MANUALE DELLE PROCEDURE. Sistema di gestione per la qualità

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1 MANUALE DELLE PROCEDURE Sistema di gestione per la qualità

2 Manuale delle procedure Revisione n. 02 Procedura Titolo Revisione Data revisione PD Tenuta sotto controllo dei documenti 02 15/09/10 PD Tenuta sotto controllo delle registrazioni 02 15/09/10 PD Verifiche interne 02 15/09/10 PD 8.3 Tenuta sotto controllo delle non conformità 02 15/09/10 PD Azioni correttivee preventive 02 15/09/10

3 Tenuta sotto controllo dei documenti PD PROCEDURA Sistema di gestione per la qualità TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DOCUMENTI Rev Descrizione Data Redazione Verifica Approvazione Emissione Soggetto Staff qualità RSGQ SG 02 Terza emissione 15/09/10 Firma Valeria Gamberoni Alessandra Migliore Giuseppe Giuliano Soggetto Staff qualità RSGQ SG 01 Seconda emissione Firma Valeria Gamberoni Valeria Gamberoni Giuseppe Panassidi Soggetto RSGQ RSGQ SG 00 Prima emissione Firma Valeria Gamberoni Valeria Gamberoni Giuseppe Panassidi 1 / 15

4 Tenuta sotto controllo dei documenti PD INDICE 1. Scopo della procedura 2. Generalità 3. Aree di applicazione 4. Descrizione della procedura 4.1. Responsabilità 4.2. Modalità operative 5. Riferimenti 5.1. Normativa UNI EN ISO serie 9001: Documenti del sistema di gestione per la qualità 6. Modulistica richiamata 2 / 15

5 Tenuta sotto controllo dei documenti PD SCOPO DELLA PROCEDURA Lo scopo di questa procedura è di: definire la struttura complessiva e gli standard di formato e contenuto della documentazione inerente il Sistema di Gestione per la Qualità (SGQ) della Provincia di Verona; definire le tipologie dei documenti da assoggettare a controllo (documentazione del SGQ costituita da politica per la qualità, manuale della qualità, procedure, norme interne, modulistica standard); definire l iter generale e le responsabilità per la redazione, l approvazione, l emissione, la distribuzione e l archiviazione di tali documenti; disciplinare le attività inerenti alla gestione dei documenti e delle registrazioni al fine di garantire che: tutte le modifiche siano state verificate ed approvate dalle funzioni responsabili; lo stato di revisione dei documenti sia aggiornato; i documenti e le registrazioni siano reperibili, conservati correttamente e disponibili sui luoghi di utilizzazione; definire le modalità di identificazione dei documenti obsoleti. 2. GENERALITÀ La documentazione della qualità costituisce lo strumento attivo che formalizza la struttura del SGQ attraverso la raccolta organizzata e aggiornata delle regole che ne governano la gestione e il funzionamento. Nell ambito della struttura generale del SGQ della Provincia di Verona il sistema documentale è così strutturato: documenti relativi alla politica della qualità, incluso il manuale della qualità; documenti relativi alla gestione dei processi (procedure, norme interne); documenti di origine esterna relativi alla normativa applicabile (norme UNI, riferimenti di legge); documenti relativi alla raccolta e alla segnalazione delle registrazioni del SGQ (modulistica standard). 3 / 15

6 Tenuta sotto controllo dei documenti PD Ogni documento deve soddisfare a determinate caratteristiche peculiari e in particolare deve essere: necessario; comprensibile; applicabile; completo e autosufficiente; identificabile ed agevolmente rintracciabile; aggiornato e di facile gestione. Per i documenti gestiti informaticamente valgono le seguenti regole: i documenti del SGQ archiviati su supporto informatico, anche se non riportano la firma delle funzioni responsabili di approvazione ed emissione, sono considerati copie ufficiali in quanto sono gestiti dal Responsabile del Sistema di Gestione per la Qualità (RSGQ); le stampe sono considerate copia controllata solo se su di esse è riportata la firma dei responsabili di approvazione ed emissione; per i documenti archiviati su supporto informatico è prevista una copia di salvaguardia. La Provincia approva annualmente il documento programmatico per la sicurezza (DPS), nel quale definisce la frequenza, le modalità e le responsabilità della produzione e conservazione delle copie di salvaguardia dei documenti elettronici. 3. AREE DI APPLICAZIONE La presente procedura si applica a tutta la documentazione del SGQ da parte di tutte le risorse operanti in nome e per conto della Provincia di Verona in attività interne o per conto del cliente/utente. 4 / 15

