PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INDIVIDUALE. Anno scolastico 2013/2014 INSEGNAMENTO DISCIPLINE GEOMETRICHE E SCENOTECNICHE CLASSE 4^ SEZ.

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1 Liceo Artistico Statale di Crema e Cremona Bruno Munari PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INDIVIDUALE Cod. Doc.: M 7.3 A-1 Rev. 2 del : 08/10/2013 Anno scolastico 2013/2014 INSEGNAMENTO DISCIPLINE GEOMETRICHE E SCENOTECNICHE CLASSE 4^ SEZ. C PROF. EMANUELA DALLACASAGRANDE

2 1. RELAZIONE SUL LIVELLO MEDIO DI PARTENZA DELLA CLASSE La classe è composta da 11 studenti, 4 maschi e 7 femmine. Il gruppo appare nell insieme positivo sia per il comportamento, sia per l interesse verso la disciplina. Le conoscenze e le competenze acquisite sono nel complesso sufficienti anche se si evidenziano ancora fragilità nell applicazione dei metodi di rappresentazione. Il gruppo classe non ha ancora maturato una piena autonomia nella gestione del lavoro domestico e del lavoro in classe. L approccio di buona parte degli alunni ai nuovi argomenti è ancora mnemonico e meccanico per cui nel momento della elaborazione in autonomia si evidenziano risultati mediocri. Il rispetto delle consegne, dei compiti e delle richieste non è sempre puntuale. In merito alla programmazione degli alunni certificati (ex lege 104/92), si rimanda al P.E.I. Per gli alunni DSA, alla luce della legge N. 170 dell 8/10/2010 si terranno in considerazione le indicazioni in essa contenute allo scopo di contribuire al raggiungimento degli obiettivi disciplinari proposti nella programmazione. 2. OBIETTIVI DA PERSEGUIRE NEL CORSO BIENNIO Conoscere e saper utilizzare in modo appropriato i procedimenti geometrici finalizzati alla restituzione geometrico-proiettiva del progetto scenografico. Individuare, analizzare e verificare proiettivamente i fattori dimensionali, proporzionali e strutturali che influiscono sull allestimento scenico. Conoscere e saper utilizzare le tecniche di restituzione tradizionali e moderne. 3. PROGRAMMA CONCORDATO NELLA RIUNIONE PER MATERIA Applicazione delle tecniche di rappresentazione nella loro articolazione fondamentale: proiezioni ortogonali; assonometria; prospettiva centrale, accidentale e scenografica. Applicazione dei diversi procedimenti geometrico-proiettivi valutando l uso di quelli più appropriati per la soluzione del problema. 4. CONTENUTI ED ARGOMENTI DA TRATTARE TRIMESTRE LA PROSPETTIVA: Metodo dei punti di fuga e delle perpendicolari al quadro Esercitazioni di ripasso. Metodo dei punti di distanza Esercitazione di ripasso. Prospettiva centrale di un interno con elaborazione di una pavimentazione a schema modulare e geometrico Prospettiva di elementi complessi: regole e accorgimenti. Prospettiva centrale e accidentale di archi, colonnati e scale Metodo dei punti misuratori e del taglio dei raggi visuali: Esercitazioni. La restituzione prospettica: Restituzione di una figura piana in prospettiva frontale Restituzione di una figura piana in prospettiva accidentale Restituzione di un solido in prospettiva accidentale Restituzione in scala adeguata delle tavole tecniche del lavoro di scenografia del I trimestre: Progettazione dello spazio scenico per un opera di W. Shakespeare (Re Lear, Macbeth, Otello, Romeo e Giulietta, Amleto). SEMESTRE LA MACCHINA SCENICA TEATRALE Elementi costituenti il fronte palco: arco scenico, boccascena, sipario fisso, proscenio, golfo mistico. Elementi costituenti il palcoscenico, la torre scenica e il sottopalco. Elementi costituenti la scena 2

