DISCIPLINARE PER LA PROCEDURA DI GESTIONE DI ESPOSTI E SEGNALAZIONI RELATIVI A MANUFATTI IN CEMENTO-AMIANTO.

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1 COMUNE DI INCISA IN VAL D ARNO PROVINCIA DI FIRENZE DISCIPLINARE PER LA PROCEDURA DI GESTIONE DI ESPOSTI E SEGNALAZIONI RELATIVI A MANUFATTI IN CEMENTO-AMIANTO. Approvato con delibera C.C. n. 63 del Il Segretario Comunale (dott. Roberto Onorati) Incisa in Val d Arno, Dicembre 2011

2 INDICE: 1. OGGETTO 2. CONSIDERAZIONI GENERALI 3. NORMATIVA IN VIGORE 4. PROCEDURE DA ATTIVARE IN PRESENZA DI MANUFATTI IN CEMENTO AMIANTO A SEGUITO DELLE SEGNALAZIONI 5. ATTIVITA DI COMPETENZA DI A.S.L. E A.R.P.A.T. 6. SMONTAGGIO E SMALTIMENTO DEI MANUFATTI IN CEMENTO AMIANTO DI PICCOLE DIMENSIONI 1. OGGETTO Il presente Disciplinare ha per oggetto le Procedure da attivare in presenza di manufatti in cemento amianto a seguito delle segnalazioni dei privati cittadini. 2. CONSIDERAZIONI GENERALI Negli ultimi anni si è verificato un incremento delle segnalazioni, soprattutto da parte di privati cittadini, concernenti la presenza di manufatti in cemento amianto; ciò ha portato ad operare affinché i Sindaci, quali autorità competenti in tema di tutela e protezione della salute della popolazione e della gestione del territorio, con la collaborazione di Arpat e Asl, potessero disporre di una procedura in materia, snella e rispettosa della normativa vigente, utile per la valutazione del rischio in presenza di tali manufatti. A seguito della collaborazione di Arpat e Asl e dei rappresentanti dei Comuni della Provincia di Firenze, sono state definite procedure che, tenendo conto dei vari aspetti, da quelli normativi a quelli tecnici e gestionali, forniscono tempestivi elementi di valutazione dei rischi, nonché adeguate informazioni ai cittadini sui percorsi da seguire nei casi di - Presenza di manufatti in cemento-amianto all esterno di residenze o in aree accessibili al pubblico (ad es. coperture di edifici e annessi, ecc.) - Presenza di manufatti in cemento-amianto all interno di abitazioni o condomini (ad es. serbatoi, canne fumarie, tubazioni, ecc.) Cosa sono amianto e cemento amianto L'amianto (dal greco amiantos- incorruttibile) o asbesto è un minerale la cui caratteristica fondamentale è di essere costituito da fibre molto sottili; è stato utilizzato, fino dall antichità, per le sue particolari caratteristiche di resistenza al fuoco e al calore. Il cemento-amianto, detto anche fibrocemento o, dal nome del più diffuso prodotto commerciale "Eternit ", è un materiale compatto realizzato con una miscela di cemento e fibre di amianto, costituito prevalentemente da crisotilo, ma anche da crocidolite ed amosite, complessivamente in quantità pari a circa il 15% in peso. Il materiale ha un'elevata resistenza alla corrosione, alla temperatura e all usura. La presenza di manufatti in cemento-amianto non costituisce di per sé rischio per la salute dei cittadini e/o per la tutela ambientale (l'amianto non emette radiazioni o gas tossici ed è pericoloso solo quando le fibre di cui è composto vengono inalate.), in quanto il rischio dipende dalla probabilità di una dispersione di fibre di amianto in aria e/o nel suolo. La probabilità della cessione di fibre è a sua volta connessa alla perdita di compattezza del manufatto in cemento amianto che si realizza per una lunga esposizione (alcuni decenni) agli agenti atmosferici e/o per

