LAVORO ESTIVO RECUPERO DEBITO I H a.s SCALA DELL AMPERE 1MA 1KA. 1gradino=

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LAVORO ESTIVO RECUPERO DEBITO I H a.s. 2013-2014 SCALA DELL AMPERE 1MA 1KA. 1gradino="

Transcript

1 LAVORO ESTIVO RECUPERO DEBITO I H a.s MULTIPLI E SOTTOMULTIPLI DELLE UNITÁ DI MISURA L AMPERE É L UNITÁ DI MISURA DELLA INTENSITÁ DI CORRENTE LA CORRENTE SI INDICA CON LA LETTERA I L AMPERE SI INDICA CON LA LETTERA A SCALA DELL AMPERE 1MA 1gradino= 10 3 GRANDEZZE TIPICHE DELLA CORRENTE IN LABORATORIO -3 1mA=1 milliampere=10 A -6 1uA=1 microampere=10 A -9 1nA=1nanoAmpere=10 A -12 1pA=1picoAmpere=10 A 1KA m 1 A 3 1gradino= 10 1mA m 1uA m 1nA m 1pA Per trasformare i ma (milliampere) in pa (picoampere) bisogna scendere nella scala di misura e 3 quindi dobbiamo moltiplicare il numero che si vuole convertire tante volte per 10 tanto quanto sono i gradini da compiere, per esempio da ma a pa dobbiamo scendere di tre gradini per cui moltiplichiamo tre volte per ESEMPIO 15mA quanti pa sono? mA= pa=15 10 pa 3 10 il numero da convertire: se invece dobbiamo trasformare i na in A dobbiamo salire nella scala e quindi dobbiamo 3 moltiplicare il numero che si vuole convertire tante volte per10 quanti sono i gradini da compiere ESEMPIO 12nA quanti A sono? nA= pa=12 10 A

2 COMPLETARE LE SEGUENTI CONVERSIONI: 1A= ma 12A= pa 24uA= 50mA= 13nA= 30uA= pa= A 50A= ma= na 9nA= ma= A A A A 12,5mA= A = ua 37,8pA= ua= ma 56,9uA= ma= na 97.4nA= ma= pa= A 23,5mA= A 54,9nA= A = ma = pa 33,87uA= pa= A= ma 1540,65mA= pa= na= A nA= ma= pa= A 2

3 IL VOLT É L UNITÁ DI MISURA DELLA TENSIONE O DELLA DIFFERENZA DI POTENZIALE LA TENSIONE O DIFFERENZA DI POTENZIALE SI INDICA CON LA LETTERA V IL VOLT SI INDICA CON LA LETTERA V SCALA DEL VOLT 1MV GRANDEZZE TIPICHE DELLA TENSIONE IN LABORATORIO 3 1KV=1KiloAmpere= 10 V -3 1mV=10 V -6 1uV=10 V 1KV m 3 1gradino= 10 1 V 1gradino= 1mV m uV m 1nV m 1pV Per trasformare i mv (millivolt) in V bisogna salire nella scala di misura e quindi dobbiamo 3 moltiplicare il numero che si vuole convertire tante volte per 10 quanti sono i gradini da compiere, da 1V a 1mV dobbiamo scendere un gradino per cui moltiplichiamo una sola volta per 3 10 il numero da convertire: ESEMPIO 15mV quanti V sono? dobbiamo salire di un gradino per passare da mv a V, quindi dobbiamo moltiplicare per -3 15mV= V il numero da convertire se invece dobbiamo trasformare i V in mv dobbiamo scendere di un gradino nella scala e quindi dobbiamo moltiplicare il numero che si vuole convertire per10 3 5V=5 10 mv 3 COMPLETARE LE SEGUENTI CONVERSIONI: 1V= mv 18V= uv 32uV= V 500mV= V 1300nV= V 34uV= mv= V 6,5V= mv= uv 90,89nV= mv= V 6450nV= V= mv 94,7uV= mv= V 3

4 SCALA DEL TEMPO 1h 1gradino= 60 GRANDEZZE TIPICHE DEL TEMPO IN LABORATORIO -3 1ms=1 millisecondo=10 s -6 1us=1 microsecondo=10 s -9 1ns=1nanosecondo=10 s -12 1ps=1picosecondo=10 s 1gradino= 60 1min m 1 s 1gradino= 1ms m us m 3 1gradino= 10 1ns m 1ps 1min = 60s 1h=60min= 60 60s = 3600s Per trasformare i ms (millisecondi) in s (secondi) bisogna salire nella scala di misura e quindi dobbiamo moltiplicare il numero che si vuole convertire per un gradino per cui moltiplichiamo una sola volta per 3 10, da 1s a 1ms dobbiamo scendere 3 10 il numero da convertire. ESEMPIO 15ms quanti s sono? dobbiamo salire di un gradino per passare da ms a s, quindi dobbiamo moltiplicare per -3 15ms= s il numero da convertire se invece dobbiamo trasformare i s (secondi) in ms (millisecondi) dobbiamo scendere di un gradino nella scala e quindi dobbiamo moltiplicare il numero che si vuole convertire per10 3 5s=5 10 ms lo stesso si può dire quando dobbiamo trasformare le ore in minuti o le ore in secondi, in questo caso scendiamo di 1 o di 2 gradini, quindi dobbiamo moltiplicare per 60 se scendiamo di un gradino oppure di se scendiamo di due gradini 2h = = 7200s 1h 20 min = = = 4800s 35min = ,58h 3 4

5 COMPLETARE LE SEGUENTI CONVERSIONI: 1s= ms 18s= us 2h20min= min= s 500ms= 1300ns= 34us= ms= s 6h= s= ms s s 3h= min= s 1h50min= min= s 6h= s= ms 3h= min= s 1h50min= min= s 3h18min= min= s 4h58min= min= s 3h23min= s= h 3h43s= min= s 1h50min65s= min= s 54min32s= min= s 1h43min25s= s= h 2h23min43s= min= s 6h12min65s= min= s 54s= min 24m= h= s 5

6 ENERGIA ELETTRICA Cariche elettriche Con il nome di elettricità si intendono tutti quei fenomeni fisici nei quali intervengono cariche elettriche. La carica elettrica è una delle proprietà fondamentali della materia. Esistono due tipi diversi di carica elettrica: positiva e negativa. Due corpi carichi che possiedono cariche elettriche di tipo opposto (positiva l'uno e negativa l'altro) si attraggono, mentre due corpi che possiedono cariche di tipo uguale (entrambe positiva o entrambe negativa) si respingono. Per descrivere dove le cariche elettriche si trovano e come si muovono conviene partire dalla struttura della materia: questa è formata da particelle piccolissime dette molecole, a loro volta formate da particelle ancora più piccole, dette atomi. L'atomo è costituito da tre tipi di particelle: neutroni, protoni ed elettroni. I protoni e i neutroni sono concentrati nella parte più interna dell'atomo, detta nucleo. I neutroni non possiedono alcuna carica elettrica mentre i protoni hanno carica elettrica positiva. Gli elettroni, che hanno una massa molto più piccola di quella dei protoni e dei neutroni, si muovono invece intorno al nucleo. Essi possiedono una carica elettrica uguale in quantità a quella dei protoni ma negativa. Il nucleo quindi, avendo cariche elettriche positive, tiene legati a sé gli elettroni, che hanno carica negativa. In alcuni elementi però gli atomi possono perdere facilmente gli elettroni più esterni; questi elettroni, abbandonando l'atomo originario, possono muoversi liberamente e all'interno della sostanza si può avere un movimento di cariche elettriche. Conduttori e isolanti I conduttori sono materiali in cui le cariche elettriche si possono muovere facilmente. Negli isolanti invece la carica resta localizzata (non si muove). Il diverso comportamento di conduttori e isolanti dipende dalla diversa forza che lega al nucleo degli atomi gli elettroni più lontani. I materiali conduttori più noti sono i metalli perché negli atomi dei metalli questa forza è piccola e quindi gli elettroni esterni sono liberi di muoversi. Esempi di alcuni conduttori e isolanti: CONDUTTORI ISOLANTI rame argento oro alluminio carbone ferro suolo corpi umidi vetro porcellana materie plastiche gomma seta cotone legno carta 6

7 Differenza di potenziale Immaginiamo di avere due oggetti conduttori tenuti separati e che su uno di essi (A) sia stata accumulata una certa quantità di elettroni (carica negativa) sottratti all'altro (B), che quindi presenta una carica positiva. In queste condizioni, poiché abbiamo visto che cariche uguali si respingono e cariche diverse si attirano, se si volesse trasportare altri elettroni dal corpo B al corpo A, si dovrebbe vincere una forza contraria e quindi spendere una certa energia. Si dice allora che tra i due oggetti esiste una differenza di potenziale elettrico (V), o più comunemente una tensione elettrica, che è tanto più alta quanto maggiori sono le cariche accumulate sui due oggetti. L'unità di misura della differenza di potenziale è il volt (simbolo V). Corrente elettrica Se colleghiamo i due oggetti con un filo metallico gli elettroni cominciano a fluire lungo il filo per spostarsi dal corpo A al corpo B e ristabilire l'equilibrio elettrico. Sotto l'azione della tensione elettrica si stabilisce cioè nel filo una corrente elettrica. In generale la corrente elettrica è il flusso di cariche che si genera tra due punti a diverso potenziale collegati da un conduttore. Come già detto la corrente elettrica tende a ristabilire l'equilibrio, a riportare cioè i due punti allo stesso potenziale. Per avere quindi un flusso continuo di cariche bisogna mantenere la differenza di potenziale mediante un generatore (ad esempio una pila). Si definisce intensità di corrente elettrica (I) il rapporto tra la carica Q che attraversa la sezione trasversale di un conduttore in un intervallo di tempo t e l'intervallo di tempo stesso. Q I = 1 C 1A = t 1s L'unità di misura dell'intensità di corrente elettrica è l'ampere (simbolo A). ENERGIA ELETTRICA Cariche elettriche Con il nome di si intendono tutti quei fenomeni fisici nei quali intervengono cariche elettriche. La è una delle proprietà fondamentali della materia. Esistono due tipi diversi di carica elettrica: e. Due corpi carichi che possiedono cariche elettriche di tipo (positiva l'uno e negativa l'altro) si, mentre due corpi che possiedono cariche di tipo (entrambe positiva o entrambe negativa) si. Per descrivere dove le cariche elettriche si trovano e come si muovono conviene partire dalla struttura della materia: questa è formata da particelle piccolissime dette, a loro volta formate da particelle ancora più piccole, dette. L'atomo è costituito da tre tipi di particelle: neutroni, protoni ed elettroni. I e i sono concentrati nella parte più interna dell'atomo, detta. I neutroni non possiedono alcuna carica elettrica mentre i protoni hanno carica elettrica. Gli, che hanno una massa molto più piccola di quella dei protoni e dei neutroni, si invece intorno al nucleo. Essi possiedono una carica elettrica uguale in quantità a quella dei protoni ma. Il nucleo quindi, avendo cariche elettriche positive, tiene legati a sé gli elettroni, che hanno carica negativa. 7

