Decisione N. 505 del 17 febbraio 2012 IL COLLEGIO DI ROMA. composto dai signori: Dott. Giuseppe Marziale...

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1 IL COLLEGIO DI ROMA composto dai signori: Dott. Giuseppe Marziale... Presidente Prof. Avv. Giuliana Scognamiglio Membro designato dalla Banca d'italia Avv. Bruno De Carolis Membro designato dalla Banca d'italia Prof. Avv. Saverio Ruperto. Membro designato dal Conciliatore Bancario e Finanziario per le controversie in cui sia parte un consumatore [Estensore] Dott.ssa Daniela Primicerio Membro designato dal C.N.C.U. nella seduta del 28/10/2011, dopo aver esaminato il ricorso e la documentazione allegata; le controdeduzioni dell intermediario e la relativa documentazione; la relazione istruttoria della Segreteria tecnica, Fatto Espone il ricorrente di avere stipulato un contratto di mutuo fondiario a tasso fisso nel mese di luglio Il finanziamento era strumentale all acquisto della prima casa, ubicata in provincia de L Aquila e, segnatamente, nel Comune di Cappadocia. In data 4 dicembre 2009, l INPDAP accoglieva la domanda di mutuo presentata dal ricorrente tre anni prima a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle praticate dalla banca, ma, per l effettivo stanziamento della somma, richiedeva un attestato del medesimo intermediario indicante l importo residuo del mutuo in corso. Tale richiesta veniva pertanto girata al family banker, che inviava una simulazione di piano di ammortamento recante la somma di euro ,81. Il ricorrente rileva, tuttavia, che «fu assicurato verbalmente [ ] che la cifra era corrispondente al 99% a quella che la banca avrebbe poi fornito con il documento ufficiale; ciò per l effetto della sospensione delle rate del mutuo che la Banca aveva applicato dal maggio 2009 e sino al ; che aveva lasciato immutato il debito residuo all ultima rata addebitata nell aprile 2009». Pag. 2/6

2 Trattasi, in particolare, della sospensione prevista dal d.lgs. 39/2009, in tema di misure straordinarie per le popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo. Espone il ricorrente che, nonostante svariati solleciti, il conteggio estintivo tardava. Egli riteneva, comunque, di dare corso alla conclusione del mutuo. Il conteggio estintivo, frattanto, veniva fornito dalla banca soltanto nel pomeriggio del giorno prima rispetto a quello fissato per la stipula del nuovo mutuo (10 febbraio 2010). Da detto conteggio emergeva una differenza, negativa per il cliente, di euro 4.623,48 rispetto alla somma a suo tempo indicata, e che il cliente ha dovuto pagare immediatamente al fine di non perdere le migliori condizioni offerte dall ente previdenziale. A fronte di quanto accaduto, il ricorrente presentava reclamo del 17 settembre 2010, lamentando la mancanza di informazioni relative alla sospensione nell addebito delle rate del mutuo, il ritardo nel fornire i conteggi estintivi, nonché l assenza di informazioni in ordine alla possibilità di procedere, in luogo della conclusione di un nuovo mutuo, alla surroga nel finanziamento preesistente, con minor aggravio di costi. Stante l inerzia dell intermediario nel fornire riscontro, seguiva ulteriore reclamo dell 8 novembre Con nota del 10 dicembre 2010, la banca evidenziava di avere sospeso, in ottemperanza a quanto previsto dal d.l. 29 aprile 2009, n. 39, il recupero delle rate di tutti i mutui finalizzati all acquisto di immobili siti nelle zone colpite dall evento sismico verificatosi in Abruzzo. Detta iniziativa era comunicata al cliente con nota del 21 maggio Al fine del recupero delle rate così sospese, la banca disponeva il prolungamento del periodo di ammortamento del mutuo, applicando gli interessi relativi alle rate il cui addebito era stato sospeso. Quanto alle doglianze relative all assenza di informazioni sulla surroga del mutuo, rilevava la banca che il cliente non aveva inoltrato, tramite un diverso istituto di credito, alcuna richiesta in tal senso. Respingeva, pertanto, la domanda di rimborso degli interessi e spese pagati per la concessione del secondo finanziamento. Il cliente ricorre, quindi, all ABF, lamentando: a) di non avere mai ricevuto comunicazioni inerenti alla detta sospensione dell addebito dei mutui (rileva che la nota richiamata dalla banca è stata inviata a un indirizzo errato); b) che l intermediario non ha tempestivamente fornito i conteggi estintivi del mutuo; c) di non avere ricevuto alcuna adeguata informazione relativa alla possibilità di ricorrere alla surroga del mutuo. Insiste per il risarcimento del danno, che quantifica nella somma delle seguenti voci di spesa: il totale delle rate sospese e della relativa quota capitale, pari a euro 4.623,48; le spese di Pag. 3/6

