Guida pratica di ALS Advanced Life Support

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1 MISERICORDIA DI POGGIO A CAIANO Gruppo Formazione Guida pratica di ALS Advanced Life Support In questo testo sono descritte le procedure da conoscere quando si presta servizio sulle ambulanze di tipologia ALS,ovvero su quelle ambulanze dove è prese un sanitario sia esso Medico o Infermiere. Per poter prestare servizio sull ambulanza ALS è necessario acquisire alcune nozioni teoriche e pratiche che sono imprescindibili per poter superare il corso ma anche per essere in grado di prestare servizio in maniere valida ed efficiente. Per essere bravi soccorritori sull ALS è necessario 1. Acquisire nozioni su come si svolgono le procedure e come funzionino le apparecchiature previste dal soccorso avanzato. Questo aspetto viene attuato durante il corso con lezioni teoriche e esercitazioni pratiche 2. Conoscere il materiale sanitario previsto per il soccorso in base a come è disposto sulle varie ambulanze e come è organizzato all interno delle varie borse. 3. Mantenere il più possibile la calma e avere grande affiatamento e coordinazione con il medico e gli altri membri della squadra. a. L autocontrollo si mantiene avendo la piena conoscenza dell ambulanza e delle procedure da porre in atto, essendo in possesso di queste conoscenze si ha qualcosa su cui concentrarsi ed è quindi più difficile che ci si lasci sopraffare dal clima di agitazione che può essere presente sull evento. b. Collaborare sempre con il Sanitario sia sul servizio che nelle fasi di controllo e ripristino dell ambulanza prima o dopo il servizio. i. Non si esce mai dalla casa o dalla stanza prima di avere chiesto al Sanitario se possiamo allontanarci ii. Si aiuta il sanitario in tutte le fasi del soccorso anche in quelle situazioni che non sono previsti nei protocolli illustrati di seguito. Ad esempio se il medico deve auscultare la parte posteriore del torace di una persona che ha difficoltà a muoversi si aiuta il medico a alzare questa persona in modo che possa auscultarla alle spalle; oppure prima di uscire dalla casa si da al medico il blocco con le relazioni dell intervento che egli deve compilare. Per tutto quello che non può essere protocollato ci si raccomanda alla massima comunicazione fra sanitario e volontari e al buon senso dei soccorritori/autisti. Svolgimento del servizio ALS 1. Le comunicazione degli stati del mezzo es inizio missione, arrivo sul posto ecc sono le stesse. Con la differenza che nella realtà sulle ambulanze ALS è presente è un sistema radio che invia i vari stati, permette di comunicare con la co 118 e eventualmente rileva la posizione gps del mezzo, la gestione di questo apparecchio compete all autista o al sanitario. 2. Durante il viaggio si prepara il materiale e le eventuali apparecchiature da portare sull evento, per fare questo ci si attiene a quelle che sono le richieste del medico.

2 a. Al momento della partenza si chiede al medico cosa preparare, poiché l anticipazione in emergenza è fondamentale b. una volta che il medico chiede ad esempio di prendere la borsa farmaci e l elettrocardiografo e la bombola dell ossigeno, i volontari che sono nel vano sanitario si divideranno queste tre cose in modo che ciascuno porti qualcosa e si assuma la responsabilità della cosa che ha preso. c. Sarebbe auspicabile che fosse il sanitario a dividere anche i ruoli fra i membri della squadra, laddove ciò non dovesse accadere è indispensabile che i volontari si dividano i compiti fra loro allo scopo di non accavallarsi nelle manovre oppure perdere tempo sul servizio. d. Qualora il Sanitario dica: PORTATE TUTTO è necessario preparare i. DEFIBRILLATORE/MONITOR ii. ZAINO DELLA RIANIMAZIONE iii. VALIGIA FARMACI iv. FARMACI DEL FRIGO v. ASPIRATORE vi. BOMBOLA OSSIGENO PORTATILE vii. ELETTROCARDIAGRAFO 1. IN CASO DEL GENERE LA DIVISIONE OTTIMALE SAREBBE CHE a. Un volontario porta il defibrillatore b. Un volontario porta lo zaino rianimazione, la bombola o2, l aspiratore. c. Un volontario porta i farmaci, farmaci del frigo, l elettrocardiografo. 3. Una volta giunti sul posto, le valutazioni sono di competenza del sanitario, le decisioni e le cose da fare partono sempre dal sanitario, i soccorritori lo aiutano a prestare le cure alla vittima. a. Qualora ci si trova sull ALS e andiamo su una vittima di ACR è opportuno posizionare le apparecchiature con un certo criterio, compatibilmente con quelli che sono gli spazi a disposizione. i. Il defibrillatore/monitor deve essere posizionato all altezza della spalla sinistra della vittima ii. La borsa della rianimazione all altezza della spalla destra della vittima iii. la borsa farmaci in prossimità della vittima in modo da non essere troppo lontano ma da non intralciarsi con gli altri. 4. Un servizio ALS può avere i seguenti esiti a. Il paziente viene ricoverato dall ambulanza ALS b. Il paziente viene ricoverato con l ambulanza BLS c. Il paziente viene trasportato dall elisoccorso. d. Il paziente non necessita di ricovero e. Il paziente rifiuta il ricovero f. Il paziente è deceduto 5. Alla fine del servizio ALS si stila una lista del materiale che è stato consumato durante il servizio, e si provvede a ripristinarlo sull ambulanza o nelle borse da cui è stato preso. Questa procedura dovrebbe essere svolta dal sanitario insieme con i volontari, il fatto che il sanitario non abbia intenzione di partecipare al ripristino non esenta i soccorritori dall eseguirlo.

