Acquisti Domestici: DERIVATI DEI CEREALI (1)

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1 Consumi Indagini speciali News Panel Consumi Acquisti Domestici: DERIVATI DEI CEREALI (1) N La tendenza degli acquisti La tendenza degli acquisti in volume Il volume degli acquisti domestici di derivati dei cereali, negli ultimi cinque anni, è diminuito in media del 2,9% all anno. A subire i decrementi più significativi i prodotti della panetteria, a causa soprattutto delle forti contrazioni evidenziate dai consumi domestici di pane, non compensato dall incremento, seppur consistente, del pan carrè. Male anche il riso, soprattutto nella sua componente riso bianco (- 5%) e riso integrale (-1). All interno dell aggregato, la pasta evidenzia l unico segno positivo, anche se di lievissima entità. La crescita si è prodotta in particolare grazie alla tenuta della pasta di semola, e agli incrementi a tre cifre riscontrati per i primi piatti surgelati. Tra i prodotti per la prima colazione, si segnalano gli aumenti per i biscotti (+1,4%), le fette biscottate (+3%) e i cereali (+10,5%), mentre calano le preferenze per le classiche brioches (-6,8%), segno che se la colazione si fa tra le mura domestiche si cerca di seguire un alimentazione equilibrata con cereali e fette biscottate, la brioche eventualmente è consumata al bar. Acquisti domestici di derivati dei cereali (ton) Derivati dei cereali Pasta Semola normale Semola integrale Pasta uovo secca Pasta fresca confezionata Pasta ripiena fresca Pasta ripiena secca Primi piatti surgelati Alternativi surg. ai primi piatti Riso Riso bianco Riso parboiled Riso integrale Preparati per risotto Panetteria Pane Crackers Grissini Salatini Panetti Pan carrè Prima colazione Brioches Biscotti prima colazione Wafers Fette biscottate Cereali La tendenza degli acquisti in valore Sul fronte della spesa le cose non cambiano di molto. In media, la spesa per i derivati dei cereali negli ultimi cinque anni è diminuita dello 0,2% all anno, trascinata verso il basso dal riso (-1,2%) e dalla panetteria (-2,8%). In lieve aumento la spesa per la pasta (+3% annui) e per i prodotti per la prima colazione

2 2004 (+1,6% annui). Acquisti domestici di derivati dei cereali (000 ) Derivati dei cereali Pasta Semola normale Semola integrale Pasta uovo secca Pasta fresca confezionata Pasta ripiena fresca Pasta ripiena secca Primi piatti surgelati Alternativi surg. ai primi piatti Riso Riso bianco Riso parboiled Riso integrale Preparati per risotto Panetteria Pane Crackers Grissini Salatini Panetti Pan carrè Prima colazione Brioches Biscotti prima colazione Wafers Fette biscottate Cereali Penetrazione dei prodotti vs universo I prodotti che fanno parte della categoria dei derivati dei cereali, e che quindi comprendono pane e pasta, presentano ovviamente un elevata penetrazione, il che significa che la maggior parte della popolazione è acquirente/consumatrice di questi prodotti. Può essere interessante analizzare se e come è cambiata la penetrazione di questi prodotti negli ultimi anni. Con l ausilio della tabella riportata più sotto, si può osservare che nel 2000 il pane era, tra questi prodotti, quello con la penetrazione più elevata: ben il 94% della popolazione lo acquistava. Nel 2004 la situazione al vertice è leggermente cambiata: la penetrazione maggiore è appannaggio dei biscotti per la prima colazione (95%), mentre il pane è sceso al secondo posto, perdendo anche qualche punto percentuale. Le successive posizioni, fino alla sesta non presentano variazioni, se non nell entità della percentuale. Al settimo posto, invece, nel 2004 troviamo i crackers, mentre cinque anni fa si trovava il riso, che ha perso in questo lasso di tempo tre posizioni. Da evidenziare anche il balzo in avanti subito dai primi piatti surgelati, la cui penetrazione nel 2000 era dell 8%, mentre è salita al 32% nel Questo a testimonianza del cambiamento delle abitudini di consumo degli italiani, in atto già da diversi anni, che sempre più ricercano la comodità e la velocità d uso nei prodotti che acquistano, sia perché il tempo a disposizione per la preparazione dei pasti va diminuendo sempre più, sia per i cambiamenti evidenziatisi nella struttura della popolazione, che ha visto negli ultimi anni la crescita costante del numero di single.