3 danneggiamento ad opera dell uomo. Se il materiale è in buone condizioni e non viene manomesso è improbabile che esista un pericolo apprezzabile di rilascio di fibre. C è da considerare, oltretutto, che il materiale posto in opera sul nostro territorio ha una vetustà di almeno vent anni dato che dal 1994 non vengono più prodotti e commercializzati materiali con amianto ed è ragionevole supporre, visto che l'uso più massiccio dell'amianto è avvenuto in edilizia, soprattutto nel periodo come cemento-amianto, che la maggior parte dei manufatti abbia un età superiore ai 30 anni. Esiste pertanto un possibile problema di natura sanitaria correlato alla vetustà dei manufatti che deve portare a definire, ai fini della tutela della salute della popolazione, sia all interno dell edificio che nelle immediate vicinanze, la necessità di far procedere i proprietari dei medesimi manufatti, alla valutazione delle condizioni del manufatto per escludere i rischi derivanti dalla dispersione di fibre dovute al cattivo stato di conservazione. 3. NORMATIVA IN VIGORE - Legge 27 marzo 1992, n. 257 "Norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto"; - D.M , "Normative e metodologie di applicazione dell'art. 6, comma 3, e dell'art. 12, comma 2, della legge 27 marzo 1992, n. 257, relativa alla cessazione dell'impiego dell'amianto", che al punto 4a prevede l obbligo di valutazione del potenziale rilascio di fibre del proprietario dell immobile e/o responsabile dell attività che vi si svolge, il quale deve eseguire un programma di controllo e manutenzione al fine di ridurre al minimo l esposizione degli occupanti; - Delibera del Consiglio Regione Toscana n. 102 del che dopo Parte II, punto 9, indica l indice di valutazione delle coperture esterne in cemento amianto applicabile a qualsiasi copertura. Per il calcolo dell indice di può fare riferimento ad altre procedure tecniche indicate sia a livello nazionale sia internazionale. A questo punto, dagli esiti delle valutazioni, il proprietario e/o responsabile dell attività giunge a delineare le modalità di intervento sul manufatto di proprietà; tali interventi non prevedono la manipolazione diretta del materiale, altre attività di trattamento / rimozione; - Regolamento per la gestione dei rifiuti urbani e assimilati approvato con Delibera di C.C. di Incisa in Val d Arno n. 53 del che all Art. 20 Conferimento di materiali inerti e di cemento amianto di origine domestica prevede quanto di seguito riportato: - i materiali inerti e i manufatti dimessi in cemento amianto provenienti da piccoli interventi di manutenzione ordinaria, eseguiti direttamente dall utente domestico nella propria abitazione o pertinenza (box, soffitta o simili) possono essere conferiti direttamente dal medesimo utente presso i centri autorizzati se esistenti sul territorio. - il privato cittadino, che intende eseguire in proprio un intervento di rimozione di manufatti di cemento amianto di piccole dimensioni, deve procedere secondo le specifiche modalità e istruzioni finalizzate alla tutela della salute individuale e collettiva dettate dalla Asl competente e riportate in allegato 3A al presente regolamento. - Il gestore di servizio di raccolta e smaltimento rifiuti può attivare servizi di ritiro a domicilio per gli interventi eseguiti direttamente dal privato cittadino. - In alternativa l utente deve rivolgersi a soggetti, autorizzati dall ente competente in materia per lo svolgimento delle attività di gestione delle suddette tipologie di rifiuti. - È fatto divieto, pertanto, di immettere nei contenitori o conferire con i rifiuti urbani i materiali inerti e di cemento amianto di origine domestica in modo diverso da quello di cui al comma 1.

