Voluntary disclosure: criticità ancora aperte e possibili soluzioni. Valerio Stroppa

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1 Voluntary disclosure: criticità ancora aperte e possibili soluzioni Valerio Stroppa

2 Il quadro normativo Legge n. 186/2014 (e di conseguenza ) D.L. 167/1990 (art. da 5-quater a 5-septies) Provvedimento A.E. del 30 gennaio 2015 Circolare A.E. n. 10/E del 13 marzo 2015

3 Le alternative a disposizione La collaborazione volontaria internazionale (c.d. voluntary estera) Art. 1, co. 1, legge 186/2014 La collaborazione volontaria nazionale (c.d. voluntary interna) Art. 1, co. 2, legge 186/2014

4 A cosa servono? VD estera: emersione spontanea di capitali illecitamente detenuti all estero (cioè in violazione delle norme sul monitoraggio fiscale) VD nazionale: regolarizzazione di infedeltà dichiarative non connesse alle attività estere, ma relative a violazioni di norme fiscali domestiche Violazioni commesse entro il 30 settembre 2014 (max anno d imposta 2013) Soluzioni complementari e non alternative tra loro!

5 Modalità e termini di adesione La collaborazione volontaria può essere attivata fino al 30 settembre 2015; Il modello di richiesta di accesso alla procedura va presentato esclusivamente per via telematica; direttamente (se si è abilitati a Entratel o Fisconline) oppure tramite i soggetti incaricati.

6 Adesioni alla VD: sei mesi col freno tirato Alla data del 30 maggio 2015 (cinque mesi dopo l entrata in vigore) le istanze di VD presentate all Agenzia delle Entrate erano Le prime pratiche riguardavano imponibili emersi per 260 milioni di euro per le imposte dirette, 16 milioni ai fini IRAP e 12 milioni ai fini IVA PERCHÉ??

7 I dubbi irrisolti Tuttora molte tematiche operative ancora da chiarire; Molte istanze pronte ma ferme nel cassetto dei professionisti; Rischio ingolfamento a ridosso della scadenza; Necessità di proroga?

8 Raddoppio penale : problema Principale problematica che frena le istanze è raddoppio dei termini di accertamento in presenza di reato tributario (ex art. 43 DPR 600/1973); Rischio autogol dei contribuenti che si autodenunciano; Raddoppio anche se reato è non punibile; Maggiore onerosità della regolarizzazione (con raddoppio si va a: 2006/2013 in caso di infedele dichiarazione(invece che 2010/2013) 2004/2013 in caso di omessa dichiarazione (invece che 2009/2013)

9 Raddoppio penale : soluzione La soluzione è data dal decreto delegato certezza del diritto (attuazione Legge 23/2014); Modifica art. 43, comma 3 del DPR 600/1973 e art. 57, comma 3 del DPR 633/1972: esclude il raddoppio dei termini per l accertamento in caso di reato tributario qualora la denuncia da parte dell Amministrazione finanziaria sia stata presentata o trasmessa all'autorità giudiziaria oltre la scadenza ordinaria dei termini Vengono fatti salvi gli effetti degli atti impositivi notificati alla data di entrata in vigore del decreto legislativo in esame; Ritardo accumulato nell approvazione (prima lettura del CdM è del 20 aprile 2015)

10 Prelievi esteri: problema Nella relazione illustrativa alla VD vanno indicati dati relativi a utilizzo e dismissione delle attività estere Necessità di giustificare i prelievi anomali (peraltro: quali sono?) Rischio presunzione art. 32 DPR 600/1973 (non vale per professionisti) Prova diabolica. DRE Lombardia: delle somme prelevate deve essere fornita la tracciabilità (versamento in pari data o in tempi molto ravvicinati su altro conto, acquisto di beni mobili, immobili etc..). Rischio delazione per pagamenti effettuati in nero (conseguenze estreme: denuncia per calunnia) Rischio di innescare ulteriori approfondimenti in sede penale;

