Software open-source nella Pubblica Amministrazione italiana

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1 Software open-source nella Pubblica Amministrazione italiana Diego Casadei Novembre 2003 Linux Day 2003, Rimini PA 1

2 L'indagine del MIT Il Ministero per l'innovazione e le Tecnologie (MIT, ha commissionato una Indagine conoscitiva sul software a codice sorgente aperto nella Pubblica Amministrazione (Maggio 2003). Tale documento, che si può scaricare dal sito del Governo Italiano, nella pagina del MIT, segna un importante passo istituzionale verso il riconoscimento dell'esistenza e delle eventuali validità e convenienza del software open-source. Linux Day 2003, Rimini PA 2

3 L'indagine del MIT (2): punti nodali I due punti principali (per quanto ci riguarda) presi in esame dall'indagine del MIT sono: la possibilità di favorire il software open-source rispetto alle soluzioni proprietarie; l'opportunità di adottare standard di memorizzazione aperti per il salvataggio dei dati e la loro trasmissione. Linux Day 2003, Rimini PA 3

4 L'indagine del MIT (3): conclusioni Le conclusioni in proposito sono: non è giusto né favorire né discriminare il software aperto rispetto a quello proprietario, ma essi devono essere considerati sullo stesso piano; è altamente auspicabile che i dati delle PA vengano salvati almeno in un formato aperto, preferenzialmente di tipo auto-referenziale (XML). Linux Day 2003, Rimini PA 4

5 La spesa delle PA in software Nel 2001 la spesa delle PA italiane (centrali + locali) in software è stata di 675 milioni di euro. Il 61% nello sviluppo, manutenzione e gestione di programmi sviluppati su commessa; il 39% per le licenze. Le spese maggiori sono state: per i sistemi operativi 63 milioni di euro, per i sistemi di gestione di database 30 milioni, per prodotti di office automation 17 milioni. Linux Day 2003, Rimini PA 5

6 Definizione di software open-source Il s/w "open source" è quello di cui possiamo ottenere il codice sorgente. Non necessariamente gratis. Può essere "software libero" per quanto riguarda l'utente, che può eseguire, copiare, modificare e distribuire quanto ha ottenuto. Seguendo questa linea (propria della FSF), il s/w open source dovrebbe essere automaticamente gratuito. licenze open source (GPL in particolare). Linux Day 2003, Rimini PA 6

7 Formati aperti/standard Un formato per la memorizzazione dei dati può essere proprietario e chiuso, proprietario e aperto (pubblicamente documentato), o definito da uno standard non proprietario. Alcuni formati sono diventati standard de facto, anche se sono proprietari (PDF) o addirittura chiusi (DOC). Fra i formati aperti, sono preferibili quelli autodocumentanti (XML). Linux Day 2003, Rimini PA 7

8 Criteri di valutazione della commissione Ottimizzazione della spesa e tutela delle PA sono confrontati con gli aspetti economici. La promozione e diffusione nel nostro paese di attività connesse allo sviluppo di software vengono considerati elementi importanti. Il criterio finale è quello di value for money. Linux Day 2003, Rimini PA 8

9 Proposte della commissione (1) 1)Il software open-source non deve essere discriminato al confronto con quello proprietario, ma neanche preferito a priori: il criterio di selezione deve essere il rapporto valore/spesa. [Problema: si demanda al singolo amministratore la responsabilità della scelta.] [La commissione ricorda come in genere il software acquisito dalle PA debba comunque rimanere di proprietà delle stesse (sorgente incluso).] Linux Day 2003, Rimini PA 9

10 Proposte della commissione (2) 2)I contratti di acquisizione di software dovrebbero in futuro specificare sempre che la proprietà del software rimanga alle PA, codice sorgente incluso. [Questo riduce di molto la differenza fra software aperto e proprietario.] [Però è software aperto solo per le PA, dove il knowhow non è necessariamente all'altezza dei compiti di debugging e di controllo della sicurezza.] Linux Day 2003, Rimini PA 10

11 Proposte della commissione (3) 3)Deve essere stimolato il riuso del software custom, e la sua diffusione tra le diverse amministrazioni. [Spesso differenti amministrazioni commissionano software simili senza essere a conoscenza della possibilità di condividere le risorse di cui hanno bisogno.] [Se una amministrazione locale acquisisce un software, questo può immediatamente essere utilizzato da tutte le altre amministrazioni.] Linux Day 2003, Rimini PA 11

12 Proposte della commissione (4) 4)I dati devono essere salvati e scambiati in formati aperti (o almeno in un formato aperto, oltre a quello prediletto). [Ovvero non dovremmo essere costretti ad aprire formati Word o Excel, come oggi in pratica avviene sempre.] 5) Possibilmente il formato di elezione deve essere autodocumentato, come XML. Linux Day 2003, Rimini PA 12

13 Proposte della commissione (5) E' interesse nazionale favorire (e finanziare) i programmi di ricerca nel campo open source, sia in quanto stimolo, sia per promuovere la diffusione di questo tipo di soluzione (riducendo le spese totali). Linux Day 2003, Rimini PA 13

14 Alcune reazioni (1) Negli ambienti in cui operano gli entusiasti dell'opensource, in alcuni casi il rapporto della commissione sul software open-source ha seminato delusione. Dal punto di vista etico, il software open-source si presenta come la via giusta, improntata alla massima diffusione della conoscenza, al fine di migliorare le scienze dell'informazione in senso globale. Esattamente come le scoperte della matematica divengono immediatamente patrimonio dell'umanità. Linux Day 2003, Rimini PA 14

15 Alcune reazioni (2) In molti hanno quindi espresso un parere molto netto: le istituzioni, in quanto enti no-profit, dovrebbero adottare solamente software open-source. Però il software viene acquisito in quanto strumento utile a raggiungere un dato scopo. Quindi ci sono due problemi: non è detto che esista un prodotto open-source analogo a ogni controparte proprietaria, in termini di caratteristiche e/o sicurezza; una discriminazione a favore del software open-source non è migliore della discriminazione contro di esso. Linux Day 2003, Rimini PA 15