesso maschile al testicolo seguono la prostata (85%) e la vescica (78%); un altro tumore con elevata sopravvivenza è il linfoma di Hodgkin (81%) in entrambi i sessi. I tumori a curabilità intermedia (sopravvivenza a 5 anni compresa tra il 50 e il 70%, Grafico 2) sono stati: nelle donne quelli dell utero (corpo 75% e collo 73%), del rene (73%), del retto (59%), linfomi non Hodgkin (57%) e colon (53%); negli uomini il melanoma (70%), i tumori della laringe (67%), del retto e rene (entrambi 60%) e i linfomi non Hodgkin (52%). I tumori a bassa curabilità (sopravvivenza a 5 anni inferiore al 50%, Grafico 3) sono stati: nelle donne le leucemie (LM, LL e altre leucemie 40%), ovaio (37%), stomaco (25%, polmone (22%) fegato (7%) e pancreas (7%); nel sesso maschile leucemie (48%), stomaco (29%), polmone (12%), fegato (11%) e pancreas (7%). CONFRONTI TEMPORALI (Grafici 4,5,6,7,8,9,10,11,12,13,14) Nel sesso femminile il tumore della mammella (Grafico 4) ha avuto in quattro quinquenni un progressivo incremento di sopravvivenza: dal 66% del , 70% del , 79% del al 81.7% del ; il maggiore incremento è stato per le donne ammalatesi nel ove la sopravvivenza è migliorata di 9 punti rispetto al quinquennio precedente; l incremento è stato di soli 2.7 punti nel , Grafico 13). I tumori del collo (Grafico 5) e corpo uterino (Grafico 11) hanno avuto un andamento altalenante con periodi di miglioramento e periodi di peggioramento: corpo utero 74%, 70%, 72% e 75% nel e collo utero 60%, 66%, 58% e 73% nel ; quest ultimo periodo rispettivamente con 4 e 15 punti percentuali in più rispetto al precedente (Grafico 13). Nei quattro quinquenni in esame sono risultati in costante miglioramento le sopravvivenze del melanoma (69%, 72%, 77% fino all 87% del ; quest ultimo con 10 punti in più rispetto al precedente periodo, Grafici 7 e 13), dei tumori della vescica (75%, 76%, 77% fino a 82% del ; quest ultimo con 5 punti in più rispetto al precedente periodo, Grafici 10 e 13) e retto (37%, 38%, 45% fino al 59% del ; quest ultimo con 14 punti in più rispetto al precedente periodo (Grafici 8 e 13). Per l ovaio (Grafico 11) abbiamo calcolato le seguenti percentuali di sopravvivenza: 23%, 30%, 29% e 37% nel ; quest ultimo con un aumento di 8 punti rispetto al quinquennio precedente (Grafico 13). Nel Grafico 11 si evidenzia anche che Il tumore del polmone ha avuto un lieve incremento dal 1985 al 1994 (dal 4% al 9%) e un notevole aumento nel quando la sopravvivenza è stata del 22% (13 punti in più rispetto al , Grafico 13). I Grafici 11e 13 mostrano infine un decremento per il tumore dello stomaco (dal 31% del al 25% del ,) e del fegato (dal 9% al 7%,); in lieve decremento pure il tumore del colon (dal 54% al 53%, Grafici 9 e 13). Nel sesso maschile c è stato un costante e netto incremento per ognuno dei quinquenni in studio nel tumore della prostata (Grafico 6): si è passati dal 28% del periodo , al 49% del (+21%), al 69 del (+20%) all 85% del (+16%, Grafico 14) con una differenza tra il primo periodo e l ultimo di 57 punti percentuali. Per quanto riguarda i tumori della vescica (Grafico 10) le sopravvivenze nei quattro quinquenni sono state: 35%, 39%, 48% e 78% con un aumento di ben 30 punti tra il e (Grafico 14); per il tumore del retto (Grafico 8) la sopravvivenza è stata in costante incremento: 43%, 48%, 50% fino al 60% del ; quest ultimo con 10 punti in più rispetto al precedente periodo (Grafico 14); per i linfomi non Hodgkin (Grafico 12) dal 44%, 45% e 42% rispettivamente dei primi tre quinquenni si è passati al 52% del quest ultimo con 10 punti in più rispetto al precedente periodo (Grafico 14); per lo stomaco (Grafico 12) le sopravvivenze sono state 19%, 18%, 24% e 29% con 5 punti in più nel rispetto al (Grafico 14); per il polmone (Grafico 12) si è Pagina 3

