NASTRI TRASPORTATORI SIDERFLEX MANUALE PER L INSTALLAZIONE

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1 21055 Gorla Minore (VA) - Italy Via Colombo, 144 Tel Fax sig@sig.it NASTRI TRASPORTATORI SIDERFLEX MANUALE PER L INSTALLAZIONE DISTRIBUITO A DA DATA / / Revisione Data Preparato da Approvato da 04 23/05/2012 UT DG

2 INDICE PRINCIPALE CAPITOLO 1 CAPITOLO 2 CAPITOLO 3 CAPITOLO 4 CAPITOLO 5 CAPITOLO 6 CAPITOLO 7 IMMAGAZZINAGGIO DEI NASTRI TRASPORTATORI IN GOMMA... RACCOMANDAZIONI PER L INSTALLAZIONE... TIPOLOGIE DI GIUNZIONI DEI NASTRI TRASPORTATORI SIDERFLEX... MATERIALI PER GIUNZIONI... ESECUZIONE DELLA GIUNZIONE... OPERAZIONI DI VULCANIZZAZIONE... NORME PER LE RIPARAZIONI A CALDO... pag. 2 pag. 6 pag. 9 pag. 13 pag. 16 pag. 29 pag. 30 Revisione 04 Data: 23/05/2012 Foglio 1 di 31

3 CAPITOLO 1 IMMAGAZZINAGGIO DEI NASTRI TRASPORTATORI IN GOMMA 1.1) IMBALLO I nastri trasportatori in gomma sono generalmente imballati in rotoli reggiati esternamente, ricoperti di plastica protettiva ed eventualmente appoggiati su pedane di legno. In caso di specifica richiesta del cliente o per trasporti via mare possono essere previsti i seguenti imballi: bobine o casse di legno bobine metalliche (per nastri superiori alle 15 tonnellate) pedane di legno 1.2) IMMAGAZZINAGGIO I nastri in gomma devono essere immagazzinati, con l asse della bobina posto orizzontalmente, preferibilmente in luoghi protetti e isolati dal pavimento mediante assi di legno, bancali o cavalletti (Fig ) Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Per l immagazzinamento all aperto, il nastro deve essere appoggiato con l asse orizzontale su bancali o tavole di legno e protetto dalla luce solare diretta (Fig. 2). Revisione 04 Data: 23/05/2012 Foglio 2 di 31

4 Qualora l immagazzinamento sia superiore ai 90 giorni, i prodotti devono essere movimentati in modo da alternare le superfici maggiormente esposte agli agenti atmosferici ed ambientali. I nastri di gomma non correttamente protetti durante l immagazzinamento potrebbero subire cambiamenti nelle caratteristiche fisiche e diventare anche inservibili per durezza, rotture, screpolature o altre alterazioni superficiali.tali cambiamenti possono essere causati da un fattore particolare o da una combinazione di fattori quali: tempo, ozono, luce, agenti atmosferici, sorgenti di calore e umidità. La temperatura d immagazzinamento deve essere compresa tra -10 C e 40 C, con fascia ideale tra 10 C e 25 C; temperature estreme o variazioni rapide e continue possono essere causa di deterioramento ed accelerare un processo di invecchiamento tale da compromettere il funzionamento e la durata del prodotto. I locali di immagazzinamento non devono contenere apparecchiature in grado di generare ozono come ad esempio lampade fluorescenti o a vapori di mercurio ed apparecchiature elettriche ad alta tensione che possono generare scintille o scariche elettriche; inoltre non devono essere particolarmente umidi. Le superfici di gomma non devono venire a contatto di prodotti liquidi o semisolidi, in particolare solventi, acidi, componenti volatili, olii e grassi, metalli quali rame, manganese e loro composti, noti per i loro effetti deleteri sulla gomma vulcanizzata. Gli effetti della bassa temperatura (inferiore a -10 C) pur non causando danni irreversibili, ne determinano un parziale irrigidimento; occorre perciò fare attenzione durante la movimentazione e la messa in opera onde evitare dannose distorsioni, screpolature e tagli. In particolare, prima dell installazione sull impianto, la temperatura del rotolo deve essere stabilizzata a valori superiori a 10 C. Revisione 04 Data: 23/05/2012 Foglio 3 di 31

5 1.3) MOVIMENTAZIONE Per sollevare e trasportare un rotolo di nastro, il sistema preferibile è quello di inserire una barra distanziatrice di acciaio (tonda o quadrata) nel foro centrale della bobina ed imbragarla alle estremità con funi o catene applicate ad un bilanciere montato sull apparecchio di sollevamento (vedi Fig. 4). Fig. 4 Il bilanciere e la barra distanziatrice devono essere di lunghezza tale da evitare il danneggiamento dei bordi del nastro con i mezzi di sollevamento. Avendo a disposizione una imbragatura tessile o in materiale plastico di sufficiente lunghezza e portata è possibile sollevare il rotolo infilandola direttamente nel foro centrale della bobina, senza l ausilio della barra distanziatrice (vedi Fig. 5). Fig. 5 Il sollevamento non deve avvenire per mezzo di imbragature che sostengono il rotolo dell esterno senza l ausilio del foro centrale, in quanto la distribuzione del carico non uniforme può causare l inclinazione e la caduta della bobina. (Vedi Fig. 6) Revisione 04 Data: 23/05/2012 Foglio 4 di 31

6 Fig. 6 Un tradizionale elevatore a forche può essere usato facendo molta attenzione a non danneggiare la parte esterna del nastro con le forche (vedi Fig. 7). Fig. 7 Revisione 04 Data: 23/05/2012 Foglio 5 di 31

