Presentazione dei lavori laboratoriali
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- Camillo Ferrari
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1 Presentazione dei lavori laboratoriali «Progetto NEVERSTOPLEARNING» Istituto Tecnico Tecnologico Statale Alessandro Volta Dott.ssa Raffaella Gentile Psicologa Insegnante
2 organizzazione: gli insegnanti hanno collaborato in gruppi distinti per ordine di scuola contribuendo attivamente per Definire gli obiettivi; Leggere e analizzare i documenti. Pianificare e realizzare il lavoro. Condividere gli elaborati.
3 Laboratorio Le modalità con cui vengono gestiti i colloqui permettono di esprimere i reali bisogni di insegnanti, genitori e alunni? I colloqui vengono pianificati nei contenuti? Linee guida nazionali per l orientamento Riflessioni sulla gestione del colloquio
4 un esempio per un profilo psicoattitudinale ATTITUDINI: possibilità o capacità di riuscire in determinati compiti in conseguenza ad acquisizioni scolastiche: abilità verbale, numerica, spaziale, percettiva. INTERESSI: predisposizione affettiva, intellettiva sia personale che nei confronti delle attività. MOTIVAZIONE: atteggiamento generale nei confronti dello studio e dell impegno scolastico, regolarità dei compiti e utilizzo di un metodo di studio. PERSONALITA : stabilità emotiva, fiducia nelle proprie capacità, costanza e senso di responsabilità. SCUOLA CONSIGLIATA (per scuola secondaria di primo grado)
5 Laboratorio 26/01/2016 I gruppi svolgono una ricognizione dei materiali e delle buone pratiche che vengono adottate nelle scuole di appartenenza dei docenti del gruppo. Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza, attività di continuità. RAV_24_11_2014 Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza, attività di orientamento. RAV_24_11_2014
6 Scuola primaria Punti di forza Incontro annuale della Commissione continuità. Stabilite le modalità, la progettualità comune e le date degli incontri da effettuare tra i bambini. Stabilito un filo conduttore. Condivisione e monitoraggio dei risultati raggiunti dagli alunni al termine del primo quadrimestre, o al termine dell anno scolastico. Momenti di condivisione al fine della preparazione delle varie prove di ingresso. Alla fine di ciascun anno scolastico verifica del progetto continuità. Open day con le famiglie. Punti di debolezza. Per quanto riguarda l Infanzia avvengono scambi informali
7 Scuola secondaria primo grado Punti di forza Stabilito un incontro nel mese di giugno tra gli insegnanti delle classi ponte. Nel PTOF proposito di intensificare gli incontri e migliorare i criteri per la formazione delle nuove classi, prevista un azione specifica per la condivisione di metodologie didattiche. Progetti di continuità per le classi ponte: visite guidate attività ludiche e didattiche (giochi matematici, esperienze di Scienze, attività musicali, artistiche e giochi a squadre) in cui gli alunni in entrata si relazionano e operano insieme a quelli più grandi. Monitoraggio dei risultati scolastici dalla primaria alla secondaria. Efficacia degli interventi realizzati.
8 La scuola realizza grazie al coinvolgimento da parte del Collaboratore della Funzione strumentale preposta all'orientamento e i docenti che si occupano di orientamento in ingresso: attività finalizzate alla scelta della Scuola Secondaria di II grado, percorsi di orientamento per la comprensione di sé e delle proprie inclinazioni attraverso una didattica effettuata per competenze; laboratori didattici presso alcune scuole, attività di sportelli orientanti (rivolti a genitori ed alunni), OPEN DAY, attività di studente per un giorno presso due scuole prescelte, incontro con esperti esterni su come orientarsi. I consigli orientativi: seguiti da un buon numero di famiglie e studenti. Punti di debolezza La scuola riesce a monitorare quanti studenti seguono il consiglio orientativo solo in fase di iscrizione, successivamente non riesce a seguire i cambi in itinere.
9 Scuola secondaria secondo grado Punti di forza Incontri presso le secondarie di primo grado antimeridiani e pomeridiani condotti da docenti orientatori; Il Liceo ospita alunni di scuole secondarie di primo grado. Didattica laboratoriale per gruppi classe, con la guida di docenti orientatori e studenti delle classi appartenenti al triennio del Liceo. Strutturazione di varie azioni: il Progetto Mediarte favorisce azioni di sensibilizzazione, laboratori artistici, diffusione dei contenuti relativi ai valori della formazione artistica liceale. Open Day pomeridiani. Azioni speciali per gli alunni disabili: attraverso colloqui e incontri al fine di garantire processi inclusivi significativi. Monitoraggio dei risultati degli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all altro sia in ingresso che in uscita.
