CORSO PER INSEGNANTI NON SPECIALIZZATI SUL SOSTEGNO CTI SUISIO
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- Romolo Pugliese
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1 CORSO PER INSEGNANTI NON SPECIALIZZATI SUL SOSTEGNO CTI SUISIO NOVEMBRE DICEMBRE 2014 PRIMO INCONTRO: - IL FASCICOLO PERSONALE - IL PROFILO DINAMICO FUNZIONALE: l importanza dell osservazione
2 OBIETTIVI DELL INCONTRO Condividere modelli di documentazione. Condividere significati e intenzionalità dello strumento P.D.F. Fornire indicazioni pratiche per la compilazione del Profilo Dinamico Funzionale.
3 IL FASCICOLO PERSONALE NON È UN PRODOTTO È UNO STRUMENTO DI CONOSCENZA E DI INCONTRO CONFRONTO FRA LE PARTI CHE INTERAGISCONO CON IL SOGGETTO DISABILE RACCOGLIE: - DATI PERSONALI DELL ALUNNO - OSSERVAZIONI - P.D.F. (PROFILO DINAMICO FUNZIONALE) - P.E.I. (PROGETTO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO) ACCOMPAGNA L ALUNNO IN TUTTO IL PERCORSO SCOLASTICO
4 LA PRIMA PARTE DEL FASCICOLO VIENE COMPILATA ALL INIZIO DEL PERCORSO SCOLASTICO O IN SEGUITO ALLA CERTIFICAZIONE. DATI ANAGRAFICI SCUOLE FREQUENTATE CONTIENE NOTIZIE SENSIBILI: - ELEMENTI DESUNTI DALLA DIAGNOSI FUNZIONALE - SITUAZIONE SANITARIA - TERAPIE/RIABILITAZIONI NOTIZIE RELATIVE ALLA FAMIGLIA - INFORMAZIONI FORNITE DALLA SCUOLA PRECEDENTE VIENE RIVISTA TUTTI GLI ANNI E AGGIORNATA SE NECESSARIO
5 IL PROFILO DINAMICO FUNZIONALE Il Profilo Dinamico Funzionale, raccogliendo le indicazioni della Diagnosi Funzionale, cerca di descrivere le caratteristiche fisiche, psichiche, sociali e affettive dell alunno disabile. Oltre a porre in rilievo le modalità di apprendimento e le difficoltà, tende a evidenziare le potenzialità e le possibilità di apprendimento. Viene redatto dai docenti con la collaborazione dei famigliari dell alunno e con la consulenza degli specialisti che seguono l alunno disabile. Viene aggiornato a ogni passaggio di grado scolastico. (Medeghini, dalla qualità dell integrazione all inclusione, Vannini, 2006, pag.130)
6 È UN OCCASIONE PER: Condividere elementi di conoscenza dell alunno raccolti in ambiti osservativi diversi e a partire da diversi presupposti. Questo può contribuire a far emergere risorse e potenziali conflitti che possono portare a ridefinire: tempi, modi, obiettivi. Raccogliere la visione e i vissuti della famiglia. Integrare i dati raccolti con le osservazioni a scuola con le conoscenze emerse nei processi diagnostici condotti dagli specialisti e dai terapeuti. COSTITUISCE IL QUADRO DI RIFERIMENTO PER IL PROGETTO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO ( P.E.I.) È quindi la base per un progetto scolastico realistico che contribuisce alla crescita della persona integrandosi in un progetto globale che prevede contributi e apporti di altri soggetti.