8 In alcuni elementi però gli atomi possono facilmente gli elettroni più ; questi elettroni, abbandonando l'atomo originario, possono muoversi liberamente e all'interno della sostanza si può avere un di cariche elettriche. Conduttori e isolanti I sono materiali in cui le cariche elettriche si possono muovere facilmente. Negli invece la carica resta localizzata (non si muove). Il diverso comportamento di conduttori e isolanti dipende dalla diversa forza che lega al nucleo degli atomi gli elettroni più lontani. I materiali conduttori più noti sono i perché negli atomi dei metalli questa forza è piccola e quindi gli elettroni esterni sono liberi di muoversi. Esempi di alcuni conduttori e isolanti: CONDUTTORI ISOLANTI rame argento oro alluminio carbone ferro suolo corpi umidi vetro porcellana materie plastiche gomma seta cotone legno carta Segna per ogni domanda l'unica risposta corretta. 1) In relazione ai seguenti fenomeni che riguardano le cariche elettriche, indica l'unica affermazione sbagliata: a) la carica elettrica si può manifestare in due modi, che per convenzione indichiamo come carica positiva e carica negativa b) gli oggetti che manifestano cariche elettriche dello stesso segno si respingono c) gli oggetti che manifestano cariche elettriche di segno opposto si attirano d) gli oggetti con carica elettrica si attirano mentre gli oggetti privi di carica si respingono 2) In relazione alle particelle subatomiche, indica l'unica affermazione sbagliata: a) gli elettroni sono presenti in tutti gli atomi e hanno sempre carica negativa b) i protoni sono presenti in tutti gli atomi e hanno sempre carica positiva c) i neutroni sono presenti in tutti gli atomi e hanno carica positiva solo se sono in numero maggiore dei protoni d) gli elettroni hanno una massa molto più piccola di quella dei protoni e dei neutroni 3) Due sfere cariche positivamente sono appese a un filo. E' corretta la situazione rappresentata in figura? a) sì, perché corpi con cariche uguali si attraggono b) sì, perché un corpo più grande attrae un corpo più piccolo c) no, perché corpi con cariche uguali si respingono d) no, perché corpi con cariche uguali non si influenzano 8

9 4) Indica l'unità di misura della differenza di potenziale: a) coulomb b) volt c) ampere d) watt 5) Indica la relazione che definisce l'intensità di corrente elettrica: a) Q I = t b) I = Q t c) t I = Q d) I = Q + t Indica per ciascuna frase se è vera (V) o falsa (F). 1) La plastica è un materiale isolante. 2) Nel nucleo di un atomo sono presenti protoni, neutroni ed elettroni. 3) Il ferro è un materiale conduttore. 4) Affinché in un conduttore circoli corrente occorre connettere ai suoi capi un'apparecchiatura in grado di mantenere una differenza di potenziale. 5) L'unità di misura dell'intensità di corrente è il volt. Completa le seguenti frasi utilizzando alcune delle parole riportate sotto. 1) Un corpo si dice se distribuendo in un suo punto una carica elettrica essa resta localizzata nell'intorno del punto. 2) Un corpo in cui la quantità di carica positiva è uguale alla quantità di carica negativa si dice. 3) Le particelle che muovendosi determinano l'elettrizzazione di un corpo sono. 4) Due corpi dotati di carica elettrica dello stesso segno posti l'uno vicino all'altro si. 5) Tensione ha lo stesso significato di. intensità di corrente / differenza di potenziale / i protoni / i neutroni / gli elettroni / attraggono /respingono / positivo / negativo / neutro / isolante / conduttore Differenza di potenziale Immaginiamo di avere due oggetti conduttori tenuti separati e che su uno di essi (A) sia stata accumulata una certa quantità di elettroni (carica ) sottratti all'altro (B), che quindi presenta una carica. In queste condizioni, poiché abbiamo visto che cariche uguali si e cariche diverse si, se si volesse trasportare altri elettroni dal corpo B al corpo A, si dovrebbe vincere una forza contraria e quindi spendere una certa. Si dice allora che tra i due oggetti esiste una differenza di potenziale elettrico (V), o più comunemente una elettrica, che è tanto più alta quanto maggiori sono le cariche accumulate sui due oggetti. L'unità di misura della differenza di potenziale è il (simbolo V). 9

10 Corrente elettrica Se colleghiamo i due oggetti con un filo metallico gli elettroni cominciano a fluire lungo il filo per spostarsi dal corpo A al corpo B e ristabilire l'equilibrio elettrico. Sotto l'azione della tensione elettrica si stabilisce cioè nel filo una. In generale la corrente elettrica è il di cariche che si genera tra due punti a diverso collegati da un. Come già detto la corrente elettrica tende a ristabilire, a riportare cioè i due punti allo stesso potenziale. Per avere quindi un flusso continuo di cariche bisogna mantenere la differenza di potenziale mediante un (ad esempio una pila). Si definisce intensità di corrente elettrica (I) il rapporto tra la Q che attraversa la sezione trasversale di un conduttore in un intervallo di t e l'intervallo di tempo stesso. L'unità di misura dell'intensità di corrente elettrica è l' (simbolo A). Potenza ed energia elettrica Quando si sposta una carica da un punto ad un altro punto di un campo elettrico si compie lavoro Il lavoro si indica con il simbolo L ed ha come unità di misura il joule ([j]). Una carica positiva tende, spontaneamente, a spostarsi da punti a potenziale maggiore a punti a potenziale minore. La sollecitazione che mette in movimento le cariche è la differenza di potenziale (detta anche tensione elettrica). L 1J V = 1V = q 1C La sollecitazione al movimento delle cariche elettriche disponibili è determinata da una differenza di potenziale a cui esse vengono sottoposte. Il dispositivo che riesce ad azionare questo movimento di carica è definito generatore elettrico e i punti tra i quali si costituisce una tensione si chiamano poli del generatore. Il percorso lungo il quale scorrono le cariche elettriche viene definito circuito elettrico ed è costituito, essenzialmente, da un collegamento, realizzato con materiali conduttori tra i due poli del generatore. Le cariche percorrono, quindi, un circuito chiuso. La potenza elettrica, indicata con il simbolo P, è un parametro tipico di ogni apparecchiatura elettrica. La potenza elettrica indica quindi l energia assorbita o erogata dall apparecchiatura nell unità di tempo, oppure, il lavoro fatto nell unità di tempo: L 1J P = 1W = t 1 s Un dispositivo che butta fuori potenza si dice che eroghi potenza Un dispositivo che riceve potenza la utilizza. Un generatore è un dispositivo che eroga potenza verso il resto del circuito. Un utilizzatore o carico è un dispositivo che assorbe potenza. 1 joule = 1 watt sec ondo L unità di misura dell energia elettrica è un multiplo del W s(watt secondo) cioè il W h (watt ora) o il KW h (kilowattora). 10

11 La prima legge di Ohm Se ai capi di un conduttore applichiamo una d.d.p. (DIFFERENZA DI POTENZIALE) O TENSIONE ELETTRICA DIVERSA DA ZERO nel conduttore nasce un flusso di carica elettrica tra i punti in cui si stabilisce questa d.d.p. Questo flusso di carica che attraversa il conduttore nell unità di tempo viene chiamato CORRENTE ELETTRICA che si indica con la lettera I. Il fenomeno della conduzione della carica in un conduttore ha dunque una causa e un effetto. CAUSA DIFFERENZA DI POTENZIALE o TENSIONE EFFETTO CORRENTE A I V A >V B I B - Se V A (il potenziale del punto A) è maggiore di V B (potenziale del punto B) il verso della corrente sarà da A a B A I V B >V A I B - Se V B (il potenziale del punto B) è maggiore di V A (potenziale del punto A) il verso della corrente sarà diretto da B a A. LA CORRENTE SCORRE SEMPRE DAL PUNTO A POTENZIALE PIÙ ALTO AL PUNTO A POTENZIALE PIÙ BASSO!!!!! Se si aumenta il valore della tensione elettrica o differenza di potenziale applicata ai capi del conduttore (V A - V B ) aumenta anche il valore della corrente che circola nel conduttore, viceversa, se si diminuisce il valore della tensione applicata ai capi del conduttore diminuisce in proporzione la corrente che circola nel conduttore. Inoltre si può verificare che se si applica la stessa differenza di potenziale all'estremità di due bacchette di uguali dimensioni ma di diverso materiale l'intensità di corrente che le percorre è diversa. Si definisce resistenza (R) il rapporto tra la differenza di potenziale applicata ad un conduttore (V) e l'intensità di corrente che circola in esso (I). 11

12 La resistenza indica la capacità che un conduttore ha di opporsi al passaggio della corrente. Ogni conduttore ha quindi una sua resistenza caratteristica. L'unità di misura della resistenza è l'ohm (Ω). Il legame che c è tra tensione (differenza di potenziale) e corrente è dato dalla legge di Ohm che è la legge fondamentale dell elettrotecnica: R = VA V I R è la resistenza del conduttore. B La resistenza del conduttore misura la difficoltà che le cariche incontrano quando attraversano un conduttore (ricorda che la corrente è data da un flusso di cariche). Molto spesso la d.d.p. tra due punti V A - V B viene indicata con la semplice lettera V e di conseguenza la legge di Ohm diventa: V R = I L unità di misura della resistenza è l ohm( Ω ). R è costante e quindi corrente e tensione sono direttamente proporzionali (cioè, ad esempio, se raddoppia V raddoppia anche I). La legge di Ohm si può anche esprimere tramite le espressioni ricavate dalla formula di sopra e cioè con le formule inverse V = R I e V I = R Il reciproco della resistenza è la conduttanza che si indica con la lettera G, l unità di misura della conduttanza è il siemens(s). Tabella delle grandezze viste RICORDARE LA LEGGE DI OHM E FACILE!!!!! BASTA RICORDARE LE INIZIALI DI QUESTA FRASE: Viva la Repubblica Italiana Viva (chi che cosa? =) Repubblica Italiana GRANDEZZA SIMBOLO GRANDEZZA SIMBOLO UNITA DI MISURA DIFFERENZA POTENZIALE DI V VOLT V INTENSITA' DI CORRENTE I AMPERE A SIMBOLO UNITA DI MISURA CARICA ELETTRICA Q COULOMB C INTERVALLO DI TEMPO Δt SECONDO s RESISTENZA R OHM Ω 12

13 Trasformazioni importanti k sta per chilo e significa x1000 es: 2,5 kω = 2500Ω m sta per milli e significa :1000 es: 400 ma = 0,4A La prima legge di Ohm Abbiamo detto che la corrente elettrica scorre in un finché ai capi del conduttore c'è una. Inoltre si può verificare che se si applica la stessa differenza di potenziale all'estremità di due bacchette di uguali ma di diverso l'intensità di corrente che le percorre è. Si definisce resistenza (R) il rapporto tra la applicata ad un conduttore (V) e l' che circola in esso (I). V R = I La resistenza indica la capacità che un conduttore ha di al passaggio della corrente. Ogni conduttore ha quindi una sua resistenza caratteristica. L'unità di misura della resistenza è l' (Ω). Formule inverse: 1V 1Ω = 1A V I = V = R I R R è e quindi corrente e tensione sono proporzionali (cioè, ad esempio, se raddoppia V anche I). Tabella delle grandezze viste GRANDEZZA SIMBOLO DIFFERENZA POTENZIALE INTENSITA' CORRENTE DI DI GRANDEZZA SIMBOLO I UNITA DI MISURA VOLT CARICA ELETTRICA COULOMB C Δt SECONDO s RESISTENZA R OHM SIMBOLO UNITA DI MISURA V A Trasformazioni importanti k sta per e significa x1000 m sta per e significa :1000 es: 2,5 kω = Ω es: 400 ma = A 13

14 Segna per ogni domanda l'unica risposta corretta. 1) Indica la relazione che esprime la prima legge di Ohm: a) I R = V b) R = V I c) V R = I d) R = V + I 2) Indica l'unità di misura della resistenza: a) volt b) ampere c) coulomb d) ohm 3) Indica quale tra i seguenti materiali non è conduttore: a) rame b) vetro c) ferro d) alluminio 4) In un conduttore ai cui capi è presente una differenza di potenziale di 12 V circola una corrente pari a 0,5 A. Qual è il valore della corrente che circola nel conduttore se ai suoi capi è presente una differenza di potenziale di 24 V? a) 0,25 A b) 0,5 A c) 1 A d) non si può dire Indica per ciascuna frase se è vera (V) o falsa (F). 1) Corrente e tensione sono grandezze inversamente proporzionali. 2) Ogni materiale ha una sua resistenza caratteristica. 3) Due corpi dotati di carica elettrica dello stesso segno posti l'uno vicino all'altro si attraggono. 4) La carta è una materiale conduttore. 5) Nel nucleo di un atomo sono presenti protoni e neutroni. Completa le seguenti frasi. 1) I protoni e i neutroni sono concentrati nella parte più interna dell'atomo, detta. 2) Gli elettroni hanno una carica elettrica. 3) I materiali conduttori più noti sono i. 4) La corrente elettrica è il flusso di cariche che si genera tra due punti diverso collegati da un conduttore. 5) La indica la capacità che un conduttore ha di opporsi al passaggio della corrente. 14

