PROGETTO DI MIGLIORAMENTO DEL LIVELLO DELLE COMPETENZE ISTITUTO COMPRENSIVO MACOMER 1- G. CARIA ANNI SCOLASTICI 2015/2016/2017/2018
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1 PROGETTO DI MIGLIORAMENTO DEL LIVELLO DELLE COMPETENZE ISTITUTO COMPRENSIVO MACOMER 1- G. CARIA ANNI SCOLASTICI 2015/2016/2017/2018 Premessa Alla luce dei risultati delle prove Invalsi, tenuto conto dell andamento didattico e disciplinare dell intero Istituto, si è evidenziata la necessità di mettere in atto un progetto di miglioramento dei livelli di competenza nei confronti degli alunni dei diversi ordini di scuola. L obiettivo che ci poniamo come Istituto è quello di creare una scuola delle competenze, ossia una scuola che si interessi di dotare lo studente di risorse intellettuali, di strumenti in grado di rendere operativi i saperi appresi. Queste esigenze formative sono abbastanza condivise, ma non sempre hanno portato a una didattica coerente. Si vuole che lo studente ragioni, pensi prima di agire, ma non ci si sofferma abbastanza a verificare quali metodologie siano in grado di favorire questo agire consapevole e, ancor prima, questo atteggiamento. Tale traguardo implica una didattica per competenze attuata in continuità, lungo l'intero percorso scolastico, attraverso tutte le discipline o le aree disciplinari le quali, ciascuna nella propria specificità, concorrono al processo formativo. Dobbiamo avviarci a guardare ad un modo globale di concepire la formazione ed i suoi obiettivi, secondo un modello dinamico, dove i saperi, e in primo luogo i saperi disciplinari, non siano più statici elenchi di nozioni che il singolo studente dovrà privatamente cercare di utilizzare sulla base di strumenti personali alla cui formazione la scuola si disinteressa. Nel concetto di competenza sta, invece, l idea di un soggetto in grado di utilizzare i saperi appresi, di farli agire nella vita. Il saper fare connesso alla competenza non è un saper fare puramente tecnico, ma un saper fare che implica un agire della mente e non solo della mano e include competenze in ordine alle aree del saper scegliere, del saper rielaborare, dal saper confrontare, del saper argomentare il proprio agire, ovvero un sapere che è risorsa personale e guida all agire intellettuale: un sapere per la vita e non solo per la scuola. La risposta a questi nuovi bisogni chiede la formulazione di un nuovo sistema di obiettivi formativi che dovranno essere costruiti intorno a quattro coordinate: valorizzazione dell'esperienza; centralità del soggetto; centralità dell'apprendere ad apprendere; formazione intesa come processo continuo. Queste coordinate definiscono un modello di scuola che si pone come finalità generali della formazione : la significatività personale del sapere
2 l autonomia dello studente la flessibilità cognitiva la consapevolezza metacognitiva considerare come orizzonte formativo, non più il solo ambito scolastico ma l apprendimento continuo (long life learning) e quindi lo sviluppo della capacità di imparare ad imparare. E necessario trasformare in profondità le metodologie didattiche, il modo di "fare scuola": la didattica per competenze non è solo l'assunzione di un orizzonte di riferimento, ma soprattutto una pratica concreta che ridisegna gli stili di insegnamento, abbandonando pratiche prevalentemente trasmissive. Si tratta di promuovere processi di elaborazione delle conoscenze riconoscendo il loro ambito di validità, individuando somiglianze, differenze ed analogie che mettano gli studenti in grado di manipolare le proprie conoscenze e usarle adeguatamente. Le competenze, infatti, non sono un obiettivo puramente cognitivo, che può essere raggiunto con didattiche trasmissive, ma implicano didattiche partecipative, che mettano in gioco, che esercitino, che rendano il sapere concreto e spendibile quotidianamente. Certo, la didattica operativa chiede del tempo per il consolidamento e chiede la centralità dell'apprendimento e non del programma, il presupposto di una scuola per competenze è la qualità degli apprendimenti, non la quantità. Premesso tutto questo, l attività di miglioramento nel nostro istituto dovrà essere mirata a: porre al centro ciò che uno studente dovrebbe imparare a fare piuttosto che una lista di contenuti da acquisire passivamente; spostare l attenzione dalla sequenza di contenuti e metodi, ai traguardi formativi, alle competenze