Piano di controllo della Echinococcosi Cistica in Sardegna
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- Alfredo Testa
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1 Piano di controllo della Echinococcosi Cistica in Sardegna 1. Considerazioni generali In Sardegna l Echinococcosi Cistica ( E.C.), nonostante le numerose campagne di controllo attuate negli ultimi 50 anni, è ancora endemica, con un notevole impatto sanitario, sociale ed economico. Questa parassitosi è inclusa tra le malattie notificabili nella classe V delle malattie infettive e diffusive (D.M.del 15 Dicembre 1990) ed è inserita, con Decreto del Ministero del Lavoro 11 Dicembre 2009 nell elenco aggiornato delle malattie professionali per le quali è obbligatoria la denuncia da parte del medico ai sensi dell art. 139 del DPR 30 giugno 1965, n Nella nostra isola, dal 2001 al 2010, sono stati registrati 1502 ricoveri riguardanti 1035 pazienti residenti in Sardegna e 19 ricoveri riguardanti 16 pazienti non residenti in Sardegna (day hospital e ricovero ordinario) con un tasso medio annuo registrato di 6,5 pazienti ogni abitanti (9,5 Ricoveri anno/ ab.) a fronte di una media nazionale di 2,4 casi per abitanti *(dati Ministero della Salute ) con i picchi più alti nella Provincia di Nuoro dove il tasso medio annuo è di 12,2 pazienti/ abitanti** (18,9 ricoveri anno/ abitanti - Dati archivio delle Schede di Dimissione Ospedaliera SDO, forniti dall Assessorato dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale, Direzione Generale della Sanità, Servizio Assistenza Distrettuale e Ospedaliera e Osservatorio Epidemiologico). L alto numero di ricoveri determina notevoli costi legati a: durata dell ospedalizzazione, interventi chirurgici, controlli postinterventi oltre che a perdita di giornate lavorative, spese personali a carico di familiari per viaggi, soggiorni per controlli, abbandono dell attività lavorativa. In un recente studio retrospettivo del Centro di Riferimento Nazionale per l Echinococcosi (CeNRE) sul peso economico della E.C. basato sulle S.D.O. dal 2001 al 2009, sono stati valutati sia i costi diretti dovuti all ospedalizzazione che i Disability Adjusted Life Years (DALYs) ovvero il calcolo degli anni di vita persi a causa della disabilità adottato dal Organizzazione Mondiale della Sanità. Il costo diretto medio per un caso di E. C.in Sardegna è stato valutato pari a 5.970,92 per una spesa media annua di ,66. I DALYs totali sono risultati 505,40.
2 Tab.1 Principali costi diretti dell E.C. in Sardegna dal 2001 al 2009 La valutazione delle perdite economiche per il settore zootecnico è correlata principalmente alle perdite nella produzione lattea a causa dallo scarso valore di mercato delle altre produzioni negli ovini (carne e lana). Il patrimonio ovino della Sardegna è di circa capi (BDN, 2011) e il numero delle pecore in lattazione è pari a circa (78% sul numero totale di capi ovini) con una produzione media di latte di circa 130 litri per pecora (dati LAORE). La produzione annua di latte ovino si attesta sui quintali di latte (0,60 /Litro), considerando una prevalenza dell 51,6% dell E.C. (dati CeNRE) nelle pecore adulte ed una perdita nella produzione lattea del 5%, come riportato in bibliografia, nelle pecore parassitate si può stimare una perdita economica di /anno. L analisi delle perdite economiche per provincia, in funzione di patrimonio zootecnico ovino e prevalenze di E.C., confermano che nelle Province di Sassari con /anno (61% prevalenza E.C.) e Nuoro con (73% prevalenza E.C.) è necessario affrontare questa zoonosi come emergenza sia sanitaria che zootecnica. (Tab.2) Tab.2 Stima delle perdite economiche (produzione di latte ovino) per Provincia Province Capi allevati Capi in produzione Costi Ricoveri ordinari ,40 Ricoveri Day Hospital ,53 Spesa media totale/anno ,66 N Aziende campionate Prevalenza rilevata Perdite economiche stimate CA , CI , NU , OG , OR , OT , SS , VS , totale ,
