PRIMA SEZIONE ANAGRAFICA

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2 PRIMA SEZIONE ANAGRAFICA Denominazione del Piano _ RILASCIO VIA MAIL DI AUTORIZZAZIONI DI ASSISTENZA PROTESICA ED INTEGRATIVA _ Responsabile: Cognome: FERRO Nome: SILVIA Telefono: silvia.ferro@aslto1.it Ruolo: Responsabile Struttura Semplice Referente: Cognome: GARRAMONE Nome: LUCIA STEFANIA Telefono: lucia.garramone@aslto1,it Ruolo: Dirigente Medico, Specialista Ambulatoriale Durata dell intervento in mesi : 12 Periodo di realizzazione: da 01/01/2009 a 31/12/2009 Eventuali Risorse destinate, escluse le retribuzioni del personale coinvolto 1 : Ammontare complessivo:......di cui: - a carico dell Amministrazione/ufficio: a carico di altre Fonti (indicare quali).. Non sono previste risorse 1 Vanno indicate solo le risorse finanziarie effettivamente disponibili e/o già stanziate in bilancio - 2 -

3 SECONDA SEZIONE SCENARIO DI RIFERIMENTO 1 ORIGINE DEL PIANO 1.1. L intervento è riconducibile alle strategie politiche e/o di gestione espresse in: (sono possibili più risposte) documenti di programmazione generale dell amministrazione (es. Peg, Direttiva annuale, altra documentazione, ecc.) piani di miglioramento/programmi settoriali è un iniziativa autonoma del proponente altro (specificare) 1.2. La decisione di intervenire sull ambito scelto deriva da: (sono possibili più risposte) autovalutazione sullo stato dell organizzazione effettuata con l utilizzo di metodologie appropriate (es: modelli Caf, Efqm, gruppi di qualità, ecc.) risultati di indagini di customer satisfaction analisi dei reclami raccolti in modo sistematico specifica indagine realizzata da personale interno specifica indagine realizzata da consulenti indicazioni di uno degli organi interni di valutazione e/o di audit richiesta del vertice (politico o amministrativo) altro (specificare) 1.3. Il piano è connesso con altre attività di miglioramento: sì, già realizzate sì, in corso sì, già programmate NO Se sì, specificare sinteticamente l oggetto degli interventi Nella città di Torino si è realizzato a partire dal 2007 l accorpamento fra le quattro ASL precedenti. La nuova ASL TO1 nasce dall unificazione ex ASL 1 ed ex ASL 2. Nella ex ASL 2 dal novembre 2006 ha preso avvio un progetto sperimentale che prevede il rilascio via mail della autorizzazioni di assistenza protesica ed integrativa. Dal febbraio del 2008 la sperimentazione del rilascio via mail delle autorizzazioni è possibile per i cittadini residenti nel territorio della ex ASL 2 e per tutti i presidi previsti dal DM 332/99 e per altre autorizzazioni in ambito di Assistenza Integrativa (per es. materiale di medicazione, alimenti aproteici, ecc.). Tale modalità coinvolge tutti i fornitori autorizzati (farmacie, parafarmacie e tecnici sanitari) ai quali si rivolgono i nostri cittadini, ovunque siano ubicati sul territorio regionale

