INTEGRAZIONE SCOLASTICA E DIDATTICA SPECIALE. Annamaria PETITO

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1 INTEGRAZIONE SCOLASTICA E DIDATTICA SPECIALE Annamaria PETITO 1

2 QUESTIONI PRELIMINARI Programmazione curriculare individualizzata: riassume l esigenza di sviluppare azioni non improvvisate, idonee ai bisogni speciali manifestati dagli allievi e integrate con quelle previste dalla classe. Classificazione del funzionamento, della disabilità e della salute. Entrambi i concetti sono definiti come discrepanza o meno che esiste fra le richieste dell ambiente e le prestazioni del singolo. 2

3 Distinzione tra programmazione e programma E peculiare del programma la sua configurazione di documento orientativo della prassi, caratterizzato da rigidità, generalità e astrattezza. La programmazione si presenta come una configurazione del fare scuola ancorata a criteri di rigore e di consequenzialità metodologica, ma aperta, duttile, disponibile alla revisione di sé in relazione al migliore assetto delle procedure e della qualità degli esiti dell apprendimento (Ghelfi, Lelli, 1991). 3

4 I settori della programmazione Programmazione istituzionale: si riferisce al complesso degli atti progettuali e decisori che vengono assunti da uno specifico servizio educativo, al fine di garantire un livello di funzionamento adeguato agli scopi per quali è previsto (POF). Programmazione educativa: si riferisce al complesso di scelte e decisioni che vengono assunte dal personale educativo in merito all impostazione del lavoro educativo. Programmazione didattica: composizione ed esplicitazione di itinerari che prevedono l organizzazione di persone, di tempi, di luoghi, risorse, procedure per predisporre percorsi concreti di messa in pratica; quando l attenzione non è posta solo sulla pianificazione delle attività ma pure sulle caratteristiche ed esigenze degli allievi si parla di Programmazione curriculare. 4

5 Aspetti della programmazione didattica o curriculare Analisi della situazione iniziale; Scelta degli obiettivi didattici; Previsione dei contenuti da privileggiare Ricognizione delle strategie didattiche di cui si prefigge avvalersi Inventario delle risorse e degli strumenti ritenuti necessari per lo svolgimento del lavoro didattico Indicazione delle modalità di misurazione e registrazione degli apprendimenti che si conta di adottare. 5

6 Caratteri costitutivi del processo di programmazione Aderenza alla realtà; Razionalità; Collegialità; Socialità; Pubblicazione. 6

7 Aspetti fondamentali dell istruzione (Brunner( Brunner) Esperienze che l allievo ha vissuto e vive, che determinano le sue predisposizioni all apprendimento scolastico; Strutturazione e organizzazione del processo di conoscenza; Metodologie didattiche idonee al raggiungimento di tali finalità; Sistemi di incentivazione degli apprendimenti. 7

8 La legge quadro 104/1992 e le successive disposizioni applicative hanno definito e regolamentato una specifica metodologia di lavoro per l integrazione scolastica, che prevede tre momenti: 1. Diagnosi funzionale (DF), che definisce le difficoltà e le potenzialità del bambino; 2. Profilo dinamico funzionale (PDF), dopo un periodo di inserimento scolastico, si individuano i prevedibili livelli di sviluppo che il bambino può raggiungere a seguito di specifici interventi educativi; 3. Piano educativo individualizzato (PEI), stabiliti i livelli di partenza dell allievo e gli obiettivi da raggiungere, vengono progettati ed implementati gli interventi ritenuti utili. Il PEI costituisce la sintesi di tre progetti: didattico, riabilitativo e di socializzazione. 8

9 Classi fondamentali del PDF Abilità residue e quelle potenziali; Difficoltà dalla DF; nei vari ambiti indagati Relazioni reciproche tra queste due dimensioni. 9

10 CRITERI PER SELEZIONARE GLI OBIETTIVI EDUCATIVI PER OGNI ALLIEVO Armonia tra le varie aree di abilità; Esigenze di tipo psicologico; Esigenze di tipo medico; Risorse disponibili. 10

11 Programmazione curricolare individualizzata per l allievo in situazione di disabilità Analisi della situazione iniziale Definizione degli obiettivi Contenuti e metodologie d intervento Valutazione 11

12 Analisi della situazione iniziale La valutazione predittiva si identifica con l osservazione e la conoscenza dei singoli allievi, nonché con l indagine circa la disponibilità e la funzionalità delle strutture e dei servizi dei quali la struttura educativa può avvalersi. 12

13 Metodi di valutazione predittiva Check list: - globali, cioè tentano una valutazione completa di tutti i territori di abilità del soggetto; - a focalizzazione crescente, permettono di indagare nello specifico le problematiche di apprendimento. Osservazione del comportamento: - descrittiva o narrativa; - strutturata o sistematica. 13

14 Osservazione descrittiva Suggerimenti operativi per rendere maggiormente confrontabili i riscontri delle osservazioni descrittive: Annotare, all inizio del protocollo osservativo, i dati relativi al momento, al luogo e alla durata, oltre alle informazioni osservate; Fornire informazioni specifiche sul contesto; Non eccedere nel tempo all attività osservativa; Distinguere tra comportamenti osservati ela loro valutazione tramite un linguaggio operativo. 14

