Le verifiche obbligatorie sulle attrezzature di lavoro.

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1 Settore Ricerca, Certificazione e Verifica Le verifiche obbligatorie sulle attrezzature di lavoro. Dott. Ing. Angelo Romanelli, Direttore Settore Ricerca, Certificazione e Verifiche Dipartimento Territoriale Bergamo 05 luglio 2012

2 D.M. 11 aprile 2011 INTRODUZIONE

3 D.M. 11 aprile 2011 INTRODUZIONE Il Decreto 11 aprile 2011 è un decreto previsto dal comma 13 dell art. 71 del D.Lgs 81/08, comma questo che affidava ad un successivo decreto interministeriale la definizione di competenze inequivocabili, per INAIL la prima verifica periodica e all ASL le verifiche periodiche successive e altri due compiti importanti : Definire i criteri per l abilitazione dei soggetti pubblici e privati. Questi potranno effettuare la prima delle verifiche periodiche e le verifiche periodiche successive con titolarietà esclusiva rispettivamente all INAIL e all ASL. Definire le modalità per effettuare le visite periodiche. In realtà il D.Lgs 81/08 integrato con il D.M. 11 aprile 2011 contengono numerosi elementi capaci di fissare un quadro delle verifiche ai fini della sicurezza sulle attrezzature da lavoro in maniera completa. Vediamo di elencare i più importanti.

4 D.M. 11 aprile 2011 INTRODUZIONE Sino all emissione dell 81/08 si distinguevano le verifiche omologative dalle verifiche periodiche. Le prime di competenza dell ISPESL le seconde di competenza degli enti di vigilanza ASL (D.Lgs 833/78). L innovazione è dovuta, probabilmente, ad una consapevolezza della necessità di adattare un sistema normativo profondamente cambiato. Mentre il vecchio sistema è fondato su vecchi regolamenti quali il R.D. 824/27, D.Lgs 547/55 ecc. Il sistema normativo moderno si basa su adozioni di Direttive di prodotto emanati dalla Comunità Europea fondati su principi di costruzione sostanzialmente diversi, il tutto coordinato e integrato agli altri stati membri della Comunità Europea. Con il recepimento delle direttive comunitarie le attrezzature da lavoro vengono dichiarate conforme quindi commercializzate e immesse sul mercato senza il controllo sull attrezzatura stessa, da una terza parte.

5 D.M. 11 aprile 2011 INTRODUZIONE Nel 1985 la Comunità Europea rifletteva il concetto di approccio del prodotto una normativa che andava a coprire tutti gli aspetti legati al singolo prodotto. La Comunità Europea dà vita al Nuovo Approccio passando di fatto da una legislazione in cui erano fissate le specifiche tecniche di produzione del singolo prodotto ad una legislazione che fissava esclusivamente i Requisiti Essenziali di Sicurezza RES. Scopo del nuovo approccio era quello di garantire un livello di sicurezza con lo stato dell arte e contemporanea superamento delle barriere per il libero commercio all interno del mercato unico. Le norme redatte secondo queste nuove indicazione volevano essere considerate delle direttive per i paesi membri, quindi per questo prendono il nome di Direttive di prodotto. Il compito delle Direttive è quello di sostituire il complesso sistema di norme nazionale preesistente per dare vita ad una normativa coordinata e omogenea per tutto il territorio della Comunità Europea.

6 D.M. 11 aprile 2011 Le Direttive, quindi, non solo sostituiscono le norme previgenti ma introducono la nuova filosofia di approccio delle attrezzature di lavoro. Viene soppresso il concetto di omologazione a favore di quello della certificazione con tutte le conseguenze che verranno considerate. Omologazione Norme tecniche di carattere obbligatorie Organismi di controllo pubblici Marchio di stato RES Certificazione Organismi Notificati Marchio CE

7 Decreto 11 aprile 2011 Soggetti previsti per le verifiche periodiche Comma 11 art. 71 D.Lgs 81/08 Il soggetto titolare della funzione per la prima verifica periodica è l INAIL, mentre per la verifica periodica successiva ASL/ARPA, viene introdotta un altra figura: soggetti pubblici e privati abilitati. Il funzionamento di queste nuove figure, l interazione con i titolari della funzione sono riportati all art. 2 comma 3 e 8 del decreto 11 aprile Nello schema seguente è riportato le modalità con cui possono svolgersi le verifiche periodiche.

8 Decreto 11 aprile 2011 All atto della richiesta di verifica (obbligatoria), il Ddl indica il nominativo del soggetto abilitato, del quale il soggetto titolare della funzione si avvale ove non sia in grado di provvedere direttamente con la propria struttura o a seguito degli accordi di cui alla successiva slide nei tempi già indicati. L INAIL, le ASL, l ARPA possono provvedere direttamente alle verifiche di cui all art.71, c.11, anche mediante accordi reciproci o con le Direzioni Provinciali del Ministero del Lavoro (DPL), nel rispetto dei principi di economicità previsti per la P.A., oppure possono avvalersi dei soggetti pubblici o privati inseriti nell elenco di cui alla prossima slide.

