EPATITI EPATITE A EPATITE B EPATITE C EPATITE D EPATITE E
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- Angela Volpi
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1 EPATITI EPATITE A EPATITE B EPATITE C EPATITE D EPATITE E
2 EPATITE B Il virus dell epatite B (Hbv) è un virus a Dna Resiste nell ambiente, ma è sensibile ai disinfettanti comuni (ipoclorito di sodio)
3 EPATITE B L infezione da Hbv è, nella maggior parte dei casi, asintomatica Al contrario l evoluzione dell infezione in malattia presenta esordio insidioso con disturbi addominali, nausea, vomito e a volte con ittero accompagnato da febbre di lieve entità Tuttavia, solo il 30-50% delle infezioni acute negli adulti e il 10% nei bambini porta all ittero Il tasso di letalità è pari a circa l 1%, ma la percentuale aumenta nelle persone con età superiore ai 40 anni
4 EPATITE B Nell adulto la malattia può cronicizzare in circa il 5-10% dei casi Il rischio di cronicizzazione aumenta al diminuire dell età in cui viene acquisita l infezione; infatti, nei neonati contagiati poco dopo la nascita si verifica circa 9 volte su 10 Nel 20% dei casi l epatite cronica può progredire in cirrosi epatica nell arco di circa 5 anni Il cancro al fegato (epatocarcinoma) è un altra complicanza frequente dell epatite cronica, soprattutto nei pazienti con cirrosi
5 EPATITE B L infezione da Hbv nei Paesi a elevata endemia è responsabile fino al 90% dei carcinomi del fegato La sorgente d infezione è rappresentata da soggetti affetti da malattia acuta o da portatori cronici, che presentano il virus nel sangue ma anche in altri liquidi biologici: saliva, bile, secreto nasale, latte materno, sperma, muco vaginale, ecc
6 EPATITE B La trasmissione, attraverso il sangue avviene pertanto per via parenterale, apparente o non apparente, per via sessuale e per via verticale da madre a figlio La via parenterale apparente è quella che si realizza attraverso trasfusioni di sangue o emoderivati contaminati dal virus, o per tagli/punture con aghi/strumenti infetti La via parenterale inapparente si realizza quando il virus penetra nell organismo attraverso minime lesione della cute o delle mucose (spazzolini dentali, forbici, pettini, rasoi, spazzole da bagno contaminate da sangue infetto)
7 EPATITE B Per quanto riguarda il rischio di contagio per trasfusione, esiste ancora nei Paesi in via di sviluppo, mentre è praticamente nullo nei Paesi industrializzati Infatti, al controllo del sangue al momento della donazione si aggiungono i processi di lavorazione successiva che distruggono il virus
8 EPATITE B A rischio, dunque, sono i tossicodipendenti, chi pratica sesso non protetto, il personale sanitario a contatto con persone infette o che lavorano in laboratorio a contatto con l agente infettivo, ma anche i contatti familiari e sessuali con persone infette, e tutte quelle pratiche che prevedono il contatto con aghi e siringhe non sterilizzati, come i tatuaggi, piercing, manicure, pedicure, ecc Il virus resiste in ambienti esterni fino a 7 giorni, per cui il contagio è possibile anche per contatto con oggetti contaminati
9 EPATITE B Il periodo di incubazione varia fra 45 e 180 giorni, ma si attesta solitamente fra 60 e 90 giorni Dal punto di vista della prevenzione, esiste un vaccino che si è dimostrato sicuro e fornisce immunità di lunga durata In Italia dal 1991, la vaccinazione è obbligatoria per tutti i nuovi nati La vaccinazione è fortemente raccomandata per i gruppi di popolazione a maggior rischio d infezione (tossicodipendenti, conviventi di portatori cronici, personale sanitario, ecc)
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11 Tassi di incidenza (x100000) dell epatite B per anno di notifica (SEIEVA, ) 14 Epatite B
