Definizione di Limite di esposizione professionale (Threshold Limit Value o TLV): Concentrazione della sostanza alla quale
|
|
- Michela Pasini
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Definizione di Limite di esposizione professionale (Threshold Limit Value o TLV): Concentrazione della sostanza alla quale si ritiene che la maggior parte dei lavoratori possa rimanere esposta ripetutamente per tutta la vita lavorativa senza effetti negativi per la salute PERCORSI METODOLOGICI PER LA DEFINIZIONE DI VALORI LIMITE 1. Dati tecnici (proprietà chimico-fisiche, produzione, valori limite già adottati, analisi) 2. Dati tossicocinetici. Dati tossicologici (studi, tipo di esposizione, tipo di effetto, relazioni dose-effetto e dose-risposta 4. Introduzione di un fattore di sicurezza 5. Individuazione lacune nelle conseguenze scientifiche 6. Proposta di limite conseguente (importante punto 5) STRATEGIA PER DERIVARE LIMITI DI ESPOSIZIONE EFFETTI CON SOGLIA NOEL = Limite di esposizione Fattore di sicurezza TIPICI FATTORI DI SICUREZZA 10 = variabilità tra specie 10 = variabilità intra specie ( 2,5 se sono adulti sani) 1
2 CATEGORIE DI LIMITI DI ESPOSIZIONE 1. Limiti di esposizione basati sulla capacità di proteggere la salute (HEALTH BASED LIMITS). Si riferiscono a concentrazioni in grado di proteggere la salute (massimi accettabili). 2. Limiti di esposizione accettati. Tengono conto, oltre all evidenza di effetto sulla salute, anche di tutti i fattori socio-economici e politici (massimi accettati) Anche se non sono gli unici limiti di esposizione occupazionale sviluppati (MAK e TRK tedeschi), sono universalmente accettati e utilizzati, per la qualità e la autorevolezza con cui sono definiti e sviluppati, i valori limite della ACGIH AMERICAN CONFERENCE GOVERNMENTAL INDUSTRIAL HYGIENISTS 2
3 I TLV E gli IBE ACGIH sono basati unicamente sui fattori collegati alla salute (health based), ne consegue che in nessun conto vengono tenute considerazioni relative a fattibilità economica o tecnica (criterio ALARA, As Low As Reasonable Achievable) I TLV E gli IBE ACGIH non sono studiati per essere utilizzati come valori di legge (standard). Linee guida che devono essere utilizzate da professionisti esperti nel campo dell Igiene Industriale Non utilizzare al di fuori dell ambito occupazionale CRITERIO VARIABILE A SECONDA DEL TIPO DI SOSTANZA CONSIDERATA Prevenire i danni sulla salute Eliminare fenomeni irritativi Evitare riduzione dello stato di vigilanza Ridurre condizioni di disagio Ridurre condizioni di stress TIPOLOGIE DI AGENTI DI RISCHIO Agenti chimici: Cancerogenicità Sostanze a composizione variabile Miscele Criteri di campionamento a selezione dimensionale per polveri Particelle (solubili o insolubili) non diversamente classificate (PNOC) Agenti fisici: Rumore Ergonomia (movimentazione carichi, vibrazioni) Radiazioni (ionizzanti e non) Stress termico Agenti Biologici: Bioaerosol, composti organici rilasciati da organismi viventi
4 CATEGORIE DEI TLV TLV-TWA Valore limite di soglia - media ponderata nel tempo (giornata lav. convenzionale di 8 ore per 5 gg. alla settimana) a cui si ritiene che i lavoratori possano essere esposti continuamente senza effetti negativi. TLV-STEL TLV-C Valore limite di soglia - per breve tempo di esposizione (media su 15 min.) a cui si ritiene che i lavoratori possano essere esposti continuamente senza effetti negativi, purché il TLV-TWA giornaliero non venga superato. Valore limite di soglia ceiling, non deve essere superato durante l attività lavorativa nemmeno per brevi periodi di tempo. [C] CEILING STEL TWA Tempo RELAZIONI TRA LIMITI TWA E LIMITI CEILING L'ampiezza del superamento del TLV per brevi periodi di tempo senza danni per la salute dipende da parecchi fattori quali: la natura della sostanza, la sua capacità di causare ad alte concentrazioni, anche per brevi periodi, intossicazioni acute, la frequenza e la durata di tali periodi e, infine, se esiste la possibilità di effetti cumulativi. 4
5 LIMITI DI ESCURSIONE TLV-STEL sviluppato per poche sostanze, ma per molte delle altre non è possibile escludere effetti da esposizioni acute Le escursioni per esposizioni di breve durata possono superare un valore pari a volte il TLV-TWA per non più di 0 minuti complessivi durante la giornata lavorativa e, in nessun caso, un valore pari a 5 volte il TLV-TWA sempre nel presupposto che il TLV-TWA non venga superato. NOTAZIONI PARTICOLARI CUTE = potenziale contributo all esposizione globale determinato dall assorbimento per via cutanea (effetti irritanti, dermatiti e sensibilizzazione non rilevanti) SENSIBILIZZANTE (SEN) = Non implica che il TLV sia basato esclusivamente sull effetto sensibilizzante Protegge lavoratori prima della sensibilizzazione, non quando già sensibilizzati Assenza di notazione SEN non esclude la capacità di provocare sensibilizzazione CONVERSIONE DEI TLV DA ppm a mg/m TLV ( mg / m TLV ( ppm) PM ( g / mol) ) = 24,45( L / mol) TLV ( mg / m ) 24,45( L / mol) TLV ( ppm) = PM ( g / mol) 5
