Rischi e problematiche tipici nei contratti EPC

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1 Rischi e problematiche tipici nei contratti EPC Sergio La Mura, prof. a.c. Politecnico di Milano 7 MAGGIO 2014 FIERA MILANO RHO CENTRO CONGRESSI STELLA POLARE SALA ARIES 1

2 Argomenti: L obiettivo comune Le possibilità di raggiungimento Gli strumenti attuativi Le difficoltà tecnologiche Le soluzioni disponibili Le garanzie di raggiungimento degli obiettivi Gli operatori qualificati gli Utenti 2

3 L obiettivo comune Il risparmio energetico Il rispetto dell ambiente ma sicuramente il risparmio economico Comune negli obiettivi Comune negli sforzi 3

4 L obiettivo comune Comune negli obiettivi tutti vogliamo risparmiare e/o guadagnare Comune negli sforzi danno sempre «noia» specie se sulla ns pelle 4

5 Le possibilità di raggiungimento..ce ne sono ma attenzione ai luoghi comuni Si parla di sistemi edificio /impianti gli impianti sono sempre sovradimensionati gli edifici sono sempre mal isolati e costruiti male a troppi conviene consumare molto è sempre un po una lotta fra i vari operatori (progettisti costruttori gestori) non sempre a beneficio degli utenti 5

6 gli impianti sono sempre sovradimensionati..senza esagerare, non sempre non più analisi importanti ci portano a dire che gli impianti di riscaldamento hanno portato a importanti revisioni/ riduzioni dei terminali (i radiatori), delle UTA, ma anche dei generatori di calore (termici) ma non sempre sono stati un male, infatti questi, con costi limitati, hanno permesso ampia flessibilità nell utilizzo e nell adeguamento ai nuovi lay out 6

7 L obiettivo Comune «negli sforzi» Abbiamo dimostrato con strumenti di calcolo molto sofisticati (calcoli di consumi con simulazioni dinamiche Transis ) Ciò che a volte quasi già sapevamo e che continuiamo a dimenticare: 1 grado in meno all interno degli ambienti porta ad un risparmio del 5-6% ed è ben chiaro cosa significa..lo spieghiamo ai ns giovani a lezione Ma non se ne vuole parlare lo si fa con timidezza.. sembra senza crederci 7

8 L obiettivo Comune «negli sforzi» Gli edifici sono troppo dispendenti, abbiamo imposto la certificazione Energetica (ACE) ma introdotto molte complicazioni (ora APE??) e con costi che l utente non capisce e che sta sempre più vivendo con sfiducia. Il principio è giustissimo dobbiamo recuperarlo per non farlo comparire solo una TASSA INUTILE. Abbiamo avuto una fase di riscaldamento centralizzato a beneficio del comfort, una di riscaldamento autonomo (gli operatori sanno che il risparmio di questo non è dovuto a migliore efficienza - che anzi peggiora)né tanto meno a miglior impatto ambientale ma le persone spendono globalmente meno perché PERCHE IN QUESTO CASO PERCEPISCONO BENE IL RAPPORTO TEMPERATURE RICHIESTE DI CALORE SPESA SOSTENUTA. Questa parte importante di risparmio attuabile si basa quindi su buona tecnologia ma soprattutto su comportamento più accorto dell utente. 8

9 L obiettivo Comune «negli sforzi» La tecnologia ha progredito Da anni è imposta la contabilizzazione individuale che porterebbe ad impianti centralizzati ecoefficienti e spesa giusta più facilmente capibile da parte dell utente, Ma anche questo non sta decollando con la giusta serenità abbiamo proroghe non negli obblighi, ma nelle sanzioni L UENTE E SEMPRE PIU STRAPAZZATO E DUBITO CAPISCA BENE. 9

10 Le tecnologie Certamente ingegneristicamente le conosciamo: per il Nuovo Impianti efficienti, ambientamene buoni Edifici sostenibili in Classe A (o meglio) per le Riqualificazioni Interventi simili spesso attuati (ma con costi non sempre ragionevoli ) MA GIUSTAMENTE IGNARO DI QUESTE TECNOLOGIE - L UTENTE VA TUTELATO, OVVIAMENTE CONTRATTUALMENTE 10