7 Tenuta sotto controllo dei documenti PD DESCRIZIONE DELLA PROCEDURA 4.1. Responsabilità Legenda R = responsabilità primaria C = responsabilità contributoria Manuale della qualità Funzioni Staff qualità Attività Segretario generale Responsabile sistema gestione qualità Comitato qualità Redazione / Modifiche e aggiornamenti - R R Verifica - R - Approvazione / emissione R C - Distribuzione/rimozione/archiviazione - R - 5 / 15

8 Tenuta sotto controllo dei documenti PD Procedure Funzioni Staff qualità Attività Segretario generale Responsabile sistema gestione qualità Comitato qualità Redazione / Modifiche e aggiornamenti - R R Verifica - R - Approvazione / emissione R C - Distribuzione/rimozione/archiviazione - R - Norme interne Funzioni Staff qualità Attività Segretario generale Responsabile sistema gestione qualità Comitato qualità Gruppi di lavoro Redazione / Modifiche e aggiornamenti - R R C Verifica - R - - Approvazione / emissione R C - - Distribuzione/rimozione/archiviazione - R / 15

9 Tenuta sotto controllo dei documenti PD Modulistica standard Funzioni Staff qualità Attività Responsabile sistema gestione qualità Comitato qualità Redazione / Modifiche e aggiornamenti R R Verifica R - Approvazione / emissione R - Distribuzione/rimozione/archiviazione R - Norme esterne Attività Funzioni Responsabile sistema gestione qualità Redazione / Modifiche e aggiornamenti Verifica Approvazione / emissione Distribuzione/rimozione/archiviazione R R C R 7 / 15

10 Tenuta sotto controllo dei documenti PD Modalità operative Gestione della documentazione del sistema di gestione per la qualità Il processo di gestione della documentazione del SGQ si articola nelle seguenti attività: redazione; identificazione del documento; verifica; approvazione/emissione; distribuzione o messa a disposizione; modifica / aggiornamento; conservazione e archiviazione informatizzata; rimozione. Le responsabilità delle attività del processo di gestione sono riportate nella matrice delle responsabilità al punto 4.1. Il gruppo di audit, con la supervisione del RSGQ, svolge attività di audit sulla gestione della documentazione del SGQ Manuale del sistema di gestione per la qualità Redazione, identificazione, verifica, approvazione ed emissione Il manuale della qualità è redatto dallo staff qualità (composto dal RSGQ e dal comitato qualità). È identificato dal numero di edizione e relativa data, riportate sulla prima pagina. Le firme relative alla redazione, verifica e approvazione sono apposte sulla tabella in calce alla prima pagina di ogni sezione. Ogni sezione è correlabile ai paragrafi della Norma ISO 9001 e su ogni pagina è riportato: numero di pagina; numero totale delle pagine ; numero della revisione; data della revisione. 8 / 15