5 passati dal 6% di entrambi i periodi e al 9% del e 12% del , quest ultimo periodo con 3 punti in più rispetto al precedente (Grafico 14); per il fegato (Grafico 12) si è passati dallo 0% del primo quinquennio al 7%, 8% e 11% di quelli successivi con 3 punti in più nel rispetto al (Grafico 14); per il pancreas (Grafico 12) dallo 0% del e 1% del la sopravvivenza è aumenta al 4% del fino al 7% del ; quest ultimo periodo con un aumento di 3 punti rispetto al precedente (Grafico 14). Il Grafico 14 mostra che sono risultate in decremento le sopravvivenze del rispetto al nei tumori della laringe (-8 punti: dal 75% del al 67% del ), del melanoma (- 2 punti: dal 72% del al 70% del ), leucemie (-3 punti: dal 51% del al 48% del ) e colon (-2 punti: dal 56% del al 54% del ). CONFRONTI GEOGRAFICI (Tabelle 15,16,17,18,19,20) Tumori a maggiore curabilità. %). Nel sesso maschile (Grafici 15), in provincia di Ragusa la sopravvivenza è migliore rispetto a quella del Sud Italia per i tumori Tiroide, Prostata, Testicolo e Vescica (rispettivamente +16, +7, +4 e +1 punti percentuali). E risultata minore per il Linfoma di Hodgkin (-4%). Nei confronti con il Centro e Nord Italia solo per il tumore della tiroide la sopravvivenza è migliore (+6% rispetto al Nord), mentre è minore per la prostata (-4%), testicolo e vescica (entrambi -1%). Nel sesso femminile (Grafici 18), in provincia di Ragusa la sopravvivenza è risultata migliore rispetto a quella del Sud Italia per i tumori vescica (+6%), tiroide e melanoma (entrambi +5%), mammella (+0.7%) e inferiore nel Linfoma di Hodgkin (-7%). Nei confronti del Centro e Nord Italia la sopravvivenza è migliore per il tumore della vescica (+5%) e della tiroide (+2%) ed è inferiore per la mammella (-4%), melanoma(-2.5%) e linfoma di Hodgkin (-3.5%). Tumori a curabilità intermedia. Nel sesso maschile (Grafici 16), in provincia di Ragusa la sopravvivenza è maggiore di solo 1 punto percentuale rispetto a quella del Sud Italia per i tumori colon-retto, uguale per rene e laringe, minore per il melanoma (-3%) e Linfomi Non Hodgkin (- 1%).Nei confronti del Centro e Nord Italia tutte le sopravvivenze sono inferiori: -12% melanoma, - 9% rene, -8% Linfomi Non Hodgkin, -3% laringe e -2% colon-retto. Nel sesso femminile (Grafici 19), in provincia di Ragusa la sopravvivenza è maggiore rispetto a quella del Sud Italia per i tumori del rene (+10%), collo utero (+8%) corpo utero (+5%) e linfomi non Hodgkin (+4%); è inferiore nel colon-retto (-1%). Nei confronti del Centro e Nord Italia la sopravvivenza è migliore per il tumore del collo utero e rene (entrambi +3%) ed è inferiore per il colon-retto (-6%), linfomi non Hodgkin (- 5%) e corpo utero (-1%). Tumori meno curabili. Nel sesso maschile (Grafici 17), in provincia di Ragusa la sopravvivenza a 5 anni è risultata migliore rispetto a quella del Sud Italia per le leucemie (+6%) e 2 punti percentuali per i tumori dello stomaco e di 1 punto nel pancreas, uguale per i tumori del polmone, e peggiore per i tumori