PROTOCOLLO D INTESA IN MATERIA DI AFFIDAMENTO E SOLIDARIETÀ FAMILIARE

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1 PROTOCOLLO D INTESA IN MATERIA DI AFFIDAMENTO E SOLIDARIETÀ FAMILIARE tra L Ambito N5 L Associazione Progetto Famiglia-Affido Aversa Onlus _

2 L anno 2012, nel giorno presso la sede dell Ufficio di Piano in Frattamaggiore L Ambito N5, con sede legale presso il Comune di Sant Antimo capofila (codice fiscale: ), nella persona del Coordinatore dell UdP dott. Arcangelo Cappuccio, appositamente delegato, con delibera di C.I. n. 50 del (di seguito denominato Ambito); e l Associazione Progetto Famiglia-Affido Aversa Onlus, con sede legale in Aversa (CE) alla via S. Maria a Piazza n.49 (codice fiscale: ) nella persona del legale rappresentante, Sac. Salvatore Coviello (di seguito denominata Associazione); VISTA - La legge 328/00 che attribuisce ai Comuni, la piena titolarità nella programmazione, progettazione, realizzazione del sistema locale dei servizi sociali (art. 6, comma 2, lettera a); - La legge 184/83, come modificata dalla legge 149/01, che detta le indicazioni circa l opportunità della collaborazione tra Enti locali, servizi territoriali ed il Terzo Settore, sia rispetto alle strategie di promozione dell accoglienza familiare (art. 1, comma 3) che in merito alla conduzione dei singoli casi di affido (art. 5, comma 2); - La delibera di Giunta Regionale della Campania n 644/04 recante Linee di indirizzo regionali per l affidamento familiare riprende e rilancia l invito a costruire un sistema di rete interistituzionale capace di tutelare il diritto dei bambini alla famiglia PREMESSO - che l Ambito N5, intende promuovere l affido familiare come servizio sociale alla famiglia finalizzato a fornire assistenza al minore temporaneamente privo di un ambiente familiare idoneo;

3 - che l Associazione Progetto Famiglia Affido Aversa Onlus opera nel settore dell affido familiare su tutto il territorio della diocesi di Aversa; CONSIDERATO - che l Ambito N5, riconosce la qualità dell operato che l Associazione Progetto Famiglia-Affido Aversa Onlus svolge in materia d affido familiare e di animazione comunitaria STIPULANO il presente protocollo d intesa, composto di n 7 (sette) articoli, del quale la premessa costituisce parte integrante. ********** Art. 1) AMBITI DI COLLABORAZIONE 1. L Ambito e l Associazione si impegnano a collaborare nei seguenti settori: a. Percorsi di promozione della cultura dell affido familiare sul territorio dell Ambito, come precisato al successivo art. 2; b. Sostegno all attività di realizzazione dell anagrafe dell Ambito degli affidatari, come precisato al successivo art. 3; c. Sostegno all attività di individuazione di famiglie affidatarie residenti in Campania potenzialmente abbinabili ai casi di minori fuori famiglia di competenza dell Ambito, e collaborazione nella elaborazione dei Progetti Individualizzati di Intervento; Sostegno alla genitorialità per le famiglie di origine dei minori in affido come precisato al successivo art. 4; d. Sostegno nelle attività di promozione di esperienze di mutuo-aiuto e di auto-organizzazione tra le famiglie affidatarie e solidali, come precisato al successivo art. 5. Art. 2) PERCORSI DI PROMOZIONE DELLA CULTURA DELL AFFIDO FAMILIARE SUL TERRITORIO DELL AMBITO 1. L Associazione si impegna a realizzare, in collaborazione con l Ambito, alcune iniziative di informazione e sensibilizzazione sul tema dell affido e della solidarietà familiare.

4 2. Le attività di promozione si svolgono mediante: a) progettazione di materiale promozionale personalizzato per l Ambito; b) realizzazione e diffusione del materiale in questione; 3. Le attività di promozione prevedono altresì: a. Cicli di incontri con gruppi di adulti, giovani, adolescenti e bambini tenuti dai tecnici dell associazione di concerto con gli operatori comunali formati all affido nei locali che l Ambito riterrà più idonei di concerto anche con la chiesa locale; b. Eventi e manifestazioni pubblici; c. Organizzazione di occasioni di primo approccio al volontariato familiare ed alla realtà del disagio minorile, tramite esperienze di animazione e sostegno diurno all infanzia, presso realtà di solidarietà già attive sul territorio o attivate all uopo dall Associazione. ART. 3) SOSTEGNO ALLA REALIZZAZIONE DELL ANAGRAFE DEGLI AFFIDATARI 1) I Ambito si impegna a coinvolgere l Associazione nella programmazione e gestione dei processi di formazione istituzionale di base e permanente alle famiglie che aderiscono alla propria rete. A tale fine l Associazione si impegna a stilare un profilo dell affidatario e lo consegna all Ambito il quale ne tiene conto nella stesura della relazione di idoneità; ART. 4) COLLABORAZIONE NELLA PROGETTAZIONE INDIVIDUALIZZATA DEGLI AFFIDI E SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA PER LE FAMIGLIE DI ORIGINE DEI MINORI IN AFFIDO 1) L Associazione si impegna a collaborare con l Ambito nel procedimento di elaborazione dei progetti individualizzati di affido, ivi compresa la verifica della possibilità di abbinamento tra i minori fuori famiglia residenti nel territorio comunale e le famiglie della propria rete, locale e regionale; 2) L Ambito si impegna inoltre a: a. Condividere con l Associazione tutte le informazioni sui minori, necessarie a verificare i possibili abbinamenti, a delineare i relativi progetti individualizzati di intervento (P.I.I.),; b. Dopo un primo periodo di avvio e sperimentazione delle attività previste dal presente protocollo, i soggetti sottoscrittori si impegnano a definire un disciplinare interno delle procedure metodologiche da adottare nella gestione degli interventi di affido.

