Economia Politica H-Z Lezione 16

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1 Economia Politica H-Z Lezione 16 Sergio Vergalli Sergio Vergalli - Lezione 4 1

2 Capitolo XVIII. Produzione, tasso di interesse E tasso di cambio Vergalli - Eco Pol II HZ

3 Piccola parentesi..

4 I CDS sull'irlanda raggiungono un massimo storico I credit default swaps (CDS) sul debito sovrano irlandese hanno raggiunto oggi un record storico. I contratti di assicurazione contro il default dell'irlanda sono saliti rispetto a ieri da 387 punti a 433 punti. Anche i rendimenti dei titoli di stato irlandesi sono fortemente aumentati. Una nota di Barclays ha fatto aumentare i timori del mercato relativi alla situazione finanziaria di Dublino. Secondo la banca d'affari l'irlanda potrebbe aver bisogno dell'aiuto del Fondo Monetario Internazionale (abbr. FMI) se le perdite del suo settore finanziario dovessero aumentare o se le condizioni della sua economia dovessero peggiorare nei prossimi mesi. Redazione Borsainside 15:32, 17 settembre 2010

5 Irlanda, spread e Cdsin calo dopo via libera piano Spread e Cds in calo per l'irlanda all'indomani dell'approvazione da parte della Ue del piano di salvataggio del paese. Il differenziale di rendimento tra decennale irlandese e tedesco, su piattaforma Tradeweb, tratta stamattina in area 674 punti base (-6 su venerdì), in calo per la prima volta da sette sedute, restando tuttavia sempre vicino al massimo dall'introduzione dell'euro di 687 pb. Parallelamente il Credit defualt swap a 5 anni dell'irlanda è diminuito di 10 punti base dalla chiusra di venerdì a 590 pb, seocno dati Markit. Il via libera al prestito da 85 miliardi di euro a Dublino favorisce un allentamento delle tensioni su tutto il segmento periferico del debito. Lo spread portoghese stringe di 6 pb a quota 438, quello spagnolo di 3 pb a 250. Il Cds del Portogallo è invece cresciuto di un punto base a 503 pb. Per la Grecia, lo spread sul bund si è stretto di 20 punti base a 907 punti base, mentre il Cds è sceso di 20 punti base a 945 pb. Parzialmente in controtendenza il debito italiano. Lo spread Btp-Bund, sul decennale, quota a 178 punti base, uno in più della chiusura di venerdì scorso, in risalita dai 171 pb dell'apertura di questa mattina.

6 Irlanda: ancora in aumento spread bond, ma movimento rallenta MERCOLEDI' 24 NOVEMBRE 2010 A nuovi massimi storici Cds spagnoli e portoghesi (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Londra, 24 nov - Gli spread sui mercati del credito europeo hanno continuato il trend ascendente in mattinata, ma a un ritmo notevolmente piu' lento rispetto a ieri. Il movimento viene definito "moderato" dagli analisti, secondo i quali, dopo l'irlanda, che ha subito comunque in mattinata l'impatto della nuova bocciatura di Standard and Poor's (da 'AA-' a 'A' con 'creditwatch' negativo il rating sovrano). L'attenzione dei mercati si sta lentamente spostando sulla penisola iberica e, in particolare, sulla Spagna. A fine mattinata lo spread del decennale irlandese sul Bundtedescosie'attestatoa607(+18 puntibase) dopo unmassimodi645 subito dopo la decisione di S&P, quello del decennale portoghese e' a 453 (+19 pb) dopo un massimo di481 e quello spagnolo a 254 (+18 pb) dopo un massimo di 260. Nel caso in cui anche la Spagna dovesse trovarsi in difficolta', osserva un analista sul mercato di Francoforte,"l'ombrello anti-crisi europeo da 750 miliardi non sara' piu' sufficiente" e in questo caso, si dovrebbe cominciare a pensare a una ristrutturazione del debito. Sul mercato dei derivati, i Cds a cinque anni sul debito sovrano spagnolo e portoghese hanno raggiunto nuovi massimi storici, con aumenti di 10 e 21 punti base rispettivamente a 312 e 510 punti, secondo i dati diffusidamarkit.pericdsirlandesil'aumentoe'di16pba595controunmassimo di 610 punti raggiunto poco prima della richiesta di aiuto finanziario all'europa. Anche i Cds sul debito sovrano belga sono a un nuovo massimo di 155 punti base. Red-mir-(RADIOCOR) :34:35(0154) 5 NNNN

