Immaginate di vivere in un caleidoscopio in veloce movimento, dove suoni, immagini pensieri cambiano costantemente.
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- Onorato Mantovani
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1 Immaginate di vivere in un caleidoscopio in veloce movimento, dove suoni, immagini pensieri cambiano costantemente. e Di provare noia facilmente, di non riuscire bisogna completare. a rimanere concentrati sulle attività che Di essere distratti da qualsiasi suono e stimolo visivo, la vostra mente vi trascina da un pe nsiero all altro, da un attività all altra. Magari siete così coinvolti in un intricata rete di pensieri e immagini quando qualcuno parla con voi. che non vi accorgete Per molte persone, soffrire di questi sintomi vuol dire essere affetti da un Disturbo da Deficit dell Attenzione / Iperattività. Queste persone possono essere incapaci di rimanere seduti e fermi, di progettare in anticipo e finire le attività che si sono iniziate, o di essere pienamente consapevoli di quello che sta accadendo loro intorno. Agli occhi dei loro familiari, compagni di classe, o colleghi di lavoro, sembrano vivere in un turbine di attività disorganizzate e frenetiche. Inaspettatamente invece (in alcuni giorni e in alcune situazioni) sembrano stare bene e ciò lascia presupporre che le persone con Disturbo da Deficit d Attenzione e Iperattività, in realtà, siano in grado di controllare i loro comportamenti. Come risultato, il disturbo può rovinare le relazioni interpersonali di chi ne è affetto, prosciugare le loro energie, diminuire l autostima e arrivare a distruggere loro la vita. 1 / 6
2 L Disturbo da Deficit d Attenzione e Iperattività, un tempo chiamato disfunzione cerebrale minimale o ipercinesi, è uno dei più comuni disturbi mentali nei bambini. Colpisce dal 3 al 5% dei bambini, circa 2 milioni di bambini americani. I maschi sono colpiti in proporzione due o tre volte di più delle femmine. Negli Stati Uniti, in media, almeno un bambino in ogni classe soffre di questo disturbo e ha bisogno di aiuto. Spesso l Disturbo da Deficit d Attenzione e Iperattività continua nell adolescenza e in età adulta e può interferire significativamente nella vita quotidiana, causando intense sofferenze emotive e distruggendo sogni e speranze. {tab=sintomi} Il Disturbo da Deficit d Attenzione e Iperattività può essere identificato solo osservando certe caratteristiche comportamentali che variano da persona a persona. Viene diagnosticato ai bambini e agli adolescenti che mostrano costantemente certe caratteristiche comportamentali per un certo periodo di tempo. I più comuni comportamenti sono inclusi in tre categorie base: disattenzione, iperattività e impulsività. - Disattenzione.Le persone che soffrono di disattenzione hanno serie difficoltà a rimanere concentrati su qualsiasi cosa e possono annoiarsi di un attività intrapresa, dopo solo pochi minuti. Possono prestare attenzione alle attività e alle cose che piacciono spontaneamente, senza sforzo e in modo automatico. Ma risulta loro molto difficile focalizzare l attenzione deliberatamente per organizzare e finire un lavoro o imparare qualcosa di nuovo. - Iperattività. Le persone iperattive sembrano sempre in movimento. Non riescono a rimanere seduti tranquilli. Possono parlare ininterrottamente o buttare le cose all aria. Rimanere seduti al banco durante una lezione può essere un compito impossibile. I bambini iperattivi si dimenano nei loro banchi o vagano per la classe. Oppure possono muovere i piedi, toccare ogni cosa o tambureggiare noiosamente con la penna. Adolescenti e adulti iperattivi possono sentirsi fortemente irrequieti. Possono essere agitati o possono fare diverse cose contemporaneamente, saltando da un attività all altra. - Impulsività. Le persone che sono eccessivamente impulsive sembrano incapaci di 2 / 6
3 tenere a freno reazioni immediate o di pensare prima di agire. Il risultato è lasciarsi scappare di bocca commenti inappropriati. Oppure possono correre per la strada senza guardare se ci sono macchine che stanno passando. L impulsività può rendere loro difficile aspettare per avere qualcosa che vogliono o attendere pazienti il loro turno durante alcuni giochi. Possono strappare di mano un giocattolo ad un altro bambino o picchiare quando sono arrabbiati o frustrati. Non tutti coloro che sono eccessivamente iperattivi, disattenti o impulsivi dell attenzione. hanno un disturbo {tab=valutazione} Per valutare se una persona ha tale patologia, gli specialisti considerano critiche cui dare una risposta: diverse domande - Questi comportamenti sono eccessivi, pervasivi e si manifestano continuamente nel tempo? - Ovvero, si manifestano più spesso rispetto alle altre persone della stessa età? - Sono un problema continuo, non esclusivamente una risposta ad una situazione temporanea? - Questi comportamenti avvengono in diverse situazioni e circostanze o solo in specifici luoghi, come in ufficio o nel cortile durante la ricreazione? I criteri per poter adeguatamente diagnosticare la disattenzione includono: - Venire facilmente distratti da suoni e stimoli visivi irrilevanti; - Non riuscire a prestare attenzione ai dettagli e commettere errori di distrazione; - S eguire attentamente e completamente le istruzioni solo di rado; - Perdere o dimenticare cose, come giocattoli, matite, libri e strumenti specifici e necessari per determinate attività. Alcuni segni di iperattività e impulsività sono: 3 / 6
