Fasti della burocrazia. Uniformi civili e di corte XVIII-XIX. Le leggi e l iconografia

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1 Fasti della burocrazia. Uniformi civili e di corte XVIII-XIX Le leggi e l iconografia

2 Il linguaggio delle uniformi civili antiche è complesso e rigorosamente codificato: ogni uniforme era regolata da precisi atti amministrativi (tav.1), approvati dal Sovrano o da personale incaricato, che ne descrivevano le caratteristiche e l uso. tav. 1 Uniforme del Segretario di protocollo, Regno delle Due Sicilie, decreto n del 27 giugno 1841, in Decreti Originali, n. 410, Archivio di Stato di Napoli (testo decreto) Per le cariche dello stato erano redatti testi legislativi appositi, che definivano le caratteristiche delle uniformi secondo lo stile e le tipologie dei singoli stati: i testi erano pubblicati a stampa in raccolte che, recuperabili facilmente in archivi e biblioteche storiche, costituiscono oggi un prezioso patrimonio documentario a disposizione degli studiosi. Le indicazioni per le uniformi di corte erano di competenza del Gran Ciambellano, il quale era incaricato di farle rispettare: sono ancora oggi conservate negli archivi statali dove sono confluiti i documenti della casa dinastica dominante. Per quando riguarda gli ordini cavallereschi, invece, i documenti si trovano in genere nell archivio dell ordine stesso. Tuttavia, anche se può essere utile come ulteriore conferma in caso di manufatti di provenienza accertata, l informazione fornita dal documento legislativo non è sufficiente a riconoscere un uniforme: per quanto precisa, la descrizione dell abito non offre un idea visiva esauriente dell oggetto. Per ovviare a questa limitazione, molte leggi erano accompagnate da tavole che raffiguravano l uniforme nel suo complesso, con particolare attenzione per gli accessori e i ricami, che ne erano gli elementi più qualificanti. Nel caso dei decreti originali si tratta di disegni a matita, a inchiostro, acquerellati, spesso d ottima qualità (tav. 2); a volte sono allegati piccoli campioni di tessuto ricamato, secondo il modello stabilito dalla legge, oppure i bottoni, che sono interessanti esempi di produzione artigianale. (tav. 3)

3 tav. 2 Modelli della grande e piccola uniforme degli Amministratori Generali delle Amministrazioni Finanziarie, Regno delle Due Sicilie, decreto n. 1109, 4 aprile 1831, in Decreti Originali, n. 287, Archivio di Stato, Napoli

4 tav. 3 Uniforme dei Consoli napoletani all estero, Regno di Napoli, decreto n del 12/08/1807, in Decreti originali, n. 8, bottone e campione del ricamo in Museo Miscellanea di Scritture, 99 C, stipo b, n. 64, Archivio di Stato di Napoli L identificazione certa di un uniforme, quindi, deve potersi avvalere sia del testo legislativo, sia della relativa raffigurazione iconografica. Anche ritrovare solo il figurino, che in ogni modo offre maggiore completezza della legge, non è esaustivo: va considerato infatti che ogni carica aveva le proprie caratteristiche e che, all interno della stessa, ogni grado era contraddistinto nei dettagli dalle proprie disposizioni specifiche. I ritratti e i dipinti storici, pur costituendo un ottima documentazione iconografica, non sono fonti affidabili perché la libera interpretazione dell artista presenta a volte poca fedeltà storica o non permette una sufficiente lettura dei particolari. Gli album dei disegni realizzati dai ricamatori come promemoria possono essere un ulteriore elemento di informazione. Per esempio grazie ai due album dei Merlo, ricamatori ufficiali dei Savoia, è stato possibile individuare il testo legislativo di riferimento di alcune delle uniformi raffigurate e fare quindi un interessante confronto tra i disegni di uniformi e ricami nell album (tav. 4) e il relativo testo, recuperato nelle leggi a stampa (tav.5) tav circa Raccolta di divise da cerimonia e motivi decorativi (Album Merlo) Torino, Galleria Civica d Arte Moderna e Contemporanea,inv. alt/ , 17, 18, 18v, 19

5 tav. 4 tav. 5 Regie Patenti n. 99 del 23 luglio 1835, in Raccolta degli atti del Governo di S. M. il re di Sardegna, Torino, 1835, in Archivio di Stato di Genova, n. 1402

6 Alcune leggi sono complete di elenchi dettagliati dei nomi, e a volte anche degli indirizzi, degli artigiani incaricati dalla casa reale per la confezione dell uniforme: i fornitori del tessuto, dei bottoni e degli accessori, il ricamatore, il sarto, lo spadaio In alcuni casi sono allegate anche le tabelle dei prezzi (tav. 6), che forniscono ulteriori informazioni sul valore dei manufatti. tav. 6 Tabella dei prezzi relativi alle uniformi degli ispettori, dei Sotto-Ispettori, dei Brigadieri ai boschi e selve, dei Campari e dei Comuni, allegata alla Circolare n del 12 luglio 1823, in Raccolta degli atti del Governo di S. M. il re di Sardegna dall anno 1813 a tutto il 1832, XIII, Torino, 1845, pp , Si delinea così la professione del disegnatore per la produzione di abbigliamento in serie (precedente prossimo degli stilisti di moda), con il conseguente sviluppo di ditte specializzate, con le quali furono chiamati a collaborare anche noti pittori e disegnatori. Carla Cavelli Servizio Cultura Regione Liguria

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