APPROVVIGIONAMENTO E COMMERCIALIZZAZIONE DELLA LEGNA DA ARDERE IN UN CONTESTO CONSORTILE
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- Marcella Fabiani
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1 APPROVVIGIONAMENTO E COMMERCIALIZZAZIONE DELLA LEGNA DA ARDERE IN UN CONTESTO CONSORTILE Torna all indice De Luca, E.* *CO.GE.FOR. Consorzio Gestione Forestale Il CO.GE.FOR. Il Consorzio di Gestione Forestale (Co.Ge.For.) nasce nel 1990 e sotto lo stimolo e la guida del compianto amico e fondatore Giovanni Tollot, si sviluppa fino alle dimensioni attuali, con 55 imprese consorziate tra segherie e ditte boschive, distribuite nelle province di Belluno (77%), Treviso (20%) e Vicenza (3%). Il Consorzio è una realtà affermata, con 123 addetti, dei quali metà sono italiani e metà extracomunitari provenienti da Paesi quali la Romania, il Kosovo, la Serbia, la Croazia e la Macedonia. L età media degli operai è pari a 38 anni, mentre l età media dei titolari è pari a 44 anni. Le imprese del Consorzio lavorano perlopiù in Veneto, con qualche cantieri in Trentino Alto Adige e in Friuli Venezia Giulia. La capacità operativa delle imprese del Co.Ge.For è notevole: ogni hanno le nostre imprese utilizzano quasi metri cubi di legname da opera ( di conifera e di latifoglie), e quasi quintali di legna da ardere. Si tratta di quantitativi elevati, pari al 25 % di quanto utilizzato in Veneto ogni anno. Le imprese si sono dotate di macchine tecnologicamente aggiornate e di operatori professionalmente preparati, con esperienza, e in grado di prendere decisioni sulle modalità operative, conoscendone i rischi e limitando i pericoli. Il Co.Ge.For. ha predisposto il documento sulla valutazione dei rischi e la tutela della sicurezza ai sensi del Decreto Legislativo 626/94 e successive modificazioni, che è stato tradotto nelle lingue d origine dei dipendenti stranieri. Il Co.Ge.For., inoltre, addestra i neo assunti per successivi gradi di esperienza, cominciando dall uso della motosega per arrivare all impiego di macchine e attrezzature più complesse. Il ruolo della produzione della legna da ardere nell economia delle imprese boschive La legna da ardere rappresenta un prodotto importantissimo per le imprese del Co.Ge.For.: il 60% delle imprese, infatti, utilizza e vende legna da ardere. Ogni anno sono lavorati quintali di legna da ardere, così suddivisi: - 78% ( quintali) è ricavato da utilizzazioni nella provincia di residenza dell impresa - 13% ( quintali) è acquistato già allestita all estero - 9% ( quintali) ) è ricavato da utilizzazioni in regioni confinanti. Le specie utilizzate per la legna da ardere sono: - 95% faggio ( quintali) - 4,6% carpino (7.940 quintali) - 0,4% nocciolo (630 quintali) 1
2 Il prodotto legna da ardere viene sempre più richiesto dal mercato: nel nel periodo si è registrato un incremento par al 67%; i motivi sono i seguenti: - riscaldamento esclusivo o integrato (gasolio+legna, metano+legna) - risparmio economico - utilizzo di risorse rinnovabili, conforme alla nuova visione del cliente, più attento alle problematiche ambientali - benessere fisico derivante dal riscaldamento a legna - benessere emotivo legato alla tradizione delle nostre popolazioni e al contatto con il fuoco La presenza sempre più frequente di costruttori di caldaie e stufe a legna nelle fiere di settore nazionali e internazionali, inoltre, ci fa credere che il prodotto legna da ardere abbia un futuro, sul quale noi vogliamo investire per essere protagonisti. Le risorse disponibili in ambiente montano Il Veneto ha una superficie forestale pari a circa ettari, dei quali circa ettari, pari al 49%, sono sottoposti a pianificazione. In tali boschi sono tagliati ogni anno circa m³ nelle fustaie di conifere e latifoglie, e circa quintali nei boschi governati a ceduo. Una stima prudenziale relativa a tutti i boschi veneti, compresi quindi quelli non soggetti a pianificazione, considera una utilizzazione complessiva annuale di circa m³ nelle fustaie di conifere e latifoglie, e di circa quintali. nei boschi cedui. La Regione del Veneto, poi, ha scelto di adottare il sistema di certificazione PEFC, e molte proprietà forestali assestate hanno aderito a questo standard di certificazione. Questo fatto determina una buona disponibilità di materiale locale certificato disponibile per le ditte locali. I problemi concernenti l approvvigionamento nell ottica di un uso commerciale del prodotto I problemi dell approvvigionamento sono legati alla realtà geografica nella quale si trovano i boschi veneti. Le risorse locali sono situate in zone montane e pedemontane, e questo determina che il periodo di taglio sia limitato dalle condizioni meteorologiche (le imprese