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1 IL DOLORE Il dolore è un segnale che ci protegge da eccessive stimolazioni potenzialmente pericolose, i recettori del dolore sono rappresentati da un certo tipo di neuroni che quando vengono stimolati inviano messaggi al midollo spinale dove lo stesso segnale viene immediatamente mandato al lato opposto del midollo, per poi dirigersi verso il talamo e la corteccia dove inizierà la percezione del dolore.

2 La fisiologia del dolore non è completamente chiara infatti all'interno del corpo ci sono molti mediatori che stimolano i recettori del dolore come: L'ISTAMINA, LA SEROTONINA, LA BRADICHININA queste permettono il rilascio di SOSTANZA P da parte dei neuroni all' interno del midollo spinale.

3 La specializzazione del sistema nervoso centrale grazie ai neuroni L'unità funzionale del sistema nervoso centrale è il neurone una cellula altamente specializzata a trasmettere e ricevere impulsi sotto forma di segnali elettrici.

4 La t rasm issione grazie agli im pulsi elet t ric i Impulsi sufficientemente forti generano un flusso di corrente elettrica che corre lungo l'assone. In un neurone a riposo dove non vi è conduzione, la superficie interna della membrana è carica negativamente rispetto il fluido interstiziale che presenta delle cariche positive,questa differenza viene definita appunto POTENZIALE DI RIPOSO che equivale a 70 mv

5 Una stimolazione meccanica, termica, riesce ad alterare il potenziale di riposo, permettendo di aumentare la permeabilità della membrana al Na+, questa condizione è mantenuta da specifici canali che al minimo cambiamento nel voltaggio permettono l'apertura dei canali per il sodio. IL POTENZIALE DI RIPOSO PUO' ARRIVARE A 55 mv SI TRATTA DI UN LIVELLO BORDER LINE DOVE SI E' VERSO IL LIMITE DELL'ATTIVAZIONE. IL potenziale d'azione viene prodotto quando si arriava a 0, il che significa che ci sarà una depolarizzazione di circa 70 mv, in molti casi ci può essere anche un'inversione della polarità arrivando addirittura a + 35 mv Man mano che il potenziale di azione si muove lungo l'assone la zona dove è appenapassato inizia a ripolarizzarsi favorendo la chiusura di canali del sodio e del potassio.

6 IL POTENZIALE D'AZIONE

7 I SEGNALI POSSONO ESSERE ECCITATORI O INIBITORI Se lo ione calcio rilasciato dal neureone presinaptico si lega con i recettori presenti sulla memebrana del neurone postsinaptico ci sarà l'apertura dei canali del sodio tanto da permettere la depolarizzazione Un cambiamento di potenziale porta il neurone postsinaptico ad uno stato detto POTENZIALE POSTSINAPTICO ECCITATORIO Alcuni neurotrasmettitori possono anche facilitare l'aumento della polarizzazione ovvero rendere ancora più negativo l'ambiente intracellulare come ad esempio portare il potenziale di membrana da 70 mv a - 80 mv cosi allontanando il livello di soglia e questo viene definito POTENZIALE POSTSINAPTICO INIBITORIO questo fenomeno può essere provocato tramite diverse condizioni come l'apertura dei canali del potassio che permettono la fuoriuscita dello

8 I NEURONI SONO ORGANIZZATI IN CIRCUITI I neuroni formano una fitta rete di comunicazione che risponde a due caratteristiche precise: CONVERGENZA dove un singolo neurone è controllato da segnali che arrivano da più neuroni come ad esempio una fibra spinale riceve informazione da neuroni che partono da precise aree del cervello DIVERGENZA dove una singola fibra presinaptica stimola molti neuroni postsinaptici ogni neurone presinaptico può contrarre sinapsi con circa neuroni postsinaptici

9 CONVERGENZA

10 DIVERGENZA

11 Il ruolo principale del sistema nervoso è quello di mantenere un equilibrio tra le cellule i fluidi, i tessuti dell'organismo intervenendo direttamente sui sistemi: ENDOCRINO IMMUNITARIO da qui nel 1932 CANNON conia il termine OMEOSTASI ovvero la tendenza dell'organismo a muoversi verso la stabilità! L'omeostasi viene influenzata da vari fattori e questi stimoli agiscono per mezzo di fibre a fferenti prim a rie che comprendono quella parte del sistema nervoso sensorio e sono le: FIBRE A molto grandi e mielinizzate con bassa soglia di attivazione permettono di comprende le sensazioni relative la propriocezione FIBRE B si tratta di fibre piccole poco mielinizzate con tempi di conduzione più lenti e trasferiscono al midollo e al cervello informazioni riguardanti la noc ic ezione, cosi il livello di dolore che si avverte è dipendente dalla quantità di recettori che sono chiamati in causa. N el s is tem a a fferente B s ono pres enti a loro volta : FIBRE Aδ che trasmettono informazioni sia dolorose che non, si tratta di fibre che nel midollo decussano e mediano la sensazione del dolore acuto e dell'irritazione FIBRE C che gestiscono la sensazione dolorosa strutturata