3 Le cause della persistenza di tale malattia sono da imputare a diversi fattori: culturali, sociali, economici e politici, i quali, in quanto dinamici (in costante evoluzione o involuzione) necessitano di un approccio conoscitivo in costante aggiornamento. Per far fronte a questo problema il Ministero della Salute e l OMS hanno incontrato nel mese di marzo u.s. l Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna con il CENRE, La Regione Sardegna- Assessorato alla Sanità, l ISS, le Università di Sassari e Napoli e l IRCCS Policlinico San Matteo Università di Pavia. L incontro si poneva l obiettivo di definire una partnership tra il nostro Paese e l OMS per il controllo dell Echinococcosi Cistica in Sardegna. All Istituto Zooprofilattico Sperimentale e alla Regione Sardegna il Ministero ha affidato il compito di delineare un piano di controllo con la messa a punto di strategie di intervento da attuare in via preliminare in un area circoscritta pilota da estendere successivamente all intero territorio Regionale. La zona pilota, ricadente nel territorio di competenza delle ASL Nuoro - Olbia e Sassari, raggruppa 32 comuni con i distretti di Nuoro e Siniscola per l ASL 3, quello di Ozieri per la ASL1 e quello di Olbia per la ASL 2. Il territorio è compreso in zone altimetriche di tipo 1, 3, 4 (1=Montagna interna; 3=Collina interna; 4=Collina litoranea). L area selezionata ha come centro i due comuni con la più alta prevalenza di malattia nell uomo (Bitti, Orune, Benetutti e Alà dei Sardi) e si estende per i territori confinanti inglobando territori che per caratteristiche epidemiologiche, demografiche e geografiche sono da considerare ad alto rischio e di rilevante interesse sanitario. La popolazione nel territorio selezionato è di abitanti (dati ISTAT). Eccetto il comune di Nuoro (con abitanti) il numero degli abitanti nei comuni inclusi va da un massimo di abitanti nel comune di Siniscola ad un minimo di 266 abitanti nel comune di Osidda (dati ISTAT).La densità media di popolazione nel territorio è di 29,99 abitanti/km 2 a fronte di una media regionale di 69 abitanti per km². Nel territorio insistono aziende ovine ed il patrimonio zootecnico del territorio considerato consta di capi, circa il 17% del patrimonio zootecnico ovino sardo, che vanno dai per il comune di Orune ai capi per il comune di Burgos con una densità media di 219,69capi/ km 2. Considerando una rimonta media del 20% per azienda si ipotizza che il numero di animali da sottoporre a trattamento vaccinale sia di capi circa. Il numero di cani da guardianìa delle greggi (aziendali), considerando una media di 5 cani per azienda, è di circa (4 cani/ km 2 ). In uno studio epidemiologico condotto dal CeNRE nel periodo sono stati ispezionati, presso 14 stabilimenti di macellazione, 3344 ovini provenienti dall area selezionata per il piano di controllo, rilevando la positività ad E.C. in 2539 capi (prevalenza 76%). Lo studio condotto ha interessato dunque 227 allevamenti per un patrimonio zootecnico di capi ovini rilevando un alta prevalenza della malattia negli ovini di 28 comuni sui 32 oggetto del piano. L analisi dei dati porta a 3
4 considerare i territori in questione come zona altamente endemica soprattutto per l alta percentuale di capi positivi con cisti fertili (44%). Personale occorrente Il personale veterinario e tecnico deve essere dedicato unicamente agli adempimenti del Piano con un impegno settimanale di 20 h per 2 anni come specificato nella tabella previsionale di spesa. 