Provincia di Torino CONTROLLO VERIFICHE TECNICHE DEGLI EDIFICI SCOLASTICI AI SENSI DELLA ORDINANZA P.C.M E S.M.I., ORDINANZA P.C.M.

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1 Provincia di Torino CONTROLLO VERIFICHE TECNICHE DEGLI EDIFICI SCOLASTICI AI SENSI DELLA ORDINANZA P.C.M E S.M.I., ORDINANZA P.C.M ITC PASCAL Via Carducci, n. 4 - GIAVENO (TO) RELAZIONE GENERALE Torino, Il tecnico Ing. Adriano Castagnone pag. 1

2 Introduzione La presente relazione tratta della analisi di vulnerabilità sismica e dell ipotesi di adeguamento sismico dell ITC PASCAL, sito in via Carducci, n. 4 Giaveno secondo quanto previsto dalle vigenti normative (v. Capitolo 1 - Normativa di riferimento). La verifica, richiesta dall art. 2 comma 3 OPCM 3274/03, è necessaria in quanto, secondo l attuale classificazione del territorio nazionale, il comune di Bussoleno si trova in zona sismica 2. La prima parte della relazione comprende la descrizione dell opera e l analisi dello stato attuale dell edificio. Successivamente sono trattate le proposte di adeguamento sismico in base alle problematiche rilevate nella fase di indagine. pag. 2

3 1. Normativa di riferimento Per la verifica dell edificio oggetto della presente relazione, si è fatto riferimento alle normative qui di seguito riportate: Legge 5 Novembre 1971 N 1086 Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio, normale e precompresso ed a struttura metallica ; D.M. LL.PP. 9 Gennaio Norme tecniche per il calcolo, l esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche ; Circolare LL.PP. 14 Febbraio 1974 n Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio, normale e precompresso ed a struttura metallica Istruzioni per l applicazione ; Circolare LL.PP. 9 Gennaio 1980 n Legge n 1086 Istruzioni relative ai controlli sul conglomerato cementizio adoperato per le strutture in cemento armato ; Circolare LL.PP. 31 Ottobre 1986 n Legge n 1086 Istruzioni relative alle norme tecniche per l esecuzione delle opere in c.a. normale e precompresso e per le strutture metalliche, di cui al D.M ; Circolare LL.PP. 1 Settembre 1987 n Legge n 1086 D.M Controllo dei materiali in genere e degli acciai per cemento armato in particolare ; Circolare LL.PP. 15 Ottobre 1996 n 252 Istruzioni per l applicazione delle «Norme tecniche per il calcolo, l esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche» di cui al D.M ; Legge 2 Febbraio 1974 n.64: Provvedimenti per le costruzioni, con particolari prescrizioni per le zone sismiche ; D.M. LL.PP. 16 Gennaio Norme tecniche per le costruzioni in zona sismica ; D.M. LL.PP. 2 Luglio 1981: "Normativa per le riparazioni ed il rafforzamento degli edifici danneggiati dal sisma nelle regioni Basilicata, Campania e Puglia ; Circolare LL.PP. 5 Marzo 1985 n 25882: "Istruzioni per l'applicazione delle tecniche sulle costruzioni sismiche"; Circolare LL.PP. 19 Luglio 1986 n 27690: "Istruzioni per l'applicazione del D.M. 24/01/1986 recante norme tecniche per le costruzioni in zona sismica."; pag. 3

4 Circolare LL.PP. 10 Aprile, n 65/AA.GG. Istruzioni per l applicazione delle «Norme tecniche per le costruzioni in zona sismica» di cui al D.M D.M. LL.PP. 20 Novembre: "Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento." Circolare LL.PP. 4 Gennaio 1989 n Istruzioni in merito alle norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento ; UNI ENV Marzo 1998 Eurocodice 6 - Progettazione delle strutture di muratura. Parte 1-1: Regole generali per gli edifici Regole per la muratura armata e non armata ; D.M. LL.PP. 11 Marzo Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione ; Circolare LL.PP. 24 Settembre 1988 n L n 64 art.1 - Istruzioni per l applicazione del D.M ; D.M. 16 Gennaio Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi ; D.M. 4/02/1982 Definizione zone sismiche (comprende il comune di Giaveno) Circolare LL.PP. 24/05/1982, n Istruzioni applicative - D.M ; Circolare LL.PP. 4 Luglio 1996 n 156 AA.GG./S.T.C. Istruzioni per l applicazione delle «Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi» di cui al D.M ; Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274/03 e n. 3431/05 Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica e s.m.i. Allegato 2 NORME TECNICHE PER IL PROGETTO, LA VALUTAZIONE E L ADEGUAMENTO SISMICO DEGLI EDIFICI Allegato 4 NORME TECNICHE PER IL PROGETTO SISMICO DI OPERE DI FONDAZIONEE DI SOSTEGNO DEI TERRENI DM Norme tecniche per le costruzioni O.P.C.M. 8 luglio 2004 n Modalità di attivazione del Fondo per interventi straordinari della Presidenza del Consiglio dei Ministri, istituito ai sensi dell'art.32-bis del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326 pag. 4