6 CATEGORIE DI CANCEROGENICITA PER TLV A1. Carcinogeno riconosciuto per l'uomo: L'agente è risultato carcinogeno per l'uomo sulla base dei risultati di studi epidemiologici. A2. Carcinogeno sospetto per l'uomo. La classificazione A2 viene applicata primariamente quando si ha evidenza ridotta di carcinogenicità sull uomo e evidenza sufficiente di carcinogenicità in animali da esperimento con rilevanza per l uomo. A. Carcinogeno riconosciuto per l'animale con rilevanza non nota per l uomo: Le conoscenze disponibili non lasciano presupporre che l'agente possa causare il cancro nell'uomo, se non in improbabili e non comuni situazioni di esposizione. A4. Non classificabile come carcinogeno per l'uomo (insufficienza di dati). Gli studi in vitro o su animali non forniscono indicazioni di carcinogenicità sufficienti per classificare l'agente in una delle altre categorie. A5. Non sospetto come carcinogeno per l'uomo: L'agente non è ritenuto essere carcinogeno per l'uomo sulla base di studi epidemiologici appropriatamente condotti sull'uomo. CRITERI DI CAMPIONAMENTO DEL MATERIALE PARTICELLARE AERODISPERSO, CON SELEZIONE DIMENSIONALE A. TLV-MPI (Massa particelle inalabili) B. TLV-MPT (Massa particelle toraciche) MPI( d ae ) = 50% (1 + e Per 0 < d ae 100 µm 0,06dae [ F( )] MPT( dae) = MPI( dae) 1 x ln( d / Γ) x = ln( Σ) ) C. TLV-MPT (Massa particelle respirabili) [ F( )] MPR( dae) = MPI( dae) 1 x 6
7 50 7
8 C1 C2 Cn T1 T 2 Tn TLV PER MISCELE Effetti additivi: sostanze con effetti tossicologici simili 1) Caso generale 2) Caso speciale: miscela liquida a composizione nota 1 fa fb fc fn TLVa TLVb TLVc TLVn Effetti indipendenti C T 1 1 C 1; T 2 2 C 1; T 1 = TLV tot Il TLV deve essere espresso in mg/m Intero turno lavorativo o breve periodo Intero turno Agente A TLV-TWA Agente B TLV-TWA Intero turno Breve periodo Breve periodo Breve periodo Breve periodo TLV-TWA TLV-STEL TLV-ceiling Limite di escursione dove no STEL TLV-STEL TLV-STEL TLV-ceiling TLV-ceiling TLV-ceiling o STEL TLV-ceiling [( )(5)] C1/ T 1stel + C 2 / T 2 Particelle (solubili o insolubili) non diversamente classificate (PNOC) = non esiste TLV (laddove possibile in via di definizione) raccomandazione 10 mg/m per frazione inalabile e mg/m per la frazione respirabile Sostanze non elencate = non escludere a priori tossicità Durate di lavoro non convenzionali = adattamento dei TLV 8
C.A.M. Sezione Ecologia
CENTRO ANALISI MONZA S.p.a. LABORATORIO ALTAMENTE QUALIFICATO dal Ministero Università Ricerca Scientifica Tecnologica G.U. 151 30 Giugno 1993 Sede Legale e Amministrativa - Via Missori 9 - Monza (MI)
DettagliAGENTI CHIMICI VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Dipartimento di Sanità Pubblica U.O. Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro AGENTI CHIMICI VALUTAZIONE DEL RISCHIO Arcari Claudio e Mariacristina Mazzari Piacenza 6 maggio 2011 1 CURVA DOSE-EFFETTO
DettagliProduzione di carte impregnate e di laminati plastici profili di esposizione a formaldeide, criticità e soluzioni
Produzione di carte impregnate e di laminati plastici profili di esposizione a formaldeide, criticità e soluzioni Fontana M., Riggio R., Agnello M Roberto Riggio 21-09-2007 La formaldeide Elevata reattività
DettagliEFFETTI DEL PIOMBO SULLA SINTESI DELL EME
EFFETTI DEL PIOMBO SULLA SINTESI DELL EME EME Succinil coenzima A glicina ALA DEIDRATASI Acido δ aminolevulinico porfobilinogeno Escreto con le urine uroporfobilinogeno CPG - DECARBOSSILASI EME - SINTETASI
DettagliABBIANO AD OGGETTO CARICHI SOLIDI ALLA RINFUSA SUSCETTIBILI DI EMETTERE GAS E/O VAPORI
AGGIORNAMENTO E INTEGRAZIONI DEL DOCUMENTO: INDICAZIONE DEGLI ELEMENTI/CRITERI MINIMI DI VALUTAZIONE E PREVENZIONE NELLE OPERAZIONI IN STIVA CHE ABBIANO AD OGGETTO CARICHI SOLIDI ALLA RINFUSA SUSCETTIBILI
DettagliNome commerciale: PROMASPRAY P300 Data di pubblicazione 10/11/2010 La presente versione annulla sostituisce le precedenti
1. Identificazione del prodotto e della Società Nome del prodotto: PROMASPRAY P300 Impiego previsto: PROMASPRAY P300 è un intonaco applicato a spruzzo, adatto per la protezione passiva al fuoco di strutture
DettagliAGENTI FISICI TITOLO VIII - AGENTI FISICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI. 14.42.17 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 1/16
TITOLO VIII - AGENTI FISICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI 14.42.17 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 1/16 Articolo 180 - Definizioni e campo di applicazione 1. Ai fini del presente decreto legislativo
DettagliProtezione da agenti cancerogeni
Protezione da agenti cancerogeni Testo unico in materia di Sicurezza D.Lgs 81/08 del 09.04.2008 (Titolo IX capo II) Le prescrizioni da applicare ai fini della protezione dei lavoratori da agenti cancerogeni
DettagliL evoluzione dei modelli di valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi in ambito nazionale in conformità ai Regolamenti REACH e CLP.