7 Bond Irlanda verso il 9%. CDS Italia nuovo record. Euro sotto Il rendimento del titolo di Stato irlandese a 10 anni e' salito all'8.74%, prezzi in calo. Sale il rischio Italia, con i Credit default swaps ai nuovi massimidal2009(btpa10annisaledi10punti base). La crisi Ue si aggava, e mentre l'euro si indebolisce e scivola a , il rendimentodeltitolodistatoirlandesea10annie'salitoall'8.74%,conilprezzoin continuo calo. Sale al top di periodo il rischio Italia, con i CDS (Credit default swaps) ai nuovi massimi degli ultimi mesi, con il Btp a 10 anni in crescita di 10 punti base, record dal luglio Motivo: l'europa sta studiando un meccanismo in cui i prossimi salvataggi di paesi membri (sicuri, vista la gravita' della crisi) relativi ai debiti sovrani dei PIIGS (Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna) saranno finanziati "anche" con la partecipazione dei possessori di titoli di Stato di ciascun paese. Tremano banche, privati e aziende che hanno in portafoglio Cct, Btp e Bot. Sell massicci in borsa, colpito piu' degli altri il settore bancario.

8

9 CDS Il CreditDefault Swap (CDS) è a tutti gli effetti un contratto derivato di tipo creditderivatives, è dunque uno swap impiegato per trasferire l'esposizione creditizia di prodotti a reddito fisso tra le parti. Il cdsè sicuramente il derivato creditizio più usato. Tecnicamente è un accordo tra un acquirente (chiamato protectionbuyer) e un venditore (protectionseller) attraverso il quale il venditore si impegna, a fronte del premio rateale versato dall'acquirente, a effettuare un determinato pagamento nel caso si verifichi uno specifico evento chiamato credit event, che tipicamente è il default del debitore terzo.

10 Per cui al protectionbuyer il mercato dei CDS offre l opportunità di ridurre la concentrazione delle esposizioni creditorie e il patrimonio vincolato a fini prudenziali. Al protectionseller il mercato dei CDS consente di assumere posizioni su un periodo personalizzato, percependone i proventi senza doverle finanziare. E' sicuramente uno strumento finanziario molto evoluto ma non necessariamente complicato, in sostanza possiamo pensare al cdscome a un assicurazione sull insolvenza di un emittente. Per questo il CDS è spesso utilizzato come polizza assicurativa o copertura per il sottoscrittore di un'obbligazione. Chiaramente più il mercato dei cdsteme l insolvenza di un emittente, più il cdsdi riferimento aumenterà di prezzo. Tipicamente la durata di un CDS è di cinque anni, sebbene essendo un derivato scambiato sul mercato overthe-counter è possibile stabilire qualsiasi durata.

11 CHIUSA PARENTESI

12 12 1. L equilibrio del mercato dei beni L equilibrio nel mercato dei beni sarà dato dalla seguente equazione: Y = C Y T + I Y r + G IM Y ε ε + X Y ε ( + ) ( +, ) ( +, + ) ( +, ) * ( ) (, ) (, ) / (, ) In equilibrio, la produzione deve uguagliare la domanda, dove la domanda è data da: consumo, C, che dipende positivamente dal reddito disponibile, Y-T; investimento, I, che dipende positivamente dalla produzione Y e negativamente dal tasso di cambio reale, r; la spesa pubblica è considerata esogena; la quantità delle importazioni, IM, che dipende positivamente da Y che tasso di cambio reale (per ottenere il valore in termini nazionali va diviso per il tasso di cambio reale); le esportazioni, X, che dipendono positivamente da produzione estera, Y*, e tasso di cambio reale.

13 1. L equilibrio del mercato dei beni Per semplicità possiamo scrivere: NX Y Y X Y IM Y (, *, ) ( *, ) (, ) / Dove NX indica le esportazioni nette. ε ε ε ε Riscriviamo la condizione di equilibrio come: Y = C Y T + I Y r + G + NX Y Y ε ( + ) ( +, ) ( + ) * ( ) (, ) (,, ) 13

14 1. L equilibrio del mercato dei beni Un aumento del tasso di interesse reale genera una riduzione della spesa per investimenti, e quindi una riduzione della domanda di beni nazionali. Attraverso il moltiplicatore, questo conduce a una diminuzione della produzione. Un aumento del tasso di cambio reale provoca uno spostamento della domanda a favore dei beni esteri e quindi un calo delle esportazioni nette. La riduzione delle esportazioni nette fa diminuire la domanda e la produzione attraverso il moltiplicatore. 14