appunto, che lo studente dovrebbe acquisire al termine di una certa fase di studio. (Lo scopo di questa azione educativa è di favorire il successo formativo di ciascun alunno attraverso interventi individualizzati mirati al recupero, sostegno e potenziamento delle abilità) ; stimolare gli alunni a una maggiore motivazione allo studio; rafforzare l autostima; promuovere il successo scolastico e formativo degli alunni ; innalzare il tasso di successo scolastico (in riferimento anche alle Prove Invalsi ); incentivare le capacità di analisi, sintesi e confronto; sviluppare le capacità critiche. Obiettivo portante di tale percorso è l acquisizione di un metodo di lavoro, insieme al recupero ed al rafforzamento delle abilità linguistiche e logico- matematiche, con un percorso didattico diversificato, individualizzato e attuato con apposite strategie che si caratterizza per: 1. compresenza degli insegnanti; 2. lavoro in gruppi di livello; 3. classi parallele (dove è possibile); 4. rotazione dei gruppi sulle attività; DISCIPLINE INTERESSATE (competenze trasversali ): italiano, negli aspetti che riguardano la lettura/comprensione (ponendo fortemente l accento su attività di individuazione di informazioni implicite e sviluppo delle abilità di
3 inferenza), la rielaborazione scritta e/o orale di differenti tipologie testuali e lo sviluppo del pensiero critico; matematica, nell uso di strumenti, procedure e conoscenze relativamente alle abilità di base e dello sviluppo del pensiero logico. AZIONI E TEMPI Nell azione avranno un ruolo di rilevanza i colleghi dell organico potenziato i quali rappresentano parte delle risorse umane necessarie alla realizzazione del percorso. Ciascun plesso avrà cura di stilare un quadro dei bisogni e delle priorità alla luce sia dei risultati delle prove di ingresso somministrate che, nelle classi interessate, di quelli conseguiti nelle Prove Invalsi. Tale quadro servirà a definire : nella Scuola Primaria: l utilizzo delle ore di compresenza dei docenti di scuola primaria e delle ore dei docenti dell organico potenziato (i quali, insieme, studieranno le modalità organizzative più efficaci nei diversi plessi e costruiranno un percorso didattico che risponda alle reali esigenze formative degli alunni, con le modalità già evidenziate). Tale percorso potrebbe anche ampliare l orario scolastico, proponendo attività extracurricolari per gli alunni che frequentano il tempo normale, mentre nella scuola a tempo pieno si potrebbero utilizzare in parte anche alcune ore al pomeriggio. Nella Scuola Secondaria di I Grado: i docenti cureranno il recupero ed il potenziamento di alcune abilità prevedendo, laddove possibile, attività per classi aperte o attività laboratoriali extracurricolari per gli alunni. Modalità di attuazione: FORME DI RECUPERO IN CLASSE Come evidenziato nel Collegio del 28 ottobre 2015, ciascun singolo docente che registrasse risultati insoddisfacenti nella classe in cui opera potrebbe modificare la programmazione didattica disciplinare ( suddividendo per esempio in ulteriori steps più facilmente fruibili dagli alunni), comunicando al Consiglio di Classe la situazione di partenza e la proposta di recupero in itinere. Si potrebbero,, attuare nella classe varie modalità finalizzate al recupero, consolidamento e potenziamento attraverso : la flessibilità didattica il lavoro differenziato i gruppi di lavoro le coppie di aiuto (peer education) l assiduo controllo dell apprendimento INTERVENTI SUL METODO DI STUDIO Si prevede lo svolgimento di attività trasversali che coinvolgano tutto il team educativo, volte alla sollecitazione degli alunni a porsi dei traguardi a breve termine, con lo scopo di renderli consapevoli delle procedure da seguire per l acquisizione di un efficace metodo di studio. Inoltre, tutti gli insegnanti delle singole discipline, con modalità condivise, contribuiranno all organizzazione e gestione dei materiali di studio (p. e. quaderno, libro di testo...) per il lavoro in classe ed a casa. LABORATORIO ABILITA DI STUDIO