COORDINAMENTO INTERREGIONALE DELLA PREVENZIONE IN SANITA L evoluzione dei modelli di valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi in ambito nazionale in conformità ai Regolamenti REACH e CLP. Celsino
DettagliIl rischio cancerogeno e mutageno
Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato
DettagliLINEE GUIDA PER LA SCELTA DELLE CAPPE CHIMICHE e dei SISTEMI DI ASPIRAZIONE
REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO U. O. C. SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE Via E. Fermi, 15 01100 VITERBO 0761-236750 FAX 0761-236748 e.mail: alessandro.selbmann@asl.vt.it http://www.asl.vt.it/staff/spp/base.php
DettagliFormatura No-Bake con Resine Furaniche e Testo Unico sulla Sicurezza nei luoghi di Lavoro Quali prodotti chimici usare? La nuova linea ECOFUR 4000
Formatura No-Bake con Resine Furaniche e Testo Unico sulla Sicurezza nei luoghi di Lavoro Quali prodotti chimici usare? La nuova linea XXXII Congresso di Fonderia ASSOFOND Brescia, 21-22 novembre 2014
DettagliLa valutazione del rischio chimico
La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,
DettagliCAPO IV - PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI
CAPO IV - PROTEZIONE DEI AVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI EETTROMAGNETICI Articolo 206 - Campo di applicazione 1. Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori
DettagliNuovi limiti di qualità dell aria
Nuovi limiti di qualità dell aria DEA - Dipartimento di Energia e Ambiente - CISM http://www.cism.it/departments/energy-and-environment/ Premessa Le emissioni inquinanti si traducono in concentrazioni
DettagliAPPLICABILE DAL 1 GIUGNO 2015
CLASSIFICAZIONE E CARATTERISTICHE DEI RIFIUTI A PARTIRE DAL 1 GIUGNO 2015 Guida alla classificazione dei rifiuti Se un rifiuto è classificato con codice CER pericoloso assoluto, esso è pericoloso senza
DettagliValori limite di esposizione agli agenti di rischio
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SASSARI Laurea Specialistica in Medicina e Chirurgia Corso di MEDICINA DEL LAVORO Valori limite di esposizione agli agenti di rischio È impossibile evitare totalmente la presenza
DettagliServizio Ingegneria Clinica Energy Management Tel. 0874/409.550 (Interno 2550) Fax 0874/409.551 (Interno 2551) e-mail: sic@asrem.
Descrizione dell attività Il controllo è stato compiuto il giorno con l apparecchiatura per il rilevamento posizionata all interno dei seguenti ambienti del P.O. ): L analizzatore è programmato per rilevare
DettagliSCHEDA DI DATI DI SICUREZZA PHENOL RED RAPID TABLETS
DATA DI REVISIONE: 24 OCTOBER 2011 SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA 1 ELEMENTI IDENTIFICATIVI DELLA SOSTANZA/DEL PREPARATO E DELLA SOCIETÀ/IMPRESA NOME DEL PRODOTTO FORNITORE PALINTEST LIMITEDGRE, S.A. MANUFACTURAS
DettagliLeggere attentamente l etichetta e la Scheda di 2Sicurezza (SDS)
Leggere attentamente l etichetta e la Scheda di 2Sicurezza (SDS) Come si legge un etichetta L etichetta di un agrofarmaco deriva dalla valutazione di numerosi studi effettuati sul prodotto inerenti aspetti
DettagliCATALOGO TEMATICA SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO CATALOGO OFFERTA FORMATIVA TEMATICA SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO
CATALOGO OFFERTA FORMATIVA TEMATICA SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI E DEI PREPOSTI SECONDO L ACCORDO STATO REGIONI 21.12.2011 FORMAZIONE GENERALE Lavoratori definiti secondo
DettagliCORSO INTEGRATO DI IGIENE E MEDICINA DEL LAVORO Lezioni di Medicina del Lavoro MONITORAGGIO AMBIENTALE
CORSO INTEGRATO DI IGIENE E MEDICINA DEL LAVORO Lezioni di MONITORAGGIO AMBIENTALE ANNO ACCADEMICO 2013-2014 Seconda Università degli Studi di Napoli Seconda Università degli studi di Napoli Rischio Probabilità
DettagliProgramma. La formaldeide: caratteristiche e pericolosità (cenni) Impieghi della formaldeide nel settore legno-arredo
Programma La formaldeide: caratteristiche e pericolosità (cenni) Impieghi della formaldeide nel settore legno-arredo L emissione di formaldeide dai prodotti del settore legnoarredo Metodi di prova per