4 1.4. Motivo prevalente dell intervento: (una sola risposta) carenza di un servizio/processo esigenza di rispondere a nuove domande di altri uffici/servizi esigenza di rispondere a nuove domande di utenti o stakeholder esigenza di ridurre i costi esigenza di migliorare il clima organizzativo altro (specificare) 1.5. Definizione del problema Illustrare il problema che l intervento intende affrontare. La descrizione deve in particolare evidenziare a quali bisogni l intervento vuole dare risposta sia dal punto di vista dei portatori di interesse implicati, che dell amministrazione/ufficio. Il Settore, fra gli altri, ha anche il compito di rilasciare autorizzazioni alla fornitura di presidi ed ausili protesici presso strutture autorizzate (farmacie, parafarmacie e tecnici sanitari). Si tratta di presidi quali scarpe ortopediche, plantari, busti, presidi per incontinenza, ecc. L accorpamento delle ex ASL 1 ed ex ASL 2 nella nuova ASL TO1 fa sì che il numero delle autorizzazioni rilasciate ogni anno sarà superiore ai atti e si riferirà a circa pazienti, su una popolazione di circa abitanti (dati stimati in base ai dati rilevati al 30/09/2008). Attualmente, per ottenere le autorizzazioni il cittadino appartenente al territorio della ex ASL 1 è ancora obbligato a passaggi ripetuti fra lo Specialista proscrittore, il fornitore e la sede distrettuale ASL; quest ultima deve essere in grado di garantire un front-office accessibile, cercando di ridurre al massimo i tempi di attesa dei cittadini, con un investimento di risorse umane notevole. 2 ELABORAZIONE DEL PIANO 2.1. La progettazione ha coinvolto: (sono possibili più risposte) utenti (interni/esterni) del servizio/processo di lavoro su cui si interviene altri portatori di interesse responsabili del settore/dei settori su cui si interviene personale del settore/dei settori su cui si interviene personale che sarà impegnato a realizzare l intervento altro: Consulente Informatico che collabora nella costruzione del software in uso presso il Settore Specificare come è stato garantito tale coinvolgimento: Il progetto è nato dalla rilevazione della soddisfazione dei cittadini che afferivano al Settore Protesica della ex ASL 2, realizzata nel Hanno risposto al nostro questionario 495 cittadini nell arco di due mesi. L obiettivo del nostro lavoro è stato quello di identificare le criticità percepite dalla popolazione afferente al Settore, per permettere cambiamenti organizzativi atti a migliorare la qualità delle prestazioni e delle relazioni tra operatori ed utenti. Dall analisi dei risultati, si - 4 -

5 evidenziava che circa il 27 % degli intervistati lamentava una scarsa accessibilità (lunghe code, poco personale e poche ore di apertura dello sportello, ecc.). La difficoltà segnalata è stata condivisa e discussa nel gruppo, formato dagli operatori delle due sedi distrettuali allora coinvolte, il Gruppo di Volontari che collaborano ancora oggi con noi per realizzare un Punto di Accoglienza per il cittadino che afferisce al Settore, coordinati dalla Responsabile del Settore. Tale confronto ha portato ad ipotizzare modalità alternative di rilascio delle autorizzazioni, partendo dal presupposto che la valutazione dell appropriatezza prescrittiva non viene effettuata tramite una valutazione clinica, ma previa acquisizione di atti documentali. Infatti, sempre tramite il questionario realizzato nel 2006, il 70% dei cittadini che afferisce al nostro Settore lo fa non per se stesso, ma per presentare richieste relative ad altri soggetti. La nostra esigenza è stata allora discussa con il Consulente Informatico che ci affianca per lo sviluppo del software specifico in uso presso il servizio dal La Responsabile del Settore ed il Consulente Informatico hanno definito la procedura sperimentale, che è attualmente in uso presso i distretti appartenenti alla ex ASL 2. Tale modalità è stata presentata agli operatori della ex ASL 1 durante il corso di formazione finalizzato alla diffusione anche nei loro distretti del programma informatizzato. Attualmente questo gruppo di operatori utilizza il programma dal maggio del 2008 ed è consapevole della necessità di estendere la modalità in uso nella ex ASL 2 anche nel loro territorio, per non creare difformità di opportunità per cittadini orami appartenenti alla medesima ASL In fase di progettazione ci si è avvalsi dei seguenti elementi di analisi del problema (indicatori di criticità): (sono possibili più risposte) dati di indagine sugli utenti o stakeholder (specificare quali): Il questionario è stato compilato da 495 cittadini afferenti al servizio, 214 maschi (43,41%) e 279 femmine (56,59%). Solo 154 cittadini erano allo sportello per se stessi, mentre 272 (68,90% ) dichiarano di presentarsi per un parente, 32 per un conoscente, 25 perché badanti, 12 per altre ragioni. Il 21,48% dei cittadini lamenta lunghe attese allo sportello; questo disagio può essere in parte correlato a coloro che lamentano la carenza di personale, segnalata nel 5,37% dei casi. Infatti, probabilmente la gente avverte come causa la carenza di personale il fatto che debba aspettare a lungo, come se richiedesse di aumentare il numero degli sportelli in grado di far defluire il pubblico. Il 16,78% chiede un aumento dell orario di sportello, ed anche in questo caso l origine della segnalazione potrebbe essere una lunga attesa (se si aumentasse l orario di apertura, il pubblico si distribuirebbe su un maggior numero di ore). dati di funzionamento (specificare quali): Nel territorio della ex ASL 2 la procedura sperimentale è attiva su tutte le tipologie di fornitura (ex DM 332/99 ed assistenza integrativa) dal febbraio Ciò permette di fornire dati di analisi sulle potenzialità derivanti dall estensione di tale procedura su tutto il territorio della attuale ASL TO1. 1. Autorizzazioni che potrebbero essere rilasciate via mail, escludendo pertanto quelle che prevedono la fornitura diretta (magazzino o gara): l 85% delle autorizzazioni totali - 5 -