7 CAPITOLO 2 RACCOMANDAZIONI PER L INSTALLAZIONE 2.1) MONTAGGIO DEL NASTRO I nastri vengono normalmente avvolti con la copertura superiore verso l esterno. Per un corretto e facile montaggio del nastro sull impianto si consiglia di procedere come indicato in Fig. 8, in modo che la copertura inferiore appoggi sui rulli del tratto di andata e sui tamburi di testa e coda. Ovviamente, in relazione alle necessità logistiche, può essere necessario inserire il nastro a partire dal tratto di ritorno; in tal caso la copertura superiore deve appoggiare sui rulli del tratto di ritorno. Fig. 8 Per evitare inconvenienti durante il funzionamento in presenza di vomeri di scarico o raschiatori, qualora la metodologia lo consenta, è consigliabile disporre i cavi esterni con l estremità rivolta nel senso contrario al moto (Fig. 9 e 10). Revisione 04 Data: 23/05/2012 Foglio 6 di 31

8 SENSO DI MARCIA Fig. 9 SENSO DI MARCIA Fig. 10 Un agevole posizionamento del nastro sull impianto può essere garantito dall uso di due staffe metalliche imbullonate alla sua estremità tali da garantire una presa salda e priva di scivolamenti che potrebbero altresì compromettere l integrità della struttura resistente. 2.2) PREPARAZIONE DELLA ZONA DI LAVORO Per ovvie ragioni di comodità, qualora si dovessero giuntare più bobine tra loro, è consigliabile eseguire tutte le giunzioni in un solo punto dell impianto, scelto nel luogo più accessibile e funzionale per l esecuzione delle operazioni e per la movimentazione delle bobine. Per la preparazione della zona di lavoro sull impianto occorre in primo luogo smontare un adeguata quantità di rulli per poter creare, con delle tavole di legno, una superficie di lavoro stabile ed agevole. E raccomandabile inoltre posizionarsi in un punto facilmente accessibile alla pressa, ove sia disponibile la corrente elettrica indispensabile per il suo funzionamento. Si consiglia per altro, prima di iniziare l esecuzione delle giunte, di posizionare la parte inferiore della pressa sulla zona di lavoro, fissandola alla struttura metallica e di apporvi una lamiera che ne ricopra l intera superficie. Tale zona deve essere il più possibile pulita e al riparo dagli agenti atmosferici. Revisione 04 Data: 23/05/2012 Foglio 7 di 31

9 2.3) STAFFAGGIO DEL NASTRO Bloccare il contrappeso a circa 50 cm dal fine corsa superiore. In occasione dell ultima giunta, prima di bloccare il nastro per la preparazione delle estremità, occorre assicurare un opportuna tensione al nastro onde evitare, in fase di primo avviamento, un eccessivo abbassamento del contrappeso. Indicativamente, è necessario assicurare una pretensione, al limite dello spostamento del contrappeso. Prima di iniziare la preparazione delle estremità per la giunzione si raccomanda di tagliare l eventuale esubero di nastro in quanto può accadere che il metraggio a disposizione sia superiore al necessario. Revisione 04 Data: 23/05/2012 Foglio 8 di 31

10 CAPITOLO 3 TIPOLOGIE DI GIUNZIONI DEI NASTRI TRASPORTATORI SIDERFLEX 3.1) GENERALITÀ I nastri SIDERFLEX IW, HE ed ST, ovvero a cavi aperti (costruzione 4x4), vengono giuntati con il metodo a Dita o in alternativa con quello a Gradino. Nel caso in cui un eventuale irrigidimento trasversale della giunzione non vada a pregiudicare il funzionamento del nastro, è possibile adottare il metodo di giunzione a Dita o a Gradino di tipo corto, consentendo una riduzione della lunghezza della giunzione del 20 %. A differenza delle giunte a Dita o a Gradino tradizionali, caratterizzate dalla presenza di uno strato di rinforzo di cavi trasversali (Insertion Strip), le giunte di tipo corto dispongono di 2 strati di tale rinforzo. Ciò garantisce una maggior robustezza della giunta sia in termini di trazione che di resistenza ai tagli e agli impatti ma può determinare un irrigidimento trasversale del nastro. Per verificare se la giunzione di tipo corto è applicabile, si faccia riferimento alla seguente tabella nella quale vengono indicati gli angoli di inclinazione massimi consentiti delle terne dei rulli di andata in funzione della classe e della larghezza del nastro. Particolare attenzione va posta sul valore di T, distanza verticale tra gli assi delle Insertion Strip, poiché un eccessivo allontanamento degli Insertion Strip si tradurrebbe in un ulteriore irrigidimento trasversale del nastro. Classe (kn/m) MAX. DISTANZA INSERTION STRIP T (mm) LIMITI GIUNZIONE DI TIPO CORTO ANGOLO MASSIMO TERNE RULLI DI ANDATA LARGHEZZA NASTRO (mm) , , , Tab. 1 I nastri SIDERFLEX ID, ovvero a cavi chiusi (costruzione 7x7 o 19x7), vengono giuntati secondo le indicazioni della norma DIN 22131/91. Si vedano in particolare le sezioni e 5.4. Revisione 04 Data: 23/05/2012 Foglio 9 di 31