3 Distribuzione della spesa per i derivati dei cereali 6Pan carrè 74,3 6Semola normale 77,2 7Riso bianco 73,3 7Crackers 71,5 8Fette biscottate 71,8 8Fette biscottate 69,3 9Crackers 70,3 9Cereali 66,3 10Pasta ripiena fresca 68,4 10Riso bianco 65,1 11Wafers 62,8 11Pasta ripiena fresca 64,7 12Riso parboiled 55,7 12Pasta fresca confezionata 55,7 13Pasta fresca confezionata 55,2 13Wafers 51,8 14Cereali 55,0 14Grissini 51 15Panetti 52,9 15Riso parboiled 49,2 16Grissini 46,8 16Panetti 49,1 17Alternativi surg. ai primi piatti 42,2 17Alternativi surg. ai primi piatti 38,2 18Salatini 40,6 18Salatini 36,4 19Pasta ripiena secca 35,0 19Primi piatti surgelati 31,8 20Preparati per risotto 29,4 20Preparati per risotto 26,8 21Primi piatti surgelati 12,2 21Pasta ripiena secca 25,9 22Semola integrale 10,3 22Semola integrale 7,2 23Riso integrale 6,5 23Riso integrale 4,4 Fatta cento la spesa per i derivati dei cereali, questa si può scomporre nelle sue componenti principali. Così, si osserva che nel 2000 il 45% del totale della spesa per tali prodotti era riservata alla panetteria, il 28% ai prodotti per la prima colazione, il 23% alla pasta e il 4% al riso. Nel 2004 la spesa per la panetteria è scesa al, a favore di quella per i prodotti della prima colazione, saliti al 3, e della pasta, salita al 26%. Stabile al 4% la spesa per il riso. Distribuzione della spesa per derivati di cereali nel 2000 Prima colazione 28% Pasta 23% Riso 4% Panetteria 45% Distribuzione della spesa per derivati di cereali nel 2004 Prima colazione 3 Pasta 26% Riso 4% Panetteria

4 La disaggregazione per area geografica I consumi domestici di derivati dei cereali hanno subito decrementi considerevoli in tutte le quatto aree Nielsen, con punte del 14% nel Nord-Est e una tenuta maggiore nelle regioni centrali (-1) Disaggregazione degli acquisti di derivati dei cereali (000 ton) Sud Centro Nord-Est Nord-Ovest 0 Pasta Scendendo nel dettaglio e considerando la pasta, gli acquisti domestici negli ultimi cinque anni sono rimasti sostanzialmente invariati nel Nord-Ovest e nel Centro, sono diminuiti nel Nord-Est (-6%), mentre sono aumentati nel Sud (+4%). In particolare le regioni meridionali hanno mostrato decrementi solo per la pasta di semola integrale e per la pasta ripiena secca, mentre in crescita sono risultate tutte le altre tipologie di pasta. Disaggregazione degli acquisti di pasta (000 ton) Sud Centro Nord-Est Nord-Ovest 0 Riso In forte flessione il consumo domestico di riso su tutto il territorio nazionale. La contrazione va dal 22% nel Nord-est al 13% nel Meridione. Disaggregazione degli acquisti di riso (000 ton) Sud Centro Nord-Est Nord-Ovest Panetteria Decrementi a due cifre anche per la panetteria, categoria di prodotti dove è soprattutto il pane a perdere posizioni, mentre i sostituti presentano destini differenziati: nel Nord-Ovest, ad esempio, negli ultimi cinque anni è aumentato il