12 EPATITE B Le infezioni da virus Hbv (come anche le epatiti C e Delta, sempre a trasmissione ematica) nel tempo hanno mostrato una forte riduzione dell incidenza, arrivando nel 2014 a valori di 0,8 per I determinanti di questo mutamento sono stati diversi Per il virus Hbv (come per il virus Hcv) sono stati in particolare le migliorate condizioni igieniche e socio-economiche, la riduzione della dimensione dei nuclei familiari e quindi della circolazione intra-familiare dei virus, una maggiore conoscenza sulle vie di trasmissione e una migliore prevenzione con l introduzione di misure quali lo screening del sangue, lo screening nelle gravide e la profilassi nei nati da madri HBsAg positive, l adozione di precauzioni universali, prima fra tutte l abbandono dell uso di siringhe non monouso, la campagna educativa sull infezione da Hiv le cui modalità di trasmissione sono comuni ai virus Hbv e Hcv
13 EPATITE B Per l epatite B con l introduzione della vaccinazione, iniziata nel 1983 per persone appartenenti a gruppi ad alto rischio di infezione da virus Hbv e divenuta obbligatoria nel 1991 per tutti i nuovi nati e per i dodicenni, si è assistito a un ulteriore calo della prevalenza e dell incidenza
14 EPATITE B La diminuzione di incidenza ha interessato in particolar modo il gruppo d età anni, (verosimilmente grazie alla vaccinazione nei dodicenni) Oggi i soggetti che sviluppano epatite B sono soprattutto maschi La fascia d età maggiormente interessata è quella anni Le più forti associazioni con le infezioni acute da virus Hbv si riscontrano oggi per esposizione percutanea in corso di trattamenti cosmetici, per la terapia odontoiatrica e per attività sessuale promiscua Da notare che il 17% delle infezioni acute da Hbv riguardano gli immigrati, in particolare provenienti dall Europa dell Est, area questa ad alta endemia per Hbv
15 EPATITE B: OFFERTA GRATUITA DELLA VACCINAZIONE Conviventi e contatti con portatori Politrasfusi, emodializzati, emofilici Detenuti Persone che si recano all estero per lavoro in aree endemiche TD,MSM, soggetti dediti alla prostituzione Personale sanitario di nuova assunzione e al personale già impegnato che operi in reparti a rischio Persone che svolgono attività di studio, lavoro, volontariato in sanità Personale e ospiti di comunità per disturbi psichici Addetti a raccolta e smaltimento di rifiuti Personale addetto alla lavorazione di emoderivati
16 EPATITE B: : cosa è cambiato? La sempre minore diffusione di famiglie numerose (all interno delle quali, se presente un portatore cronico, era più facile contrarre l Hbv), il miglioramento delle condizioni economiche e di quelle igieniche (grazie per esempio all utilizzo di materiale medico monouso), la maggiore attenzione alla prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale (anche a seguito delle campagne di prevenzione per l Aids) sono tutti elementi che hanno contribuito ad arginare i principali fattori di rischio di infezione Con la vaccinazione obbligatoria si è assistito, inoltre, a un ulteriore calo della prevalenza: l immunizzazione dei neonati ha portato a un drastico calo della trasmissione da madre portatrice a neonato
17 EPATITE B: : cosa è cambiato? Dopo venti anni, l attuale quadro epidemiologico presenta una diminuzione dell incidenza delle nuove infezioni e dei portatori cronici, che ammontavano a 1,8 milioni e ora a circa mila Di questi la maggior parte sono ultracinquantenni e pochi sono gli individui giovani portatori di virus B (l età media del portatore cronico è aumentata)
18 EPATITE B: : cosa è cambiato? Ma come si contrae oggi l infezione da Hbv? La tossicodipendenza e la via sessuale rappresentano sicuramente due tra i principali comportamenti a rischio per i non vaccinati Un discorso a parte va fatto per gli immigrati, spesso provenienti da zone ad alta endemia per il virus dell epatite B Per questa categoria a rischio, così come per i tossicodipendenti, sarebbe molto importante promuovere la vaccinazione con campagne informative
19 EPATITE B: : cosa è cambiato? La comunicazione rimane uno strumento imprescindibile per continuare a diffondere tra la popolazione generale la consapevolezza dell importanza del vaccino: accade ancora troppo spesso, infatti, che i membri di famiglie in cui è presente un portatore cronico non si sottopongano a vaccinazione