11 3.2) LUNGHEZZE DELLE GIUNZIONI Nei punti successivi vengono visualizzate tutte le dimensioni da considerare per una corretta esecuzione della giunzione. Per ogni tipologia, i valori in grassetto rappresentano la lunghezza nominale della giunzione ) Giunzioni a dita e a gradino per SIDERFLEX IW, HE, ST Nella tabella seguente vengono visualizzate la lunghezza L delle dita o dei gradini, pari ( in mm.) alla classe del nastro, ed L TOT ovvero la lunghezza totale della giunzione: Classe (kn/m) * 2000* 2250* L (mm) L TOT (mm) (*) Avvertenza : le classi 1800, 2000 e 2250 esistono solo per i SIDERFLEX HE. Tab. 2 L TOT L Fig. 11 Revisione 04 Data: 23/05/2012 Foglio 10 di 31

12 3.2.2) Giunzioni a dita o a gradino di tipo corto per SIDERFLEX IW, HE, ST In questa tipologia, la lunghezza L delle dita o dei gradini è pari (in mm.) all 80 % della classe del nastro, mentre L TOT rappresenta la lunghezza complessiva della giunzione: Classe (kn/m) * 2000* 2250* L (mm) L TOT (mm) (*) Avvertenza : le classi 1800, 2000 e 2250 esistono solo per i SIDERFLEX HE. Tab. 3 L TOT L Fig. 12 Revisione 04 Data: 23/05/2012 Foglio 11 di 31

13 3.2.3) Giunzione di nastri SIDERFLEX ID secondo DIN 22131/91 Nella tabella sottostante sono riportate le dimensioni della lunghezza L di sovrapposizione dei cavi, della lunghezza totale della giunzione L TOT e la lunghezza S del gradino: GRADINO SINGOLO GRADINO DOPPIO Classe (kn/m) L (mm) L TOT (mm) S (mm) Tab. 4 L = S L TOT S L L TOT S L TOT L Fig. 13 Revisione 04 Data: 23/05/2012 Foglio 12 di 31

14 CAPITOLO 4 MATERIALI PER GIUNZIONI 4.1) DEFINIZIONI Il materiale per giunzioni comprende tutto l occorrente per effettuare le giunzioni e può essere diviso in attrezzatura e materia prima ) Attrezzatura Pressa elettrica completa di: - sistema per la regolazione della pressione dei piani (meccanico o idraulico); - termostato con possibilità di regolazione del punto di assettaggio della temperatura; 2 lamiere di dimensioni leggermente superiori ai piani riscaldanti; 2 barre d acciaio di contenimento laterale avente spessore inferiore di 1mm rispetto allo spessore del nastro (meglio se saldate alla lamiera inferiore); Morsetti per il fissaggio dei vari componenti alla struttura del nastro trasportatore; 2 tiranti per mantenimento in posizione delle barre di contenimento laterali (se non saldate); Coltelli a lama lunga e corta per spellatura ed incisione nastro; Cote per affilatura coltelli; Tenaglia a leva ; Tirfort corredato di pinza autostringente per gomma; Rullini vari per il pressaggio delle superfici; Punteruolo per la foratura di eventuali bolle d aria; Pennelli per soluzionatura delle superfici da giuntare; Spazzole metalliche e dischi abrasivi con relativa apparecchiatura; Forbici adatte al taglio di foglie di gomma; Riga, squadra e gessi; Carta siliconata o materiale equivalente; Solvente per sgrassaggio superfici; Tronchesino per cavi d acciaio; Cesoia elettrica o manuale. Revisione 04 Data: 23/05/2012 Foglio 13 di 31

15 4.1.2) Materie prime Le componenti per costituire la giunzione sono: SICOT 2400: soluzione per giunzioni a caldo; SICOP ,5 mm: foglietta di gomma d adesione ai cavi cruda in spessore 0,5 mm; SICOP 2502 antiabrasiva, SICOT 2802 anticalore, SICOT 2902 autoestinguente: gomma di copertura in vari spessori (da 2 a 5 mm); IS630: Insertion Strip (cavetti fogliettati con gomma d adesione). Indispensabile per le giunzioni a dita o a gradino; non è necessario per le giunzioni secondo DIN In caso di completa esposizione dei cavi ovvero in assenza di gomma di rivestimento sugli stessi, è preferibile impiegare opportuni prodotti di fondo da applicare sulla superficie degli stessi quali la coppia di Chemosil 211 e 225 o equivalenti. Fare riferimento alle indicazioni del produttore di tali materiali per le modalità d uso. 4.2) IMMAGAZZINAGGIO MATERIE PRIME Le materie prime sono imballate e sigillate in contenitori se liquidi ed in scatole di cartone o metalliche se solide. Le confezioni standard recano scritta la data di confezionamento ed il periodo di validità secondo le condizioni sotto riportate e si intendono valide per trasporto via terra. In caso di trasporti via mare o via aerea dovranno essere confezionati speciali imballi di protezione rispondenti alle normative vigenti. Tutte le materie prime per giunzioni devono essere immagazzinate alle seguenti condizioni: Luoghi protetti da agenti atmosferici e non soggetti a condizioni estreme. Imballate e sigillate negli imballi originali. Temperatura ambiente tra 5 e 20 C (70 F) ) Raccomandazioni Per periodo di validità si intende il periodo di durata alle condizioni sopra riportate. A seguito di un utilizzo parziale, i prodotti devono essere richiusi ermeticamente e/o imballati come all origine. SIG SpA declina inoltre ogni responsabilità per eventuali alterazioni subite dai prodotti durante il trasporto, per l utilizzo di materiale scaduto o immagazzinato senza il rispetto delle condizioni precedenti. Revisione 04 Data: 23/05/2012 Foglio 14 di 31

