Il sub-sistema tecnologico scala
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- Elisa Marconi
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1 Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell Ambiente Costruito Building & Environment Science & Technology BEST Facoltà di Architettura e Società Progettazione esecutiva dell architettura a.a. 2005/2006 Il sub-sistema tecnologico scala Meridiana Equatoriale Samrat yantra dell osservatorio astronomico Jai Singh s, Dehli, India (1724)
2 Normativa D.M. 236/89 art art Prescrizioni tecniche necessarie a garantire: l Accessibilità l Adattabilità Visitabilità D.P.R. 503/96 L.R. 6/89 (Lombardia) D.P.G.R. 3792/85 (Piemonte) Regolamenti locali d igiene
3 Normativa D.M. 236/89 art Le scale devono presentare un andamento regolare ed omogeneo per tutto il loro sviluppo. Per ogni rampa di scale i gradini devono avere la stessa pedata e la stessa alzata e una larghezza minima di 0,80 cm. Le porte con apertura verso la scala devono avere uno spazio antistante di adeguata profondità. I gradini delle scale devono avere una pedata antisdrucciolevole a pianta preferibilmente rettangolare con un profilo preferibilmente continuo a spigoli arrotondati. Le scale devono essere dotate di un parapetto (altezza minima 1 mt. e essere inattraversabile da una sfera di diametro di cm. 10) atto a costituire difesa verso il vuoto e di corrimano. I corrimano devono essere di facile prendibilità e realizzati con materiale resistente non tagliente, posto ad un altezza compresa tra 0,90-1 mt.
4 Normativa Scale comuni per edifici aperti al pubblico La larghezza delle rampe e dei pianerottoli deve permettere il passaggio contemporaneo di due persone ed il passaggio orizzontale di una barella con un inclinazione massima del 15% lungo l asse longitudinale e comunque non inferiore a 1,20 mt. La lunghezza deve essere contenuta ed intervallata da ripiani che assicurino l arresto di un corpo umano in caduta. Il corrimano deve essere installato su entrambi i lati. In caso di utenza prevalente di bambini si deve prevedere un secondo corrimano ad altezza appropriata. E preferibile una illuminazione naturale laterale. Si deve dotare la scala di una illuminazione artificiale, anche essa laterale. Le rampe delle scale devono essere facilmente percepibili anche dai non vedenti.
5 Normativa Parapetti
6 Normativa Parapetti e gradini
7 Normativa Dimensioni rampa
8 Rampa Elementi costitutivi
9 Gradini Elementi costitutivi
10 Parapetto - corrimano Elementi costitutivi
11 Regola di Blondel Dimensionamento Per il dimensionamento dei gradini, ancora oggi, si fa in genere riferimento allo schema elaborato da Francois Blondel nel suo Cours de architecture del 1675, che per la prima volta stabilisce una regola che proporziona l alzata rispetto alla pedata sulla lunghezza naturale del passo dell uomo.
12 Regola di Blondel Dimensionamento La lunghezza del passo naturale di un uomo che cammina in piano è di due piedi (1 piede = 0,324 m), vale a dire di ventiquattro pollici (1 pollice = 1/12 piede), mentre l altezza di quello che sale su una scala a pioli drizzata a piombo è di un piede o di dodici pollici. Di qui si vede come la lunghezza naturale del passo disteso su un piano è doppia dell altezza naturale dello stesso passo in verticale. Quindi per congiungere e l uno e l altro come si fa in tutte le rampe, occorre che ciascuna parte in verticale sia presa in compensazione di due parti orizzontale e che entrambi, perché risulti un passo naturale, diano insieme la lunghezza di due piedi o di ventiquattro pollici. E se in una rampa voi date un solo pollice di altezza per il gradino, sarà necessario che abbia una lunghezza di ventidue pollici, dato che i ventidue pollici in orizzontale e il pollice in verticale che vale due pollici in piano, danno insieme la lunghezza del piano naturale di ventiquattro pollici. Se il gradino è alto due pollici, che equivalgono a quattro pollici in orizzontale, non dovrà avere più di venti pollici di lunghezza, così da dare in totale ventiquattro pollici. Quindi se indichiamo con p la pedata e con h l alzata, possiamo ricavare la seguente relazione: Pedata = passo naturale doppio dell alzata p = 24 2h e in centimetri p = 64,8 2h
13 Scala a chiocciola Dimensionamento Il dimensionamento corretto dei gradini a piè d oca deve in oltre tenere conto dei seguenti accorgimenti: si calcolano le dimensioni di p e a come in una scala con gradini rettangolari tenendo presente che il valore della pedata sarà riferito alla linea di passo; la distanza della linea di passo dal bordo interno del corrimano dovrà essere di cm (per le scale di minore dimensione può scendere anche fino a cm); la profondità minima del colletto non dovrà essere inferiore a 10 cm, per evitare di rendere pericolosa la scala (per le scale di minore dimensione può scendere anche fino a 8 cm). Sono da evitare rampe curvilinee con gradini a pianta triangolare.
14 Rettilinea Schemi planimetrici
15 Curvilinea Schemi planimetrici
16 Mistilinea Schemi planimetrici
17 Pianta Rappresentazione grafica
18 Sezione Rappresentazione grafica
19 SECONDO EX TEMPORE Progetto di una scala multipiano Attraverso schizzi di studio e disegni quotati in scala 1:100 e 1:50, ripensare il corpo scala all interno del progetto fornito. E richiesta l esplicitazione dei seguenti elementi: piante in scala, con quote altimetriche e planimetriche; sezioni; breve relazione tecnica descrittiva e annotazioni di corredo al progetto. Porre particolare attenzione nelle scelte tecnologiche, strutturali e alle finiture utilizzate.
20 SECONDO EX TEMPORE Progetto di una scala multipiano Franco Albini, Casa Neuffer, Ispra (1940)
21 SECONDO EX TEMPORE Progetto di una scala multipiano Franco Albini Casa per i lavoratori del Gres Colognola, Bergamo (1954)
22 SECONDO EX TEMPORE Progetto di una scala multipiano Franco Albini Casa per sei famiglie, Cotonificio dell Acqua Legnano (1947)
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