IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELIBERA
|
|
- Luciano Ippolito
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 PIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETÀ E DELLE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE DIRETTAMENTE O INDIRETTAMENTE POSSEDUTE AI FINI DEL CONSEGUIMENTO DELLA RIDUZIONE DELLE STESSE ENTRO IL 31 DICEMBRE 2015 (art. 1, commi 611 e segg. di cui alla legge 23 dicembre 2014, n. 190) Deliberazione n. 41/ Adunanza Ordinaria del 18 marzo 2015 IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESO ATTO dell istruttoria svolta dalla Commissione Programmazione, Bilancio e Centro Residenziale; VISTO lo Statuto di Ateneo (Aggiornato al decreto rettorale 1 aprile 2014, n. 608, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 118 del 23 maggio 2014) ed in particolare l Art Partecipazione a Organismi Privati; VISTA la Legge di stabilità del 2015 (Legge 23 dicembre 2014, n. 190 pubblicata in Gazzetta Ufficiale 29 dicembre 2014, n. 300) in particolare, per ciò che concerne le società partecipate, l art. 1, commi 611 e segg.; VISTA la relazione rassegnata dal Dirigente del Settore Speciale Gestione Partecipazioni Societarie e Consortili Fiscalità di Ateneo, Dott. Alfredo Mesiano, alla Commissione Programmazione, Bilancio e Centro Residenziale; VISTO il parere favorevole della Commissione Programmazione, Bilancio e Centro Residenziale nella seduta del 16/03/2015; RILEVATA la presenza, negli adempimenti di cui al citato art. 1, commi 611 e segg. della Legge di stabilità 2015, di elementi che necessitano di maggiore approfondimento e di eventuali chiarimenti da parte degli Organismi competenti; RITENUTO tuttavia, necessario, ottemperare agli obblighi di cui alla suddetta norma entro i termini stabiliti al comma 612 del predetto art. 1 di cui alla Legge 23 dicembre 2014, n. 190; DELIBERA
2 di adottare il processo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, per come riportato nell apposita relazione tecnica allegata al presente verbale, di cui costituisce parte integrante. Il suddetto processo dovrà prevedere: 1) l avvio immediato di una attività di screening di tutte gli enti partecipati da UNICAL al fine di stilare un elenco dei consorzi e delle società partecipate dal quale emerga un giudizio in termini di ritorni attesi da attività di ricerca (ovvero attività, comunque, riconducibili alla mission istituzionale dell Ateneo). A seguito della definizione di una griglia di interesse, si procederà con il recesso (ovvero la cessione della quota societaria detenuta, qualora il recesso sia inattuabile per legge) da tutti quegli enti che comportano per l UNICAL uscite maggiori rispetto alle entrate nel caso in cui, però, tale disavanzo non sia opportunamente controbilanciato dai suddetti ritorni attesi per l Ateneo in termini di progetti, sinergie, occupazione, ecc. che possano giustificare, pertanto, il perdurare della detenzione della partecipazione; 2) fermo restando le azioni di cui al punto precedente, il recesso (ovvero la cessione della quota societaria detenuta, qualora il recesso sia inattuabile per legge) da quegli enti partecipati nei quali l Ateneo non disponga, allo stato attuale, di alcun referente e nessuno sia individuabile come tale ovvero dia la propria disponibilità ad esserlo; tale assenza, infatti, potrebbe costituire un sintomo di basso interesse (atteso, ovviamente, che la partecipazione societaria non si configura come immobilizzazione finanziaria per fini meramente speculativi) per ciò che concerne le attività promosse dagli enti in questione; 3) il recesso (ovvero la cessione della quota societaria detenuta, qualora il recesso sia inattuabile per legge) da quei consorzi/società che siano similari (per oggetto sociale/attività espletate/ecc.) ad altri enti in cui, tuttavia, l Ateneo partecipi in quest ultimi con risultati (in termini di risultati di ricerca/finanziamenti indiretti/occupazione/ecc.) maggiori rispetto ai primi. La presente delibera, approvata seduta stante, diviene immediatamente esecutiva.
3 RELAZIONE TECNICA ALLEGATA AL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE L Università della Calabria, in conformità a quanto stabilito all Art. 1.6 dello Statuto di Ateneo (Aggiornato al decreto rettorale 1 aprile 2014, n. 608, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 118 del 23 maggio 2014) 1, detiene partecipazioni in 46 Enti di cui 24 sono consorzi e 22 sono società di capitali; a loro volta, queste ultime sono così costituite: - 1 nella forma di Società Consortile per Azioni (S.C.p.A.); - 15 nella forma di Società Consortili a Responsabilità Limitata (S.C. a R.L.); - 6 nella forma di Società a Responsabilità Limitata (S.R.L.). La Legge di stabilità del 2015 (Legge 23 dicembre 2014, n. 190 pubblicata in Gazzetta Ufficiale 29 dicembre 2014, n. 300) 2 in particolare, per ciò che concerne le 1 Art. 1.6 Partecipazione a organismi privati 1. L Università della Calabria può partecipare a società o altre forme associative di diritto privato per lo svolgimento di attività strumentali alle attività didattiche e di ricerca o comunque utili per il conseguimento dei propri fini istituzionali. 