16 4.3) IMMAGAZZINAGGIO PRESSE Durante il trasporto e l utilizzo, fare attenzione a non esporre il materiale agli urti e all acqua al fine di non causare danni ai componenti della pressa come manometri e termometri. Proteggere dall acqua e dall umidità tutti i componenti elettronici e gli alimentatori. Durante il periodo di inutilizzo le presse devono essere stoccate in un ambiente coperto e protetto dall acqua. Mantenere inoltre ben oleati tutti i bulloni di serraggio. Revisione 04 Data: 23/05/2012 Foglio 15 di 31

17 CAPITOLO 5 ESECUZIONE DELLA GIUNZIONE 5.1) INDICAZIONI GENERALI La giunzione costituisce l unione delle estremità di un nastro trasportatore in gomma per consentire la movimentazione ed il relativo convogliamento del materiale. La corretta esecuzione di una giunzione è fondamentale per il funzionamento, la linearità e il rendimento del trasportatore. La durata di una giunzione eseguita correttamente è legata alla manutenzione del nastro ed al corretto utilizzo dell intero impianto, poiché essendo in ogni caso la parte più debole dello sviluppo del nastro, tutti gli eventuali scompensi, difetti e problemi degli elementi dell impianto - raschiatori, rulli, tamburi, contrappesi, tramogge e motori - si trasmettono al nastro ed a maggior ragione alla giunzione stessa. Pur esistendo diversi tipi di giunzione adatti ai nastri metallici, nessuno di questi è di tipo puramente meccanico; la vulcanizzazione a caldo rappresenta l unico sistema sicuro di giunzione per questa tipologia di nastri. Le giunzioni vengono eseguite per accostamento opportuno dei cavi delle due estremità da unire. Al fine di distribuire omogeneamente le sollecitazioni sulla giunzione durante l'avvolgimento sui tamburi e nel passaggio sui rulli in conca, è buona norma eseguire le giunzioni inclinate di 16 circa rispetto alla linea trasversale del nastro. Una maggiore inclinazione consente una migliore ripartizione delle sollecitazioni, ma anche una maggiore lunghezza della giunzione e quindi la necessità di presse di dimensioni e peso maggiori. La regola di compromesso, definita dalla norma DIN.22131/91, da cui deriva appunto un angolo di 16, è la seguente: dove L a = lunghezza tratto inclinato B = larghezza del nastro L a 0,3 x B Sono altresì accettabili giunte rettangolari (cioè L a =0) sebbene quelle inclinate siano sempre preferibili; la scelta della geometria dipende sostanzialmente dalla forma e dalle dimensioni delle presse di vulcanizzazione a disposizione. Revisione 04 Data: 23/05/2012 Foglio 16 di 31

18 E fondamentale soprattutto contemplare un opportuna lunghezza L della giunzione, tale da garantire una ottimale distribuzione delle tensioni ; tale lunghezza L dipende dalla tipologia di giunzione e dalla classe del nastro ed è già stata illustrata nel paragrafo 3.2. Qui di seguito si presenteranno le procedure per le tipologie di giunzione già menzionate, descrivendone per ciascuna la preparazione delle estremità, le operazioni di chiusura e la struttura del nastro risultante. 5.2) GIUNZIONE A DITA e A GRADINO per SIDERFLEX ST, IW, HE 5.2.1) Tracciatura delle linee di taglio sulle coperture Collocare il nastro sull installazione o su un banco di lavoro. Tagliare le estremità secondo linee trasversali ( linee AB) inclinate di circa 16 (BH = 0.3 x AH - Fig. 14). Per tale operazione si suggerisce di effettuare con un coltello un solco a V largo circa 2 cm lungo la linea di taglio e procedere utilizzando disco da taglio. C A 16 B D L B 0,3 x B Fig. 14 Segue la tracciatura della zona di lavoro della giunta, variabile in funzione della classe dello stesso (Tab 2 pag 10). Tale zona è delimitata da una linea (CD - anch essa inclinata di 16 ) distante L dall estremità libera. Revisione 04 Data: 23/05/2012 Foglio 17 di 31

19 Sulla superficie superiore tracciare poi una linea (EF) parallela alla precedente (CD) ad una distanza di 50 mm. verso l interno del nastro; ripetere la stessa procedura sulla superficie inferiore con una distanza stavolta di 20 mm (linea GH). Il nastro così segnato sarà del tipo: E G C A F H D B L Fig. 15 Fig ) Incisione e rimozione delle coperture Incidere con un coltello in posizione leggermente inclinata lungo le linee interna (EF) ed esterna (CD) della copertura superiore, isolando così la striscia CDFE; questa è da asportarsi con l aiuto di un coltello e pinza per tirare la copertura distaccata. Lungo la striscia scoperta individuare i cavi di trama, sollevarli con un punteruolo o leva e tranciarli utilizzando un tronchesino. Afferrandone i capi tranciati scoprire la zona di lavoro (fig 16) - cioè asportare la copertura superiore comprensiva dei cavi di trama: in corrispondenza della linea di interruzione dei cavi di trama affondare il taglio del coltello fino ad un livello intermedio tra trama ed ordito, Revisione 04 Data: 23/05/2012 Foglio 18 di 31

