CENTRO STUDI E INTERVENTI PSICOSOCIALI
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- Leonzio Montanari
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1 CENTRO STUDI E INTERVENTI PSICOSOCIALI soc. coop. soc. V. Bolzoni PARMA Tf. e Fax O E.Mail : cesip@libero.it Website : CORSO DI FORMAZIONE PER ASSISTENTI SOCIALI SUPERVISORI DI TIROCINIO (EMILIA ROMAGNA) dott. annamaria campanini dott. maria teresa zini
2 Premessa Il tirocinio è parte costitutiva della formazione del servizio sociale, tanto che fin dal suo nascere è sempre stato previsto non tanto come un elemento aggiuntivo ma, al contrario, come uno dei pilastri su cui si erge la struttura formativa del servizio sociale e che vede un ruolo chiave nella figura del supervisore. Tenendo conto del dibattito interno e delle diverse posizioni espresse, IASSW (International Association of Schools of Social Work) e IFSW (International Federation of Social Workers) hanno elaborato delle linee guida per la formazione al servizio sociale, offrendo indicazioni e orientamenti importanti per garantire un adeguato livello di qualità. Nel documento sugli standard globali per la formazione al servizio sociale, si afferma la necessità del riconoscimento e dello sviluppo di percorsi che favoriscano negli studenti la capacità di un pensiero critico e di un ragionamento scientifico, l apertura a nuove esperienze e sistemi di pensiero, e l impegno ad apprendere per tutta la vita. Nel documento, approvato nel 2004 al congresso di Adelaide, si sottolinea come il tirocinio debba costituire una parte integrante del progetto formativo e come in questo percorso debbano essere impegnati supervisori qualificati ed esperti per i quali si ribadisce la necessità di predisporre percorsi di orientamento e formazione all'assunzione di questo ruolo. In tale contesto la richiesta dell'ordine si muove in una linea coerente con le indicazioni internazionali, riconoscendo come il compito del supervisore non è semplicemente quello di accompagnare o assistere l allievo nel primo impatto con il mondo del lavoro, ma di inserirsi come soggetto attivo in un processo di formazione che vede la presenza di più soggetti coinvolti, ciascuno portatore di una sua specifica funzione. Il percorso proposto si colloca all'interno di questo scenario come un primo tassello per poter innalzare la qualità delle competenze dei supervisori e costituire, a livello territoriale, una rete di facilitatori nella relazione tra il contesto delle organizzazioni dei servizi sociali e l'università.
3 Obiettivi Sulla base della richiesta formulata dall'ordine degli Assistenti Sociali dell'emilia Romagna a questa Agenzia, si propone la realizzazione di un progetto di formazione per un gruppo selezionato di assistenti sociali supervisori con i seguenti obiettivi: 1. aiutare i supervisori a cogliere la valenza formativa del loro ruolo 2. sviluppare competenze di formatore sul campo, con particolare attenzione alla connessione della dimensione teoricometodologico con l'esperienza professionale ; 3. fornire strumenti operativi per impostare e realizzare il progetto di tirocinio; 4. sollecitare il confronto tra diverse esperienze in vista dell individuazione di criteri Destinatari I destinatari del corso saranno 30 assistenti sociali con esperienza di supervisione e verranno selezionati attraverso una valutazione del curriculum ed un colloquio. I criteri di selezione verranno definiti insieme all'ordine. Struttura del corso Il corso, della durata complessiva di 84 ore, potrà articolarsi in maniera differenziata a seconda delle necessità organizzative : 6 moduli di due giornate ciascuno Contenuti
4 I temi che si affronteranno verranno organizzati nei moduli a seconda della scelta effettuata in funzione della realizzazione e verteranno su: La funzione del tirocinio nel processo formativo (triennale e magistrale) Il ruolo del supervisore come formatore Le teorie dell apprendimento negli adulti La conoscenza e l operatività nel servizio sociale Le competenze, anche in relazione alle definizioni europee La progettazione dell esperienza- il gioco tra i diversi attori coinvolti La definizione degli obiettivi La definizione del contratto. La relazione supervisore- allievo Alcuni strumenti operativi per la supervisione La valutazione del Tirocinio Metodologia Le metodologie didattiche prescelte si fondano sul principio che l'apprendimento effettivo consista soprattutto nell'assimilazione dell'esperienza attraverso la comprensione, l'elaborazione e la metabolizzazione di fatti, situazioni e comportamenti. Tali metodologie si sono dimostrate particolarmente adatte quando è stato necessario, più che apprendere e memorizzare elementi cognitivi, ristrutturare concezioni e acquisire un nuovo modo di pensare e di agire, al fine di incrementare specifiche capacità e promuovere atteggiamenti mentali. La metodologia utilizzata sarà quindi di tipo attivo. Si prevede cioè la costruzione di un contesto di apprendimento dove, insieme ai docenti, saranno attori protagonisti i partecipanti che con i loro interventi, consentiranno di co-costruire il processo in modo da renderlo effettivamente aderente alle esigenze dei partecipanti, nonché specchio dei processi formativi che si realizzano tra supervisori e studenti. Questo sarà reso possibile dalla strutturazione di esercitazioni ad hoc che consentiranno di rendere più efficace il processo di apprendimento e che, affiancate da momenti di teorizzazione, aiuteranno a sviluppare collegamenti significativi tra le proposte teoriche e le applicazioni operative.
5 Docenti Il corso verrà tenuto da Annamaria Campanini, professore associato presso l'università di Milano Bicocca, Maria Teresa Zini, docente a contratto presso l'università di Parma. Verranno affiancate da ospiti europei quali Jan Agten, past vicepresidente dell'eassw e Josefa Fernandez partner di un progetto europeo di ricerca sul tema Supervision meets education.
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