Storia del giornalismo e Storia del giornalismo europeo Prof. Marina Milan
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- Camillo Ippolito
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1 Storia del giornalismo e Storia del giornalismo europeo Prof. Marina Milan ISTRUZIONI GENERALI PER L'IMPAGINAZIONE E LA REDAZIONE DELLE NOTE Ogni testo redazionale richiede un editing adeguato che valorizzerà l elaborato. Per questo è bene fin dalla stesura del primo capitolo seguire alcune semplici regole e rispettare il criterio di uniformità. Per questo vi consiglio di salvare questo file o di di stamparlo per consultarlo durante la stesura della tesi. Il file è disponibile anche in Aulaweb, nello Spazio Laureandi, dove troverete anche un semplice manualetto per l utilizzo di Word e di Excel. La tesi dovrà avere la seguente sequenza: Frontespizio (ricordarsi sempre di specificare il corso di laurea di riferimento; il nome e cognome del candidato, del relatore e dell eventuale correlatore) Indice Epigrafe (facoltativa): scegliere una frase particolarmente significativa che in qualche modo dia l idea del contenuto della tesi stessa; può essere la citazione di un autore citato nella tesi stessa, di uno studioso, di uno scrittore, di un giornalista, ecc.). Introduzione (4/6 pagine circa) Sequenza dei capitoli (media di 3 capitoli per la tesi triennale, 4/5 per la tesi di laurea magistrale) Conclusione (3/4 pagine) Appendice (documenti, lettere, tabelle, grafici, illustrazioni, cronologie, ecc.) Bibliografia Webgrafia e/o Sitografia Chi desidera inserire una dedica dovrebbe inserirla in una pagina collocata tra il frontespizio e l indice. 1
2 NORME GENERALI PER L IMPAGINAZIONE DELLA TESI Margini: margine sup.: 3 cm. / margine inf. 3 cm. / margine sinistro: 3,5 cm. / margine destro 3 cm. / testo giustificato a destra e a sinistra Le pagine devono essere numerate in sequenza. Carattere: corpo 12, interlinea 1,5 *Per le note utilizzare il corpo 10, interlinea 1, con testo giustificato a destra e a sinistra. La numerazione delle note dovrà ripartire da 1 all inizio di un nuovo capitolo *Per le appendici utilizzare il corpo 12, interlinea 1; in questo modo a tesi rilegata saranno ben evidenziate rispetto alla sequenza dei capitoli. Citazioni inserite nel testo Nel testo tutte le citazioni superiori alle 2 righe dovranno essere in carattere tondo (oppure corsivo) corpo 10 / interlinea 1. Esempio di citazione inserita nel testo: Nemmeno le reti private dedicano molta attenzione a questi temi. La radio non si discosta molto dall approccio delle televisioni: La più vistosa lacuna nell approccio dei mass media francesi alla multiculturalità è il fatto che non sia mai stata sviluppata una politica globale a favore dell integrazione degli immigrati, non esiste un quadro giuridico di riferimento e la televisione sembra incapace di tracciare un proprio percorso. Il proliferare delle parabole ha fatto rinunciare i media a una strategia di investimento sul target 1. La Germania, a partire dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, è stato uno dei primi paesi in fatto di accoglienza di immigrati, anche grazie al principio costituzionale del diritto d asilo per tutti; tuttavia soltanto dal 1983 si considera paese di immigrazione. 1 F. Monteleone, Storia della radio e della televisione italiana. Società, politica, strategie, programmi, , Venezia, Marsilio, 1992, pp Quando nel testo si cita il titolo di un giornale o una rivista inserire sempre il nome della testata tra virgolette Corriere della sera ; per i titoli di articoli, di libri, di film o canzoni si utilizza il corsivo. Anche in questo caso è importante rispettare il criterio di uniformità, dalla prima all ultima pagina. 2
3 ESEMPLIFICAZIONI PER LA STESURA DELLE NOTE Il testo delle note deve essere sempre ben differenziato con un editing specifico (corpo 10, interlinea 1, con testo giustificato a destra e a sinistra). La numerazione delle note dovrà ripartire da 1 all inizio di un nuovo capitolo. Esistono vari tipi di note: nota di riferimento in cui si precisa la fonte o le fonti utilizzate / nota di orientamento bibliografico in cui si segnalano opere o saggi sull argomento / nota esplicativa (molto utile per non appesantire il testo) in cui si chiarisce un punto del paragrafo, si inserisce un riferimento biografico ecc. Una stessa nota può comprendere 2/3 tipi di nota (es, di riferimento ed esplicativa). Possiamo dire che la nota è paragonabile ai link che si trovano in un testo multimediale; il lettore decide se leggerla o meno sapendo comunque che lì può trovare informazioni utili per approfondire l argomento. Per la segnalazione dei testi in nota esistono norme generali che è bene adottare fin dalla prima stesura del primo capitolo, ricordando sempre il criterio dell uniformità, dalla prima all ultima pagina della tesi. A) opera citata per la prima volta: (1) F. Monteleone, Storia della radio e della televisione italiana. Società, politica, strategie, programmi, , Venezia, Marsilio, 1992, pp [se si cita una sola pagina: p. 3.] B) citazione della stessa opera nella nota immediatamente successiva: (2) Ibidem, p.18. C) citazione della stessa opera nella nota non immediatamente successiva: (3) F. Monteleone, Storia della radio e della televisione, cit., pp D) stesso autore, opera diversa in nota non immediatamente successiva (in prima citazione): (4) F. Monteleone, La radio italiana nel periodo fascista, Venezia, Marsilio, 1976, pp E) stesso autore, opera diversa in nota immediatamente successiva: (5) Id, La radio italiana nel periodo fascista, Venezia, Marsilio, 1976, pp E) stesso autore opera diversa, già citata in nota precedente: F. Monteleone, La radio italiana, cit., p.167. F) citazione del saggio di un singolo autore contenuto in una raccolta di saggi "a cura di": (6) B. Fenati, Stili di consumo radiofonico in La radio che non c'è. Settant'anni, un grande futuro, a cura di F. Monteleone, Roma, Donzelli, 1994, pp G) citazione di un altro saggio contenuto nella stessa raccolta di saggi (già citata in altra nota): (7) C. Casini, Una nuova funzione culturale in La radio che non c'è, cit., 1994, pp H) citazione dello stesso saggio, in nota immediatamente /non immediatamente successiva: (8) Ibidem, p.80. (9) C. Casini, Una nuova funzione culturale, cit., p. 80. I) citazione di un saggio contenuto in una rivista: 3
4 (10) C. Sorrentino, Criteri di selezione e concorrenza televisiva nell'informazione culturale dei quotidiani italiani in "Problemi dell'informazione", 1994, 4, pp L) citazione dello stesso saggio (caso I) in nota immediatamente /non immediatamente successiva: (11) Ibidem, pp (12) C. Sorrentino, Criteri di selezione, cit., pp M) citazione di un quotidiano/ settimanale, etc.: (13) "Il Corriere della Sera", 6 aprile N) citazione dell'autore e del titolo dell'articolo di un quotidiano/settimanale: (14) E.Rossi, L'alta vigilanza in "Il Mondo", 6 gennaio O) citazione di un sito internet Indicare la denominazione del sito + l'url (in blu sottolineato) e la data in cui il sito è stato consultato. (15) AOL-Time Warner Corp. : (5 marzo 2001). NORME GENERALI PER LA BIBLIOGRAFIA Per l editing della Bibliografia utilizzare il corpo 12, interlinea 1, con salto di linea tra un opera e l altra. Ogni tesi può avere esigenze diverse. Ad esempio se sono state utilizzate fonti d archivio queste dovranno essere ben evidenziate e non mescolate con i libri a stampa. In linea generale tutti i libri o contributi contenuti in una rivista scientifica consultati dovranno comparire nella Bibliografia, collocata nell ultima parte della tesi. I testi dovranno essere in ordine alfabetico d autore con la seguente sequenza: Cognome + nome, titolo completo in corsivo, Città, Editore, anno. Cognome + nome, titolo completo tra virgolette, in titolo esatto del libro in cui è contenuto il saggio in corsivo, Città, Editore, anno, pagine da a (es, pp. 5-23). Cognome + nome, titolo completo in corsivo, in nome esatto della rivista tra virgolette, anno, fascicolo, pagine da a (es. pp. 5-23) Quando si indicano più opere dello stesso autore è necessario seguire la sequenza cronologica dell anno di pubblicazione. NORME GENERALI PER LA WEBGRAFIA E LA SITOGRAFIA La webgrafia contiene la segnalazione di testi disponibili solo in internet (di solito sono in formato pdf). Seguire la sequenza in ordine alfabetico: - Cognome + nome, titolo completo in corsivo, anno, sito +URL esatta (in blu sottolineato) oppure - Istituto o Ente, titolo esatto del testo o del documento in corsivo, anno, sito +URL esatta (in blu sottolineato) 4
5 La sitografia contiene una sequenza in ordine alfabetico di siti o blog; indicare la denominazione del sito + l'url (in blu sottolineato) disposti su due righe distinte (interlinea 1) es. AOL-Time Warner Corp. Avviso importante Ricordo che per scrivere la tesi, una recensione o una relazione per motivi di studio o professionali ovviamente si consultano varie fonti per raccogliere dati, informazioni e capire bene contesti e problematiche; poi si deve sempre elaborare un testo proprio, senza mai prelevare (o saccheggiare) parti di testo altrui. Se si ritiene utile è possibile inserire citazioni integrali, ricordando sempre di evidenziare bene le parti di testo prelevate tra virgolette e con un corpo di carattere diverso, segnalando poi in nota la fonte con la massima precisione. Se questo non accade si configura il reato di plagio. Del resto da quando esiste Internet è facilissimo scoprire il testo prelevato, basta digitare una qualsiasi stringa di due/tre parole e in pochi secondi la pagina saccheggiata salta fuori in tutta evidenza; anzi alle volte capita di scoprire una sorta di catena di S. Antonio e risalire a chi per primo ha copiato un testo o parti di esso, imitato da chi è arrivato dopo! Riuscire ad elaborare un testo proprio, originale nei contenuti e nello stile è una sfida ad ogni riga, ad ogni paragrafo, ad ogni pagina. Questa è la parte bella della scrittura, che mette in gioco tutti i talenti dell'autore! Per ogni ulteriore chiarimento non esitate a contattarmi mmilan@unige.it o a fare domande specifiche in occasione degli incontri che saranno necessari durante la preparazione della tesi. E bene che gli incontri con il relatore siano frequenti perché l elaborato finale è il risultato di un percorso di ricerca e di confronto diretto con uno scambio reciproco di saperi, di idee e di emozioni. 5
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