10 Percorsi di prima accoglienza e orientamento per la comprensione di sé e delle proprie inclinazioni. La scuola "accompagna" gli studenti nel delicato passaggio alla vita adulta attraverso Stage/Alternanza scuola-lavoro e prosieguo negli studi universitari o di specializzazione Post-diploma. La scuola ri-orienta studenti a rischio dispersione scolastica. Attività di orientamento riferite agli indirizzi di studio Grafica e Design sia verso attività produttive del territorio. La scuola monitora le scelte degli studenti in uscita attraverso contatti che documentano quanti/quali studenti abbiano seguito il consiglio orientativo. Efficacia degli interventi. Punti di debolezza Le indicazioni del documento orientativo vengono seguite dagli alunni in piccola percentuale.
11 Laboratorio Alla luce della nuova concezione dell orientamento e sulla base delle risorse umane presenti nelle rispettive scuole pianificare l organizzazione dell orientamento.
12 Primaria Collegialità: Funzione strumentale: condivisione delle criticità. Obiettivi delle azioni di orientamento: aiutare l alunno ad inserirsi nel nuovo ordine di scuola; familiarizzare con il funzionamento educativo e didattico della scuola primaria; conoscere il funzionamento scolastico della secondaria di I grado. I soggetti: Insegnanti, alunni, famiglie. Le azioni: informativa: open-day; formativa: favorire l accoglienza e la formazione delle classi, accoglienza alunni e genitori, CONTENUTI-ATTIVITA -METODOLOGIA stabiliti e concordati all interno di ciascun progetto ponte con scuola dell infanzia e scuola sec. primo grado. Valutazione: realizzazione di un prodotto finale: cartelloni, cd, raccolta di fotografie dei momenti più importanti e/o manifestazioni conclusive incontro finalizzato alla verifica del progetto continuità.
13 Secondaria primo grado Collegialità: Consapevolezza dei docenti di orientare attraverso una didattica per competenze. E necessario istruire dei tutor, attraverso corsi di formazione specifici, con lo scopo successivamente di informare l intero collegio sulle azioni formative da effettuare per orientare. Obiettivi delle azioni di orientamento: Rendere consapevole l alunno delle proprie potenzialità, attitudini, aspirazioni, aspettative e dei propri interessi. Consentire all alunno di valutare e auto-valutarsi I soggetti: Insegnanti, alunni famiglie. Le azioni: Azione informativa: open day, sportelli orientanti, colloqui con le famiglie ed esperti esterni, laboratori didattici, seminari con esperti. Azione formativa: didattica per competenze. Couseling: utilizzo di software orientativi (SOrPrendo) Valutazione: formativa, attraverso compiti di realtà disciplinari e interdisciplinari per obiettivi trasversali. Informativa: confronto tra le iscrizioni e il giudizio orientativo. Si auspica un monitoraggio degli esiti scolastici almeno per il primo biennio.
14 Secondaria secondo grado Collegialità: individuazione collegiale e coinvolgimento in azioni formative specifiche. Obiettivi delle azioni di orientamento: favorire l ingresso alla prima classe. Promuovere l identità l integrazione, la collaborazione e il valore culturale del Liceo artistico. Facilitare le scelte post diploma. Facilitare i rapporti con il mondo produttivo e professionale, lo scambio e il dialogo tra gli insegnanti e gli alunni di scuole appartenenti a diversi grado. I soggetti: insegnanti, alunni, famiglie, mondo produttivo e accademico. Le azioni: accoglienza e buon clima emotivo; open day, sportelli orientanti, stage e alternanza mediante i quali si acquisisce una visione più completa e articolata delle realtà produttive, nonchè degli sbocchi di studio universitari e di consolidamento professionale. Counseling, in cui lo studente può ricevere la disponibilità all'ascolto, può esprimere liberamente i suoi dubbi e i suoi desideri Valutazione: verifica delle scelte effettuate dagli studenti in relazione ai consigli orientativi e con i processi messi in atto per consentire le scelte per il futuro.
15 Laboratorio I gruppi analizzano il possibile raccordo tra la nuova certificazione delle competenze al termine del 1 ciclo di istruzione e la formulazione del consiglio orientativo. Come può essere attuato tale raccordo per assicurare una complementarietà (evitando sovrapposizioni e incoerenze)? Certificazione competenze primo ciclo. Esempio di documento consiglio orientativo: istituto comprensivo I.C. Bettona-Cannara.
