Caldaie a condensazione Agevolazioni fiscali e applicazione

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1 Caldaie a condensazione Agevolazioni fiscali e applicazione Scopo e campo di applicazione Sostituzione caldaie tradizionali con caldaie a condensazione per impianti di riscaldamento con potenzialità termica fino a 100 kw, secondo le modalità applicative degli energy store Gasenergia Pluriservizi in ordine: o o o alle modalità tecniche di installazione delle caldaie a condensazione in osservanza delle disposizioni previste dal Decreto Attuativo della Finanziaria ; alle modalità per l accesso alle detrazioni fiscali all Utenza previste dalle medesime Finanziarie; agli aspetti tecnici per la valutazione di fattibilità e preventivazione. La presente trattazione è stata sviluppata con l analisi delle varie tematiche di complessa articolazione correlate agli aspetti legislativi, burocratici, tecnici, impiantistici, economici. In sede di sopralluogo il Tecnico specializzato approfondirà gli aspetti di competenza per la valutazione di fattibilità dell intervento, la preventivazione, l installazione e manutenzione degli impianti, la gestione delle pratiche di accesso alle agevolazioni fiscali. Decreto attuativo Finanziaria 2007 del e Finanziaria 2008 per il Risparmio energetico Sintesi dei riferimenti alle applicazioni previste per le Caldaie a condensazione di potenzialità inferiore a 100 kw 2.1 Entità dell agevolazione Visto Art. 1 della Legge , n 296 Comma 347 e successive modificazioni della legge finanziaria 2008, in forza del quale spetta una detrazione dall imposta lorda per una quota pari al 55% delle spese, effettivamente rimaste a carico del contribuente, sostenute negli anni per gli interventi ivi previsti, fino ad un valore massimo della detrazione pari a euro da ripartire per un minimo di tre ad un massimo di dieci quote annuali di pari importo. 2.3 Tipologia di intervento Art. 1 (Definizioni) o Comma 5 Per interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale di cui all art.1 comma 347 (finanziaria 2007), si intendono gli interventi di sostituzione integrale o 1

2 parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione. 2.4 Soggetti aventi diritto all agevolazione Art. 2 (Soggetti ammessi alla detrazione) A Persone fisiche ed Enti, che sostengono le spese per la esecuzione degli interventi su parte di edifici o su unità immobiliari esistenti di qualsiasi categoria catastale, anche rurali, posseduti o detenuti; o Comma 2 Nel caso gli interventi siano eseguiti mediante contratti di locazione finanziaria, la detrazione compete all utilizzatore ed è determinata in base al costo sostenuto dalla Società concedente. o Comma 3 La detrazione dell imposta compete relativamente alle spese sostenute nel periodo di imposta in corso fino data del Descrizione dell intervento soggetto all agevolazione Art. 3 (Spese per le quali spetta la detrazione) c 2.) Smontaggio e dismissione dell impianto di climatizzazione invernale esistente, parziale o totale, fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche, delle opere idrauliche e murarie necessarie per la sostituzione, a regola d arte, gli impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaia a condensazione. Negli interventi ammissibili sono compresi, oltre a quelli relativi al generatore di calore, anche gli eventuali interventi sulla rete di distribuzione, sui sistemi di trattamento dell acqua, sui dispositivi di controllo e regolazione, nonché sui sistemi di emissione; d) Prestazioni professionali necessarie alla definizione degli interventi comprensive della redazione della scheda informativa Allegato E. 2.5 Adempimenti e modalità stesura pratica per l ottenimento dell agevolazione Art. 4 (Adempimenti) 2

