RIFORMA ISEE Procedura di rilascio dell attestazione e Sistema Informativo ISEE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "RIFORMA ISEE Procedura di rilascio dell attestazione e Sistema Informativo ISEE"

Transcript

1 RIFORMA ISEE Procedura di rilascio dell attestazione e Sistema Informativo ISEE Ing. Amedeo Bogliaccino INPS Direzione Centrale Sistemi Informativi Dirigente Area Flussi Telematici, Incassi e Contabilità amedeo.bogliaccino@inps.it

2 Agenda Le principali novità della Riforma Il rilascio dell attestazione Il calcolo dell indicatore Il Sistema Informativo ISEE I principali volumi dell ISEE 2

3 Le principali novità della Riforma RIDIMENSIONAMENTO DELL AUTOCERTIFICAZIONE Le nuove DSU sono composte da dati attinti dagli archivi dell Agenzia delle Entrate e dell INPS. Di conseguenza, nel nuovo processo di calcolo e rilascio dell ISEE, le informazioni per il calcolo dell ISEE sono di tre tipologie: autodichiarate dal cittadino (dati anagrafici) acquisite dagli archivi di AE (reddito complessivo ai fini IRPEF) acquisite dagli archivi dell INPS (es. ANF) INTRODUZIONE DI NUOVI E SPECIFICI INDICATORI La Riforma affianca all ISEE Ordinario ulteriori ISEE, da utilizzarsi per la richiesta di alcune tipologie di prestazioni ed in presenza di determinate caratteristiche del nucleo familiare: ISEE Minorenni ISEE Università ISEE Socio sanitario ISEE Socio sanitario Residenze Inoltre, viene introdotto l ISEE Corrente, finalizzato all aggiornamento dell ISEE già rilasciato, calcolato a seguito di significative variazioni reddituali del nucleo familiare NUOVI TEMPI DI RILASCIO DELL ATTESTAZIONE Il rilascio dell attestazione ISEE non è istantaneo: considerate le elaborazione necessarie successive alla presentazione della DSU (es. interrogazione DB Agenzia delle Entrate) il rilascio dell attestazione può avvenire entro 15 giorni lavorativi dalla data di presentazione della DSU 3

4 Agenda Le principali novità della Riforma Il rilascio dell attestazione Il calcolo dell indicatore Il Sistema Informativo ISEE I principali volumi dell ISEE 4

5 Il rilascio dell attestazione DSU inviata in via ordinaria Rilascio dell ISEE Dichiarante Soggetto incaricato Dichiarante Il dichiarante presenta ai soggetti incaricati la DSU, ricevendo la ricevuta di avvenuta presentazione ma non l ISEE calcolato; tale DSU sarà valida dalla data di presentazione fino al 15 gennaio dell anno successivo Entro 4 giorni lavorativi dalla ricezione della DSU, i soggetti incaricati (es. CAF) trasmettono in via telematica i dati in essa contenuti al sistema informativo dell ISEE Entro il 4 giorno lavorativo successivo a quello della completa e valida ricezione dei dati autocertificati e dell inoltro della relativa richiesta da parte dell INPS avviene l acquisizione dei dati dell anagrafe tributaria da parte del sistema informativo ISEE Entro il 2 giorno lavorativo successivo a quello dell acquisizione dei dati dell anagrafe tributaria l INPS (in base ai dati autodichiarati, a quelli acquisiti da Agenzia delle Entrate e quelli presenti nei propri archivi) determina l ISEE e lo rende disponibile Trascorsi 15 giorni lavorativi dalla data di presentazione della DSU il dichiarante che non abbia ricevuto l attestazione, può, compilando il modulo integrativo, autodichiarare i dati per il calcolo dell ISEE ed ottenere un attestazione provvisoria 5

6 Il rilascio dell attestazione DSU inviata in via ordinaria L art. 11 del D.P.C.M. 159/2013 definisce gli adempimenti e le tempistiche per il rilascio dell attestazione ISEE in via ordinaria; INPS è tenuta rilasciare l attestazione ISEE entro 15 giorni lavorativi dalla data di presentazione della DSU PROCEDURA DI RILASCIO DELL ATTESTAZIONE IN VIA ORDINARIA * Tramite Sportello Virtuale del Cittadino o soggetto incaricato a seconda della modalità di invio della DSU Legenda Flusso di invio Flusso di ritorno 6

7 Il rilascio dell attestazione ISEE Provvisorio Ai sensi dell art. 11 comma 8 del D.P.C.M. 159/2013, qualora INPS non renda disponibile l attestazione ISEE entro 15 giorni lavorativi dalla data di presentazione della DSU, il cittadino ha facoltà di richiedere il rilascio dell ISEE Provvisorio autocertificando i dati normalmente reperiti negli archivi di INPS e trasmessi dagli archivi di Agenzia delle Entrate. L ISEE Provvisorio sarà valido fino alla data di rilascio dell indicatore richiesto in via ordinaria PROCEDURA DI RILASCIO DELL ATTESTAZIONE ISEE PROVVISORIO RICHIESTA ISEE PROVVISORIO * Tramite Sportello Virtuale del Cittadino o soggetto incaricato a seconda della modalità di invio della DSU Legenda Flusso di invio Flusso di ritorno 7

8 Il rilascio dell attestazione ISEE con contestazioni Ai sensi dell art. 11 comma 7 del D.P.C.M. 159/2013, qualora il cittadino, dopo aver ricevuto l attestazione, rilevi inesattezze nei dati acquisiti dagli archivi di INPS o di Agenzia delle Entrate, ha facoltà di contestare tali dati, autocertificandoli; INPS renderà disponibile una nuova attestazione, in cui sarà data evidenza dei dati per cui il cittadino ha rilevato inesattezze ed il relativo valore rettificato PROCEDURA DI RILASCIO ISEE CON CONTESTAZIONI CONTESTAZIONE DATI NON AUTOCERTIFICATI * Tramite Sportello Virtuale del Cittadino o soggetto incaricato a seconda della modalità di invio della DSU Legenda Flusso di invio Flusso di ritorno 8

9 Il rilascio dell attestazione Rettifiche per errore materiale (1/2) Nel caso in cui la DSU non sia ancora stata attestata è possibile inviare delle rettifiche per errore materiale, inviando una nuova DSU ed annullando quella precedentemente inviata ancora non sottoscritta. Per facilitare l utente, è prevista la funzionalità di precaricamento dei dati già inviati nella precedente DSU che si intende annullare PROCEDURA DI RILASCIO ISEE CON RETTIFICHE INVIO RETTIFICHE A DSU NON ATTESTATA * Tramite Sportello Virtuale del Cittadino o soggetto incaricato a seconda della modalità di invio della DSU Legenda Flusso di invio Flusso di ritorno 9

10 Il rilascio dell attestazione Rettifiche per errore materiale (2/2) Nel caso in cui la DSU sia stata già attestata è possibile inviare delle rettifiche per errore materiale, inviando una nuova DSU ed annullando quella precedentemente inviata, già sottoscritta. Esclusivamente qualora tale operazione sia effettuata da parte di un soggetto incaricato (es. CAF), le modifiche apportate possono operare in maniera retroattiva, lasciando la data di sottoscrizione della DSU invariata PROCEDURA DI RILASCIO ISEE CON RETTIFICHE INVIO RETTIFICHE A DSU GIA ATTESTATA * Tramite Sportello Virtuale del Cittadino o soggetto incaricato a seconda della modalità di invio della DSU Legenda Flusso di invio Flusso di ritorno 10

11 Il rilascio dell attestazione Componente Aggiuntiva (1/2) In particolari combinazioni di nucleo familiare e prestazione a cui si intende accedere, è necessario calcolare una componente aggiuntiva da sommare all ISEE del beneficiario della prestazione. I dati necessari per il calcolo della componente aggiuntiva possono essere inviati contestualmente o successivamente all invio della DSU del beneficiario della prestazione, a seconda se il soggetto per cui tale componente aggiuntiva è calcolata abbia, o meno, una DSU in corso di validità INVIO DATI PER CALCOLO COMPONENTE AGGIUNTIVA CONTESTUALE ALL INVIO DELLA DSU DEL BENEFICIARIO DELLA PRESTAZIONE Nel caso in cui il soggetto per cui è calcolata la componente aggiuntiva sia in possesso di una DSU in corso di validità, sarà sufficiente indicare nella DSU del nucleo del beneficiario della prestazione il Codice Fiscale di tale soggetto ed il numero di protocollo della DSU di tale soggetto. Sulla base di tali informazioni, INPS potrà calcolare l ISEE che include la componente aggiuntiva per l accesso alle prestazioni da parte del beneficiario * Tramite Sportello Virtuale del Cittadino o soggetto incaricato a seconda della modalità di invio della DSU Legenda Flusso di invio Flusso di ritorno 11

12 Il rilascio dell attestazione Componente Aggiuntiva (2/2) INVIO DATI PER CALCOLO COMPONENTE AGGIUNTIVA SUCCESSIVA ALL INVIO DELLA DSU DEL BENEFICIARIO DELLA PRESTAZIONE COMPONENTE AGGIUNTIVA * Tramite Sportello Virtuale del Cittadino o soggetto incaricato a seconda della modalità di invio della DSU Nel caso in cui il soggetto per cui è calcolata la componente aggiuntiva NON sia in possesso di una DSU in corso di validità, non sarà possibile rilasciare l ISEE per il beneficiario della prestazione fino a quando tale soggetto non abbia inviato le informazioni necessarie al calcolo della Componente Aggiuntiva Legenda Flusso di invio Flusso di ritorno 12