1.Strategie /Finalità del Piano di controllo Le strategie individuate per combattere l EC derivano da vari ordini di conoscenze: situazione epidemiologica (riferita in particolare alla diffusione dell infestazione nell uomo e negli animali), condizioni socio -ambientali che influenzano l andamento di questa atropo-zoonosi determinando quelle caratteristiche peculiari che la differenziano da analoghe situazioni presenti in altri paesi ad economia agro-pastorale. Tali conoscenze, derivate anche da precedenti campagne di controllo, inducono a definire due tipologie di approccio al problema: di tipo orizzontale con attività di educazione sanitaria, lotta alla macellazione clandestina, smaltimento delle carcasse dei capi morti, estensione dell anagrafe a tutta la popolazione canina, lotta al randagismo; di tipo verticale concentrato sul parassita Echinococcus granulosus che tiene conto delle caratteristiche biologiche dell agente patogeno. L E. granulosus è un cestode ciclofillideo appartenente alla famiglia Taeniidae, caratterizzato da un ciclo vitale indiretto legato a due ospiti che comprendono un carnivoro come ospite definitivo e non-carnivoro come ospite intermedio. L interruzione del ciclo rappresenta l obiettivo principale del programma di controllo, agendo direttamente e indirettamente sia sugli ospiti definitivi (cane e canidi) che sugli ospiti intermedi (animali da reddito). 2. Obiettivi Il Piano si pone come obiettivi: 1. Miglioramento delle conoscenze (raccolta dati, flussi informativi; analisi epidemiologica; genotipizzzazione) 2. Diminuzione dell infestazione negli animali da reddito, in particolare negli ovini; 3. Diminuzione/eliminazione degli episodi di trasmissione all uomo e conseguente riduzione dei danni derivati; 4
5 4. Aumento del livello di gestione delle popolazioni canine attraverso l impiego dell anagrafe canina regionale direttamente a livello aziendale e riduzione del fenomeno dell abbandono dei cani con conseguente riduzione del problema del randagismo; 5. Aumento del livello di conoscenza della patologia da parte della popolazione attraverso una corretta comunicazione del rischio. 6. Vaccinazione sperimentale in zone con alta prevalenza di E.C. 3. Metodologia Per il raggiungimento degli obiettivi sopra elencati si intende articolare le attività all interno di macrocontenitori omogenei: 1. Miglioramento delle conoscenze: raccolta dati, implementazione di flussi informativi; analisi epidemiologica dei dati raccolti; genotipizzazione per il controllo dei genotipi circolanti; 2. Controllo delle macellazioni degli ospiti intermedi, con particolare attenzione agli ovini; 3. Controllo della popolazione canina per il quale è indispensabile promuovere una strategia di gestione dei cani aziendali prevedendo un azione diretta di trattamento farmacologico contro la tenia echinococco e registrazione dei cani presso le aziende zootecniche; 4. Educazione sanitaria rivolta agli allevatori ovini, alla popolazione in generale ed in particolare agli alunni delle scuole dell obbligo; 5. Profilassi immunizzante da attuare in territorio con alta prevalenza di E.C. negli ovini Miglioramento delle conoscenze Raccolta dati L armonizzazione della raccolta dei dati regionali umani e veterinari risulta indispensabile per conoscere la reale situazione epidemiologica e poter elaborare l analisi del rischio. Una volta corretto e consolidato il sistema di acquisizione di informazioni di base, il CeNRE potrà provvedere all integrazione con dati raccolti mediante i propri campionamenti epidemiologici e all elaborazioni degli stessi per completare la fase conoscitiva. Oltre all implementazione del sistema di raccolta dati alla macellazione, i servizi veterinari dovranno prevedere delle visite mirate nelle aziende dove si sono riscontrati capi positivi all E.C, per proporre delle azioni correttive al management aziendale. La comunicazione ufficiale della presenza della malattia e l assistenza veterinaria nell azienda zootecnica sono stati individuati come punti critici della lotta all E.C. 5