20 EPATITE D L epatite Delta si verifica nell uomo soltanto grazie alla funzione helper del virus Hbv Il virus Hdv può infettare l uomo contemporaneamente al virus Hbv (confezione); Può infettare portatori cronici di HBsAg (superinfezione), condizione quest ultima associata solitamente a una più rapida progressione verso la cirrosi e a un più alto rischio di insufficienza epatica e di insorgenza di epatocarcinoma
21 EPATITE C L agente infettivo è un hepacavirus (Hcv), appartenente alla famiglia dei Flaviviridae L infezione da Hcv è spesso asintomatica e anitterica (in oltre i 2/3 dei casi) I sintomi, quando presenti sono caratterizzati da dolori muscolari, nausea, vomito, febbre, dolori addominali e ittero Un decorso fulminante fatale si osserva assai raramente (0,1%)
22 EPATITE C L infezione acuta diventa cronica in un elevata percentuale dei casi, stimata fino all 85% Il 20-30% dei pazienti con epatite cronica C sviluppa, nell arco di anni, una cirrosi e da questa l epatocarcinoma può evolvere in circa l 1-4% dei pazienti Il periodo di incubazione va da 2 settimane a 6 mesi, ma per lo più varia nell ambito di 6-9 settimane
23 EPATITE C La trasmissione avviene principalmente per via parenterale apparente e non apparente Sono stati documentati anche casi di contagio per via sessuale, ma questa via sembra essere molto meno efficiente che per l Hbv L infezione si può trasmettere per via verticale da madre a figlio in meno del 5% dei casi Il controllo delle donazioni di sangue, attraverso il test per la ricerca degli anticorpi anti-hcv, ha notevolmente ridotto il rischio d infezione in seguito a trasfusioni di sangue ed emoderivati
24 EPATITE C A tutt oggi non esiste un vaccino per l epatite C e l uso di immunoglobuline non si è mostrato efficace È stata di recente introdotta una terapia efficace che porta a guarigione, ma ad elevato costo Misure realmente efficaci sono rappresentate dalla osservanza delle norme igieniche generali, dalla sterilizzazione degli strumenti usati per gli interventi chirurgici e per i trattamenti estetici, nell uso di materiali monouso, nella protezione dei rapporti sessuali a rischio
25 Tassi di incidenza (x100000) dell epatite C per anno di notifica (SEIEVA, ) 6 Epatite C
26 EPATITE C Anche l epidemiologia dell epatite C in Italia è cambiata negli ultimi decenni, con una progressiva diminuzione dell incidenza dovuta agli stessi fattori che hanno contribuito al trend in diminuzione dell epatite B in epoca pre-vaccinale: (migliorate condizioni igieniche e socio-economiche, riduzione della dimensione dei nuclei familiari e quindi della circolazione intra-familiare dei virus, maggiore conoscenza sulle vie di trasmissione e migliore prevenzione con l introduzione di misure quali lo screening del sangue, adozione di precauzioni universali, prima fra tutte l abbandono dell uso di siringhe non monouso, campagna educativa sull infezione da Hiv le cui modalità di trasmissione sono comuni ai virus Hbv e Hcv)
27 EPATITE C Nel 2014 l incidenza è 0,2 per Anche per l epatite C la diminuzione di incidenza ha interessato in particolar modo il gruppo d età anni (verosimilmente grazie a modificazioni comportamentali da parte dei tossicodipendenti) Oggi i soggetti che sviluppano epatite C sono soprattutto maschi La fascia d età maggiormente interessata è quella anni I maggiori fattori di rischio sono gli interventi chirurgici, l esposizione percutanea in corso di trattamenti cosmetici, l attività sessuale promiscua e l uso di droghe per via endovenosa
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29 Confronto Epatite B e C in Italia HBV HCV Cronicizzazione 2-5% 80-85% Prevalenza ~ 1% ~ 3% Stima Portatori noti na - inconsapevoli na Stima cirrosi Mortalità Numero Carosi, 2013
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