IL PROGETTO. è portato avanti in sintonia con la legge 75 del : 29 Comuni, 9 tecnici di campo coordinati dal R.T.S.
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- Leo Rocco
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1 Il Progetto di Lotta biologica ed integrata alle zanzare dell alessandrino nasce nel 1996 ed è portato avanti in sintonia con la legge 75 del : 29 Comuni, 9 tecnici di campo coordinati dal R.T.S. Asghar Talbalaghi Oggi:
2 Le nostre attività Mappatura dei focolai di infestazione ed il suo continuo aggiornamento Monitoraggio della popolazione larvale in tutte le tipologie dei focolai mappati Trattamento t dei ifocolai infestati ti e controllo di efficacia i Monitoraggio zanzare adulte mediante trappolaggi settimanali anche giornalieri in campo Monitoraggio o toaggocapillare aeaedes albopictus Contatti con le amministrazioni locali Riconoscimento e conservazione di alati Aggiornamento del sito sul tema zanzare Realizzazione di una campagna informativa in contrasto alla zanzara tigre Varie sperimentazioni innovative finalizzate alla conoscenza delle problematiche del territorio e successive pubblicazioni e presentazioni in occasione degli eventi scientifici nazionali ed internazionali Innovazione metodologiche come recente mappatura capillare delle aree verdi private di Alessandria e la determinazione dei livelli di rischio in laboratorio
3 Monitoraggio e trattamento focolai CAUSE DELLE INFESTAZIONI CULICIDICHE DEL NOSTRO TERRITORIO in pianura microfocolai Risaie con cicli di irrigazione delle piane; Straripamenti canali; Scarichi di acque reflue; Prati allagati Campi nelle zone golenali in collina ristagni in fondo valle laghetti naturali contenitori per l irrigazione piccoli ristagni sottovasi Tombiniture in aree urbane
4 il principio d azione Ultima spiaggia!!! Adulticidi Protezione personale Larvicidi Riduzione alla fonte
5 Monitoraggio adulti indagine faunistica sulla popolazione culicidica trappole attrattive in 39 postazioni nel territorio di competenza 16 trappolaggi settimanali CONSERVAZIONE ALATI Conteggio, riconoscimento, classificazione (per specie e zona) e conservazione in alcool
6 Monitoraggio Aedes albopictus disposizione settimanale di ovitrappole controllo di potenziali focolai tombini cavità alberi bidonii fontane rimozione dei focolai esistenti, svuotando i contenitori ove possibile oppure trattando la superficie infestata con B.T.I. monitoraggio degli adulti riduzione della popolazione di adulti mediante trattamenti adulticida coinvolgimento diretto della popolazione ove possibile
7 realizzazione di poster e locandine, distribuite agli uffici pubblici, ai comuni e alle amministrazioni locali IL PROGETTO Campagna informativa realizzazione di uno spot pubblicitario cosa può fare la popolazione per combattere la zanzara tigre sensibilizzare la popolazione
8 MIGLIORAMENTO EFFICACIA DEI TRATTAMENTI NEI FOCOLAI PUBBLICI CORRETTO COMPORTAMENTO DELLA POPOLAZIONE PROGETTO O DI LOTTA INTEGRATA INFORMAZIONE
9 Necessità di divulgazione nelle scuole Educare i grandi partendo dai piccoli!!!!
10 2 POSTER presentati al 5th International Congress of Vector Ecology in Turchia
11 individuazione delle zone maggiormente a rischio per la diffusione della zanzara tigre IL PROGETTO Mappatura aree verdi Alessandria tabella a punteggi che tiene conto di diversi parametri tiche possono avere un influenza più o meno marcata per la diffusione della zanzara tigre parametri: presenza e tipologia area verde, ristagni, tombini, animali
12 IL PROGETTO Rassegna stampa Ambiente Quasi nulle le uova di zanzara nelle campagne Un'estate senza ronziibasta ronzii, prurito e pustole, quest'anno le tanto temute ed odiate zanzare quest' anno sono in netta diminuzione, colpa, o forse verrebbe da dire, merito delle basse temperature raggiunte nel corso dell' ultimo inverno. Il Gruppo Ricerche Ambientali Aghar Talbalaghi ha effettuato dei rilevamenti nella zona di Oviglio, Sezzadio e Predosa proprio dove si concentra un numero rilevante di risaie.quest' anno la pazienza dei cittadini piemontesi non sarà quindi messa alla prova e non sarà nemmeno necessario effettuare trattamenti su queste aree: infatti nel Comune di Sezzadio non c è acqua disponibile nelle risaie; e in quelle di Oviglio e Predosa non è emersa alcuna l presenza di larve l di Aedes A d Caspius C i a causa delle d ll condizioni di i i climatiche li ti h sfavoreli f li che h non hanno h permesso la l schiusa delle uova. Sull'assenza di zanzare potrebbe aver inciso anche un altro aspetto legato all utilizzo di prodotti chimici sia in agricoltura che nelle risaie. Su 100 campionamenti effettuati nelle campagne della Lomellina tra maggio e giugno non è stata rilevata fin ora alcuna presenza significativa di larve di zanzara appartenenti alla specie Aedes caspius. 19/6/2009
13 i nostri obiettivi La prevenzione, attraverso un adeguata campagna informativa, verso il problema zanzare La riduzione del problema alla fonte, no eliminare MA controllare Portare il livello di fastidio al di sotto della soglia di tolleranza Il miglioramento della qualità della vita!!!
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