4 Allegato 3A: informazioni per la rimozione dei manufatti in cemento amianto di piccole dimensioni eseguite dal solo proprietario. Allegato 3B: modello di Dichiarazione del cittadino di rimozione in proprio di piccola quantità di cemento amianto. 4. PROCEDURE DA ATTIVARE IN PRESENZA DI MANUFATTI IN CEMENTO AMIANTO A SEGUITO DI SEGNALAZIONI La presente procedura si applica agli esposti/segnalazioni relativi alla presenza di manufatti in cemento amianto, di proprietà privata (civili, industriali, di servizio) che giungono al Comune da parte di privati cittadini. L Amministrazione Comunale: 1. Riceve la segnalazione La segnalazione, redatta in carta semplice, indirizzata al Sindaco del Comune di Incisa in Val d Arno e al Settore Assetto e Gestione del Territorio - Ufficio Ambiente, dovrà contenere le informazioni necessarie per individuare esattamente il luogo dove è presente il manufatto in cemento amianto e il proprietario / responsabile dello stesso. La segnalazione dovrà essere firmata e dovrà contenere i dati di chi fa la segnalazione. Le segnalazioni anonime non verranno prese in considerazione. 2. Chiede un sopralluogo alla Polizia municipale o all Ufficio Tecnico per confermare l effettiva presenza del manufatto e per verificare l effettiva proprietà. 3. L Ufficio Ambiente, dopo aver ricevuto il rapporto della Polizia Municipale o dell Ufficio Tecnico: a) Invia la segnalazione al PISLL nel caso in cui il manufatto sia presente in strutture adibite ad uso lavorativo; b) richiede per mezzo lettera Raccomandata, al proprietario del manufatto e/o dell immobile, la produzione, entro un tempo stabilito, di idonea valutazione del rischio, resa da un tecnico qualificato iscritto all albo professionale, che dovrà contenere: - il parere sullo stato di manutenzione con l adozione dell Indice di valutazione calcolato secondo quanto stabilito dopo Parte II, punto 9, della Delibera del Consiglio Regione Toscana n. 102 del o in base ad altre procedure tecniche indicate a livello nazionale ed internazionale; - le eventuali azioni manutentive da intraprendere e i tempi di attuazione delle stesse; - la periodicità dei successivi controlli con la produzione della relativa relazione; - il limite di tempo massimo entro il quale si prevede di eseguire la bonifica in caso di bonifica per rimozione; - la valutazione del rischio per gli occupanti l edificio. c) Adotta provvedimenti affinché la proprietà provveda a quanto dichiarato e definisce il tempo massimo entro il quale ogni azione deve essere terminata. d) Adotta i conseguenti provvedimenti impositivi, al fine della tutela della salute pubblica, in caso di mancata attuazione della Proprietà alle richieste di valutazione del manufatto in cemento amianto da parte del Comune. e) Verifica il rispetto dell'attuazione delle azioni, con i relativi tempi, dichiarate nella valutazione inviata dalla Proprietà per: - periodicità dei controlli tecnici qualora il manufatto è in buone condizioni e può essere lasciato nello stato attuale;

5 - interventi manutentivi che non prevedano la manipolazione del manufatto in cemento amianto, e conseguente periodicità di controlli tecnici, qualora il manufatto li richieda; Qualora relativamente ai casi A e B la valutazione evidenzi che l'edificio è utilizzato in ambito lavorativo, la stessa è inviata per competenza alla U.F. PISLL che provvede agli atti successivi. f) Richiede come concordato con ASL ed ARPAT, la verifica di merito di alcune valutazioni secondo percentuali correlate a criteri annualmente concordati. g) Trasmette copia della relazione alla ASL (U.F. Igiene Pubblica di zona e U.F. PISLL) nel caso la verifica tecnica evidenzi che: - il manufatto richiede interventi di bonifica mediante rimozione in sicurezza. 5. ATTIVITA DI COMPETENZA DI A.S.L. E A.R.P.A.T. Attività di competenza della ASL a) Trasmette le segnalazioni giunte ai propri Uffici ai competenti Uffici Comunali, qualora non già in indirizzo, informando per conoscenza l esponente. b) Effettua supporto tecnico al Comune qualora vi siano segnalazioni non rientranti nella presente procedura. c) Effettua verifiche sulle valutazioni tecniche presentate in funzione delle percentuali previsti in appositi accordi d) Gestisce direttamente le segnalazioni provenienti da lavoratori o da cittadini relativamente agli ambienti di lavoro attraverso l U.F. PISLL. Inoltre l'u.f. PISLL, nel caso di interventi di manutenzione o bonifica mediante rimozione in sicurezza: a) Valuta la Notifica o il Piano di Lavoro previsto dalla normativa in vigore (D. Lgs. 81/08 e s.m.i.) che il datore di lavoro dell Impresa incaricata dei lavori, dovrà predisporre. Tale documento fornirà le necessarie garanzie che i lavori sono stati programmati in modo da evitare ogni rischio di esposizione dei lavoratori e per la salvaguardia dell'ambiente esterno. b) Vigila sulla regolarità dei cantieri di bonifica sulla base delle Notifiche o dei Piani di Lavoro pervenuti, nell ambito dell attività programmata. Attività di competenza di ARPAT a) Trasmette la segnalazioni giunte ai propri Uffici ai competenti Uffici Comunali, qualora non già in indirizzo, informando per conoscenza l esponente. b) Effettua verifiche sulle valutazioni tecniche presentate in funzione delle percentuali previsti in appositi accordi c) Effettua supporto tecnico al Comune in relazione alle attività di smaltimento qualora vi siano segnalazioni non rientranti nella presente procedura. 6. SMONTAGGIO E SMALTIMENTO DEI MANUFATTI IN CEMENTO AMIANTO DI PICCOLE DIMENSIONI Nel caso in cui il manufatto di cemento amianto da rimuovere appartenga ad una singola persona fisica privato cittadino iscritto a TIA nel Comune di Incisa in Val d Arno, e sia - di piccole dimensioni: ad esempio cappe aspiranti di modeste dimensioni, tratti di canne fumarie, piccoli cassoni per il deposito dell'acqua, coperture di piccole dimensioni (indicativamente fino ad una superficie 30 mq per un peso di circa 500 kg); - posizionato in un contesto favorevole e cioè tale da non essere necessario lavorare ad altezza superiore ai 2 metri da terra, nel qual caso è assolutamente opportuno per la sicurezza della persona che intende esegue il lavoro affidarsi ad impresa specializzata;

