Il neonato e il bambino in condizioni critiche

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1 Il neonato e il bambino in condizioni critiche Emergenze pediatriche Le emergenze pediatriche sono eventi clinicamente rari ma ad alto rischio il personale coinvolto può non essere adeguatamente formato per il trattamento di questi pazienti La scarsa esperienza può provocare danni a breve e a lungo termine con gravi ripercussioni sia sul bambino che sui soccorritori

2 Urgenze pediatriche Questo è ancora più vero quando parliamo di arresto cardiaco nel bambino che si manifesta con una frequenza molto minore rispetto all adulto ed è determinato da cause diverse. È fondamentale riconoscere tutte quelle situazioni, che se non trattate immediatamente, possono degenerare fino a portare il bambino all arresto cardiaco Urgenze pediatriche Dobbiamo essere pronti a prestare soccorso in maniera adeguata utilizzando una sequenza di interventi modificata rispetto all adulto

3 Differenze delle urgenze pediatriche Fisiche (Anatomia e fisiologia del bambino, parametri vitali) Psicologiche (Comunicazione e interazione col bambino e i familiari) Differenze fisiologiche FR Frequenza respiratoria più elevata FC Frequenza cardiaca più rapida Pressione arteriosa più bassa Testa in proporzione più grande Lingua in proporzione più grande

4 Comunicazione col piccolo paziente... I bambini non sono piccoli adulti Dobbiamo cercare di conquistare la sua fiducia e collaborazione Occorre usare un approccio e un linguaggio adatto all'età... ma anche coi suoi familiari...! Vivono una situazione drammatica Cercano nel soccorritore sicurezza e professionalità Sono un importante anello di congiunzione col piccolo paziente

5 Necessaria la preparazione del soccorritore.. Difficoltà: Scarsa esperienza nel soccorso pediatrico (è un evento raro.. per fortuna!) Coinvolgimento emotivo Spesso mancano in ambulanza presidi adeguati Principali urgenze pediatriche Traumi Incidenti domestici Convulsioni febbrili Problemi respiratori Arresto respiratorio

6 Traumi nel bambino Importante causa di morte o invalidità Frequenti i traumi cranici: osservare il comportamento del bambino e individuare i segni di allarme Cadute, incidenti..etc.. --> Vedi traumi adulto Incidenti domestici Ustioni Avvelenamenti Annegamenti Elettricità.. Etc IMPORTANTE LA PREVENZIONE!!!!!!

7 Violenze e abusi sui minori.. Sospettati dalla situazione (spesso in famiglia!), tipo di lesioni (ecchimosi, bruciature di sigaretta), reticenze.. Non porre domande dirette, ma informa il PS o le Forze dell'ordine Convulsioni Contrazione violenta e involontaria della muscolatura scheletrica dovuta a scariche parossistiche di impulsi nervosi motori. Cause Irritazione dei centri motori cerebrali Lesioni endocraniche occupanti spazio (tumori, aneurismi, ematomi ecc.) Idrocefalo Cicatrici cerebrali o meningee (focolai irritativi) Epilessia - Autoattivazione di circuiti nervosi Convulsioni febbrili (5 mesi -6 anni)

8 Convulsioni Clinicamente la crisi convulsiva può manifestarsi in forma parziale o generalizzata Forma generalizzata fase tonica fase clonica fase post-critica Convulsioni vfase tonica improvvisa perdita di coscienza e caduta a terra, rigidità, talora apnea anche prolungata (durata circa 30 ) v Fase clonica contrazioni violente e ritmiche, bava alla bocca, cianosi, perdita di feci e urine (durata da 1-2 sino a 5 minuti) v Fase post-critica periodo d incoscienza definito post-critico, stato confusionale, cefalea (durata da alcuni a 30-60minuti)

9 Convulsioni febbrili: primo soccorso In genere si risolvono in pochi minuti: non farsi prendere dal panico! Se ancora in corso allerta il soccorso avanzato Assicura ABC Intervenire Non ostacolare i movimenti convulsivi Evita al paziente di ferirsi Non introdurre le dita o altri oggetti tra i denti Slacciare gli indumenti stretti Se bambino con febbre > 39 svestirlo e raffreddarlo

10 Dispnee e insufficienze respiratorie: cause Ostruzione delle vie aeree da corpo estranei Infiammazioni del laringe Esposizione a fumi e sostanze tossiche Cianosi, difficoltà respiratoria.. Dispnee e insufficienze respiratorie: primo soccorso Assicura ABC Evita sforzi al paziente Somministra ossigeno Allerta il soccorso avanzato