6 Il veterinario ufficiale provvede a segnalare all allevatore (operatore del settore alimentare) il riscontro della malattia ma lascia all allevatore stesso la discrezionalità di decidere se attuare azioni correttive, il coordinamento delle stesse, decidendone i tempi ed i modi (Reg.CE 854/2004; Reg.CE 2074/2005) Flussi informativi Il CeNRE in collaborazione con l Osservatorio Epidemiologico Veterinario Regionale (OEVR) e con il Servizio della Prevenzione - Assessorato della Sanità ha messo a punto, un Sistema Informativo finalizzato alla raccolta dei dati relativi all infestazione dei capi bovini macellati presso gli stabilimenti di macellazione della Sardegna. In adempimento alla normativa europea 2003/99 CE e 854/2004 CE con la circolare n del 10/11/2008 (modificata dalla circ. n. 852 del 19/1/2009) dell Assessorato dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale della Regione Sardegna è stato introdotto l obbligo di registrare i codici aziendali e i codici dei capi positivi all ispezione post-mortem ed è stato attivato un flusso informativo, diretto dalle ASL al CeNRE Analisi epidemiologica I dati raccolti dal 2009 al 2011 in osservanza della circolare regionale, unitamente all utilizzo della Banca Dati Nazionale (BDN), hanno permesso di condurre un analisi epidemiologica statistica spaziale consentendo l individuazione delle aree che richiedono priorità di intervento (zone della Sardegna a più alta prevalenza). La precisa identificazione degli allevamenti di provenienza dei capi macellati risultati infestati consente di poter graduare gli interventi sul campo in funzione delle priorità di tipo sanitario, e di poter agire in modo mirato in base alle valutazioni epidemiologiche effettuate. La georeferenziazione puntuale di questi allevamenti, analizzabile attraverso i dati della BDN del Ministero ( ), consente di poter valutare sia l allevamento (analisi puntuale) sia l areale di riferimento (analisi degli areali di pascolo) e di poter stratificare questi dati con i dati di incidenza umana derivati dalle SDO, al fine di poter indirizzare le azioni di prevenzione e di educazione sanitaria in modo più razionale ed efficace. L importanza di un indagine epidemiologica completa viene anche sottolineata dalla Decisione del Consiglio del 25 maggio 2009/470/CE -Relativa a talune spese nel settore veterinario-, (Articolo 27) nella quale viene richiesta una descrizione della situazione epidemiologica della malattia per accedere ad un finanziamento della Comunità Europea per programmi nazionali di eradicazione, lotta e sorveglianza relativi alle malattie degli animali e alle zoonosi figuranti nell allegato I nel quale è presente anche l E. C.. 6
7 3.1.4 Genotipizzazione In un programma di intervento l attività di genotipizzazione dei ceppi di E. granulosus circolanti è una azione necessaria. Il controllo dei genotipi va attuato dal Laboratorio Nazionale di Riferimento su un numero definito di organi riscontrati positivi, secondo quanto raccomandato dall EFSA (854/2004 CE). Lo scopo della genotipizzazione è identificare i ceppi presenti nella Regione e di correlare il ceppo con la fertilità della cisti e con la specie dell ospite. Per una popolazione infinita, 300 campioni bastano a rilevare una prevalenza del 1% con un intervallo di confidenza del 95%. I campioni dovrebbero essere stratificati per macello per garantire un adeguata copertura epidemiologica e geografica. Gli animali che devono essere monitorati negli stabilimenti di macellazione e durante la macellazione uso famiglia sono, in ordine di importanza: ovini; suini; capre; bovini (Development of harmonised schemes for the monitoring and reporting of Echinococcus in animals and foodstuffs in the European Union 2010) 3.2 Controllo delle macellazioni Macellazioni clandestine e Smaltimento dei capi morti in azienda Durante gli anni in cui, per il piano di eradicazione della brucellosi ovina e caprina, vigeva l obbligo del prelievo di sangue di tutti i capi ovini e caprini presso gli stabilimenti di macellazione, si è notato che, a fronte di una quota di rimonta del 20% (minimo) stimata, che si aggira quindi sui capi, risultavano macellati presso i macelli circa di capi ovini adulti, con una differenza di circa capi, macellati presumibilmente clandestinamente senza controllo veterinario, in particolare senza la certezza del corretto smaltimento dei visceri eventualmente riscontrati parassitati. Una delle priorità del presente Piano è quella di affrontare il problema delle macellazioni clandestine e dello smaltimento dei capi morti in azienda per limitare il più possibile questa fonte di infestazione ed interrompere il ciclo del parassita. Occorre intraprendere di concerto con i Servizi Veterinari e le Autorità locali - un controllo più serrato sulle aziende che non movimentano ovini adulti verso gli stabilimenti di macellazione. 