13 Focus su prestazioni per il diritto allo studio universitario (1/3) Per l accesso alle prestazioni per il diritto allo studio universitario* va identificato il nucleo familiare di riferimento dello studente, indipendentemente dalla residenza anagrafica eventualmente diversa da quella del nucleo familiare di provenienza, compilando il Modulo MB.2 Quadro C Deve essere compilato per ogni studente universitario componente il nucleo familiare Modulo MB.2 - Quadro C In primis, è necessario identificare la presenza dei genitori nel nucleo familiare dichiarato in DSU, barrando la casella corrispondente alla situazione familiare dello studente beneficiario Nel caso in cui i genitori non siano presenti nel nucleo familiare sarà necessario verificare l autonomia dello studente: lo studente è residente fuori dall unità abitativa della famiglia di origine da almeno due anni rispetto alla data di presentazione della domanda di iscrizione per la prima volta a ciascun corso di studi, in alloggio non di proprietà di un suo membro lo studente presenta una adeguata capacità di reddito Solo qualora si verifichino entrambe le condizioni lo studente è considerato autonomo e non è necessario compilare ulteriori sezioni del Modulo MB.2. Tuttavia, in deroga a tale principio, qualora lo studente sia coniugato, nel caso in cui il requisito reddituale sia soddisfatto considerando anche il reddito del coniuge, lo studente si considera «autonomo»: in tal caso, lo studente dovrà far riferimento al nucleo familiare formato col coniuge Qualora lo studente non sia considerato autonomo, pur non avendo incluso i genitori nel nucleo familiare della DSU, è da considerarsi come parte del nucleo familiare di essi; cioè è come se, ai fini delle prestazioni per il diritto allo studio universitario, venisse attratto nel nucleo della famiglia di origine. In tal caso si dovrà: se i due genitori sono coniugati e conviventi (o in caso di genitore vedovo), indicare il CF di uno dei genitori e gli estremi della DSU di tale genitore**; se i due genitori non sono coniugati tra loro né tra loro conviventi, individuare uno dei due genitori come genitore di riferimento e riportarne il CF e gli estremi della DSU** e compilare il Quadro D per l altro genitore * Non si considerano le prestazioni connesse ai dottorati di ricerca ** Se non esiste tale DSU è necessario che venga presentata altrimenti l ISEE - Università non potrà essere rilasciato 13

14 Focus su prestazioni per il diritto allo studio universitario (2/3) Esempio 1/2 - Studente universitario non convivente nel nucleo familiare di origine e «non autonomo» ai sensi dell art. 8 del D.P.C.M. 159/2013. NUCLEO DELLO STUDENTE «NON AUTONOMO» E NON CONVIVENTE CON IL NUCLEO DI ORIGINE NUCLEO FAMILIARE DI RIFERIMENTO PER L ACCESSO ALLE PRESTAZIONI PER IL DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO Nucleo familiare di origine Studente universitario non «autonomo» e non convivente con il nucleo familiare di origine* Figlio minorenne dello studente «non autonomo» Genitore dello studente Coniuge (genitore dello studente) Studente universitario non «autonomo»* e non convivente con il nucleo familiare di origine Ai fini dell accesso alle prestazioni per il diritto allo studio universitario, lo studente non convivente e «non autonomo» deve essere attratto nel nucleo della famiglia di origine, senza eventuali coniugi o figli dello studente N.B. In presenza di genitori dello studente non coniugati e non conviventi, ai fini della determinazione del nucleo familiare in cui lo studente deve essere attratto, sarà necessario individuare il genitore di riferimento e verificare la situazione ricorrente per l altro genitore (es. genitore da «attrarre» nel nucleo, genitore per cui calcolare una componente aggiuntiva da sommare all ISEE del nucleo, genitore estraneo allo studente) *N.B. Qualora lo studente sia coniugato, nel caso in cui il requisito reddituale sia soddisfatto considerando anche il reddito del coniuge, lo studente si considera «autonomo»: in tal caso, lo studente dovrà far riferimento al nucleo familiare formato col coniuge 14

15 Focus su prestazioni per il diritto allo studio universitario (3/3) Esempio 2/2 - Studente universitario non convivente nel nucleo familiare di origine ed «autonomo» ai sensi dell art. 8 del D.P.C.M. 159/2013. In tal caso, il nucleo familiare di riferimento per l accesso alle prestazioni per il diritto allo studio universitario coincide con il nucleo familiare dello studente NUCLEO FAMILIARE DI RIFERIMENTO PER L ACCESSO ALLE PRESTAZIONI PER IL DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO DELLO STUDENTE «AUTONOMO» Studente universitario «autonomo» e non convivente con il nucleo familiare di origine Coniuge dello studente Figlio minorenne dello studente «autonomo» Ai fini dell accesso alle prestazioni per il diritto allo studio universitario per lo studente non convivente non rileva il nucleo familiare di origine e la sua composizione (es. presenza genitori non conviventi) 15

16 Agenda Le principali novità della Riforma Il rilascio dell attestazione Il calcolo dell indicatore Il Sistema Informativo ISEE I principali volumi dell ISEE 16

17 Il calcolo dell indicatore Secondo l art. 2 c. 2 del D.P.C.M. 159/2013, l Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) è pari al rapporto fra l Indicatore delle Situazione Economica (ISE) del nucleo familiare ed il parametro della scala di equivalenza calcolato con riferimento alla specifica composizione del nucleo ISEE = ISE N = ISR + (20% x ISP) N ISR Indicatore della Situazione Reddituale: Differenza fra la sommatoria dei redditi netti dei componenti del nucleo familiare e le spese / franchigie riferite al nucleo ISP Indicatore della Situazione Patrimoniale: sommatoria del patrimonio immobiliare e mobiliare di ciascun componente del nucleo familiare (al netto delle detrazioni applicabili) N Parametro della scala di equivalenza: è calcolato sulla specifica composizione del nucleo familiare (numero componenti ed eventuali maggiorazioni) 17

18 Il calcolo dell indicatore - ISR L art. 4 del D.P.C.M. 159/2013 disciplina la modalità di calcolo dell ISR del nucleo: = Reddito del singolo componente del nucleo Spese e franchigie del singolo componente Reddito «netto» del singolo componente del nucleo I redditi e le spese del singolo componente del nucleo sono generalmente acquisiti dagli archivi di INPS e/o Agenzia delle Entrate e sono riferite ai due anni solari precedenti l invio della DSU Gli altri redditi / spese devono essere autocertificati dal cittadino nella DSU Sono inclusi nel calcolo anche redditi fiscalmente esenti (es. ANF, assegno sociale, ecc.) + Redditi «netti» dei singoli componenti del nucleo Spese e franchigie del nucleo Reddito figurativo del patrimonio mobiliare del nucleo Le spese del nucleo tengono conto ad es. del canone annuo di locazione della casa di abitazione del nucleo Le franchigie del nucleo sono riferite ad es. alla presenza di soggetti disabili o non autosufficienti, anche minorenni = ISR del nucleo 18

19 PATRIMONIO MOBILIARE PATRIMONIO IMMOBILIARE Il calcolo dell indicatore - ISP L art. 5 del D.P.C.M. 159/2013 disciplina la modalità di calcolo dell ISP del nucleo: Patrimonio immobiliare del singolo componente del nucleo Il patrimonio immobiliare di ogni componente del nucleo si calcola sommando il valore ai fini IMU/IVIE di ogni quota di cespite posseduta al netto dell eventuale quota capitale residua del mutuo contratto per l acquisto Sono previste particolari modalità di valorizzazione per la casa di abitazione del nucleo familiare + Patrimonio mobiliare del singolo componente del nucleo Franchigie del patrimonio mobiliare del nucleo Il patrimonio mobiliare di ciascun componente del nucleo è autocertificato in DSU Le franchigie del patrimonio mobiliare sono calcolate tenendo conto del numero di soggetti componenti il nucleo familiare = ISP del nucleo 19

20 Il calcolo dell indicatore Scala di equivalenza L allegato 1 del D.P.C.M. 159/2013 disciplina la modalità di calcolo della scala di equivalenza del nucleo: Parametro calcolato in base al numero N = + Eventuali maggiorazioni applicate di componenti del nucleo familiare Numero comp. del nucleo Parametro da utilizzare ,57 3 2,04 4 2,46 5 2,85 N 2,85 + [0,35 X (n - 5)] Presenza nel nucleo di: almeno 3 figli nel nucleo minorenni o minori di 3 anni qualora entrambi i genitori, o l unico genitore presente, abbiano svolto attività di lavoro o di impresa per almeno 6 mesi nell anno di riferimento dei redditi o, alternativamente, il nucleo sia composto esclusivamente dal genitore solo non lavoratore e da figli minorenni almeno un soggetto per il quale siano erogate prestazioni in ambiente residenziale a ciclo continuativo almeno un soggetto in convivenza anagrafica che non faccia nucleo a sé 20

21 Il calcolo dell indicatore Componente Aggiuntiva L allegato 2 del D.P.C.M. 159/2013 disciplina la modalità di calcolo della componente aggiuntiva da sommare all ISEE del beneficiario della prestazione nei casi previsti. Il calcolo della componente aggiuntiva differisce fra ISEE per prestazioni per minorenni / studio universitario e ISEE per prestazioni socio-sanitarie residenziali; in ogni caso, è necessario dapprima calcolare l ISE del soggetto per cui si calcola la componente aggiuntiva COMPONENTE AGGIUNTIVA ISEE PER PRESTAZIONI MINORENNI / STUDIO UNIVERSITARIO COMPONENTE AGGIUNTIVA ISEE PER PRESTAZIONI SOCIO-SANITARIE RESIDENZIALI ISE g N g X 0,3 X F g ISE f N f ] X 0,2 N b ] N bpr ISE g N g F g N b ISE del genitore non convivente del beneficiario della prestazione calcolato tenendo conto esclusivamente di redditi e/o patrimoni di tale soggetto Scala di equivalenza del nucleo familiare del genitore «ulteriore» Fattore di proporzionalità correlato al numero di figli non conviventi con il genitore ulteriore appartenenti al nucleo familiare del beneficiario Scala di equivalenza del beneficiario della prestazione ISE f N f N bpr ISE del figlio non incluso nel nucleo del beneficiario tenendo conto esclusivamente di redditi e/o patrimoni di tale soggetto e degli eventuali cespiti ricevuti in donazione da parte del genitore beneficiario della prestazione Scala di equivalenza del nucleo del figlio non incluso nel nucleo del beneficiario della prestazione Scala di equivalenza del nucleo del beneficiario della prestazione residenziale 21