5 consumo di pan carrè (+13%). Nel Nord-Est, oltre al pan carrè (+7%), anche i panetti mostrano un trend in crescita (+6%). Nelle regioni centrali e meridionali bene crackers (+8% e +7% rispettivamente) e grissini (+22% e +31%), oltre all onnipresente pan carrè (+19% in entrambe le aree). Disaggregazione degli acquisti di prodotti della panetteria (000 ton) Sud Centro Nord-Est Nord-Ovest Prma colazione I prodotti per la prima colazione presentano contrazioni nel Centro-Nord, in controtendenza il Sud dove il tasso di crescita è stato del +4% nell ultimo quinquennio. In particolare i cereali mostrano trend crescenti nel Settentrione e nel Sud, negativa la performance invece al Centro. Le brioches e i wafers perdono terreno ovunque, mentre i biscotti piacciono soprattutto al Centro-Sud, un po meno al Nord. Bene, infine, le fette biscottate nel Nord-Est e nel Sud, in flessione nel Nord-Ovest e nel Centro. Disaggregazione degli acquisti di prodotti della prima colazione (000 ton) Sud Centro Nord-Est Nord-Ovest 0 La disaggregazione per canale distributivo Pasta Le vendite di derivati dei cereali negli ultimi anni sono transitate sempre più spesso attraverso il canale della Grande Distribuzione Organizzata (GDO). Può essere interessante analizzare le quote di mercato in volume e in valore dei principali canali di vendita relativamente a questi prodotti. Nel 2000 il 74% dei volumi di pasta venduti transitavano attraverso iper e supermercati, il 7% nei liberi servizi, il 1 nei discount, l 8% negli alimentari tradizionali e lo 0,9% in altri canali, quali cash&carry e ambulanti. Nel 2004 tale situazione si è accentuata: la quota di ipermercati e supermercati è salita al 78%, a scapito di tutti gli altri canali, nessuno escluso. A valore, la quota di mercato della GDO è anche maggiore, ad anticipare quanto si vedrà più avanti, e cioè che i prezzi nei supermercati e ipermercati sono tra i più alti del mercato. La quota a valore di iper e supermercati è passata dall 8 del 2000 all 84% del Pasta: quote di mercato in volume

6 Altri 0,9% 0,6% 0,6% 0,5% 0,5% Alimentari tradizionali 8,4% 8,8% 7,3% 6,6% 6,4% Discount 9,4% 9,1% 8,2% 7,7% 9, Liberi servizi 7,4% 7,5% 7,6% 7,1% 6,2% Super + Iper 73,9% 73,9% 76,2% 78,1% 78, Pasta: quote di mercato in valore Altri 0,5% 0,4% 0,5% 0,5% 0,4% Alimentari tradizionali 7,6% 8,2% 7,4% 6,4% 6,1% Discount 5,7% 5,1% 4,8% 4,4% 5,1% Liberi servizi 6,1% 5,9% 6, 5,3% 4,9% Super + Iper 80,1% 80,3% 81,3% 83,4% 83,5% Riso Nel 2000 il 77% dei volumi di riso venduti transitavano attraverso iper e supermercati, il 7% nei liberi servizi, il 9% nei discount, il 6% negli alimentari tradizionali e lo 0,5% in altri canali, quali cash&carry e ambulanti. Anche per il riso nel corso degli anni tale situazione si è accentuata: nel 2004 la quota di ipermercati e supermercati è salita all 84,5%, a scapito di tutti gli altri canali, ad eccezione di cash&carry e ambulanti. A valore, la quota di mercato della GDO è passata dall 82% del 2000 all 87% del Gli alimentari tradizionali hanno perso un punto percentuale, due punti i liberi serivizi, 4 punti e mezzo i discount. Sostanzialmente stabile la quota a valore di cash&carry e ambulanti. Riso: quote di mercato in volume

7 Altri 0,5% 0,4% 0,5% 0,5% 0,6% Alimentari tradizionali 6, 6, 4,5% 3,9% 4,8% Discount 9,3% 9,3% 7,6% 6,2% 4,8% Liberi servizi 7, 7,3% 7,1% 5,9% 5,2% Super + Iper 77,1% 77, 80,2% 83,5% 84,5% Riso: quote di mercato in valore Altri 0,4% 0,4% 0,5% 0,4% 0,5% Alimentari tradizionali 5,6% 5,1% 4, 3,3% 4,4% Discount 5,4% 5,4% 4,5% 3,7% 3,5% Liberi servizi 6,7% 6,7% 6,4% 5, 4,6% Super + Iper 81,9% 82,5% 84,5% 87,5% 86,9% Panetteria Le quote di mercato della panetteria, soprattutto per quanto riguarda la sua componente principale, ovvero il pane, sono più equamente divise tra GDO e negozi tradizionali, anche se la situazione si è andata modificando negli anni. Nell ultimo quinquennio il 1 degli acquisti si è spostato dai negozi tradizionali a iper e supermercati. E questo sia considerando la quota a volume, sia quella a valore. Così se nel 2000 la maggior parte del pane era venduto presso gli alimentari (49%), nel 2004 tale primato si è spostato nel canale GDO (45%). Panetteria: quote di mercato in volume