3.3 Controllo della popolazione canina Considerato l elevato numero dei cani aziendali e il loro alto turn-over, si deve programmare un lavoro di sensibilizzazione riguardo l anti-economicità e la complessa gestione sanitaria dei cani in azienda. Questa fase è essenziale per poter praticare con efficacia un programma di trattamento antiparassitario, generalizzato e frequente, a tutti i cani potenzialmente contaminatori. Il protocollo prevede trattamenti antiparassitari (praziquantel) dei cani in azienda da effettuarsi sotto la supervisione del personale dei SS 7
8 VV. Questo potrà essere differenziato per le zone in cui si attuerà la sperimentazione vaccinale ed il rimanente territorio regionale con le seguenti modalità: 2 trattamenti annui (zone sottoposta a vaccinazione negli ovini), 5 trattamenti annui nel rimanente territorio regionale. 3.4 Educazione Sanitaria L educazione Sanitaria rappresenta una azione strategica nell attuazione di un piano di controllo. Verrà rivolta contemporaneamente agli operatori sanitari (medici, veterinari, biologi), agli allevatori, alla popolazione scolastica, agli operatori delle fattorie didattiche e alla popolazione in generale Operatori sanitari Il personale del CeNRE in collaborazione con i responsabili dei Servizi di Formazione delle varie ASL dovranno sensibilizzare il personale sanitario (medici, veterinari, biologi) mediante corsi di aggiornamento sull E. C. per fornire l adeguata formazione che consentirà al suddetto personale di svolgere il ruolo tutordocente nei corsi di educazione sanitaria che verranno rivolti ad allevatori e personale scolastico Allevatori Si devono raggiungere soprattutto gli allevatori di ovini nelle località dove la problematica è maggiormente presente, mediante l organizzazione di incontri in collaborazione con l Assessorato all Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale, l Agris, l Agenzia Laore e l Assessorato alla Salute. Tale sensibilizzazione avverrà presso le aziende stesse in occasione degli interventi relativi al piano che i veterinari effettueranno Popolazione scolastica E necessario un coinvolgimento diretto dell Assessorato alla Pubblica Istruzione e dell Ufficio Scolastico Regionale per sollecitare, mediante circolare, ad aderire alla proposta di un corso di formazione/ aggiornamento sull E. C. rivolto a tutti i docenti che poi a cascata provvederanno a trasferire il messaggio agli studenti Operatori di fattorie didattiche L IZS della Sardegna ha stipulato in data 15/06/2010 un accordo di collaborazione ( protocollo d intesa per l attività di informazione sulla prevenzione dell Echinococcosi in Sardegna ) con l Agenzia Laore, per inserire la problematica in oggetto tra gli argomenti trattati nei corsi, cosicché eventuali iniziative poste in essere dalle scuole trovino nelle aziende visitate un corretto supporto di conoscenze. Si dovrebbe pertanto proseguire in tal senso collaborando con L Agenzia Laore alla organizzazione e al coordinamento di tali percorsi didattici. 8
