CARATTERISTICHE DEL PERCORSO. Incontro con insegnanti 2/n. ore 2,5
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- Guglielmo Mattioli
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1 TITOLO PERCORSO Ente no profit Sede legale Referente progetto DIRITTI UMANI E CULTURA DI PACE Di-RITTO al bullo. Progetto di sensibilizzazione e prevenzione al fenomeno bullismo Progetto Now società Cooperativa Sociale Piazza C. Battisti, 21 Conselve PD Claudia Filippi claudia.filippi@coopnow.it telefono: 340/ fax: 049/ CARATTERISTICHE DEL PERCORSO 1. DURATA N. incontri 3 N. ore per incontro 2 Tot. ore 6 Incontro con insegnanti 2/n. ore 2,5 2. PROVINCE Padova, Rovigo (solo città) 3. AMBITO/I TEMATICO/I Il bullismo come violazione dei diritti umani nella scuola 4. SCUOLE E CLASSI INTERESSATE Scuola Primaria - Scuola Secondaria di Primo Grado Classi 1, 2, 3 5. CONTENUTI DEL PERCORSO Introduzione Il bullismo è un azione di prepotenza, ripetuta nel tempo, messa in atto da un soggetto più forte nei confronti di uno più debole, che non riesce a difendersi. Alla base della maggior parte dei comportamenti di sopraffazione c è un abuso di potere e un desiderio di intimidire e dominare sull altro (Sharp e Smith, 1995). Nonostante il problema sia da molti sottovalutato, il bullismo produce effetti che si protraggono nel tempo e comportano dei rischi evolutivi, tanto per chi agisce quanto per chi subisce prepotenze. La serietà degli effetti provocati dal bullismo e la frequenza con cui si verificano episodi di prepotenza tra ragazzi, soprattutto nel contesto scolastico, rendono doverosa una riflessione da parte degli adulti impegnati in ambito educativo e rimandano alla necessità di 1
2 interventi di prevenzione nell ottica del pieno riconoscimento dei diritti di cui ciascun ragazzo è portatore. Non tutti gli episodi di bullismo avvengono nella scuola, tuttavia essa è certamente il luogo privilegiato per la strutturazione di interventi che promuovano il benessere di bambini e adolescenti. Questo laboratorio intende attivare un processo di conoscenza ed elaborazione che interessi non solo i bambini direttamente coinvolti in episodi di prepotenza in posizione di bulli o vittime - ma anche il gruppo dei compagni quali agenti di cambiamento, facendo leva sulle risorse positive del gruppo e sulla capacità dei bambini di provare empatia per i compagni in difficoltà. Nel contempo si lavorerà con gli adulti significativi (insegnanti) per la costruzione di strategie funzionali al riconoscimento e sostegno dei diritti di ciascun ragazzo Obiettivi e destinatari Il Laboratorio si rivolge ai ragazzi che frequentano la scuola secondaria di primo grado con l obiettivo precipuo di prevenire l insorgenza di comportamenti prevaricanti, stimolando nei ragazzi un percorso di conoscenza del fenomeno che passi attraverso l identificazione degli stadi che caratterizzano l evoluzione del fenomeno come: Riconoscimento dei fattori di rischio dei ragazzi collegati al mancato riconoscimento dei diritti del fanciullo (Perché divento bullo?); Alfabetizzazione emotiva (Quali emozioni quando vedo e/o vivo un atto di bullismo?). Consapevolezza dei diritti violati (Tutti hanno i loro diritti!) Fasi di sviluppo e attività Le attività previste nella realizzazione del progetto sono descritte nel seguente schema progettuale denominato WBS (Work Breakdown Structure): di-ritto al bullo Fase iniziale Fase operativa Fase di verifica Progettazione di dettaglio Attività di gruppo Verifica in itinere Incontro con il Team insegnanti della classe coinvolta Realizzazione della carta dei diritti dei ragazzi Questionario di valutazione agli insegnanti e ai ragazzi Precedentemente all attivazione del progetto, coordinandosi con il team insegnanti, si provvederà alla condivisione delle linee metodologiche del progetto e alla programmazione di dettaglio delle attività (definizione orario, calendario, informativa ai ragazzi e alle famiglie, aspetti logistici ) 2
3 La fase operativa prevede la realizzazione delle attività laboratoriali secondo la seguente strutturazione: Primo incontro Da dove nasce il Bullo? In questa primo incontro si utilizzeranno role playing, giochi di ruolo e attività di storytelling per aiutare i ragazzi ad analizzare, comprendere e definire la genesi del bullismo per meglio comprendere come interagire ed integrare compagni in difficoltà. Secondo incontro Quali emozioni quando vedo o vivo un atto di bullismo? In questa fase evolutiva le emozioni risultano spesso difficili da riconoscere e comprendere. In questo secondo incontro si accompagneranno i ragazzi in un percorso di alfabetizzazione emotiva attraverso strumenti codificati in letteratura quali, ad esempio Giochi e attività sulle