5 2. Descrizione degli edifici L ITC PASCAL si trova in Giaveno, via Carducci, n. 4 in una zona pressoché pianeggiante. Il comune di Giaveno è individuato dai dati seguenti: Coordinate Lat ' N - Long E Altitudine 506 m.s.l.m. L ITC Pascal è costituito da un complesso di edifici così meglio descritti: 1. Corpo A): edificio in muratura realizzato presumibilmente agli inizi del 1900 dedicata ad aule ed uffici 2. Corpo B): struttura in c.a. realizzata parzialmente in opera e parzialmente prefabbricata edificata nel periodo dedicata ad aule, palestra e laboratori 3. Corpo C) e Corpo D): strutture in c.a. parzialmente in opera e parzialmente prefabbricate realizzate nel periodo dedicate ad aule, laboratori e palestra pag. 5

6 Corpo A Corpo C Corpo B Corpo D 2.1 Corpo A) L edificio è costituito da 3 piani fuori terra: piano terreno, piano primo, piano sottotetto e copertura ed è dedicata ad uffici amministrativi ed aule scolastiche. Gli elementi portanti verticali sono interamente realizzati in muratura piena, i solai in laterizio e conglomerato cementizio a realizzare un solaio piano, la struttura portante della copertura è in legno. Le scale sono in muratura e pietra sono state oggetto di parziale rinforzo con putrelle in acciaio. Per una zona limitata rispetto all estensione del piano terreno è presente un piano interrato dedicato a centrale termica. Non sono stati trovati documenti che attestino la data di costruzione iniziale, ma per tipologia costruttiva e materiali utilizzati si può indicare come data più probabile gli inizi del Corpo B) L edificio è realizzato con strutture portanti è in c.a. e c.a.p., parzialmente prefabbricate e parzialmente gettate in opera ed è dedicato a: palestra, laboratori, aule scolastiche, magazzini e depositi. pag. 6

7 È suddivisa su tre piani fuori terra: piano terreno su gambette, primo piano e copertura piani, realizzati con diverse tipologie di solai: precompressi alleggeriti, gettati in opera, copponi per la formazione di shed. Il tamponamento di chiusura è realizzato con pannelli prefabbricati in c.a. alleggerito con argilla espansa ed ancorati alla struttura portante mediante risalti in fondazione e apparecchi metallici in sommità (vedi tavole progettuali allegate). I piani sono reciprocamente sfalsati e collegati da scale interne, anch esse in c.a. 2.3 Corpo C) L edificio è realizzato con strutture portanti in c.a. parzialmente prefabbricate e parzialmente gettate in opera ed è dedicato a: laboratori, aule scolastiche, locali per servizi vari. È suddivisa su tre piani fuori terra: piano terreno su gambette, primo piano e copertura piana. 2.4 Corpo D) L edificio è realizzato con strutture portanti in c.a. parzialmente prefabbricate e parzialmente gettate in opera ed è dedicato a palestra (campo di gioco, spogliatoi, locali per servizi vari). È suddivisa su due piani fuori terra: piano terreno su gambette e copertura realizzata con travi reticolari in c.a. di grani dimensioni a realizzare shed. Sono presenti tribune interne collegate da scale al piano terreno. pag. 7

