APPROFONDIMENTI Newsletter Ordas n. 2. In breve. Il sistema universitario lombardo
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- Chiara Beretta
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1 APPROFONDIMENTI Newsletter Ordas n. 2 In breve. Il sistema universitario lombardo Il primo capitolo della pubblicazione Service management: residenzialità e innovazione gestionale nei collegi universitari lombardi presenta in breve, attraverso diversi dati, il sistema universitario lombardo. In Regione Lombardia sono presenti 12 Atenei di cui cinque privati e sette che fanno principalmente riferimento al bacino milanese come rappresentato in Tabella 1.1. Nell anno accademico 2004/2005 l insieme delle Università lombarde presentava la seguente offerta formativa: 72 Facoltà per 639 corsi di laurea suddivisi in 356 corsi riferiti a lauree di primo livello (lauree triennali e a ciclo unico) e 283 corsi riferiti a lauree di secondo livello (lauree specialistiche) come evidenziato in Tabella 1.2. La popolazione studentesca complessivamente iscritta all a.a. 2004/2005 nelle Università lombarde (Tabella 1.3) risultava pari a oltre studenti (13,4% del totale nazionale) e quello di studenti laureati nell anno solare 2004 risultava essere di quasi unità (17,5% del totale nazionale). Tabella 1.1 Gli Atenei lombardi Tipologia Denominazione Università Indirizzo sede centrale Sito web Università statale Università non statale Università degli Studi di Bergamo via Salvecchio Bergamo Università degli Studi di Brescia Piazza del Mercato, Brescia Università "Carlo Cattaneo" - LIUC C.so Matteotti, Castellanza (VA) Università degli Studi dell'insubria Via Ravasi, Varese Università degli Studi di Milano via Festa del Perdono Milano Università degli Studi di Milano - Bicocca Piazza dell'ateneo Nuovo, Milano Università Commerciale "Luigi Bocconi" di Milano Via Sarfatti Milano Università Cattolica del Sacro Cuore Largo A. Gemelli, Milano 1
2 Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) Via Carlo Bo, Milano Milano Politecnico Piazza Leonardo da Vinci, Milano Libera Università "Vita Salute San Raffaele" di Milano Via Olgettina, Milano Università degli Studi di Pavia Strada Nuova, Pavia Fonte: nostra elaborazione. Tabella 1.2 L offerta formativa degli Atenei lombardi Università Corsi riferiti a lauree di primo livello (*) Corsi riferiti a lauree di secondo livello (**) Totale corsi di laurea Bergamo Brescia Castellanza - LIUC Varese-Como - Insubria Milano Statale Milano Bicocca Milano Bocconi Milano Cattolica Milano IULM Milano Politecnico Milano S. Raffaele Pavia Totale corsi di laurea Fonte: CNVSU-Cineca - Rilevazione Nuclei (*) Lauree di primo livello comprendono le lauree triennali e a ciclo unico. (**) Lauree di secondo livello riguardano le lauree specialistiche. La distribuzione percentuale degli iscritti in corso nelle Università lombarde (Figura 1.1) mostra come il 75% degli studenti regolari sia iscritto in Atenei milanesi, mentre il 24% appartenga ad Università private. Comparando tali percentuali con quelle riferite all a.a. 2002/2003, possiamo notare come ci siano state sensibili variazioni nella distribuzione degli iscritti in corso relativamente alla tipologia degli Atenei lombardi. 2