11 Tenuta sotto controllo dei documenti PD Il RSGQ verifica la congruenza del manuale con la norma UNI EN ISO 9001 e con il manuale delle procedure e lo sottopone per approvazione del segretario generale (o direttore generale, se nominato). L approvazione e l autorizzazione all emissione del manuale della qualità compete esclusivamente al segretario generale (o direttore generale, se nominato) con il supporto del RSGQ per gli aspetti operativi di gestione documentale. L iter di approvazione prevede tre livelli di firma: firma di redazione, a cura di un rappresentante dello staff qualità; firma di verifica, a cura del RSGQ a tutela della coerenza con il SGQ e con la norma UNI EN ISO 9001; firma di autorizzazione all emissione a cura del segretario generale (o direttore generale, se nominato). Distribuzione, rimozione e archiviazione Le copie del manuale sono individuate sulla prima pagina come <Controllate> e <Non controllate>. A emissione avvenuta, il RSGQ provvede alla distribuzione alle funzioni interessate del manuale in copie <Controllate>, gestite tramite specifica lista di distribuzione con firma per ricevuta. Le copie <Non controllate> sono distribuite a carattere puramente informativo e non sono soggette ad aggiornamento. La copia elettronica è pubblicata in formato pdf sul portale ( ed è consultabile e scaricabile. Il RSGQ conserva gli originali cartacei del manuale qualità, identificandoli con il timbro <Originali> e gestisce una copia su supporto informatico nel portale della Provincia di Verona. Ogni qualvolta si è effettuata una modifica o un aggiornamento al documento il RSGQ provvede inoltre a ritirare e distruggere le copie obsolete. Se per qualche ragione occorresse conservare originali obsoleti, gli stessi vengono identificati con il timbro <Obsoleto>. Le versioni informatizzate sono archiviate in una cartella di lavoro <Obsoleti> con accesso limitato al RSGQ. Modifiche e aggiornamenti Lo stato di aggiornamento del manuale è individuato dal numero di revisione, riportato sulla prima pagina e nelle successive. Lo stato di aggiornamento di ogni sezione del manuale è individuabile dalla relativa tabella, che riporta la revisione, la descrizione della modifica e relativa data. 9 / 15

12 Tenuta sotto controllo dei documenti PD Le parti modificate sono evidenziate con carattere <corsivo sottolineato>. Le modifiche / aggiornamenti del manuale sono redatte dallo staff qualità (composto dal RSGQ e dal comitato qualità). La verifica e l approvazione del manuale revisionato avvengono come già descritto al paragrafo corrispondente. Ogni qualvolta si è effettuata una modifica o un aggiornamento al documento un apposito avviso è pubblicato sul portale della Provincia ( e si provvede alla sostituzione della copia elettronica. Il RSGQ cura la distribuzione del manuale modificato secondo quanto descritto nel paragrafo precedente Procedure Redazione, identificazione, verifica, approvazione ed emissione Per la definizione di una procedura lo staff qualità (composto dal RSGQ e dal comitato qualità) elabora una bozza della procedura e della relativa modulistica standard. Le procedure sono identificate con una codifica alfanumerica così strutturata: PD X.X(.X), dove: PD = procedura X.X(.X) = numero del paragrafo della norma di riferimento ISO 9001 (a 2 o 3 cifre) La prima pagina (mod. procedura ) riporta: nella parte superiore il titolo; il codice di identificazione della procedura; il numero di revisione; nella parte inferiore il livello di revisione; la descrizione della revisione e la relativa data; le corrispondenti responsabilità di: redazione, verifica, approvazione emissione. La seconda pagina (mod. procedura ) riporta: l indice dei capitoli che compongono la procedura, che in linea di principio sono i seguenti: 10 / 15

13 Tenuta sotto controllo dei documenti PD Scopo della procedura 2. Generalità 3. Aree di applicazione 4. Descrizione della procedura 5. Riferimenti 6. Modulistica richiamata Le pagine successive (mod. procedura ) riportano: in testa alla pagina: titolo della procedura; codice identificativo; numero di revisione; in fondo alla pagina: il numero della pagina e numero totale pagine. Il RSGQ verifica la congruenza delle procedure con la norma UNI EN ISO 9001 e con il manuale della qualità e le sottopone per approvazione al segretario generale (o direttore generale, se nominato). L approvazione e l autorizzazione all emissione sia delle procedure nuove che di quelle modificate compete esclusivamente al segretario generale con il supporto del RSGQ per gli aspetti operativi di gestione documentale. L iter di approvazione prevede tre livelli di firma: firma di redazione, a cura di un rappresentante dello staff qualità; firma di verifica, a cura del RSGQ a tutela della coerenza con il SGQ e con la norma UNI EN ISO 9001; firma di autorizzazione all emissione a cura del segretario generale (o direttore generale, se nominato). Distribuzione, rimozione e archiviazione Il RSGQ provvede alla messa a disposizione delle procedure sul portale della Provincia di Verona, informando via i responsabili dei servizi. Il RSGQ conserva gli originali cartacei identificandoli con il timbro <Originali>. Ogni qualvolta si è effettuata una modifica o un aggiornamento alle procedure il RSGQ provvede inoltre a ritirare e distruggere le copie obsolete. 11 / 15