DettagliSalute e Sicurezza dei Lavoratori nella filiera del riciclo della carta: il punto di vista dell ente di certificazione. Milano 18 novembre 2008
Elementi salienti e criticità di un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza dei Lavoratori nella filiera del riciclo della carta: il punto di vista dell ente di certificazione. Milano 18 novembre
DettagliOPERARE IN SICUREZZA NELLA DISINFESTAZIONE
OPERARE IN SICUREZZA NELLA DISINFESTAZIONE Rodolfo Veronesi Centro Agricoltura Ambiente G.Nicoli Argomenti Il concetto di pericolo,di rischioe di danno I fattori di rischio Prevenzione e protezione Il
DettagliLinee guida regionali per l organizzazione dei percorsi formativi per i proprietari dei cani
Linee guida regionali per l organizzazione dei percorsi formativi per i proprietari dei cani Con la Delibera Regionale 647/2007 la Regione Emilia-Romagna ha approvato i criteri per la classificazione del
DettagliIl nuovo testo unico sulla prevenzione aggiornato al D.Lgs 106/2009: indicazioni per i dirigenti. Albano Laziale, 13/15 Aprile 2010
Il nuovo testo unico sulla prevenzione aggiornato al D.Lgs 106/2009: indicazioni per i dirigenti Albano Laziale, 13/15 Aprile 2010 Agenti Chimici Pericolosi Dr. Sandro Sanna Dirigente Medico SPRESAL ASL
DettagliLavorazione: GOFFRATURA
Scheda 11 Tipo / Fase: TESSUTI SPECIALI / RIFINIZIONE Lavorazione: GOFFRATURA Scopo della lavorazione La goffratura è una lavorazione di tipo meccanico che viene fatta su qualsiasi tipo di tessuto speciale.
DettagliISTITUTO ATERNO-MANTHONE'
ISTITUTO ATERNO-MANTHONE' INTRODUZIONE Il termine sicurezza nella comune accezione indica una caratteristica di ciò che non presenta pericoli o ne è ben difeso. Sicurezza è una caratteristica anche delle
DettagliPROCESSI DI STAMPA Aspetti legati alla salute dei lavoratori
PROCESSI DI STAMPA Aspetti legati alla salute dei lavoratori Marco Fontana - Roberto Riggio Struttura Semplice 20.02 Igiene industriale Utilizzo di agenti chimici nelle lavorazioni di stampa metalli pesanti
Dettaglidel 25 novembre 1996 (Stato 5 dicembre 2006)
Ordinanza sulla qualifica degli specialisti della sicurezza sul lavoro 822.116 del 25 novembre 1996 (Stato 5 dicembre 2006) Il Consiglio federale svizzero, visto l articolo 83 capoverso 2 della legge federale
DettagliCorso per RSPP/ASPP modulo B5-68 ore. Corso per RSPP/ASPP modulo B5-68 ore
Corso per RSPP/ASPP modulo B5-68 ore Titolo Destinatari Obiettivi e Finalità Normativa di riferimento Requisiti di ammissione Durata e modalità Corso per RSPP/ASPP modulo B5-68 ore Il modulo B5 è il corso
DettagliSCHEDA DI SICUREZZA (91/155 CEE - 2001/58/CE) Decreto 7 settembre 2002 Ministero della Salute 2001/58/CE SABBIA SILICEA
SCHEDA DI SICUREZZA (91/155 CEE - 2001/58/CE) Decreto 7 settembre 2002 Ministero della Salute 2001/58/CE SABBIA SILICEA 1 IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO 1.1. Identificazione della sostanza o preparato. Sabbia
DettagliLe Fibre Artificiali Vetrose. La determinazione della concentrazione ambientale delle FAV: metodiche analitiche ed interpretazione dei dati
Le Fibre Artificiali Vetrose La determinazione della concentrazione ambientale delle FAV: metodiche analitiche ed interpretazione dei dati ORIETTA SALA ARPA Emilia Romagna Milano, 3 dicembre 2015 PREMESSA
Dettagli1. Prodotto / preparazione e dati del produttore
1. Prodotto / preparazione e dati del produttore Identificazione del prodotto: Nome commerciale : Produttore : Isel - Automation Tel.: 0049-6672-898-0 Am Leibolzgraben 16 Fax.: 0049-6672-898-888 36132
DettagliIgiene e Sicurezza del Lavoro
Quadro normativo Igiene e Sicurezza del Lavoro La verifica della compliance normativa ai sensi del Testo Unico della Sicurezza Il D.Lgs. 81/08, noto come Testo Unico della Sicurezza sul lavoro, ha sostituito
DettagliANALISI DI RISCHIO SEMIQUANTITATIVA IN SUPPORTO ALLE VALUTAZIONI IN PRESENZA DI ATMOSFERE ESPLOSIVE (ATEX)
ANALISI DI RISCHIO SEMIQUANTITATIVA IN SUPPORTO ALLE VALUTAZIONI IN PRESENZA DI ATMOSFERE ESPLOSIVE (ATEX) T. Pezzo *, D. Vannucci *, G. Uguccioni + * D Appolonia SpA, Genova + D Appolonia SpA, San Donato