del Co.Ge.For. fanno registrare una media di 180 giornate lavorative/anno) Oltre a ciò esistono ulteriori problemi quali: - rigidità del sistema di vendita dei lotti pubblici - scarso investimento dei proprietari boschivi pubblici e privati nelle proprietà: debole adesione al finanziamento per il miglioramento boschi debole adesione ai finanziamenti per la viabilità frequente abbandono della proprietà forestale bosco inteso come bene da sfruttare e non come capitale da curare - manodopera extracomunitaria affidabile solo nel breve periodo, in quanto appena tende a ritornare nel Paese di origine una volta accumulato del denaro - materiale di provenienza estera da boschi gestiti con meno controlli 2
3 La qualità della legna da ardere La qualità del materiale legnoso non si inventa, è intrinseca al prodotto e, quindi, all albero. L obiettivo delle utilizzazioni forestali è, quindi, minimizzare le perdite di questa qualità e adottare tutti gli accorgimenti per massimizzare le qualità estetiche, di autoconservazione e di resa calorica del prodotto legno. Per ottenere questo le imprese del Co.Ge.For. adottano accorgimenti propri della tradizione forestale, che sono legati alle fasi lunari e consentono di mantenere le ottime qualità della legna da ardere cresciuta in montagna. Gli stessi accorgimenti sono adottati anche in altre regioni alpine, per ottenere materiale da opera o da scultura stabile nella forma e nel colore. L abbattimento avviene solo in fase di luna calante, mentre le operazioni di sramatura, depezzatura ed esbosco vengono eseguite generalmente in un periodo successivo. In questo modo non si ha alcuna perdita di produttività, grazie all alternanza delle fasi di lavoro e alla integrazione orizzontale delle fasi lavorative. Le successive fasi di esbosco e lavorazione avvengono in modo da conservare i vantaggi delle tecniche di lavoro adottate in sede di abbattimento. La commercializzazione della legna da ardere Come si è visto, la legna da ardere non ha problemi di commercializzazione, sia all ingrosso che al dettaglio. Si deve tuttavia considerare che il prezzo di vendita è basso e stagnante, principalmente per due motivi: - concorrenza rappresentata dalle importazioni estere (13% del totale, con un prodotto di buona qualità, a prezzo concorrenziale e con forma del tronco adatta a lavorazioni automatizzate) (problema non facilmente risolvibile) - basso costo di produzione di imprese che si avvalgono di lavoratori non regolari (problema risolvibile con maggiori controlli) Soluzioni adottate dal CO.GE.FOR. Il Co.Ge.For. adotta una politica aziendale mirata alla massima soddisfazione del cliente e al rispetto dell ambiente. Per fare questo vengono adottate le seguenti iniziative: - trasparenza nella definizione delle condizioni di vendita - rispetto della tempistica e delle esigenze del cliente - fornitura di un prodotto di qualità - fornitura di un prodotto uniforme nelle misure richieste - conferimento del materiale in cassette o in pallets (nessun problema di accatastamento da parte del cliente) - conferimento del materiale nel luogo desiderato (ad esempio garage, portico) - fornitura di bastoncini di abete rosso per l accensione del fuoco 3
4 - adesione allo schema di certificazione PEFC con duplice scopo: a) aderire ad uno standard di certificazione europeo riconosciuto per lavorare meglio e in modo innovativo; b) rendere noto al cliente, con una nota informativa, l impegno del Co.Ge.For. per il rispetto dell ambiente, senza che questo produca alcun aumento di prezzo del prodotto. Conclusioni Le condizioni necessarie per continuare l esperienza positiva del Co.Ge.For. devono essere realizzate da tutti i soggetti coinvolti nel settore delle utilizzazioni forestali: le imprese, gli enti proprietari e gli enti pubblici. Ruolo delle imprese: innovazione tecnica e produttiva ricerca di nicchie di mercato certificazione secondo lo schema PEFC esecuzione accurata del processo produttivo Ruolo degli enti proprietari: flessibilità disponibilità atteggiamento più imprenditoriale (maggiori investimenti nel bosco) Ruolo degli enti pubblici: continuità nelle forme di finanziamento concertazione pubblico-privato nella definizione della politica forestale incentivi agli impianti di riscaldamento ad alto rendimento incentivi pubblici alla legna da ardere (come avviene per il gasolio da riscaldamento e per il gas metano in zone svantaggiate) Il nostro impegno lo assicuriamo, quello degli altri enti lo chiediamo, allo scopo di garantire, anche per il futuro, insieme, prospettiva al settore. 4
5 Si ringrazia il Dott. Giuseppe Menegus per la preziosa collaborazione prestata. 5
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