7 La compilazione del P.D.F. avviene in seguito alla rilevazione della situazione di partenza e prima della stesura del P.E.I. Secondo l art.12 L.104/92 comma 5 viene redatto dal team docenti in collaborazione con i genitori e gli operatori delle A.S.L. in seguito all individuazione dell alunno come persona disabile ed all acquisizione della documentazione risultante dalla diagnosi funzionale. Nel nostro territorio il P.D.F. viene redatto: - Al momento della prima diagnosi - All inizio di ogni ciclo scolastico - Viene utilizzato per la relazione finale al termine di ogni classe
8 IL SOGGETTO DISABILE NON È SOLTANTO CIÒ CHE LA SCUOLA RIESCE A DESCRIVERE I nove assi quindi possono avere una diversa importanza per ciascuno proprio perché il P.D.F. è uno strumento descrittivo il cui protagonista è la persona disabile e non viceversa. Lo sforzo va quindi posto sull osservazione e la descrizione di quel bambino lì, cercando di cogliere: le potenzialità, i bisogni, le difficoltà, le modalità di relazione, il suo approccio alla realtà non sottovalutando le informazioni che la famiglia ci può dare. Questo significa che ogni bambino/ragazzo disabile avrà una sua organizzazione e compilazione del P.D.F.: - in relazione alla sua disabilità alcuni assi potranno essere analizzati più di altri - In relazione alla situazione presente : potrebbe essere incompleto e aggiornato
9 I nove assi IN MODO UNITARIO descrivono quindi le caratteristiche: Fisiche Psichiche Sociali Affettive È QUINDI FONDAMENTALE : non vedere l alunno disabile in relazione al suo deficit ponendo la nostra attenzione sui suoi limiti e sulla patologia, ma COGLIERE LE SUE POTENZIALITÀ allontanandoci dall idea di disabilità come inabilità derivante da un continuo confronto con l immagine dell alunno abile e che ci impedisce di vedere la persona, quel bambino lì, quel ragazzo lì con le sue competenze, i suoi desideri, i suoi bisogni; eliminando gli impedimenti che non permettono alla persona disabile di costruirsi un effettivo ruolo nella comunità della scuola.
10 STRUTTURA DEL P.D.F. SPECIFICAZIONI riferite all'asse.. Descrivere COME FUNZIONA il soggetto in riferimento alle singole specificazioni SUCCESSIVO LIVELLO DI SVILUPPO che il soggetto mostra di possedere o poter avere in modo non generalizzato o non completamente autonomo COGNITIVO AFFETTIVO-RELAZIONALE COMUNICAZIONALE LINGUISTICO SENSORIALE MOTORIO-PRASSICO NEUROPSICOLOGICO AUTONOMIA APPRENDIMENTO Va compilato sulla base delle osservazioni più recenti effettuate sull alunno da parte dei vari operatori e dei familiari e tenendo conto di quanto riportato nella diagnosi funzionale. Costituisce le mete che possono essere raggiunte nel corso di un determinato periodo di tempo, tenendo conto della situazione di partenza, dei bisogni dell alunno e delle sue potenzialità.
11 PER POTER DESCRIVERE COME FUNZIONA L ALUNNO È INDISPENSABILE OSSERVARE COSA OSSERVIAMO? le sue capacità, le sue performance, le potenzialità presenti. Analizziamo ciò che l alunno sa fare autonomamente e/o con l aiuto di facilitatori, quali sono le risorse e le barriere presenti o possibili.
12 PER OGNI COMPORTAMENTO OSSERVATO è IMPORTANTE, per ridurre ambiguità, SPECIFICARE: COME Con autonomia Con sicurezza Con aiuto fisico (es. mano su mano) Con aiuto gestuale (indicazione) Con guida verbale Con ruolo collaborativo Con ruolo passivo (dipendente, continue richieste di aiuto ) Con ruolo propositivo Con ruolo competitivo Con atteggiamento oppositivo Con atteggiamento di chiusura DOVE Nel gruppo classe In piccolo gruppo Nel lavoro a coppia Nel lavoro individuale Con sicurezza QUANDO In situazioni strutturate In situazioni non strutturate
13 ASSE COGNITIVO Strategie e stili di apprendimento Autonomia nel compito, barriere e facilitazioni Pianificazione (planning) Tenuta Controllo Problem solving E capace (specificare in che modo): di fare esperienze usando il proprio corpo di fare esperienze usando gli oggetti di operare con modalità iconiche di operare con modalità simboliche di fare previsioni E capace di trasferire le competenze che possiede (specificare in che modo)