2. Le modalità di partecipazione dell Università della Calabria sono definite da un apposito Regolamento e, fatta eccezione per gli spin-off della stessa Università e per gli spin-off accademici, entrambi disciplinati da apposito Regolamento, devono rispondere ai seguenti principi: a) attestazione del livello universitario dell attività svolta a opera di un comitato scientifico composto in maggioranza da professori e ricercatori universitari, di cui almeno uno di altro Ateneo italiano o straniero, la cui specifica competenza nelle attività svolte sia congiuntamente riconosciuta dall Ateneo e dall organismo partecipato; b) disponibilità delle risorse finanziarie o organizzative; c) destinazione a finalità istituzionali di eventuali dividendi spettanti all Ateneo; d) espressa previsione di patti parasociali a salvaguardia dell Università della Calabria in occasione di aumenti di capitale; e) limitazione del concorso dell Ateneo, nel ripiano delle eventuali perdite, alla quota di partecipazione. 3. La collaborazione dell Università della Calabria può essere costituita dal comodato di beni, mezzi o strutture, con oneri a carico del comodatario. 4. La licenza onerosa o gratuita del marchio, a titolo di locazione o di conferimento in società di merchandising, ferma in ogni caso la salvaguardia del prestigio dell Ateneo, deve essere appositamente autorizzata dal Consiglio di Amministrazione. 5. Degli organismi pubblici o privati cui l Università della Calabria partecipa, così come dei rappresentanti nominati, è tenuto completo e aggiornato elenco a cura del Direttore Generale. L elenco è consultabile da chiunque sia interessato Fermo restando quanto previsto dall'articolo 3, commi da 27 a 29, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e successive modificazioni, e dall'articolo 1, comma 569, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, e successive modificazioni, al fine di assicurare il coordinamento della finanza pubblica, il contenimento della spesa, il buon andamento dell'azione amministrativa e la tutela della concorrenza e del mercato, le regioni, le province autonome di Trento e di Bolzano, gli enti locali, le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, le universita' e gli istituti di istruzione universitaria pubblici e le autorita' portuali, a decorrere dal 1º gennaio 2015, avviano un processo di razionalizzazione delle societa' e delle partecipazioni societarie
4 società partecipate (art. 1, comma 611 e segg.) prevede che anche le Università a decorrere dal 1º gennaio 2015, avviano un processo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, in modo da conseguire la riduzione delle stesse entro il 31 dicembre 2015, anche tenendo conto dei seguenti criteri: - a) eliminazione delle società e delle partecipazioni societarie non indispensabili al perseguimento delle proprie finalità istituzionali, anche mediante messa in liquidazione o cessione; - b) soppressione delle società che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti; direttamente o indirettamente possedute, in modo da conseguire la riduzione delle stesse entro il 31 dicembre 2015, anche tenendo conto dei seguenti criteri: a) eliminazione delle societa' e delle partecipazioni societarie non indispensabili al perseguimento delle proprie finalita' istituzionali, anche mediante messa in liquidazione o cessione; b) soppressione delle societa' che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti; c) eliminazione delle partecipazioni detenute in societa' che svolgono attivita' analoghe o similari a quelle svolte da altre societa' partecipate o da enti pubblici strumentali, anche mediante operazioni di fusione o di internalizzazione delle funzioni; d) aggregazione di societa' di servizi pubblici locali di rilevanza economica; e) contenimento dei costi di funzionamento, anche mediante riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo e delle strutture aziendali, nonche' attraverso la riduzione delle relative remunerazioni I presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, i presidenti delle province, i sindaci e gli altri organi di vertice delle amministrazioni di cui al comma 611, in relazione ai rispettivi ambiti di competenza, definiscono e approvano, entro il 31 marzo 2015, un piano operativo di razionalizzazione delle societa' e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, le modalita' e i tempi di attuazione, nonche' l'esposizione in dettaglio dei risparmi da conseguire. Tale piano, corredato di un'apposita relazione tecnica, e' trasmesso alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei conti e pubblicato nel sito internet istituzionale dell'amministrazione interessata. Entro il 31 marzo 2016, gli organi di cui al primo periodo predispongono una relazione sui risultati conseguiti, che e' trasmessa alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei conti e pubblicata nel sito internet istituzionale dell'amministrazione interessata. La pubblicazione del piano e della relazione costituisce obbligo di pubblicita' ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2013, n Le deliberazioni di scioglimento e di liquidazione e gli atti di dismissione di societa' costituite o di partecipazioni societarie acquistate per espressa previsione normativa sono disciplinati unicamente dalle disposizioni del codice civile e, in quanto incidenti sul rapporto societario, non richiedono ne' l'abrogazione ne' la modifica della previsione normativa originaria Nell'attuazione dei piani operativi di cui al comma 612 si applicano le previsioni di cui all'articolo 1, commi da 563 a 568-ter, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, e successive modificazioni, in materia di personale in servizio e di regime fiscale delle operazioni di scioglimento e alienazione. Le disposizioni del comma 568-bis dell'articolo 1 della legge n. 147 del 2013 si applicano anche agli atti finalizzati all'attuazione dei predetti piani operativi deliberati entro il 31 dicembre 2015.
