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1 21 Marzo, ore 11:51 Scuola di Formazione IPSOA - 4 Forum Annuale Bilancio Evoluzione di OIC e IAS/IFRS: aggiornamento del quadro normativo, novità e opportunità Le ricerche tematiche svolte dalle Università di Pisa e di Genova in collaborazione con ANDAF e il dibattito sulla evoluzione dei Principi Contabili Nazionali e Internazionali (OIC e IAS/IFRS): questi i temi affrontati nel corso della mattinata del 4 FORUM BILANCIO, organizzato dalla Scuola di Formazione IPSOA, in collaborazione con ANDAF, che si è svolto a Milano il 14 marzo scorso e che ha visto la presenza di 200 partecipanti in platea. di Roberto Mannozzi - Vice Presidente ANDAF e Direttore Amministrazione e Bilancio di Ferrovie dello Stato Italiane SpA 1. Impairment test e disclosure nelle società quotate L argomento è stato presentato da Marco Allegrini, Professore Ordinario di Economia aziendale, e da Giulio Greco, Ricercatore in Economia aziendale, dell Università di Pisa ed ha evidenziato quello che è ormai il puntuale e consueto aggiornamento annuale che, in occasione del Forum Bilancio Ipsoa, viene proposto ai partecipanti come ricorrente ricerca empirica basata sull osservazione e la comparazione di un campione rilevante di società italiane (94, presenti nel listino MIB 40+MID 60), UK (96, presenti nel listino FTSE 100) e tedesche (94, listate nel DAX 100) per le quali sono stati analizzati gli schemi di bilancio patrimoniali ed economici le relative note esplicative e gli eventuali altri allegati al bilancio di interesse, riferiti agli esercizi dal 2005 a tutto il 2011, con particolare focus sulle seguenti componenti dell attivo: Goodwill, Intangible assets e Property, Plant and Equipment. Il tutto finalizzato ad osservare e comparare, negli anni, le differenti frequenze nei tre diversi Paesi europei di interventi di svalutazione delle tre componenti dell asset aziendale, le perdite di valore medie rilevate nelle società che hanno effettuato una svalutazione e la qualità dell informativa sull impairment con specifico riferimento alla descrizione delle cash generating units (CGU), alla presentazione dei triggering events e alla metodologia di calcolo del valore recuperabile - proposta nelle disclosure degli esercizi 2010 e 2011 da quelle società del campione che hanno svalutato almeno una delle attività considerate in entrambi gli esercizi. In estrema sintesi le conclusioni portano ad indicare: - sul fronte delle Svalutazioni, come: * quelle di importo più elevato riguardano il Goodwill, * l Italia è il Paese le cui svalutazioni di importi superiori al 9%, come perdita di valore media, sono meno frequenti, * l UK, oltre che per il Goodwill, è il Paese che ha rilevato più frequentemente svalutazioni di importi superiori al 9% anche per gli Intangible; - sul fronte delle Disclosure, come: * l informativa risulta spesso inadeguata, * si avverte la necessità di una maggiore guidance sulla disclosure, con riferimento all organizzazione delle informazioni e al contenuto minimo, * è possibile un miglior collegamento con i piani industriali e, in generale, con la forward looking information aziendale; - su quello, infine, della presenza di analisi di sensitività emerge che: * nelle società UK viene inclusa nel 33% dei casi, * nelle società italiane, nel 62% dei casi,

2 * diverse società la menzionano, ma non la illustrano. 2. Analisi del cash flow e delle correlazioni con le performance economiche delle società quotate italiane; b. Analisi della capacità predittiva dei cash flows operativi L argomento è stato presentato da Alberto Tron, Presidente del Comitato Tecnico Financial Reporting Standards di ANDAF e Docente di Sistemi Informativi Gestionali dell Università di Pisa e da Giulio Greco, Ricercatore in Economia aziendale della stessa Università di Pisa. La prima ricerca si è concentrata nello studio delle relazioni tra variabili di cash flow e indici di performance e market value delle società quotate italiane. Il tutto è stato realizzato