6 rilasciate dalla ASL TO1 sono destinate a fornitore esterno e potrebbero essere inviate con la modalità via mail. 2. Percentuale di utilizzo della procedura via mail nella ex ASL 2 nel mese di ottobre 2008: il 18,02% delle autorizzazioni destinate a fornitore esterno sono state rilasciate con la modalità mail. 3. Fornitori che hanno concluso il percorso per aderire (domanda di adesione, partecipazione ad una delle due serate di formazione, conferma dell adesione tramite compilazione di scheda con scelta della password di protezione degli allegati trasmessi): 129 su 375, pari al 34.4%. Altro (specificare) - 6 -

7 TERZA SEZIONE CARATTERISTICHE DELL INTERVENTO 1 GLI OBIETTIVI 1.1 Con l intervento si punta ad un miglioramento principalmente nell area: (scegliere l area di interesse prevalente e indicare minimo una risposta nell area scelta) del contesto: integrare le amministrazioni valorizzare la comunità rinnovare il rapporto centro/periferia del problema: cogliere le esigenze degli utenti interpretare la missione analizzare la situazione, definire obiettivi della soluzione: coinvolgere il personale utilizzare tecnologie e metodi gestire le risorse economiche del risultato: controllare i risultati valutare gli effetti consolidare e diffondere le buone pratiche 1.2 L intervento si basa prioritariamente su: (una sola risposta) innovazione nelle modalità di applicazione di norme di legge ottimizzazione nell uso delle risorse umane e/o materiali per ottenere maggiore efficienza (es. risparmi) gestione innovativa di funzioni per valorizzare le risorse umane, per responsabilizzare i ruoli direttivi, per sviluppare una cultura organizzativa orientata ai risultati, ecc. modifica dei processi organizzativi per migliorare la gestione modifica dei ruoli per migliorare il benessere del personale modifica delle modalità di erogazione dei servizi e della relazione con i clienti altro (specificare) - 7 -

8 1.3 Descrivere gli obiettivi Obiettivi generali (finalità cui mira globalmente il piano) Estensione della procedura informatizzata per il rilascio di autorizzazioni di prodotti inclusi nel D.M. 332/99 e non, a tutti i distretti dell ASL TO1. Obiettivi specifici (obiettivi operativi in cui è possibile scomporre l obiettivo generale, anche in relazione alle diverse fasi di realizzazione previste, compresa la descrizione delle realizzazioni previste) L accorpamento dell ex ASL 1 ed ex ASL 2 nella città di Torino ha portato all esigenza di condividere nel settore protesica, procedure e strumenti. Il primo passaggio è stato quello di portare nelle 4 sedi distrettuali dell ex ASL 1 del settore Protesica, il programma informatizzato in uso e sviluppo dal 2000 nel territorio della ex ASL 2, formando operatori amministrativi e dirigenti al suo utilizzo (maggio 2008). Terminata la fase di condivisione degli strumenti, nel corso del 2009 si svilupperà la condivisione delle procedure, prioritariamente sulla procedura oggetto del presente progetto, poiché rappresenta quella con maggiori ricadute operative, sia per gli operatori del servizio che per gli utenti. 1. Entro aprile 2009: predisposizione dei PC nelle 4 sedi distrettuali dell ex ASL TO1 ed aggiornamento del programma informatizzato Protesica, per l invio delle autorizzazioni via mail. 2. Entro giugno 2009: formazione del personale dei distretti dell ex ASL 1 (operatori amministrativi e dirigenti) sulla procedura di rilascio via mail delle autorizzazioni. 3. Entro giugno 2009: divulgazione fra fornitori (farmacie, parafarmacie e tecnici sanitari) con predisposizione degli incontri formativi. 4. Entro ottobre 2009: fase sperimentale di attivazione nelle singole sedi distrettuali coinvolte. 5. Entro dicembre 2009: conclusione della fase sperimentale ed attivazione a pieno regime, con diffusione dell informazione fra i cittadini 1.4 Descrivere i risultati attesi Descrivere i cambiamenti/impatti attesi sui destinatari intermedi e finali dell intervento come conseguenza del raggiungimento degli obiettivi del piano di miglioramento Il settore protesica si occupa di rilasciare autorizzazioni di assistenza protesica ed integrativa. Il cittadino, nell iter che dalla prescrizione lo porta all autorizzazione, compie almeno 4 passaggi (prescrittore, fornitore esterno per il preventivo, Asl per consegna e ritiro autorizzazione, fornitore per il ritiro del presidio, prescrittore per il collaudo). L accorpamento delle due ASL ha aumentato la popolazione di riferimento che è di circa pazienti, con autorizzazioni. I problemi emersi sono quindi legati ai numerosi passaggi del cittadino, alle code allo sportello, all impiego di un maggior numero di personale durante il front-office. Con l attivazione della procedura informatizzata in tutte le sedi distrettuali dell ASL TO1 ci si aspetta come risultati attesi: 1. Rilascio via mail delle autorizzazioni di assistenza integrativa (presidi per incontinenza, presidi per pazienti cateterizzati o stomizzati, alimenti per pazienti nefropatici, materiale di medicazione) e di assistenza protesica di presidi personalizzati (scarpe, busti, protesi acustiche, ecc.)