3 a) Acquisire asseverazione di un Tecnico abilitato che attesti la rispondenza dei requisiti richiesti all art. 9 o, per i beni che abbiano determinate caratteristiche energetiche, l asseverazione fornita dai produttori stessi; b) Per effetto della semplificazione introdotta dalla legge 23 luglio 2009 n 99 entrata in vigore il 15 agosto 2009 è stato abolito l obbligo di trasmettere entro 60 gg. dalla fine dei lavori la copia dell allegato A attestante la qualificazione energetica asseverata da Tecnico abilitato, sussiste l obbligo dell invio della Scheda informativa intervento Allegato E, ottenendo ricevuta informatica attraverso sito internet disponibile dal 30 aprile 2007; in alternativa la medesima documentazione può essere inviata, entro i medesimi termini a mezzo raccomandata con ricevuta semplice ad ENEA, Dipartimento ambiente, cambiamenti globali e sviluppo sostenibile Via Anguillarese 301, 00123, Santa Maria di Galeria (Roma), specificando come riferimento Finanziaria 2007 riqualificazione energetica; o Comma 2 c) Effettuare il pagamento delle spese sostenute per l esecuzione degli interventi mediante Bonifico bancario o Postale dal quale risulti la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione ed il numero di partita IVA del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato; d) Conservare ed esibire, previa richiesta degli uffici finanziari la documentazione di cui alla lettera a), la ricevuta di cui alla lettera b) nonché le fatture comprovanti le spese effettivamente sostenute per la realizzazione degli interventi riportanti evidenza separata della mano d opera impiegata e dei materiali, limitatamente per le persone fisiche, la ricevuta del bonifico bancario, oppure del bonifico postale, attraverso il quale è stato effettuato il pagamento. Nei casi un cui per la stessa unità immobiliare sia effettuato più di un intervento fra quelli per i quali è possibile fruire la detrazione, la documentazione può avere carattere unitario e fornire i dati e le informazioni richieste in modo complessivo. 2.6 Qualificazione energetica per impianti a servizio di singole unità immobiliari Art. 5 (Attestato di certificazione e qualificazione energetica) Per effetto della semplificazione introdotta dalla legge 23 luglio 2009 n 99 entrata in vigore il 15 agosto 2009 è stato abolito l attestato di qualificazione energetica come previsto nello schema riportato nell allegato A del decreto. Certificazione sostitutiva delle Caldaie e delle Valvole termostatiche da parte dei Costruttori Art. 9 ( Asseverazione degli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale) 3

4 Per gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale di cui all art. 1 comma 5, l asseverazione di cui all art. 4 comma 1 lettera a) specifica che: b) sono installate valvole termostatiche a bassa inerzia termica (o altra regolazione di tipo modulante agente sulla portata) su tutti i corpi scaldanti ad esclusione degli impianti di climatizzazione invernale progettati e realizzati con temperature medie del fluido termovettore inferiori a 45 C o Comma 4 Nel caso di impianti di potenza nominale del focolare inferiore a 100 kw, l asseverazione di cui al comma 1 può essere sostituita da una certificazione dei Produttori delle Caldaie a condensazione e delle valvole termostatiche a bassa inerzia termica che attesti il rispetto dei medesimi requisiti, corredata dalle certificazioni dei singoli componenti rilasciate nel rispetto della normativa europea in materia di attestazione di conformità del prodotto. Art. 10 ( Cumulabilità) Le detrazioni non sono cumulabili con altre agevolazioni fiscali previste da altre disposizioni di legge nazionali per il medesimo intervento di sostituzione. o Comma 2 L incentivo è compatibile con la richiesta di titoli di efficienza energetica Certificati bianchi. Art. 11 ( Monitoraggio e comunicazione risultati) ENEA entro il 31 dicembre 2008 elabora per il Ministero dello Sviluppo economico e dell Economia la relazione sui risultati degli interventi. Considerazioni generali sull applicabilità delle Caldaie a condensazione L installazione della Caldaia a condensazione è sempre stata considerata una scelta da associare ad impianti radianti, naturalmente funzionanti a basse temperature, limitandone quindi ingiustamente la loro diffusione anche a causa di imprecise informazioni tecniche che, 4