emozioni Ed. Erickson e Le carte delle emozioni Ed. La meridiana con l obiettivo di: - Saper riconoscere una emozione dandole un nome; - Saper riconoscere le proprie emozioni distinguendole; Terzo incontro La carta dei di-ritti Saper riconoscere e difendere i diritti propri e dei propri compagni porta ad ottenere la Carta dei di-ritti. Partendo dalla presentazione della carta dei diritti del fanciullo attraverso materiale semplificato ad hoc e presentato in maniera congrua rispetto alla fascia di età target dell intervento, i ragazzi dovranno predisporre, sul modello della carta d identità italiana, la loro presentazione indicando le loro modalità relazionali utili al rispetto dei diritti elencati nel documento e necessari alla prevenzione di comportamenti prevaricanti come quelli del bullo. Ai ragazzi verrà proposto, al termine dell intervento, un breve questionario (o un momento di riflessione di gruppo) utile per comprendere l efficacia dell intervento. I risultati saranno presentati al team insegnanti al termine del laboratorio per porre le basi per la strutturazione di interventi successivi. Tempi Riepilogo incontri ATTIVITA ore Incontro con il Team insegnanti 1,5 1 incontro- Da dove nasce il Bullo? 2 2 incontro Quali emozioni 2 3 incontro Le carte dei di-ritti 2 Restituzione al team insegnanti 1 TOTALE 8,5 6. METODO FORMATIVO E MODALITA DIDATTICHE Metodologia Finalità del laboratorio è promuovere nei ragazzi un percorso di conoscenza del fenomeno che passi attraverso tre grandi passaggi: 1. L autoconsapevolezza e il riconoscimento del problema tramite attività di sensibilizzazione (Circle time, Peer mentoring, Role Playing, Problem solving) 2. L autoregolazione attraverso un training di abilità socio-comunicative e di alfabetizzazione emotiva. 3. La comprensione del fenomeno dal punto di vista dei diritti del fanciullo con l attivazione 3
4 di un percorso di auto-riflessione utile ad individuare comportamenti proattivi necessari alla difesa dei diritti di ciascuno. Riteniamo importante il coinvolgimento degli insegnanti attraverso momenti loro dedicati, iniziali e finali (oltre che naturalmente il coinvolgimento in itinere) al fine di adattare ogni laboratorio alla specifica realtà di ogni singola classe e scuola e, soprattutto, di condividere con loro informazioni e strumenti che rendano possibile la prosecuzione degli obiettivi oltre la fine del laboratorio. E infatti nella quotidianità che si ha maggiore possibilità di incidere concretamente sui fenomeni e sui possibili cambiamenti. La comprensione della specificità di ogni realtà consentirà anche di tarare i tre incontri ed utilizzare eventualmente strumenti diversi da quelli qui presentati, scegliendo e concordando con gli insegnanti quanto appare di volta in volta più efficace. La nostra metodologia non prevede infatti l imposizione di modelli organizzativi ed operativi precostituiti, bensì un intervento che si costruisce attraverso lo scambio e il confronto di esperienze e conoscenze e si articola in base al contesto e alle reali esigenze dei beneficiari dell intervento. Sarà perseguita la partecipazione attiva dei soggetti coinvolti, siano essi ragazzi o insegnanti, sia pure con intensità e sfumature differenziate. Al fine di garantire il raggiungimento dei risultati attesi, risulta indispensabile la partecipazione attiva e il coinvolgimento costante di un gruppo costituito dalle nostre risorse e da referenti istituzionali, che collabori per il raggiungimento di obiettivi comuni. Dal punto di vista metodologico la Cooperativa si avvale del Project Management, un insieme di tecniche che consente la gestione di tempi, costi, risorse, qualità, il monitoraggio continuo del progetto e la verifica degli obiettivi prefissati. Relativamente ad ogni attività prevista dal presente progetto sarà pertanto effettuata la valutazione rispetto al raggiungimento dei risultati, all efficacia dell intervento, alla soddisfazione dei soggetti coinvolti. Risorse La Cooperativa Progetto Now seleziona accuratamente il proprio personale e i propri partner. Garantiamo pertanto, per ognuna delle attività considerate, risorse professionali qualificate, con esperienza nel settore di appartenenza, e operanti nel pieno rispetto delle norme etiche e deontologiche. Per il presente progetto saranno impiegati: Un Educatore con esperienza pluriennale nella fascia di età considerata Un Coordinatore del servizio con il compito di referente sia per la scuola che per l Educatore 7. INFORMAZIONI ORGANIZZATIVE 4
5 Spazi necessari un aula Numero alunni massimo un gruppo classe Materiali e dotazioni necessarie a carico dell Associazione: - a carico della scuola: - 5
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