5 - c) eliminazione delle partecipazioni detenute in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali, anche mediante operazioni di fusione o di internalizzazione delle funzioni; - d) aggregazione di società di servizi pubblici locali di rilevanza economica; - e) contenimento dei costi di funzionamento, anche mediante riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo delle strutture aziendali, nonche' attraverso la riduzione delle relative remunerazioni. Come si può verificare dalla lettura delle suddette disposizioni, i tempi dettati per addivenire a quanto richiesto dalla normativa risultano essere veramente stringenti, atteso che a seguire - il comma 612 del medesimo articolo della Legge di Stabilità prevede che il Consiglio di Amministrazione (invero la norma fa riferimento agli organi di vertice delle amministrazioni di cui al comma 611, in relazione ai rispettivi ambiti di competenza, quindi sarebbe forse - necessario verificare se la competenza vada estesa anche al Senato Accademico), definisce ed approva, entro il 31 marzo 2015, un piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, le modalità e i tempi di attuazione, nonché l'esposizione in dettaglio dei risparmi da conseguire. Il suddetto piano dovrà essere corredato di un'apposita relazione tecnica e dovrà essere trasmesso alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei Conti nonché pubblicato sul sito internet istituzionale dell'ateneo. Sempre il Consiglio di Amministrazione, entro il 31 marzo 2016, dovrà predisporre una relazione sui risultati conseguiti, da trasmettere anche essa alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei Conti oltre ad essere pubblicata sul sito internet istituzionale. Si sottolinea che, sia la pubblicazione del piano di razionalizzazione che la relazione sui risultati conseguiti costituiscono un preciso obbligo di pubblicità ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 (Trasparenza delle PP.AA.). Da una prima lettura della norma - ed in attesa di eventuali (auspicati) chiarimenti che possano agevolare, nell assolvimento dei predetti adempimenti, le PP.AA. interessate da
6 tali obblighi, si ritiene utile, di seguito, portare all attenzione di codesta Spett.le Commissione alcuni aspetti che meritano maggiori approfondimenti. In primis, si pone in evidenza come la norma in commento parli esclusivamente di società e partecipazioni societarie senza mai utilizzare dei termini più ampi (ad es.: enti ) ovvero altri termini specifici (in particolare: consorzi, associazioni, fondazioni ), pertanto, si dovrebbe concludere che il piano di razionalizzazione dovrebbe essere predisposto al solo fine di pervenire ad una riduzione delle società e/o delle partecipazioni societarie senza dover per questo essere obbligati a prevedere alcuna misura nei confronti dei consorzi (ma anche delle associazioni no-profit e delle fondazioni a cui l Università della Calabria partecipa ). Per quanto invece attiene - nello specifico - le società, posto che uno degli elementi da prendere in considerazione per procedere alla riduzione del parco societario è la mancanza di personale (rectius la presenza di soli amministratori) ovvero la presenza di personale inferiore al numero di amministratori (si noti, per di più, che non vengono considerati per il raffronto eventuali organi di legittimità e/o di controllo, come sindaci e/o revisori), potrebbe divenire fonte di criticità l applicazione della norma alle società spin-off (ancor di più se in fase di start up ); è risaputo, infatti, che in queste situazioni embrionali, l assenza o il numero ridotto di dipendenti è fisiologico e riflette la fase iniziale del ciclo di vita dell impresa. Entrando, poi, nella specifica situazione dell Università della Calabria, si evidenzia che, molti enti partecipati (sia consorzi che società, dunque), proprio al fine di essere in linea con i principi disposti dallo Statuto di Ateneo, prevedono nei loro statuti delle clausole di salvaguardia a favore delle Università che non obbligano la medesima a dover sostenere spese fisse di esercizio in termini di contribuzione annuale, ovvero uscite straordinarie obbligatorie in caso di situazioni specifiche quali: copertura per perdite, formazione di riserve statutarie, aumenti di capitale, ecc.; ci si chiede, pertanto, se sia comunque necessario anche per questi Enti che non comportano oneri a carico del bilancio dell Ateneo procedere con quanto disposto dalla norma in oggetto, atteso che viene, evidentemente, meno la ratio-legis primaria che è quella del contenimento della spesa.
7 Si pone, ancora, in evidenza che, per quanto riguarda le fasi prettamente operative che comportano la formalizzazione degli adempimenti, alcune operazioni - elencate dalla norma come soluzione alla riduzione delle società ossia, la liquidazione e la soppressione, comportano (per legge) scelte collegiali derivanti da deliberazioni assembleari votate a maggioranza dei soci (in molti casi tali maggioranze devono essere addirittura qualificate, pertanto, non è bastevole la semplice maggioranza assoluta). E di tutta evidenza che trattandosi sempre di partecipazioni NON di controllo, l Ateneo non può (se non concertato con gli altri soci) procedere alla liquidazione dell Ente, ma solo (e sempre che ne ricorrano le condizioni di legge e/o di statuto) recedere ovvero cedere la partecipazione detenuta. Inoltre, bisogna considerare il fatto che se si dovesse optare per la volontà di cedere le quote detenute (procedura, tra l altro, avviata per due società consortili: ALESSCO S.C. a R.L. e PIER S.C. a R.L.), anche in questo caso ci troveremmo di fronte ad alcune problematiche da risolvere: bisogna innanzitutto verificare cosa prevede lo statuto dell ente partecipato in tali casi (clausole di prelazione, gradimento, da parte degli altri soci, ecc.); è necessario verificare se la legge impone di indire una gara pubblica per offrire la partecipazione societaria, oppure, trattandosi di adempimento da eseguire a seguito di precisi obblighi di legge, si può superare la necessità di avviare la suddetta procedura ad evidenza pubblica. Non ultime per importanza sono le questioni legate alla tempistica ed alla sanzionabilità per inadempimento, aspetti tra l altro - correlati; per quanto riguarda il termine ultimo per la trasmissione alla Sezione Regionale di controllo della Corte dei Conti nonché la pubblicazione sul sito istituzionale da una prima lettura non sembra emergere un dato chiaro, atteso che il termine del 31 marzo sembra riferirsi alla sola definizione ed approvazione del piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente e/o indirettamente detenute (lo stesso dicasi per la relazione finale sui risultati conseguiti da predisporsi entro il 31 dicembre 2016).