9 3.4.5 Popolazione in generale Il messaggio educativo va esteso alla popolazione mediante l utilizzo dei media (in particolare divulgazioni a mezzo stampa e mediante emittenti televisive locali e regionali) in maniera costante e più capillare possibile. 3.5 Vaccinazione sperimentale in zone con alta prevalenza di E.C E in fase di stesura un accordo tra OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), Ministero della Salute, Assessorato Regionale alla Salute, IZS Sardegna (CeNRE) e Università di Melbourne sulla sperimentazione di un vaccino per gli ovini, preparato dai ricercatori australiani, costituito da una proteina ricombinante dell oncosfera (EG95) (Lightowlers et all.1996/2004; Heat et all.2003/2006; T. S. Barnes et all. 2012) Il progetto della sperimentazione del vaccino EG95 sarà effettuato nell area pilota secondo il protocollo vaccinale proposto dal professor Lightowlers che prevede tre somministrazioni per ciascun capo della rimonta, le prime due a distanza di trenta giorni e l ultima entro l anno. Nel corso del primo anno il professor Lightowlers trasferirà la tecnologia per la produzione del vaccino ai laboratori dell IZS di Sassari per garantire la prosecuzione del progetto. Per accelerare il raggiungimento dell obiettivo queste azioni devono essere associate ad una riduzione dell età di riforma dei capi allevati. I cani presenti nel territorio oggetto della sperimentazione saranno sottoposti a 2 trattamenti antielmintici/anno a cadenza semestrale come dettagliato nel punto 3.3. L efficacia del vaccino sarà valutata attraverso la vista necroscopica dei capi vaccinati e del gruppo di controllo e da un follow-up sierologico degli animali vaccinati. Il protocollo per la sperimentazione del vaccino ricombinante (EG95), proposto dal professor Lightowlers, è il seguente: durante il primo anno d intervento, dovrà essere effettuata in due gruppi ciascuno di 120 aziende, uno con rimonta vaccinata e uno di controllo, selezionate nei comuni oggetto del piano, ogni gruppo sarà composto di ~ 4200 agnelli da rimonta. Gli agnelli da rimonta devono essere vaccinati a 1-2 mesi (~ gennaio) e a 3-4 mesi (~ febbraio- marzo) questi animali in seguito riceveranno una vaccinazione di richiamo annuale. Nelle aziende con agnelli vaccinati dovranno essere trattati i cani con il praziquantel ogni 6 mesi. Nel secondo gruppo di 120 aziende controllo si condurrà esclusivamente il trattamento antielmintico dei cani aziendali. 9
10 4. Durata e fasi del Piano di controllo Il Piano, prevede tre fasi fondamentali : Fase sperimentale in una zona pilota della durata di 2 anni Fase di regionalizzazione con estensione del Piano a tutto il territorio regionale (da programmare e attivare successivamente). Fase di consolidamento delle attività. Ogni fase sarà articolata in azioni progressive - attacco, consolidamento, mantenimento - rimodulate annualmente sulla base di risultati raggiunti. Ciascuna azione definita all interno dei macrocontenitori sarà portata avanti dai vari protagonisti (IZS Regione ASL) secondo i cronoprogramma descritti. L efficienza del Piano verrà valutata attraverso il monitoraggio delle singole azioni per le quali si sono individuati appositi indicatori Miglioramento delle conoscenze: raccolta dati; flussi informativi; analisi epidemiologica; genotipizzzazione 1 e 2 anno : Sviluppo di una sorveglianza epidemiologica continua tramite implementazione su tutta la regione della raccolta dati negli stabilimenti di macellazione dei bovini e degli ovini, caprini e suini M.U.F. (RAS OEVR ASL IZS/CeNRE); Attivazione fasi preliminari per lo sviluppo del trial vaccinale (RAS OEVR ASL IZS/CeNRE); Realizzazione di un sistema di campionamento di visceri al mattatoio (ASL - IZS) e verifica fertilità delle cisti (IZS - CeNRE). Realizzazione di modelli di stima della prevalenza, analisi dei dati raccolti RAS OEVR - IZS/CeNRE -; N campioni previsti 300 Verifica dei genotipi presenti in Sardegna (IZS/CeNRE). N campioni previsti