20 cominciare a tagliare lungo questo piano di separazione e sollevare un lembo dell estremità appena separata, agganciare un Tirfort dotato di pinze autostringenti e tensionare leggermente lungo la direzione di separazione, aiutare quindi la separazione tagliando con un coltello lungo il piano di distacco. Si consiglia di iniziare tale operazione dal punto D in fig.15. Si noti che la tensione da esercitare mediante Tirfort alla copertura già distaccata non deve strappare ma solo posizionare lo strato in oggetto in modo da scoprire la zona di distacco al fine di renderla facilmente raggiungibile dalla lama dei coltelli. La medesima operazione, previo capovolgimento del nastro, va svolta anche per la copertura inferiore se il nastro è di tipo HE; per le altre tipologie sarà necessario asportare semplicemente la sola gomma di copertura con l aiuto di Tirfort e coltelli con modalità simile a quella sopra descritta. Le superfici private delle coperture vanno poi pulite superficialmente con un disco abrasivo rotante, cioè vanno ravvivate al fine di garantire maggiore adesione agli strati che vi verranno incollati. In tale operazione è indispensabile lasciare una pellicola di gomma attorno a ciascun cavo per garantire appunto l attacco dei materiali di giunzione gomma su gomma anziché gomma su metallo. Le due estremità preparate vanno poi private della gomma sui bordi fino a liberare i cavi più esterni ) Tracciatura, creazione dei profili ed allineamento delle testate La fase seguente consiste nella creazione sulle due estremità da giuntare di profili geometrici complementari. Nelle figure sottostanti sono mostrate le geometrie degli incastri da realizzarsi sui due lembi. L CAVO 100 DIREZIONE DI MARCIA L TOT Fig. 17 Configurazione a dita Revisione 04 Data: 23/05/2012 Foglio 19 di 31

21 L L/8 L/8 L/8 L/8 L/8 L/8 L/8 L/8... SENSO DI MARCIA Fig. 18 Configurazione a gradino a) a dita Tale tracciatura deve partire dall asse cioè dalla metà del nastro - per terminare in corrispondenza dei bordi e va riportata su entrambe le parti in modo da garantire un preciso incastro delle due estremità. E da consigliarsi una tracciatura corretta in funzione della direzione di lavoro del nastro - in modo che l estremità delle dita più esterne sia disposta in senso opposto a quello di marcia; non sempre però tale configurazione è realizzabile poiché o non si conosce il numero di cavi nella larghezza, o non si conosce la direzione di marcia perché il nastro è ancora da installarsi. b) a gradino La tracciatura deve partire da un bordo del nastro in modo da assicurare che i cavi più esterni abbiano le estremità in direzione opposta al senso di marcia. E da consigliarsi una tracciatura corretta in funzione della direzione di lavoro del nastro - in modo che il numero maggiore di gradoni vada contro la direzione di lavoro; non sempre però tale configurazione è realizzabile poiché o non si può conoscere a priori il numero di gradoni, o non si conosce la direzione di marcia perché il nastro è ancora da installarsi. In entrambe i casi la realizzazione del taglio, tale da garantire un perfetto incastro delle due estremità, va eseguita mediante una cesoia per cavi di opportuna robustezza. Revisione 04 Data: 23/05/2012 Foglio 20 di 31

22 E ora necessario garantire il perfetto allineamento delle due estremità. A tal proposito, su ognuna delle estremità del nastro marcare due punti distanti almeno 50 cm l uno dall altro lungo l asse centrale; in questo modo si hanno quattro punti di riferimento che possono essere facilmente allineati utilizzando uno spago. Una volta allineate le estremità, fissarle al piano di lavoro mediante morsetti. Riunire infine ambedue le estremità, verificando che le due parti complementari combacino perfettamente senza sormonti tra di esse (eventualmente da rimuovere con le cesoie) con circa 1 mm di distanza tra un dito/gradino e l altro ) Chiusura della giunzione Rovesciare le dita (o i gradini) da ciascun lato e collocare la copertura inferiore sul piano della pressa. Se i cavi si presentano completamente liberi dalla gomma ed eventuali residui sono facilmente asportabili, si suggerisce di applicare sull acciaio opportuni prodotti di fondo quali i Chemosil 211 (grigio) e Chemosil 225 (nero). Entrambi i prodotti, prima il grigio e poi il nero, devono essere perfettamente asciutti prima di procedere oltre; considerare al riguardo un tempo variabile da 30 a 60 min a seconda delle condizioni ambientali. Applicare la soluzione SICOT 2400 nelle quantità di: - 1 strato di soluzione sulla foglia di gomma non vulcanizzata della copertura superiore; - 2 strati su ogni lato della carcassa del nastro cioè sulle dita rovesciate da entrambe le parti. Applicare sopra la copertura inferiore uno strato di foglietta SICOP 2419 ritagliata sulle dimensioni della zona dell incastro. Chiudere la giunzione spostando le dita alternatamente, iniziando dal centro del nastro. Riempire i bordi del nastro ed eventuali fessure tra le dita con gomma cruda SICOP Applicare sulla carcassa del nastro una foglietta identica a quella sopra menzionata. Usando una cesoia elettrica o una cesoia per lamiere tagliare la quantità di Insertion Strip utile a coprire l esatta lunghezza di giunta; tali Insertion Strip vanno collocate in direzione parallela alla linea AB, inclinate cioè di circa 16. Pulire entrambe i lati delle Insertion Strip con solvente e applicare la soluzione di gomma su un lato. Collocare le Insertion Strip accostate sulla carcassa del nastro lungo il tratto L di giunzione richiesto adagiandole sul lato prima soluzionato. Riportare sulla superficie di giunzione uno strato di soluzione liquida. Applicare gli strati richiesti di gomma di copertura superiore sulla giunzione in modo da ottenere uno spessore di 1 mm superiore allo spessore originario del nastro. Revisione 04 Data: 23/05/2012 Foglio 21 di 31