15 Completa la seguente tabella: GRANDEZZA SIMBOLO CARICA ELETTRICA GRANDEZZA SIMBOLO UNITA DI MISURA SIMBOLO UNITA DI MISURA DIFFERENZA POTENZIALE INTENSITA' CORRENTE INTERVALLO TEMPO DI DI DI RESISTENZA 15

16 ESERCIZI SULLA PRIMA LEGGE DI OHM 1) Calcola l'intensità della corrente elettrica che attraversa un conduttore di resistenza pari a 25 Ω quando la differenza di potenziale applicata misura 12 V. 2) Calcola la resistenza di un conduttore ohmico in cui circola, se la differenza di potenziale misura 6,0 V, una corrente di 0,023 A. 3) In un conduttore di resistenza pari a 560 Ω circola una corrente di 11 ma. Calcola la differenza di potenziale applicata ai capi del conduttore. 4) Un conduttore sottoposto a una differenza di potenziale di 10 V viene percorso da una corrente di 0,25 A. Determina la resistenza del conduttore. 5) Calcola la tensione presente ai capi di un conduttore di resistenza 2,2 kω in cui circola una corrente di 7,2 ma. 6) Calcola l'intensità della corrente elettrica che attraversa un conduttore di resistenza pari a 30 Ω quando la differenza di potenziale applicata misura 4,5 V. 7) Ai capi di un conduttore è applicata una differenza di potenziale di 18 V. Calcola la sua resistenza sapendo che esso è attraversato da una corrente di intensità 6 ma. 8) Qual è l'intensità della corrente che percorre un conduttore di resistenza pari a 200 kω quando si applica ai suoi estremi una differenza di potenziale di 500 V? 9) Quale differenza di potenziale si deve applicare agli estremi di un conduttore metallico avente resistenza pari a 12 Ω se si vuole che esso sia percorso da una corrente di intensità 20 A? 10) In un circuito ai cui estremi è applicata una differenza di potenziale di 200 V passa una corrente di intensità 5 A. Calcola la resistenza del circuito. 11) Calcola l'intensità della corrente elettrica che attraversa un conduttore di resistenza pari a 30 Ω quando la differenza di potenziale applicata misura 180 V. 12) Calcola la resistenza di un conduttore ohmico in cui circola, se la differenza di potenziale misura 64 V, una corrente di 0,025 A. 13) In un conduttore di resistenza pari a 4500 Ω circola una corrente di 14 ma. Calcola la differenza di potenziale applicata ai capi del conduttore. 14) Un conduttore sottoposto a una differenza di potenziale di 108 V viene percorso da una corrente di 0,36 A. Determina la resistenza del conduttore. 15) Calcola la tensione presente ai capi di un conduttore di resistenza 85 kω in cui circola una corrente di 5 ma. 16) Calcola l'intensità della corrente elettrica che attraversa un conduttore di resistenza pari a 3,5 KΩ quando la differenza di potenziale applicata misura 58 V. 17) Ai capi di un conduttore è applicata una differenza di potenziale di 180 V. Calcola la sua resistenza sapendo che esso è attraversato da una corrente di intensità 18 ma. 18) Qual è l'intensità della corrente che percorre un conduttore di resistenza pari a 24 kω quando si applica ai suoi estremi una differenza di potenziale di 60 V? 19) Quale differenza di potenziale si deve applicare agli estremi di un conduttore metallico avente resistenza pari a Ω se si vuole che esso sia percorso da una corrente di intensità 20,5 ma? 20) In un circuito ai cui estremi è applicata una differenza di potenziale di 220 V passa una corrente di intensità 12,5mA. Calcola la resistenza del circuito. 16

17 Ricapitolando: Per l intensità di corrente... Per la differenza di potenziale L q V Per la potenza elettrica... Per la resistenza elettrica... 17

18 ESERCIZI 1) Per spostare una carica q 10 calcoli la differenza di potenziale tra i due punti. q = + 10C = C LAB V = = 1500J = + C dal punto A al punto B viene fatto un lavoro LAB = 1500J. Si 2) Una carica di + 0,4mC viene spostata tra due punti sottoposti a una tensione di 1,6V. Si determini l energia spesa per questo processo. q = + 0,4 mc = C ΔV=1,6V L = J 3) Una differenza di potenziale di 5V è in grado di spostare 2C di carica dal punto A al punto B in un campo elettrico. Si determini l energia speso per questo processo. 4) Per spostare una carica dal punto A al punto B viene fatto un lavoro LAB potenziale tra i due punti è V = 200V. Quanto vale la carica? LAB = 50KJ VAB = 200V q = AB = 50KJ. La differenza di 5) La sezione di un conduttore è attraversata in 2min e 20 secondi da una carica complessiva di + 180mC. Si determini l intensità della corrente elettrica. q = 180 mc = C t = 2'20'' = s I = 6) Un conduttore è attraversato da un intensità di corrente I = 25000nA. Si determini la quantità di carica che attraversa una sua sezione in 3 h 4. I = 25000nA 3 t = h= min= s 4 q = 18

19 7) Una apparecchiatura assorbe una energia pari a 3000J in 20s. Si determini la sua potenza. L = 3000J t = 20s P = W 8) Si calcoli il consumo di energia in KWh di una lampada di 60W che viene utilizzata per 20 min. P = 60 W = KW t = 20min = h L = = KWh 9) Con un contatore elettrico è stata misurata l energia consumata da una lavatrice di 1400W. Il valore letto sul contatore è 1,8KWh. Per quanti minuti la lavatrice è rimasta in funzione? P = 1400W L = 1,8 KWh t = h= min 10) Per spostare una carica q = + 100mC dal punto A al punto B viene fatto un lavoro AB calcoli la differenza di potenziale tra i due punti. q = +100mC= C LAB = 1500J V = L = 1500J. Si 11) Una carica di q = + 68mC viene spostata tra due punti sottoposti a una tensione V = 380 determini l energia spesa per questo processo. q = + 68 mc = C V = 380 V L = J 12) Una differenza di potenziale V = 0,058 KV è in grado di spostare q = 126 al punto B in un campo elettrico. Si determini l energia speso per questo processo. q = 126 mc = C V = 0,058 KV = V L = J V. Si mcdi carica dal punto A 13) Per spostare una carica dal punto A al punto B viene fatto un lavoro LAB = 3,6KJ. La differenza di potenziale tra i due punti è V = 2000V. Quanto vale la carica? AB AB L = 3,6 KJ = J V AB q = = 2000V 19

20 14) La sezione di un conduttore è attraversata in 3 min e 25 secondi da una carica complessiva di mC. Si determini l intensità della corrente elettrica. q = mc = C t = 3min 25sec = s I = 15) Un conduttore è attraversato da un intensità di corrente I = 1250u A. Si determini la quantità di carica che attraversa una sua sezione in un quarto d ora. I = 1250u A = A 3 t = h= min= s 4 q = 16) Una apparecchiatura assorbe una energia pari a 260J in 2min e 10s. Si determini la sua potenza. L = 260J t = 2min e 10 s = s P = W 17) Si calcoli il consumo di energia in KWh di una lampada di 100W che viene utilizzata per 32 min. P = 100 W = KW t = 32min = L = h = KWh 18) Con un contatore elettrico è stata misurata l energia consumata da una lavatrice di 1600W. Il valore letto sul contatore è 3,2KWh. Per quanti minuti la lavatrice è rimasta in funzione? P = 1600W L = 3,2 KWh = Wh t = h = min 19) Si calcoli il consumo di energia in KWh di una scopa elettrica di 1200W che viene utilizzata per 13 min. P = 1200 W = KW t = 13min = L = h = KWh 20) Si calcoli il consumo di energia in KWh di un forno elettrico di 3000W che viene utilizzata per 9 min. P = 3000 W = KW t = 9min = L = h = KWh 20

21 21) Un resistore ha una resistenza di 56 Ohm determinare la corrente che circola in esso, conoscendo che hai suoi capi è applicata una tensione di 200 Volt. R = 56 Ω V = 200 V I =? Soluzione: I = 22) Se in un filo scorre una corrente di 16 A, calcolare la quantità di carica che attraversa il conduttore in 3 minuti. I = 16 A t =3 min Q =? Soluzione: Un minuto è formato da 60 secondi, quindi 3 minuti sono l'equivalente di secondi. Q = 23) In una lampadina da 12 volt circola una corrente di 50 ma, si calcoli la resistenza offerta dalla lampadina (determinata dal filamento di tungsteno che compone la lampadina stessa). V = 12 V I = 50 ma R =? Soluzione: Bisogna prima trasformare i ma in A: 50mA= A R= 24) Calcolare la tensione, ai capi di un resistore di una stufa elettrica del valore di 5Kiloohm, attraversata da 10 coulomb per 3,5 secondi. R=5KΩ, Q = 10 C t = 3,5 s V =? Soluzione: Per prima cosa, bisogna calcolare la corrente che circola nel resistore riscaldante, poi calcolare la tensione utilizzando la legge di Ohm I= Bisogna prima trasformare i 5KΩ in Ω e poi usare la legge di Ohm. V= 25) Calcolare la resistenza di un conduttore, sapendo che in essa passa una quantità di carica pari ad 8 millicoulomb in un tempo di 10 millisecondi e che la tensione ai suoi capi è pari a 200Volt. Soluzione: Q = 8 mc t = 10 ms V=200V Bisogna prima trasformare i millisecondi in secondi e poi calcolare la corrente. I= e poi usare la legge di Ohm per determinare la resistenza R= 21

22 26) Calcolare il lavoro in joule prodotto da un resistore che dissipa 250milliwatt,e che è attraversato da una corrente di 100 ma e da una carica di 0,69 coulomb. Soluzione: P =250mW, I = 100 ma, Q = 0,69 C, L =? Per calcolare il lavoro abbiamo bisogno di potenza e tempo, la potenza è un dato dell esercizio non conosco il tempo t=, ricorda di trasformare i ma in A dopo si determina L, prima però bisogna trasformare i milliwatt in watt L= 27) Calcolare la tensione ai capi di un resistore che dissipa 400milliwatt, attraversato da una carica di 100millicoulomb in 50 millisecondi. P=400mW, Q=100mC, t=50ms, V =? Soluzione: Bisogna determinare prima il lavoro speso per spostare la carica L= e dopo determinare la tensione, V= 28) Calcolare la tensione ai capi di un resistore di valore 16Kiloohm, attraversato da 2 milliampere di corrente. Soluzione: R=16 KΩ Bisogna usare la legge di Ohm: V= 29) Un asciugacapelli di 2Kilowatt resta acceso per 15minuti. Determinare l energia assorbita dall apparecchio in Kilowattore. Soluzione: P=2KW, t=15min Bisogna prima trasformare i minuti in ore, un ora è composta da 60 minuti L= 22

23 30) Una lampadina sottoposta ad una tensione di 200 volt è attraversata da una carica di 250millicoulomb in 0,2 secondi. Si determini la resistenza del filo di tungsteno della lampadina e il lavoro speso nel processo. Soluzione: V=200v, Q=250mC, t=0,2s Determini I= R= L= 23