22 Il calcolo dell indicatore Riparametrazione dell ISEE Ai sensi dell art. 4 comma 5 del D.P.C.M. 159/2013, nel caso in cui colui per il quale viene richiesta la prestazione sia già beneficiario di un trattamento assistenziale, previdenziale o indennitario, ai soli fini dell accertamento dei requisiti per il mantenimento del trattamento stesso, l Ente erogatore è tenuto a sottrarre dal valore dell ISEE calcolato l ammontare del trattamento percepito dal beneficiario nell anno precedente la presentazione della DSU, rapportato al corrispondente parametro della scala di equivalenza (N). ISEE per l accertamento dei requisiti per il mantenimento di un trattamento assistenziale, previdenziale o indennitario = ISEE - Ammontare del trattamento di cui si richiede il mantenimento percepito dal beneficiario l anno precedente la presentazione della DSU N 22

23 Agenda Le principali novità della Riforma Il rilascio dell attestazione Il calcolo dell indicatore Il Sistema Informativo ISEE I principali volumi dell ISEE 23

24 Il Sistema Informativo ISEE Soggetti coinvolti e Ruoli SOGGETTI CITTADINI e SOGGETTI INCARICATI RUOLO Compilano la DSU autodichiarando le informazioni richieste Trasmettono la DSU in via telematica al Sistema Informativo ISEE INPS AGENZIA DELLE ENTRATE ENTE EROGATORE Riceve le DSU Estrae i dati dai propri database ed interroga Agenzia delle Entrate per i dati di competenza Calcola l ISEE e rilascia l attestazione Fornisce, su richiesta dell INPS, le informazioni reddituali necessarie per il calcolo dell ISEE Verifica le eventuali omissioni e difformità nei dati autodichiarati Eroga la prestazione al cittadino sulla base dell ISEE dopo aver verificato la sussistenza dei requisiti richiesti per la stessa Interroga il sistema informativo ISEE con finalità di consultazione e/o di controllo 24

25 Il Sistema Informativo ISEE Interrogazioni Ente erogatore Nell ambito delle proprie funzioni relative all erogazione della prestazione, l Ente erogatore ha la facoltà di interrogare il Sistema Informativo ISEE utilizzando il protocollo della DSU fornito dal cittadino richiedente. L interrogazione al Sistema Informativo ISEE può avvenire per due diverse finalità: TIPOLOGIE DI INTERROGAZIONE FINALITA CONSULTAZIONE CONTROLLO Ottenimento dell attestazione Ottenimento della DSU Ogni interrogazione: deve essere motivata alimenta la Banca Dati delle Prestazioni Sociali Agevolate Nonostante le differenti finalità e la diversità nella mole di informazioni gestite, i canali fisici dell interrogazione sono i medesimi sia per la consultazione che per il controllo 25

26 Il Sistema Informativo ISEE Canali fisici dell Interrogazione L interrogazione del Sistema Informativo ISEE da parte dell Ente erogatore, sia per finalità di consultazione sia per finalità di controllo, può avvenire tramite tre diverse modalità: 1 APPLICAZIONE WEB PROCEDURA CONSULTAZIONE 2 APPLICAZIONE WEB FLUSSI XML 3 COOPERAZIONE APPLICATIVA CON COLLOQUIO FRA PORTE DI DOMINIO Legenda Flusso di invio Flusso di ritorno 26

27 TIPOLOGIA DATI Il Sistema Informativo ISEE Complessità dati gestiti Ai fini del calcolo dell indicatore ISEE e del rilascio dell attestazione viene gestita una mole di dati di elevata numerosità e complessità, reperita da diverse fonti e secondo diverse modalità Autocertificati in DSU Anagrafici / Nucleo familiare Patrimoniali Redditi da autocertificare Casa di abitazione Disabilità / Non Autosufficienza Reperiti in INPS Trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari non inclusi nel reddito IRPEF ANF Assegni familiari Borse di studio Carta acquisti Pensioni e indennità di assistenza e invalidità civile Assegni solidarietà Spese dichiarate all INPS Trasmessi da AE Redditi complessivi ai fini IRPEF Altri redditi Spese dichiarate all Agenzia delle Entrate ONLINE / FLUSSI XML ESTRAZIONE DATI DA DB INPS MODALITÀ DI ACQUISIZIONE DATI FLUSSI DA AGENZIA DELLE ENTRATE 27

28 Il Sistema Informativo ISEE Controllo Dati A seguito della ricezione della DSU, il Sistema Informativo ISEE effettua sui dati autodichiarati dal cittadino due tipologie di controllo: CONTROLLO DATI ANAGRAFICI Il controllo viene tramite interrogazione di: Anagrafica INPS Anagrafe Tributaria CONTROLLO PATRIMONIO MOBILIARE Il controllo viene effettuato tramite interrogazione dell Anagrafe dei conti corrente presso l Agenzia delle Entrate in termini di: Numerosità dei conti indicati Saldo al 31/12 e giacenza media dei conti indicati In futuro, si ipotizza che i dati relativi al patrimonio mobiliare non saranno più acquisiti mediante autocertificazione ma trasmessi direttamente dall Agenzia delle Entrate 28

29 Agenda Le principali novità della Riforma Il rilascio dell attestazione Il calcolo dell indicatore Il Sistema Informativo ISEE I principali volumi dell ISEE 29

30 I principali volumi dell ISEE DSU a livello nazionale Il grafico seguente mostra il volume delle DSU a livello nazionale per il triennio , prima della Riforma VOLUMI DSU Il maggior volume di DSU si è registrato nel 2012, registrando un lieve calo nel biennio successivo 30

31 I principali volumi del nuovo ISEE DSU a livello nazionale Il grafico seguente mostra il volume delle DSU a livello nazionale confrontando il nuovo regime ISEE ( *) rispetto al 2014, ultimo anno della precedente disciplina. VOLUMI DSU * Il primo biennio dall entrata in vigore del nuovo ISEE ( ) registra un calo del volume di DSU su tutto il territorio nazionale rispetto al 2014, riconducibile, in primis, alla possibilità di richiedere più ISEE con la stessa DSU *Dati aggiornati al 17/05/

32 I principali volumi dell ISEE Distribuzione DSU per regione Il grafico seguente mostra la distribuzione geografica per regione delle DSU per ogni anno del triennio Legenda Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014 Nei tre anni considerati i volumi delle DSU sono stati per ogni regione costanti, ad eccezione della regione Campania, che ha registrato un calo netto dal 2012 al 2014 Le regioni che hanno registrato per ogni anno il maggior volume di DSU sono state, in ordine, la Campania, la Sicilia, il Lazio, la Lombardia e la Puglia La regione che, per l intero triennio, ha registrato il più alto numero di DSU è la Campania, raggiungendo il picco di DSU nel

33 I principali volumi del nuovo ISEE Distribuzione DSU per regione Il grafico seguente mostra la distribuzione geografica per regione delle DSU confrontando il nuovo regime ISEE ( *) rispetto al 2014, ultimo anno della precedente disciplina Legenda Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016* Nel primo biennio del nuovo ISEE i volumi delle DSU sono stati inferiori rispetto all anno precedente per ogni regione. Le regioni Campania, la Sicilia, il Lazio, la Lombardia e la Puglia si confermano essere quelle che registrano il maggior volume di DSU inviate anche con la nuova disciplina La regione che ha registrato il più alto numero di DSU nel 2015 è la Campania, raggiungendo il picco di DSU *Dati aggiornati al 17/05/

34 I principali volumi dell ISEE DSU per tipologia di prestazioni I grafici seguenti mostrano, per il triennio , la distribuzione percentuale delle tipologie di prestazioni richieste: % 1% 3% 1% 1% 3% % 1% 3% 16% 7% 15% 8% 13% 8% 10% 10% 10% 27% 6% 27% 6% 28% 6% Legenda 14% ANF con tre figli minori Prestazioni scolastiche (libri, borse di studio, ecc) 5% 5% 4% Assegno di maternità Agevolazioni per tasse universitarie 14% 5% 4% 5% Asili nido e altri servizi educativi per l infanzia Prestazioni del diritto allo studio universitario 5% 15% 4% 5% Mense scolastiche Servizi socio sanitari domiciliari Servizi socio sanitari diurni, residenziali, ecc Agevolazioni per servizi di pubblica utilità (telefono, luce e gas) Altre prestazioni economiche assistenziali Altro Nei tre anni considerati, le prestazioni più richieste sono state Agevolazioni per servizi di pubblica utilità e Altre prestazioni economiche e assistenziali, che coprono poco più del 40% del totale Le prestazioni meno richieste sono state ANF con tre figli minori, Assegno di maternità e Asili nido e altri servizi educativi per l infanzia, che coprono complessivamente solo il 5% del totale Le prestazioni universitarie (Agevolazioni per tasse universitarie e Prestazioni del diritto allo studio universitario) rappresentano l 11% del totale per ogni anno considerato 34