8 3. Analisi storica Si è proceduto alla ricerca dei documenti di progetto originali e sono stati trovati gli elaborati riportati nella tabella seguente e riprodotti in copia. 3.1 Corpo A) Non si sono trovati documenti relativi al progetto originale se non rilievi effettuati in data recente, sottoposti a controllo e verifica in situ. 3.2 Corpo B) Committente: Comune di Giaveno Progetto architettonico a cura arch. Ennio Matassi e arch. Marisa Ceppi aventi studio in Torino, approvato in data Direttore dei Lavori: arch. Ennio Matassi e arch. Marisa Ceppi aventi studio in Torino Progettista strutturale e Direttore dei Lavori delle strutture in c.a. gettate in opera: ing. Giuseppe Manzone con studio in Torino. Pratica per la denuncia delle Opere strutturali ai sensi della legge n depositata presso il Genio Civile di Torino, al n il 9 maggio 1978 Impresa esecutrice generale: Impresa Chiapatti Luciano di Giaveno Fornitura per strutture prefabbricate: impresa Codelfa Costruzioni del Favero SpA Progettisti per le strutture prefabbricate: ing. Rinaldo Brusa, con studio in Varese e ing. Angelo Toriello con studio in Varese. Direttore dei Lavori per la produzione ed il montaggio delle strutture prefabbricate: ing. Giovanni Saccenti Collaudo delle strutture: rilasciato in data a cura dell ing. Ferdinando Indelicato, con studio in Pecetto Torinese Collaudo amministrativo dell opera: rilasciato in data a cura ing. Giambattista Massera 3.3 Corpo C) Impresa Costruttrice: NUOVA ERGA COSTRUZIONI srl con sede in Torino Ditta produttrice delle strutture prefabbricate: PI.ESSE.GI SpA - Nieve Progettista e D.L. dell opera: Arch. Valerio Sticca, Amm. Provinciale di Torino Progettista e D.L. delle opere strutturali in c.a: Ing. Maurizio Di Nardo, con studio in Torino Progettista e D.L. delle opere strutturali prefabbricate in c.a e c.a.p.: Ing. Ferdinando Martina della Pi.Esse.Gi Prefabbricati SpA pag. 8

9 Collaudo opere strutturali: Prof. Ing. Giacomo Donato con studio in Torino Il corpo C) è stato realizzato dopo il 1982, quindi già soggetto alla normativa sismica ai sensi del DM ; ed è stato verificato alle azioni sismiche in fase di progettazione, come da Denuncia dei Lavori del all Ufficio del Servizio Geologico di Pinerolo. 3.4 Corpo D) Impresa Costruttrice: NUOVA ERGA COSTRUZIONI srl con sede in Torino Ditta esecutrice montaggio a secco: PI.ESSE.GI SpA Nieve Ditta produttrice delle strutture prefabbricate verticali, involucro esterno e copertura: PIC srl, Milano Progettista e D.L. dell opera: Arch. Valerio Sticca, Amministrazione Provinciale di Torino Progettista e D.L. delle opere strutturali in c.a.: ing. Maurizio Di Nardo, con studio in Torino D.L. delle opere strutturali prefabbricate in c.a e c.a.p.: ing. Ferdinando Martina della Pi.Esse.Gi Prefabbricati SpA Progettista delle strutture prefabbricate verticali involucro esterno e copertura: ing. Francesco Escoli, Voghera Direttore di produzione in stabilimento delle strutture prefabbricate verticali involucro esterno e copertura: geom. Antonio Brocca, Nicorvo PV. Collaudo opere strutturali: Prof. Ing. Giacomo Donato con studio in Torino Il corpo D) è stato realizzato dopo il 1982, quindi già soggetto alla normativa sismica ai sensi del DM ed è stato verificato alle azioni sismiche in fase di progettazione, come da Denuncia dei Lavori del all Ufficio del Servizio Geologico di Pinerolo. 3.5 Documentazione relativa al progetto originale e riprodotta in copia Corpo B ELABORATI GRAFICI Tavole progetto originale PIANTA TRACCIAMENTI E FONDAZIONI 1:50 26/07/76 PIANTA PIANO TERRA QUOTA (+ 0.00) 1:50 20/10/76 PART. FONDAZIONI E TABELLA PILASTRI 15/12/76 PIANTA PIANO PRIMO QUOTA (+ 3.60) 1:50 20/10/76 SOLAIO AL PRIMO LIVELLO 1:50_1:20 15/12/76 SOLAIO COPERTURA 1:50_1:20 20/09/76 pag. 9