9 2. Riduzione dei tempi di attesa in front office per la riduzione degli accessi con possibilità di ottimizzazione nell utilizzo del personale 3. Aumento della soddisfazione nel cittadino/utente per la riduzione dei passaggi, soprattutto per le autorizzazioni a cadenza periodica, che impongono un accesso mensile/ trimestrale (a seconda del presidio), per ottenerne il rinnovo. 1.5 Descrivere il prodotto finale dell intervento Descrivere cosa si intende realizzare per raggiungere i risultati attesi. L attivazione della procedura informatizza per il rilascio via mail delle autorizzazioni, prevede il necessario coinvolgimento di ditte fornitrici e farmacie, attraverso incontri formativi atti ad illustrare la procedura informatizzata ed a renderli operativi nella gestione delle richieste di autorizzazione tramite mail. Altro passo importante da compiere è informare i cittadini/utenti attraverso varie modalità (sito dell ASL TO 1, durante l accesso allo sportello ecc..), sulla nuova procedura e sui benefici conseguenti al suo utilizzo (riduzione degli accessi ripetuti per i pazienti). L informazione del cittadino rappresenta anche una spinta motivazionale per i fornitori, che aderiranno maggiormente alla nostra iniziativa se sarà lo stesso cittadino a richiedere tale prestazione. All interno dei nostri servizi, proseguirà l attività di formazione e coinvolgimento del personale, dirigente e del comparto. Per il gruppo, infatti, la ricaduta principale sarà la necessità di riorganizzare il proprio tempo/lavoro, passando da una visione di attività correlata essenzialmente al front-office, a una organizzazione in back-office

10 2 LE ATTIVITA PREVISTE 2.1. Descrivere le attività, articolate in fasi, con indicazione degli output attesi e dei relativi indicatori di realizzazione per ciascuna attività Fasi Attività Output attesi Indicatori di realizzazione In ogni sede Fase 1: In collaborazione con il consulente informatico, si verificheranno tutti i PC saranno N 2 PC predisposti per ogni PREDISPOSIZIONE presenti nelle quattro sedi distrettuali; si provvederà ad sostituire i PC presenti PC sede distrettuale entro il DEI PC ormai desueti e ad installare le funzioni necessarie su quelli utilizzabili. predisposti alla 30/04/2009 funzione di invio delle autorizzazioni. Fase 2: FORMAZIONE PERSONALE Sarà organizzata la formazione per tutti i dirigenti e gli operatori delle sedi della ex ASL 1. Gli operatori saranno in grado di utilizzare correttamente la funzione. 90% degli operatori presenti al 30/06/2009 formati Fase 3: DIVULGAZIONE FRA I FORNITORI Verrà presentata ai fornitori la modalità di utilizzo della procedura, nel corso di serate di formazione. Aumenterà il numerò dei fornitori aderenti all iniziativa. + 10% dei fornitori aderenti entro dicembre 2009 Fase 4: SPERIMENTAZIONE Gli operatori potranno utilizzare la nuova modalità in situazione protetta (affiancati, con il coinvolgimento graduale delle diverse sedi e dei diversi fornitori, ecc.) Coinvolgimento graduale di tutti gli operatori, con il supporto degli operatori già formati presenti nel territorio della ex ASL 2. Presenza di un calendario di presenza degli operatori ex ASL 2 nelle sedi ex ASL 1 per il mesi di ottobre, novembre e dicembre Costruzione entro 31/10/2009 di calendario di inizio, condiviso e noto ai fornitori coinvolti