12 IL CONTROLLO DEL DOLORE IL Il nostro organismo può sopprimere le sensazioni dolorose mediante due meccanismi Il m ec c a nis m o dis c endente che parte dall'ipotalamo il quale permette la produzione di endorfine e oppioidi endogeni Il m ec c a nis m o s pina le che si attiva nel segmento neurologico interessato grazie le fibre A che essendo più veloci nella conduzione inibiscono gli interneuroni favorendo l'annullamento dello stimolo proveniente dalle fibra B

13 NEURONI PRIMARI AFFERENTI Il dolore acuto si percepisce quando vengono attivate le fibre afferenti primarie che presentano dei nocicettori che sono sensibili a diversi agenti chimici come le: B R A D IC H IN IN E P R O S TA G LA N D IN E le quali sono sonstanze pro-infiammatorie, quando vi è una condizione cronica questi nocicettori risultano danneggiati nel senso che divengono ipersensibili alle catecolammine adrenalina noradrenalina dopamina che sono sostanze che normalmente vengono prodotto per modulare diverse attività fisiologiche cosi i neuroni afferenti primari possono interpretare i normali livelli rilasciati come agenti irritanti, generando un abbassamento della soglia di attivazione, andando a creare un ipersensibilizzazione. Giocano un ruolo di fondamentale importanza gli interneuroni che riescono a modulare i vari livelli di attività che gli arrivano dalle fibre primarie, infatti i canali dell' M E TILD -A S PA R TATO presenti sugli interneuroni normalmente chiusi, quando vengono bombardati da stimoli primari tonici si aprono favorendo un flusso di calcio, che favorisce l'abbassamento della sua soglia di attivazione, generando cosi un segmento facilitato. La facilitazione indica quindi un iperattività dell' interneurone e i segni sono solitamente legati ad un aumento del tono in loco e di un'iperalgesia!

14 L'INFIAMMAZIONE NEUROGENA L'iperstimolazione dei nocicettori delle fibre di piccolo calibro B favorisce la produzione locale di sostanze che sono: ISTAMINA,BRADICHININA,SOSTANZA P molte di queste sostanza si comportano come proi-nfiammatorie favorendo una continua stimolazione del nocicettore e abbassando cosi la sua soglia di attivazione, quindi se una zona del midollo riceve costantemente informazione di varia natura provocherà un abbassamento della soglia che non sarà più relativo al solo nocicettore, ma coinvolgerà soprattutto gli INTERNEURONI che fungono da ponte tra le fibre in entrata e quelle in uscita. Gli inteneuroni fungono da INIBITORI, e o AMPLIFICATORI, ed in molti casi possono servire da valvole permettendo l'uscita di segnali. Un altro fondamentale aspetto è dato dal concetto di TENSEGRITA' (il modello propone una condizione dove tutte le forze sono in equilibrio che nel caso cellulare si sviluppano a carico dei microfilamenti del citoscheletro), INFATTI A CAUSA DI UNA SERIE DI STIMOLAZIONI VI SARA' ANCHE LA MODIFCAZIONE MECCANICA DELLA STRUTTURA INTERESSATA, infatti i condizionamenti meccanici che agiscono su una cellula favoriscono durante la fase mitotica la generazione di cellule con lo stesso patrimonio TENSIGREDO cosi alterando il citoscheltro e questo deve rendre chiaro il concetto che qualsiasi atto sia esso farmacologico o chirurgico genera una condizione tensigreda diversa da quella naturale.

15 L'ATTIVITA' FISICA

16 Il normale svolgimento di attività fisica e' fondamentale me è altrettanto importante non cadere nell'empirismo più sfrenato che da sempre alimenta il mondo del fitness, sappiamo scientificamente che l'attività fisica se da un lato è un tocca sano, dall'altro può nascondere condizioni pericolose, cosi per evitare di incorrere in condizioni sgradevoli bisogna affidarsi a dei seri professionisti che dalla loro hanno la conoscenza, non si può pretendere di scalare una montagna partendo dalla cima!!

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