11 4.2. Controllo delle macellazioni 1 e 2 anno ; Analisi dei dati di macellazione e programmi di verifica verso le aziende che non movimentano ovini adulti verso gli stabilimenti di macellazione (ASL -RAS ); 4.3. Controllo della popolazione canina 1 e 2 anno: Anagrafe canina sui cani rurali e aziendali (ASL); n cani stimati Trattamento farmacologico di tutti cani rispettando la tempistica del trattamento antielmintico come al punto 3.3. (ASL); Implementazione anagrafe canina (ASL); Gestione anagrafe canina (RAS) Analisi dei dati raccolti ( IZS/CeNRE - OEVR). 4.4 Educazione sanitaria 1 e 2 anno : Formazione Operatori sanitari (ASL IZS/CeNRE); Operatori previsti: 10, n incontri : 2 Educazione Sanitaria Allevatori: (ASL- IZS/CeNRE); allevatori previsti: Formazione Docenti: (ASL - IZS/CeNRE); docenti previsti : 100: n incontri : 2 Formazione Operatori di fattorie didattiche: ( IZS/CeNRE); n fattorie didattiche nel territorio: 24; n inco ntri : 2 Predisposizione Programma di Educazione Sanitaria Popolazione: (RAS - IZS) 11
12 Studenti: docenti formati nel 1 anno con interventi capill arizzati in tutte le scuole primarie e secondarie da parte del personale formato in precedenza, provvederanno a trasferire il messaggio a cascata a tutti gli studenti (Assessorato Pubblica Istruzione); 5. Sperimentazione vaccino ricombinante 1 anno : Messa a punto del protocollo vaccinale (CeNRE) 3 interventi vaccinali/anno su tutti gli agnelli da rimonta di 120 aziende, selezionate nei comuni oggetto del piano, (ASL1-2-3) 4,200 capi; (1-2 mesi e a 3-4 mesi - terza inoculazione entro l anno dalla seconda); Tutti gli animali vaccinati dovranno essere contrassegnati per il riconoscimento nel gregge e tramite Microchip (ASL); Scelta delle 120 aziende che formeranno il gruppo di controllo, tutti gli agnelli da rimonta dovranno essere contrassegnati per il riconoscimento nel gregge e tramite Microchip (ASL/IZS) Visita necroscopica dei capi vaccinati deceduti in azienda (ASL, CeNRE); Inizio di follow-up sierologico (ASL, IZS/CeNRE); Trasferimento della tecnologia per la produzione del vaccino presso l IZS. 2 anno: Richiamo del primo gruppo e vaccinazione della rimonta con prima, seconda e terza inoculazione (ASL); Estensione della vaccinazione su tutti i capi di rimonta delle aziende presenti nella zona pilota (ASL) stimati in capi; 3 interventi vaccinali/anno (1 inoculazione 6 set timane - 2 inoculazione dopo un mese - terza inoculazione entro l anno dalla seconda); tranne che nelle aziende che formano il gruppo di controllo Follow-up sierologico (IZS/CeNRE). 12
13 Piano di controllo della Echinococcosi Cistica in Sardegna Crono-programma attività -1. Progettazione e miglioramento delle conoscenze: raccolta dati; flussi informativi; analisi epidemiologica; genotipizzzazione Attività 1 semestre 2 semestre 3 semestre 4 semestre IZS Elaborazione dati dal territorio e analisi epidemiologica Controllo visceri parassitari e genotipizzazione Selezione Aziende per il trial Supporto e consulenza scientifica alle ASL Regione Attivazione tavolo tecnico con IZS/ASL(dipartimenti di prevenzione) e altri soggetti coinvolti (attività di briefing) Implementazione flussi informativi Gestione dati OEVR Attività di briefing Implementazione flussi informativi Gestione e elaborazione dati Selezione Aziende per il trial ASL Raccolta dati e inoltro CeNRE ( flussi informativi) Controllo e raccolta visceri parassitati Invio visceri parassitati CEnRE 13
14 Piano di controllo della Echinococcosi Cistica in Sardegna Crono - programma attività 2: controllo della popolazione canina; controllo delle macellazioni; educazione sanitaria. Attività 1 semestre 2 semestre 3 semestre 4 semestre IZS Elaborazione e analisi dei dati pervenuti Educazione sanitaria Regione Gestione anagrafe canina Gestione dei flussi informativi Verifica sulle aziende che non movimentano ovini adulti al mattatoio OEVR Gestione e elaborazione dati ASL Registrazione in anagrafe canina e trattamento antielmintico cani aziendali Educazione Sanitaria 14