4 Per far ottenere dei risultati più soddisfacenti a tutti, sarebbe opportuno praticare in classe la didattica laboratoriale che implica l apprendimento come ricerca, la centralità del soggetto, la relazione e l operatività ed ha come obiettivo fondante quello di formare un alunno competente e autonomo nello studio. In particolare, si suggerisce di realizzare, in ciascuna classe, un laboratorio sulle abilità di studio che si proponga di lavorare su un percorso che indaghi i modi attraverso i quali la mente apprende. Con l acquisizione di un buon metodo di studio si migliorano: a) Competenza pragmatica: 1. sa operare semplici inferenze collegando le informazioni fornite dal testo con le sue conoscenze; 2. individua l informazione centrale e in rapporto ad essa le informazioni secondarie e la loro funzione; 3. individua l intenzione comunicativa del testo quando è esplicita e quando è implicita, ma la si può ricostruire attraverso alcune caratteristiche (lessico, connotazione, informazioni implicite). b) Competenza selettiva: 1. utilizza una tecnica di lettura adeguata al tipo di testo e allo scopo; 2. legge rapidamente il testo scorrendolo; 3. ricerca nel testo specifiche informazioni utilizzando anche la struttura testuale; 4. ricerca nel testo le informazioni essenziali per sintetizzarle e rielaborarle. c) Competenza semantica: 1. si rende conto di non capire il significato delle parole che non conosce e cerca di ricostruirlo analizzando il testo; 2. riconosce l accettabilità/inaccettabilità di una sequenza verbale (selezione/riordino); 3. memorizza le informazioni; 4. si concentra in tempi ed intensità adeguati al compito affrontato; 5. utilizza le conoscenze acquisite per ulteriori apprendimenti. MODALITÀ A CLASSI APERTE: Compatibilmente con l orario curriculare si potranno prevedere, anche con il supporto dei docenti dell organico potenziato, ore di compresenza di docenti della stessa disciplina in classi parallele, in modo da rendere possibile la suddivisione delle classi per gruppi di livello e poter più facilmente e in modo omogeneo recuperare, consolidare e potenziare anche attraverso la didattica laboratoriale. Ove ciò non fosse possibile, i docenti potrebbero rendersi disponibili ad una opportuna flessibilità oraria. UTILIZZO MIRATO DI DIVERSE STRATEGIE DI APPRENDIMENTO L apprendimento è motivato quando ci si rende conto del perché e di come lo si fa. Imparare dunque non è solo acquisire nuove conoscenze, ma è soprattutto ricavare qualcosa dalla situazione in cui avviene l apprendimento. Se lo studio è un elaborazione di informazioni, avere un atteggiamento strategico può aiutare lo studente a migliorare la capacità di ricavare, selezionare e organizzare le informazioni da apprendere. Per migliorare il successo scolastico degli alunni, i docenti dovranno guidarli al fine di diventare esperti nel: Ricavare informazioni
5 Lettura del titolo e lettura delle immagini: anticipazione del contenuto. Il discente, applicando questa strategia, capisce che ha la possibilità di acquisire conoscenze ricavandole da un testo storico, geografico, scientifico etc e viene guidato a ricavare informazioni anche da osservazioni (immagini del testo) documenti, testimonianze, carte geografiche, racconti, filmati multimediali. Essere consapevoli di poter acquisire conoscenze attraverso una molteplicità di fonti informative attiva processi di selezione delle informazioni. Selezionare informazioni Riconoscere le informazioni primarie dalle secondarie, trovare parole chiave. Tale strategia ha lo scopo di abituarsi a scegliere tra più informazioni solo quelle riferite all obiettivo da raggiungere (argomento specifico). L applicazione di questa strategia permette all alunno di comprendere l importanza di un elemento rispetto ad un altro, stabilendo priorità e gerarchie da utilizzare in seguito nella fase di elaborazione di schemi o mappe. Il discente è guidato dall insegnante a concentrare la sua attenzione su ciò che interessa per non disperdere energie e a farlo in modo sintetico. Organizzare informazioni Realizzare mappe, schemi con le idee-chiave e con i collegamenti necessari serve a mettere in ordine le informazioni ricavate e selezionate, ma soprattutto recuperarle quando servono. L insegnante aiuta l alunno a sviluppare la capacità di organizzare informazioni in modo consapevole, utilizzando tabelle, schemi, mappe. Avviare gli alunni a sperimentare diversi modi di organizzare le informazioni, li aiuta ad acquisire modelli che gradualmente faranno propri. Fare il punto Fermarsi e riflettere in modo guidato permette di verificare se si conosce un argomento, acquisendo consapevolezza rispetto ai punti di forza o di debolezza dei propri apprendimenti. Allenarsi nella ripetizione orale degli