11 Come si arriva all arresto cardiaco? Patologie respiratorie Traumi Patologie neurologiche Intossicazioni Emorragie Disidratazione Anafilassi, Traumi Cardiopatie Aritmie INSUFFICIENZA RESPIRATORIA INSUFFICIENZA CIRCOLATORIA BRADICARDIA ARRESTO CARDIACO Prevenzione Prevenzione primaria: informazione ed educazione dei bambini e delle loro famiglie. Prevenzione secondaria: ridurre gli effetti degli incidenti promovendo l uso dei dispositivi di prevenzione. (casco sulla bicicletta e altri sport). Prevenzione terziaria: riduzione delle conseguenze dell arresto cardiaco mediante addestramento capillare degli operatori sanitari

12 BLS-D Pediatrico Due gruppi di età, con tecniche differenti: Lattante al di sotto di un anno Bambino da 1 anno alla pubertà Sequenza ABCD Airway (vie aeree) Breathing (respirazione) Circulation (circolazione) Defibrillation (defibrillazione) Valutazione à Azione à Rivalutazione

13 A Vie aeree Nel lattante/bambino incosciente la lingua occlude le vie aeree Aprire le vie aeree A Apertura vie aeree Lattante Posizione neutra Bambino Leggera estensione

14 B Ventilazioni Lattante Bocca/ bocca-naso Bambino Bocca/bocca Verificare l espansione del torace ad ogni insufflazione! C Compressioni toraciche Lattante Tecnica con due dita Tecnica con due pollici

15 C Compressioni toraciche Bambino Tecnica ad una mano Tecnica a due mani C Compressioni toraciche Rapporto compressioni:ventilazioni 30 : 2 Per i soccorritori laici Compressioni: profondità: 1/3 diametro antero-posteriore torace (4 cm nel lattante, 5 cm nel bambino) rilasciare completamente dopo ogni compressione

16 Sicurezza Sequenza PBLSD Stato di coscienza (aiuto se non è cosciente) Apertura delle vie aeree GAS x 10 sec Se respiro assente (5 ventilazioni) Valutazione C (MOTORE 10 sec) se assente Iniziare il massaggio cardiaco 30:2 x 3 cicli Attivare il 118 e riprendere con le compressioni OSTRUZIONE DELLE VIE AEREE DA CORPO ESTRANEO IN ETA PEDIATRICA

17 FATTORI PREDISPONENTI Ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo Età più frequente: 6 mesi - 2 anni Da sospettare se: Episodio testimoniato Insorgenza improvvisa di tosse, dispnea Anamnesi sospetta: pasto, gioco con oggetti di piccole dimensioni

18 1 Obiettivo PREVENZIONE DELL IPOSSIA CEREBRALE In un lattante o bambino che: Non respira Per inalazione di corpo estraneo Ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo Tipo di ostruzione Parziale Completa

19 Ostruzione parziale da corpo estraneo Nessuna manovra di disostruzione Incoraggiare la tosse Favorire posizione preferita Ossigeno (se disponibile) Attivare immediatamente il 118 Ostruzione completa da corpo estraneo Lattante cosciente Colpi dorsali Compressioni toraciche

20 Ostruzione completa da corpo estraneo Bambino cosciente Colpi dorsali Compressioni addominali Ostruzione completa da corpo estraneo Lattante o bambino incoscienti Controllare la presenza del corpo estraneo nel cavo orale e aprire le vie aeree 5 Ventilazioni di soccorso Compressioni toraciche e ventilazioni (30:2) Se ventilazioni inefficaci: - riposizionare il capo - insufflare con più forza Se ancora inefficaci: NON fare la valutazione del circolo RCP per 1 minuto (3 cicli) Rivalutare le vie aeree Continuare RCP ALLERTARE IL 118

21 Ostruzione vie aeree da corpo estraneo Valutare la gravità Tosse efficace Tosse inefficace Incoraggiare la tosse Controllare se compare assopimento, tosse inefficace, oppure risoluzione dell ostruzione Cosciente 5 colpi dorsali 5 compressioni toraciche/ addominali Incosciente Aprire le vie aeree 5 ventilazioni Iniziare RCP 30:2

22 Fatemi dormire tranquillo: sono nelle vostre mani

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