15 Piano di controllo della Echinococcosi Cistica in Sardegna Crono - programma attività 3: Sperimentazione vaccino ricombinante Attività 1 semestre 2 semestre 3 semestre 4 semestre IZS Gestione scientifica del trial vaccinale Coordinamento interventi vaccinali Follow-up sierologico dei capi vaccinati Follow -up necroscopico dei capi morti in azienda Produzione del vaccino Regione Verifica e monitoraggio degli indicatori delle attività OEVR Verifica e monitoraggio degli indicatori delle attività ASL Inoculo vaccino Invio dei visceri dei capi inclusi nel trial Invio eventuali capi inclusi nel trial morti in azienda Prelievo e invio campioni controlli sierologici 15
16 Indicatori di attività IZS Indicatore Fonte di verifica Valore indicatore al 1 anno Valore indicatore al 2 anno Attività atteso osservato atteso osservato IZS Elaborazione e analisi epidemiologica dei dati pervenuti (sorveglianza epidemiologica continua) punto 4.1 Controllo visceri parassitari e genotipizzazione (sorveglianza epidemiologica continua) punto 4.1 Supporto e consulenza scientifica alle ASL Coordinamento interventi vaccinali Educazione sanitaria Follow-up sierologico dei capi vaccinati Follow -up necroscopico dei capi morti in azienda Produzione del vaccino N di dati analizzati sul N dei dati pervenuti SIGLA-campioni accettati n campioni genotipizzati Documentazione: protocollo vaccinale, protocollo invio campioni, e verbali degli incontri N operatori sanitari N allevatori N docenti Popolazione SIGLA-campioni accettati n campioni N dosi vaccino prodotte 100% dei pervenuti 100% dei campioni da analizzare (300) 100% dei pervenuti 100% dei campioni da analizzare (300) 70% 100% 100% 100% 100% 16
17 Indicatori di attività Regione Sardegna Indicatore Fonte di verifica Valore indicatore al 1 anno Valore indicatore al 2 anno Attività atteso osservato atteso osservato Regione Implementazione flussi informativi (sorveglianza epidemiologica continua) punto 4.1 Attività di briefing Gestione anagrafe canina Gestione dei flussi informativi Verifica sulle aziende che non movimentano ovini adulti al mattatoio Circolari del assessorato alla sanità Documentazione e verbali degli incontri Lettere convocazione, N Verifiche in Banca dati anagrafe canina Registro macello, schede,bdn Registro macello, schede; BDN 100% 4 verifiche 70% Notifiche per EC nel periodo 100% 4 verifiche 100% Notifiche per EC nel periodo 17
18 Indicatori di attività OEVR Indicatore Fonte di verifica Valore indicatore al 1 anno Valore indicatore al 2 anno Attività atteso osservato atteso osservato OEVR Attività di briefing Implementazione flussi informativi (sorveglianza epidemiologica continua) punto 4.1 Gestione, elaborazione, analisi epidemiologica dei dati pervenuti Documentazione e verbali degli incontri Lettere convocazione, Registro macello, schede N di dati analizzati su pervenuti dei dati analizzati 70% (tot. Notifiche per EC nel periodo) 100% dei pervenuti 100% ( tot. Notifiche per EC nel periodo) 100% dei pervenuti 18
19 Indicatori di attività ASL Indicatore Fonte di verifica Valore indicatore al 1 anno Valore indicatore al 2 anno Attività atteso osservato atteso osservato ASL Raccolta dati e inoltro CeNRE (sorveglianza epidemiologica continua) punto 4.1 Controllo e raccolta visceri parassitari (sorveglianza epidemiologica continua) punto 4.1 Registrazione in anagrafe canina e trattamento antielmintico cani aziendali Educazione Sanitaria Inoculo vaccino (Punto 5) N dati inviati 70% (tot. Notifiche per EC nel periodo) N campioni inviati N Cani anagrafati e trattati N operatori sanitari N ovini vaccinati 100% dei campioni da analizzare (300) 1 e 2 trattamento sul 50% dei cani anagrafati 100% ( tot. Notifiche per EC nel periodo) 100% dei campioni da analizzare (300) 1 e 2 trattamento sul 100% dei cani anagrafati 70% 100% 100% 100% Invio dei visceri dei capi inclusi nel trial Invio eventuali capi inclusi nel trial morti in azienda Prelievo e invio campioni controlli sierologici N campioni inviati sul N di capi morti o inviati al mattatoio N campioni inviati sul N totale di animali vaccinati 100% 100% 100% 100% 19
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