11 Fasi Attività Output attesi Indicatori di realizzazione Fase 5: DIVULGAZIONE Conclusa la fase sperimentale ed avviata la modalità a pieno regime, sarà necessario diffondere l informazione fra i cittadini/utenti, affinché sappiano cosa poter richiedere ai loro fornitori di presidi sanitari. Cittadinanza informata sull iniziativa Realizzazione e distribuzione di un pieghevole ad hoc, presente in modo capillare sul territorio, anche in sedi extra ASL (per es. sedi circoscrizione, Parrocchie, ecc.)

12 2.2 Definire il livello di miglioramento atteso per ciascun risultato previsto Risultati attesi (vedi domanda 1.4) RILASCIO VIA MAIL DELLE AUTORIZZAZIONI DESTINATE A FORNITORE ESTERNO NEL TERRITORIO DELLA EX ASL 1 RIDUZIONE TEMPI DI ATTESA ED OTTIMIZZAZIONE NELL UTILIZZO DEL PERSONALE AUMENTO DELLA SODDISFAZIONE DEL CITTADINO/UTENTE Indicatore (descrizione e unità di misura) 1. Avvio della procedura a regime entro il 31/12/2009 in tutti i distretti della ex ASL 1 (SI /NO) 2. Numero di autorizzazioni rilasciate via mail/numero di tutte le autorizzazioni a fornitore esterno per assistenza protesica ed integrativa (materiale di medicazione, materiale d uso, alimenti aproteici) 1. Rilevazione ad hoc del numero dei passaggi in front-office nelle 4 sedi distrettuali coinvolte: raffronto fra due settimane campione (prima dell inizio del progetto e dopo alemno cinque mesi dall attivazione) 2. Piano di revisione dell organizzazione delle attività di sportello, condiviso con cittadini ed operatori Realizzazione di un questionario di gradimento centrato sulla procedura innovativa di rilascio delle autorizzazioni via mail, sia fra i fornitori che fra i cittadini Target 1. SI 2. 10% entro il 30/06/ % nei passaggi in front-office alla seconda rilevazione 2. Realizzazione del piano nella seconda metà del 2010 Realizzazione del questionario nella seconda metà del LE RISORSE UMANE COINVOLTE 3.1. Indicare se è prevista la costituzione di un gruppo di lavoro per la elaborazione e realizzazione del piano Si No 3.2 Se si, indicare: N. componenti del gruppo di lavoro Caratteristiche del gruppo di lavoro Ruolo Compiti Gg/impegno Dirigenti Funzionari Altro personale

13 3.3. Indicare l eventuale apporto di altri soggetti (personale di altri uffici dell amministrazione (specificare numero, ruolo e funzioni) I Servizi dell ASL che saranno coinvolti nella realizzazione del progetto saranno: CED (Centro Elaborazione Dati): coordina le attività della Ditta UNICOMP che ha il contratto di assistenza e manutenzione del software in uso al Settore Protesica; inoltre, la collaborazione sarà necessaria per la valutazione/predisposizione dei PC nelle sedi distrettuali e per la fase di formazione del personale (per es. utilizzo dell aula informatica, con predisposizione dell ambiente virtuale di prova); URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico): la collaborazione sarà necessaria per la realizzazione del pieghevole informativo per la cittadinanza e per l organizzazione delle serate di formazione per i fornitori