argomenti, facendo riferimento alla divisione in paragrafi, affina la capacità di sapersi spiegare, tenendo presenti i collegamenti logici causa-effetto. Porre e porsi domande (problem solving) Trasferire la conoscenza. Solo dopo aver fatto il punto della situazione su un argomento di studio nascono ulteriori curiosità o domande di approfondimento. Lo studio alimenta atteggiamenti di curiosità, approfondimento, confronto tra pari; tutte attività che l insegnante utilizza per orientare, in modo strategico, lo sviluppo di un pensiero flessibile e divergente. L atteggiamento di curiosità è alla base del far ricerca e del metodo scientifico. Confrontare (sviluppo del pensiero critico) Saper confrontare abitua il pensiero a non fissarsi su un unico modo di guardare gli argomenti, ma a considerare i diversi punti di vista. L alunno comprende gradualmente come le nuove conoscenze possano ampliarsi, modificarsi, sviluppare altre competenze. Autovalutarsi L insegnante predispone uno strumento che permetta all alunno di prendere coscienza di un miglioramento o di un effettivo apprendimento in seguito allo svolgimento delle attività proposte. In questa fase sarebbe opportuno incentivare il LAVORO COOPERATIVO, perché: a. è un metodo didattico che utilizza piccoli gruppi in cui gli studenti lavorano insieme per migliorare reciprocamente il loro apprendimento, e di conseguenza il successo scolastico;
6 b. migliora le relazioni tra i pari, incentivando gli scambi comunicativi e il confronto di idee e opinioni; c. matura una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie capacità, dando input positivi all autostima, creando benessere psicologico. Nel corrente anno scolastico si vorrebbero anche introdurre, in maniera più sistematica e diffusa, esperienze di Peer Education come strategia educativa che attiva un passaggio di conoscenze ed esperienze da parte di alcuni alunni verso i propri pari. Si tratta di una sorta di tutoraggio, basato sul cooperative learning da attuarsi preferibilmente nell ultima classe della primaria e nelle successive della secondaria. Le azioni di accompagnamento per il superamento delle carenze formative di alcuni alunni avverrebbero con l individuazione di alunni Tutor. Tali alunni dovrebbero svolgere in genere le seguenti funzioni: rafforzare l efficacia didattica dell azione del docente in una determinata disciplina; operare in gruppi di lavoro nell ottica del recupero; seguire attraverso strumenti più informali l esecuzione di compiti o di determinate consegne. rafforzare, nel caso di lavoro di gruppo, il principio della collaborazione reciproca. VERIFICA E VALUTAZIONE La verifica del progetto di miglioramento sarà regolare e continua per una costante valutazione dei ritmi e dei livelli di apprendimento di ciascun alunno, dell acquisizione dei contenuti e delle abilità e dello sviluppo delle competenze. Verifica e valutazione costituiranno lo strumento privilegiato per la continua regolazione del progetto, permettendo di introdurre per tempo modificazioni o integrazioni che risultassero opportune. Saranno finalizzate anche a valutare l efficacia dei metodi adottati, ad operare eventuali modifiche e ad individuare tempestivamente gli eventuali correttivi da introdurre in corso d opera. Alla fine dei percorsi, oltre alle prove oggettive predisposte da ciascun team, sarebbe opportuno somministrare delle schede di monitoraggio volte a rilevare il livello di soddisfazione da parte degli alunni in riferimento alle attività proposte, in quanto ritenute importanti allo scopo di migliorare la pratica didattica e la motivazione ad apprendere (vedere allegato 1 come esempio). Le F. S. alla valutazione e autovalutazione Ins. Marcella Castori Ins. Miriam Tanchis
7 Allegato 1/esempio QUESTIONARIO DI GRADIMENTO ( Laboratorio sull apprendimento di un metodo di studio ) IMPARARE AD IMPARARE Le attività proposte per imparare a studiare sono state utili? Ti è servito costruire insieme schemi? Ti è servito costruire insieme mappe? Tabelle, schemi e mappe ti aiutano a ricordare le informazioni nel momento dell esposizione orale? Ti sono piaciute le attività alla L.I.M.? Sapresti costruire da solo uno schema? Sapresti costruire da solo una semplice mappa? Ritieni di aver migliorato le tue tecniche di studio? Sei riuscito a lavorare in gruppo? MOLTO ABBASTANZA POCO PER NIENTE
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