Dettaglirischi in negozio CULTURA DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NEL TERZIARIO E NEI SERVIZI
CULTURA DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NEL TERZIARIO E NEI SERVIZI rischi in negozio Cultura della sicurezza patrimonio comune del mondo del lavoro: impresa, lavoratori e parti sociali. Il testo unico sulla
DettagliIl Rischio Chimico. Roberto Tartaglia. Responsabile SPP dei LNGS. D. Lgs. 626/94 D. Lgs. 25/02. INFN - Sezione di Firenze 15 Settembre 2003
Il Rischio Chimico D. Lgs. 626/94 D. Lgs. 25/02 Roberto Tartaglia Responsabile SPP dei LNGS INFN - Sezione di Firenze 15 Settembre 2003 1 Decreto legislativo 25/02 apparso sul Supplemento Ordinario N 40/L
DettagliIDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO E DELLA SOCIETA
SCHEDA DI SICUREZZA Decorrenza validità: Gennaio 2012 Ed. 0 Rev. 1 1) IDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO E DELLA SOCIETA 1.1 NOME COMMERCIALE IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA/PREPARATO ROSSO TIPO VERONA 1.2 CARATTERISTICHE
Dettagli1. Prodotto / preparazione e dati del produttore
1. Prodotto / preparazione e dati del produttore Identificazione del prodotto: Nome commerciale : Produttore : Isel - Automation Tel.: 0049-6672-898-0 Am Leibolzgraben 16 Fax.: 0049-6672-898-888 36132
DettagliALLEGATO XXXVI CAMPI ELETTROMAGNETICI
ALLEGATO XXXVI CAMPI ELETTROMAGNETICI Le seguenti grandezze fisiche sono utilizzate per descrivere l'esposizione ai campi elettromagnetici: Corrente di contatto (I(base)C). La corrente che fluisce al contatto
DettagliLa prevenzione del rischio silicotigeno nella lavorazione dei marmi tecnici
La prevenzione del rischio silicotigeno nella lavorazione dei marmi tecnici Milano 18 settembre 2015 Clinica del Lavoro Roberto ZANELLI Direttore S.Pre.S.A.L. A.S.L. ASTI www.snop.it INPUT DELL INTERVENTO
DettagliALLEGATO XXXVI VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE E VALORI DI AZIONE PER I CAMPI ELETTROMAGNETICI CAMPI ELETTROMAGNETICI
ALLEGATO XXXVI VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE E VALORI DI AZIONE PER I CAMPI ELETTROMAGNETICI CAMPI ELETTROMAGNETICI Le seguenti grandezze fisiche sono utilizzate per descrivere l'esposizione ai campi elettromagnetici:
DettagliInformazioni di Sicurezza del materiale- foglio 1 Envirolyte ANK-Anolyte Neutro (91/155/EWG)
Informazioni di Sicurezza del materiale- foglio 1 Envirolyte ANK-Anolyte Neutro (91/155/EWG) Sezione 1: Identificazione del Prodotto e Produttore Nome Commerciale: ANK-Anolyte Neutro Fabbricante/Fornitore:
DettagliScheda. Produzione: Scopo della lavorazione. Descrizione della macchina
Scheda 7 Produzione: Macchina: FILM STAMPA FLESSOGRAFICA Scopo della lavorazione Con la stampa flessografica vengono depositati sul film di materiale plastico, mediante gruppi di stampa a cilindri, vari
DettagliSORVEGLIANZA SANITARIA
SORVEGLIANZA SANITARIA SORVEGLIANZA SANITARIA Definizione e obiettivi Negli anni '80, nel corso di una riunione della Comunità Economica Europea, la sorveglianza sanitaria è stata definita come "la valutazione
DettagliSCHEDA DI SICUREZZA RAME OSSIDO ROSSO M-0701 Pag. 1/5
RAME OSSIDO ROSSO M-0701 Pag. 1/5 1 Nome e/o marchio Azienda produttrice data compilazione :16.02.1998 SOSTANZA Data di revisione : 09.02.1998 Utilizzazione: RAME OSSIDO! mat.prima! solvente ROSSO! prod.intermedio!
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS
Deliberazione 29 luglio 2010 - ARG/elt 117/10 Criteri per la determinazione dei crediti spettanti ai sensi dell articolo 2 del decreto-legge 20 maggio 2010, n. 72, ai gestori degli impianti o parti di
DettagliBenvenuti in DetNet. Network dell industria della detergenza per la classificazione CLP. Un iniziativa A.I.S.E.
Det Net Benvenuti in DetNet Network dell industria della detergenza per la classificazione CLP Un approccio collettivo dell industria per la classificazione e l etichettatura del vostro detersivo (per
Dettagli-assicurare il fabbisogno plastico necessario alla riparazione protezione e ricambio dei tessuti.