3 perizia, pari a euro 295,00; le spese notarili di euro 1.700,00; i costi di istruzione della pratica; le spese del presente ricorso. Resiste l intermediario con foglio di controdeduzioni. Allega le registrazioni dei colloqui intercorsi tra il ricorrente e il servizio clienti della banca, dalle quali si evince la consapevolezza del primo in ordine alla intercorsa sospensione delle rate del mutuo. Eccepisce la resistente che quanto accaduto è imputabile alla condotta dello stesso cliente, il quale, al fine di giovare delle migliori condizioni offerte dal secondo mutuo, si determinava a darvi corso sulla base «di un documento non ufficiale, quale quello fornito dalla promotrice finanziaria». Rileva, altresì, di avere ricevuto la richiesta di un documento attestante il debito residuo solo in data 26 gennaio Conclude per il rigetto del ricorso. Diritto Oggetto della presente controversia è una serie di condotte che il ricorrente imputa alla banca e pone a fondamento della domanda risarcitoria qui articolata. Giova procedere con ordine. Come posto in evidenza dalla stessa resistente, la differenza tra l effettivo debito residuo e la simulazione fornita dal family banker, pari a euro 4.623,48, corrisponde alla somma degli interessi passivi delle dieci rate di mutuo sospese. La banca, infatti, riteneva di fare applicazione delle norme sulla sospensione dei pagamenti nelle zone dell Abruzzo colpite dal terremoto. Tale circostanza è quindi da ritenersi pacifica, non essendo in contestazione. L ipotesi della sospensione dei pagamenti, invero, è stata introdotta dall art. 6 del d.l. 39/2009 per le rate dei mutui e finanziamenti di qualsiasi genere, con riferimento ai territori dei comuni interessati dagli eventi sismici, come individuati nel decreto del Commissario Delegato n. 3/2009 e successive integrazioni. Tra di essi, tuttavia, non figura quello in cui è ubicato l immobile del ricorrente e per l acquisto del quale il mutuo era stato stipulato. Si svela così un primo tratto di censurabilità della condotta tenuta dall intermediario, che ha applicato la sospensione pur non ricorrendone i presupposti. Né il carattere agevolativo della misura straordinaria può condurre a differenti conclusioni, atteso che essa ha prodotto in concreto una moltiplicazione degli interessi passivi dovuti dal cliente, segnatamente quelli incontestati sulle rate sospese. Pag. 4/6

4 Né, sotto altro punto di vista, la resistente può essere tenuta indenne dalle censure relative alla condotta del proprio promotore. È appena il caso di ricordare che l assenza del potere di rappresentanza in capo a quest ultimo, con la conseguenza che gli atti da lui compiuti non sono sufficienti a produrre effetti diretti nei confronti dell intermediario, non esclude l applicazione dell art cod. civ., che prevede la responsabilità del debitore che, nell adempimento dell obbligazione, si vale dell opera di terzi, per i fatti dolosi o colposi di essi, e, nel caso che qui occupa, investe la posizione di chi, come l intermediario, sceglie, si avvale e può esercitare ogni più idoneo controllo sull attività degli agenti e promotori. Ebbene, non sembra possa escludersi l imperizia del family banker che, pur disponendo di una mera simulazione del debito residuo, ne ha evidenziato la pressoché certa corrispondenza al saldo effettivamente dovuto, non potendosi interpretare diversamente il riferimento all altissima percentuale del 99%. La posizione del promotore, al quale la cura del cliente era stata affidata, non poteva non fondare il legittimo affidamento del ricorrente in ordine alla correttezza dei dati forniti e all attendibilità di quanto evidenziato. In altri termini, l agente doveva conoscere l incidenza della sospensione sull ammortamento del mutuo e tenere la circostanza in debita considerazione nel momento in cui era chiamato a indicare il debito residuo, seppure con un grado di attendibilità del 99%. Se, quindi, non è da dubitare circa la responsabilità della banca per il fatto del promotore, l affidamento ingenerato nel cliente esclude che la condotta di quest ultimo, che, pur in assenza di conferma dell effettivo importo da rimborsare, ha dato corso alla seconda operazione di finanziamento, possa rilevare a norma dell art cod. civ. Alcuna responsabilità, invece, può essere rintracciata nell assenza di informazioni relative alla possibilità di effettuare la surroga del mutuo, rispetto alla quale alcun dovere di tal sorta può essere individuato. Non può infatti legittimamente essere preteso che l intermediario partecipi della decisione del cliente di rivolgersi ad altra banca. Delineata nei termini che precedono la responsabilità della resistente, il quantum della pretesa risarcitoria deve essere quantificato nella somma di euro 4.623,48, pari agli interessi passivi maturati a fronte della sospensione applicata dalla banca pur non ricorrendone i presupposti previsti dal legisaltore. Non possono essere riconosciute, invece, le ulteriori voci di costo. Esse, invero, sono riferibili al nuovo mutuo stipulato, e, in assenza di un dovere della banca di consigliare e orientare il cliente ad avvalersi della Pag. 5/6

5 surroga con un prodotto offerto da altro intermediario, debbono restare imputate a lui che ha deciso di giovarsene. Per le ragioni anzidette, il Collegio, in parziale accoglimento del ricorso, dichiara la banca tenuta a versare al cliente la somma di euro 4.623,48. P.Q.M. Il Collegio accoglie parzialmente il ricorso nei sensi di cui in motivazione. Dispone inoltre che l intermediario corrisponda alla Banca d Italia la somma di Euro 200,00 (duecento/00) quale contributo alle spese della procedura e al ricorrente di Euro 20,00 (venti/00) quale rimborso della somma versata alla presentazione del ricorso. IL PRESIDENTE firma 1 Pag. 6/6