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11 Circolare INAIL 22 MAGGIO 2012 A decorrere dal 23 maggio 2012 si potranno adempiere alle attività di competenza dell INAIL, compreso quindi le attività di prime verifiche periodiche per le attrezzature rientrante nell allegato VII del D. Lgs. 81/08. Per via telematica, accedendo al portale PUNTO CLIENTE del sito Per via cartacea, inoltrando la richiesta per posta o con la modalità di consegna a mano, indirizzata al Dipartimento INAIL territorialmente competente UOT (Unità Operativa Territoriale) L accesso al PUNTO CLIENTE è, attualmente, possibile esclusivamente per gli utenti che risultano già autenticati e registrati da INAIL. Mentre per le comunicazioni cartacei, sono disponibili sul sito i nuovi modelli predisposti sia per le nuove messe in servizio che per le richieste di prima verifica periodica.

12 Circolare INAIL 22 MAGGIO 2012 Per quanto riguarda le prestazioni attinenti il regime di verifica periodica, l utente è tenuto, ai sensi del D.M. 11 aprile 2011, ad effettuare la comunicazione di messa in servizio (immatricolazione) al Dipartimento INAIL territorialmente competente e ad inoltrare, secondo la periodicità di cui all allegato VII del D.Lgs 81/08, la richiesta di prima verifica periodica al Dipartimento territorialmente competente. A seguito della denuncia di messa in servizio dell attrezzatura per via cartacea, verrà assegnata una matricola all attrezzatura, che dovrà essere comunicata via posta, il sistema provvederà automaticamente a rilasciare entro pochi giorni la matricola che sarà inviata sul portale PUNTO CLIENTE. Sulla base di quanto previsto al punto dell allegato II al D.M. 11 aprile 2011, per le attrezzature da lavoro: Carrelli semoventi a braccio telescopico; Piattaforme da lavoro autosollevanti su colonne; Ascensori e i montacarichi da cantiere con cabina; Piattaforma guidata verticalmente; Idroestrattori a forza centrifuga.

13 Queste attrezzature già messe in servizio alla data di entrata in vigore del D.M. 11 aprile 2011, la richiesta di prima verifica periodica costituisce adempimento dell obbligo di comunicazione di messa in servizio (immatricolazione) dell INAIL. In caso di richiesta di prima verifica periodica con la quale si adempie anche agli obblighi di comunicazione di messa in servizio (come espressamente richiesti dai moduli predisposti), si dovrà provvedere contestualmente a registrare sul sistema SIDPI i dati per quanto attiene l immatricolazione, con la conseguenza di assegnare la matricola che dovrà essere comunicata all utente per la gestione della richiesta di prima verifica periodica. Per la definizione delle tariffe, in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo tariffario riferito alle nuove attività di prima verifica periodica che l Istituto dovrà espletare e alle nuove attrezzature richiamate precedentemente, si stabilisce quanto segue:

14 Per le attrezzature già sottoposte a controlli da parte dell Istituto si applicano le tariffe di cui al tariffario del 2005 (Decreto del 07 luglio 2005) anche se riferite a prestazioni diversa dalla prima verifica periodica. Per le attrezzature non sottoposte a controlli da parte dell Istituto precedentemente all entrata in vigore del regime di verifiche periodica di cui all art. 71 comma 11 del D. Lgs 81/08 si dovrà fare riferimento alle indicazioni riportate in tabella seguente: Carrelli semoventi a braccio telescopico fisso 307,00 Carrelli semoventi a braccio telescopico girevole 333,00 Ascensori e montacarichi da cantiere 333,00 Piattaforme autosollevanti su colonne 333,00 Carri raccogli frutta 257,00

15 Modalità di gestione delle denunce di messa in servizio delle attrezzature del tipo SC e SP di cui al D.M. 11 aprile 2011 per venute i data antecedente al 23 maggio u.s. Le attrezzature precedentemente richiamate sono di nuovo inserimento, qualora fossero pervenute denunce di messa in servizio o richieste di verifiche periodica prima del 23 maggio, si dovrà procedere all immatricolazione dell attrezzatura, laddove non si sia già provveduto all assegnazione di una matricola, dando comunicazione all utente.. Allegato II Gruppo SC Apparecchi di sollevamento materiali non azionati a mano ed idroestrattori a forza centrifuga. a.apparecchi mobili di sollevamento materiali di portata superiore a 200 Kg. b.apparecchi trasferibili di sollevamento materiali di portata superiore a 200 Kg. c.apparecchi fissi di sollevamento materiali di portata superiore a 200 Kg. d.carrelli semoventi a braccio telescopico. e.idroestrattori a forza centrifuga.