3 LA PROSPETTIVA TEATRALE La prospettiva nell arte: dal mondo antico alle camere ottiche del 700 Approfondimento: la prospettiva barocca e gli illusionismi prospettici Lettura e analisi di prospettive scenografiche dei più importanti scenografi delle epoche passate. L obiettivo della lettura sarà quello di comprenderne le complessità e di conseguenza avere consapevolezza della necessità di approcciarsi alla fase operativa provvisti di una buona padronanza dei metodi prospettici già studiati. Analisi del procedimento utilizzato per la restituzione di un bozzetto scenico elementare: descrizione degli elementi fondamentali che concorrono alla definizione dell immagine, studio del metodo di restituzione utilizzato. Proposte operative: Esercitazioni, opportunamente guidata, di restituzione di un bozzetto scenico semplificato, con il metodo del taglio dei raggi visuali; determinazione della vera forma e grandezza degli spezzati. Realizzazione di un eventuale modello in scala. Restituzione in scala adeguata delle tavole tecniche dei lavori di scenografia del semestre. *CENNI DI ILLUMINOTECNICA *TEORIA DELLE OMBRE: ripasso e integrazione * gli argomenti verranno trattati solo nel caso in cui lo svolgimento della programmazione rispetti tempi e modalità prestabilite. Le molteplici proposte operative sopraelencate sono da intendersi come momenti del fare, appartengono ad una fase elaborativa, o rielaborativa, ne verrà valutata di volta in volta l utilità e la fattibilità e si concretizzeranno solo nel caso in cui la classe abbia acquisito un più che sufficiente livello medio di conoscenza dell argomento trattato e la programmazione proceda rispettando i tempi prestabiliti. Sono altresì da intendersi come momento di sviluppo delle abilità e quindi potranno essere argomento condiviso o spunto di approfondimento per il laboratorio di progettazione. 5. NOTE SULLA METODOLOGIA L allievo verrà guidato all acquisizione dei dati mediante spiegazioni alla lavagna e lezioni frontali (anche con l ausilio di supporti multimediali, digitali e interattivi). L obiettivo sarà quello di coinvolgere tutto il gruppo-classe ad intervenire attivamente e ad esporre eventuali problematiche riscontrate nel corso della spiegazione. Le lezioni saranno seguite dall esecuzione di elaborati grafici e plastici. Il controllo sistematico, puntuale ed individuale degli elaborati svolti permetterà all insegnante di mettere in atto possibili modifiche, integrazioni alla programmazione, in base ai risultati ottenuti. Ricerche e lavori di gruppo verranno attivati per abituare gli alunni ad un confronto continuo al fine di trovare nello spirito collaborativo nuovi spunti, far proprie idee e ragionamenti. La presentazione dei singoli progetto da parte dell alunno al resto della classe servirà altresì a riflettere e a valutare in modo critico e con maggiore obiettività il proprio e l altrui lavoro. 6. CRITERI DI VALUTAZIONE Verranno valutati tutti gli elaborati prodotti dagli alunni, sia durante le esercitazioni in classe sia durante le verifiche. La valutazione sarà espressa mediante un voto in conformità a tutte le valutazioni effettuate sulle esercitazioni svolte e su eventuali prove. Le verifiche saranno valutate, all interno della griglia comune individuata nel Piano dell Offerta Formativa, tenendo conto dei seguenti criteri, legati al livello dell apprendimento e della qualità della prestazione raggiunti: Il grado di comprensione dei temi, dei problemi e degli sviluppi metodologici e la capacità d applicazione delle conoscenze acquisite. Il livello di conoscenza e la capacità d utilizzo delle tecniche, degli strumenti e dei materiali propri della disciplina. La capacità d espressione, con linguaggi specifici, la conoscenza e l utilizzo delle convenzioni grafiche stabilite. L impegno, l attenzione, l interesse, l impiego delle risorse e del tempo disponibile. 3

4 Su una scheda opportunamente predisposta che accompagnerà ogni valutazione, per ciascuna voce indicata nella tabella del P.O.F. sarà attribuita una votazione sintetica. 7. TIPO E N DI VERIFICHE Prima parte (trimestre): Due verifiche grafiche o scritto-grafiche su gli argomenti più importante e significativi trattati nel corso del trimestre. Valutazione costante e periodica di singole tavole grafiche o raggruppate per argomento. Seconda parte (semestre): Tre o più verifiche grafiche o scritto-grafiche su gli argomenti più importante e significativi trattati nel corso del semestre. Valutazione costante e periodica di singole tavole grafiche o raggruppate per argomento. 8. STRUMENTI E SUSSIDI DIDATTICI DEI QUALI SI PREVEDE L USO (comprese le visite guidate e viaggi di istruzione) - Libri di testo: V. Valeri, Corso di disegno 1 e 2, La Nuova Italia edizioni, - Eventuali immagini riprese da altri libri di testo (es. storia dell arte) o da riviste di vario genere - Fotocopie 4

5 - Materiale per il disegno - Lavagna - Sussidi audiovisivi - Laboratorio d informatica Tutte le visite guidate programmate dal consiglio di classe saranno spunto per eventuali approfondimenti dal punto di vista grafico. 9. INTESE INTERDISCIPLINARI Per le materie di indirizzo, Progettazione scenografica, Scenotecnica e Laboratorio di scenografia è stata concordata una linea comune nella programmazione, inoltre si cercherà di lavorare in sinergia quando modalità e tempi lo consentiranno. 10 PROGETTI SPECIALI ////////////////////////////////////////// 11. RIPROGETTAZIONE IN ITINERE / MODIFICHE / CAMBIAMENTI RESISI NECESSARI 12. RIESAME DELLA PROGETTAZIONE Si verifica la congruità della progettazione rispetto ai fabbisogni formativi. Il riesame ha avuto esito Positivo: SI NO La programmazione è stata condivisa con il consiglio di classe in data: 30/09/2013 Cremona, 30/10/2013 Emanuela Dallacasagrande (firma del DOCENTE) (firma del IL DIRIGENTE SCOLASTICO) 5