3 APPARECCHI ELETTROMEDICALI 1. Defibrillatore monitor: è un apparecchio che permette di visualizzare il ritmo cardiaco del paziente (MONITOR) e qualora sia necessario eroga uno shock elettrico per cercare di interrompere aritmie potenzialmente mortali (DEFIBRILLATORE). a. È compito dei volontari: i. Riconoscere l apparecchio ii. Prenderlo e portarlo sulla scena nel modo corretto iii. Accendere l apparecchio iv. Applicare gli elettrodi monouso per monitorare il ritmo cardiaco v. Selezionare la derivazione di lettura vi. Porgere le piastre al medico qualora le chieda vii. Applicare il gel sulle piastre b. Monitoraggio del paziente: i. Il medico chiede di monitorare il paziente ii. Il soccorritore applica gli elettrodi al paziente 1. ROSSO spalla destra 2. GIALLO spalla sinistra 3. VERDE arcata costale sinistra o cresta iliaca sinistra (ma sempre sulla stessa linea del GIALLO) 4. NERO (opzionale) arcata costale destra o cresta iliaca destra (ma sempre sulla stessa linea del ROSSO) iii. Il soccorritore accende l apparecchio e chiede al medico quale derivazione dei lettura vuole che venga selezionata. iv. Si preme il pulsante di selezione delle derivazioni fino a che non si trova quella che si vuole. Qualora il medico lo chieda si può stampare una strisciata premendo l apposito tasto per avviare la stampa e ripremendolo per stoppare la stampa. c. DEFIBRILLAZIONE i. Qualora la vittima sia in perdita di coscienza o in ACR è possibile che il medico vi chieda subito le piastre, questo è possibile perché le piastre appoggiate sul torace danno anch esse una derivazione di lettura che in questo caso permette al sanitario di vedere subito il ritmo di procedere immediatamente alla defibrillazione qualora questa sia necessaria. ii. Si porgono le piastre al medico cercando di dargliele in modo che riesca a prendere la piastra con scritto STERNO nella mano destra e quella dove è scritto APICE nella mano sinistra. iii. Quando il medico ha le piastre in mano si applica il gel apposito sulla parte in metallo delle piastre. Il gel serve per migliorare la conduzione elettrica. iv. In questa circostanza il medico potrebbe chiedere di impostare il livello di energia, in questo caso a seconda dell apparecchio che si ha davanti si sceglie il livello di energia che ha chiesto il medico. Es il medico dice carica a 200 il soccorritore gira il selettore fino a che la punta non si posiziona su 200 e eventualmente preme il pulsante CARICA.