del fegato (-3%). Nei confronti del Centro e Nord Italia le sopravvivenze sono migliori per le leucemie (+6% rispetto al Centro Italia e +1% rispetto al Nord) e di solo 1 punto percentuale per il pancreas; sono inferiori di -5.5% nel fegato, -2% nello stomaco e nel polmone. Nel sesso femminile (Grafici 20), in provincia di Ragusa la sopravvivenza è migliore rispetto a quella del Sud Italia per i tumori del polmone (+7%) e ovaio (+2%); è inferiore per i tumori dello stomaco (-8%), fegato e leucemie (entrambi -7%) e pancreas (-1%). Nei confronti del Centro e Nord Italia la sopravvivenza è migliore per il tumore del polmone (+5% e +3% rispettivamente) ed è inferiore per lo stomaco (-12%), fegato (-10%), le leucemie (-4.5%), ovaio (- 4%) e pancreas (-3%). Pagina 4

6 COMMENTO La tabella 1 esprime una sintesi di quello che emerge dai nuovi dati di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi di un tumore in provincia di Ragusa. Aggregando le varie sede tumorali possiamo dire che i tumori urologici e genitali maschili hanno avuto le migliori curabilità: quattro su cinque persone che si sono ammalate nel di un tumore della vescica o della prostata e tre su cinque di quelle con diagnosi di un tumore del rene sono risultate viventi a 5 anni dalla diagnosi. Quasi tutti coloro che hanno avuto un tumore del testicolo nel sono viventi. La sopravvivenza delle neoplasie genitali maschili e urologiche è stata in costante incremento dalla fine degli anni 80 ed è migliore (prostata +7%) o sovrapponibile (vescica e rene) a quella del Sud Italia. Il Centro e Nord hanno migliori sopravvivenze nel rene (+9%) e prostata (+5%). Con riferimento ai tumori ginecologici tre donne su cinque ammalatesi di un cancro del collo o del corpo dell utero nel sono viventi a 5 anni dalla diagnosi; il tumore dell ovaio ha la minore sopravvivenza con quasi due donne viventi su cinque. La curabilità di quest ultimo tumore appare tra le peggiori ed in linea con il resto del Sud Italia, sebbene ci sia stato un ragguardevole miglioramento dalla fine degli anni 80. La sopravvivenza dei tumori del collo dell utero in provincia di Ragusa è pressoché invariata dalla fine degli anni 80, anche se bisogna segnalare che il valore di Ragusa del periodo è migliore rispetto a quello delle altre macroaeree italiane: +8% rispetto al resto del Sud e +3% rispetto al Centro/Nord. Per il corpo dell utero la sopravvivenza a Ragusa è migliore (+5%) rispetto al Sud ed è sovrapponibile a quella del Centro- Nord. Le neoplasie del colon-retto rappresentano i tumori dell apparato digerente con la migliore sopravvivenza: quasi tre su cinque pazienti sono viventi a 5 anni dalla diagnosi; dalla fine degli anni 80 l incremento di sopravvivenza è stato costante e notevole per il retto, mentre per i tumori del colon si è evidenziato un lieve peggioramento nel periodo rispetto al La sopravvivenza dei tumori del colon-retto è lievemente inferiore a Ragusa rispetto al Centro-Nord nel sesso maschile (-2%) ed è, invece, più nettamente inferiore nel sesso femminile (-6%). Stomaco, fegato e pancreas restano ancora tumori a bassa curabilità (nessuno o meno di un paziente su cinque risulta vivente a 5 anni dalla diagnosi) con percentuali di sopravvivenza sovrapponibili alle altre macroaeree per quanto riguarda stomaco e pancreas; nel fegato essa è inferiore rispetto al resto del Sud Italia (-3% negli uomini e -7% nelle donne) e al Centro-Nord (-5.5% negli uomini e - 10% nelle donne); si segnala che a Ragusa la sopravvivenza del tumore dello stomaco nelle donne diagnosticate nel è diminuita rispetto al quinquennio precedente (-4%). Per quanto riguarda i tumori emolinfopoietici quattro pazienti su cinque ammalatisi di un linfoma di Hodgkin, quasi tre su cinque sofferenti di un Linfoma Non Hodgkin e due su cinque con una Leucemia sono viventi a 5 anni dalla diagnosi. Contrariamente ai Linfomi Non Hodgkin, in cui si è assistito a un progressivo miglioramento nei 20 anni in esame, segnaliamo che per le Leucemie la sopravvivenza del è diminuita di 9 e 3 punti percentuali rispettivamente negli uomini e nelle donne in confronto al quinquennio precedente. Per i Linfomi Non Hodgkin in entrambi i sessi i valori sono sovrapponibili al resto del Sud e inferiori rispetto al Centro e Nord Italia, la sopravvivenza delle Leucemie nelle donne è inferiore rispetto al Centro e Nord (-4%) e al resto del Sud Italia (-7%). Nonostante la diminuzione della sopravvivenza nel le leucemie degli uomini, invece, hanno valori migliori rispetto al Sud (+6%) e sovrapponibili a quelli del Nord Italia. Per i tumori fumo-correlati si evidenzia che meno di uno su cinque pazienti con cancro del polmone e tre su cinque pazienti con cancro della laringe sono viventi a 5 anni dalla diagnosi. Per il polmone si osserva un trend in aumento più marcato negli anni 2000 e ancor di più nel sesso femminile; invece per la laringe c è una diminuzione negli anni 2000 rispetto alla fine degli anni 90. La sopravvivenza del polmone a Ragusa è sovrapponibile a quella delle altre aree italiane nel sesso maschile, mentre è migliore rispetto al Centro e Nord (+3%, +5%) e al Sud (+7%) nel sesso femminile. Per la laringe maschile i valori di Ragusa sono uguali a quelli del resto del Sud e inferiori (-3%) rispetto al Centro e Nord. Pagina 5

7 Il tumore della mammella femminile è associato a buona curabilità: quattro donne su cinque ammalatesi nel sono vive a 5 anni dalla diagnosi; c è stato un costante trend in incremento che però appare rallentato negli anni Il confronto con il Sud evidenzia valori sovrapponibili, mentre rispetto al Nord a Ragusa la sopravvivenza è inferiore (-4.3%). Anche per il melanoma quattro donne su cinque sono viventi a 5 anni dalla diagnosi, mentre sono tre su cinque gli uomini viventi a 5 anni dalla diagnosi. La sopravvivenza del melanoma delle donne ha avuto un costante incremento nei 20 anni in studio, mentre per gli uomini sembra essersi assestata intorno al valore del 70% con un decremento nel rispetto al precedente periodo (-2%). I confronti geografici evidenziano che per il sesso maschile la sopravvivenza è inferiore rispetto al Sud (-3%) e ancor di meno rispetto al Nord (-13%), mentre per il sesso femminile è migliore rispetto al Sud (+5%) e di poco inferiore rispetto al Nord (-2.5%). I tumori della tiroide occorsi nel a Ragusa sono associati a eccellente curabilità in entrambi i sessi: in pratica quasi tutti i pazienti sono viventi a 5 anni dalla diagnosi. La sopravvivenza è migliore rispetto al Sud (+5% nelle donne e +16% negli uomini) e rispetto al Nord (+2% nelle donne e +5% negli uomini). NOTE CRITICHE E CONCLUSIONI Quest analisi ha dei limiti importanti. Innanzitutto non tiene conto dello stadio alla diagnosi, della terapia, delle specificità istologiche e di biologia del