6 è possibile intervenire "in proprio" adottando le procedure ed istruzioni tecniche concordate con AER SpA, con le Unità Funzionali Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro ed Igiene e Sanità Pubblica dell'azienda Sanitaria di Firenze unitamente all ARPAT di Firenze. Il privato cittadino, che non intende eseguire in proprio l intervento di rimozione di manufatti in cemento amianto di piccole dimensioni, deve rivolgersi invece ad una ditta specializzata del settore. Il privato cittadino che intende intervenire in proprio può rivolgersi preventivamente ad AER S.p.A. chiamando il numero verde per - per avere informazioni ed essere ricontattati dal tecnico AER di zona; - recarsi in uno dei punti indicati da AER per ritirare il kit per la rimozione e compilare l'autocertificazione per il successivo inoltro alle U.F. di P.I.S.L.L. della ASL (al fine di facilitare il cittadino, il personale di AER provvederà, alla compilazione ed invio del modulo compilato) - prenotare il servizio di ritiro (il costo è a carico del cittadino) - eseguire l intervento in applicazione della procedura prevista. Se necessario deve premunirsi di idoneo titolo abilitativo presso il Settore Assetto e Gestione del Territorio del Comune. CONDIZIONI DI SICUREZZA DA OSSERVARE: Prima di procedere con la rimozione, si raccomanda di osservare sempre le seguenti condizioni di sicurezza: A. indossare nell ordine: 1. la tuta integrale ad esclusione del cappuccio 2. la maschera (controllare l'adesione della stessa al volto coprendo il filtro con il palmo della mano ed inspirando leggermente trattenendo il respiro per qualche secondo in modo da verificare che non vi siano ingressi d'aria dai bordi della maschera semifacciale) 3. il cappuccio 4. le sovrascarpe da passare sopra la tuta. B. evitare assolutamente il calpestio sulle coperture perché ciò può comportare il rischio di caduta dall alto per sfondamento in quanto le coperture realizzate con lastre in cemento amianto non posseggono caratteristiche di resistenza tali da sopportare alcun carico aggiuntivo; C. usare bene la maschera di protezione perché le vie respiratorie sono le più importanti da proteggere; D. evitare possibilmente di spezzare il manufatto: qualora lo spezzamento fosse necessario evitare comunque l uso di strumenti da taglio (seghe, trapani, ecc...) FASI PER ESEGUIRE L INTERVENTO: Per eseguire l intervento è necessario: 1. spruzzare a bassa pressione la superficie del manufatto o delle lastre con abbondante acqua avendo cura di trattare tutto il materiale; 2. terminare tutte le operazioni prima della sua evaporazione; 3. rimuovere gli eventuali supporti di fissaggio, evitando la rottura del manufatto o delle lastre. 4. è vietato l'utilizzo di strumenti da taglio anche a bassa velocità direttamente sul manufatto o sulle lastre di cemento amianto; 5. depositare al suolo con cautela il materiale; 6. provvedere all incapsulamento del materiale con i prodotti facenti parte del kit per l autosmontaggio e secondo le indicazioni fornite da AER Spa;

7 7. le lastre in cemento amianto devono essere impilate integre e confezionate con telo in materiale plastico ad elevato spessore o negli appositi big bags forniti; 8. i pezzi acuminati o taglienti dovranno essere sistemati in modo tale da evitare lo sfondamento del supporto di confezionamento; 9. al termine delle operazioni di rimozione togliere la tuta nella zona delimitata, dopo averla inumidita a spruzzo mentre ancora la si veste, continuando ad indossare la maschera che deve essere tolta per ultima. 10. la tuta monouso e tutti gli altri componenti il kit utilizzato dovranno essere inseriti in un sacco di plastica e smaltiti insieme agli altri rifiuti in cemento amianto. =======================

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