35 I principali volumi del nuovo ISEE DSU per tipologia di prestazioni Il grafico seguente mostra la distribuzione percentuale delle tipologie di prestazioni richieste per l anno 2015 TIPOLOGIA DI PRESTAZIONI 2% 11% 2% 4% 7% 30% Contributi economici per cure o prestazioni sociali a rilevanza sanitaria Inpdap Home Care Prestazioni del diritto allo studio universitario Borse di studio Servizi integrativi per la prima infanzia 7% 23% 13% Assegno per il nucleo familiare erogati dai comuni Agevolazioni tributarie comunali (es. nettezza urbana) Mensa scolastica Altro Le prime 8 prestazioni richieste su un totale di circa 36 prestazioni (più altre residuali) coprono l 89% del totale Le prestazioni più richieste sono relative a Contributi economici per cure o prestazioni sociali a rilevanza sanitaria (30%) e Prestazione del diritto allo studio universitario (23%) che coprono più della metà del totale 35

36 I principali volumi dell ISEE DSU per fascia di ISEE La tabella seguente mostra, per il triennio , la distribuzione percentuale delle fasce di ISEE Fascia ISEE ISEE 0 12% 12% 13% 0 < ISEE % 11% 11% < ISEE % 11% 11% < ISEE % 16% 16% < ISEE % 12% 11% < ISEE % 15% 15% < ISEE % 9% 9% < ISEE % 9% 9% < ISEE % 5% 5% Il 30% degli ISEE rilasciati rientra nelle fasce < ISEE e < ISEE Solo il 5% degli ISEE rilasciati rientra nella fascia < ISEE Tutte le altre fasce di indicatori rilasciati rientrano in un range percentuale compreso fra il 9% ed il 13% del totale degli ISEE rilasciati 36

37 I principali volumi del nuovo ISEE DSU per fascia di ISEE La tabella seguente mostra la distribuzione percentuale delle fasce di ISEE per l anno A seguito della Riforma, con una singola DSU è possibile richiedere il calcolo di più indicatori. Fascia ISEE (anno 2015) ISEE Ordinario ISEE Minorenni ISEE Università ISEE Socio sanitario e residenziale ISEE = 0 11% 9% 2% 18% 0 < ISEE % 17% 4% 16% < ISEE % 12% 4% 9% < ISEE % 15% 6% 10% < ISEE % 11% 7% 9% < ISEE % 14% 15% 13% < ISEE % 9% 14% 8% < ISEE % 5% 12% 5% < ISEE % 3% 9% 4% < ISEE % 4% 18% 6% ISEE > % 1% 8% 3% le fasce di ISEE più popolose si registrano per gli indicatori inferiori a Nello specifico, presentano un valore sotto la soglia di il 35% degli ISEE Ordinari, il 38% degli ISEE Minorenni e il 43% degli ISEE Socio sanitario e residenziale. Per tali indicatori, circa il 50% è sotto la soglia di L ISEE Università fa eccezione registrando circa la metà (47%) degli indicatori rilasciati con valore superiore a

38 I principali volumi del nuovo ISEE Canali di acquisizione Il grafico seguenti mostra la distribuzione percentuale dei canali di acquisizione delle DSU relativamente all anno 2015 CANALI DI ACQUISIZIONE DSU 1% 10% Legenda CAF Cittadino Altri Enti 89% Il canale di acquisizione maggiormente utilizzato è quello del CAF, che copre circa il 90% del totale 38

39 I principali volumi dell ISEE tempi e volumi di acquisizione delle DSU (2015) VOLUMI TEMPI ACQUISIZIONE MEDI (GIORNI) GENNAIO FEBBRAIO MARZO NOVEMBRE Dall entrata in vigore della Riforma si è registrato un aumento delle DSU acquisite e, al contempo una decisa riduzione dei tempi medi di rilascio dell attestazione Legenda Giorni medi trascorsi dalla data di sottoscrizione alla data di trasmissione della DSU Giorni medi trascorsi dalla data di ricezione alla data di rilascio dell attestazione 39

40 Grazie per l attenzione! 40

ISEE 2015 LA NUOVA DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA UNICA

ISEE 2015 LA NUOVA DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA UNICA ISEE 2015 LA NUOVA DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA UNICA 19 novembre 2014 RIFORMA ISEE: premesse Decreto 'Salva Italia' (d.l. n. 201/2011 convertito dalla legge n. 214/2011) prevedeva all' art.5 la revisione

Dettagli

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 Dicembre 2013 n. 159. Entrata in vigore del provvedimento : 08/02/2014

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 Dicembre 2013 n. 159. Entrata in vigore del provvedimento : 08/02/2014 Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 Dicembre 2013 n. 159 Entrata in vigore del provvedimento : 08/02/2014 Videoconferenza CNDL Febb.2015 "Nuova Riforma ISEE" - Relatore: dott.ssa Botturi

Dettagli

La Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) è la dichiarazione necessaria per calcolare l ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) ai

La Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) è la dichiarazione necessaria per calcolare l ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) ai La Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) è la dichiarazione necessaria per calcolare l ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) ai fini dell accesso alle prestazioni sociali agevolate.

Dettagli

COMUNE DI CASSANO VALCUVIA PROVINCIA DI VARESE

COMUNE DI CASSANO VALCUVIA PROVINCIA DI VARESE COMUNE DI CASSANO VALCUVIA PROVINCIA DI VARESE REGOLAMENTO COMUNALE PER LA REALIZZAZIONE E LA PRESTAZIONE DI SERVIZI IN CAMPO SOCIALE ART.1 OGGETTO E RIFERIMENTI Il presente Regolamento disciplina l applicazione

Dettagli

La nuova Ise prevede distinti indicatori in base alla prestazione sociale richiesta:

La nuova Ise prevede distinti indicatori in base alla prestazione sociale richiesta: ISE 2015 Ver.5.0 ISE 2015 La nuova Ise prevede distinti indicatori in base alla prestazione sociale richiesta: ISEE Standard ISEE per prestazioni agevolate di natura sociosanitaria rivolte a persone maggiorenni

Dettagli

RIFORMA ISEE D.P.C.M.

RIFORMA ISEE D.P.C.M. RIFORMA ISEE D.P.C.M. 5 dicembre 2013, n. 159 previsto dall articolo 5 del D. L. 201/2011, convertito con modificazioni dalla Legge 22 dicembre 2011, n. 214 Cronoprogramma 8 FEBBRAIO 2014: ENTRATA IN VIGORE

Dettagli

Modello ISEE 2016. Istruzioni operative. Titolo: ISEE. Tipo di documento: Istruzioni operative ISEE 2016 1/9

Modello ISEE 2016. Istruzioni operative. Titolo: ISEE. Tipo di documento: Istruzioni operative ISEE 2016 1/9 Modello ISEE 2016 Istruzioni operative CAF Do.C. Spa Sede amministrativa: Corso Francia, 121 d 12100 Cuneo Tel. 0171 700700 Fax 800 136 814 www.opendotcom.it info@cafdoc.it 1/9 Sommario 1. PREMESSA...3

Dettagli

Nuova ISE 2015. Nuova ISE 2015 DPCM 5/12/2013

Nuova ISE 2015. Nuova ISE 2015 DPCM 5/12/2013 Nuova ISE 2015 Nuova ISE 2015 DPCM 5/12/2013 Obiettivi del corso Aggiornamento sulle novità del nuovo modello ISE 2015 Gestione della nuova ISE attraverso l'applicativo SEAC Modelli ISEE MODELLI ISEE previsti

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER L EROGAZIONE DELLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE IN ATTUAZIONE DELL I.S.E.E.

REGOLAMENTO COMUNALE PER L EROGAZIONE DELLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE IN ATTUAZIONE DELL I.S.E.E. COMUNE DI SANGIANO Provincia di Varese REGOLAMENTO COMUNALE PER L EROGAZIONE DELLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE IN ATTUAZIONE DELL I.S.E.E. (INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE) (Articolo

Dettagli

La Nuova ISEE 2015. 1 Norme Introduttive. 2 Obiettivi. 3 Principali Novità. 3.1 Standardizzazione del Periodo

La Nuova ISEE 2015. 1 Norme Introduttive. 2 Obiettivi. 3 Principali Novità. 3.1 Standardizzazione del Periodo La Nuova ISEE 2015 1 Norme Introduttive Con la riforma dell ISEE, introdotta dal D.p.c.m. n. 159 del 5/12/2013 e dal DM del 7/11/2014, sono state definite le nuove modalità di calcolo, i campi di applicazione

Dettagli

La riforma dell ISEE. Il nuovo ISEE:

La riforma dell ISEE. Il nuovo ISEE: Cos è l ISEE? L ISEE è un indicatore che valuta la situazione economica delle famiglie ed è utilizzato come base per: fissare soglie oltre le quali non è ammesso l accesso alle prestazioni sociali e sociosanitarie

Dettagli

Nuovo calcolo ISEE 2014 redditi inclusi NUOVO ISEE

Nuovo calcolo ISEE 2014 redditi inclusi NUOVO ISEE NUOVO ISEE Con la riforma del nuovo ISEE a partire dal 1 gennaio 2014, ai fini di determinazione delle fasce di reddito e della misurazione della situazione economica delle famiglie, viene introdotto un

Dettagli

Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale

Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 326 11.11.2014 Isee: i nuovi modelli di compilazione Nuove componenti reddituali e nuove detrazioni Categoria: Contribuenti Sottocategoria: Varie

Dettagli

INDICAZIONI GENERALI RELATIVE AL NUOVO ISEE

INDICAZIONI GENERALI RELATIVE AL NUOVO ISEE INDICAZIONI GENERALI RELATIVE AL NUOVO ISEE Il DPCM 159/2013 e il Decreto Ministeriale 7/11/2014 hanno portato a compimento la revisione del ISEE, già prevista dall'art. 5 del decreto Salva Italia (d.l.