14 Tenuta sotto controllo dei documenti PD Se per qualche ragione occorresse conservare originali obsoleti, gli stessi vengono identificati con il timbro <Obsoleto>. Le versioni informatizzate sono archiviate in una cartella di lavoro <Obsoleti> con accesso limitato al RSGQ. Modifiche e aggiornamenti La modifica di una procedura esistente avviene con le stesse modalità della realizzazione di una procedura nuova. Le parti modificate sono evidenziate con carattere <corsivo sottolineato>. Le revisioni possono essere in numero illimitato ma progressivo. La registrazione del livello di revisione viene attuata dal RSGQ utilizzando l apposito spazio della pagina 1 di ciascuna procedura (Mod. procedura ). La verifica e l approvazione delle procedure modificate avvengono come già descritto al paragrafo corrispondente. Il RSGQ provvede a: aggiornare i livelli di revisione della documentazione informatizzata mediante sostituzione della copia elettronica; segnalare via la procedura modificata Norme interne Redazione, identificazione, verifica, approvazione ed emissione La redazione di una norma interna è demandata allo staff qualità (composto dal RSGQ e dal comitato qualità) con la collaborazione del gruppo di lavoro. Le norme interne sono identificate con una codifica alfanumerica così strutturata: NI XX.X dove: NI = norma interna XX = numero del processo X = numero progressivo della norma interna Il RSGQ verifica la congruenza delle norme interne con la norma UNI EN ISO 9001 e le sottopone per approvazione al segretario generale (o direttore generale, se nominato). L approvazione e l autorizzazione all emissione sia delle procedure nuove che di quelle modificate compete esclusivamente al segretario generale (o direttore generale, se nominato), con il supporto del RSGQ per gli aspetti operativi di gestione documentale. L iter di approvazione prevede tre livelli di firma: 12 / 15

15 Tenuta sotto controllo dei documenti PD firma di redazione, a cura di un rappresentante dello staff qualità; firma di verifica, a cura del RSGQ a tutela della coerenza con il SGQ e con la norma UNI EN ISO 9001; firma di autorizzazione all emissione a cura del segretario generale (o direttore generale, se nominato).. Distribuzione, rimozione e archiviazione Il RSGQ provvede alla messa a disposizione delle procedure sul portale della Provincia di Verona, informando via i responsabili dei servizi. Il RSGQ conserva gli originali cartacei identificandoli con il timbro <Originali>. Ogni qualvolta si è effettuata una modifica o un aggiornamento alle Norme Interne il RSGQ provvede inoltre a ritirare e distruggere le copie obsolete. Se per qualche ragione occorresse conservare originali obsoleti, gli stessi vengono identificati con il timbro <Obsoleto>. Le versioni informatizzate sono archiviate in una cartella di lavoro <Obsoleti> con accesso limitato al RSGQ. Modifiche e aggiornamenti La modifica di una norma interna esistente avviene con le stesse modalità della realizzazione di una norma interna nuova. Le revisioni possono essere in numero illimitato ma progressivo. La registrazione del livello di revisione viene attuata dal RSGQ utilizzando l apposito spazio della pagina 1 di ciascuna norma (mod. Norma interna ). La verifica e l approvazione delle norme interne modificate avvengono come già descritto al paragrafo corrispondente. Il RSGQ provvede a: aggiornare i livelli di revisione della documentazione informatizzata mediante sostituzione della copia elettronica; segnalare via la norma modificata Modulistica standard per registrazione qualità Redazione, identificazione, verifica, approvazione ed emissione Lo staff qualità (composto dal RSGQ e dal comitato qualità) elabora normalmente anche la modulistica standardizzata per le registrazioni della qualità che dovessero rendersi necessarie. 13 / 15