4 v. Prima che il sanitario eroghi lo shock tutti devono accertarsi che nessuno stia toccando la vittima (sanitario compreso) e che l ossigeno sia chiuso. vi. Dopo che la vittima è stata defibrillata si deve procedere il massaggio cardiaco se necessario. A questo punto il sanitario può chiedere di monitorizzare il paziente con gli elettrodi al torace. vii. La scelta di guardare il ritmo cardiaco con le piastre oppure applicare subito gli elettrodi al torace e guardare le derivazioni è a discrezione del medico che chiederà l una o l altra cosa. d. Dopo il servizio l apparecchio deve essere rimesso nel suo alloggiamento e eventualmente posto sotto carica, deve essere inoltre ripulito e si devono asciugare le piastre. In questa fase ci si accerta che siano ripristinato anche gli accessori: i. Elettrodi monouso di cui almeno tre montati sui fili del cavo ecg. ii. Gel iii. Carta di riserva per la stampante del monitor iv. Rasoi. 2. PULSOSSIMETRO: chiamato anche saturimetro è un apparecchio che fornisce informazioni sull ossigenazione del paziente e sul numero di pulsazioni cardiache in un minuto. È formato dal corpo dell apparecchio, su cui c è il display per la lettura, e dalla sonda che si applica con una pinza al dito del paziente. a. Il pulsossimetro è presente anche sulle ambulanze BLS b. I valori si leggono nel seguente modo: sul lato destro del display appare la saturazione dell ossigeno nel sangue espressa in percentuale, sul lato sinistro appaiono le pulsazioni. c. I valori di normalità sono saturazione dell ossigeno > di 95%, accettabile da 90 a 95% grave se < di 90% mentre come detto nel trauma la regolarità delle pulsazioni è fra 60 e 110 battiti per minuto. d. Il saturimetro è un apparecchio che da un indicazioni indiretta dell ossigenazione del paziente, la veridicità della misurazione dipende da due fattori i. Se le mani sono fredde (difficilmente dirà il vero) ii. Se il paziente ha forti tremori è possibile che la lettura delle pulsazioni sia falsamente alterata in eccesso. 3. ELETTROCARDIOGRAFO: è apparecchio che consente la registrazione dell attività elettrica e la sua stampa su carta millimetrata. È composto dal corpo dell apparecchio, da cui si gestiscono le impostazioni e dal cavo-paziente, noto anche come frusta. a. La frusta è divisa in una parte iniziale dove c è la presa (tipo stampante seriale) da cui parte un filo che a metà della sua lunghezza si suddivide in 10 fili (4 periferici 6 precordiali) più sottili su cui saranno da applicare gli elettrodi. b. Per eseguire un ecg a 12 derivazioni si deve i. Garantire la privacy del paziente: se siamo in strada è auspicabile portare il paziente sull ambulanza. Se è una donna non si toglie il reggiseno almeno che non sia assolutamente necessario e nel caso è opportuno fare assistere il medico da una volontaria donna se presente. ii. Scoprire il torace del paziente e scoprire polsi e caviglie. iii. Applicare gli elettrodi periferici come da schema 1. ROSSO: polso destro 2. NERO : caviglia destra 3. GIALLO: polso sinistro

5 4. VERDE: caviglia sinistra. iv. Porgere al sanitario gli elettrodi precordiali glia montati sui fili v. Accendere l apparecchio vi. Impostare il filtro premendo l apposito tasto vii. Avviare la registrazione automatica oppure quella manuale nei modi previsti dal singolo apparecchio e a secondo delle richieste del sanitario. viii. Prima di staccare i fili dal paziente chiedere sempre il permesso al medico ix. Una volta staccati i fili si ripone il tutto nella valigia da trasporto avendo cura di avvolgere la frusta in modo da non far intrecciare i fili fra loro. c. Dopo il servizio l apparecchio deve essere rimesso nel suo alloggiamento e eventualmente posto sotto carica. In questa fase ci si accerta che siano ripristinato anche gli accessori: i. Elettrodi monouso. ii. Gel iii. Carta di riserva per la stampante iv. Rasoi. v. Riduttore di corrente per prese domiciliari. 4. SFIGMOMANOMETRO: è l apparecchio che serve per misurare la pressione arteriosa a. Deve sempre essere in compagnia del fonendoscopio. b. È presente anche la versione pediatrica e neonatale. c. Non è un apparecchio elettromedicale a meno che non sia elettronico. 5. GLUCOMETRO: un apparecchio elettromedicale che permette di misurare la concentrazione di glucosio nel sangue periferico dando un risultato espresso in mg/dl a. Per misurare la glicemia serve i. Il glucometro ii. Le strisce reattive iii. Il pungi dito iv. Una garza o un piccolo tampone b. Prima di eseguire il prelievo accertarsi che il codice delle strisce corrisponda con quello visualizzato sull apparecchio c. Inserire la striscia reattiva nell apparecchio e attendere il segnale di procedere d. Pungere il dito sulla parte alta del polpastrello e. Pulire con la garza asciutta la prima goccia f. Avvicinare la striscia al dito mettendogliela di taglio, non strofinare la goccia sulla striscia, la striscia assorbe la goccia di sangue per capillarità g. In pochi secondi si avrà la riposta. 6. ASPIRATORE: L aspiratore è in apparecchio che serve per aspirare liquidi, secrezioni o sangue dalle vie aeree allo scopo di garantirne la pervietà. È formato dal motore, dal serbatoio di raccolta e dal tubo che va verso il paziente su cui è montata una valvola che ci se chiusa dalla pressione di un dito permette di creare il vuoto all interno del sistema e quindi permette l aspirazione dei liquidi. A monte della valvola sta il tubo che va al serbatoio a valle sta il sondino di aspirazione che sarà introdotto dal sanitario in bocca nel naso o nel tubo tracheale. 7. LARINGO SCOPIO : E uno strumento che permette al sanitario la visone diretta delle corde vocali, durante l intubazione, in modo che possa farci passare in mezzo il tubo tracheale. E composto dal manico dove stanno le batterie e da la lama un pazzo di metallo su cui è montata una lampadina.

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