Il principali compiti derivanti dall assunzione periodica di cibo sono: -assicurare il giusto fabbisogno energetico necessario alla vita ed all attività muscolare (tenendo conto che entrate ed uscite devono
DettagliRISCHIO CHIMICO NELLE ATTIVITA DI PULIZIA
RISCHIO CHIMICO NELLE ATTIVITA DI PULIZIA Unità didattica 3 CORSO DI FORMAZIONE SPECIFICA DEI LAVORATORI RISCHIO CHIMICO IL RISCHIO ESISTE LADDOVE CI SIA UNA ESPOSIZIONE AD UN QUALUNQUE AGENTE CHIMICO.
DettagliRISOLUZIONE N.80/E QUESITO
RISOLUZIONE N.80/E Direzione Centrale Normativa Roma, 24 luglio 2012 OGGETTO: Interpello - Art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Fatture di importo inferiore a 300,00 euro - Annotazione cumulativa anche
DettagliONDE ELETTROMAGNETICHE
ONDE ELETTROMAGNETICHE ONDE ELETTROMAGNETICHE Sono parte integrante dell ambiente in cui viviamo e lavoriamo Di origine artificiale (per esempio le onde radio, radar e nelle telecomunicazioni) Di origine
DettagliINFORMAZIONE COMUNICAZIONE PARTECIPAZIONE PER LA PREVENZIONE DEI TUMORI. Antonio Faggioli
Isde Italia - Istituto Ramazzini INFORMAZIONE COMUNICAZIONE PARTECIPAZIONE PER LA PREVENZIONE DEI TUMORI Antonio Faggioli 1 Un testo ancora attuale UFFICIO DEL MEDICO PROVINCIALE DI Bologna CONSULTORIO
DettagliD. Lgs. 81/08 TITOLO IX - SOSTANZE PERICOLOSE Capo I Protezione da agenti chimici
D. Lgs. 81/08 TITOLO IX - SOSTANZE PERICOLOSE Capo I Protezione da agenti chimici Claudio Arcari Piacenza,15 Febbraio 2001 Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 Titolo I Titolo II Titolo III Titolo
DettagliCorso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti
Secondo il D.Lgs. 81/2008 s.m. e l Accordo della Conferenza Stato-Regioni per la formazione del 21 dicembre 2011 Corso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti Dr. Sebastiano Papa Valutazione dei rischi
DettagliINFORMAZIONE AI LAVORATORI/ UTENTI DEL COLLEGIO. PROCEDURE DI SICUREZZA: RISCHIO CHIMICO dovuto all uso di stampanti e toner
PROCEDURE DI SICUREZZA: RISCHIO CHIMICO dovuto all uso di stampanti e toner Procedure di sicurezza: RISCHIO CHIMICO DOVUTO ALL USO DI STAMPANTI E TONER Autore: IEC S.r.l. Revisione: settembre 2014 INDICE
DettagliVia Umani 1/A ANCONA. Autore Bianchelli Fausto Consulente Tecnico. CNA Tecno quality s.r.l. INTRODUZIONE
INTRODUZIONE Il presente lavoro costituisce un esempio di applicazione incrociata di due modelli algoritmici di valutazione dell esposizione dei lavoratori a rischi chimici. Sono stati utilizzati due modelli
DettagliA B C. della SICUREZZA per gli addetti al CARRELLO ELEVATORE. Manuale ad uso dei lavoratori S. CAVALLUCCI S. STANGANINI
S. CAVALLUCCI S. STANGANINI A B C della SICUREZZA per gli addetti al CARRELLO ELEVATORE Manuale ad uso dei lavoratori ai sensi del D.Lgs. 81/2008, Titolo I, Sezione IV, art. 36 1 INDICE Premessa... 4 Esposizione
DettagliCRITERI E STRUMENTI PER UNA CORRETTA VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO Strategia dell'indagine igienistica
Regione Lombardia Sanità Laboratorio di approfondimento del Rischio Chimico CRITERI E STRUMENTI PER UNA CORRETTA VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO Strategia dell'indagine igienistica La norma UNI EN 689/97
DettagliLa valutazione dei rischi. La valutazione dei rischi -- Programma LEONARDO
La valutazione dei rischi La valutazione del rischio è lo strumento fondamentale che permette di individuare le misure di prevenzione e pianificarne l attuazione, il miglioramento ed il controllo al fine
DettagliStandard di competenza ENETOSH per formatori ed istruttori relativo alla sicurezza e alla salute sul luogo di lavoro
Standard di competenza ENETOSH per formatori ed istruttori relativo alla sicurezza e alla salute sul luogo di Ambito di competenza: sicurezza e salute sul luogo di Livello: 6 Credito: Capacità Conoscenze
DettagliGlide dei refrigeranti e impatto sulla dichiarazione delle prestazioni
Glide dei refrigeranti e impatto sulla dichiarazione delle prestazioni Ambito e scopo In seguito al regolamento UE 517/2014 (F-gas), i futuri refrigeranti sintetici con un basso potenziale di riscaldamento
DettagliISO 12944 Standard mondiale sulla corrosione
ISO 12944 Standard mondiale sulla corrosione 2 3 ISO 12944 Pitture e vernici - Protezione dalla corrosione di strutture in acciaio per sistemi di verniciatura di protezione La norma ISO 12944 (parti 1-8)
Dettagli6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento
Capitolo 6 Risultati pag. 301 6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo fanno riferimento alle concentrazione
DettagliLE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE
LE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE Incontro con il Dipartimento di Medicina Sperimentale 24 aprile 2008 Settore Prevenzione e Protezione L uso in sicurezza delle Un
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliE naturale chiedersi alcune cose sulla media campionaria x n
Supponiamo che un fabbricante stia introducendo un nuovo tipo di batteria per un automobile elettrica. La durata osservata x i delle i-esima batteria è la realizzazione (valore assunto) di una variabile
DettagliR E A C H C L P T. U.