selezionando un campione di 52 società worst performing tra quelle operanti nel settore industriale e di servizi quotate su Borsa Italiana e su di esse sono state effettuate analisi dei rispettivi cash flow statements e di correlazione. Le 52 worst performing sono state selezionate sulla base dell andamento di alcuni parametri nel periodo : ROI Return on Investment, ROS - Return on Sales, ROE Return on Equity, ROA Return on Assets, Market Value e Total Sales, mentre i flussi finanziari presi in analisi sono stati il flusso di capitale circolante, il flusso di cassa dell attività operativa oltre alla variazione del capitale circolante netto; quindi i valori di performance (ROI, ROS, ROE) e market value degli anni sono stati posti in relazione con i valori dei flussi degli anni subito precedenti ( ). Dall analisi è emerso in conclusione che: - il trend del flusso di capitale circolante dal 2004 al 2007 è correlato con indicatori di performance e con il market value degli anni ed il trend del flusso di cassa della gestione operativa è correlato con indici ROS e ROA degli anni , - le società quotate che nel passato hanno avuto trend negativi del flusso di circolante e del flusso di cassa operativo hanno avuto successivamente risultati peggiori rispetto alle altre società quotate e hanno resistito peggio all impatto della crisi, - l espansione del capitale circolante viene rilevata come correlazione in negativo con la redditività delle vendite e degli assets negli anni successivi nelle aziende campione. La seconda ricerca si è concentrata nel verificare l abilità predittiva dei cash flows operativi e degli utili realizzati in passato rispetto ai cash flows operativi e utili futuri. A tal fine è stato selezionato un campione di società quotate su Borsa Italiana per almeno un anno tra il 1998 e il 2011, operanti nei settori industriale e dei servizi estratte da Worldscope ; le analisi di correlazione hanno visto l effettuazione di test sui seguenti periodi di osservazione: e Le conclusioni di questa seconda ricerca hanno portato alle seguenti riflessioni: - relativamente alla capacità predittiva dei cash flow operativi (OCF) e utili rispetto a OCF futuri * nel periodo l OCF appare essere indicatore predittivo superiore dell andamento dell OCF futuro nel breve, mentre nel lungo termine utili e OCF tendono ad avere capacità predittiva simile, * nel periodo , l OCF appare avere capacità predittiva rispetto agli OCF futuri maggiore di quanto non lo siano gli utili; - relativamente alla capacità predittiva di OCF e utili rispetto a utili futuri * nel periodo , la capacità predittiva dell OCF rispetto alla capacità di realizzare utili futuri appare superiore, * nel periodo , l OCF appare avere maggiore capacità predittiva degli utili rispetto alla capacità di realizzare utili futuri, * in ambiente IAS/IFRS scende la capacità di prevedere gli utili futuri.

3 3. Il trattamento delle riserve di patrimonio netto fra disciplina civilistica e principi contabili internazionali IAS/IFRS La ricerca - preparata dai Professori Alberto Quagli, Ordinario di Economia aziendale, e Gabriele D Alauro dell Università di Genova è stata presentata dallo stesso Alberto Quagli e da Alberto Tron, Presidente del Comitato Tecnico Financial Reporting Standards di ANDAF e Docente di Sistemi Informativi Gestionali dell Università di Pisa. Il tema affrontato, estremamente sentito e delicato, prende lo spunto dalla chiara esigenza di armonizzare il trattamento delle poste di patrimonio netto - e, in particolare, delle riserve in esso contenute - che la normativa IAS/IFRS (D. Lgs. 38/2005 e, in particolare, gli artt. 6 e 7) vede come categoria residuale, senza che ne sia disciplinato alcun criterio organico di disponibilità e distribuibilità, rispetto alla attuale disciplina civilistica italiana sul trattamento delle riserve di patrimonio. L analisi si è quindi concentrata su ben 255 Bilanci separati delle Società capogruppo italiane quotate a fine 2011, su un totale di 267 listed, andando ad