Dettagli

Dal primo gennaio 2015 l indicatore Ise e Isee subisce una profonda revisione rispetto ai criteri che abbiamo conosciuto fino al 31/12/2014.

Dal primo gennaio 2015 l indicatore Ise e Isee subisce una profonda revisione rispetto ai criteri che abbiamo conosciuto fino al 31/12/2014. Dal primo gennaio 2015 l indicatore Ise e Isee subisce una profonda revisione rispetto ai criteri che abbiamo conosciuto fino al 31/12/2014. In particolare : Vengono inclusi nella nozione di redditi anche

Dettagli

REGOLAMENTO PER L INSERIMENTO NELLE FASCE CONTRIBUTIVE A.A. 2012-2013 ART.1- DESTINATARI

REGOLAMENTO PER L INSERIMENTO NELLE FASCE CONTRIBUTIVE A.A. 2012-2013 ART.1- DESTINATARI REGOLAMENTO PER L INSERIMENTO NELLE FASCE CONTRIBUTIVE A.A. 2012-2013 ART.1- DESTINATARI Gli studenti iscritti ad un corso di laurea di primo livello o ad un corso di laurea specialistica/magistrale o

Dettagli

Azienda Pubblica della Regione Campania per il diritto allo Studio Universitario. isee. università

Azienda Pubblica della Regione Campania per il diritto allo Studio Universitario. isee. università Azienda Pubblica della Regione Campania per il diritto allo Studio Universitario isee università ISEE Università Per la richiesta di prestazioni nell ambito del diritto allo studio universitario sono previste

Dettagli

COMUNE DI PITIGLIANO REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (ISEE)

COMUNE DI PITIGLIANO REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (ISEE) COMUNE DI PITIGLIANO REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (ISEE) Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 9 dell 11.02.2004 ART. 1 OGGETTO E RIFERIMENTI

Dettagli

Reddito Complessivo ai fini Irpef + Rendimento del Patrimonio Mobiliare (patrimonio x coeff. 4,32%)

Reddito Complessivo ai fini Irpef + Rendimento del Patrimonio Mobiliare (patrimonio x coeff. 4,32%) La dichiarazione sostitutiva unica serve a documentare la situazione economica del nucleo familiare del dichiarante quando si richiedono delle prestazioni sociali agevolate.. Si tratta di prestazioni o

Dettagli

Nuovo ISEE da gennaio 2015: cosa cambia

Nuovo ISEE da gennaio 2015: cosa cambia MAP Nuovo ISEE da gennaio 2015: cosa cambia A cura di Tania Buttigliero Dottore Commercialista e Revisore contabile L INPS pubblica le istruzioni relative al nuovo ISEE, entrato in vigore il 1 gennaio

Dettagli

REGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente)

REGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente) COMUNE DI MONTECCHIO EMILIA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) REGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente) Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n 4 del 18 febbraio 2002 Modificato

Dettagli

OGGETTO: Il nuovo Isee

OGGETTO: Il nuovo Isee Informativa per la clientela di studio del 04.12.2013 Ai gentili Clienti Loro sedi OGGETTO: Il nuovo Isee Gentile Cliente, con la stesura del presente documento informativo intendiamo metterla a conoscenza

Dettagli

CONVEGNO IL NUOVO ISEE Quale impatto sulle famiglie e gli enti locali? Firenze, 14 luglio 2015

CONVEGNO IL NUOVO ISEE Quale impatto sulle famiglie e gli enti locali? Firenze, 14 luglio 2015 CONVEGNO IL NUOVO ISEE Quale impatto sulle famiglie e gli enti locali? Firenze, 14 luglio 2015 GLI EFFETTI DELLA RIFORMA SULLE FAMIGLIE TOSCANE Letizia Ravagli e Nicola Sciclone Sulla crisi, il welfare

Dettagli

RIFO F R O MA A I S I EE

RIFO F R O MA A I S I EE RIFORMA ISEE D.P.C.M. 5 dicembre 2013, n. 159 previsto dall articolo 5 del D. L. 201/2011, convertito con modificazioni dalla Legge 22 dicembre 2011, n. 214 Cronoprogramma 8 FEBBRAIO 2014: ENTRATA IN VIGORE

Dettagli

Guida all ISEE per prestazioni universitarie A.A. 2016/2017

Guida all ISEE per prestazioni universitarie A.A. 2016/2017 Guida all ISEE per prestazioni universitarie A.A. 2016/2017 1. COSA E L ISEE L Indicatore della Situazione Economica Equivalente, di seguito denominato ISEE, è lo strumento di valutazione, attraverso criteri

Dettagli

ARTICOLO 1 OGGETTI E RIFERIMENTI ARTICOLO 2 DESTINATARI ARTICOLO 3 AMBITO DI APPLICAZIONE

ARTICOLO 1 OGGETTI E RIFERIMENTI ARTICOLO 2 DESTINATARI ARTICOLO 3 AMBITO DI APPLICAZIONE I.S.E.E. Comune di Caselette ARTICOLO 1 OGGETTI E RIFERIMENTI Il presente regolamento è finalizzato all individuazione delle condizioni economiche richieste per l accesso alle prestazioni comunali agevolate,

Dettagli

Azienda Pubblica della Regione Campania per il diritto allo Studio Universitario. l isee. che cos è e come si calcola

Azienda Pubblica della Regione Campania per il diritto allo Studio Universitario. l isee. che cos è e come si calcola Azienda Pubblica della Regione Campania per il diritto allo Studio Universitario l isee che cos è e come si calcola Che cos è l ISEE e come si calcola L ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente)

Dettagli

Il nuovo Isee (DPCM 159/2013) e la non autosufficienza

Il nuovo Isee (DPCM 159/2013) e la non autosufficienza Il nuovo Isee (DPCM 159/2013) e la non autosufficienza Raffaele Fabrizio Direzione generale Sanità e politiche sociali Regione ER Bologna 3 aprile 2014 Cosa prevede il DPCM 159/2013 per le prestazioni

Dettagli

SCHEDA ISEE COGNOME E NOME DICHIARANTE CELLULARE TELEFONO FISSO

SCHEDA ISEE COGNOME E NOME DICHIARANTE CELLULARE TELEFONO FISSO SCHEDA ISEE COGNOME E NOME DICHIARANTE MAIL CELLULARE TELEFONO FISSO Prestazioni Assegno per il nucleo familiare con tre figli minori Assegno di maternità Asili nido e altri servizi educativi per l infanzia

Dettagli

Regolamento di applicazione dell Indicatore della Situazione Economica Equivalente per le prestazioni sociali agevolate. Art.

Regolamento di applicazione dell Indicatore della Situazione Economica Equivalente per le prestazioni sociali agevolate. Art. Allegato B Regolamento di applicazione dell Indicatore della Situazione Economica Equivalente per le prestazioni sociali agevolate. Art. 1 Terminologia Ai fini del presente regolamento viene adottata,

Dettagli

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI SETTEMBRE 2008 REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI Relazione tecnica Il presente regolamento è lo strumento di cui si sono dotati i Comuni del Distretto 5, secondo quanto previsto dalla

Dettagli

I.S.E. - I.S.E.E. - I.S.E.E.U.

I.S.E. - I.S.E.E. - I.S.E.E.U. CAAF FABI - VERONA Vicolo Ghiaia, 5-37122 Verona Tel. 045 8006114 - Fax 045 8009165 e-mail: sab.vr@fabi.it I.S.E. - I.S.E.E. - I.S.E.E.U. Il CAAF Fabi Verona è in grado di provvedere alla compilazione

Dettagli

COMUNE DI PORTOGRUARO Provincia di Venezia. Regolamento per l'applicazione dell'indicatore della situazione economica equivalente

COMUNE DI PORTOGRUARO Provincia di Venezia. Regolamento per l'applicazione dell'indicatore della situazione economica equivalente COMUNE DI PORTOGRUARO Provincia di Venezia Regolamento per l'applicazione dell'indicatore della situazione economica equivalente Approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 14 del 16.2.2000 INDICE

Dettagli

Allegato parte integrante Allegato A

Allegato parte integrante Allegato A Allegato parte integrante Allegato A DISPOSIZIONI ATTUATIVE DELL ARTICOLO 1 DELLA LEGGE PROVINCIALE 16 MAGGIO 2012 N. 9 CONCERNENTE LA CONCESSIONE DI INTERVENTI A SOSTEGNO DEL POTERE DI ACQUISTO DEI NUCLEI

Dettagli

MODALITA DI COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DELLE PRESTAZIONI DA PARTE DELL UTENTE PER I SERVIZI DOMICILIARI, SEMIRESIDENZIALI E RESIDENZIALI

MODALITA DI COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DELLE PRESTAZIONI DA PARTE DELL UTENTE PER I SERVIZI DOMICILIARI, SEMIRESIDENZIALI E RESIDENZIALI MODALITA DI COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DELLE PRESTAZIONI DA PARTE DELL UTENTE PER I SERVIZI DOMICILIARI, SEMIRESIDENZIALI E RESIDENZIALI La L.R. 41/2005 all art. 2 sancisce il carattere di universalità

Dettagli

ELENCO DOCUMENTI OCCORRENTI PER L'ELABORAZIONE DELL' ISEE 2015

ELENCO DOCUMENTI OCCORRENTI PER L'ELABORAZIONE DELL' ISEE 2015 ELENCO DOCUMENTI OCCORRENTI PER L'ELABORAZIONE DELL' ISEE 2015 L'Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), è lo strumento di valutazione della situazione economica di coloro che richiedono