8 La norma, infine, non indica in alcun modo quale siano le sanzioni applicabili in caso di mancata/tardiva predisposizione del piano ovvero mancata/tardiva trasmissione alla Sezione Regionale della Corte dei Conti. Dopo aver portato all attenzione di codesta Spett.le Commissione le suddette criticità, ai fini della predisposizione del piano operativo, si ritiene doveroso evidenziare, altresì, che, alcune società partecipate (così come i consorzi) allo stato attuale non hanno un referente dell Ateneo che si occupi direttamente delle attività dell ente (ovvero per il tramite del Suo Dipartimento e/o Gruppo di Ricerca); si precisa che con il termine referente si vuole indicare un ben individuato soggetto dell Università che intrattiene per la medesima costanti rapporti con l ente partecipato (non è necessario, dunque, che rivesti la qualifica di Amministratore ovvero che abbia cariche/incarichi in seno alla società) e sia in grado appunto di riferire in merito all attività dell ente in questione, sia in termini amministrativi, economici e finanziari che (soprattutto) in termini di ritorni di attività di ricerca. Tale mancanza ha comportato - e tutt oggi comporta - anche una difficile interlocuzione con le suddette partecipate, atteso che gli uffici amministrativi delle medesime sono spesso restii ad inoltrare la usuale documentazione (bilanci, informative, relazioni, ecc.) che possa consentire alla nostra amministrazione di monitorare, in modo adeguato, lo stato di salute economico-finanziaria delle suddette. Inoltre, sempre in considerazione dell assenza di un referente specifico, l attività di detti enti non riverbera i suoi effetti positivi sul socio (UNICAL), mancando il coinvolgimento dell Ateneo nei progetti e nelle attività portate avanti dagli stessi. Infine, bisogna tenere presente che, in alcuni enti l UNICAL possiede quote di partecipazione modeste che sebbene non dovrebbero comportare rischi rilevanti da un punto di vista delle perdite conseguibili dagli enti medesimi (nel caso in cui si dovesse procedere ad un ribaltamento in capo al socio), comportano comunque un appesantimento burocratico per l amministrazione dell ateneo, legato alla gestione di tutti gli adempimenti ormai connessi alle partecipate. Alla luce di quanto disposto dalla legge di stabilità 2015 ed in considerazione delle osservazioni sopra riportate, si ritiene che il piano di razionalizzazione, ai fini della
9 riduzione del numero di partecipazioni, dovrebbe prevedere (o, quanto meno, prendere in considerazione): 1) innanzitutto l avvio immediato di una attività di screening di tutte gli enti partecipati da UNICAL al fine di stilare un elenco dei consorzi e delle società partecipate dal quale emerga un giudizio in termini di ritorni attesi da attività di ricerca (ovvero attività, comunque, riconducibili alla mission istituzionale dell Ateneo). A seguito della definizione di una griglia di interesse si procederà con il recesso (ovvero la cessione della quota societaria detenuta, qualora il recesso sia inattuabile per legge) da tutti quegli enti che comportano per l UNICAL uscite maggiori rispetto alle entrate nel caso in cui, però, tale disavanzo non sia opportunamente controbilanciato dai suddetti ritorni attesi per l Ateneo in termini di progetti, sinergie, occupazione, ecc. che possano giustificare, pertanto, il perdurare della detenzione della partecipazione; 2) fermo restando le azioni di cui al punto precedente, il recesso (ovvero la cessione della quota societaria detenuta, qualora il recesso sia inattuabile per legge) da quegli enti partecipati nei quali l Ateneo non disponga, allo stato attuale, di alcun referente e nessuno sia individuabile come tale ovvero dia la propria disponibilità ad esserlo; tale assenza, infatti, potrebbe costituire un sintomo di basso interesse (atteso, ovviamente, che la partecipazione societaria non si configura come immobilizzazione finanziaria per fini meramente speculativi) per ciò che concerne le attività promosse dagli enti in questione; 3) il recesso (ovvero la cessione della quota societaria detenuta, qualora il recesso sia inattuabile per legge) da quei consorzi/società che siano similari (per oggetto sociale/attività espletate/ecc.) ad altri enti in cui, tuttavia, l Ateneo partecipi in quest ultimi - con risultati (in termini di risultati di ricerca/finanziamenti indiretti/occupazione/ecc.) maggiori rispetto ai primi.
Piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie dell Ente
Piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie dell Ente Premessa La Legge di Stabilità per il 2015 (legge 23 dicembre 2014 n. 190) ha imposto agli enti locali l avvio
DettagliCOMUNE DI SPILAMBERTO PROVINCIA DI MODENA
COMUNE DI SPILAMBERTO PROVINCIA DI MODENA OGGETTO: Relazione sui risultati conseguiti in attuazione del Piano operativo di razionalizzazione r delle società e delle partecipazioni societarie direttamente
DettagliREPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI
Deliberazione n. 19/2015/VSG REPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI SEZIONE DI CONTROLLO PER LA REGIONE TRENTINO-ALTO ADIGE/SÜDTIROL SEDE DI TRENTO composta dai Magistrati: Diodoro VALENTE Gianfranco POSTAL
DettagliPIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETA E DELLE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE DIRETTAMENTE E INDIRETTAMENTE POSSEDUTE DAL COMUNE
PIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETA E DELLE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE DIRETTAMENTE E INDIRETTAMENTE POSSEDUTE DAL COMUNE ex art. 1 comma 612 della legge n. 190/2014 Premessa La legge n.
DettagliRELAZIONE TECNICA AL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETA PARTECIPATE DEL COMUNE DI CARPIANO
RELAZIONE TECNICA AL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETA PARTECIPATE DEL COMUNE DI CARPIANO PREMESSA Dopo il Piano Cottarelli, il documento dell agosto 2014 con il quale l allora commissario straordinario
DettagliCOMUNE DI CONFLENTI (PROVINCIA DI CATANZARO)
COMUNE DI CONFLENTI (PROVINCIA DI CATANZARO) COPIA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N 4 del 30/4/2015 Oggetto: RICOGNIZIONE MANTENIMENTO PARTECIPATE COMUNALI ART. 3, COMMI 27 E 28, LEGGE 24/12/2007,
Dettagli1. PREMESSA. I criteri generali cui si deve ispirare il processo di razionalizzazione sono i seguenti:
Piano operativo di razionalizzazione delle società partecipate e delle partecipazioni societarie (Articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014) 1. PREMESSA La L. 23.12.2014, n. 190 (Legge di stabilità
DettagliProvincia di Torino VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE
Comune di Moncenisio Provincia di Torino COPIA VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 8 OGGETTO: ADOZIONE PIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETA PARTECIPATE E DELLE PARTECIPAZIONI
DettagliREPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI
Deliberazione n. 18/2015/VSG REPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI SEZIONE DI CONTROLLO PER IL TRENTINO-ALTO ADIGE/SÜDTIROL SEDE DI TRENTO composta dai Magistrati: Diodoro VALENTE Gianfranco POSTAL Massimo
DettagliDELIBERAZIONE N. DEL POLITICHE DEL BILANCIO, PATRIMONIO E DEMANIO POLITICHE DEL TERRITORIO, MOBILITA, RIFIUTI
REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 281 16/06/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 8792 DEL 04/06/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: PROGRAM. ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO Area: SOCIETA'
DettagliModificato con deliberazione C.C. n. 92 del 10.09.2015 I N D I C E
Regolamento per la pubblicità e la trasparenza dello stato patrimoniale dei titolari di incarichi politici e per la disciplina del procedimento sanzionatorio per la applicazione delle sanzioni specifiche
DettagliCOMUNE DI MALNATE Provincia di Varese
COMUNE DI MALNATE Provincia di Varese DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 19 Reg. Deliberazioni OGGETTO: BANCA POPOLARE ETICA SOCIETA' COOPERATIVA PER AZIONI- DISMISSIONE DELLA PARTECIPAZIONE SOCIETARIA
DettagliIl Ministro dello Sviluppo Economico. il Ministro dell Economia e delle Finanze. di concerto con
Il Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze MISURA E MODALITÀ DI VERSAMENTO DEL CONTRIBUTO DOVUTO DAI SOGGETTI OPERANTI NEL SETTORE POSTALE ALL AUTORITÀ
DettagliREPUBBLICA ITALIANA. Regione Siciliana PRESIDENZA DELLA REGIONE IL PRESIDENTE
D.P. n. 553/Gab REPUBBLICA ITALIANA Regione Siciliana PRESIDENZA DELLA REGIONE IL PRESIDENTE VISTO VISTA VISTA VISTO VISTA VISTA VISTO VISTA lo Statuto della Regione Siciliana; la Legge Regionale 29 dicembre
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994
DettagliPiano di razionalizzazione delle società partecipate e delle partecipazioni societarie (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014)
C O M U N E d i S A N T O S T E F A N O D I C A M A S TRA Provincia di Messina C I T T A D E L L E C E R A M I C H E Piano di razionalizzazione delle società partecipate e delle partecipazioni societarie
DettagliCOMUNE DI SAN MAURO CASTELVERDE PROVINCIA DI PALERMO
COMUNE DI SAN MAURO CASTELVERDE PROVINCIA DI PALERMO PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETÀ PARTECIPATE E DELLE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE ANNO 2015 (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014)
DettagliPIANO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETÀ E DELLE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE
ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO N. 7 DEL 23-4-2015 CITTÀ DI AVIGLIANO (Provincia di Potenza) PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETÀ E DELLE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE (art. 1, commi 611-614,
DettagliDelega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca - - Art. 1. Art. 1.
DISEGNO DI LEGGE presentato dal Ministro dell università e della ricerca (MUSSI) di concerto col Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione (NICOLAIS) e col Ministro dell economia
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS
DELIBERAZIONE 31 OTTOBRE 2012 449/2012/A/EFR STIPULA DI CONVENZIONE CON LA SOCIETÀ RICERCA SUL SISTEMA ENERGETICO S.P.A., PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ A SUPPORTO DELLA VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DEI
DettagliPIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETÀ PARTECIPATE
PIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETÀ PARTECIPATE (Art. 1 comma 611 Legge n. 190/2014) RELAZIONE TECNICA PREMESSA Il coordinamento della finanza pubblica, il contenimento della spesa, il buon
DettagliComune di Golasecca GIUNTA COMUNALE VERBALE DI DELIBERAZIONE N.42 DEL 19/03/2016
Copia Comune di Golasecca PROVINCIA DI VARESE GIUNTA COMUNALE VERBALE DI DELIBERAZIONE N.42 DEL 19/03/2016 OGGETTO: APPROVAZIONE RELAZIONE A CONSUNTIVO ANNO 2016 DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETÀ PARTECIPATE
DettagliPiano operativo di razionalizzazione delle partecipazioni societarie (Art. 1 commi 611 e seguenti della Legge di Stabilità per il 2015)
Settore Servizi Amministrativi Ufficio Partecipate Piano operativo di razionalizzazione delle partecipazioni societarie (Art. 1 commi 611 e seguenti della Legge di Stabilità per il 2015) 1. PREMESSA Il
DettagliPIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETÀ PARTECIPATE (Art. 1 comma 611 Legge n. 190/2014)
PIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETÀ PARTECIPATE (Art. 1 comma 611 Legge n. 190/2014) RELAZIONE TECNICA PREMESSA Il coordinamento della finanza pubblica, il contenimento della spesa, il buon
DettagliCOMUNE DI MONTEPULCIANO (Provincia di Siena) Settore AA.GG.
Settore AA.GG. Piano operativo di razionalizzazione delle partecipazioni societarie (Art. 1 commi 611 e seguenti della Legge di Stabilità per il 2015) 1. LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO RELAZIONE La Legge
Dettagli1. Motivazioni per le quali è richiesta l autorizzazione per l acquisto e la disposizione di azioni proprie
Assemblea ordinaria 8 maggio 2012 Relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione Punto 8 all ordine del giorno Autorizzazione all acquisto e alla disposizione di azioni proprie; delibere inerenti
DettagliREGOLAMENTO PER L ADEGUAMENTO AI PRINCIPI GENERALI DI RAZIONALIZZAZIONE E CONTENIMENTO DELLA SPESA DELL AUTOMOBILE CLUB ASCOLI PICENO FERMO
REGOLAMENTO PER L ADEGUAMENTO AI PRINCIPI GENERALI DI RAZIONALIZZAZIONE E CONTENIMENTO DELLA SPESA DELL AUTOMOBILE CLUB ASCOLI PICENO FERMO Adottato con Delibera del Consiglio Direttivo del 18/12/2013
DettagliCOMUNE DI SINNAI PROVINCIA DI CAGLIARI
COMUNE DI SINNAI PROVINCIA DI CAGLIARI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N 10 Data 30/03/2015 OGGETTO: Ricognizione delle partecipazioni societarie detenute dal Comune di Sinnai e approvazione del Piano
DettagliREGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA COPERTURA DI POSTI DI PROFESSORE STRAORDINARIO A TEMPO DETERMINATO
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA COPERTURA DI POSTI DI PROFESSORE STRAORDINARIO A TEMPO DETERMINATO Emanato con D.R. n. 12096 del 5.6.2012 Pubblicato all Albo Ufficiale dell Ateneo l 8 giugno 2012 In
DettagliCOMUNE DI COMISO Provincia di Ragusa. Piano di razionalizzazione delle società partecipate (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014)
COMUNE DI COMISO Provincia di Ragusa Piano di razionalizzazione delle società partecipate (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014) Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 41
DettagliCAPO I - PARTE GENERALE. Art. 1 Oggetto
1 REGOLAMENTO RELATIVO ALLA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI TRASFERIMENTO E DI MOBILITA INTERNA PER LA COPERTURA DEI POSTI VACANTI DI PROFESSORE ORDINARIO, DI PROFESSORE ASSOCIATO E DI RICERCATORE, AI SENSI
DettagliRegolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare
Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...