R E A C H C L P T. U. DECRETO LEG/VO 81/08 -TITOLO IX CAPO I PROTEZIONE DA AGENTI CHIMICI CAPO II PROTEZIONE DA AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI : LE IMPLICAZIONI DEL REACH E DEL CLP NELL AMBITO DELLA NORMATIVA
DettagliEF BIO 70. Composizione del materiale Ingredienti Composizione (% w/w)
1 1. Identificazione chimica del prodotto Nome del prodotto Codice del prodotto Utilizzo del prodotto Compostabile e biodegradabile Filler Master Batch EF BIO 70 Polimeri di materiale compostabile e biodegradabile
DettagliPIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE D.Lgs. 81/08, Artt. 36, 37
PIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE D.Lgs. 81/08, Artt. 36, 37 ALLEGATO REV DATA 19..26 IV INDICE PIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE 1 INTRODUZIONE... 3 2 CLASSIFICAZIONE AZIENDA... 3 3 LUOGO DI SVOLGIMENTO
DettagliSOSORT INTERNATIONAL SOCIETY ON SCOLIOSIS ORTHOPAEDIC AND REHABILITATION TREATMENT
Standard per la gestione terapeutica della scoliosi idiopatica mediante corsetti nella pratica clinica quotidiana e nella ricerca clinica I criteri SOSORT per il trattamento ortesico Esperienza e competenza
DettagliElementi dell etichetta del regolamento CLP
Elementi dell etichetta del regolamento CLP Il regolamento CLP (Classification, Labelling and Packaging of substances and mixtures) introduce nuovi simboli, indicazione e nuove regole di classificazione
DettagliIndici di produttività per tipologie di ambiente
5 - INDICI 6-09-2006 17:08 Pagina 74 Indici di produttività per tipologie di ambiente SOMMARIO INTRODUZIONE AREE COMUNI E SERVIZI DI REPARTO DEGENZA, PRONTO SOCCORSO, AMBULATORI E LABORATORI AREE ALTO
DettagliPresa Rapida Utilizzazione del preparato / descrizione Identificazione del Fornitore
Pagina 1 di 7 1. IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA / PREPARATO E DEL FORNITORE Identificazione del preparato / nome commerciale Presa Rapida Utilizzazione del preparato / descrizione Identificazione del Fornitore
DettagliMonitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro
ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione
DettagliSviluppo di nuovi sistemi agglomeranti no-bake a basso impatto ambientale
Sviluppo di nuovi sistemi agglomeranti no-bake a basso impatto ambientale Novembre 2014 No bake Resine furaniche e fenol-furaniche NO TOSSICHE secondo l ultima classificazione europea dell alcool furfurilico
DettagliSCHEDA DI SICUREZZA 1 IDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO E DELLA SOCIETA PRODUTTRICE
AF SCHEDA DI SICUREZZA Preparato da: s.r.l. Data revisione: 03 giugno 2008 Numero revisione: 01 Revisione precedente: 03 settembre 2003 Stato del documento: Definitivo 1 IDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO E
DettagliLista di controllo Sorveglianza dei lavoratori sul posto di lavoro
Lista di controllo Sorveglianza dei lavoratori sul posto di lavoro I motivi per installare un sistema tecnico di sorveglianza sono molteplici. Questi sistemi consentono infatti di evitare furti, spionaggio,
DettagliScheda dei dati di sicurezza Ai sensi del Regolamento (CE) Nr. 1907/2006 Rielaborata in data: 29.09.10
1. IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA/ PREPARATO E DELL AZIENDA 1.1 Dati prodotto: Nome commerciale:... Uso della sostanza: 1.2 Dati produttore/fornitore Produttore/fornitore:.. CP/Via:... Località/CAP/Città:
DettagliLa classificazione dei rifiuti: indicazioni pratiche e novità dal 1 giugno. Luca Spinelli Theolab spa
La classificazione dei rifiuti: indicazioni pratiche e novità dal 1 giugno Luca Spinelli Theolab spa Milano, 15 aprile 2015 Le novità dall Europa I 2 nuovi provvedimenti UE «Regolamento (UE) n. 1357/2014
DettagliASPETTI SANITARI E VIGILANZA
ASPETTI SANITARI E VIGILANZA Ne consegue che la tutela della salute del lavoratore e fondamentale nel ns ordinamento giuridico; ma come si tutela la salute del lavoratore? 1)assicurando ambienti di lavoro
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA SERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONE Direttore Dr. Claudio Soave Strada Le Grazie, 8-37134 Verona - Tel. 045 8027627-0458027627 - Fax 045 8027626 e-mail: servizio. prevenzioneprotezione@univr.it
Dettagli6.1. Risultati simulazioni termovalorizzatore Osmannoro2000
pag. 217 6. Risultati Di seguito si riportano i risultati relativi alle diverse simulazioni di diffusione atmosferica degli inquinanti effettuate. In particolare sono riportati i risultati sotto forma