24 Circuito elettrico: è un sistema costituito da almeno un generatore di tensione (per esempio una pila) oppure di corrente, un utilizzatore o carico e un filo conduttore di collegamento tra i due: Il movimento delle cariche elettriche lo chiameremo intensità di corrente o più semplicemente corrente Per convenzione la corrente scorre dal polo positivo al polo negativo della batteria o del generatore. I simboli più semplici che troveremo nei circuiti elettrici sono: filo con la sua resistenza R interruttore generatore ideale di tensione generatore ideale di corrente batteria o generatore di corrente continua (c.c.) massa terra 24

25 GENERATORI DI TENSIONE E DI CORRENTE Un generatore di tensione ideale è un dispositivo a due terminali in grado di mantenere su un carico una tensione con caratteristiche assegnate, qualunque sia il valore di resistenza del carico. Un generatore di corrente ideale è un dispositivo a due terminali in grado di erogare una corrente con caratteristiche assegnate, qualunque sia il valore di resistenza del carico. I generatori ideali non esistono nella realtà, quindi occorre introdurre i Generatori Reali: Un generatore di tensione reale è un generatore di tensione ideale con in serie una resistenza interna che ne limita la tensione che può erogare. La resistenza interna viene anche chiamata Resistenza di Uscita del Generatore. Un generatore di corrente reale è un generatore di corrente ideale con in parallelo una resistenza interna che ne limita la corrente che può erogare. La resistenza interna viene anche chiamata Resistenza di Uscita del Generatore. 25

26 REGOLA DEGLI UTILIZZATORI LA CORRENTE SCORRE SEMPRE DAL PUNTO a POTENZIALE PIÙ ALTO AL PUNTO a POTENZIALE PIÙ BASSO, la tensione si indica sempre con una freccia lunga posta tra i punti in cui si crea la differenza di potenziale, la testa della freccia indica sempre il punto a potenziale più alto che per comodità indicheremo con il segno +, mentre la coda della freccia indica sempre il punto a potenziale più basso che per comodità viene sempre indicato con il segno. se V A >V B allora I scorrerà da A a B V AB = V A V B =R I se V B >V A allora I scorrerà da B a A V BA = V B V A =R I RESISTENZA EQUIVALENTE Un circuito può essere costituito da molte resistenze, allora è comodo definire la Resistenza equivalente. Si definisce Resistenza equivalente (Req) la resistenza che possiamo mettere al posto di tutte quelle presenti nel circuito senza che la corrente e la tensione ai capi del generatore cambino. 26

27 RESISTENZE IN SERIE 2 O PIÙ RESISTENZE SI DICONO IN SERIE SE SONO ATTRAVERSATE DALLA STESSA CORRENTE. RESISTENZA EQUIVALENTE SERIE LA RESISTENZA EQUIVALENTE DI DUE O PIÙ RESISTENZE COLLEGATE IN SERIE È UGUALE ALLA SOMMA DELLE SINGOLE RESISTENZE. V AC =R 1 I V CB =R 2 I V AB = R 1 I+ R 2 I V AB =R 1 I+R 2 I=(R 1 +R 2 ) I=R EQ I quindi R EQ =R 1 +R 2 Nel caso di solo DUE resistenze Se le resistenze fossero state tre: R EQ =R 1 +R 2 +R 3 e così via con altre resistenze. RESISTENZE IN PARALLELO 2 O PIÙ RESISTENZE SI DICONO IN PARALLELO SE AI LORO CAPI E APPLICATA LA STESSA TENSIONE. RESISTENZA EQUIVALENTE PARALLELO LA RESISTENZA EQUIVALENTE DI DUE O PIÙ RESISTENZE COLLEGATE IN PARALLELO È UGUALE ALL INVERSO DELLA SOMMA DEGLI INVERSI DELLE SINGOLE RESISTENZE. I I 1 2 = = VAB R 1 VAB R 2 V V AB AB I = I1 + I2 = + R1 R2 V V 1 1 V I = + = + VAB = R1 R2 R1 R2 R quindi R EQ AB AB AB 1 = R R 1 2 Nel caso di solo DUE resistenze EQ R EQ 1 = R R R Nel caso di TRE resistenze e così via 27

28 Segna per ogni domanda l'unica risposta corretta. 1. Indica la relazione che esprime la prima legge di Ohm: I a) R = V b) R = V I V c) R = I d) R = V + I 2. Quale dei seguenti componenti non può mancare in un circuito elettrico? a) l'interruttore b) il cortocircuito c) la lampadina d) il generatore 3. Un circuito elettrico è: a) un percorso lungo il quale le cariche elettriche si possono muovere con continuità b) un dispositivo capace di creare una differenza di potenziale costante c) un'apparecchiatura capace di misurare la differenza di potenziale d) l'insieme dei componenti elettrici di un dispositivo 4. Due o più componenti di un circuito sono collegati in serie quando: a) a tutti è applicata la stessa differenza di potenziale b) sono attraversati tutti dalla stessa corrente c) sono tutti uguali d) il circuito è chiuso 5. La resistenza equivalente di un insieme di resistenze è: a) la resistenza più bassa dell'insieme che possiamo sostituire senza che correnti e tensioni nel circuito subiscano variazioni b) la resistenza che possiamo sostituire all'insieme delle resistenze senza che correnti e tensioni nel circuito subiscano variazioni c) la resistenza più alta dell'insieme che possiamo sostituire senza che correnti e tensioni nel circuito subiscano variazioni d) la resistenza che si comporta secondo la prima e la seconda legge di Ohm 6. La resistenza equivalente di due resistenze collegate in parallelo corrisponde: a) alla somma delle singole resistenze b) alla resistenza che ha il valore più basso c) all'inverso della somma dei valori inversi delle singole resistenze d) alla somma dei quadrati delle singole resistenze 7. Quale dei seguenti componenti di un circuito è un generatore elettrico? a) il voltmetro b) la pila c) la lampadina d) l'utilizzatore 8. Due o più componenti di un circuito sono collegati in parallelo quando: a) a tutti è applicata la stessa differenza di potenziale b) sono attraversati tutti dalla stessa corrente c) sono tutti uguali d) il circuito è chiuso Indica per ciascuna frase se è vera (V) o falsa (F). 1. La corrente che circola in un conduttore ha lo stesso verso della differenza di potenziale presente ai suoi capi. 2. Nelle nostre case gli elettrodomestici sono collegati in serie. 3. Due o più componenti sono collegati in parallelo se sono attraversati dalla stessa corrente. 4. La resistenza equivalente di 10 resistenze uguali collegate in serie vele 10 volte il valore della singola resistenza. 5. La resistenza equivalente di tre resistenze uguali collegate in parallelo vele il triplo del valore della singola resistenza. 6. La resistenza equivalente di due resistenze collegate in serie corrisponde alla somma delle singole resistenze. Completa le seguenti frasi utilizzando alcune delle parole riportate sotto. 1. La prima legge di Ohm ci dice che V ed I sono due grandezze. 2. L'unità di misura della resistenza è. 3. Nelle luci di Natale che non funzionano più se si brucia anche solo una lampadina, le lampadine sono collegate. 4. Due resistori in parallelo sono sempre sottoposti alla stessa. 5. Il componente che mantiene una differenza di potenziale tra i due punti del circuito a cui è collegato è. 6. La resistenza equivalente di due resistenze uguali collegate in parallelo vale del valore della singola resistenza. corrente elettrica, differenza di potenziale, direttamente proporzionali, il doppio, il watt, il generatore, in parallelo, in serie, inversamente proporzionali, la metà, l'utilizzatore, l'ohm

29 ESERCIZI DI TECNOLOGIA ESEGUI LE SEGUENTI EQUIVALENZE 3 kω = Ω 15 kω = Ω 1,2 kω = Ω 0,5 kω = Ω 4,6 ma = A 25 ma = A 540 ma = A 0,15 ma = A COMPLETA LE SEGUENTI FRASI V è la e si misura in ( ). I è la e si misura in ( ). R è la e si misura in ( ). RIEMPI IL TRIANGOLO SOTTO CON LA LEGGE DI OHM. IN BASE AL TRIANGOLO DI SOPRA, SCRIVI LE FORMULE PER RICAVARE V, R ED I. V = R = I = SVOLGI I SEGUENTI ESERCIZI. 1) V = 9 V R = 3 kω I =? 2) V = 27 I = 450 ma R =? 3) R = 0,25 kω I = 48 ma V =? 4) Calcola la resistenza di un conduttore ohmico in cui circola, se la differenza di potenziale misura 14 V, una corrente di 35 ma. 5) Calcola la differenza di potenziale presente ai capi di un conduttore di resistenza 3,2 kω in cui circola una corrente di 0,95 ma. 6) Calcola l'intensità della corrente elettrica che attraversa un conduttore di resistenza pari a 0,25kΩ quando la differenza di potenziale applicata misura 15 V.

30 POTENZA ED ENERGIA ELETTRICA Potenza elettrica ed energia elettrica. La grandezza fisica Potenza Elettrica si indica con il simbolo P, e caratterizza ogni apparecchiatura elettrica. Se il dispositivo è un generatore si parla di potenza generata, mentre se il dispositivo è un utilizzatore si parla di potenza utilizzata o dissipata. Un utilizzatore viene chiamato anche carico. GENERATORI batteria rete elettrica di casa pila UTILIZZATORI lampadina stufa motore (elettrico) resistore lavatrice lavastoviglie asciugacapelli forno... La Potenza Elettrica indica l energia generata o dissipata nel tempo. Esempi. Lampadina ad incandescenza: sul bulbo si trova la tensione e la potenza: 220 V e 80 W Resistori usati in esercitazioni pratiche: la potenza dissipata si aggira attorno ad 1 W Unità di misura. L unità di misura della potenza è il Watt in onore dello scienziato James Watt, si indica con la lettera W. Formula della potenza. La formula che useremo per calcolare la potenza è P=V I, cioè: la potenza di un apparecchiatura è il prodotto tra la tensione e l intensità di corrente che la attraversa. Come per la legge di Ohm si può usare la regola della piramide e determinare le formule inverse per la tensione e la corrente V=P/I I=P/V POTENZA ED ENERGIA ELETTRICA Potenza elettrica ed energia elettrica. La grandezza fisica si indica con il simbolo, e caratterizza ogni apparecchiatura elettrica. Se il dispositivo è un generatore si parla di potenza, mentre se il dispositivo è un utilizzatore si parla di potenza o. Un utilizzatore viene chiamato anche. La Potenza Elettrica indica l energia generata o dissipata nel tempo. Esempi. Lampadina ad incandescenza: sul bulbo si trova la tensione e la potenza: 220 V e 80 W Resistori usati in esercitazioni pratiche: la potenza dissipata si aggira attorno ad 1 W Unità di misura. 30

31 L unità di misura della potenza è il in onore dello scienziato James Watt, si indica con la lettera. 31

32 Formula della potenza. La formula che useremo per calcolare la potenza è, cioè: la potenza di un apparecchiatura è il prodotto tra la tensione e l intensità di corrente che la attraversa. Come per la legge di Ohm si può usare la regola della piramide e determinare le formule inverse per la tensione e la corrente Potenza elettrica e legge di Ohm. Quando per l apparecchiatura elettrica in esame vale la legge di ohm: V=R I la formula della potenza può assumere altra due forme diverse tra loro ma che forniscono lo stesso risultato. P = R I 2 R Facoltativo 1: dimostra queste due formule Facoltativo 2: scrivi le formule inverse per R ed I dalla prima formula Facoltativo 3: scrivi le formule inverse per V ed I dalla seconda formula Esercizi da svolgere sul quaderno: 1) Una lampada, con resistenza equivalente pari a 324 Ω, assorbe una corrente di 680 ma. Si determini la sua potenza. 2) Un asciugacapelli alimentato dalla tensione di rete, pari a 220 V. Si determini la sua potenza, sapendo che la corrente che lo attraversa è pari a 48,4 A. 3) Fai i calcoli e completa la tabella P = V I R P 230 V 345 Ω 120 V 4,67 A 690 ma 259 Ω 0,33 A 567 Ω 110 V 13,63 Ω 272,22 V 780 ma 2 V 32