DettagliD.P.C.M. 29 settembre 2004, n. 295 (1).
D.P.C.M. 29 settembre 2004, n. 295 (1). Regolamento recante modalità di riconoscimento dei titoli post-universitari considerati utili ai fini dell'accesso al corsoconcorso selettivo di formazione dirigenziale,
DettagliMinistero delle Attività Produttive
Ministero delle Attività Produttive DIREZIONE GENERALE PER IL COORDINAMENTO DEGLI INCENTIVI ALLE IMPRESE COMMISSIONE PER LA DETERMINAZIONE DELLA DIMENSIONE AZIENDALE AI FINI DELLA CONCESSIONE DI AIUTI
DettagliCapo I - PARTE GENERALE
Regolamento delle procedure di trasferimento e di mobilità interna dei professori ordinari, dei professori associati e dei ricercatori, ai sensi degli artt. 1, comma II, e 3 della legge 3 luglio 1998,
Dettagli1. Motivazioni per le quali è richiesta l autorizzazione al compimento di operazioni su azioni proprie
3. Autorizzazione all acquisto e alla disposizione di azioni ordinarie proprie ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile e dell art. 132 del D.Lgs. 58/1998 e relative
DettagliNUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO
NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO TITOLO I - FUNZIONI E ORGANI Articolo 1 (Funzioni) 1.1 La Cassa conguaglio per il settore elettrico,
DettagliDISEGNO DI LEGGE Approvato dal Senato della Repubblica
Deleghe al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per l impiego, di incentivi all occupazione, di
DettagliOggetto: Regolamento interno delle procedure di trasferimento e di mobilita interna dei professori e ricercatori - modifica.
DECRETO N. 1099 /Prot. N. 22837/I-3 Div. Affari Istituzionali Sez. Pers. Doc. Oggetto: Regolamento interno delle procedure di trasferimento e di mobilita interna dei professori e ricercatori - modifica.
Dettagli*** Proposta di assistenza e supporto operativo per redazione di un piano di razionalizzazione e riorganizzazione delle società partecipate COMUNE DI
Proposta di assistenza e supporto operativo per redazione di un piano di razionalizzazione e riorganizzazione delle società partecipate *** COMUNE DI QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO L approvazione della
DettagliPIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETÀ E DELLE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE
Parco Regionale delle Alpi Apuane PIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETÀ E DELLE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE Allegato A alla deliberazione del Consiglio direttivo n. 1 dell 11 marzo 2016 Indice
DettagliRisposta dell Associazione Bancaria Italiana al documento di consultazione CONSOB
Risposta dell Associazione Bancaria Italiana al documento di consultazione CONSOB Comunicazione in materia di informazione da fornire al pubblico in relazione alle indennità e benefici riconosciuti ad
DettagliMinistero dell Interno
ALLEGATO ALLA CIRCOLARE - FL 7/2012 LINEE GUIDA PER L ISCRIZIONE DEI REVISORI DEI CONTI DEGLI ENTI LOCALI nell elenco, di cui al Decreto del Ministro dell Interno 15 febbraio 2012, n. 23, recante il Regolamento
DettagliSchema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante: Attuazione del principio della valutazione tra pari per la selezione dei
Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante: Attuazione del principio della valutazione tra pari per la selezione dei progetti di ricerca ai sensi dell articolo 20, comma 1, della
DettagliART. 2 Programmazione
REGOLAMENTO RELATIVO ALLA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI TRASFERIMENTO E DI MOBILITA INTERNA PER LA COPERTURA DEI POSTI VACANTI DI PROFESSORE ORDINARIO, DI PROFESSORE ASSOCIATO E DI RICERCATORE DELL UNIVERSITA
DettagliAZIENDA SPECIALE CONSORTILE PER I SERVIZI ALLA PERSONA PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA
AZIENDA SPECIALE CONSORTILE PER I SERVIZI ALLA PERSONA PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione n.41/2014 INDICE PREMESSA... 3 1. LE PRINCIPALI
DettagliREGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI E SUSSIDI FINANZIARI
REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI E SUSSIDI FINANZIARI ART. 1 PREMESSA 1) Il Consiglio Direttivo può concedere contributi a favore di Enti ed Associazioni pubbliche e private ove
DettagliCONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE
CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA Divisione Personale Docente Ufficio Professori Ordinari e Associati
Decreto Rettorale n. 1/2007 OGGETTO: Regolamento d Ateneo sulle modalità di trasferimento, mobilità interna, cambiamento di Settore Scientifico Disciplinare e chiamata degli idonei per posti di Professore
DettagliRegolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.
Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa
Dettagli1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA
INTRODUZIONE: 1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA 1. IL PROCEDIMENTO DI ELABORAZIONE E ADOZIONE. 2. IL FLUSSO
DettagliCOMUNE DI CASALGRANDE. Provincia di Reggio Emilia N 24 DEL 31/03/2015
Reg. Pubbl. N. 80 COMUNE DI CASALGRANDE Provincia di Reggio Emilia ESTRATTO DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE COPIA N 24 DEL 31/03/2015 OGGETTO: PIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETA'
DettagliIl Ministro dello Sviluppo Economico
Il Ministro dello Sviluppo Economico Visto la legge 15 aprile 1886, n. 3818, recante la disciplina della costituzione legale delle società di mutuo soccorso (in seguito SMS), modificata dall art. 23 D.L.
