Dalle leggi Casati e Siccardi ai decreti Pepoli
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- Gilberto Ferrante
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1 Dalle leggi Casati e Siccardi ai decreti Pepoli
2 MOTIVAZIONE E PERCORSO SEGUITO Il nostro lavoro parte dalla domanda sul rapporto che c è tra la nascita della nostra scuola e l unità d Italia. Le origini di questa scuola si trovano nel regio decreto n. 156 del 10 novembre 1860 del Commissario straordinario per la provincia dell Umbria Gioacchino Napoleone Pepoli, art 7: Sono istituite in queste Provincie a norma del Titolo V della Legge Sarda suddetta due scuole normali, una per gli allievi maestri, un altra per le allieve maestre ed avranno sede in Perugia.
3 Piemontesizzazione All indomani dell Unità d Italia, secondo il progetto di unificazione politica centralizzata, c è l urgenza di estendere a tutto il paese le leggi del Piemonte. Per la provincia dell Umbria, comprendente i territori delle province di Perugia, Terni e Rieti, è nominato con questo incarico il marchese Gioacchino Napoleone Pepoli che realizzò, in poco più di cento giorni,un intensa attività di riforma in tutti i rami dell amministrazione, trasformando profondamente le strutture dello Stato e della vita pubblica.
4 Demanializzazione dei beni ecclesiastici Leggi Siccardi All interno delle cosiddette carte Pepoli è contenuta la statistica delle case religiose maschili e femminili presenti nel territorio. Tra quelle maschili segnaliamo il convento dei Minimi di San Francesco di Paola in Santo Spirito, che contava otto frati professi. Questo convento sarà espropriato e diventerà la sede della Scuola Normale Femminile. I beni sottratti alla chiesa saranno devoluti alla Cassa Ecclesiastica
5 Le Siccardi sono leggi separatiste, cioè volte a separare lo Stato dalla Chiesa. I provvedimenti delle leggi Siccardi si riassumono nell abolizione dei tre privilegi della Chiesa cattolica: -Foro Ecclesiastico: tribunale speciale che processa i rappresentanti del clero sottraendoli alla giurisdizione civile. -Diritto di asilo: impunità giuridica garantita a coloro che si rifugiano nelle chiese per fuggire alle pene dello Stato. -Manomorta: è il privilegio è una pratica di origine longobarda per la quale una massa di beni fondiari è soggetta a possesso inalienabile ed esente da tasse.
6 Nel 1855 il Parlamento Piemontese approva un altra legge che mira ad eliminare tutte quelle case religiose che non hanno una utilità pratica: cessano di esistere, quali enti morali riconosciuti dalla legge civile, le case poste nello Stato degli ordini religiosi, i quali non attendono alla predicazione, all educazione o all assistenza degli infermi e in seguito viene allargato ai Capitoli delle chiese collegiate, ad eccezione di quelli aventi cura d ordine od esistenti nelle Città la cui popolazione oltrepassa abitanti.
7 Leggi Casati La legge Casati, 1859, riforma l istruzione del Piemonte su modello prussiano, entra in vigore nel 1860 e dal 1861 viene estesa a livello nazionale in seguito all unificazione del Regno d Italia. A Perugia vengono fondate due scuole normali: una maschile ed una femminile.
8 Decreto Pepoli n. 156 del 10 novembre 1860, art. 7.
9 Il commissario Pepoli attua in Umbria e province limitrofe i provvedimenti delle leggi Casati: I requisiti richiesti per accedere a questa scuola erano: -16 anni di età per gli alunni e15 per le alunne, -Un attestato del Sindaco del Comune -Un attestato di buona salute di un medico -Il superamento degli esami d ammissione sui programmi prescritti
10 Le materie di insegnamento erano: -Lingue e letteratura nazionale -Geografia generale -Storia nazionale -Aritmetica e contabilità -Geometria -Nozioni base di storia naturale -Fisica -Chimica -Norme d igiene -Disegno o calligrafia -Pedagogia
11 CONVITTO La scuola normale era fornita di un Convitto che sussidiava ventiquattro alunne: dieci beneficiate dal Governo, dieci dalla Provincia e quattro a pagamento.
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13 RELAZIONE FINALE DEL DIRETTORE GIOVANNI PENNACCHI Profitto alunne; Condotta e professionalità docenti; Rapporti istituzioni; Premiazione alunne maestre; Risultati finali alunne; Convitto annesso alla scuola normale.
14 RISULTATI FINALI ANNO Tutte le alunne del primo anno furono promosse al secondo! Per tre che conseguirono il voto migliore ci fu un premio. primo premio alla signora Gervaso Angiola di Valenza; secondo premio a Marcarelli Carlotta di Perugia; terzo premio alla Signora Marchetti Anna di Corciano. In tutto il territorio italiano, era forte il desiderio di alfabetizzare la popolazione, dalla relazione emerge l importanza della nuova Scuola Normale di Perugia che svolge un ruolo fondamentale nella formazione delle future maestre.
15 Il Direttore della Normale di Perugia invita il Sindaco e tutte le autorità, a partecipare alla premiazioni del 14 Marzio 1864 nel regio istituto di santo spirito delle alunne maestre che nell anno diedero prova di saviezza e profitto. Il Direttore chiede al sindaco di stampare gli attestati delle alunne maestre che verranno premiate. I premi furono: libri di antologia, di geografia astronomica e libri di Pellico.
16 Elenco alunne premiate del primo e secondo anno
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18 ATTI DEL CONSIGLIO COMUNALE Il consiglio comunale di Perugia istituisce una commissione con il compito di compilare una proposta per l attuazione delle leggi nazionali riguardanti l istruzione (seduta del 31 Gennaio 1861) Il consiglio accetta di istituire le scuole normali, non solo per assecondare i poteri governativi perche tale provvedimento sarà motivo di lustro per la città. Per questo stanzia fondi pari a lire 4256 per il primo impianto del convitto femminile annesso alla scuola normale. Fitto carteggio tra il direttore e il sindaco per questioni di tipo amministrativo e burocratico
19 Son io forse persona così povera di senno, la quale consenta il bisogno di dovere, oggi più che mai, soccorrere all opportuno indirizzo le nuove generazioni?dico oggi più che mai perché, a tacer delle altre ragioni, quando nei liberi reggimenti la numerosa schiera di giovani non venga convenientemente informata alla rettitudine cresciuti che siano sino a formar la pare maggiore delle civili comunanze, non contenuti entro i confini del dovere per quegli argomenti che ordini governativi più stretti e severi sogliano facilmente si licenziano al malaffare ASCP Atti del Consiglio 1861
20 Registro verbali scuola Normale Femminile Perugia
21 Verbale prima riunione consiglio direttivo della scuola
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