11 Prelievi esteri: soluzione Secondo le Entrate, i prelevamenti non giustificati possono ritenersi utilizzati per sostenere spese correnti in ragione dell importo, del periodo in cui vengono effettuati e della frequenza. Deve, quindi, rivelarsi plausibile, in considerazione del concorrere di questi aspetti diversi, l uso personale delle somme prelevate. E' fatta salva la specifica disciplina probatoria prevista per i soggetti che esercitano attività d'impresa. ODCEC Milano: no automatismo nella tassazione dei prelievi

12 Cassette di sicurezza: problema Denaro e preziosi detenuti in cassette di sicurezza, in Italia e/o all estero, devono essere dichiarati in VD (ai fini di tassazione e monitoraggio fiscale); Difficoltà estrema nel targare il contante Posizione rigida dell AdE (attribuzione integrale del denaro al primo anno utile nella VD e conseguente tassazione)

13 Cassette di sicurezza: soluzione Possibile riconoscere la correlazione tra i prelievi sui conti esteri del contribuente (probabilmente) non dichiarati e le immissioni di denaro all interno di cassette di sicurezze aperte in Italia (occhio però a rischio sanzioni valutarie fino al 50%); L apertura delle cassette di sicurezza deve essere effettuata alla presenza di un pubblico ufficiale e testimoni, al fine di attestarne il contenuto. La prassi professionale individua nell attività di forensic contabile un metodo valido ricostruire la storia del denaro (asset tracing) ODCEC Milano: sì sanzioni RW su intero periodo , no rilevanza reddituale

14 Rapporti con Unico 2015: problema Impossibilità di avvalersi di fiduciaria retroattivamente (i.e.: obbligo di quadro RW su 2014 e parte del 2015); Obbligo di dichiarare le attività estere con procedura di VD non ancora conclusa, sia ai fini RW sia ai fini IVIE/IVAFE; Rischio autogol (dichiarare presente con passato non ancora sanato) e possibili conseguenti cause ostative

15 Rapporti con Unico 2015: soluzione Nulla da fare su fiduciaria retroattiva (maggiori oneri amministrativi ed economici per il contribuente) Conseguenza estrema: chi vuole anonimato a tutti i costi (non verso Fisco ma verso terzi) va incontro volontariamente a sanzioni; Nessun problema in caso di presentazione contestuale o quasi di VD e RW 2015; Possibilità di avvalersi di ravvedimento agevolato per presentazione quadro RW entro 90 giorni da scadenza, pagando sanzione di 258 euro; ODCEC Milano: relazione accompagnatoria, in quanto aggiornata a data di presentazione dell istanza, potrebbe sostituire quadro RW

16 Imposte estere: problema Art. 165, co. 8 TUIR vieta la detrazione delle imposte pagate all estero in caso di omessa presentazione della dichiarazione o di omessa indicazione dei redditi prodotti all estero nella dichiarazione presentata (ipotesi prevalente nella VD); Circolare 9/2015 dell AdE non dice nulla in chiave VD; Rischio doppia imposizione sui medesimi redditi; Caso specifico dell Euroritenuta ed effetti paradossali su chi ha schermato i conti e chi no;

17 Imposte estere: soluzioni Prima di presentare l istanza di VD, possibile sanare le violazioni reddituali attraverso il ravvedimento operoso (ove è consentito far valere il foreign tax credit); Di seguito, il contribuente può fare istanza di VD per sanare eventuali violazioni commesse in relazione alle norme sul monitoraggio fiscale o comunque in relazione ad altre violazioni non sanate attraverso la procedura di ravvedimento operoso; In tal senso anche l ODCEC Milano; Per i paesi con Convenzione alcune sentenze affermano la detraibilità dell imposta anche senza l obbligo dichiarativo previsto da norma domestica (CTP Milano n. 2944/17/15) Resta possibilità di chiedere rimborso all autorità estera (ma strada poco conveniente, specie per gli importi più contenuti)

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