3 Osservando i dati del numero di iscritti (totale e regolari), di immatricolati e di laureati delle Università lombarde per gli a.a. 2002/2003 e 2004/05 possiamo immediatamente notare come tra i due differenti anni accademici presi in considerazione vi sia un sostanziale decremento del numero degli iscritti regolari sia a livello nazionale (circa unità, ossia una variazione negativa pari al 2,1%) che a livello di aggregato delle Università lombarde (poco più di unità, per una variazione negativa pari al 3%), compensato da un vero e proprio boom del numero di laureati (più 55% per l aggregato delle Università lombarde e più 35,3% per il totale italiano) ad opera soprattutto dell intercorsa riforma dell Università con l introduzione dei due differenti percorsi di laurea breve e specialistica che ha consentito di abbreviare i tempi di ottenimento del diploma di laurea. L analisi per ogni singolo Ateneo mostra l esistenza di una certa variabilità nei dati. Per quanto riguarda l anno accademico 2004/2005, la percentuale di iscritti regolari varia tra il 60% e l 80% (ad esclusione dell Università S.Raffaele che raggiunge un picco del 96%) confermando sostanzialmente l andamento dell a.a. 2002/2003 (anche per quel periodo la forbice era compresa tra tali valori percentuali), mentre la percentuale di laureati varia tra il 13% e il 40% (nell a.a. 2002/2003 gli estremi dell intervallo erano l 8% e il 23%). È possibile effettuare un confronto tra differenti anni accademici (nello specifico l a.a. 2004/2005 e l a.a. 2001/2002, anno al quale si riferisce il precedente rapporto) anche in riferimento all analisi degli iscritti ai diversi Atenei in funzione della provincia di residenza. Nel capitolo vengono riportati i valori degli iscritti alle dodici Università lombarde a seconda che la residenza sia nella medesima provincia sede dell Ateneo, oppure in una delle altre province lombarde, o ancora provengano da fuori regione oppure dall estero. È evidente come il bacino di utenza predominante possa essere quello locale, oppure quello costituito da province limitrofe la sede universitaria, o in certe situazioni da un utenza proveniente da fuori regione. 3
4 La popolazione studentesca complessiva delle Università lombarde, nell anno accademico 2004/2005, è pari a oltre studenti (rimanendo pressoché invariata nel confronto con l a.a. 2002/2003) di cui quasi sono iscritti in corso (con una variazione negativa di quasi studenti rispetto all a.a. 2002/2003). I numeri riferiti alle iscrizioni nelle varie Università lombarde rendono un idea della potenziale massa di persone cui destinare i servizi rivolti alla generalità degli studenti, servizi che potranno essere diversificati a seconda delle specificità e delle esigenze dell utenza di ogni Ateneo. Diverso è il discorso inerente i servizi rivolti alla non generalità degli studenti, quelli più strettamente connessi con il concetto del diritto allo studio inteso come il diritto per gli studenti capaci e meritevoli ancorché privi di mezzi di attendere ai più alti livelli di istruzione. La platea di studenti cui rivolgere detti servizi è sicuramente numericamente più limitata. Il numero di richieste della borsa di studio (BdS) nell a.a. 2004/2005 è risultato di poco inferiore a unità, ossia il 13,2% del numero di studenti iscritti in corso. Tale percentuale risulta significativamente inferiore al dato medio nazionale (21,8%) e all interno del gruppo delle Università lombarde varia da valori compresi tra poco più del 5% fino a percentuali ben superiori al 30%. Tale percentuale può essere considerata come una verifica indiretta (e parzialmente grossolana) delle iniziative adottate dalle singole realtà per diffondere adeguatamente l informazione sui benefici previsti per la realizzazione del diritto allo studio al maggior numero di studenti possibile. Il numero di idonei al conseguimento della BdS nell a.a. 2004/2005 è pari a poco più di unità, con una differenza negativa superiore alle unità rispetto all a.a. 2001/2002, rappresentante il 66,5% dei richiedenti rispetto ad una percentuale media nazionale pari al 71,1%. Anche in questo caso la variazione di tale percentuale tra le varie realtà lombarde è decisamente elevata, variando tra circa il 40% ed il 95%. Rispetto all a.a. 2001/2002, in cui i beneficiari della borsa di studio rappresentavano il 63,3% degli aventi diritto con un incidenza percentuale sul totale nazionale pari a circa il 9,5%, nell a.a. 2004/2005 il numero di beneficiari vede eguagliare il numero degli aventi diritto per ogni Ateneo (circa unità in tutto a livello regionale), innalzando 4