8 Altri 2,7% 2,7% 2,8% 3,2% 3, Alimentari tradizionali 48,9% 47,3% 44,5% 41,6% 40,1% Discount 3,8% 3,8% 4,3% 4, 4,4% Liberi servizi 7,5% 8,1% 7,9% 8, 7,4% Super + Iper 37,1% 38,1% 40,4% 43,1% 45,1% Panetteria: quote di mercato in valore Altri 2,3% 2,3% 2,5% 2,9% 2,7% Alimentari tradizionali 47,8% 45,6% 42,7% 39,6% 38,6% Discount 3,2% 3,2% 3,6% 3,3% 3,5% Liberi servizi 6,9% 7,5% 7,4% 7,6% 7,3% Super + Iper 39,9% 41,4% 43,8% 46,6% 47,9% Prima colazione Non fanno eccezione i prodotti della prima colazione: la quota a volume di iper e supermercati era del 76% nel 2000, ed è salita all 81% nel In calo tutti gli altri canali. Anche considerando la quota a valore, la fetta principale se la aggiudica la GDO, con il 79% nel 2000, e una crescita di due punti percentuali in cinque anni. Prima colazione: quote di mercato in volume

9 Altri 1,2% 1,2% 1, 1, 1, Alimentari tradizionali 7,4% 7,1% 6, 5,6% 5,5% Discount 8,7% 8,4% 7,8% 6,8% 7,3% Liberi servizi 6,9% 6,3% 6,5% 6,1% 5,7% Super + Iper 75,8% 77, 78,7% 80,4% 80,5% Prima colazione: quote di mercato in valore Altri 1, 1,1% 0,9% 0,9% 0,8% Alimentari tradizionali 7,9% 7,2% 6,3% 5,8% 5,7% Discount 5,5% 5,1% 4,9% 4,4% 4,7% Liberi servizi 6,8% 6,2% 6,2% 5,8% 5,6% Super + Iper 78,9% 80,5% 81,7% 83,1% 83,2% L andamento dei prezzi (2) e l effetto Euro La top ten degli incrementi Nel febbraio del 2002 è stata introdotta la moneta unica europea, che ha sostituito la lira nel portafoglio degli italiani. La percezione dei consumatori è stata quella di considerevoli aumenti dei listini, anche dei prodotti agroalimentari, in seguito a questo passaggio. L analisi dell andamento dei prezzi negli ultimi cinque anni parte proprio da questa considerazione ed intende verificare se e quanta parte degli incrementi di prezzo degli ultimi anni si sia prodotta successivamente all introduzione dell euro. Per osservare l eventuale effetto Euro, si deve valutare l evoluzione dei prezzi tra il 2002 e il Nella tabella di seguito riportata sono elencati i prodotti che appartengono alla categoria dei derivati dei cereali, ordinati in ordine decrescente da quello che ha subito l incremento di prezzo maggiore, a quello che ha mostrato l incremento minore. Nella colonna di sinistra tale sorta di classifica è fatta sulla base della variazione dei prezzi tra il 2002 e il Nella colonna di destra, invece, si è considerata la variazione complessiva degli ultimi cinque anni. Effettivamente, si può osservare che tra il 2002 e il 2001 alcuni prodotti hanno manifestato aumenti consistenti: i listini dei wafers sono aumentati di otto punti percentuali, del 5% il riso parboiled, la pasta ripiena fresca, il pan carrè, le fette biscottate e i salatini. Riaggregando i prodotti in categorie, si può affermare che gli incrementi maggiori li hanno subiti i prodotti della panetteria e della biscotteria, una tenuta maggiore sul fronte dei prezzi è stata mostrata invece dalla pasta. Considerando tuttavia l arco temporale degli ultimi cinque anni, si nota che i prezzi di alcuni prodotti hanno continuato a crescere anche successivamente