23 Collocare in corrispondenza dei bordi due barre di acciaio inferiori di 1 mm rispetto allo spessore del nastro e bloccarle solidalmente al nastro ed al piano di pressa (nel caso non siano già saldate). Proteggere ambedue le superfici con una tela siliconata larga quanto le piastre della pressa; collocare la piastra superiore della pressa vulcanizzatrice, interponendovi una lamiera leggermente più ampia dei piani della pressa e accendere i dispositivi di riscaldamento e di pressione, come indicato al Cap. 6. E assolutamente indispensabile che tutti gli strati che compongono la giunzione vengano accuratamente cosparsi di soluzione e lasciati asciugare prima dell applicazione; una mancanza in tale senso potrebbe causare la formazione di bolle d aria sulla superficie durante la vulcanizzazione peggiorando la qualità e la resistenza meccanica del prodotto. Quanto detto porta ad avere la giunzione con la seguente sezione longitudinale Fig. 19 1) Foglietta copertura superiore 2) Insertion Strip copertura superiore 3) Nucleo di cavi metallici 4) Foglietta copertura inferiore 5) Gomma di copertura Revisione 04 Data: 23/05/2012 Foglio 22 di 31

24 5.3) GIUNZIONE di tipo CORTO PER SIDERFLEX IW, HE, ST Come già precedentemente accennato, tale giunzione non è altro che una giunzione a dita o a gradino la cui lunghezza è inferiore del 20 % (vedasi Tab. 3 pag. 11) rispetto a quelle standard (par 5.2). Ciò è possibile in quanto l Insertion Strip viene applicata in ambo le coperture, realizzando quindi un doppio effetto legante sulle due estremità del nastro. Questo metodo è altamente consigliato per i SIDERFLEX HE in quanto caratterizzati da una doppia trama metallica, a condizione che vengano rispettati i requisiti di Tab 1 a pag. 9. Si rimanda pertanto ai par 5.2.1, e per le operazioni di preparazione delle estremità ) Chiusura della giunzione La procedura di chiusura delle estremità fa riferimento al par ad esclusione del fatto che al di sopra della copertura inferiore, prima di applicare lo strato di foglietta SICOP 2419, deve essere posto un primo strato di Insertion Strip, previo trattamento con la soluzione SICOT Le fasi successive ripercorrono fedelmente quanto descritto al par Poiché nella giunzione sono presenti due differenti strati di Insertion Strip, è fondamentale che la loro distanza sia la minore possibile onde evitare un eccessivo irrigidimento trasversale della stessa. A tal proposito, vedasi la Tab. 1 a pag. 9. Quanto detto porta ad avere la giunzione con la seguente sezione longitudinale Fig ) Gomma di copertura 2) Insertion Strip copertura superiore 3) Foglietta copertura superiore 4) Nucleo di cavi metallici 5) Foglietta copertura inferiore 6) Insertion Strip copertura inferiore Revisione 04 Data: 23/05/2012 Foglio 23 di 31

25 5.4) GIUNZIONE secondo la norma DIN 22131/91 per SIDERFLEX ID La norma DIN 22131/91 definisce i parametri costruttivi dei nastri SIDERFLEX ID ed impone un preciso metodo di giunzione tale da garantire opportune distanze tra i cavi. Per questa giunzione non è richiesto l uso dell Insertion Strip IS630 sebbene sia consigliato per ripristinare la medesima resistenza ai tagli e agli strappi del nastro. Per le fasi di tracciatura e rimozione delle coperture, la procedura ricalca fedelmente quanto descritto al par Per la lunghezza L di giunzione, si faccia riferimento alla Tab.4 di pag ) Pulitura, taglio ed allineamento dei cavi Una volta pulita la superficie della carcassa metallica con disco abrasivo, vengono separati i cavi tra di loro mediante coltelli. Va asportata dal corpo dei cavi quanta più gomma possibile lasciandovi una pellicola sull intera lunghezza funzionale all adesione con la gomma di riempimento. A seconda del carico di rottura del nastro, la norma DIN 22131/91 prevede una particolare disposizione dei cavi, detta a gradini, secondo la seguente logica: fino a ID1600 N/mm: 1 gradino, ovvero i cavi vengono tutti tagliati ad una lunghezza pari circa alla lunghezza L di giunzione, in modo tale che tra due cavi consecutivi di una testata se ne inserisca uno proveniente dalla testata opposta (fig. 21). Da ID1800 a ID3150 N/mm: 2 gradini, ovvero i cavi di ogni testata vengono alternativamente tagliati ad una lunghezza pari circa ad L ed S, in modo tale che due cavi di testate opposte vengano affiancati ed i due successivi si incontrino testa a testa a metà della giunzione. Questo particolare accorgimento è dovuto all insufficiente spazio esistente tra i cavi, che non permetterebbe pertanto di inserire tra due di essi un altro proveniente dalla testata opposta (fig. 22). Le seguenti figure chiariscono le due differenti disposizioni dei cavi. Si osservino in particolare le lunghezze dei vari cavi e delle zone di transizione (circa 50 mm), necessarie affinché i cavi abbiano lo spazio sufficiente per deviare dalle loro posizioni originali a quelle imposte dalla conformazione della giunzione. Inoltre, si osservi che i cavi non vengono tagliati della medesima lunghezza ma alternativamente le estremità sono sfalsate di circa 50 mm; in questo modo si assicura una variazione graduale della rigidità longitudinale nella zona della giunzione. Revisione 04 Data: 23/05/2012 Foglio 24 di 31