approfondire (i) l incidenza delle riserve IAS/IFRS sul calcolo delle rispettive riserve legali e (ii) i casi di copertura perdite sempre con utilizzo di riserve IAS/IFRS e (iii) la qualità delle disclosure sulle riserve. Dalla ricerca è emerso un quadro molto frastagliato e diseguale nei comportamenti da parte delle Società prese in analisi, laddove ad esempio, in merito alla questione della utilizzabilità delle riserve IAS/IFRS a copertura perdite, si passa a seconda delle riserve prese in considerazione dal 25% di Società che utilizzano le stesse a copertura, al 50% che non lo fanno, fino al restante 25% che non lo specifica; ovvero, per altre tipologie di riserve, alle stesse tre classi comportamentali che diventano rispettivamente 40%, 44% e 16%, o ancora 45%, 50% e 5%. Stessa grande disomogeneità di comportamento è stata riscontrata in merito all incidenza delle riserve IAS/IFRS sul calcolo delle rispettive riserve legali, così come sulla qualità e completezza delle disclosure in bilancio. Le conclusioni della ricerca hanno quindi chiaramente evidenziato quanto sia opportuno e necessario che la problematica della armonizzazione del trattamento delle riserve di patrimonio netto fra disciplina civilistica e principi contabili internazionali IAS/IFRS sia posta seriamente al legislatore affinché si possa rapidamente arrivare a: - esplicitare l utilizzabilità delle riserve i chiave di copertura perdite e accantonamento a riserva legale, - avere chiara indicazione sulle riserve e utili/perdite IAS/IFRS ai fini delle considerazioni di cui agli artt e 2447 codice civile, - avere chiara indicazione sulle altre riserve IAS/IFRS (stock options, IAS 8, riserve attuariali ex IAS 19). 4. Tavola Rotonda su: L evoluzione dei Principi Contabili Nazionali ed Internazionali: Principi OIC e IFRS - aggiornamento del quadro normativo, novità, opportunità La Tavola Rotonda, moderata da Roberto Mannozzi, ha visto partecipare al dibattito, oltre ai già citati Marco Allegrini, Alberto Quagli e Alberto Tron, Antonella Portalupi, Responsabile Ufficio Studi e Ricerche di PricewaterhouseCoopers, per gli IFRS, Tommaso Fabi, Technical Director OIC per le attività internazionali e Alessandro Mencarini, Senior Consultant Actuary della Towers Watson. I temi trattati possono essere così sintetizzati: - è stata data nuova centralità, nel corso della discussione, alla rilettura degli elementi emersi nel corso delle presentazioni della mattina (le ricerche delle Università di Pisa e di Genova) all interno del percorso di evoluzione ed aggiornamento del corpo dei principi contabili, sia nazionali che internazionali, e delle diverse iniziative attualmente in corso;

4 - con Antonella Portalupi e Tommaso Fabi ci si è soffermati a commentare: * le ricerche presentate nella mattinata per informare in merito ai percorsi di approfondimento/aggiornamento dei principi contabili in corso direttamente correlati a tali aree tecniche di riferimento (ad esempio, sul tema dell impairment, si è accennato al dibattito professionale, attualmente aperto, in merito alla questione di un possibile ritorno a considerare l ipotesi dell ammortamento del goodwill in ambito di principi IAS/IFRS); * il quadro dei principi IAS/IFRS di nuova emissione/soggetti a processi di revisione nel corso del 2012 e analisi degli impatti attesi a partire dal ; * la assenza di evoluzioni del Decreto cd Milleproroghe (DL 225/2010 convertito in L. n. 10/11) in relazione al ruolo di OIC come supporto per filtrare preventivamente gli impatti dei nuovi principi IAS in vigore post sui bilanci individuali di esercizio; * il quadro dei principi OIC (ITA GAAP) di nuova emissione/soggetti a processi di revisione a partire dalla fine del 2011 e analisi degli impatti attesi a partire dal, con focus specifico sulla iniziativa di rivisitazione del corpo dei principi contabili nazionali e sulla consultazione sul sito della Fondazione OIC a cui sta attivamente collaborando un Gruppo di Lavoro OIC/ANDAF; - con Alberto Quagli si è fatto riferimento ai