5 associandone l installazione a corpi scaldanti di grande dimensione, ne riteneva proibitiva l adozione. Finalmente, se pur in ritardo, le pressanti esigenze di risparmio energetico e del contenimento dell inquinamento hanno indirizzato le attuali scelte politiche verso l adozione delle tecnologie legate all utilizzo delle Caldaie a condensazione, già ampiamente sperimentate nel corso dell ultimo ventennio con il riconoscimento di apprezzabili risultati nel comparto anche da parte della nostra Società Per l opportunità fornita dal precitato Decreto attuativo della Normativa vigente, segue lo sviluppo delle tematiche legate alla promozione ed installazione delle caldaie a condensazione. Quadro Normativo di riferimento Norma UNI "Impianti a gas per uso domestico asserviti ad apparecchi a condensazione e affini. Criteri per la progettazione, l'installazione, la messa in servizio e la manutenzione." UNI 9615 Calcolo delle dimensioni interne dei camini. Definizioni, procedimenti di calcolo fondamentali. Canne Fumarie UNI Canne fumarie collettive e camini a tiraggio naturale per apparecchi di tipo C con ventilatore nel circuito di combustione. UNI "Canne fumarie collettive ramificate per apparecchi di tipo B a tiraggio naturale" Sintesi: La presente norma prescrive i criteri per la progettazione e la verifica delle dimensioni interne delle canne fumarie collettive ramificate (CCR) di nuova installazione per l'evacuazione dei prodotti della combustione di più apparecchi a gas di tipo B sovrapposti, a tiraggio naturale, con interruttore di tiraggio, aventi portata termica nominale del focolare non maggiore di 35 kw UNI Sistemi per l'evacuazione dei prodotti della combustione asserviti ad apparecchi alimentati a gas. Criteri di verifica, risanamento e intubamento." Ambito di applicazione: Verifica della funzionalità dei sistemi in esercizio; verifica di idoneità e adeguamento, risanamento e ristrutturazione di sistemi esistenti. Norme europee EN 1443 Camini Requisiti generali (giugno 05) EN Camini - Esecuzione di camini metallici e condotti Parte 1 - sistema di camini (gennaio 06) 5

6 EN Camini - Metodi di calcolo termico e fluido dinamico Parte 1: Camini asserviti ad un solo apparecchio (giugno 04) EN Camini - Metodi di calcolo termico e fluido dinamico Parte 2: Camini asserviti da più apparecchi da riscaldamento (giugno 04) Il fenomeno della condensazione applicato alla Caldaia individuale Come ormai ben noto agli addetti ai lavori e ormai sempre più anche ai Clienti finali, la caldaia a condensazione recupera il calore sensibile dissipato dall alta temperatura dei fumi (circa 11%) ed il calore latente dissipato (circa 9%) di condensazione del vapore prodotto dalla combustione di combustibili gassosi ( circa 1,6 lt di condensa ogni m 3 di gas metano) attraverso uno scambiatore in controcorrente, posto all uscita della camera di combustione, che provvede al recupero termico dai fumi indirizzati al camino. Senza trascurare la minor perdita del calore dissipato (circa 2%) dal mantello stesso dell apparecchio. L insieme dei recuperi termici determina un sensibile incremento del rendimento nella produzione del calore, tendente a sfruttare l intero potere calorifico superiore del gas e non limitandosi al solo potere calorifico inferiore. Attualmente il normale rendimento medio delle caldaie tradizionali riferito al P.C.I. (Potere calorifico inferiore del gas) si attesta su valori intorno al 90%, contro il rendimento, ragionevolmente ottenibile, di una caldaia a condensazione pari al %. Nell ambito della combustione del metano, la condensazione del vapore acqueo sviluppato inizia quando i fumi vengono raffreddati ad una temperatura sotto i 57 C (valore della temperatura ridotto a meno della metà della normale temperatura fumi in espulsione delle caldaie tradizionali), terminando alla temperatura di 48 C. Conseguentemente il rendimento del generatore aumenta al diminuire dei valori termici di temperatura di ritorno del fluido termovettore nell impianto, per poi stabilizzarsi al massimo possibile anche con un ulteriore abbassamento della temperatura. Adattamento impianto di riscaldamento esistente per l installazione della Caldaia a condensazione Considerazioni di ordine tecnico e gestionale per il risparmio energetico L applicazione di una caldaia a condensazione su impianti esistenti può determinare un risparmio energetico, rispetto ad una caldaia tradizionale, che orientativamente, nelle diverse modalità di funzionamento dell impianto, sono così sintetizzati: - con radiatori ad alta temperatura con interruzione di funzionamento 10-15% - con radiatori in funzionamento continuo 14-18% - con radiatori a media temperatura dotati di dispositivi di modulazione 25-30% 6

