La gestione del pezzo anatomico dalla sala chirurgica all anatomia patologica. C. Saturnino L. Annaratone
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1 La gestione del pezzo anatomico dalla sala chirurgica all anatomia patologica C. Saturnino L. Annaratone
2 PROCEDURE PRE-ANALITICHE IN ANATOMIA PATOLOGICA Sala chirurgica Anatomia Patologica Riduzione Fissazione Processazione Inclusione in Taglio Colorazione paraffina
3 VARIABILI PRE-ANALITICHE CHE INFLUENZANO IL RISULTATO DIAGNOSTICO ASPETTO UMANO TEMPO TEMPERATURA FISSAZIONE CHIMICA
4 VARIABILI PRE-ANALITICHE CHE INFLUENZANO IL RISULTATO DIAGNOSTICO ASPETTO UMANO TEMPO TEMPERATURA FISSAZIONE CHIMICA
5 CAMPIONAMENTO DEL TESSUTO Sala chirurgica Anatomia Patologica Riduzione Fissazione Processazione Inclusione in Taglio Colorazione paraffina
6 VARIABILI PRE-ANALITICHE CHE INFLUENZANO IL RISULTATO DIAGNOSTICO ASPETTO UMANO TEMPO TEMPERATURA FISSAZIONE CHIMICA
7 PROCEDURE PRE-ANALITICHE IN ANATOMIA PATOLOGICA Sala Anatomia Riduzione Fissazione Chirurgica Patologica VARIABILE TEMPO (ORE) VARIABILE TEMPERATURA ( C) NON STANDARDIZZATO 0
8 PROCEDURE PRE-ANALITICHE IN ANATOMIA PATOLOGICA 72 Sala chirurgica VARIABILE TEMPO (ORE) VARIABILE TEMPERATURA ( C)
9 TEMPO: durata intervento chirurgico TEMPO DI ISCHEMIA CALDA Intervallo tra la legatura dell arteria e rimozione del tessuto dal paziente. Può variare in base a: - complessità/modalità dell intervento; - abilità del chirurgo. Il tessuto è vivo, reattivo, subisce i processi metabolici legati all ipossia e inizia l autolisi.
10 PLOSone 2013
11 J Clin Oncol 24: J Clin Oncol 24: Su 5753 cdna con espressione valutabile nel tessuto prostatico, 88 (1.5%) sono risultati alterati a seguito della manipolazione chirurgica. Analisi condotte su campioni chirurgici devono tenere in considerazione la presenza di queste alterazioni, soprattutto nel momento in cui si valutano marcatori prognostici e diagnostici.
12 2008, 8:277 FNA Intervento chirurgico Geni FOS-relati, implicati nei processi di ipossia così come nello sviluppo del carcinoma mammario, sono espressi in modo diverso prima e dopo l intervento chirurgico. Risulta quindi necessario registrare accuratamente la durata dell intervento.
13 PROCEDURE PRE-ANALITICHE IN ANATOMIA PATOLOGICA DURATA INTERVENTO CHIRURGICO (tempo di ischemia calda) Il più breve possibile. Possibilità di fare biopsia o agoaspirato pre-operatorio.
14 PROCEDURE PRE-ANALITICHE IN ANATOMIA PATOLOGICA 72 Anatomia Patologica TEMPO DI TRASPORTO (tempo di ischemia fredda) VARIABILE TEMPO (ORE) VARIABILE TEMPERATURA ( C)
15 TEMPO DI ISCHEMIA FREDDA Intervallo tra la rimozione del tessuto dal paziente e la sua adeguata fissazione. Dipende da: Organizzazione delle sale operatorio Ubicazione del laboratorio di Anatomia Patologica
16
17 Histopathology 2010, Se i protocolli di gestione del tessuto non sono standardizzati, si rischia di ottenere risultati fuorvianti.
18 Clin Cancer Res 2005;11(12) Temperatura ambiente : p- Akt è presente in campioni di tessuto fresco ma non in prelievi che sono stati conservati a temperatura ambiente per 30 minuti.
19 Ospedale Molinette anno 2009 ogni giorno alle ore 14:00
20 METODI DI TRASFERIMENTO TESSUTO FRESCO TESSUTO IMMERSO IN FORMALINA A TEMPERATURA AMBIENTE TESSUTO CONSERVATO SOTTOVUOTO A 4 C
21 IDEA Prof. Gianni Bussolati Virchows Arch Feb;452(2):
22 Perchè il sottovuoto? Il sistema di confezionamento sottovuoto prevede la rimozione dell aria dal sacchetto (OSSIGENO) prima di sigillarlo. Lo scopo è quello di: estendere la durata di conservazione degli alimenti ridurre il volume dei contenitori. In funzione del prodotto, la durata di conservazione (tempo in cui un alimento può essere mantenuto senza danneggiarsi) può essere estesa di oltre 6 volte rispetto al confezionamento classico. Il confezionamento sottovuoto riduce i livelli di ossigeno, limitando la crescita di batteri aerobi e funghi, ed evitando l evaporazione di componenti volatili.
23 Perchè il sottovuoto a 4 C? Il confezionamento sottovuoto, rimuovendo l aria, previene la disidratazione del tessuto e ne favorisce il raffreddamento. L abbassamento della temperatura è fondamentale perchè garantisce l inibizione dei processi autolitici.
24 PROCEDURA DI CONSERVAZIONE DEL PEZZO CHIRURGICO SOTTOVUOTO Immediatamente dopo l escissione e la valutazione dei margini, il pezzo chirurgico viene posto all interno di una busta sterilizzata e sigillato sottovuoto. 2. Viene registrato l orario di inizio sottovuoto (inizio del tempo di ischemia calda). 3. La busta sigillata viene conservata a 4 C e trasferita al laboratorio di anatomia patologica in appositi contenitori refrigerati.
25 La parola alla Caposala
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