33 Esercizi da svolgere sul quaderno: 1) Una lampada, sottoposta ad una tensione di 220 V, assorbe una corrente di 680 ma. Si determini la sua potenza. 2) Un asciugacapelli della potenza di 1000 W è alimentato dalla tensione di rete, pari a 220 V. Si determini la corrente assorbita. 3) Una lampadina è percorsa da una corrente di 450 ma. Sul bulbo è indicata la potenza della lampadina: 75 W. Con quale tensione viene alimentata quella lampadina? 4) Un forno, sottoposta ad una tensione di 220 V, assorbe una corrente di 5,45 ma. Si determini la sua potenza. 5) Una stufa elettrica della potenza di 1500 W, in America viene alimentata dalla tensione di rete, pari a 110 V. Si determini la corrente assorbita. 6) Un conduttore, ai cui estremi è applicata una differenza di potenziale di 120 V è attraversato da una corrente di intensità 10 A. Calcola la potenza sviluppata. 7) Ai capi di una lampadina avente una resistenza di 0,44 kω è mantenuta una differenza di potenziale di 220 V. Qual è la potenza che assorbe? 8) Calcola l'intensità di corrente che circola in una lampadina da 220 V e 100 W quando è accesa. Calcola inoltre la resistenza elettrica della lampadina. 9) Un conduttore, ai cui estremi è applicata una differenza di potenziale di 120 V è attraversato da una corrente di intensità 10 A. Calcola la potenza sviluppata. 10) La differenza di potenziale fornita nelle abitazioni è di 220 V. Quanta corrente assorbe un tostapane da 750 W? 11) Un frullatore ha una resistenza di 161 Ω ed assorbe una corrente di 1,36 A. Calcola la potenza del frullatore. 12) Una lavastoviglie ha una resistenza di 32 Ω. Calcola la potenza della lavastoviglie considerando che la differenza di potenziale fornita nelle abitazioni è di 220 V. 13) Una corrente di 872 ma passa in una lampadina e sviluppa una potenza di 96 W. Si determini la differenza di potenziale presente ai capi della lampadina. 14) In un'automobile tutte le lampadine funzionano con una differenza di potenziale di 12 V. Considerando una lampadina di potenza pari a 20 W calcola l'intensità di corrente che vi circola e la sua resistenza elettrica. 15) In una lampadina passa una corrente di intensità 436 ma sviluppando una potenza di 48 W. Calcola la differenza di potenziale presente agli estremi della lampadina e la sua resistenza. 33

34 ESERCIZI RESISTENZE IN SERIE E PARALLELO 1) Si determini la resistenza in serie ed in parallelo dei seguenti resistori: R1 = 10 kω; R2 = 10 kω; R3 = 5kΩ; R4 = 5 kω. 2) Si determini la resistenza equivalente della rete in fig.1. 3) Si determini la resistenza in serie ed in parallelo dei seguenti resistori: R1=10 kω; R2=5,1 kω; R3=47 kω. 4) Si determini la resistenza equivalente che si vede tra i terminali A e B della rete di fig.2. Esercizi su Ohm e serie-parallelo: 5) In un circuito ai cui estremi è applicata una tensione V = 8 V passa una corrente di intensità I = 2 A. Calcola la resistenza R del circuito. 6) Qual è l'intensità della corrente I che percorre un conduttore di resistenza R = 2 Ω quando si applica ai suoi estremi una d.d.p. V = 8 V? 7) Quale differenza di potenziale si deve applicare agli estremi di un conduttore metallico avente resistenza R = 7 Ω se si vuole che esso sia percorso da una corrente di intensità I = 3 A? 8) Considera il circuito di fig.3, i cui dati sono: R1 = 4 Ω, R2 = 6 Ω, R3 = 8 Ω. Calcola REQ. 9) Considera il circuito di fig.4, i cui dati sono: R1 = 2 Ω, R2 = 2 Ω, R3 = 6 Ω, R4 = 5 Ω. Calcola REQ. 10) Considera il circuito di fig.5, i cui dati sono: R1 = 1 Ω, R2 = 3 Ω, R3 = 6 Ω, R4 = 8 Ω, R5 = 8 Ω, R6 = 1 Ω, R7 = 6 Ω. Calcola la resistenza totale del circuito. 11) Si determini la resistenza in serie ed in parallelo dei seguenti resistori: R1=1 Ω; R2=2 Ω; R3=4 Ω; R4=8Ω. 12) In un circuito ai cui estremi è applicata una tensione V = 2 V passa una corrente di intensità I = 8 A. Calcola la resistenza R del circuito. 13) Qual è l'intensità della corrente I che percorre un conduttore di resistenza R = 5 Ω quando si applica ai suoi estremi una d.d.p. V = 15 V? 14) Quale differenza di potenziale si deve applicare agli estremi di un conduttore metallico aventi resistenza R = 2 Ω se si vuole che esso sia percorso da una corrente di intensità I = 8 A? 15) Considera il circuito di fig.6, i cui dati sono: R1 = 1 Ω, R2 = 3 Ω, R3 = 3 Ω, R4 = 2 Ω. Calcola REQ.Considera il circuito di fig.7, i cui dati sono: R1 = R2 = R5 = 2,5 Ω, R3 = R7 = 4 Ω, R4 = R6 = 6 Ω. REQ=? 34

35 Figura 1 Figura 2 3 Figura Figura 4 Figura 5 gura 6 Fi Figura 7 35

36 Risoluzione di reti elettriche con la legge di Ohm. 1) Dato il circuito in Figura 1 con R 1 =10 Ω, R 2 =20 Ω, R 3 =10 Ω e V=20 V, si determini I 1, I 2, I 3, R eq e I. 2) Dato il circuito in Figura 2 con R 1 =1 kω, R 2 =2 kω, R 3 =3 kω e V=24 V, si determini I e VB. 3) Dato il circuito in Figura 3 con R 1 =40 Ω, R 2 =240 Ω, R 3 =160 Ω e V=68 V, si determini I 1, I 2, I 3, e VP. 4) Dato il circuito in Figura 4 con R 1 =R 2 =800 Ω, R 3 =R 4 =40 Ω e V=12 V, si determini I, I 1, I 2, I 3, e I 4. Figura 1 Figura 2 Figura 3 Figura 4 5) Dati tre resistori si determini il valore della Req quando sono montati in serie e in parallelo fare il disegno) a) con i seguenti valori di resistenza: R 1 =100 Ω, R 2 =200 Ω, R 3 =200 Ω b) con i seguenti valori di resistenza: R 1 =2 kω, R 2 =4 kω, R 3 =4 kω 6) Dato un circuito con due resistori montati in serie si determini il valore della Req, di I e di V1 e V2 quando a) V=10 V, R 1 =400 Ω, R 2 =100 Ω (fare anche il disegno). b) V=24 V, R 1 =1 kω, R 2 =2 kω (fare anche il disegno). 7) Dato un circuito con due resistori montati in parallelo si determini il valore della Req, di I, I1 e I2 quando a) V=12 V, R 1 =200 Ω, R 2 =300 Ω (fare anche il disegno). b) V=12 V, R 1 =400 Ω, R 2 =600 Ω (fare anche il disegno). 8) Un circuito elettrico è costituito da un generatore e da 3 resistori, R 1 =1 kω, R 2 =2 kω, R 3 =3 kω, collegati in serie. La d.d.p. ai capi di R 1 è V 1 =12 V. Disegna il circuito e determina Req, I, V 2 e V 3. 36

37 9) Un circuito elettrico è costituito da una batteria e da 2 resistori, R 1 =400 Ω, R 2 =600 Ω, collegati in parallelo. Disegna il circuito e, sapendo che la corrente che circola in R 1 vale I1=0,03 A, determina V, I 2, Req e I. 10) Data la rete di figura 5 si determini la corrente in ciascun resistore, il potenziale dei punti A,B, C, D,E,F e le differenze di potenziale V CD e V AE e la potenza assorbita dalla rete. R 1 =10KΩ R 2 =1,2KΩ R 3 =5,1KΩ R 4 =8,2KΩ R 5 =5,6KΩ R 6 =3,6KΩ R 7 =1KΩ R 8 =5,6KΩ Figura 5 11) Data la rete di figura 6 si determinino i potenziali dei punti A,B, C, D e la potenza assorbita dalla rete. Figura 6 R 1 =4,7KΩ R 2 =7,5KΩ R 3 =8,2KΩ 12) DATO IL SEGUENTE CIRCUITO, DETERMINA R EQ, I, V AB. E=100V R 1 =20KΩ R 2 =20KΩ R 3 =90KΩ R 4 =50KΩ R 5 =150KΩ R 6 =75KΩ 37

38 13) DATO IL SEGUENTE CIRCUITO, DETERMINA R EQ, I, V AB, V CD E=200V; R 1 =9KΩ; R 2 =50KΩ; R 3 =110KΩ; R 4 =100KΩ; R 5 =140KΩ; R 6 =200KΩ; R 7 =120KΩ; R 8 =20KΩ; 14) DATO IL SEGUENTE CIRCUITO, DETERMINA R EQ, I, V AB E I R1 R2 A R3 R4 C R5 R6 E=100V R 1 =22KΩ R 2 =84KΩ R 3 =70KΩ R 4 =30KΩ R 5 =100KΩ R 6 =300KΩ I B D 15) DATO IL SEGUENTE CIRCUITO, DETERMINA R EQ, I, V AB, V CD E=120V; R 1 =12KΩ; R 2 =120KΩ; R 3 =300KΩ; R 4 =280KΩ; R 5 =15KΩ; R 6 =48KΩ; R 7 =65KΩ; R 8 =10KΩ; 38

Elettricità e magnetismo

Elettricità e magnetismo E1 Cos'è l'elettricità La carica elettrica è una proprietà delle particelle elementari (protoni e elettroni) che formano l'atomo. I protoni hanno carica elettrica positiva. Gli elettroni hanno carica elettrica

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it

LA CORRENTE ELETTRICA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it LA CORRENTE ELETTRICA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it L INTENSITÀ DELLA CORRENTE ELETTRICA Consideriamo una lampadina inserita in un circuito elettrico costituito da fili metallici ed un interruttore.

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA

LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA (Fenomeno, indipendente dal tempo, che si osserva nei corpi conduttori quando le cariche elettriche fluiscono in essi.) Un conduttore metallico è in equilibrio elettrostatico

Dettagli

Visione d insieme DOMANDE E RISPOSTE SULL UNITÀ

Visione d insieme DOMANDE E RISPOSTE SULL UNITÀ Visione d insieme DOMANDE E RISPOSTE SULL UNITÀ Che cos è la corrente elettrica? Nei conduttori metallici la corrente è un flusso di elettroni. L intensità della corrente è il rapporto tra la quantità

Dettagli

Correnti e circuiti a corrente continua. La corrente elettrica

Correnti e circuiti a corrente continua. La corrente elettrica Correnti e circuiti a corrente continua La corrente elettrica Corrente elettrica: carica che fluisce attraverso la sezione di un conduttore in una unità di tempo Q t Q lim t 0 t ntensità di corrente media

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA

LA CORRENTE ELETTRICA L CORRENTE ELETTRIC H P h Prima che si raggiunga l equilibrio c è un intervallo di tempo dove il livello del fluido non è uguale. Il verso del movimento del fluido va dal vaso a livello maggiore () verso

Dettagli

GRANDEZZE ELETTRICHE E COMPONENTI

GRANDEZZE ELETTRICHE E COMPONENTI Capitolo3:Layout 1 17-10-2012 15:33 Pagina 73 CAPITOLO 3 GRANDEZZE ELETTRICHE E COMPONENTI OBIETTIVI Conoscere le grandezze fisiche necessarie alla trattazione dei circuiti elettrici Comprendere la necessità

Dettagli

Esercizi e considerazioni pratiche sulla legge di ohm e la potenza

Esercizi e considerazioni pratiche sulla legge di ohm e la potenza Esercizi e considerazioni pratiche sulla legge di ohm e la potenza Come detto precedentemente la legge di ohm lega la tensione e la corrente con un altro parametro detto "resistenza". Di seguito sono presenti

Dettagli

Tesina di scienze. L Elettricità. Le forze elettriche

Tesina di scienze. L Elettricità. Le forze elettriche Tesina di scienze L Elettricità Le forze elettriche In natura esistono due forme di elettricità: quella negativa e quella positiva. Queste due energie si attraggono fra loro, mentre gli stessi tipi di

Dettagli

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. PREMESSA: Anche intuitivamente dovrebbe a questo punto essere ormai chiaro

Dettagli

La corrente elettrica

La corrente elettrica La corrente elettrica La corrente elettrica è un movimento di cariche elettriche che hanno tutte lo stesso segno e si muovono nello stesso verso. Si ha corrente quando: 1. Ci sono cariche elettriche; 2.