16 Tenuta sotto controllo dei documenti PD Inoltre il responsabile di un servizio può proporre al RSGQ, previa adeguata motivazione, documenti aggiuntivi/sostitutivi per registrazioni della qualità. La modulistica per registrazione della qualità deve essere elaborata in modo da facilitare la registrazione dei dati ed evitare la possibilità di errori. Il RSGQ verifica l adeguatezza e la congruenza con la documentazione del SGQ e con la norma UNI EN ISO 9001, della modulistica proposta e, in caso positivo, ne autorizza l emissione e la identifica come segue: Mod XXX.X dove: Mod = Modulo XXX = PRO per la modulistica di processo = SIS per la modulistica di sistema X = numero progressivo del modulo Distribuzione, rimozione e archiviazione Il RSGQ mette quindi a disposizione delle funzioni interessate sul sistema informativo la modulistica relativa al SGQ, sul portale della Provincia di Verona. Tutta la modulistica del SGQ emessa è registrata dal RSGQ su apposito elenco. Per la archiviazione e la rimozione della modulistica collegata con le procedure/norme interne valgono le regole già riportate ai punti specifici relativi a procedure/norme interne. Modifiche e aggiornamenti Qualsiasi modifica apportata alla modulistica standard viene in linea di massima riesaminata e approvata dalle stesse funzioni che ne hanno curato la prima emissione, salvo deroga del RSGQ Norme esterne I documenti di origine esterna di interesse per il SGQ sono la norma internazionale UNI EN ISO serie 9001 ed i regolamenti della società di certificazione Esse sono gestite dal RSGQ che verifica, se necessario, prima dell utilizzo, il livello di aggiornamento con le informazioni provenienti dall UNI e dalla società di certificazione. La norma UNI EN ISO serie 9001 vengono conservate limitatamente al periodo di validità. 14 / 15

17 Tenuta sotto controllo dei documenti PD RIFERIMENTI 5.1. Normativa UNI EN ISO serie 9001:2000 UNI EN ISO 9000:2005 Sistemi Qualità. Fondamenti e vocabolario. UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi Qualità. Requisiti. UNI EN ISO 9004:2000 Sistemi Qualità. Linee guida per il miglioramento delle prestazioni 5.2. Documenti del sistema di gestione per la qualità Manuale della qualità sez Altri documenti Regolamento RINA spa per la certificazione di sistemi di gestione per la qualità (aggiornato al ) 6. MODULISTICA RICHIAMATA Mod. SIS-01 Lista distribuzione copie controllate Mod. SIS-02 Modello procedura Mod. SIS-03 Modello norma interna Mod. SIS-04 Elenco procedure Mod. SIS-05 Elenco norme interne Mod. SIS-06 Elenco moduli Mod. SIS-07 Elenco norme ISO / 15

18 Tenuta sotto controllo delle registrazioni PD PROCEDURA Sistema di gestione per la qualità TENUTA SOTTO CONTROLLO DELLE REGISTRAZIONI Rev Descrizione Data Redazione Verifica Approvazione Emissione Soggetto Staff qualità RSGQ SG 02 Terza emissione 15/09/10 Firma Valeria Gamberoni Alessandra Migliore Giuseppe Giuliano Soggetto Staff qualità RSGQ SG 01 Seconda emissione Firma Valeria Gamberoni Valeria Gamberoni Giuseppe Panassidi Soggetto RSGQ RSGQ SG 00 Prima emissione Firma Valeria Gamberoni Valeria Gamberoni Giuseppe Panassidi 1 / 6

19 Tenuta sotto controllo delle registrazioni PD INDICE 1. Scopo della procedura 2. Generalità 3. Aree di applicazione 4. Descrizione della procedura 4.1. Responsabilità 4.2. Modalità operative 5. Riferimenti 5.1. Normativa UNI EN ISO serie 9001: Documenti del sistema di gestione per la qualità 6. Modulistica richiamata 2 / 6