5 3) L Ambito si impegna ad aderire alla sperimentazione della Banca Dati Regionale degli Affidatari. 4) L Associazione si impegna a collaborare con l Ambito nella costruzione di progetti Individualizzati di sostegno e recupero delle competenze genitoriali delle famiglie di origine dei minori in affido e a verificarne in itinere l andamento. I P.I.I prevedono anche la realizzazione di laboratori esperenziali rivolta alle stesse famiglie di origine con l ausilio e il coinvolgimento nelle attività (dove possibile) degli stessi minori affidati e delle famiglie affidatarie ART. 5) PROMOZIONE DI ESPERIENZE DI MUTUO-AIUTO E AUTO- ORGANIZZAZIONE TRA FAMIGLIE 1. L Associazione si impegna, nei limiti delle proprie possibilità organizzative, a promuovere esperienze di mutuo-aiuto e di auto-organizzazione tra le famiglie affidatarie e solidali del territorio dell ambito. A tal fine in particolare organizzano: a. incontri periodici tra le famiglie affidatarie/solidali dell Ambito che si terranno presso i locali della parrocchia di Santa Lucia sita in Sant Antimo in via Roma o presso il Centro famiglia diocesano sito in Aversa (CE) al Vico Sant Agostino; b. occasioni di conoscenza a scambio con famiglie affidatarie/solidali di altri territori; c. appuntamenti regionali ed inter-regionali di formazione per famiglie affidatarie; d. sostegno tecnico ed esperienziale nello sviluppo di percorsi di auto-organizzazione locale degli affidatari. Art. 6) ACCORDI ECONOMICI 1) L Associazione si impegna a realizzare a TITOLO GRATUITO le seguenti azioni: a) mettere a disposizione, eventualmente ve ne fosse la necessità e la disponibilità, del Comune le famiglie affidatarie già formate che sono presenti su tutto il territorio della regione Campania, costituite in Associazioni di famiglie affidatarie facenti parte della Federazione Progetto Famiglia Onlus; 2) L Ambito si impegna a corrispondere all Associazione un corrispettivo economico a fronte degli interventi realizzati a titolo oneroso, in particolare nei seguenti ambiti:

6 a) Cicli di incontri di sensibilizzazione e percorsi di formazione per famiglie solidali ed affidataria (nei locali siti a Sant Antimo in via Roma, presso la Parrocchia S. Lucia ) di cui all art. 2; b) Primo approccio al volontariato tramite animazione e sostegno all infanzia (Presso i locali siti in via Roma, Grumo Nevano) di cui all art. 2; c) Sostegno alla realizzazione dell anagrafe di cui all art. 3; d) Sostegno alla genitorialità rivolte alle famiglie di origine dei minori affidati attraverso la costruzione di un progetto Individualizzato a favore di queste e la realizzazione di laboratori esperenziali con il coinvolgimento nelle attività dei minori in affido e delle stesse famiglie affidatarie (presso i locali siti a Grumo Nevano, in via Roma, 25) di cui all art. 4; e) attività di promozione di esperienze di mutuo-aiuto di cui all art. 5. Art. 7) DURATA Il presente protocollo entra in vigore a far data dal ed ha durata di mesi 12. Art. 8) CORRISPETTIVO E MODALITA DI PAGAMENTO In merito ai corrispettivi economici a favore dell Associazione, l Ambito N5 con capofila il Comune di Sant Antimo si impegna a versare quale compenso per lo svolgimento di dette funzioni la somma di euro ,00 (euro dodicimila/00), omnia comprensiva. Detto importo sarà liquidato in tre rate: la prima, pari al 50% del totale, entro 30 giorni dalla data di sottoscrizione del presente protocollo d intesa; la seconda, pari ad un ulteriore 30%, trascorsi 6 mesi dalla di sottoscrizione del presente protocollo d intesa; il residuo 20% al termine delle attività, previo relazione conclusiva. Art. 9) NORME FINALI 1.Periodicamente Ambito ed Associazione redigono un programma d azione che definisca tempi, modalità ed intensità di realizzazione delle varie attività.

7 2. Ciascuna delle parti può recedere in qualsiasi dal presente protocollo momento dandone comunicazione scritta, con almeno 30 giorni di anticipo. In caso di recesso anticipato verranno liquidate solo le competenze maturate a quella data. 3. Per quanto non espressamente previsto nel presente protocollo d intesa si fa riferimento alle indicazioni contenute nei regolamenti d ambito sull affido, nelle Linee d Indirizzo Regionali sull affido e nella normativa vigente. 4. L ambito si impegna a stanziare per tempo in seno al proprio bilancio preventivo i fondi necessari all attuazione del presente protocollo. I firmatari danno reciprocamente atto che il contenuto della presente intesa è la precisa e fedele espressione della loro volontà. Sottoscrivendo il presente atto, le parti si impegnano per quanto in esso enunciato e dichiarato. Frattamaggiore, lì Per I Ambito N5, Il Coordinatore UdP Dott. Arcangelo Cappuccio Per l Associazione Progetto Famiglia-Affido Aversa Onlus Il presidente Mons. Salvatore Coviello

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