10 SEZIONI TRASVERSALI 1:20 02/12/76 PALESTRA TRAVE TRA I PILASTRI :20 15/12/76 SEZIONE LONGITUDINALE E TRASVERSALE SULLA 1:50 02/12/76\ PALESTRA PALESTRA TRAVE TRA I PILASTRI :50 29/09/76 PIANTA COPERTURA 1:50 02/12/76 PALESTRA TRAVE DI TESTATA 20/09/76 SCALE 1:50_1:20 20/09/76 CARPENTERIA E ARMATURA VELETTA V2 1: CARPENTERIA E ARMATURA VELETTA M9 1: CARPENTERIA E ARMATURA PANNELLO M2 1: CARPENTERIA E ARMATURA PANNELLO M11 1: CARPENTERIA E ARMATURA PANNELLO M16 1: CARPENTERIA E ARMATURA PANNELLO M14 1: CARPENTERIA E ARMATURA PANNELLO M4 1: CARPENTERIA E ARMATURA PANNELLO M3 1: CARPENTERIA TEGOLO 1:10 1: TEGOLO DA ML. 477 ARMATURA 1:20 1:10 1: TEGOLO DA ML ARMATURA 1:20 1:10 1: TEGOLO DA ML :20 1:10 1: CARPENTERIA TEGOLO 1:10 1: PARTICOLARE PORTE FINESTRE APPOGGIO 1:20 1: PIANTA PROSPETTI PARTICOLARI 1:100 1:20 1: PIANTA COPERTURA SEZIONI 1:100 1:20 1: PARTICOLARE ARMATURA TRAVI 3 3BIS 4 4 BIS DOCUMENTI Oggetto Data Denuncia di all Ufficio del Genio Civile di Torino delle strutture portanti protocollata al n comprensiva di relazione sui materiali e di relazione di calcolo Denuncia di variante all Ufficio del Genio Civile di Torino delle strutture portanti protocollata al n comprensiva di relazione sui materiali e di relazione di calcolo Denuncia di variante all Ufficio del Genio Civile di Torino delle strutture pag. 10

11 portanti prefabbricate protocollata al n comprensiva di relazione sui materiali e di relazione di calcolo Certificato di prova dei materiali (tondini acciaio) rilasciato dal Politecnico di Torino prot. N certificato n. 6/6723 su richiesta Impresa Chiappati Torino Certificato di prova dei materiali su barre ad aderenza migliorata saldate rilasciato dal Politecnico di Torino prot. N certificato n. 6/2598/32 su richiesta Impresa Chiappati Torino Certificato di prova dei materiali su cubi di cls. rilasciato dal Politecnico di Torino prot. N certificato n. 6/6733 su richiesta Impresa Chiappati Torino Nomina del collaudatore per il collaudo delle strutture portanti Relazione finale del Direttore dei Lavori Certificato di collaudo delle strutture portanti Certificato di collaudo amministrativo a cura ing. Giambattista Massera Corpo C DOCUMENTI Oggetto Certificato di collaudo delle strutture portanti ai sensi dell art. 7 legge n realizzato dal Prof. Ing. Giacomo Donato con annessa documentazione fotografica Data Corpo D DOCUMENTI Oggetto Data Certificato di collaudo delle strutture portanti ai sensi dell art. 7 legge n realizzato dal Prof. Ing. Giacomo Donato con annessa documentazione fotografica PROSPETTI SCALA 1:100 LUG. 83 PLANIMETRIE LUG. 84 SEZIONI SCALA 1:100 LUG. 83 PARTICOLARI COSTRUTTIVI SCALA 1:20 LUG. 83 PIANTA PIANO PRIMO SCALA 1:100 LUG. 83 PIANTA PIANO RIALZATO SCALA 1:100 LUG. 83 pag. 11

12 4. Analisi dello stato attuale 4.1 Rilievo visivo Si riporta di seguito una serie di immagini con indicazione del punto di presa riportate nella figura seguente, che indicano la consistenza delle strutture esaminate. 2) 33) 34) 5) 3) 6) 1) 15) 14) 38) 35) 37) 40) 16) 17) 19) 20) 41) 42) 9) 32) 22) 45) 26) 27) 23) 44) 8) 24) 48) 28) 13) 10) 11) 12) pag. 12

13 Fig 1) Prospetto lato Ovest Corpo A Fig 2) Prospetto lato Sud Corpo A) pag. 13

14 Fig. 3) Prospetto lato Est Corpo A) Fig. 4) Strutture di copertura Corpo A) pag. 14

15 Fig. 5) Scala corpo A) Fig. 6) Corridoio di collegamento tra Corpo A) e Corpo B) pag. 15

16 Fig. 7) Interno Corpo A) Fig. 8) Prospetto lato Est corpo B) pag. 16

17 Fig. 9) Prospetto lato Est corpo B) Fig. 10) Prospetto lato Nord Corpo B) pag. 17

18 Fig. 11) Prospetto lato Nord Corpo B) Fig. 12) Prospetto lato Nord Corpo B) pag. 18

19 Fig. 13) Prospetto lato Ovest Corpo B) Fig. 14) Prospetto lato Ovest Corpo B) pag. 19

20 Fig. 15) Prospetto lato Sud Corpo B) Fig. 16) Particolare del giundo di collegamento tra il Corpo A) ed il Corpo B) pag. 20