Dettagli

1 di 3 07/06/2010 14.04

1 di 3 07/06/2010 14.04 Principi 1 http://digilander.libero.it/emmepi347/la%20pagina%20di%20elettronic... 1 di 3 07/06/2010 14.04 Community emmepi347 Profilo Blog Video Sito Foto Amici Esplora L'atomo Ogni materiale conosciuto

Dettagli

Corrente elettrica. Esempio LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA. Cos è la corrente elettrica? Definizione di intensità di corrente elettrica

Corrente elettrica. Esempio LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA. Cos è la corrente elettrica? Definizione di intensità di corrente elettrica Corrente elettrica LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA Cos è la corrente elettrica? La corrente elettrica è un flusso di elettroni che si spostano dentro un conduttore dal polo negativo verso il polo positivo

Dettagli

APPUNTI DEL CORSO DI SISTEMI IMPIANTISTICI E SICUREZZA INTRODUZIONE AGLI IMPIANTI ELETTRICI: FONDAMENTI DI ELETTROTECNICA

APPUNTI DEL CORSO DI SISTEMI IMPIANTISTICI E SICUREZZA INTRODUZIONE AGLI IMPIANTI ELETTRICI: FONDAMENTI DI ELETTROTECNICA APPUNTI DEL CORSO DI SISTEMI IMPIANTISTICI E SICUREZZA INTRODUZIONE AGLI IMPIANTI ELETTRICI: FONDAMENTI DI ELETTROTECNICA Concetti e grandezze fondamentali CAMPO ELETTRICO: è un campo vettoriale di forze,

Dettagli

Michele D'Amico (premiere) 6 May 2012

Michele D'Amico (premiere) 6 May 2012 Michele D'Amico (premiere) CORRENTE ELETTRICA 6 May 2012 Introduzione La corrente elettrica può essere definita come il movimento ordinato di cariche elettriche, dove per convenzione si stabilisce la direzione

Dettagli

Inizia presentazione

Inizia presentazione Inizia presentazione Che si misura in ampère può essere generata In simboli A da pile dal movimento di spire conduttrici all interno di campi magnetici come per esempio nelle dinamo e negli alternatori

Dettagli

CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA LA CORRENTE ELETTRICA

CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA LA CORRENTE ELETTRICA CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA La conoscenza delle grandezze elettriche fondamentali (corrente e tensione) è indispensabile per definire lo stato di un circuito elettrico. LA CORRENTE ELETTRICA DEFINIZIONE:

Dettagli

Corrente elettrica. La disputa Galvani - Volta

Corrente elettrica. La disputa Galvani - Volta Corrente elettrica La disputa Galvani - Volta Galvani scopre che due bastoncini di metalli diversi, in una rana, ne fanno contrarre i muscoli Lo interpreta come energia vitale Volta attribuisce il fenomeno

Dettagli

Generatore di Forza Elettromotrice

Generatore di Forza Elettromotrice CIRCUITI ELETTRICI Corrente Elettrica 1. La corrente elettrica è un flusso ordinato di carica elettrica. 2. L intensità di corrente elettrica (i) è definita come la quantità di carica che attraversa una

Dettagli

Carica positiva e carica negativa

Carica positiva e carica negativa Elettrostatica Fin dal 600 a.c. si erano studiati alcuni effetti prodotti dallo sfregamento di una resina fossile, l ambra (dal cui nome in greco electron deriva il termine elettricità) con alcuni tipi

Dettagli

La corrente elettrica La resistenza elettrica La seconda legge di Ohm Resistività e temperatura L effetto termico della corrente

La corrente elettrica La resistenza elettrica La seconda legge di Ohm Resistività e temperatura L effetto termico della corrente Unità G16 - La corrente elettrica continua La corrente elettrica La resistenza elettrica La seconda legge di Ohm Resistività e temperatura L effetto termico della corrente 1 Lezione 1 - La corrente elettrica

Dettagli

La corrente elettrica

La corrente elettrica Lampadina Ferro da stiro Altoparlante Moto di cariche elettrice Nei metalli i portatori di carica sono gli elettroni Agitazione termica - moto caotico velocità media 10 5 m/s Non costituiscono una corrente

Dettagli

FISICA. Le forze. Le forze. il testo: 2011/2012 La Semplificazione dei Testi Scolastici per gli Alunni Stranieri IPSIA A.

FISICA. Le forze. Le forze. il testo: 2011/2012 La Semplificazione dei Testi Scolastici per gli Alunni Stranieri IPSIA A. 01 In questa lezione parliamo delle forze. Parliamo di forza quando: spostiamo una cosa; solleviamo un oggetto; fermiamo una palla mentre giochiamo a calcio; stringiamo una molla. Quando usiamo (applichiamo)

Dettagli

CORRENTE ELETTRICA Intensità e densità di corrente sistema formato da due conduttori carichi a potenziali V 1 e V 2 isolati tra loro V 2 > V 1 V 2

CORRENTE ELETTRICA Intensità e densità di corrente sistema formato da due conduttori carichi a potenziali V 1 e V 2 isolati tra loro V 2 > V 1 V 2 COENTE ELETTICA Intensità e densità di corrente sistema formato da due conduttori carichi a potenziali V 1 e V isolati tra loro V > V 1 V V 1 Li colleghiamo mediante un conduttore Fase transitoria: sotto

Dettagli

Energia potenziale elettrica e potenziale. In queste pagine R indicherà una regione in cui è presente un campo elettrostatico.

Energia potenziale elettrica e potenziale. In queste pagine R indicherà una regione in cui è presente un campo elettrostatico. Energia potenziale elettrica e potenziale 0. Premessa In queste pagine R indicherà una regione in cui è presente un campo elettrostatico. 1. La forza elettrostatica è conservativa Una o più cariche ferme

Dettagli

CONDUTTORI, CAPACITA' E DIELETTRICI

CONDUTTORI, CAPACITA' E DIELETTRICI CONDUTTORI, CAPACITA' E DIELETTRICI Capacità di un conduttore isolato Se trasferiamo una carica elettrica su di un conduttore isolato questa si distribuisce sulla superficie in modo che il conduttore sia

Dettagli

Classe 3 D Bucci Arianna Evangelista Andrea Palombo Leonardo Ricci Alessia Progetto di Scienze a.s. 2013/2014. Prof.ssa Piacentini Veronica

Classe 3 D Bucci Arianna Evangelista Andrea Palombo Leonardo Ricci Alessia Progetto di Scienze a.s. 2013/2014. Prof.ssa Piacentini Veronica Classe 3 D Bucci Arianna Evangelista Andrea Palombo Leonardo Ricci Alessia Progetto di Scienze a.s. 2013/2014 Prof.ssa Piacentini Veronica La corrente elettrica La corrente elettrica è un flusso di elettroni

Dettagli

Corrente ele)rica. Cariche in movimento e legge di Ohm

Corrente ele)rica. Cariche in movimento e legge di Ohm Corrente ele)rica Cariche in movimento e legge di Ohm Corrente ele)rica Nei metalli si possono avere elettroni che si muovono anche velocemente fra un estremo e l altro del metallo, ma la risultante istante

Dettagli

Grandezze elettriche. Prof. Mario Angelo GIORDANO. PDF created with pdffactory trial version www.pdffactory.com

Grandezze elettriche. Prof. Mario Angelo GIORDANO. PDF created with pdffactory trial version www.pdffactory.com Grandezze elettriche Prof. Mario Angelo GIORDANO Intensità della corrente elettrica La corrente elettrica che fluisce lungo un mezzo conduttore è costituita da cariche elettriche; a seconda del tipo di

Dettagli

Elettrostatica. 1. La carica elettrica 2. La legge di Coulomb 3. Il campo elettrostatico 4. Il potenziale elettrico 5. Condensatori e dielettrici

Elettrostatica. 1. La carica elettrica 2. La legge di Coulomb 3. Il campo elettrostatico 4. Il potenziale elettrico 5. Condensatori e dielettrici Elettrostatica 1. La carica elettrica 2. La legge di Coulomb 3. Il campo elettrostatico 4. Il potenziale elettrico 5. Condensatori e dielettrici Prof. Giovanni Ianne 1 L ELETTRIZZAZIONE PER STROFINIO Un

Dettagli

I CIRCUITI ELETTRICI. Prima di tutto occorre mettersi d accordo anche sui nomi di alcune parti dei circuiti stessi.

I CIRCUITI ELETTRICI. Prima di tutto occorre mettersi d accordo anche sui nomi di alcune parti dei circuiti stessi. I CIRCUITI ELETTRICI Prima di tutto occorre mettersi d accordo anche sui nomi di alcune parti dei circuiti stessi. Definiamo ramo un tratto di circuito senza diramazioni (tratto evidenziato in rosso nella

Dettagli

20) Ricalcolare la resistenza ad una temperatura di 70 C.

20) Ricalcolare la resistenza ad una temperatura di 70 C. ISTITUTO TECNICO AERONAUTICO G.P. CHIRONI NUORO Anno Sc. 2010/2011 Docente: Fadda Andrea Antonio RACCOLTA DI TEST ED ESERCIZI CLASSE 3^ 1) Quali particelle compongono un atomo? A) elettroni, protoni, neutroni

Dettagli

Unità 12. La corrente elettrica

Unità 12. La corrente elettrica Unità 12 La corrente elettrica L elettricità risiede nell atomo Modello dell atomo: al centro c è il nucleo formato da protoni e neutroni ben legati tra di loro; in orbita intorno al nucleo si trovano

Dettagli

Analogia tra il circuito elettrico e il circuito idraulico

Analogia tra il circuito elettrico e il circuito idraulico UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DELL AQUILA Scuola di Specializzazione per la Formazione degli Insegnanti nella Scuola Secondaria Analogia tra il circuito elettrico e il circuito idraulico Prof. Umberto Buontempo

Dettagli

CORRENTE ELETTRICA. La grandezza fisica che descrive la corrente elettrica è l intensità di corrente.

CORRENTE ELETTRICA. La grandezza fisica che descrive la corrente elettrica è l intensità di corrente. CORRENTE ELETTRICA Si definisce CORRENTE ELETTRICA un moto ordinato di cariche elettriche. Il moto ordinato è distinto dal moto termico, che è invece disordinato, ed è sovrapposto a questo. Il moto ordinato

Dettagli

Campo elettrico per una carica puntiforme

Campo elettrico per una carica puntiforme Campo elettrico per una carica puntiforme 1 Linee di Campo elettrico A. Pastore Fisica con Elementi di Matematica (O-Z) 2 Esercizio Siano date tre cariche puntiformi positive uguali, fisse nei vertici

Dettagli

Circuiti Elettrici. Elementi di circuito: resistori, generatori di differenza di potenziale

Circuiti Elettrici. Elementi di circuito: resistori, generatori di differenza di potenziale Circuiti Elettrici Corrente elettrica Legge di Ohm Elementi di circuito: resistori, generatori di differenza di potenziale Leggi di Kirchhoff Elementi di circuito: voltmetri, amperometri, condensatori

Dettagli

Correnti e circuiti a corrente continua. La corrente elettrica

Correnti e circuiti a corrente continua. La corrente elettrica Correnti e circuiti a corrente continua La corrente elettrica Corrente elettrica: carica che fluisce attraverso la sezione di un conduttore in una unità di tempo Q t Q lim t 0 t ntensità di corrente media

Dettagli

Fisica II. 4 Esercitazioni

Fisica II. 4 Esercitazioni Fisica Esercizi svolti Esercizio 4. n un materiale isolante si ricava una semisfera di raggio r m, sulla cui superficie si deposita uno strato conduttore, che viene riempita di un liquido con ρ 5 0 0 Ωm.