15 1. L equilibrio del mercato dei beni Introduciamo due semplificazioni di BP: il livello dei prezzi nazionali ed estero è esogeno: il tasso di cambio nominale e reale si muovono assieme P = P* E = ε assenza di inflazione, effettiva e attesa, in quanto i livelli dei prezzi sono dati e π = 0 Con queste semplificazioni, possiamo scrivere: Y = C Y T + I Y i + G + NX Y Y E ( + ) (, ) + r * ( ) (, ) (,, ) = i + ( ) 15

16 2. L equilibrio dei mercati finanziari La condizione di uguaglianza tra domanda e offerta di moneta è espressa come: M P = YL( i) Passando da un contesto di economia chiusa a un contesto di economia aperta, non si modifica la relazione di equilibrio sul mercato della moneta. 16

17 2.2. La scelta tra titoli nazionali e titoli esteri Affinché in equilibrio siano detenuti dal pubblico sia i titoli nazionali sia i titoli esteri, essi devono avere lo stesso tasso di rendimento, quindi deve essere soddisfatta la seguente condizione di arbitraggio: Et (1 + it ) = (1 + i * t ) e Et+ 1 Moltiplicando entrambi i lati per E e t+1e riorganizzando i termini si ottiene: E t 1+ it = 1 + i t * E e t+ 1 17

18 2.2. La scelta tra titoli nazionali e titoli esteri Da cui segue: 1 i E = + * 1 + i E e Il tasso di cambio corrente dipende dal tasso di interesse nominale, dal tasso di interesse estero e dal tasso di cambio atteso: un aumento del tasso di interesse interno provoca un aumento del tasso di cambio; un aumento del tasso di interesse estero provoca una riduzione del tasso di cambio; un aumento del tasso di cambio atteso porta a un aumento del tasso di cambio corrente. 18

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20 2.2. La scelta tra titoli nazionali e titoli esteri Ipotizziamo che quando il tasso di interesse cambia, il tasso di cambio atteso resti invariato. Questo implica che un apprezzamento oggi porta a un deprezzamento atteso in futuro, poiché ci si aspetta che il tasso di cambio torni allo stesso valore. La relazione tra tasso di interesse e tasso di cambio è chiamata la parità dei tassi di interesse. Quando il tasso di interesse interno è uguale al tasso di interesse estero, il tasso di cambio corrente è uguale al tasso di cambio futuro atteso. 20

21 3. Un analisi congiunta dei mercati reali e finanziari L equilibrio nel mercato dei beni richiede che la produzione dipenda anche dal tasso di interesse e dal tasso di cambio: Y = C Y T + I Y i + G + NX Y Y E * ( ) (, ) (,, ) Il tasso di interesse è determinato dall eguaglianza fra la domanda e l offerta di moneta: M P = YL ( i ) E la parità dei tassi di interesse fa sì che esista una relazione positiva tra tasso di interesse e tasso di cambio: 1 i E = + * 1 + i E e 21

22 3. Un analisi congiunta dei mercati reali e finanziari Considerando la relazione tra tasso di interesse e tasso di cambio, si ottiene: IS: Y = C( Y T ) + I( Y, i) + G + NX 1+ i Y, Y*, 1+ i * E e LM: M YL ( i ) P = 22

23 3. Un analisi congiunta dei mercati reali e finanziari Un aumento del tasso di interesse ha due effetti: 1) già presente in economia chiusa, è l effetto diretto sull investimento. Un aumento del tasso di interesse provoca una diminuzione dell investimento e della domanda di beni nazionali; 2) presente solo in economia aperta, è l effetto che opera attraverso il tasso di cambio. Un aumento del tasso di interesse interno genera un apprezzamento che provoca una diminuzione delle esportazioni nette e quindi una riduzione della domanda di beni nazionali. 23

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25 3. Un analisi congiunta dei mercati reali e finanziari La curva IS è inclinata negativamente: un aumento del tasso di interesse porta direttamente o indirettamente attraverso il tasso di cambio a una riduzione della domanda e a un calo della produzione. La curva LM è inclinata positivamente: un aumento del reddito fa aumentare la domanda di moneta, e ciò provoca un aumento del tasso di interesse di equilibrio. 25