26 L TOT Fig S S 150 L TOT Fig. 22 E ora necessario posizionare le due estremità garantendone il perfetto allineamento. A tal proposito, su ognuna delle estremità del nastro marcare due punti distanti almeno 50 cm l uno dall altro lungo l asse longitudinale; in questo modo si hanno quattro punti di riferimento che possono essere facilmente allineati utilizzando uno spago. Posizionare e fissare accuratamente alla struttura o al piano di lavoro sottostante il piano inferiore della pressa. Disporre le estremità ad una distanza tra loro pari ad L ed allinearle sfruttando i quattro riferimenti di cui sopra. Definita la corretta geometria segnare con un gessetto la posizione dei nastri sulla pressa in modo tale da evidenziare eventuali spostamenti. Fermare quindi le estremità solidalmente alla tavola servendosi di morsetti. Revisione 04 Data: 23/05/2012 Foglio 25 di 31

27 5.4.2) Chiusura della giunzione Rovesciare i cavi di giunzione all indietro e pulire accuratamente il piano di appoggio della pressa. Se i cavi si presentano completamente liberi dalla gomma ed eventuali residui sono facilmente asportabili, si suggerisce di applicare sull acciaio opportuni prodotti di fondo quali i Chemosil 211 (grigio) e Chemosil 225 (nero). Entrambi i prodotti, prima il grigio e poi il nero, devono essere perfettamente asciutti prima di procedere oltre; considerare al riguardo un tempo variabile da 30 a 60 min a seconda delle condizioni ambientali. Applicare due strati di soluzione di gomma SICOT 2400 ai cavi, assicurandosi che si asciughino perfettamente tra una passata e la successiva ed evitando che tale soluzione sporchi il piano di acciaio della pressa. Disporre la gomma di copertura inferiore - preventivamente ritagliata - sul piano di pressa e quindi applicare uno strato di soluzione SICOT Asciugato il tutto, applicare uno strato di foglietta SICOP 2419 delle medesime dimensioni; soluzionare la superficie di gomma a vista. Tirare una corda lungo i quattro punti lungo l asse delle due estremità andando a definire l asse della giunzione, ovvero il riferimento di rettilineità per tutti gli accoppiamenti di cavi. Disporre i cavi progressivamente sulla base di gomma soluzionata. Interporre una o più strisce di foglietta SICOP 2419 tra un cavo e l altro come indicato in fig. 23. La quantità corretta dipende dal tipo di nastro oltre che dalla gomma residua sui cavi: una pratica saggia che viene spesso utilizzata è quella di interporre tali strisce in più passaggi su tutti i cavi ogni volta, monitorando così il parallelismo e garantendo il riempimento degli interstizi. Fig. 23 Revisione 04 Data: 23/05/2012 Foglio 26 di 31

28 Saltuariamente controllare il parallelismo dei cavi con l asse della giunzione ed eventualmente apportare le modifiche necessarie aggiungendo foglietta separatrice qualora i cavi tendano a piegare verso l interno e tagliare una coppia di cavi (uno per ognuna delle testate) nel caso volgano verso l esterno. Si raccomanda di verificare che sia disponibile un margine adeguato a realizzare il profilo laterale in gomma cioè 20 mm. su ciascun margine; nel caso sia insufficiente, tranciare una coppia di cavi alle estremità laterali in modo tale che la coppia che rimane all esterno sia comunque disposta in senso contrario al moto del nastro. Applicare un altro strato di soluzione di gomma sulla superficie dei cavi per favorire l adesione degli strati soprastanti. Attendere che il tutto si asciughi rimuovendo prontamente con una spazzola metallica le eventuali pozze di liquido riaffioranti. Applicare uno strato di foglietta sopra i cavi e riempire le zone marginali con gomma cruda, così come le zone rimaste vuote in corrispondenza delle estremità di ciascun cavo. Il risultato deve essere una superficie quanto più uniforme e piana. Ricoprire con uno strato di foglietta SICOP 2419 e soluzionare con SICOT Se presenti, ritagliare le Insertion Strip da disporsi parallelamente a AD nella giusta quantità per ricoprire l intera ampiezza di giunzione. La lunghezza di ciascuna striscia di forma a parallelogrammo - dev essere inferiore di un paio di centimetri rispetto la linea AD; per il taglio si consiglia l utilizzo di cesoie per metallo. Applicare uno strato di gomma liquida su una delle superfici delle Insertion Strip, se presente; collocarle accuratamente sulla zona di giunzione. Ritagliare uno strato di gomma di copertura delle dimensioni prese sull area di giunzione e collocarlo sullo strato di Insertion Strip, se presente; sagomare tale copertura in modo che combaci perfettamente con la zona tra le linee AD delle due estremità. Premere e bucare con spilloni la superficie di giunta per creare la struttura favorevole ad evacuare i gas di reazione alla fase di cottura, evitando la formazione di bolle. Asportare la gomma in eccesso sui bordi della giunzione. Verificare che lo spessore di giunta sia superiore di 1 mm rispetto a quello del nastro. Collocare in corrispondenza dei bordi due barre di acciaio inferiori di 1 mm rispetto allo spessore del nastro e bloccarle solidalmente al nastro ed al piano di pressa (nel caso non siano già saldate). Proteggere ambedue le superfici con una tela siliconata larga quanto le piastre della pressa; collocare la piastra superiore della pressa vulcanizzatrice, interponendovi una lamiera leggermente più ampia dei piani della pressa e accendere i dispositivi di riscaldamento e di pressione, come indicato al Cap. 6. Revisione 04 Data: 23/05/2012 Foglio 27 di 31