16 Gruppo SP Sollevamento persone. a.scale aeree ad inclinazione variabile. b.ponti mobili sviluppabili su carro ad azionamento motorizzato. c.ponti mobili sviluppabili su carro a sviluppo verticale azionati a mano. d.ponti sospesi e r elativi argani. e.piattafor me di lavoro autosollevanti su colonne. f.ascensori e montacarichi da cantiere. Gruppo GVR Gas, vapore, riscaldamento. a)attrezzature a pressione. 1.Recipiente contenenti fluidi c on pressione maggiore di 0,5 bar. 2.Generatori di vapor d acqua. 3.Generatori di acqua surr iscaldata. 4.Tubazioni contenenti gas, vapori e liquidi. 5.Generatori di calore alimentati da combustibili solidi, liquido o gassoso per impianti centrali di riscaldamento utilizzanti acqua calda sotto pressione con temperatura dell acqua non superiore alla temperatura di ebollizione alla pressione atmosferica, con potenzialità > 116KW. 6.Forni per industrie chimiche e affini. b) Insiemi: assemblaggi di attrezzature da parte di un costruttore certificati CE come insiemi secondo il decreto legislativo n 93 del 25 febbraio 2000.

17 ALCUNE DEFINIZIONI a) Verifica periodica: Le verifiche periodiche sono finalizzate ad accertare la conformità alle modalità di installazione previste dal fabbricante nelle istruzioni d uso, lo stato di manutenzione e conservazione, il mantenimento delle condizioni di sicurezza previste all origine dal fabbricante e specifiche dell attrezzatura di lavoro, l efficienza dei dispositivi di sicurezza e di controllo. b) Prima verifica periodica: La prima verifica periodica è la prima delle verifiche periodiche di cui al precedente punto a) e prevede anche la compilazione della scheda tecnica di identificazione dell attrezzatura di lavoro. c) Indagine supplementare: Attività finalizzata ad individuare eventuali vizi, difetti o anomalie, prodottisi nell utilizzo dell attrezzatura di lavoro messe in esercizio da oltre 20 anni, nonché a stabilire la vita residua in cui la macchina potrà ancora operare in condizioni di sicurezza con le eventuale relative portate nominali. Verifiche delle attrezzature di lavoro appartenenti al gruppo SC e SP. La prima delle verifiche periodiche dovrà essere effettuata entro il termine stabilito dalla frequenza indicata in allegato VII del D.Lgs 81/08.

18 ALCUNE DEFINIZIONI Verifiche delle attrezzature del gruppo GVR. La prima delle verifiche periodiche La prima delle verifiche periodiche viene eseguita sulle attrezzature previste dall allegato VII del D.Lgs 81/08 ad eccezione di quelle escluse ai sensi degli art. 2 e 11 del decreto 329/04. Alla periodicità prevista dall allegato VII a decorrere dalla data di messa in servizio dichiarata dal Datore di Lavoro, si dovranno effettuare in aggiunta a quanto previsto alla verifica di funzionamento: -Individuazione dell attrezzatura (o delle attrezzature costituenti l insieme). -Verifica di corrispondenza delle matricole rilasciate dall ISPESL o dall INAIL, all atto della dichiarazione di messa in servizio sulle attrezzature (certificate singolarmente o componenti come insieme) rientrante nelle quattro categorie di rischio previsto dal decreto legislativo n 93 del 25 febbraio 2000 e non escluse dal D.M. 329/04. Per gli insiemi di limitata complessità nel caso in cui il datore di lavoro ha richiesto, in sede di dichiarazione di messa in servizio, esplicitamente di voler considerare l insieme come unità indivisibile, la verifica di corrispondenza riguarda la matricola dell insieme. -Constatazione della rispondenza delle condizioni di installazione, di esercizio e di sicurezza con quanto indicato nella dichiarazione di messa in servizio di cui all articolo 6 del D.M. 329/04. -Controllo della esistenza e della corretta applicazione delle istruzioni per l uso del fabbricante.

19 Per gli insiemi di cui all art. art. 5 del D.M. 329/04 Verrà redatto un verbale di prima verifica periodica per ogni attrezzatura immatricolata costituente l insieme. Occorre anche riportare sul verbale di ogni singola attrezzatura il numero identificativo dell insieme di cui fa parte, indicato nella dichiarazione di conformità dell insieme stesso. Si dovrà redigere la relazione complessiva sulla certificazione e protezione dell insieme e sul rispetto delle istruzione per l uso, da inserire nella banca dati informatizzata. Nel caso di insieme immatricolato come unica unità indivisibile considerando tutte le attrezzature dell insieme come membrature che non verranno immatricolate e subiranno singolarmente la periodicità di controllo previste dalla categoria dell insieme verrà redatto un unico verbale complessivo per tutte la attrezzature dell insieme. Per le attrezzature componenti l insieme l occorre evidenziare: quelle marcate CE. quelle non marcate CE. quelle non marcate CE e garantite dalla marcatura CE dell insieme. quelle in sanatoria di cui all art. 16 del D.M. 329/04.

20 GRAZIE PER L ATTENZIONE Angelo Romanelli a.romanelli@inail.it

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