20 Tenuta sotto controllo delle registrazioni PD SCOPO DELLA PROCEDURA Lo scopo di questa procedura è di definire le modalità di gestione dei documenti di registrazione del sistema di gestione per la qualità (SGQ) e le responsabilità connesse. 2. GENERALITÀ Le registrazioni della qualità costituiscono le evidenze oggettive dello stato di applicazione del SGQ, e sono prodotte nel corso del normale svolgimento dei processi dell Ente. La gestione delle registrazioni della qualità assicura che esse siano sufficienti a dimostrare la conformità ai requisiti e a verificare l efficacia del SGQ. Le registrazioni della qualità sono analizzate per trarre informazioni utili per le azioni correttive e preventive e per il miglioramento dei processi. Le registrazioni della qualità si dividono in due grandi categorie: registrazioni di processo: registrazioni relative ad attività dei processi rientranti nel perimetro di certificazione che costituiscono le evidenze oggettive dello stato di applicazione del SGQ all interno del processo stesso; registrazioni di sistema: registrazioni relative alle attività gestionali di competenza del RSGQ. La gestione dei flussi documentali e dei procedimenti amministrativi della Provincia di Verona fa riferimento al processo di protocollo informatico e gestione dei flussi documentali ed alle modalità previste dal manuale di gestione del protocollo informatico, consultabile sul portale della Provincia 3. AREE DI APPLICAZIONE La presente procedura si applica a tutti i documenti di registrazione della qualità, elencati nel mod. SIS-08 Elenco delle registrazioni, che utilizzano la modulistica standard definita nelle procedure e nelle norme interne. 3 / 6

21 Tenuta sotto controllo delle registrazioni PD DESCRIZIONE DELLA PROCEDURA 4.1. Responsabilità Legenda R = responsabilità primaria C = responsabilità contributoria Funzioni Staff qualità Attività Segretario generale Responsabile sistema gestione qualità Comitato qualità Pianificazione registrazioni Analisi dati Archiviazione e conservazione Auditing C R R - R C - C C - R - 4 / 6

22 Tenuta sotto controllo delle registrazioni PD Modalità operative Pianificazione delle registrazioni e compilazione dei moduli della qualità Il responsabile del sistema di gestione qualità (RSGQ), in collaborazione con il comitato qualità, pianifica le rilevazioni per la qualità da eseguire definendo inoltre: in rapporto a quali variabili raccogliere i dati; le attività del processo in cui è opportuno effettuare la raccolta. Le rilevazioni sono pianificate in modo tale da essere sufficienti a dimostrare la conformità ai requisiti, e a verificare l efficace attuazione del SGQ. L attività di misurazione e monitoraggio è descritta nel dettaglio dalle norme interne del processo di assicurazione qualità. Ciascuna funzione, per quanto di competenza, provvede alla sistematica compilazione dei moduli di registrazione qualità, accertando preliminarmente: modulistica di raccolta da impiegare, eventualmente attraverso una prova d uso; eventuale necessità di addestramento per la raccolta. La registrazione effettuata attraverso la compilazione del modulo va eseguita con cura in modo da garantire la leggibilità. Analisi dei dati, archiviazione e conservazione Registrazioni di sistema: l analisi dei dati, l archiviazione e la conservazione delle registrazioni viene eseguita dal RSGQ. Registrazioni di processo: l analisi dei dati, l archiviazione e la conservazione delle registrazioni viene garantita dalle stesse funzioni che hanno eseguito la compilazione, con il coordinamento del RSGQ. Le modalità di archiviazione delle registrazioni sono tali da minimizzare il rischio di danneggiamento e di smarrimento e garantiscono la protezione e la pronta reperibilità dei documenti. Per maggiore garanzia è prevista una copia di salvaguardia. La Provincia approva annualmente il documento programmatico per la sicurezza (DPS), nel quale definisce la frequenza, le modalità e le responsabilità della produzione e conservazione delle copie di salvaguardia dei documenti elettronici. Il periodo di conservazione delle registrazioni è normalmente di due anni. 5 / 6