29 Quanto detto porta ad avere la giunzione con la seguente sezione longitudinale (fig. 24). E assolutamente indispensabile che tutti gli strati che compongono la giunzione vengano accuratamente soluzionati e lasciati asciugare prima dell applicazione; una mancanza in tale senso potrebbe causare la formazione di bolle d aria sulla superficie durante la vulcanizzazione peggiorando la qualità e la resistenza meccanica del prodotto Fig ) Foglietta copertura superiore 2) Insertion Strip copertura superiore (se presente) 3) Nucleo di cavi metallici 4) Foglietta copertura inferiore 5) Gomma di copertura Revisione 04 Data: 23/05/2012 Foglio 28 di 31

30 CAPITOLO 6 OPERAZIONI DI VULCANIZZAZIONE 6.1) Preparazione delle piastre Le giunta cruda viene chiusa sovrapponendovi la parte superiore della pressa, ma solo dopo essere stata avvolta in un tessuto avente il compito di evitare il contatto diretto tra il metallo rovente e la gomma liquida con rischio di adesione. Prima di chiudere definitivamente la pressa verificare che le barre laterali di contenimento siano perfettamente posizionate. Qualora non fossero saldate ad una lamiera, assicurarsi che siano ben fisse tra loro in modo da poter contrastare efficacemente la pressione della gomma durante la vulcanizzazione. Avviare il dispositivo di riscaldamento delle piastre e applicare pressione agendo sui bulloni di serraggio nel caso di presse manuali o sui pistoni mediante pompa in caso di apparecchi idraulici. 6.2) Condizioni di vulcanizzazione I parametri di processo da osservare sono i seguenti: Pressione: da 10 a 12 Kg/cm 2 ; Temperatura: da 145 a 155 C; Durata: non appena si raggiunge la temperatura indicata, il tempo di vulcanizzazione è di 20 minuti per nastri di spessore fino a 12 mm. Per spessori superiori, aggiungere 1 minuto di cottura per ogni millimetro oltre i 12 mm. Per nastri ad alta temperatura, vi preghiamo fare riferimento al nostro ufficio tecnico per determinare la temperatura e la durata ottimale della vulcanizzazione. Scaduto il tempo di vulcanizzazione, spegnere il riscaldamento mantenendo la giunzione sotto pressione fintanto che la temperatura scenderà al di sotto di 80 C, onde evitare la formazione di bolle. Togliere la pressa e collocare il nastro nuovamente in condizioni di lavoro attendendo il completo raffreddamento della giunta prima della messa in tensione. Revisione 04 Data: 23/05/2012 Foglio 29 di 31

31 CAPITOLO 7 NORME PER LE RIPARAZIONI A CALDO Le riparazioni dei nastri possono interessare le coperture, la carcassa portante con relative coperture, i bordi in gomma. I materiali da utilizzare e il procedimento operativo sono i medesimi menzionati nei capitoli precedenti. Qualora la riparazione del nastro dovesse interessare una parte particolarmente estesa, è consigliabile inserire un pezzo nuovo di nastro eseguendo due giunzioni ad una distanza minima di 5 6 m. 7.1) RIPARAZIONE DELLE SOLE COPERTURE Asportare dalla zona interessata, previa incisione della gomma e senza intaccare lo strato dei cavi, un rettangolo di vecchia copertura e sostituirla con foglia cruda dello stesso tipo e spessore, preventivamente soluzionata con la soluzione SICOT. Procedere come al Cap. 6 per la vulcanizzazione con pressa da campo di opportune dimensioni. 7.2) RIPARAZIONE DELLA CARCASSA Si tratta di una sostituzione di un tratto di nastro e pertanto va concepita come se si trattasse di 2 giunzioni consecutive e come tali vanno impostate. 7.3) RIPARAZIONE DEL BORDO IN GOMMA (solo per nastri con bordi chiusi) Asportare la parte del bordo danneggiato, ripulire la superficie e applicare uno strato di soluzione SICOT ; ripristinare poi la gomma del bordo con un opportuna quantità di liste di gomma cruda preventivamente soluzionate in modo da ricostruire il bordo senza abbondare. Procedere come al Cap. 6 per la vulcanizzazione con apposita pressetta per bordi. Revisione 04 Data: 23/05/2012 Foglio 30 di 31

32 INFORMAZIONI Le informazioni contenute in questo manuale costituiscono una indicazione generale dei procedimenti e non hanno la pretesa di essere gli unici elementi corretti per l esecuzione delle procedure di giunzioni e riparazioni. E evidente che la corretta applicazione delle norme riportate favorisce il risultato finale ma non lo determina, poiché la responsabilità dell operato non rientra nelle garanzie della SIG S.p.A. SIG S.p.A. in qualità di produttore di nastri trasportatori e articoli in gomma risponde dei suoi prodotti e non delle specifiche scelte tecniche che rimangono sotto la responsabilità esclusiva del compratore. SIG S.p.A. si riserva il diritto di introdurre in ogni momento modifiche al presente manuale dettate da continui sviluppi e miglioramenti. Revisione 04 Data: 23/05/2012 Foglio 31 di 31

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