5 in questo modo anche l incidenza percentuale delle borse di studio erogate dalle realtà lombarde sul totale italiano e portandola all 11,6%. Di fatto, per l a.a. 2004/2005 (d in generale anche per gli anni precedenti), il sistema universitario lombardo presenta una percentuale di studenti regolari pari al 15,6% del totale nazionale (o una percentuale di laureati pari al 17,5%), mentre l incidenza percentuale del numero di idonei è pari al 8,8% del totale nazionale (11,6% è il numero di BdS erogate). In altri termini, gli studenti delle Università lombarde pur avendo un rendimento migliore della media nazionale risulterebbero penalizzati dai requisiti reddituali per l ottenimento della BdS. Figura Distribuzione percentuale del numero di idonei al conseguimento della BdS rispetto al numero di iscritti regolari nei vari Atenei lombardi (confronto a.a. 2004/2005 con a.a. 2001/2002) 25% 20% 15% 10% 5% 0% Bergamo Brescia LIUC Insubria M I Statale M I M I- Bicocca Bocconi Cattolica IULM Politecni co S. Raffaele %Idonei/Isc IC ,7% 20,8% 2,6% 8,2% 7,9% 9,4% 17,1% 13,6% 5,7% 13,3% 14,4% 17,5% 12,3% 19,7% %Idonei/Isc IC ,8% 16,9% 5,5% 4,0% 5,0% 6,1% 13,7% 11,9% 4,0% 7,5% 7,7% 13,6% 8,8% 15,5% Fonte: nostra elaborazione su dati Ufficio Statistica del MIUR. Pavia Totale Lombard ia Totale Naz.le Con riferimento al sistema lombardo, il confronto tra il numero di studenti iscritti regolari e numero di idonei alla BdS evidenzia come sia complesso mettere in relazione le due grandezze. Di primo acchito si potrebbe pensare che una qualche correlazione lineare tra le variabili vi possa essere; infatti è ragionevole pensare che un grande numero di iscritti regolari possa condurre ad un maggior numero di idonei 5
6 all ottenimento della BdS e che con l aumentare del numero di iscritti in corso si debba registrare anche un aumento del numero di idonei alla BdS. Nel capitolo si espone il confronto dei dati relativi alla distribuzione percentuale degli idonei alla BdS per tipologia di utenza per gli a.a. 2001/2002 e 2002/2003 (in particolare i dati fanno riferimento alle rilevazioni al 31 dicembre del 2001 e del 2002). Cambiamenti significativi nel trend si sono registrati per gli ISU della LIUC, dello IULM e di Pavia. Rispetto all anno precedente, dunque, la LIUC ha visto ridursi la percentuale degli idonei in sede a favore di quella degli idonei provenienti fuori sede, mentre lo IULM e Pavia hanno visto aumentare gli idonei fuori sede a discapito dei pendolari. Considerando il trend (anche se solo su due anni) i cambiamenti lasciano presupporre che la LIUC e Pavia si stanno orientando sempre più verso una tipologia fuori sede di idoneo alla BdS. L ISU della Bocconi vede invece affermarsi con sempre maggiore decisione gli idonei fuori sede. Certamente l assunzione che la tipologia di borsa di studio sia in qualche modo collegata alla tipologia di utenza studentesca è un approssimazione grezza e limitata. Tuttavia, pur nei limiti della semplificazione proposta, risulta evidente la profonda disomogeneità delle singole realtà universitarie lombarde da cui consegue la necessità di diversificazione dei servizi per meglio soddisfare le specifiche esigenze. In altri termini, un unico modello di gestione degli interventi per il diritto allo studio, per essere efficiente ed efficace, dovrà inevitabilmente contenere adeguati meccanismi di flessibilità ed elasticità al fine di poterlo al meglio adattare alle singole specifiche e peculiari necessità. 6
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