Dettagli

COMUNE DI APOLLOSA Provincia di Benevento

COMUNE DI APOLLOSA Provincia di Benevento COMUNE DI APOLLOSA Provincia di Benevento Prot. 6262 BANDO DI CONCORSO Legge 9 dicembre 1998, n. 431 art. 11- Fondo Nazionale per il sostegno all accesso alle abitazioni in locazione. Erogazione contributi

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI STRAORDINARI A NUCLEI FAMILIARI IN DIFFICOLTÀ ECONOMICHE CONSEGUENTI A PROBLEMATICHE LAVORATIVE

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI STRAORDINARI A NUCLEI FAMILIARI IN DIFFICOLTÀ ECONOMICHE CONSEGUENTI A PROBLEMATICHE LAVORATIVE REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI STRAORDINARI A NUCLEI FAMILIARI IN DIFFICOLTÀ ECONOMICHE CONSEGUENTI A PROBLEMATICHE LAVORATIVE Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 39

Dettagli

Art. 1 Premessa. Art. 2 Ambito di applicazione

Art. 1 Premessa. Art. 2 Ambito di applicazione Regolamento di applicazione dell Indicatore della Situazione Economica Equivalente per le prestazioni sociali agevolate. Approvato con deliberazione di C.C. n. 50 del 30.11.2007 Art. 1 Premessa Il presente

Dettagli

PROVINCIA DEL MEDIO CAMPIDANO REGOLAMENTO

PROVINCIA DEL MEDIO CAMPIDANO REGOLAMENTO COMUNE DI VILLACIDRO PROVINCIA DEL MEDIO CAMPIDANO REGOLAMENTO PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI AMMISSIONE AL PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DI AZIONI DI CONTRASTO ALLA POVERTA LINEA 2 - FINANZIAMENTO

Dettagli

NEWS LETTER numero 1 del 12 marzo 2009

NEWS LETTER numero 1 del 12 marzo 2009 NEWS LETTER numero 1 del 12 marzo 2009 Bonus famiglia (art. 1 del DL 29.11.2008 n. 185 convertito nella L. 28.1.2009 n. 2) - Riepilogo della disciplina e dei chiarimenti ufficiali a cura di Matteo Pulga

Dettagli

Il nuovo Isee (DPCM 159/2013) e la non autosufficienza

Il nuovo Isee (DPCM 159/2013) e la non autosufficienza Il nuovo Isee (DPCM 159/2013) e la non autosufficienza Raffaele Fabrizio Direzione generale Sanità e politiche sociali Regione ER Seminari territoriali Piacenza, Reggio Emilia, Bologna, Cesena Cosa prevede

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE PROCEDURE DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI

REGOLAMENTO PER LE PROCEDURE DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI REGOLAMENTO PER LE PROCEDURE DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI Articolo 1- Oggetto Oggetto del presente regolamento sono le modalità di accesso e i criteri di

Dettagli

STRUMENTI DI LAVORO L ISEE

STRUMENTI DI LAVORO L ISEE STRUMENTI DI LAVORO L ISEE 1. L ISEE: novità dal 01.01.2015 Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 17 novembre 2014, del decreto di approvazione del nuovo modello ISEE, emanato dal Ministero del

Dettagli

Sezione 5 - FASCE DI CONTRIBUZIONE UNIVERSITARIA

Sezione 5 - FASCE DI CONTRIBUZIONE UNIVERSITARIA Sezione 5 - FASCE DI CONTRIBUZIONE UNIVERSITARIA L'importo dei contributi universitari è graduato in 5 fasce di contribuzione, determinate sulla base di scaglioni ISEE (Indicatore della situazione economica

Dettagli

ACCESSO ALLA MISURA DEL REDDITO DI AUTONOMIA PER DISABILI DGR 4152/2015 REGOLAMENTO DEL DISTRETTO SOCIALE DI MANTOVA

ACCESSO ALLA MISURA DEL REDDITO DI AUTONOMIA PER DISABILI DGR 4152/2015 REGOLAMENTO DEL DISTRETTO SOCIALE DI MANTOVA ACCESSO ALLA MISURA DEL REDDITO DI AUTONOMIA PER DISABILI DGR 4152/2015 REGOLAMENTO DEL DISTRETTO SOCIALE DI MANTOVA OGGETTO Il presente regolamento disciplina l erogazione di voucher per finanziare interventi

Dettagli

Fiscal Flash N. 308. Il nuovo Isee. La notizia in breve 04.12.2013. Premessa. Categoria: Previdenza e lavoro Sottocategoria: Prestazioni sociali

Fiscal Flash N. 308. Il nuovo Isee. La notizia in breve 04.12.2013. Premessa. Categoria: Previdenza e lavoro Sottocategoria: Prestazioni sociali Fiscal Flash La notizia in breve N. 308 04.12.2013 Il nuovo Isee Categoria: Previdenza e lavoro Sottocategoria: Prestazioni sociali Nel Consiglio dei Ministri di ieri 3 dicembre il governo ha approvato

Dettagli

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI SETTEMBRE 2008 AMBITO TERRITORIALE DISTRETTO 5 REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI Relazione tecnica Il presente regolamento è lo strumento realizzato dai Comuni del Distretto 5 per

Dettagli

C O M U N E D I P A D R I A (Provincia di Sassari) Servizio Socio Assistenziale AVVISO PUBBLICO

C O M U N E D I P A D R I A (Provincia di Sassari) Servizio Socio Assistenziale AVVISO PUBBLICO C O M U N E D I P A D R I A (Provincia di Sassari) PIAZZA DEL COMUNE PADRIA TEL. 079/807018 FAX 079/807323 - E MAIL :SOCIALE@COMUNE.PADRIA.SS.IT Servizio Socio Assistenziale AVVISO PUBBLICO BANDO: PROGRAMMA

Dettagli

CIRCOLARE TEMATICA CIRCOLARE TEMATICA. La Riforma dell ISEE. La Nuova DSU. D.P.C.M. 5 Dicembre 2013, n. 159 e D.M. 7 Novembre 2014

CIRCOLARE TEMATICA CIRCOLARE TEMATICA. La Riforma dell ISEE. La Nuova DSU. D.P.C.M. 5 Dicembre 2013, n. 159 e D.M. 7 Novembre 2014 La Riforma dell ISEE. La Nuova DSU Pag. 1 di 10 CIRCOLARE TEMATICA La Riforma dell ISEE. La Nuova DSU D.P.C.M. 5 Dicembre 2013, n. 159 e D.M. 7 Novembre 2014 Rev. Data Redazione Approvazione Rev. 0 29/12/2014

Dettagli

ALLEGATO A) alla d.g.r. n. 4154 del 8 ottobre 2015

ALLEGATO A) alla d.g.r. n. 4154 del 8 ottobre 2015 ALLEGATO A) alla d.g.r. n. 4154 del 8 ottobre 2015 Reddito di autonomia. Sostegno alle famiglie residenti nei Comuni ad elevata tensione abitativa (Delibera CIPE 87/2003 e PRERP 2014-2016) per il mantenimento

Dettagli

CAF UCI srl Via in Lucina, 10 00186 ROMA Telefono: 06.68210370 Fax: 06.6833362 Email: stafforganizzativo@cafuci.it Sito web: www.cafuci.

CAF UCI srl Via in Lucina, 10 00186 ROMA Telefono: 06.68210370 Fax: 06.6833362 Email: stafforganizzativo@cafuci.it Sito web: www.cafuci. Alle sedi convenzionate e a tutti i C.E.R Roma, 20.05.2013 Prot. 29/2013 Oggetto: chiarimenti INPS attività ISEE Di seguito trovate altri chiarimenti dell INPS in materia di ISEE che vanno ad integrare

Dettagli

COMUNE DI SORA SETTORE II - SERVIZI SOCIALI

COMUNE DI SORA SETTORE II - SERVIZI SOCIALI COMUNE DI SORA SETTORE II - SERVIZI SOCIALI AVVISO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI INTEGRATIVI AI CONDUTTORI MENO ABBIENTI - ANNUALITA 2014. (CANONI DI LOCAZIONE ANNO 2013) VISTA la Legge 9 dicembre

Dettagli

NUOVO ISEE : AL VIA DAL 01 GENNAIO 2015. a cura di Celeste Vivenzi. Premessa generale

NUOVO ISEE : AL VIA DAL 01 GENNAIO 2015. a cura di Celeste Vivenzi. Premessa generale NUOVO ISEE : AL VIA DAL 01 GENNAIO 2015 a cura di Celeste Vivenzi Premessa generale Come noto con il DM del 07-11-2014 è stato approvato il nuovo modello di Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) necessario

Dettagli

L IMPATTO SUI REGOLAMENTI DI ACCESSO AI SERVIZI IN AMBITO SOCIALE E LE RICADUTE ORGANIZZATIVE

L IMPATTO SUI REGOLAMENTI DI ACCESSO AI SERVIZI IN AMBITO SOCIALE E LE RICADUTE ORGANIZZATIVE L APPLICAZIONE DEL NUOVO ISEE I risultati della prima fase del programma di accompagnamento L IMPATTO SUI REGOLAMENTI DI ACCESSO AI SERVIZI IN AMBITO SOCIALE E LE RICADUTE ORGANIZZATIVE Firenze, 14 aprile

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA COMPARTECIPAZIONE ALLA SPESA DELLE PERSONE SEGUITE DAL DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE DELL ULSS 6 VICENZA INSERITE

REGOLAMENTO PER LA COMPARTECIPAZIONE ALLA SPESA DELLE PERSONE SEGUITE DAL DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE DELL ULSS 6 VICENZA INSERITE REGOLAMENTO PER LA COMPARTECIPAZIONE ALLA SPESA DELLE PERSONE SEGUITE DAL DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE DELL ULSS 6 VICENZA INSERITE IN COMUNITA ALLOGGIO E GRUPPI APPARTAMENTO Approvato dalla Conferenza

Dettagli

Il nuovo Isee: novità e continuità

Il nuovo Isee: novità e continuità Regione Emilia-Romagna Seminario PRIMO APPROFONDIMENTO SUL NUOVO ISEE Il nuovo Isee: novità e continuità Stefano Toso Università di Bologna 3 aprile 2014 Auditorium, Viale Aldo Moro 18, Bologna Il vecchio

Dettagli

COMUNE DI SAN VITO AL TAGLIAMENTO Provincia di Pordenone

COMUNE DI SAN VITO AL TAGLIAMENTO Provincia di Pordenone COMUNE DI SAN VITO AL TAGLIAMENTO Provincia di Pordenone Codice fiscale 80003930932 Partita IVA 00242130938 PIAZZA DEL POPOLO N.38 TEL.0434/842926 FAX 0434/842971 www.comune.san-vito-al-tagliamento.pn.it

Dettagli

Le richieste pervenute dopo tale data non consentiranno di beneficiare del bonus retroattivamente per il 2008.

