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1 Bologna, 2 dicembre 2013 A tutti i Clienti dello Studio Loro sedi Oggetto: CIRCOLARE N. 15 NOVITÀ FISCALI IN MERITO AL 2 ACCONTO DELLE IMPOSTE E AL SALDO IMU ANNO 2013 Con il Decreto Legge 30 novembre 2013, n. 133, pubblicato in Gazzetta Ufficiale soltanto l altro ieri, è stata disposta l abolizione del saldo IMU per l anno 2013 sulle abitazioni principali, i terreni agricoli e i fabbricati rurali (con alcune eccezioni che saranno di seguito analizzate). Con un comunicato stampa, sempre di sabato 30 novembre u.s., inoltre, il Ministro dell Economia e delle Finanze ha annunciato che è stato emanato un Decreto Ministeriale (non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale) che dispone l aumento della misura del 2 acconto delle imposte IRES e IRAP per tutte le società di capitali, con un particolare aggravio per le banche e le assicurazioni, e il contestuale differimento della scadenza del pagamento al 10 dicembre p.v. per i medesimi soggetti colpiti dall aumento. Qui di seguito analizzeremo le disposizioni introdotte. 1. Cancellazione della seconda rata IMU anno 2013 su abitazioni principali, terreni agricoli e fabbricati rurali (regola generale) Il D.L. 133/2013 ha abolito il saldo dell IMU per l anno 2013 sulle seguenti categorie di immobili:

2 abitazione principale e relative pertinenze, esclusi i fabbricati classificati nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9; terreni agricoli; fabbricati rurali. Vi ricordiamo che con il Decreto Legge 31 agosto 2013, n. 102 (c.d. Decreto IMU-2 ), convertito con modificazioni in Legge 29 ottobre 2013, n. 124, era stata già disposta per tali categorie di immobili la cancellazione della prima rata IMU 2013 (in scadenza il 16 giugno 2013); si veda al riguardo la ns. Circolare n. 13/2013. Con il D.L. 133/2013 (c.d. Decreto IMU-3 ), quindi, si chiude il cerchio dell IMU sulle categorie di immobili sopra menzionate, nel senso che per l anno 2013 non risulta dovuta né la prima rata (acconto), né la seconda rata (saldo) sulle abitazioni principali, sui terreni agricoli e sui fabbricati rurali. Pur tuttavia, il D.L. 133/2013, per motivi di copertura, non ha escluso completamente dall IMU le categorie sopra menzionate, nel senso che ci sono delle eccezioni, e alcuni immobili, quindi, pur rientrando in una delle tre categorie sopra citate, dovranno andare alla cassa per pagare il saldo IMU, anche se per questi è previsto uno slittamento della scadenza dal 16 dicembre 2013 al 16 gennaio Qui di seguito analizziamo le eccezioni previste dal D.L. 133/2013 per ciascuna delle tre categorie sopra menzionate. 2. Gli immobili destinati ad abitazione principale che pagheranno il saldo IMU anno 2013 (eccezione alla regola generale) Oltre agli immobili destinati ad abitazione principale che rientrano nelle categorie catastali A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (ville) e A/9 (castelli o palazzi di pregio storico e artistico), che scontano regolarmente l imposta municipale, sia in acconto (entro il 16 giugno) che a saldo (entro il 16 dicembre 2013), in quanto considerati immobili di lusso, come indicato nella ns. Circolare n.

3 13/2013 cit., dovranno andare alla cassa entro il 16 gennaio 2014 gli immobili destinati ad abitazione principale (diversi da quelli di lusso ) e relative pertinenze che si trovano nel territorio di quei Comuni (ad oggi circa 2.380) che hanno deliberato l aumento dell aliquota base IMU nel corso dell anno 2012 o nel corso dell anno Vi ricordiamo che l aliquota base dell IMU è pari al 4 per mille: i Comuni, tuttavia, possono deliberare l aumento di tale aliquota fino al 6 per mille. Vi precisiamo al riguardo che Bologna e gran parte dei Comuni siti nella sua provincia hanno deliberato aumenti dell aliquota base sull abitazione principale. Vi ricordiamo anche che i Comuni hanno tempo fino al 9 dicembre p.v. per pubblicare sul proprio sito istituzionale le aliquote e le detrazioni deliberate per l anno Vi invitiamo quindi a consultare il sito del Comune o il nostro Studio dopo il 9 dicembre per sapere se la Vs. abitazione principale dovrà pagare l IMU oppure no. Se l immobile destinato ad abitazione principale è sito in uno di questi Comuni, l IMU è dovuta nella misura del 40% della differenza tra l IMU calcolata con l aliquota effettiva deliberata dal Comune e l IMU calcolata con l aliquota base. Cerchiamo di capire con un esempio: si supponga che un immobile destinato ad abitazione principale sia accatastato nella categoria A/2, sia sito nel Comune di Bologna (che ha deliberato un aliquota del 5 per mille) e la sua rendita catastale sia pari a 800. Determinazione della base imponibile: rendita catastale x 1,05 (rivalutazione) x 160 (moltiplicatore) = 800 x 1,05 x 160 = ; Determinazione dell IMU dovuta con aliquota effettiva: (base imponibile x aliquota effettiva) detrazioni 1 = ( x 5 per mille) = 472; 1 Vi ricordiamo che per l abitazione principale la legge prevede una detrazione fissa di 200 e una detrazione di 50 per ciascun figlio convivente di età inferiore a 26 anni (fino a un massimo di 8 figli). 2 Supponiamo che il contribuente non abbia figli conviventi nella sua abitazione principale.