Dettagli

Istituto di formazione professionale Don Bosco

Istituto di formazione professionale Don Bosco Istituto di formazione professionale Don Bosco Settore elettrico ELETTROTECNICA Eserciziario A.S. 204 205 CIRCUITI ELETTRICI, CAMPI ELETTRICI E MAGNETICI e MACCHINE ELETTRICHE Fabio PANOZZO 4 Capitolo

Dettagli

Elettronica I Grandezze elettriche e unità di misura

Elettronica I Grandezze elettriche e unità di misura Elettronica I Grandezze elettriche e unità di misura Valentino Liberali Dipartimento di Tecnologie dell Informazione Università di Milano, 26013 Crema e-mail: liberali@dti.unimi.it http://www.dti.unimi.it/

Dettagli

Il Corso di Fisica per Scienze Biologiche

Il Corso di Fisica per Scienze Biologiche Il Corso di Fisica per Scienze Biologiche Ø Prof. Attilio Santocchia Ø Ufficio presso il Dipartimento di Fisica (Quinto Piano) Tel. 075-585 2708 Ø E-mail: attilio.santocchia@pg.infn.it Ø Web: http://www.fisica.unipg.it/~attilio.santocchia

Dettagli

Q t CORRENTI ELETTRICHE

Q t CORRENTI ELETTRICHE CORRENTI ELETTRICHE La corrente elettrica è un flusso di particelle cariche. L intensità di una corrente è definita come la quantità di carica netta che attraversa nell unità di tempo una superficie: I

Dettagli

Q 1 = +3 10-5 C carica numero 1 Q 2 = +4 10-5 C carica numero 2 forza esercitata tra le cariche distanza tra le cariche, incognita

Q 1 = +3 10-5 C carica numero 1 Q 2 = +4 10-5 C carica numero 2 forza esercitata tra le cariche distanza tra le cariche, incognita Problema n 1 A quale distanza, una dall'altra bisogna porre nel vuoto due cariche (Q 1 =3 10-5 C e Q 2 =4 10-5 C) perché esse esercitino una sull'altra la forza di 200 N? Q 1 = +3 10-5 C carica numero

Dettagli

a b c Figura 1 Generatori ideali di tensione

a b c Figura 1 Generatori ideali di tensione Generatori di tensione e di corrente 1. La tensione ideale e generatori di corrente Un generatore ideale è quel dispositivo (bipolo) che fornisce una quantità di energia praticamente infinita (generatore

Dettagli

Esempio Esame di Fisica Generale I C.d.L. ed.u. Informatica

Esempio Esame di Fisica Generale I C.d.L. ed.u. Informatica Esempio Esame di Fisica Generale I C.d.L. ed.u. Informatica Nome: N.M.: 1. 1d (giorno) contiene all incirca (a) 8640 s; (b) 9 10 4 s; (c) 86 10 2 s; (d) 1.44 10 3 s; (e) nessuno di questi valori. 2. Sono

Dettagli

Elettronica Analogica. Luxx Luca Carabetta. Nello studio dell elettronica analogica ci serviamo di alcune grandezze:

Elettronica Analogica. Luxx Luca Carabetta. Nello studio dell elettronica analogica ci serviamo di alcune grandezze: Grandezze elettriche Serie e Parallelo Legge di Ohm, Principi di Kirchhoff Elettronica Analogica Luxx Luca Carabetta Premessa L elettronica Analogica, si appoggia su segnali che possono avere infiniti

Dettagli

ENERGIA. Energia e Lavoro Potenza Energia cinetica Energia potenziale Principio di conservazione dell energia meccanica

ENERGIA. Energia e Lavoro Potenza Energia cinetica Energia potenziale Principio di conservazione dell energia meccanica 1 ENERGIA Energia e Lavoro Potenza Energia cinetica Energia potenziale Principio di conservazione dell energia meccanica 2 Energia L energia è ciò che ci permette all uomo di compiere uno sforzo o meglio

Dettagli

In un collegamento in parallelo ogni lampadina ha. sorgente di energia (pile) del circuito. i elettrici casalinghi, dove tutti gli utilizzatori sono

In un collegamento in parallelo ogni lampadina ha. sorgente di energia (pile) del circuito. i elettrici casalinghi, dove tutti gli utilizzatori sono I CIRCUITI ELETTRICI di CHIARA FORCELLINI Materiale Usato: 5 lampadine Mammut 4 pile da 1,5 volt (6Volt)+Portabatteria Tester (amperometro e voltmetro) I circuiti in Parallelo In un collegamento in parallelo

Dettagli

Concetti fondamentali

Concetti fondamentali Università degli Studi di Pavia Facoltà di Ingegneria Corso di Elettrotecnica Teoria dei Circuiti Concetti fondamentali UNITÀ DI MISURA Standard per la misurazione di grandezze fisiche MKSA (Giorgi) Sistema

Dettagli

TERZA LEZIONE (4 ore): INTERAZIONE MAGNETICA

TERZA LEZIONE (4 ore): INTERAZIONE MAGNETICA TERZA LEZIONE (4 ore): INTERAZIONE MAGNETICA Evidenza dell interazione magnetica; sorgenti delle azioni magnetiche; forze tra poli magnetici, il campo magnetico Forza magnetica su una carica in moto; particella

Dettagli

La corrente elettrica

La corrente elettrica PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE Fondo Sociale Europeo "Competenze per lo Sviluppo" Obiettivo C-Azione C1: Dall esperienza alla legge: la Fisica in Laboratorio La corrente elettrica Sommario 1) Corrente elettrica

Dettagli

LEZIONE DI ELETTRONICA per la classe 5 TIM/TSE

LEZIONE DI ELETTRONICA per la classe 5 TIM/TSE LEZIONE DI ELETTRONICA per la classe 5 TIM/TSE MODULO : Analisi dei circuiti lineari in regime sinusoidale PREMESSA L analisi dei sistemi elettrici lineari, in regime sinusoidale, consente di determinare

Dettagli

La corrente e le leggi di Ohm

La corrente e le leggi di Ohm La corrente e le leggi di Ohm Elettroni di conduzione La conduzione elettrica, che definiremo successivamente, consiste nel passaggio di cariche elettriche da un punto ad un altro di un corpo conduttore.

Dettagli

Corrente Elettrica. dq dt

Corrente Elettrica. dq dt Corrente Elettrica Finora abbiamo considerato le cariche elettriche fisse: Elettrostatica Consideriamole adesso in movimento! La carica in moto forma una corrente elettrica. L intensità di corrente è uguale

Dettagli

La corrente e le leggi di Ohm

La corrente e le leggi di Ohm La corrente e le leggi di Ohm Elettroni di conduzione La conduzione elettrica, che definiremo successivamente, consiste nel passaggio di cariche elettriche da un punto ad un altro di un corpo conduttore.

Dettagli

Moto circolare uniforme

Moto circolare uniforme Moto circolare uniforme 01 - Moto circolare uniforme. Il moto di un corpo che avviene su una traiettoria circolare (una circonferenza) con velocità (in modulo, intensità) costante si dice moto circolare

Dettagli

Amplificatori Audio di Potenza

Amplificatori Audio di Potenza Amplificatori Audio di Potenza Un amplificatore, semplificando al massimo, può essere visto come un oggetto in grado di aumentare il livello di un segnale. Ha quindi, generalmente, due porte: un ingresso

Dettagli

Energia potenziale elettrica

Energia potenziale elettrica Energia potenziale elettrica Simone Alghisi Liceo Scientifico Luzzago Novembre 2013 Simone Alghisi (Liceo Scientifico Luzzago) Energia potenziale elettrica Novembre 2013 1 / 14 Ripasso Quando spingiamo

Dettagli

4 3 4 = 4 x 10 2 + 3 x 10 1 + 4 x 10 0 aaa 10 2 10 1 10 0

4 3 4 = 4 x 10 2 + 3 x 10 1 + 4 x 10 0 aaa 10 2 10 1 10 0 Rappresentazione dei numeri I numeri che siamo abituati ad utilizzare sono espressi utilizzando il sistema di numerazione decimale, che si chiama così perché utilizza 0 cifre (0,,2,3,4,5,6,7,8,9). Si dice

Dettagli

RIASSUNTO DI FISICA 3 a LICEO

RIASSUNTO DI FISICA 3 a LICEO RIASSUNTO DI FISICA 3 a LICEO ELETTROLOGIA 1) CONCETTI FONDAMENTALI Cariche elettriche: cariche elettriche dello stesso segno si respingono e cariche elettriche di segno opposto si attraggono. Conduttore:

Dettagli

approfondimento Corrente elettrica e circuiti in corrente continua

approfondimento Corrente elettrica e circuiti in corrente continua approfondimento Corrente elettrica e circuiti in corrente continua Corrente elettrica e forza elettromotrice La conduzione nei metalli: Resistenza e legge di Ohm Energia e potenza nei circuiti elettrici

Dettagli

13. Campi vettoriali

13. Campi vettoriali 13. Campi vettoriali 1 Il campo di velocità di un fluido Il concetto di campo in fisica non è limitato ai fenomeni elettrici. In generale il valore di una grandezza fisica assegnato per ogni punto dello

Dettagli

Forze come grandezze vettoriali

Forze come grandezze vettoriali Forze come grandezze vettoriali L. Paolucci 23 novembre 2010 Sommario Esercizi e problemi risolti. Per la classe prima. Anno Scolastico 2010/11 Parte 1 / versione 2 Si ricordi che la risultante di due

Dettagli

1-LA FISICA DEI CAMPI ELETTRICI E MAGNETICI.

1-LA FISICA DEI CAMPI ELETTRICI E MAGNETICI. 1-LA FISICA DEI CAMPI ELETTRICI E MAGNETICI. Tutti i fenomeni elettrici e magnetici hanno origine da cariche elettriche. Per comprendere a fondo la definizione di carica elettrica occorre risalire alla

Dettagli

Sistema Internazionale (SI)

Sistema Internazionale (SI) Unità di misura Necessità di un linguaggio comune Definizione di uno standard: Sistema Internazionale (SI) definito dalla Conferenza Generale dei Pesi e delle Misure nel 1960 Teoria dei Circuiti Prof.

Dettagli

Impianto elettrico nelle applicazioni aeronautiche

Impianto elettrico nelle applicazioni aeronautiche Impianto elettrico nelle applicazioni aeronautiche Indice generale Richiami delle leggi principali...2 La prima legge di Ohm...2 Resistenze in serie...3 Resistenze in parallelo...5 Secondo principio di

Dettagli

Questa proprietà, posseduta da alcuni corpi, viene definita MAGNETISMO.

Questa proprietà, posseduta da alcuni corpi, viene definita MAGNETISMO. MAGNETISMO Cos è il MAGNETISMO Sin dall'antichità era noto che un minerale di ferro, la magnetite, ha la proprietà di attirare il ferro. Questa proprietà, posseduta da alcuni corpi, viene definita MAGNETISMO.