DettagliCriteri di pricing per i prestiti obbligazionari emessi dalla Banca
Criteri di pricing per i prestiti obbligazionari emessi dalla Banca Redatto da: Responsabile Servizio Finanza e Tesoreria / Responsabile Servizio Controlli Interni Verificato da: Responsabile Compliance
Dettagli1 - QUADRO NORMATIVO: COMPETENZE IN MERITO AL RICONOSCIMENTO DELLA
RICONOSCIMENTO DELLA FIGURA DI TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE ART. 2, COMMI SESTO, SETTIMO ED OTTAVO DELLA LEGGE 26 OTTOBRE 1995, N. 447 A cura dell Osservatorio Regionale Agenti Fisici Direzione
DettagliCircolare N.62 del 10 Aprile 2013
Circolare N.62 del 10 Aprile 2013 IMU e IRPEF, obblighi dichiarativi e figli a carico Gentile cliente con la presente intendiamo informarla su alcuni aspetti in materia di IMU e IRPEF, con particolare
DettagliNORMATIVE PER LA PROTEZIONE DALLE RADIAZIONI ULTRAVIOLETTE Alessandro Polichetti Dipartimento di Tecnologie e Salute Istituto Superiore di Sanità, Roma Giornata di Cultura Ambientale sulle Radiazioni Ultraviolette
DettagliRISCHI ADDETTO PULIZIE
Organismo Paritetico Provinciale RISCHI ADDETTO PULIZIE Speciale Inserti: Rischi Addetto Pulizie Pagina 1 Attività svolta L attività dell addetto prevede la pulizia degli ambienti di lavoro di uffici,
DettagliEmissioni di composti volatili non metanici dalle discariche dell area vasta di Giugliano: il progetto BioQuAr RISULTATI PRELIMINARI
Emissioni di composti volatili non metanici dalle discariche dell area vasta di Giugliano: il progetto BioQuAr RISULTATI PRELIMINARI Premessa I composti organici non metanici (COV), pur rappresentando
DettagliLa formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto
La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto 1 Riferimenti normativi Decreto Legislativo 19 settembre 1994 n. 626 capo VI Decreto Ministeriale 16 gennaio 1997 Decreto
DettagliParere n. 26/2010 - Trattamento economico del personale nella giornata festiva
Parere n. 26/2010 - Trattamento economico del personale nella giornata festiva Il Comune (omissis) rivolge quesito per sapere quale sia il trattamento economico spettante al dipendente comunale che occasionalmente
DettagliLista norme tecniche armonizzate nel campo della sterilizzazione pubblicate in supporto alla direttiva 93/42/CEE Dispositivi medici
Lista norme tecniche armonizzate nel campo della sterilizzazione pubblicate in supporto alla direttiva 93/42/CEE Dispositivi medici Sterilizzatrici per uso medico - Sterilizzazione UNI EN 285 Sterilizzazione
DettagliIng. Simone Mosconi. Applicazione della F.M.E.A. alla Sicurezza nei Luoghi di Lavoro
Ing. Simone Mosconi Applicazione della F.M.E.A. alla Sicurezza nei Luoghi di Lavoro 1 Obblighi del Datore di Lavoro D.Lgs. n 81 del 9 aprile 2008 e s.m.i.: Articolo 17 Obblighi del Datore di Lavoro non
DettagliApprovazione CDA del 25 giugno 2009. Limiti al cumulo di incarichi ricoperti dagli amministratori di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A.
Approvazione CDA del 25 giugno 2009 Limiti al cumulo di incarichi ricoperti dagli amministratori di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A. Regolamento U n i p o l G r u p p o F i n a n z i a r i o S. p. A. Sede
DettagliDecreto Interministeriale del 30.11.2012 Attuazione di quanto previsto dall art. 29 comma 5 del D.L.vo 81/08
LE PROCEDURE STANDARDIZZATE PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI NELLE PICCOLE IMPRESE Decreto Interministeriale del 30.11.2012 Attuazione di quanto previsto dall art. 29 comma 5 del D.L.vo 81/08 (Ma anche dall
DettagliIgiene nelle Scienze motorie
Igiene nelle Scienze motorie Epidemiologia generale Epidemiologia Da un punto di vista etimologico, epidemiologia è una parola di origine greca, che letteralmente significa «discorso riguardo alla popolazione»
DettagliProbabilità condizionata: p(a/b) che avvenga A, una volta accaduto B. Evento prodotto: Evento in cui si verifica sia A che B ; p(a&b) = p(a) x p(b/a)
Probabilità condizionata: p(a/b) che avvenga A, una volta accaduto B Eventi indipendenti: un evento non influenza l altro Eventi disgiunti: il verificarsi di un evento esclude l altro Evento prodotto:
DettagliDecreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81
Corso di Gestione del Cantiere e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Classe IIIª B as 2012/2013 Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 20/02/2013 1 Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 Documento
Dettagli