DettagliMinistero dello Sviluppo Economico
Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER GLI INCENTIVI ALLE IMPRESE IL DIRETTORE GENERALE VISTO il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto
DettagliRELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI AMMINISTRATORI
RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI AMMINISTRATORI Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli articoli 2357 e 2357 ter del codice civile. ASSEMBLEA DEGLI
DettagliRegione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 14/10/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 82 - Supplemento n.
Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 7 ottobre 2014, n. 647 Istituzione dell'osservatorio regionale per l'attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56 «Disposizioni
DettagliCamfin S.p.A. Assemblea degli Azionisti del 14 maggio 2013. Acquisto e disposizione di azioni proprie
Camfin S.p.A. Assemblea degli Azionisti del 14 maggio 2013 Acquisto e disposizione di azioni proprie Relazione illustrativa degli Amministratori e proposte di deliberazione CAMFIN Società per Azioni Sede
DettagliCAPE LISTED INVESTMENT VEHICLE IN EQUITY S.P.A.
CAPE LISTED INVESTMENT VEHICLE IN EQUITY S.P.A. www.capelive.it RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULLE PROPOSTE CONCERNENTI LE MATERIE POSTE AL QUARTO PUNTO ALL ORDINE DEL GIORNO DELLA ASSEMBLEA
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Circolare n. 25 Prot. AOODPIT/Reg.Uff./509 Roma, 2 marzo 2009 Al Direttore Generale per il personale della scuola SEDE Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI e, p.c. Al Gabinetto
DettagliDATALOGIC S.P.A. RELAZIONE ALL ASSEMBELA DEGLI AZIONISTI
DATALOGIC S.P.A. RELAZIONE ALL ASSEMBELA DEGLI AZIONISTI ACQUISTO E DISPOSIZIONE DI AZIONI PROPRIE DELIBERAZIONI INERENTI E CONSEGUENTI Consiglio di Amministrazione 1 aprile 2016 Signori Azionisti, l Assemblea
DettagliPOLITECNICO DI MILANO
Registrato il 20.8.2003 Reg. 3 Fog. 185 N. 332/AG POLITECNICO DI MILANO IL RETTORE VISTO il Regolamento per l'amministrazione, la Finanza e la Contabilità; VISTO lo Statuto del Politecnico di Milano; VISTO
DettagliCONVENZIONE PER LO SVOLGIMENTO ASSOCIATO DI FUNZIONI COMUNALI
Comune di Bellino Comune di Brossasco Comune di Costigliole Saluzzo Comune di Frassino Comune di Isasca Comune di Melle Comune di Valmala Comune di Venasca CONVENZIONE PER LO SVOLGIMENTO ASSOCIATO DI FUNZIONI
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A
PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.
DettagliAlbo Comunale delle Associazioni Regolamento
COMUNE DI NICOTERA Prroviinciia dii Viibo Valenttiia REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI Nicotera 01 Marzo 2013 1 Albo Comunale delle Associazioni Regolamento Premesso che: L articolo 3, dello
Dettagliconcernente la proposta di autorizzazione all acquisto e all alienazione di azioni Signori Azionisti,
Relazione del Consiglio di Amministrazione all Assemblea in sede ordinaria convocata per il giorno 29 aprile 2013 in merito al punto n. 4) dell ordine del giorno, concernente la proposta di autorizzazione
DettagliAzienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA La trasparenza è uno strumento per il controllo diffuso da parte dei cittadini dell attività amministrativa e un elemento dell azione di prevenzione
DettagliCOPIA Verbale di deliberazione del Giunta Comunale n. 28
CODICE ENTE COMUNE DI DELIBERAZIONE N. 28 CERVA DATA 28/04/2016 PROVINCIA DI CATANZARO COPIA Verbale di deliberazione del Giunta Comunale n. 28 OGGETTO: Adozione misure di contenimento dei costi per acquisto,
DettagliDI COLLAZZONE. Provincia di Perugia. Piazza Jacopone, 6 RELAZIONE PIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE
COMUNE DI COLLAZZONE Provincia di Perugia Piazza Jacopone, 6 RELAZIONE PIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETA E DELLE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Il comma 611
DettagliCIRCOLARE N. 16/E. Roma, 22 aprile 2005. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso
CIRCOLARE N. 16/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 22 aprile 2005 OGGETTO: Rideterminazione del valore dei terreni e delle partecipazioni. Articolo 1, comma 376 e comma 428 della Legge
Dettagli4 Punto. Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00. Parte ordinaria
Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00 Parte ordinaria 4 Punto Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato
DettagliPirelli & C. S.p.A. Relazioni all Assemblea del 13 maggio 2013
Pirelli & C. S.p.A. Relazioni all Assemblea del 13 maggio 2013 Relazione illustrativa degli Amministratori sulla proposta di autorizzazione all acquisto e all alienazione di azioni proprie ai sensi dell
DettagliLA RESPONSABILITA SOLIDALE NEI CONTRATTI DI APPALTO
LA RESPONSABILITA SOLIDALE NEI CONTRATTI DI APPALTO In questa Circolare 1. Premessa 2. La responsabilità solidale fiscale 3. La responsabilità solidale retributiva / contributiva 1. PREMESSA Come noto
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS
DELIBERAZIONE 22 MARZO 2012 102/2012/R/EEL DISPOSIZIONI PER LA CONSULTAZIONE DELLO SCHEMA DI PIANO DECENNALE DI SVILUPPO DELLA RETE DI TRASMISSIONE NAZIONALE, PREDISPOSTO DAL GESTORE DEL SISTEMA ENERGETICO
Dettaglisu proposta dell Assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali, Antonio Fosson;
LA GIUNTA REGIONALE Richiamato il decreto legislativo n. 541 del 30 dicembre 1992 recante Attuazione della direttiva 92/28/CEE concernente la pubblicità dei medicinali per uso umano ; richiamato il decreto
DettagliVERBALE DI DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SETTORE
COPIA Determinazione n. 147 del 11/03/2013 N. registro di area 17 VERBALE DI DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SETTORE Assunta nel giorno 11/03/2013 da Laura Dordi Responsabile del Settore ECONOMICO
DettagliUNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DEL SANNIO PER L EROGAZIONE DI CONTRIBUTI DESTINATI ALL ORGANIZZAZIONE DI CONVEGNI SCIENTIFICI E PER LA CONCESSIONE DEL LOGO E
DettagliPREMESSE ART. 1 DEFINIZIONI
Pag 1 di 6 PREMESSE Richiamata la normativa vigente in materia di stage o tirocini formativi e d orientamento ed in particolare la Circolare del Ministero del Lavoro-Direzione generale impiego n 92 del
DettagliE U R O T E C H S. P. A.