14 ASSE AFFETTIVO RELAZIONALE Relazioni con coetanei ed adulti. Atteggiamenti e sentimenti che il soggetto esprime nei confronti degli adulti e dei familiari, dei compagni, di oggetti e situazioni Autostima / Emotività/ Umore/ Tolleranza alle frustrazioni/ Angoscia / Aggressività/ Isolamento Abitudini e interessi espressi in ambito scolastico rispetto a: alimentazione, gioco, attività spontanee, attività richieste, apprendimento Abitudini e interessi espressi dal soggetto in ambito extrascolastico, ad es. tempo libero in casa televisione, amici, giochi, familiari, compiti - e tempo libero fuori casa doposcuola, sport, enti e associazioni, amici
15 Comprende messaggi gestuali Comprende messaggi per immagini Comprende messaggi simbolici Comprende messaggi orali Comprende messaggi scritti E capace di eseguire/produrre messaggi gestuali E capace di eseguire/produrre messaggi per immagini E capace di eseguire/produrre messaggi simbolici E capace di eseguire/produrre messaggi orali E capace di eseguire/produrre messaggi scritti ASSE LINGUISTICO Esprime/non esprime/come esprime richieste Esprime/non esprime/come esprime bisogni Esprime/non esprime/come esprime informazioni Esprime/non esprime/come esprime fantasticherie Esprime/non esprime/come esprime interessi Esprime/non esprime/come esprime sentimenti Esprime/non esprime/come esprime emozioni Esprime/non esprime/come esprime problemi
16 - Funzionalità visiva e parametri percettivi: Coordinazione visuo-motoria Separazione figura - sfondo Costanza della forma Posizioni e relazioni spaziali in un ambiente - Funzionalità uditiva e parametri percettivi: Coordinazione uditivo-motoria Differenziazione silenzio-sonorità Dinamica timbrica (o dinamica della forma sonora) ASSE SENSORIALE - Funzionalità tattile, gustativa, olfattiva Percezione delle diverse superfici, dei sapori e degli odori - Evidenziare se vi siano difficoltà specifiche o dispercezioni che richiedono particolari attenzioni nella quotidianità scolastica
17 - Motricità globale: Le posture possibili con o senza adulto Le possibilità di spostamento e di equilibrio Le modalità di controllo del movimento (coordinazione, goffaggine, inibizioni) Le modalità di mantenimento delle posture La lateralizzazione e lo schema corporeo ASSE MOTORIO PRASSICO L abilità prassica è la capacità di eseguire movimenti volontari aventi un significato, atti motori privi di senso e sequenze di gesti, che sono combinazioni di azioni più complesse (Dewey, 1993, 1995). Si tratta dell abilità gestuale, della capacità di eseguire gesti con le mani. (Dewey, 1995) - Motricità fine: Prensione e manipolazione con/senza ausili Scrittura con/senza ausili Coordinazione oculo-manuale Presenza di eventuali discinesie (tremori o altro)
18 - Prassie semplici e complesse: Le attività motorie in presenza/assenza di un oggetto Coscienza e livello di partecipazione AD ESEMPIO gesti che possiedono una rappresentazione simbolica, cioè che possiedono un significato gesti che richiedono l uso di oggetti e/o strumenti (battere col martello su un chiodo) gesti che richiedono l uso delle mani (salutare o fare il segno di silenzio); gesti che non possiedono una rappresentazione simbolica ma solo motoria (es. stendi un braccio avanti e gira il palmo verso l alto); combinazioni di azioni che in modo logico e sequenziale costituiscono un gesto più complesso (es. tagliare una figura e incollarla; preparare il caffè)
19 ASSE COMUNICAZIONALE lingua/ linguaggio prevalente dell alunno : mimico, gestuale, verbale, CAA Contenuti: Comunica i suoi bisogni? Parla di sé? Riferisce esperienze? Come e quando interagisce con i compagni. Come e quando interagisce con gli adulti.