risultati della ricerca sulle Riserve di PN come spunto per discutere in merito alla modalità più opportuna perché l auspicabile intervento normativo a chiarimento della materia possa essere effettivamente sentito come priorità di urgenza assoluta da parte delle istituzioni e, quindi, propriamente indirizzato verso soluzioni che propongano e indichino regole di trattamento delle riserve certe e di chiara applicazione; - con Alessandro Mencarini è stato invece approfondito il tema delle riserve derivanti da gain/losses attuariali, alla luce della sua esperienza di consulente Towers Watson, prendendo spunto in particolare dai recenti aggiornamenti apportati dallo IASB allo IAS 19 (abolizione del metodo del corridoio ) e dall evidente rischio che su poste di tale natura possano determinarsi da periodo a periodo forti impatti (fino al cambio di segno degli stessi) a seguito delle possibili, rilevanti variazioni di tasso di attualizzazione e delle politiche di significativo esodo del personale tipiche dei periodi di crisi attuate con sempre maggior frequenza dalle aziende; - con Marco Allegrini si è provato a capire se può essere valutabile, magari all interno di una ricerca parallela, quanto gli elementi che oggi stanno portando a pesanti interventi di svalutazione di avviamenti iscritti in anni precedenti potevano magari essere già individuabili, in tutto o in parte, fin dal momento in cui tali avviamenti sono stati iscritti per la prima volta; - con Alberto Tron, infine, è stato accennato quanto sia critico, perché la verifica del valore delle attività attraverso l impairment test sia più o meno attendibile, l elemento della redazione di piani di impresa pluriennali chiari ed affidabili, allargando tale considerazione anche alla tematica dell importanza degli stessi piani pluriennali nell ambito dei processi di ristrutturazione del debito in ambito di crisi di impresa. IV FORUM BILANCIO DELLE SOCIETA ITALIANE - Scuola di Formazione IPSOA I temi delle tavole rotonde Dal bilancio di esercizio alla fiscalità d impresa : - R. Rizzardi, L indeducibilità delle imposte diverse da quelle sul reddito, Il Quotidiano Ipsoa del 4 marzo - G. Andreani, La deducibilità delle perdite su crediti conseguenti a piani attestati ex art. 67 L.F., Il Quotidiano Ipsoa del 5 marzo - F. Ghiselli, Iscrivibilità delle imposte differite attive sulle perdite fiscali di periodo, Il Quotidiano Ipsoa del 6 marzo

5 - G. Andreani, IAS e fisco: un rapporto complesso, Il Quotidiano Ipsoa del 12 marzo - E. Fusa, La valutazione e l iscrizione in bilancio degli intangibles per i soggetti no IAS compliant, Il Quotidiano Ipsoa del 13 marzo - G. Andreani, Transazione fiscale: cosa significa consolidamento del debito?, Il Quotidiano Ipsoa del 14 marzo Le ricerche presentate al Forum Bilancio - M. Allegrini, "Impairment test e disclosure: società quotate in Italia e in UK", Il Quotidiano Ipsoa del 19 marzo - A. Tron, "Analisi del cash flow e correlazione con le successive prestazioni economiche delle società quotate italiane", Il Quotidiano Ipsoa del 20 marzo - G. Greco, "L abilità predittiva del cash flow operativo e dell utile prima e dopo l adozione degli IAS/IFRS", Il Quotidiano Ipsoa del 21 marzo I commenti post Forum Bilancio - S. Mattia e F. VIncenti, "Dal bilancio di esercizio alla fiscalità di impresa: principali criticità"; Il Quotidiano Ipsoa del 18 marzo - R. Rizzardi, "Bilancio civile e bilancio fiscale"; ll Quotidiano Ipsoa del 20 marzo Opinioni a confronto: le interviste - P. Balice, Presidente AIAF,"Opinioni a confronto: l intervista a Paolo Balice", Il Quotidiano Ipsoa del 7 marzo - M. Boella, Presidente ASSIREVI, "Opinioni a confronto: l intervista a Mario Boella", il Quotidiano Ipsoa dell'8 marzo - R. Mannozzi, Vice Presidente ANDAF e Direttore Amministrazione e Bilancio di Ferrovie dello Stato Italiane SpA "Opinioni a confronto: l intervista a Roberto Mannozzi", Il Quotidiano Ipsoa dell'11 marzo Copyright - Riproduzione riservata

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