4 Determinazione dell IMU dovuta con aliquota base: (base imponibile x aliquota base) detrazioni = ( x 4 per mille) = 337,60; Determinazione della differenza: IMU dovuta con aliquota effettiva IMU dovuta con aliquota base = ,60 = 134,40; Determinazione della quota da pagare: differenza x 40% = 134,40 x 40% = 53,76 (IMU da versare entro il 16 gennaio 2014). Vi precisiamo che l IMU sarà dovuta non solo nel caso in cui il Comune abbia deliberato un aliquota effettiva superiore a quella base, ma anche qualora il Comune abbia deliberato una detrazione più alta di quella standard (ad esempio detrazione fissa di 250 a fronte della detrazione base di 200 oppure detrazione per ciascun figlio convivente di 80 a fronte della detrazione base di 50). Vi ricordiamo che sono assimilate all abitazione principale (se l assimilazione è stata deliberata con regolamento comunale): le unità immobiliari abitative non locate e non di lusso di anziani e disabili residenti in istituti di ricovero; le unità immobiliari abitative non locate e non di lusso di cittadini italiani residenti all estero; le unità immobiliari abitative non di lusso concesse in comodato gratuito ai parenti di primo grado in linea retta (genitori figli); si veda ns. Circolare n. 13/2013. Sono inoltre assimilate per legge all abitazione principale: le unità immobiliari abitative non locate e non di lusso dei soggetti appartenenti alle forze armate; gli immobili abitativi degli IACP (Istituto Autonomo Case Popolari); le abitazioni assegnate in sede di separazione o di divorzio.

5 3. I terreni agricoli che pagheranno il saldo IMU anno 2013 (eccezione alla regola generale) Premesso che i terreni agricoli situati in Comuni montani o collinari (elencati nella Circolare del Ministero delle Finanze 14 giugno 1993, n. 9) sono sempre esenti dall IMU (come lo erano per l ICI), e pertanto non pagano mai l imposta, Vi ricordiamo che il D.L. 102/2013 aveva abolito l acconto IMU anche per i terreni agricoli siti in Comuni di pianura. Con il D.L. 133/2013, invece, c è stato un parziale passo indietro, nel senso che il saldo è stato abolito soltanto per i terreni agricoli siti in Comuni di pianura che non hanno deliberato l aumento dell aliquota base IMU nel corso dell anno 2012 o nel corso dell anno 2013, e che sono posseduti e condotti da coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali (IAP) iscritti nella previdenza agricola. In caso contrario, invece, il saldo IMU sarà dovuto: per intero entro il 16 dicembre 2013 (se il contribuente non è coltivatore diretto o IAP iscritto alla previdenza agricola, a prescindere dal fatto che il Comune di pianura abbia deliberato l aumento dell aliquota oppure no); nella misura del 40% della differenza tra l IMU dovuta con aliquota effettiva deliberata dal Comune e l IMU dovuta con aliquota standard entro il 16 gennaio 2014 (se il contribuente è sì coltivatore diretto o IAP iscritto alla previdenza agricola, ma il Comune di pianura ha deliberato l aumento dell aliquota base). Si veda l esempio riportato nel paragrafo precedente, ricordandovi che per i terreni agricoli la rivalutazione è pari al 25% mentre il moltiplicatore è pari a 110. Vi ricordiamo anche che l aliquota base dell IMU per i terreni agricoli è pari al 7,6 per mille: i Comuni, tuttavia, possono deliberare l aumento di tale aliquota fino al 10,6 per mille.