10 all introduzione dell euro. Così i grissini, il cui prezzo era aumentato del 4% tra il 2002 e il 2001, presentano un listino cresciuto del 25% tra il 2000 e il La pasta fresca confezionata mostrava incrementi dovuti all effetto euro di appena il 2%, mentre evidenzia un balzo del 15% tra il 2000 e il La stessa cosa vale per i preparati per risotto. Si può forse concludere che l introduzione dell euro ha avuto un effetto immediato su alcuni prodotti, provocando un rialzo subitaneo dello scontrino medio, e incrementi successivi più contenuti. Su altri beni, invece, l effetto si è maggiormente distribuito nel tempo, ma alla fine l incremento complessivo è stato maggiore. La top ten degli incrementi I principali incrementi per effetto-euro I principali incrementi negli ultimi cinque anni 02/01 04/00 Wafers 7,6% Grissini 24,4% Pan carrè 5,6% Pasta fresca confezionata 14, Salatini 5,3% Preparati per risotto 13,6% Riso parboiled 5, Riso integrale 13,6% Fette biscottate 4,5% Riso bianco 13,5% Panetti 4,4% Pane 13,1% Pane 4,2% Wafers 13,1% Grissini 4,1% Salatini 11,9% Pasta ripiena fresca 3,7% Biscotti prima colazione 11,5% Semola normale 3,3% Pasta ripiena fresca 10,2% Biscotti prima colazione 3,3% Riso parboiled 9,3% Crackers 3,2% Semola integrale 8,8% Riso integrale 3,2% Crackers 8, Cereali 3,2% Panetti 7,9% Primi piatti surgelati 3,2% Brioches 7,2% Riso bianco 3, Cereali 6,9% Pasta fresca confezionata 2,9% Pan carrè 6,6% Preparati per risotto 2,9% Semola normale 6, Brioches 2,5% Pasta uovo secca 5,5% Semola integrale 2,3% Fette biscottate 5,3% Pasta uovo secca 0,7% Pasta ripiena secca 3,7% Alternativi surg. ai primi piatti 0,1% Primi piatti surgelati 3,6% Pasta ripiena secca -0,3% Alternativi surg. ai primi piatti -0,4% L andamento dei prezzi della pasta negli ultimi cinque anni per canale di vendita Osservando l evoluzione dei prezzi per categoria di prodotto e per canale di vendita, la prima cosa da sottolineare è per tutti i prodotti derivati dei cereali i prezzi più elevati si trovano nel canale GDO, quelli più convenienti nei discount. I prezzi della pasta hanno subito gli incrementi più consistenti tra il 2001 e il 2003 nel canale altri, ovvero cash&carry e ambulanti. L effetto euro è più evidente negli alimentari tradizionali. Gli altri canali, invece, mostrano variazioni più contenute. /kg 2,00 1,80 1,60 1,40 1,20 1,00 0,80 Super + Iper Liberi servizi Discount Alimentari tradizionali Altri 0,60

11 L andamento dei prezzi del riso negli ultimi cinque anni per canale di vendita Per il riso, gli aumenti maggiori si sono verificati nel canale discount. Cash&carry e ambulanti evidenziano un incremento tra il 2000 e il 2001, una stazionarietà fino al 2003 e poi un calo nel Meno evidenti le variazioni nei liberi servizi, GDO e alimentari tradizionali. /kg 2,40 2,20 2,00 1,80 1,60 1,40 1,20 1,00 0,80 0,60 Super + Iper Liberi servizi Discount Alimentari tradizionali Altri L andamento dei prezzi della panetteria negli ultimi cinque anni per canale di vendita Crescita costante per i prodotti della panetteria in tutti i canali di vendita, con la sola eccezione dei discount che nel 2004 hanno operato una revisione al ribasso dei listini di questi prodotti. 2,70 2,50 Super + Iper /kg 2,30 2,10 1,90 1,70 Liberi servizi Discount Alimentari tradizionali Altri 1,50 L andamento dei prezzi dei prodotti della prima colazione negli ultimi cinque anni per canale di vendita GDO e alimentari tradizionali sui prodotti della prima colazione praticano in media gli stessi prezzi, che risultano leggermente aumentati negli ultimi cinque anni, ma senza un apprezzabile effetto euro. Dove l effetto dell introduzione della moneta unica è più evidente è nei discount e nel canale altri, che però dopo il 2002 ha operato un ritocco al ribasso dei listini.

12 5,10 /kg 4,60 4,10 3,60 3,10 2,60 Super + Iper Liberi servizi Discount Alimentari tradizionali Altri 2,10 (1) Per la metodologia della rilevazione dei dati Ismea-AcNielsen si rimanda alla nota metodologica (2) Prezzi medi derivati dal rapporto spesa/quantità Ismea Direzione Mercati e Risk Management Unità operativa Osservatori e Panel Responsabile Unità: Franca Ciccarelli (+39) Redazione e analisi: Letizia Fini (+39)

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