Le richieste pervenute dopo tale data non consentiranno di beneficiare del bonus retroattivamente per il 2008. Bonus sociale Che cos è il bonus sociale? Il cosiddetto bonus sociale (ovvero il regime di compensazione della spesa sostenuta dai clienti domestici per la fornitura di energia elettrica ) è uno strumento

Dettagli

COMUNE di MALGRATE REGOLAMENTO GENERALE PER L APPLICAZIONE DELL ISEE

COMUNE di MALGRATE REGOLAMENTO GENERALE PER L APPLICAZIONE DELL ISEE COMUNE di MALGRATE Via Agudio, 10 23864 Malgrate (Lc) Tel. 0341 202000 Fax 0341 202360 E-Mail info@comune.malgrate.lc.it Web: www.comune.malgrate.lc.it REGOLAMENTO GENERALE PER L APPLICAZIONE DELL ISEE

Dettagli

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI SUSSIDI ECONOMICI A SOSTEGNO DELLA MATERNITA E A FAMIGLIE ECONOMICAMENTE DISAGIATE CON MINORI

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI SUSSIDI ECONOMICI A SOSTEGNO DELLA MATERNITA E A FAMIGLIE ECONOMICAMENTE DISAGIATE CON MINORI COMUNE DI CANINO Provincia di Viterbo REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI SUSSIDI ECONOMICI A SOSTEGNO DELLA MATERNITA E A FAMIGLIE ECONOMICAMENTE DISAGIATE CON MINORI ART. 1 Oggetto, finalità ed elementi

Dettagli

Esempi di tipo di prestazione che il cittadino può richiedere ai sensi ART. 17 Delibera C.C. N 68 del 21/12/2006 TIPO DI PRESTAZIONE RICHIESTA

Esempi di tipo di prestazione che il cittadino può richiedere ai sensi ART. 17 Delibera C.C. N 68 del 21/12/2006 TIPO DI PRESTAZIONE RICHIESTA Al Signor Sindaco del Comune di ORTELLE OGGETTO: RICHIESTA DI PRESTAZIONE SOCIALE AGEVOLATA Cognome : Nome : Nato/a a: il Nazionalità: Residente a: dal Località : Via : n. Tel. : C.F. in qualità di legale

Dettagli

ART.1 PRIMA ANNUALITÀ

ART.1 PRIMA ANNUALITÀ COMUNE DI GRESSAN COMMUNE DE GRESSAN REGOLAMENTO COMUNALE IN MATERIA DI EROGAZIONE DI ASSEGNO POST-NATALE, AI SENSI DELL ART. 13 (COMMI 1,2,3 E 4) DELLA LEGGE REGIONALE 27 MAGGIO 1998, N. 44 Approvazione

Dettagli

CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI

CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI., E I CENTRI AUTORIZZATI DI ASSISTENZA FISCALE (CAAF), PER SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA PER ASSISTENZA AI CITTADINI NELLA COMPILAZIONE E L INOLTRO DELLA DOMANDA E DELLE DICHIARAZIONI

Dettagli

La riforma del nuovo Isee Cosa cambia per i Comuni e le per le persone con disabilità

La riforma del nuovo Isee Cosa cambia per i Comuni e le per le persone con disabilità 14 e 15 aprile 2014 La riforma del nuovo Isee Cosa cambia per i Comuni e le per le persone con disabilità Avv. Gaetano De Luca Servizio Legale Ledha Di cosa vi parlerò Alcune premesse campo di applicazione

Dettagli

Nuovo ISEE 2015 Introduzione. Il perché e i contenuti della riforma. Le definizioni.

Nuovo ISEE 2015 Introduzione. Il perché e i contenuti della riforma. Le definizioni. Nuovo ISEE 2015 Introduzione Il perché e i contenuti della riforma. Le definizioni. ISEE CONTENUTI DELLA RIFORMA La comunicazione prende in esame: La normativa Isee attualmente in vigore e definita da

Dettagli

DOTE SCUOLA - Percorsi di Istruzione

DOTE SCUOLA - Percorsi di Istruzione DOTE SCUOLA - Percorsi di Istruzione Componenti : Buono Scuola, Disabilità, Integrazione al reddito Destinatari Studenti residenti in Lombardia, iscritti e frequentanti corsi a gestione ordinaria presso

Dettagli

Dote Scuola della Regione Lombardia anno scolastico 2013/2014

Dote Scuola della Regione Lombardia anno scolastico 2013/2014 UFFICIO SERVIZI SOCIALI - tel. 031/457824 e-mail: assistentesociale@comune.grandate.co.it Dote della Regione Lombardia anno scolastico 2013/2014 Si tratta di un sistema di contributi destinato alle famiglie

Dettagli

COMUNE DI MASSA POLITICHE SOCIALI, DELLA CASA E PARI OPPORTUNITA UFFICIO CASA

COMUNE DI MASSA POLITICHE SOCIALI, DELLA CASA E PARI OPPORTUNITA UFFICIO CASA COMUNE DI MASSA POLITICHE SOCIALI, DELLA CASA E PARI OPPORTUNITA UFFICIO CASA BANDO PER L ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI AD INTEGRAZIONE DEI CANONI DI LOCAZIONE Indetto ai sensi dell art. 11 della legge 9

Dettagli

COMUNE DELLA SPEZIA. Regolamento Comunale per l applicazione dell ISEE indicatore della situazione economica equivalente

COMUNE DELLA SPEZIA. Regolamento Comunale per l applicazione dell ISEE indicatore della situazione economica equivalente COMUNE DELLA SPEZIA Regolamento Comunale per l applicazione dell ISEE indicatore della situazione economica equivalente Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 6 del 27/03/2015 1 INDICE Art.

Dettagli

Settore Attuazione degli Interventi in Materia di Edilizia. Al beneficiario in indirizzo

Settore Attuazione degli Interventi in Materia di Edilizia. Al beneficiario in indirizzo Settore Attuazione degli Interventi in Materia di Edilizia giuseppina.franzo@regione.piemonte.it Data Protocollo 09/09/2008 40392 Al beneficiario in indirizzo Al Responsabile del procedimento amministrativo

Dettagli

COMUNE DI ROVIANO (Provincia di Roma) REGOLAMENTO PER LA COMPARTECIPAZIONE DEL COMUNE ALLA SPESA PER IL RICOVERO IN RSA DI PERSONE INDIGENTI

COMUNE DI ROVIANO (Provincia di Roma) REGOLAMENTO PER LA COMPARTECIPAZIONE DEL COMUNE ALLA SPESA PER IL RICOVERO IN RSA DI PERSONE INDIGENTI REGOLAMENTO PER LA COMPARTECIPAZIONE DEL COMUNE ALLA SPESA PER IL RICOVERO IN RSA DI PERSONE INDIGENTI Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 2 del 08/04/2014 Articolo 1 Campo di intervento

Dettagli

Sintesi del Rapporto annuale 2013

Sintesi del Rapporto annuale 2013 Ufficio Stampa Comunicato stampa Roma, 8 luglio 2014 Sintesi del Rapporto annuale 2013 L Inps al servizio del Paese L Inps esercita da sempre un ruolo di riferimento e di guida nell ambito della sicurezza

Dettagli

COMUNE DI SORA SETTORE II - SERVIZI SOCIALI

COMUNE DI SORA SETTORE II - SERVIZI SOCIALI COMUNE DI SORA SETTORE II - SERVIZI SOCIALI AVVISO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI INTEGRATIVI AI CONDUTTORI MENO ABBIENTI - ANNUALITA 2015. (CANONI DI LOCAZIONE ANNO 2014) VISTA la Legge 9 dicembre

Dettagli

COMUNE DI CARMIGNANO P.za Giacomo Matteotti, 1 59015 CARMIGNANO (PO)

COMUNE DI CARMIGNANO P.za Giacomo Matteotti, 1 59015 CARMIGNANO (PO) COMUNE DI CARMIGNANO P.za Giacomo Matteotti, 1 59015 CARMIGNANO (PO) Tel. 055 875011 Fax 055 8750301 P.I. 00255160970 C.F. 01342090485 www.comune.carmignano.po.it REGOLAMENTO SULLE MODALITA DI COMPARTECIPAZIONE

Dettagli

C) LIMITI ALLA TITOLARITÀ DI DIRITTI REALI SU BENI C) LIMITI ALLA TITOLARITÀ DI DIRITTI REALI SU BENI

C) LIMITI ALLA TITOLARITÀ DI DIRITTI REALI SU BENI C) LIMITI ALLA TITOLARITÀ DI DIRITTI REALI SU BENI MODIFICHE AL REGOLAMENTO PER L ASSEGNAZIONE DEGLI ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA Le modifiche sono scritte in rosso grassetto corsivo Modifiche all articolo 2 Testo vigente Art. 2 - Requisiti

Dettagli

Capitolo I Principi generali

Capitolo I Principi generali CONSORZIO SERVIZI SOCIALI DELL OLGIATESE CRITERI E MODALITÀ PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE A CITTADINI NON AUTOSUFFICIENTI ANNO 2015 Indice: Capitolo I Principi generali. 1. Principi generali e finalità

Dettagli

Consorzio Pubblico Servizio alla Persona Ambito Territoriale di Viadana

Consorzio Pubblico Servizio alla Persona Ambito Territoriale di Viadana Consorzio Pubblico Servizio alla Persona Ambito Territoriale di Viadana Programma Operativo Regionale 2014-2020 Obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell occupazione Cofinanziato con il Fondo

Dettagli

Periodo 15 gennaio 12 marzo 2015. Consegnare a: Ufficio Edilizia Residenziale Pubblica

Periodo 15 gennaio 12 marzo 2015. Consegnare a: Ufficio Edilizia Residenziale Pubblica BANDO PER LA FORMAZIONE DELLA GRADUATORIA PER L'ASSEGNAZIONE IN LOCAZIONE DEGLI ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA (ERP) CHE SI RENDERANNO DISPONIBILI NEL COMUNE DI MONZA Periodo 15 gennaio 12 marzo

Dettagli

Azienda Pubblica della Regione Campania per il diritto allo Studio Universitario. isee - documentazione. cosa presentare?