21 Fig. 17) Rinforzo struttura di collegamento tra Corpo A) e Corpo B) Fig. 18) Particolare rinforzo struttura di collegamento tra Corpo A) e Corpo B) pag. 21

22 Fig. 19) Interno palestra vista Nord Corpo B) Fig. 20) Interno palestra vista Est Corpo B) pag. 22

23 Fig. 21) Particolare copertura Corpo B) Fig. 22) Corridoio Corpo B) pag. 23

24 Fig. 23) Corridoio Corpo B) Fig. 24) Corridoio Corpo B) pag. 24

25 Fig. 25) Corridoio Corpo B) Fig. 26) Lesioni in prossimità degli shed di copertura Corpo B) pag. 25

26 Fig. 27) Vista interna lato Ovest Corpo B) Fig. 28) Vista interna lato Nord Corpo B) pag. 26

27 Fig. 29) Copertura zona Corpo B) Fig. 30) Copertura zona Corpo B) pag. 27

28 Fig. 31) Copertura zona Corpo B) Fig. 32) Vista lato Nord Corpo C) pag. 28

29 Fig. 49) Vista esterna pannelli Corpo D) 4.2 Situazioni patologiche riscontrate Al fine di evidenziare patologie in atto è stata effettuata un attenta ispezione, seguita da analisi visiva delle strutture alla ricerca di segni di degrado o di ammaloramenti in atto o potenziali Corpo A) La struttura non presenta fessurazioni o crepe evidenti. Si nota che sono state rinforzate parte delle strutture portanti della scala per l accesso dal primo al secondo piano, mediante l inserimento di profili metallici per lo sviluppo della seconda rampa, cioè dal pianerottolo intermedio al piano superiore. Un primo profilo è stato posto all estremo degli scalini in modo da raccoglierne il carico. Tale profilo scarica il peso su di un secondo ancorato ai muri portanti (vedi fig. 5). Il tetto in legno appare in buone condizioni e non necessita di interventi per l uso normale. Si notà però la mancanza di incatenamenti metallici in grado di riprendere le spinte dei puntoni in caso di scossa sismica e se ne consiglia l installazione Corpo B) La struttura portante dei solai intermedi è in parte realizzata con solai in opera ed in parte con solai alleggeriti precompressi. pag. 37

30 Nella zona di passaggio al piano terreno tra il Corpo A) ed il Corpo B) si notato profilati metallici a costituire telaio di rinforzo (fig ), destinati a sostenere la parte di solaio a sbalzo del piano soprastante, che evidentemente nel passato deve aver subito deformazioni non accettabili. La struttura non evidenzia segni di cedimento e si può ritenere la soluzione adottata come risolutiva. La copertura è realizzata con solai gettati in opera ed elementi prefabbricati a shed. Non si sono riscontrati elementi di criticità dal punto di vista strutturale, anche se in numerose zone sono presenti evidenti fessurazioni (vedi fig. 26). Tutti i casi riscontrati sono però da attribuirsi a fessurazioni di elementi di tamponamento che denunciano la grande deformazione della struttura dovuta alle grandi luci degli elementi per probabile escursione termica. Si tratta quindi di soli inconveniente estetici, anche se non si può escludere che nel tempo si possano verificare cadute di intonaco e di laterizi collegati. Si sono notate numerose infiltrazioni, in particolare nel locale palestra, nei punti di collegamento tra i canali di scarico dell acqua meteorica e gli shed di copertura. La probabile causa è dovuta al grande movimento della struttura dovuta alle ludi notevoli che, a fronte di collegamenti eccessivamente rigidi, produce lesioni nelle tubazioni con conseguente perdite. Tutti questi fenomeni, se occasionalmente non creano problematiche particolari, protraendosi nel tempo, possono generare ammaloramenti localizzati in grado di generare punti di debolezza strutturale che potrebbe evolversi e propagarsi. Si consiglia quindi a provvedere eliminando ogni infiltrazione meteorica. Benché previsti in progetto, alcuni giunti di dilatazione sono pressoché inesistenti, in quanto gli elementi verticali sono coincidenti. Questo aspetto evidentemente non ha creato problemi strutturali, ma risulta potenzialmente pericoloso in caso di azione sismica, in quanto il fenomeno del martellamento è potenzialmente distruttivo. Nel passaggio tra il Corpo A) ed il Corpo B) è presente un giunto correttamente dimensionato (vedi fig. 16) Corpo C) In questo struttura non si sono notate particolari anomalie, salvo una leggera fessurazione tra i pannelli di tamponamento ed una colonna. Si tratta però di problemi puramente estetici (vedi fig. 38). Si nota che i giunti sismici sono stati correttamente dimensionati (vedi fig. 36) Corpo D) Non si sono notate anomalie o zone lesionate. pag. 38