16 Scuola primaria I documenti esistenti non parlano lo stesso linguaggio: PROPOSTE: - Osservazione e condivisione dei reciproci documenti (certificazione competenze, consiglio orientativo); - analisi del percorso formativo in itinere che porterà alla valutazione delle competenze; - confronto su che cosa si intende per valutazione e su cosa è importante valutare; - riscoprire e rivalutare il rapporto umano per comprendere i desideri inespressi dei ragazzi e l ascolto per riuscire ad orientarli meglio; - elaborare una terminologia condivisa e, comprensibile non solo agli addetti ai lavori ma anche all utenza (genitori e alunni); - elaborazione di una griglia di osservazione snella, che riporti un ritratto del ragazzo in tutto il suo percorso, da cui risultino i cambiamenti, la sua crescita culturale e personale, di attitudini e competenze; - redigere un unico documento, utile per evitare dissonanze sia a livello di competenze da raggiungere che di valutazione orientativa.
17 Secondaria secondo grado La lettura dei documenti proposti dagli istituti per formulare il consiglio orientativo rivelano, in parte, le prassi con cui si arriva ad indirizzare uno studente verso la scelta della scuola secondaria di secondo grado. Di norma, il consiglio espresso tiene conto degli esiti scolastici nelle diverse discipline in termini di conoscenze e abilità piuttosto che delle competenze trasversali. Le prove somministrate per rilevare conoscenze ed abilità riducono inoltre la possibilità di agire un orientamento efficace poiché non consentono di valutare la capacità degli studenti di mobilitarle per risolvere compiti complessi. Gli stessi studenti, inoltre se già non avviati alla pratica di esperienze di autovalutazione tendono a percepire a volte in modo fuorviante le proprie attitudini e aspirazioni e ad operare scelte poco coerenti con il proprio profilo. Per tale motivo la scuola, oltre che promuovere tali esperienze dovrebbe fornire strumenti in grado di fare emergere appunto predisposizioni ed interessi perché trovino un riscontro nel consiglio orientativo. In sintesi, per consentire un raccordo tra consiglio orientativo e certificazione delle competenze si potrebbero mettere in atto le seguenti azioni: somministrazione di prove trasversali di competenza con riferimento agli assi culturali. Somministrazione agli studenti di un questionario per rilevare
18 Laboratorio I gruppi della scuola primaria e scuola media di I grado riflettono sulla necessità di implementare una didattica per le competenze che risponda alle esigenze della nuova certificazione della C.M. 3/2015. Linee guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione e allegati. Franca Da Re, La didattica per competenze apprendere competenze, descriverle, valutarle. Pearson.
19 Primaria e secondaria primo grado Ipotesi di lavoro: un compito in situazione rivolto agli alunni in uscita dalla classe V della scuola primaria e in entrata nelle scuola secondaria di I grado, da somministrare come prova d uscita valida per la certificazione delle competenze della primaria e come prova d ingresso per la secondaria di I grado: un Viaggio a Roma. Nel suddetto compito verranno coinvolte tutte le discipline nelle quali si chiederà il raggiungimento di alcune competenze disciplinari. Compilazione di una griglia di osservazione per ogni singolo alunno che terrà conto: autonomia, relazione, partecipazione, responsabilità, flessibilità, consapevolezza. Ogni alunno svolgerà un autobiografia che tenga conto degli aspetti che lo hanno più coinvolto, delle eventuali difficoltà incontrate, delle situazioni relazionali ed emozionali vissute durante lo svolgimento di tale compito.
20 Al termine del compito di realtà saranno valutate ed autovalutate (attraverso una griglia specifica) le seguenti competenze: 1) Capacità di organizzare il proprio apprendimento; 2) Capacità di progettare 3) Capacità di comunicare (comprendere messaggi e rappresentare fenomeni) 4) Capacità di collaborare e partecipare 5) Capacità di agire in modo autonomo 6) Capacità di risolvere situazioni problematiche 7) Capacità di acquisire ed interpretare informazioni Un compito in situazione ogni anno permetterà di lavorare in vista della certificazione delle competenze in uscita dal primo ciclo. «Secondo il nostro parere è molto importante effettuare una didattica per competenze sia disciplinare che interdisciplinare in tutti gli ordini di scuola, il che significa che anche la scuola secondaria di II grado debba modificare la propria didattica. Pertanto sarebbero propedeutici degli incontri di continuità tra gli insegnanti dei tre gradi».
21 GRAZIE
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