7 Il corretto funzionamento della Caldaia a condensazione, in sostituzione della caldaia di tipo tradizionale, deriva dall applicazione di specifici adattamenti impiantistici. Come sopra illustrato, la condizione di funzionamento ottimale è legata quindi all abbassamento della temperatura del fluido termovettore nei radiatori dell impianto di ritorno alla caldaia, che quanto più si avvicinerà ai C tanto più sarà adeguata ad ottenere l obiettivo della condensazione completa. La potenza nominale del radiatori non differisce in modo sostanziale al variare dei materiali con cui sono realizzati (ghisa, alluminio o acciaio). Essi forniscono calore all ambiente in cui sono installati sottraendolo al fluido termovettore che entra alla temperatura di mandata ed esce raffreddato alla temperatura di ritorno. La quantità di calore ceduta in ambiente risulta inoltre proporzionale alla differenza fra la temperatura media del fluido (di mandata e ritorno) e la temperatura dello stesso ambiente da riscaldare. Pertanto la potenza erogata da un corpo scaldante è pressoché identica al manifestarsi delle diverse temperature di alimentazione, mantenendo costante la temperatura media del fluido ed abbassando la temperatura di ritorno agendo sulle portate dei singoli radiatori come di seguito illustrato a titolo di esempio. Nella pratica risulta facilmente constatabile al tatto la differenza di temperatura sul radiatore che si percepisce gradatamente sempre più fredda all avvicinarsi alla tubazione di ritorno: Fabbisogno termico radiatore 860 W Temperatura Temperatura T Temperatura Portata Portata Mandata Ritorno media H 2 O lt/h 55 C 45 C C 100% C 40 C C 50% C 35 C C 33% 29 In conclusione è possibile semplicemente ridurre la portata del fluido termovettore di alimentazione senza aumentare la dimensione dei corpi scaldanti, per ottenere temperature di ritorno sufficientemente basse, tali da consentire una completa condensazione del vapore acqueo contenuto nei fumi, massimizzando così il rendimento di produzione della caldaia. Altre condizioni rilevabili che favoriscono l impiego delle caldaie a condensazione sugli impianti esistenti Attualmente le caratteristiche prestazionali degli impianti possono risultare ampiamente sovradimensionate per la quasi totalità della stagione termica a causa delle attuali tendenze climatiche volte all innalzamento delle temperature e per l applicazione delle temperature minime di progetto previste dalle norme in materia estremamente cautelative. In particolare è facilmente rilevabile l esistenza di corpi scaldanti sovradimensionati determinati da progettazione approssimata o dalle consuetudini progettuali degli anni passati, indirizzate ad aumentare la potenza utile installata per aspetti di messa a regime dell impianto e per 7

8 l applicazione di abbondanti margini di sicurezza, ben superiori al necessario per il funzionamento ad alta temperatura. Inoltre la differenza fra il fabbisogno termico reale e la maggiore potenza nominalmente fornita dal radiatore ad alta temperatura può essere ulteriormente amplificata da altri differenti fattori pratici, come i successivi interventi volti contenere il fabbisogno termico dei locali, l installazione di doppi vetri e di infissi a taglio termico, la sostituzione di corpi scaldanti obsoleti con tipologie più efficienti e potenti a parità di ingombro. Gli impianti esistenti ad alta temperatura sono in larga massima caratterizzati anche da funzionamenti discontinui e non correttamente modulati in funzione delle condizioni climatiche. In conclusione per quanto sopra esposto, le caldaie a condensazione a potenza modulata e temperatura scorrevole, funzionanti con idonee portate di fluido termovettore ed equipaggiate di adeguati sistemi di regolazione, ormai dotazione di serie per questa categoria di generatori, possono essere abbinate ai radiatori già installati e normalmente dimensionati, garantendo lo sfruttamento ed i vantaggi della condensazione per gran parte della stagione di funzionamento, se non per l assoluta totalità del periodo di riscaldamento. Per contro in sede di valutazione di fattibilità, occorre tenere ben presente che, il miglioramento delle prestazioni energetiche e la riduzione delle dispersioni termiche nei moderni edifici di recente costruzione, hanno determinato l installazione di corpi scaldanti, per gli impianti ad alta temperatura, di dimensioni talmente contenute e ridotte che difficilmente si prestano all adozione del sistema a condensazione. 8

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