Dettagli

1. La corrente elettrica

1. La corrente elettrica . Elettrodinamica. La corrente elettrica Finora abbiamo studiato situazioni in cui le cariche elettriche erano ferme. Nell elettrodinamica si studia il moto delle cariche elettriche. Una corrente elettrica

Dettagli

CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE

CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE Cabtrasf_parte_prima 1 di 8 CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE parte prima Una cabina elettrica è il complesso di conduttori, apparecchiature e macchine atto a eseguire almeno una delle seguenti funzioni:

Dettagli

Transitori del primo ordine

Transitori del primo ordine Università di Ferrara Corso di Elettrotecnica Transitori del primo ordine Si consideri il circuito in figura, composto da un generatore ideale di tensione, una resistenza ed una capacità. I tre bipoli

Dettagli

TRASDUTTORI di TEMPERATURA

TRASDUTTORI di TEMPERATURA TASDUTTOI di TEMPEATUA Sono dispositivi in grado di trasformare la variazione di una temperatura nella variazione di un altra grandezza fisica (tensione, corrente,ecc.) I più utilizzati sono: Termoresistenze

Dettagli

PRIMA LEGGE DI OHM OBIETTIVO: NOTE TEORICHE: Differenza di potenziale Generatore di tensione Corrente elettrica

PRIMA LEGGE DI OHM OBIETTIVO: NOTE TEORICHE: Differenza di potenziale Generatore di tensione Corrente elettrica Liceo Scientifico G. TARANTINO ALUNNO: Pellicciari Girolamo VG PRIMA LEGGE DI OHM OBIETTIVO: Verificare la Prima leggi di Ohm in un circuito ohmico (o resistore) cioè verificare che l intensità di corrente

Dettagli

PROGRAMMA DEFINITIVO di Tecnologie Elettrico-Elettroniche e Applicazioni. Docente: VARAGNOLO GIAMPAOLO. Insegnante Tecnico Pratico: ZANINELLO LORIS

PROGRAMMA DEFINITIVO di Tecnologie Elettrico-Elettroniche e Applicazioni. Docente: VARAGNOLO GIAMPAOLO. Insegnante Tecnico Pratico: ZANINELLO LORIS ISTITUTO VERONESE MARCONI Sede di Cavarzere (VE) PROGRAMMA DEFINITIVO di Tecnologie Elettrico-Elettroniche e Applicazioni Docente: VARAGNOLO GIAMPAOLO Insegnante Tecnico Pratico: ZANINELLO LORIS Classe

Dettagli

Come ottengo la CORRENTE ELETTRICA

Come ottengo la CORRENTE ELETTRICA COS È L ELETTRICITÀ Come ottengo la CORRENTE ELETTRICA si produce con i generatori di corrente che possono essere chimici, meccanici oppure utilizzare l'energia del sole Generatori meccanici che producono

Dettagli

1. Esercizio. (a) la corrente che passa in ogni lampadina (b) la potenza dissipata in ogni lampadina. Soluzione.

1. Esercizio. (a) la corrente che passa in ogni lampadina (b) la potenza dissipata in ogni lampadina. Soluzione. 1. Esercizio Due lampadine hanno resistenza pari a R 1 = 45 Ω e R 2 = 75 Ω rispettivamente, e possono essere collegate in serie o in parallelo ad una batteria che fornisce una differenza di potenziale

Dettagli

Termodinamica. Sistema termodinamico. Piano di Clapeyron. Sistema termodinamico. Esempio. Cosa è la termodinamica? TERMODINAMICA

Termodinamica. Sistema termodinamico. Piano di Clapeyron. Sistema termodinamico. Esempio. Cosa è la termodinamica? TERMODINAMICA Termodinamica TERMODINAMICA Cosa è la termodinamica? La termodinamica studia la conversione del calore in lavoro meccanico Prof Crosetto Silvio 2 Prof Crosetto Silvio Il motore dell automobile trasforma

Dettagli

Appunti tratti dal videocorso di Elettrotecnica 1 del prof. Graglia By ALeXio

Appunti tratti dal videocorso di Elettrotecnica 1 del prof. Graglia By ALeXio Appunti tratti dal videocorso di Elettrotecnica 1 del prof. Graglia By ALeXio Parte b Bipoli elettrici - potenza entrante Tensione e corrente su di un bipolo si possono misurare secondo la convenzione

Dettagli

IMPIANTI DI TERRA Appunti a cura dell Ing. Emanuela Pazzola Tutore del corso di Elettrotecnica per meccanici, chimici e biomedici A.A.

IMPIANTI DI TERRA Appunti a cura dell Ing. Emanuela Pazzola Tutore del corso di Elettrotecnica per meccanici, chimici e biomedici A.A. IMPIANTI DI TERRA Appunti a cura dell Ing. Emanuela Pazzola Tutore del corso di Elettrotecnica per meccanici, chimici e biomedici A.A. 2005/2006 Facoltà d Ingegneria dell Università degli Studi di Cagliari

Dettagli

IL TRASFORMATORE Prof. S. Giannitto Il trasformatore è una macchina in grado di operare solo in corrente alternata, perché sfrutta i principi dell'elettromagnetismo legati ai flussi variabili. Il trasformatore

Dettagli

La misura degli angoli

La misura degli angoli La misura degli angoli In questa dispensa introduciamo la misura degli angoli, sia in gradi che in radianti, e le formule di conversione. Per quanto riguarda l introduzione del radiante, per facilitarne

Dettagli

13 La temperatura - 8. Il gas perfetto

13 La temperatura - 8. Il gas perfetto La mole e l equazione del gas perfetto Tutto ciò che vediamo intorno a noi è composto di piccolissimi grani, che chiamiamo «molecole». Per esempio, il ghiaccio, l acqua liquida e il vapore acqueo sono

Dettagli

Corso di Elettronica Organizzato dall associazione no-profit Agorà Lesina (FG)

Corso di Elettronica Organizzato dall associazione no-profit Agorà Lesina (FG) 004 Corso di Elettronica Organizzato dall associazione no-profit Agorà Lesina (FG) Lezione n. Che cos è un interruttore? L interruttore è un dispositivo meccanico che chiude un contatto elettrico (fig.).

Dettagli

Unità realizzata con la collaborazione dell alunno GIANMARCO BERTONATI (Elaborato d Esame a.s.:2011/2012 classe 3 D)

Unità realizzata con la collaborazione dell alunno GIANMARCO BERTONATI (Elaborato d Esame a.s.:2011/2012 classe 3 D) 1 Unità realizzata con la collaborazione dell alunno GIANMARCO BERTONATI (Elaborato d Esame a.s.:2011/2012 classe 3 D) 2 circuito realizzato dall alunno Gianmarco Bertonati grazie al quali ha potuto spiegare

Dettagli

Come visto precedentemente l equazione integro differenziale rappresentativa dell equilibrio elettrico di un circuito RLC è la seguente: 1 = (1)

Come visto precedentemente l equazione integro differenziale rappresentativa dell equilibrio elettrico di un circuito RLC è la seguente: 1 = (1) Transitori Analisi nel dominio del tempo Ricordiamo che si definisce transitorio il periodo di tempo che intercorre nel passaggio, di un sistema, da uno stato energetico ad un altro, non è comunque sempre

Dettagli

Strane anomalie di un motore omopolare Di Valerio Rizzi e Giorgio Giurini

Strane anomalie di un motore omopolare Di Valerio Rizzi e Giorgio Giurini Strane anomalie di un motore omopolare Di Valerio Rizzi e Giorgio Giurini Gli scriventi, in qualità di studiosi del generatore omopolare hanno deciso di costruire questo motore per cercare di capire le

Dettagli

bipolari, quando essi, al variare del tempo, assumono valori sia positivi che negativi unipolari, quando essi non cambiano mai segno

bipolari, quando essi, al variare del tempo, assumono valori sia positivi che negativi unipolari, quando essi non cambiano mai segno Parametri dei segnali periodici I segnali, periodici e non periodici, si suddividono in: bipolari, quando essi, al variare del tempo, assumono valori sia positivi che negativi unipolari, quando essi non

Dettagli

LA MOLE : UN UNITA DI MISURA FONDAMENTALE PER LA CHIMICA

LA MOLE : UN UNITA DI MISURA FONDAMENTALE PER LA CHIMICA LA MOLE : UN UNITA DI MISURA FONDAMENTALE PER LA CHIMICA Poiché è impossibile contare o pesare gli atomi o le molecole che formano una qualsiasi sostanza chimica, si ricorre alla grandezza detta quantità

Dettagli

[simbolo della grandezza elettrica] SIMBOLO ELETTRICO E FOTO GRANDEZZA ELETTRICA NOME CATEGORIA UNITA DI MISURA

[simbolo della grandezza elettrica] SIMBOLO ELETTRICO E FOTO GRANDEZZA ELETTRICA NOME CATEGORIA UNITA DI MISURA NOME SIMBOLO ELETTRICO E FOTO CATEGORIA GRANDEZZA ELETTRICA [simbolo della grandezza elettrica] UNITA DI MISURA Accumulatore, batteria, pila E un in tempo; per specificare questa categoria si parla comunque

Dettagli

Forza. Forza. Esempi di forze. Caratteristiche della forza. Forze fondamentali CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA

Forza. Forza. Esempi di forze. Caratteristiche della forza. Forze fondamentali CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA Forza CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA Cos è una forza? la forza è una grandezza che agisce su un corpo cambiando la sua velocità e provocando una deformazione sul corpo 2 Esempi

Dettagli

Definizione di mutua induzione

Definizione di mutua induzione Mutua induzione Definizione di mutua induzione Una induttanza produce un campo magnetico proporzionale alla corrente che vi scorre. Se le linee di forza di questo campo magnetico intersecano una seconda

Dettagli

Le macchine elettriche

Le macchine elettriche Le macchine elettriche Cosa sono le macchine elettriche? Le macchine elettriche sono dispositivi atti a: convertire energia elettrica in energia meccanica; convertire energia meccanica in energia elettrica;

Dettagli

Esercitazione N. 1 Misurazione di resistenza con metodo volt-amperometrico

Esercitazione N. 1 Misurazione di resistenza con metodo volt-amperometrico Esercitazione N. 1 Misurazione di resistenza con metodo volt-amperometrico 1.1 Lo schema di misurazione Le principali grandezze elettriche che caratterizzano un bipolo in corrente continua, quali per esempio

Dettagli

Circuiti amplificatori

Circuiti amplificatori Circuiti amplificatori G. Traversi Strumentazione e Misure Elettroniche Corso Integrato di Elettrotecnica e Strumentazione e Misure Elettroniche 1 Amplificatori 2 Amplificatori Se A V è negativo, l amplificatore

Dettagli

dove Q è la carica che attraversa la sezione S del conduttore nel tempo t;

dove Q è la carica che attraversa la sezione S del conduttore nel tempo t; CAPITOLO CIRCUITI IN CORRENTE CONTINUA Definizioni Dato un conduttore filiforme ed una sua sezione normale S si definisce: Corrente elettrica i Q = (1) t dove Q è la carica che attraversa la sezione S

Dettagli

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo. DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti

Dettagli

Università del Salento Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Industriale Appello di FISICA GENERALE 2 del 27/01/15

Università del Salento Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Industriale Appello di FISICA GENERALE 2 del 27/01/15 Università del Salento Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Industriale Appello di FISICA GENERALE 2 del 27/01/15 Esercizio 1 (9 punti): Una distribuzione di carica è costituita da un guscio sferico

Dettagli

Introduzione all elettronica

Introduzione all elettronica Introduzione all elettronica L elettronica nacque agli inizi del 1900 con l invenzione del primo componente elettronico, il diodo (1904) seguito poi dal triodo (1906) i cosiddetti tubi a vuoto. Questa

Dettagli

Due cariche positive si respingono, due cariche negative si respingono, una carica positiva e una negativa si attraggono.

Due cariche positive si respingono, due cariche negative si respingono, una carica positiva e una negativa si attraggono. 2012 11 08 pagina 1 Carica elettrica Esistono cariche elettriche di due tipi: positiva e negativa. Due cariche positive si respingono, due cariche negative si respingono, una carica positiva e una negativa

Dettagli