Azienda Pubblica della Regione Campania per il diritto allo Studio Universitario. isee - documentazione. cosa presentare? Azienda Pubblica della Regione Campania per il diritto allo Studio Universitario isee - documentazione cosa presentare? Documentazione da produrre per il rilascio dell ISEE Nucleo Familiare Codice fiscale

Dettagli

ASSESSORATO AI SERVIZI SOCIALI

ASSESSORATO AI SERVIZI SOCIALI C O M U N E PROVINCIA D I S E N N O R I DI SASSARI ASSESSORATO AI SERVIZI SOCIALI ASSEGNO DI MATERNITA' ANNO 2012 L assegno è stato istituito dall art.66 della legge n.448/98 con effetto dal 01.01.1999

Dettagli

La circolare che guida passo passo al conseguimento degli adempimenti

La circolare che guida passo passo al conseguimento degli adempimenti Fiscal Adempimento La circolare che guida passo passo al conseguimento degli adempimenti N. 46 09.12.2013 Il nuovo Isee Categoria: Previdenza e lavoro Sottocategoria: Prestazioni sociali A cura di Devis

Dettagli

N. 42519 /2016 protocollo

N. 42519 /2016 protocollo N. 42519 /2016 protocollo Modificazioni alle istruzioni del modello Comunicazione per la ricezione in via telematica dei dati relativi ai mod. 730-4 resi disponibili dall Agenzia delle entrate, approvate

Dettagli

Le regole da rispettare

Le regole da rispettare SCHEDA RIEPILOGATIVA NOTA MINISTERIALE PREMESSA Per poter andare in pensione con decorrenza 1 settembre 2016, gli interessati devono presentare DUE domande, a due soggetti diversi ( le due domande sono

Dettagli

Roma, 18/12/2014. e, per conoscenza, Circolare n. 171

Roma, 18/12/2014. e, per conoscenza, Circolare n. 171 Direzione Centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito Direzione Centrale Organizzazione Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici Ufficio Centrale di monitoraggio e coordinamento in materia

Dettagli

Regolamento per l erogazione dei trattamenti di solidarietà

Regolamento per l erogazione dei trattamenti di solidarietà FONDO DI SOLIDARIETÀ A FAVORE DEI DIPENDENTI DI AMOS SCRL Regolamento per l erogazione dei trattamenti di solidarietà Art. 1 Tipologia dei trattamenti di solidarietà 1. I trattamenti del fondo di solidarietà

Dettagli

REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL ISEE (INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE) Approvato dal C.C. con delib. n. 41 del 31.05.

REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL ISEE (INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE) Approvato dal C.C. con delib. n. 41 del 31.05. COMUNE DI CARUGATE Provincia di Milano SETTORE 4 ISTRUZIONE CULTURA,SPORT SERVIZI SOCIALI E PER LA SOLIDARIETA REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL ISEE (INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE)

Dettagli

Regolamento per l introduzione dell ISEE come strumento di valutazione della situazione economica dei richiedenti prestazioni sociali agevolate

Regolamento per l introduzione dell ISEE come strumento di valutazione della situazione economica dei richiedenti prestazioni sociali agevolate Regolamento per l introduzione dell ISEE come strumento di valutazione della situazione economica dei richiedenti prestazioni sociali agevolate Art. 1 Oggetto Art. 2 Finalità Art. 3 Riferimenti legislativi

Dettagli

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali IL MINISTRO VISTO l articolo 9 del decreto legislativo 30 dicembre 1992 n. 502, e successive modifiche e integrazioni, il quale prevede la costituzione

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ACCESSO E LA PARTECIPAZIONE AL COSTO DELLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE, IN APPLICAZIONE DEL DPCM 5 DICEMBRE 2013, N.

REGOLAMENTO PER L ACCESSO E LA PARTECIPAZIONE AL COSTO DELLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE, IN APPLICAZIONE DEL DPCM 5 DICEMBRE 2013, N. REGOLAMENTO PER L ACCESSO E LA PARTECIPAZIONE AL COSTO DELLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE, IN APPLICAZIONE DEL DPCM 5 DICEMBRE 2013, N. 159 1. SCOPO DEL REGOLAMENTO L I.S.E.E. è lo strumento di valutazione

Dettagli

Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 81 del 25.11.2015

Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 81 del 25.11.2015 CITTA DI ARZIGNANO PROVINCIA DI VICENZA REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA GENERALE DELLE TARIFFE DEI SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA & Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 81 del 25.11.2015 REGOLAMENTO

Dettagli

APERTURA BANDO 21 GENNAIO 2013 28 FEBBRAIO 2013

APERTURA BANDO 21 GENNAIO 2013 28 FEBBRAIO 2013 BANDO PER LA FORMAZIONE DELLA GRADUATORIA AI FINI DELL ASSEGNAZIONE DI ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA IN LOCAZIONE PERMANENTE A CANONE DISCIPLINATO AI SENSI DELL EX ART. 9 LEGGE 493/93 APERTURA

Dettagli

CAF ACLI ISEE 2015. Brescia, 28 marzo 2015

CAF ACLI ISEE 2015. Brescia, 28 marzo 2015 CAF ACLI ISEE 2015 Brescia, 28 marzo 2015 Come ottenere l'attestazione ISEE? DSU CAF entro 4 gg INPS entro 6 gg CAF Rilascia al cittadino ricevuta di avvenuta presentazione Rende disponibile l'isee entro

Dettagli

OGGETTO: Accordo di collaborazione con i CAF - schema di convenzione.-

OGGETTO: Accordo di collaborazione con i CAF - schema di convenzione.- OGGETTO: Accordo di collaborazione con i CAF - schema di convenzione.- CONVENZIONE TRA L'Istituto Autonomo per le Case Popolari della Provincia di TRAPANI rappresentato dal Dirigente Amministrativo, con

Dettagli

Informativa per la clientela

Informativa per la clientela Informativa per la clientela Informativa n. 24 del 3 aprile 2012 Destinazione del cinque per mille dell IRPEF - Proroga per il 2012 - Presentazione delle domande INDICE 1 Premessa... 2 2 Soggetti destinatari...

Dettagli

Osservazioni Anci sulla prima fase di applicazione del nuovo ISEE

Osservazioni Anci sulla prima fase di applicazione del nuovo ISEE Osservazioni Anci sulla prima fase di applicazione del nuovo ISEE (Documento approvato dalla Commissione Anci Welfare e politiche sociali del 19 ottobre 2015) Il sistema normativo del nuovo ISEE, introdotto

Dettagli

Comune di Avigliana. Provincia di Torino

Comune di Avigliana. Provincia di Torino Comune di Avigliana Provincia di Torino REGOLAMENTO Per le prestazioni sociali e per l applicazione dell I.S.E.E. (Indicatore Situazione Economica Equivalente) Approvato dal Consiglio Comunale in data

Dettagli

Guida alla compilazione on-line delle domande di Dote Scuola A.S. 2008-2009 e Borse di Studio - Merito A.S. 2007-2008 INDICE

Guida alla compilazione on-line delle domande di Dote Scuola A.S. 2008-2009 e Borse di Studio - Merito A.S. 2007-2008 INDICE Guida alla compilazione on-line delle domande di Dote Scuola A.S. 2008-2009 e di Borse di studio - Merito A.S. 2007-2008 INDICE Introduzione...2 Riconoscimento del soggetto richiedente da parte del sistema...2

Dettagli

Dilazione straordinaria delle somme iscritte a ruolo - Provvedimento attuativo - Riepilogo generale della disciplina

Dilazione straordinaria delle somme iscritte a ruolo - Provvedimento attuativo - Riepilogo generale della disciplina Circolare n. 40 del 19 dicembre 2013 Dilazione straordinaria delle somme iscritte a ruolo - Provvedimento attuativo - Riepilogo generale della disciplina INDICE 1 Premessa... 2 2 Dilazione ordinaria...

Dettagli

L anno 2015, il giorno del mese di negli Uffici del Comune di.., siti in..., TRA

L anno 2015, il giorno del mese di negli Uffici del Comune di.., siti in..., TRA CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI E IL CENTRO AUTORIZZATO DI ASSISTENZA FISCALE PER LA RACCOLTA DELLE DOMANDE DEI BENEFICIARI DEL CONTRIBUTO PER L INIZIATIVA STRAORDINARIA INERENTE IL SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE

Dettagli