11 I Contratti EPC: Energy Performance Contract e non Engineering, procurement and construction ed ora abbiamo formule contrattuali nuove (non molto nei principi generali) che però divide gli operatori del settore qualcuno vive il contratto «male» dice che il contratto EPC è quasi un obbligo/ una medicina amara da usare in assenza di disponibilità economica ed avendo l obbligo di riqualificare gli impianti per migliorare l efficienza energetica (ma gli obblighi di efficienza energetica parte dal leggi buone come la 373/73. erano degli anni 70!!) 11

12 il Contratto EPC Da un punto di vista tecnico il Contratto EPC appare un contratto buono, che tutela le parti, che coinvolge gli operatori (e devono essere coinvolti entrambi in solido non solo uno..manlevando totalmente una parte!) Risolve vari problemi e non solo quelli dell indisponibilità economica nel breve periodo, ma tutela le parti nel tempo. Ci sono delle fasi di impegni reciproci e di controlli: i contratti standard (adattabili) aiutano i contraenti. 12

13 il Contratto EPC Crediamo ci sia bisogno di un po' di molta più professionalità nel settore, di operatori qualificati che si impegnano a lavorare bene e tutelare il cliente Il legislatore / il normatore fa riferimento a soggetti certificati in maniera indipendente, sicuramente far riferimento a: ESCO Certificate UNI-CEI (NB agg. uscito il 17 Apr.14) Esperti Gestione Energia (EGE) certificati UNI Certificatori energetici certificati correttamente e che operino seriamente Studi seri effettuati da università Non potrà altro che migliorare il settore e permettere all utente di essere «più tranquillo» senza dover far ricorso troppo spesso alla parte giuridica. 13

14 Gli operatori del settore ESCO cosa evidenziano: come Rischi e problematiche correlate OK impegnarsi su Risparmi ma Se la diagnosi non è effettuata correttamente o da un soggetto diverso possono sorgere difficoltà nel raggiungimento degli obbiettivi che comunque devono essere individuati impianto per impianto e non in maniera globale. Vanno previsti fattori esterni o interni di adeguamento per tener conto del: Il costo del combustibile nel tempo Le differenze di questo può modificare in positivo o negativo i tempi di ritorno dell investimento 14

15 Gli operatori del settore ESCO cosa evidenziano: le condizioni climatiche anch esse posso incidere ; consideriamo che quest anno a Milano si registrano circa - 25% di gradi giorno (bene ma i conteggi cambiano molto) L uso degli ambienti Il committente può variare l utilizzo degli spazi e/o delle volumetrie I tempi di pagamento delle PA rappresentano un possibile problema che squilibra i piani finanziari E quindi le modalità di revisione dei prezzi devono essere complesse ma oggettive, per poter parametrare i consumi e i relativi costi. 15

16 Gli operatori del settore ESCO cosa evidenziano: Tutti questi argomenti portano inevitabilmente a impegni dalle parti di medio lunga durata, dell ordine dei 4 5 anni minimo (che il tempo usuale minimo per un pay back) Vi sono finanziamenti che supportano queste riqualificazioni, ma l incertezza degli stessi determina la necessità di contrattistica complessa, spesso inattuabile nel settore pubblico (molto arduo o impossibile pensare a un bando pubblico con questa forte discrezionalità) 16

17 Gli utenti cosa avvertono: Una certa difficoltà nel districarsi in contratti abbastanza complessi «non particolarmente rodati» Nel piccolo /residenziale c è da recuperare un certo senso di sfiducia da parte degli utenti, ancor più ora che si dovrebbero affidare ad una società (ESCO) per svariati anni. Negli appalti pubblici una certa difficoltà a coniugare gli EPC con convenzioni in essere, o con contratti con una certa discrezionalità Nel privato medi grande la necessità di avere o all interno della propria struttura le funzioni di controllo verifica o affidarle a personale qualificato terzo. 17

18 Conclusioni: Gli obiettivi sono chiari, le sfide o su base volontaristica o su obblighi, devono essere accolte. Consumare e spendere, come la situazione attuale è uno spreco inutile, che non apporta nessun vantaggio neanche per la salute pubblica. Devono essere effettuati sforzi importanti, impegnate risorse economiche rilevanti. Affidarsi ad operatori specializzati e qualificati è la strada da prendere per finalmente raggiungere concretamente gli obiettivi internazionali (e raggiungerli con crescita positiva). La scelta degli EPC è quella che porta ad avere sicurezze nel breve medio termine e non solo sulla base di un finanziamento terzializzato. 18

19 Grazie dell attenzione Sergio LA MURA