20 Capacità mnestiche: - Memoria e breve e medio termine - Tipo e uso delle capacità mnestiche Capacità attentive: ASSE NEUROPSICOLOGICO - Grado di attenzione e concentrazione nelle attività curricolari e non (l attenzione e la concentrazione dipendono da diversi fattori, fra cui: il tipo di attività proposte, il livello di difficoltà, il tempo, la motivazione, la presenza o meno dell insegnante, la comprensione del linguaggio utilizzato per trasmettere l informazione) Organizzazione spazio-temporale: - Nei comportamenti spontanei - Nei compiti strutturati - Sul piano della conoscenza dei rapporti di casualità
21 ASSE DELL AUTONOMIA Autonomia personale - Ha acquisito il controllo sfinterico - È capace di mangiare da solo/a - È capace di lavarsi - È capace di svestirsi - È capace di vestirsi - È capace di infilarsi e allacciarsi le scarpe - Atteggiamento e comportamento nei confronti delle attività in classe e fuori: Individuali. In coppia. In piccolo gruppo. Con il gruppo classe. In un gruppo allargato e/o misto. Autonomia sociale: sa chiedere aiuti sa spostarsi in spazi conosciuti sa cercare sa prendere e posare nei posti assegnati oggetti di uso frequente sa chiedere ciò che gli/le serve sa chiedere un informazione sa organizzare in cartella il materiale per la giornata sa usare il telefono conosce il denaro sa leggere l ora sa prendere il tram o altri mezzi pubblici è capace di venire a scuola da solo/a sa prendere iniziative in momenti non strutturati ha interessi personali privilegiati sa mettersi in relazione con gli altri e chiedere aiuto quando necessario
22 GIOCO E GRAFISMO Gioco (età prescolare): ASSE DELL APPRENDIMENTO Organizzazione del gioco (corporeo, manipolativo, simbolico, imitativo) Caratteristiche ludiche (gioca da solo, in compagnia ) Interessi e contenuti prevalenti Grafismo (età prescolare): Aspetti del grafismo (scarabocchio significativo e non, disegno descrittivo, disegno narrativo ) Capacità di seguire un tratteggio, un percorso Capacità di riprodurre segni grafici
23 AMBITO LINGUISTICO Prerequisiti (età prescolare) Lettura e scrittura (età scolare): Acquisizioni raggiunte nella lettura Modalità di lettura e comprensione del testo Presenza e tipologia di errori Acquisizioni nella scrittura (copiata, dettata, spontanea ) Grado di complessità raggiunto Capacità d uso in letto-scrittura di messaggi espressi in linguaggi diversi Linguaggio utilizzato per comunicare: - Verbale (quale) e/o simbolico Livello di comprensione del messaggio orale (comprensione sintattica e semantica)
24 AMBITO LOGICO-MATEMATICO E capace (specificare in che modo): di discriminare uguale/diverso, maggiore/minore di classificare di seriare di ordinare di operare Acquisizione delle capacità di calcolo e ragionamento logico-matematico Possiede i pre-requisiti del calcolo Conosce i numeri e li associa alla quantità Riconosce il valore posizionale delle cifre Numera fino al centinaio Conosce il precedente/seguente Ha acquisito il concetto di calcolo Sa eseguire addizioni Sa eseguire sottrazioni Sa eseguire moltiplicazioni Sa eseguire divisioni Riconosce il valore dei segni operativi Sa ricorrere a strategie che facilitino i calcoli a mente Esegue le quattro operazioni elementari solo meccanicamente Riconosce l operazione da utilizzare per risolvere una situazione problematica Sa operare con i numeri decimali Sa operare con le equivalenze Conosce il concetto di multiplo/sottomultiplo Conosce le principali figure geometriche piane Conosce le principali figure geometriche solide Conosce il concetto di perimetro Sa calcolare il perimetro di una figura piana Conosce il concetto di area Sa calcolare l area di una figura piana
25 AMBITO SCIENTIFICO-TECNOLOGICO Sa costruire semplici oggetti Sa comprendere semplici correlazioni. competenze rispetto ai temi trattati AMBITO STORICO-GEOGRAFICO Si orienta nel tempo (prima/dopo, ieri/oggi, conosce i giorni della settimana, i mesi, le stagioni..) Comprende la ciclicità del tempo Comprende la contemporaneità Ricostruisce semplici storie ( n. sequenze..) Si orienta nello spazio conosciuto Esegue semplici percorsi Si orienta nello spazio esterno alla scuola... Competenze rispetto ai temi trattati
26 GLI INDICATORI RIPORTATI PER CIASCUN ASSE NON SONO SICURAMENTE ESAUSTIVI MA ESEMPLIFICATIVI; POSSONO ESSERE INTEGRATI E/O VARIATI IN BASE ALLE NECESSITÀ DELL ALUNNO A CUI SI RIFERISCONO.
27 UN GRAZIE NON RETORICO A TUTTI VOI CHE AVETE DEDICATO IL VOSTRO TEMPO AD UN INCONTRO CONFRONTO NON OBBLIGATORIO
28 BIBLIOGRAFIA / SITOGRAFIA - L. 104/ D.P.R. 24 febbraio Dalla qualità dell integrazione all inclusione, Medeghini, ed. Vannini Strumenti di lavoro per l integrazione scolastica, EQUIPE DI CONSULENZA, AREA SOSTEGNO ALLA PERSONA U.S.R.,BERGAMO
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