6 Quindi, in altri termini, non pagheranno il saldo IMU anno 2013 (oltre ai terreni agricoli siti in Comuni montani o collinari, sempre esenti) soltanto i coltivatori diretti e gli IAP iscritti nella previdenza agricola che possiedono e conducono terreni agricoli (anche se incolti) siti in Comuni di pianura che non hanno deliberato l aumento dell aliquota sui terreni agricoli rispetto all aliquota base del 7,6 per mille. Sono assimilati ai coltivatori diretti e agli IAP le società agricole (di cui al D.Lgs. n. 99/2004) con la qualifica di IAP e le persone fisiche con la stessa qualifica proprietarie di terreni che coltivano mediante società di persone di cui sono soci (si veda la Circolare n. 3/2012 del Ministero delle Finanze). 4. I fabbricati rurali che pagheranno il saldo IMU anno 2013 (eccezione alla regola generale) Premesso che i fabbricati rurali strumentali situati in Comuni considerati montani o parzialmente montani (secondo l elenco dei Comuni italiani predisposto dall ISTAT) sono sempre esenti da IMU (come lo erano per l ICI), e pertanto non pagano mai l imposta, Vi ricordiamo che il D.L. 102/2013 aveva abolito l acconto IMU per tutti i fabbricati rurali (sia abitativi che strumentali, anche per quelli siti in Comuni non montani o parzialmente montani). Con il D.L. 133/2013, invece, c è stato un parziale passo indietro, nel senso che il saldo dell IMU dell anno 2013 resta escluso soltanto per i fabbricati rurali strumentali, ma non anche per i fabbricati rurali abitativi, che dovranno quindi andare alla cassa entro il 16 dicembre Vi precisiamo che le abitazioni utilizzate dai dipendenti dell impresa agricola con più di 100 giornate lavorative annue sono per legge assimilate ai fabbricati rurali strumentali (art. 9, comma 3-bis del D.L. 557/1993). 3 Sempre che l immobile non costituisca l abitazione principale del contribuente, nel qual caso di applicano i principi e le scadenze previsti nel 2, al quale Vi rimandiamo.

7 5. Aumento degli acconti IRES e IRAP per le società di capitali (S.r.l., S.p.A. e S.a.p.A.) L abolizione del saldo IMU sulle unità immobiliari adibite ad abitazione principale, sui terreni agricoli e sui fabbricati rurali è stata parzialmente finanziata con l aumento della misura dell acconto IRES e IRAP dovuto dalle società di capitali. In particolare, tale acconto, che fino al 2012 era pari al 100% dell imposta dovuta per l anno precedente, era stata già aumentata al 101% ad opera del Decreto Legge 76/2013, convertito in Legge 99/2013: lo Studio Aicardi Vi ha già fatto avere i modelli F24 per il versamento del 2 acconto (determinato nella misura del 101%) la cui scadenza era prevista per oggi 2 dicembre Ora, con un comunicato stampa del Ministro dell Economia Saccomanni di sabato 30 novembre 2013, si è appurato che è in corso di pubblicazione un D.M. che aumenta ulteriormente tale misura fino al 102,5% e sposta la scadenza per il versamento al 10 dicembre p.v., con la necessità per Codesto Studio di rifare i calcoli e trasmettervi i modelli F24 ad integrazione del modello che Vi è stato già trasmesso, ovvero, se ancora non avete provveduto al versamento, in sostituzione del modello che avete già ricevuto. Vi preghiamo pertanto di prendere contatto con lo Studio per indicare se avete bisogno di un F24 integrativo o sostitutivo del precedente. Vi precisiamo che tale aumento al 102,5% riguarda il solo anno d imposta 2013; dal 2014 la misura dell acconto è fissata al 101,5%, per tornare poi al 100% a partire dal Un aggravio particolarmente sostanzioso riguarda le società di capitali che svolgono attività bancaria e assicurativa, per le quali la misura dell acconto per l anno d imposta 2013 è stata portata al 130%. Anche questi soggetti potranno fruire del differimento della scadenza fino al 10 dicembre p.v. Nessuna modifica della misura dell acconto è stata disposta invece per le persone fisiche e per i soggetti ad esse assimilati (studi associati, società di persone S.n.c., S.a.s. e società semplici -), che continueranno quindi a pagare secondo la misura

8 del 100% dell imposta dovuta per l anno precedente entro oggi 2 dicembre Vi ricordiamo che la misura dell acconto fino al 2012 era fissata al 99%; l aumento al 100% è stato disposto dal cit. D.L. 76/2013. Tale aumento è a regime, cioè varrà per tutti gli anni a venire, e non solo per il Le imposte interessate sono tutte quelle dovute dalle persone fisiche e dai soggetti ad esse assimilati, quindi IRPEF, IRAP, IVIE, IVAFE, imposta sostitutiva dei minimi e cedolare secca (solo per quest ultima imposta l acconto è pari al 95% dell imposta dovuta per l anno precedente). I soggetti iscritti all INPS (gestione artigiani, commercianti e separata) dovranno versare il 2 acconto dei contributi eventualmente dovuti sempre entro oggi 2 dicembre * * * * * Lo Studio Aicardi resta a disposizione per ogni eventuale ed ulteriore chiarimento e con l occasione porge Cordiali saluti.

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