E U R O T E C H S. P. A. SED E IN AMARO (UD) VIA F RAT ELLI SOLARI, 3/A CODICE FISCALE 01791330309 ISCRITTA AL REGIST RO IMPRESE DI UDIN E AL N. 01791330309 CAPITALE SO CIALE IN EURO 8.878.946,00 I.V.
DettagliRegione Siciliana Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità L'ASSESSORE
foglio n. 1 DECRETO n. 38 /GAB Istituzione presso la della commissione d'esame per l'accesso alla professione di trasportatore su strada di persone, di cui al decreto legislativo 22 dicembre 2000, n. 395
DettagliPiano operativo di razionalizzazione delle società partecipate e delle partecipazioni societarie
COMUNE DI CELLA MONTE Piano operativo di razionalizzazione delle società partecipate e delle partecipazioni societarie (Articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014) Pag. 1 di 6 INDICE 1. Premessa
DettagliREGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA
REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA Art. 1 - Finalità, durata, e modalità di assegnazione 1. La
DettagliART. 1. (Denominazione e sede) E costituita, nel rispetto del Codice Civile e della normativa
STATUTO DELL'ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE "BERICO ASSI- STENZA", CON SEDE IN BRENDOLA. ART. 1 (Denominazione e sede) E costituita, nel rispetto del Codice Civile e della normativa in materia, l associazione
DettagliUNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016
Allegato 2 DGU 5/2014 UNIONE BASSA REGGIANA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 1. PREMESSA In data 20.4.2013, è entrato in vigore il D.lgs. 14.3.2013
DettagliSchema di decreto del Ministro dello sviluppo economico.2013, n..
Schema di decreto del Ministro dello sviluppo economico.2013, n.. Regolamento recante la definizione del «contratto base» di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione
DettagliRoma, 19 novembre 2014
RISOLUZIONE N. 102/E Direzione Centrale Normativa Roma, 19 novembre 2014 OGGETTO: Consulenza giuridica L obbligo di tracciabilità previsto dall articolo 25, comma 5, della legge 13 maggio 1999, n. 133,
DettagliParere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.
Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito
DettagliVISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;
Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge
DettagliGLI APPROFONDIMENTI DELL UFFICIO UNICO PER I CONTROLLI INTERNI Aprile 2011
GLI APPROFONDIMENTI DELL UFFICIO UNICO PER I CONTROLLI INTERNI Aprile 2011 In relazione alla pubblicazione di dati personali nei siti web delle pubbliche amministrazioni, in particolare per ciò che concerne
DettagliCOMUNE DI CUNEO DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE DEL SETTORE CONTRATTI E PERSONALE
COMUNE DI CUNEO DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE DEL SETTORE CONTRATTI E PERSONALE N. Proposta 801 del 04/06/2014 OGGETTO: CORSO DI FORMAZIONE PER «ADDETTO AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE» DI CUI AL
DettagliMODIFICHE AL REGOLAMENTO N. 11768/98 IN MATERIA DI MERCATI
MODIFICHE AL REGOLAMENTO N. 11768/98 IN MATERIA DI MERCATI DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE 27 luglio 2006 Le osservazioni al presente documento di consultazione dovranno pervenire entro il 7 agosto 2006 al
DettagliREGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità
REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della
DettagliIL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE
Prestiti ai dipendenti pubblici anche da intermediatori finanziari (Decreto Ministero delle economia e delle Finanze 27.12.2006, n. 313) Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, n. 32, serie generale, del
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato GERARDINI. Disposizioni in materia di raccolta e riciclaggio di pneumatici
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 7594 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato GERARDINI Disposizioni in materia di raccolta e riciclaggio di pneumatici Presentata il 6
DettagliSCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N
SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di
DettagliASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI DI COMPAGNIA ASSICURATRICE UNIPOL S.P.A. DEL 23,24 E 27 APRILE 2007 PARTE ORDINARIA
ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI DI COMPAGNIA ASSICURATRICE UNIPOL S.P.A. DEL 23,24 E 27 APRILE 2007 PARTE ORDINARIA PUNTO N. 2 ALL ORDINE DEL GIORNO Acquisto e disposizione di azioni proprie e della società
DettagliLA GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE - 22/10/2013 - N 741
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE - 22/10/2013 - N 741 Riconoscimento dell equivalenza ai diplomi universitari dell area sanitaria dei titoli del pregresso ordinamento, in attuazione dell articolo 4,
DettagliII.11 LA BANCA D ITALIA
Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria
DettagliNuovi obblighi di comunicazione per le società cooperative
Nuovi obblighi di comunicazione per le società cooperative In ogni numero della rivista trattiamo una questione dibattuta a cui i nostri esperti forniscono una soluzione operativa. Una guida indispensabile
DettagliONLUS e pubblici esercizi, attività polisportive dilettantistiche e commercio su aree pubbliche: i chiarimenti del MISE
CIRCOLARE A.F. N. 34 del 6 Marzo 2014 Ai gentili clienti Loro sedi ONLUS e pubblici esercizi, attività polisportive dilettantistiche e commercio su aree pubbliche: i chiarimenti del MISE Premessa Il Ministero
DettagliDECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 21 dicembre 2012
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 21 dicembre 2012 Adozione della nota metodologica e del fabbisogno standard per ciascun Comune e Provincia, relativi alle funzioni di polizia locale (Comuni),
Dettagli