31 5. Classificazione sismica del terreno Per la caratterizzazione del terreno dal punto di vista sismico, ed in particolare per quanto riguarda la classificazione del terreno, è stato incaricato il dott. Massimo Trossero, che ha prodotto la relazione allegata, a cui si rimanda per i particolari. Le risultanze dell indagine indicano il terreno classificabile in classe B. pag. 39

32 6. Sintesi dell analisi del livello di vulnerabilità sismica Si riporta di seguito una sintesi dei risultati, dettagliatamente illustrati nella Relazione di Calcolo. Elemento significativo di ogni tabella il fattore α, sintesi del grado di vulnerabilità sismica per il corpo in esame. Più basso è il valore, quindi prossimo a zero, più alto è il grado di vulnerabilità. Un valore pari ad 1 indica che la struttura soddisfa le richieste di normativa e quindi non richiede interventi di adeguamento. Definizione valori di ag g = PGA 10% - 50 aa (DS) 9,81 0,15 1,47 [m/s²] [g] [m/s²] g PGA 2% - 50aa (CO) g PGA 50% - 50aa (DL) 9,81 0,23 2,21 9,81 0,06 0,59 [m/s²] [g] [m/s²] [m/s²] [g] [m/s²] 6.1 Valori risultanti dalle analisi per lo stato limite di Danno Severo Corpo A αu = 0,124 Corpo B Zona 1 αu = 0,124 / 0,25 = 0,5 Corpo B Zona 2 αu = 0,192 / 0,25 = 0,77 Corpo B Zona 3 αu = 0,096 / 0,25 = 0, Valori risultanti dalle analisi per lo stato limite di Danno Lieve Corpo A αe = 0,448 Corpo B zona 1 αe = 0,096 / 0,1 = 0,96 Corpo B zona 2 pag. 40

33 αe = 0,107 / 0,1 = 1,07 Corpo B zona 3 αe = 0,115 / 0,1 = 1,15 pag. 41

34 7. PROPOSTE DI ADEGUAMENTO SISMICO In base alle analisi ed ai controlli effettuati si espongono le proposte per l adeguamento sismico delle strutture. 7.1 CORPO A Le struttura attualmente non è in grado di sopportare il carico sismico imposto dalla attuale normativa. La struttura si presenta in buone condizioni di manutenzione e non sono evidenti criticità di particolare rilievo. Gli interventi proposti sono quindi destinati ad incrementare la resistenza della struttura riguardo alla sola condizione sismica Proposte di adeguamento sismico La proposta di adeguamento sismico prevede un aumento della resistenza attraverso i seguenti interventi strutturali: Riempimento con muratura portante di alcuni vuoti presenti nella muratura attuale (vani finestra non più utilizzati); Inserimento di alcuni setti in c.a. in alcuni vuoti presenti nella muratura attuale Miglioramento generalizzato della muratura esistente mediante realizzazione di intonaco armato su entrambi le facce ed iniezioni di malta nella muratura stessa Sostituzione di tramezzi con muratura portante ancorata alla muratura esistente Eliminazione delle spinte del tetto mediante inserimento di catene metalliche Per maggiori dettagli vedi la tavola allegata in cui sono riportati gli interventi previsti. Si riporta di seguito la relazione di calcolo relativa alla verifica delle strutture in muratura. con gli interventi indicati. Come si può notare tutti i valori di α sono maggiori di 1. pag. 42

dott. LUIGI A. CANALE I N G E G N E R E Schio (Vi) - via Veneto n. 2/c tel. 0445.500.148 fax 0445.577.628 canale@ordine.ingegneri.vi.

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