26 4.1. Gli effetti della politica fiscale in economia aperta Che cosa accade alle varie componenti della domanda? Il consumo e la spesa pubblica (G) chiaramente aumentano: - il primo a causa dell incremento del reddito; -la seconda (G) per ipotesi. Ciò che accade all investimento è ambiguo. Da un lato la produzione aumenta inducendo un incremento dell investimento. Dall altra il tasso di interesse aumenta, riducendo la spesa per investimenti. Le esportazioni nette dipendono dalla produzione estera, dalla produzione nazionale e dal tasso di cambio. Le esportazioni nette diminuiscono sia per effetto dell apprezzamento sia a causa dell aumento della produzione. 26

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28 4.2. Gli effetti della politica monetaria in economia aperta Una stretta monetaria fa aumentare il tasso di interesse, rendendo i titoli nazionali relativamente più convenienti e provocando un apprezzamento del cambio. Domanda e produzione si riducono sia per effetto dell apprezzamento sia a causa del maggior tasso di interesse. 28

29 4.2. Gli effetti della politica monetaria in economia aperta Fig Gli effetti di una stretta monetaria. Una stretta monetaria provoca una riduzione della produzione, un incremento del tasso di interesse e un apprezzamento del tasso di cambio. 29

30 5.1. Le parità, le parità mobili, le bande di oscillazione e lo Sme All estremo opposto dei paesi che adottano tassi di cambio flessibili, ci sono i paesi che operano in regime di tassi di cambio fissi. Questi paesi mantengono un tasso di cambio fisso in termini di qualche valuta estera o ancorano la loro moneta al dollaro o a un insieme di valute estere. In regime di cambi fissi, le oscillazioni del cambio sono rare e si definiscono svalutazioni e rivalutazioni. Tra i due estremi, ci sono paesi che operano in parità mobile del tasso di cambio, cioè il tasso di deprezzamento viene predeterminato nei confronti di una valuta estera. Un altro tipo di accordo si ha quando i paesi mantengono i loro tassi di cambio bilaterali all interno di bande di oscillazione,come è stato il Sistema monetario europeo (Sme). 30

31 5.2. Tassi di cambio fissi e politica monetaria La parità dei tassi di interesse è data da: (1 + i Supponiamo di ancorare il tasso di cambio a qualche livello, otterremo: (1 + i ) = (1 + i ) i = i t t ) = (1 + i * * In ipotesi di tasso di cambio fisso e di perfetta mobilità dei capitali, il tasso di interesse interno deve quindi essere uguale al tasso di interesse estero. t * t ) E E t e t+ 1 t t 31

32 5.2. Tassi di cambio fissi e politica monetaria Ora che i=i*, avremo: M YL i P = * ( ) In un sistema di cambi fissi, la banca centrale rinuncia alla politica monetaria come strumento di politica economica. Con un tasso di cambio fisso, il tasso di interesse interno deve essere uguale al tasso di interesse estero. E l offerta di moneta (accomodante) deve essere aggiustata allo scopo di mantenere il tasso di interesse a quel livello. 32

33 5.3. La politica fiscale con tassi di cambio fissi Se in un sistema di cambi fissi la politica monetaria non può più essere usata come uno strumento di politica economica, che cosa ne è della politica fiscale? Con tassi di cambio fissi, la politica fiscale è più efficace di quanto non lo sia con tassi di cambio flessibili, in quanto essa richiede una politica monetaria accomodante. 33

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35 5.3. La politica fiscale con tassi di cambio fissi Fissando il tasso di cambio, si rinuncia a uno strumento efficace nella correzione degli squilibri commerciali e nel controllo del livello di produzione aggregata. Ancorandosi a un dato tasso di cambio fisso, esso rinuncia anche al controllo del suo tasso di interesse. Inoltre deve seguire l andamento del tasso di interesse estero, correndo il rischio di effetti indesiderati sulla sua attività economica. Nonostante il paese mantenga una piena disponibilità della politica fiscale, un solo strumento di politica economica non sempre è sufficiente. 35

36 5.3. La politica fiscale con tassi di cambio fissi Che cosa spinge allora alcuni paesi ad ancorare il tasso di cambio? Perché 15 paesi europei presto seguiti da altri hanno adottato una moneta comune? Dobbiamo vedere che cosa succede non solo nel breve periodo, ma anche nel medio periodo, quando il livello dei prezzi si può aggiustare. Dobbiamo considerare anche la natura delle crisi del tasso di cambio. 36

37 Buon Fine Settimana

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