4 - Sentirsi irrequieti, agitando e dimenando spesso le mani o i piedi; - Correre, arrampicarsi o alzarsi in pedi, incapaci di rimanere seduti nelle situazioni nelle quali è richiesto di rimanere tranquilli; - L asciarsi scappare di bocca le risposte prima di ascoltare per intero le domande; - Avere difficoltà a stare in coda o ad aspettare il proprio turno. I comportamenti devono manifestarsi precocemente nell arco della vita, devono manifestarsi con continuità per almeno 6 mesi. prima dei 7 anni e Nei bambini, devono essere più frequenti e più gravi rispetto ad analoghi comportamenti manifestati da altri bambini della stessa età. Cosa fondamentale, i comportamenti devono creare un reale handicap in almeno 2 aree di vita della persona, per esempio a scuola, a casa, al lavoro o nell ambiente sociale. {tab=errori di Valutazione} Che cosa può assomigliare a un Disturbo da Deficit d Attenzione e Iperattività? - Scarsi risultati a scuola a causa di un disturbo dell apprendimento; - Cadute dell attenzione causate da crisi epilettiche ; - Un infezione all orecchio medio che causa un problema di ascolto intermittente; - Comportamento disturbante o apatico, dovuto ad ansia o depressione. {tab=disturbi Associati} Una delle difficoltà nella diagnosi del disturbo è la presenza di ulteriori problemi che spesso accompagnano il Disturbo da Deficit d Attenzione e Iperattività. Per esempio, molti bambini soffrono anche di uno specifico disturbo dell apprendimento, il che vuol dire serie difficoltà a padroneggiare il linguaggio o certe abilità scolastiche, solitamente leggere, scrivere e far di conto. Il Disturbo da Deficit d Attenzione e Iperattività non è di per sé uno specifico disturbo dell apprendimento. Ma siccome può interferire con l attenzione e la concentrazione, rende ulteriormente difficile e impegnativo, per un bambino con deficit dell'apprendimento, imparare e andare bene a scuola. Molti bambini (in particolare i più giovani e i maschi) hanno esperienza di altri disturbi 4 / 6
5 emozionali. Circa uno su quattro soffrono d'ansia. Si sentono tremendamente preoccupati, tesi o a disagio, anche quando non c è nulla di cui avere paura. Siccome queste sensazioni sono più spaventose, forti e frequenti delle normali paure, possono influenzare i comportamenti e i pensieri di questi ragazzi. {tab=trattamento} Il Disturbo da Deficit d Attenzione e Iperattività è una diagnosi seria che richiede un trattamento di lunga durata attraverso farmaci e interventi di consulenza psicologica e di psicoterapia. E perciò importante che uno specialista per prima cosa osservi e gestisca ogni altra possibile causa di questi comportamenti. Oltre agli psicologi della scuola, ci sono molte altre figure professionali qualificate per la diagnosi e la cura. I neuropsichiatri infantili sono medici specializzati nella diagnosi e nella cura dei disturbi mentali e comportamentali nell infanzia. Uno psichiatra può fare terapia e prescrivere qualsiasi farmaco necessario. Anche gli psicologi infantili sono qualificati nel diagnosticare e curare tali disturbi. Possono condurre una terapia con il bambino e aiutare la famiglia a sviluppare tecniche specifiche per fronteggiare il disturbo. Lo specialista effettua colloqui con insegnati, genitori e altre persone che conoscono bene il bambino, come bidelli, baby-sitter, ecc. Ai genitori viene di solito richiesto di descrivere il comportamento dei figli in diverse situazioni. Possono anche approntare una scala per indicare quanto sembrano intensi e frequenti i comportamenti. In alcuni casi si possono valutare la salute mentale e l'adattamento sociale del bambino. I test di intelligenza e i risultati nell'apprendimento possono aiutare a capire se il bambino ha un disturbo dell'apprendimento e se le eventuali lacune riguardano tutte le materie scolastiche o solo alcune. Nell analizzare i dati, gli specialisti fanno molta attenzione al comportamento del bambino in situazioni rumorose o non-strutturate, come le feste o durante i compiti che richiedono un'elevata attenzione come leggere, risolvere problemi matematici o fare giochi da tavolo. Nella valutazione si attribuisce minore importanza ai comportamenti durante il gioco libero o la 5 / 6
6 libera attenzione individuale. I medicinali non curano il disturbo, si limitano a controllare temporaneamente i sintomi. Sebbene aiutino le persone a prestare maggior attenzione e a completare i loro lavori, non possono aumentare le conoscenze o migliorare le abilità scolastiche; i farmaci da soli non possono aiutare le persone a sentirsi meglio riguardo loro stessi o a fronteggiare i problemi. Questo richiede un altro tipo di trattamento e di supporto, quello psicologico e psicoterapeutico. Nella psicoterapia i pazienti parlano col terapeuta dei pensieri e delle emozioni sgradevoli, disturbanti; esplorano i modelli di comportamento autodistruttivi e imparano modi alternativi per gestire le proprie emozioni. Nel dialogo il terapeuta cerca di aiutarli a capire come possono cambiare. I pazienti, comunque, di solito vogliono acquisire un controllo più diretto dei loro comportamenti sintomatici. Date queste premesse si rendono necessarie delle modalità di intervento più dirette. {/tabs} 6 / 6
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