15 Parametri caratterizzanti l osservazione l sistematica del comportamento Frequenza di comparsa di un determinato comportamento; Latenza della risposta; Durata della risposta, Intensità della risposta; Selezione della risposta. 15

16 Diversi tipi di obiettivi Finalità educative; Obiettivi generali, definiscono in termini operativi i risultati che si intende raggiungere al termine del processo didattico; Obiettivi specifici/operazionali, definiti attraverso il processo di operalizzazione che conferisce agli stessi anche una misurabilità. 16

17 Criterio di accettabilità degli obiettivi Limite di tempo entro il quale l operazione deve essere completata; Numero minimo di esecuzioni; Percentuale di riuscita. 17

18 Strategie di facilitazione dell apprendimento Tecnica di aiuto e di riduzione dell aiuto, consiste nel forrnire all individuo uno o più stimoli discriminati sotto forma di aiuti (suggerimenti verbali, indicazioni gestuali; guida fisica); Apprendimento imitativo dipendente dalle caratteristiche del modello, dalle caratteristiche dell osservatore, dalle conseguenze prodotte dal comportamento del modello e da quello dell osservatore nel momemnto in cui imita il modello; Modellaggio e concatenamento. 18

19 Caratteristiche fondamentali che informano un programma di modellaggio: Individuazione dell abilità che si intende costruire e selezione del comportamento iniziale; Delineazioni di una serie di approssimazioni successive partendo da quello iniziale; Predisposizioni di opportuni programmi di rinforzamento per far si che il soggetto possa progressivamente padroneggiare i vari comportamenti fino a raggiungere quello meta. 19

20 Concatenamento Strategie utilizzate per l insegnamento di abilità complesse costituite da sequenze di comportamenti ben delineabili. Richiede un procedimento articolato in tre fasi: Suddivisione dell abilità in componenti; Costruzione della catena comportamentali; Strutturazione di un programma di concatenamento delle componenti attraverso il rinforzo gradino per gradino. 20

21 Momenti del processo valutativo 1.Valutazione predittiva 2.Valutazione formativa 3.Valutazione sommativa 21

22 ICF La Classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute non considera la menomazione, ma la salute, le potenzialità dell individuo e le sue eventuali disabilità in relazione all attività e alla partecipazione. La parte 1 dell ICF è formata da: Funzioni corporee e strutture corporee; Attività e partecipazione. La parte 2 è formata dalle seguenti componenti: Fattori ambientali; Fattori personali. 22

23 Valutare lo sviluppo potenziale La metodologia osservativa da utilizzare per valutare lo sviluppo potenziale deve ispirarsi al metodo funzionale della doppia stimolazione elaborato da Vygotskij. Scale che consentono di condurre un osservazione sistematica dell area psicomotoria: tono e rilassamento; equilibrio e coordinazione dinamica generale; coordinazione segmentaria ed intersegmentaria; coordinazione delle mani, oculo-manuale e abilità grafo-motoria; strutturazione della nozione di spazio; strutturazione della nozione di tempo; lateralità. 23

24 MOVIT Prove che permettono la valutazione delle abilità, dei deficit e dello sviluppo potenziale dell allievo, osservato nel proprio ambiente e in libera interazione con i compagni. 24

25 Modalità di utilizzo delle prove: è fondamentale che l aiuto l descritto dalle schede sia fornito all allievo allievo soltanto dopo che sia appurata la sua incapacità; ; se non viene rispettato questo principio è impossibile delineare la zona di sviluppo prossimale. 25

26 ATTRIBUZIONE DEI PUNTEGGI 2 punti quando il compito viene eseguito in maniera autonoma; 1 punto quando l esecuzione è subordinata all aiuto; 0 punti quando il compito non viene eseguito malgrado gli aiuti. 26

27 Interpretazione dei punteggi ottenuti nella valutazione degli item ad ogni capacità psicomotoria Punteggio Livello di padronanza dell abilità Livello completamente raggiunto Area di sviluppo potenziale Assenza di abilità 27

28 Valutazione del profilo psicoeducativo Il PEP-R è un elenco di abilità e comportamenti che permettono di guidare all identificazione di modelli d apprendimento in 7 aree: imitazione; Percezione (abbinare 5 cubetti e 5 dischi); attività fini-motorie; attività grosso-motorie; integrazioni oculo-manuale; prestazioni cognitive (classificazione di oggetti); prestazioni cognitive di tipo verbale. 28

29 Il portfolio delle competenze Permetto la raccolta significativa dei prodotti realizzati dal soggetto, quindi documenta del processo formativo di ciascun alunno, è maggiormente usato nella scuola elementare. Il portfolio informatico: definizione delle competenze acquisite; raccolta della documentazione più significativa. 29

30 I materiali possono essere: prodotti dall allievo individualmente o in gruppo; documenti, note, disegni, illustrazioni di esperienze che l allievo ha fatto, compreso, visto durante la vita scolastica; osservazioni dei docenti e della famiglia sui metodi d apprendimento; commenti su lavori personali ed elaborati significativi sia scelti dall allievo sia scelti dalla famiglia e dalla scuola; indicazioni che emergono dall osservazione sistematica, dai colloqui insegnanti-genitori, da colloqui con lo studente e anche da questionari; descrizioni dei percorsi seguiti e dei progressi educativi raggiunti; registrazioni dei modi personali di apprendimento dell alunno. 30

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