14 4 LE PARTNERSHIP E LE COLLABORAZIONI 4.1. Indicare tipologia e modalità di collaborazione di eventuali partnership (altre amministrazioni, altri soggetti) Circoscrizioni: il progetto avrà ricadute per la popolazione residente in 4 circoscrizioni della città di Torino. Queste dovranno essere coinvolte sia per la divulgazione dell iniziativa, sia per la valutazione e la revisione delle modalità di front-office. 4.2 Indicare se sono previste consulenze e quali sono le attività che saranno garantite dalla consulenza 5 DIREZIONE E VALUTAZIONE 5.1. Indicare le modalità previste per il presidio dell intervento e il raccordo con i vertici dell ufficio/amministrazione La realizzazione del progetto è seguita direttamente dalla Responsabile del Settore e da un Dirigente Medico, Specialista Ambulatoriale per la branca Organizzazione dei Servizi Sanitari di Base, che opera nel settore per 35 h/settimana Descrivere le modalità di coordinamento delle attività I due medici si confrontano settimanalmente sullo sviluppo delle singole fasi. La Responsabile segue direttamente tutti i rapporti interni all Azienda, con gli operatori coinvolti e con gli altri servizi. Inoltre, pianificherà e realizzerà direttamente tutte le relazioni con gli enti esterni, come per esempio, le Circoscrizioni, l Associazione Titolari di Farmacie, ecc. Il Dirigente Medico specialista ambulatoriale è responsabile delle relazioni con i singoli fornitori, dello sviluppo e dell allestimento con ognuno della procedura

15 5.3 Descrivere le modalità previste per seguire l andamento delle attività nel corso della realizzazione e verificare gli eventuali scostamenti rispetto ai risultati attesi. Il confronto settimanale permette un monitoraggio costante dell andamento delle attività, con possibilità di definire in tempi brevi eventuali azioni di correzione 5.4 Descrivere le modalità di comunicazione (interna ed, eventualmente, esterna) previste per far conoscere l intervento e i suoi esiti La collaborazione con l URP permetterà i definire le modalità di comunicazione interna all Azienda. Attualmente il mezzo di comunicazione maggiormente utilizzato è il sito aziendale intranet, che prevede uno spazio appositamente creato per porre in evidenza iniziative e comunicazioni per i dipendenti. Il Settore proponente il progetto ha sviluppato nel corso degli anni modalità di comunicazione verso l esterno, con pubblicazioni su riviste specializzate, partecipazioni con poster e brevi comunicazioni a Convegni, partecipando all organizzazione di eventi a valenza regionale. La realizzazione di un progetto di questo tipo porterà a risultati che dovranno essere socializzati obbligatoriamente verso l esterno, poiché il successo di un iniziativa di questo tipo dovrà portare alla revisione delle modalità attualmente in uso anche nelle altre ASL. 6 FATTORI CRITICI DI SUCCESSO 6.1 Descrivere i fattori critici di successo dell intervento e cioè i principali problemi che si ritiene si dovranno affrontare per ottenere i risultati attesi Resistenza da parte del gruppo di operatori coinvolto: la nuova modalità cambia completamente l attività del gruppo, che si dovrà riorganizzare su un attività di back-office che prenderà il sopravvento su quella di front-office. Inoltre, gli operatori si troveranno ad utilizzare strumenti mai utilizzati prima, almeno in ambito lavorativo (posta elettronica, programmi di compattamento, ecc.). Il contatto diretto e le prescrizioni consegnate direttamente rassicurano maggiormente! Per superare questa difficoltà sarà indispensabile il supporto degli operatori della ex ASL 2, già formati e che utilizzano la procedura da alcuni mesi. Resistenza da parte dei fornitori: dalla prima fase sperimentale svolta nel territorio della ex ASL 2 ci siamo resi conto che è il cittadino che, con la sua diretta richiesta, deve spingere il singolo fornitore ad aderire all iniziativa. Infatti, quest ultimo si trova a dover gestire una parte di lavoro aggiuntiva al suo ruolo precedente che era solo quello di rilasciare un preventivo. Per superare questa difficoltà è fondamentale la fase di divulgazione dell informazione fra la cittadinanza, perché diventi consapevole di cosa può richiedere. Diffidenza della popolazione: la maggior parte degli utenti del Settore sono ovviamente una fascia di popolazione in età avanzata che ha difficoltà a fidarsi dei cambiamenti. Anche in questo caso, la corretta divulgazione delle informazioni sarà fondamentale. 7 ARTICOLAZIONE TEMPORALE DEL PIANO 7.1 Inserire il Gannt relativo alla tempistica del piano

16 Fase Inizio Fine Durata Predisposizione dei PC 01/01/ /04/ Formazione del personale 01/03/ /06/ Sperimentazione 01/07/ /12/ Divulgazione fra i fornitori 01/09/ /12/ Divulgazione fra i cittadini 01/11/ /12/

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