tumore; in secondo luogo non ci sono informazioni sull intervallo libero di malattia, né su eventuali co-morbidità. Infine, si riferisce a coloro che si sono ammalati nel Ma ha anche dei notevoli vantaggi: sono dati di popolazione, cioè quello che è successo nella popolazione residente in provincia di Ragusa; i dati sono stati raccolti, codificati ed elaborati con metodi omogenei e standardizzati nelle 31 aree italiane coperte da un registro tumori, e quindi assolutamente confrontabili. Il fatto che riguardano pazienti ammalatisi di un tumore nel non significa che sono dati vecchi, poiché per fare un analisi di sopravvivenza bisogna aspettare 5 anni (in questo caso fino al ); per i prossimi dati (cioè, quinquennio ) bisognerà aspettare fino all E lecito, quindi, concludere che in provincia di Ragusa si è verificato un progressivo aumento della sopravvivenza dei malati oncologici con una progressiva maggiore probabilità di essere curati rispetto agli anni passati. Per pochi tumori, in particolare polmone, pancreas e fegato, la curabilità, seppure migliorata, resta ancora bassissima; per questi ultimi, inoltre, non evidenziamo nessuna differenza con il Nord Italia. Il gap con il Settentrione si è ridotto nettamente per molte altre neoplasie, ma, seppur in riduzione, è ancora significativamente presente per mammella, colon-retto e leucemie nelle donne e prostata e melanoma negli uomini. Nei confronti con il Sud la nostra realtà si colloca ai primi posti nella maggior parte dei tumori. Siamo del parere che la sopravvivenza relativa aggiustata per età, come quella presentata in questa relazione, rappresenti un indicatore di performance del Sistema Sanitario Nazionale in campo oncologico in termini di efficienza/efficacia/benefici. Essa esprime e condensa tutta la filiera di gestione del paziente oncologico: educazione sanitaria, medicina di base, prevenzione secondaria, diagnosi, terapia, riabilitazione, senza escludere ricerca e innovazione farmaceutica. Maggiore è la sopravvivenza, migliore è stata l offerta da parte del SSN. Maggiore è la curabilità, maggiore è la domanda di riabilitazione. BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE Siti web: 1) AIRTUM WORKING GROUP, I TUMORI IN ITALIA RAPPORTO 2011, LA SOPRAVVIVENZA DEI PAZIENTI ONCOLOGICI IN ITALIA, E&P Suppl. 3, 35, ) AIRTUM WORKING GROUP, I TUMORI IJN ITALIA RAPPORTO 2007, SOPRAVVIVENZA, E&P Suppl.1, 31, ) Rosso St, Casella C, Crocetti E, Ferretti St e Guzzinati St: SOPRAVVIVENZA DEI CASI DI TUMORE IN ITALIA NEGLI ANNI NOVANTA: I DATI DEI REGISTRI TUMORI. E&P Suppl.1, 23, ) Verdecchia A, Micheli A e Gatta G: SURVIVAL OF CANCER PATIENTS IN ITALY THE ITACARE STUDY Tumori 83, 1-507, Pagina 6

8 Dipartimento Prevenzione Medica Registro Tumori FINANZIAMENTO REGIONE SICILIA Responsabile: Rosario Tumino Coordinatore: Maria Guglielmina La Rosa GRUPPO DI LAVORO Collaboratori per raccolta e lavorazione dati: Giuseppe Cascone, Graziella Frasca, Maria Concetta Giurdanella, Caterina Martorana, Gabriele Morana, Carmela Nicita, Patrizia Rollo, Maria Grazia Ruggieri, Aurora Sigona, Eugenia Spata, Stefania Vacirca Collaboratore amministrativo: Giovanna Spata Sotto gli auspici di AIRE-ONLUS Ragusa Il Registro Tumori ASP 7 Ragusa è stato finanziato anche da: AIRC, LILT-Rg, AIL-Rg, Provincia Regionale di Ragusa e Comune di Ragusa. UE, ISS, CCM-Ministero della Salute, Compagnia San Paolo Pagina 7