23 Tenuta sotto controllo delle registrazioni PD Auditing Il RSGQ qualità esercita un attività di audit sulla gestione dei documenti di registrazione della qualità durante le verifiche interne. 5. RIFERIMENTI 5.1. Normativa UNI EN ISO serie 9001:2000 UNI EN ISO 9000:2005 Sistemi Qualità. Fondamenti e vocabolario. UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi Qualità. Requisiti. UNI EN ISO 9004:2000 Sistemi Qualità. Linee guida per il miglioramento delle prestazioni 5.2. Documenti del sistema di gestione per la qualità Manuale della qualità sez Tutte le procedure e le norme interne del sistema di gestione per la qualità della Provincia di Verona. 6. MODULISTICA RICHIAMATA Mod. SIS-06 Elenco moduli 6 / 6

24 Verifiche interne PD PROCEDURA Sistema di gestione per la qualità VERIFICHE INTERNE Rev Descrizione Data Redazione Verifica Approvazione Emissione Soggetto Staff qualità RSGQ SG 02 Terza emissione 15/09/10 Firma Valeria Gamberoni Alessandra Migliore Giuseppe Giuliano Soggetto Staff qualità RSGQ SG 01 Seconda emissione Firma Valeria Gamberoni Valeria Gamberoni Giuseppe Panassidi Soggetto RSGQ RSGQ SG 00 Prima emissione Firma Valeria Gamberoni Valeria Gamberoni Giuseppe Panassidi 1 / 10

25 Verifiche interne PD INDICE 1. Scopo della procedura 2. Generalità 3. Aree di applicazione 4. Descrizione della procedura 4.1. Responsabilità 4.2. Modalità operative 5. Riferimenti 5.1. Normativa UNI EN ISO serie 9001: Documenti del sistema di gestione per la qualità 6. Modulistica richiamata 2 / 10

26 Verifiche interne PD SCOPO DELLA PROCEDURA Lo scopo di questa procedura è di definire le modalità e le responsabilità per la pianificazione e per la conduzione delle verifiche interne, al fine di dotare la Provincia di Verona di uno strumento di esame sistematico ed indipendente atto a stabilire: se i processi e le attività legate alla qualità e i relativi risultati sono conformi a quanto pianificato; se quanto pianificato, in riferimento al sistema di gestione per la qualità, si è dimostrato adeguato ed efficace a raggiungere gli obiettivi individuati dal segretario generale (o direttore generale, se nominato) e a perseguire il miglioramento continuo; se il sistema di gestione per la qualità è attuato e mantenuto aggiornato in conformità ai requisiti della norma UNI EN ISO GENERALITÀ La verifica interna (V.I.) è lo strumento indipendente e documentato attraverso cui la Provincia verifica in modo sistematico la conformità del proprio sistema di gestione per la qualità (SGQ) ai requisiti della norma UNI EN ISO Le verifiche interne servono a valutare il livello di applicazione del SGQ e l efficacia delle modalità operative, delle interfacce, dell articolazione e delle responsabilità per raggiungere gli obiettivi e realizzare il miglioramento continuo. Le V.I. richiedono lo svolgimento delle seguenti attività: pianificazione delle verifiche; conduzione delle verifiche e registrazione dei risultati; conservazione delle registrazioni; adozione delle azioni necessarie per l eliminazione delle non conformità rilevate e delle loro cause; verifica dell attuazione delle azioni predisposte e comunicazione dei relativi risultati. La Provincia, accanto al sistema volontario di controllo previsto dalla norma UNI EN ISO 9001, attua il modello di controllo previsto dalla normativa, attraverso un proprio sistema denominato controllo guida, articolato nei seguenti moduli: controllo strategico; controllo di gestione; supporto alle attività di controllo collaborativo attribuite alla Corte dei Conti; valutazione permanente del personale; controllo dei costi. Il sistema è completato dal controllo a campione sulle determinazioni dirigenzialie sulle determinazioni organizzative. 3 / 10

27 Verifiche interne PD AREE DI APPLICAZIONE Questa procedura deve essere applicata a tutto il SGQ. 4. DESCRIZIONE DELLA PROCEDURA 4.1. Responsabilità Legenda R = responsabilità primaria C = responsabilità contributoria (R) = responsabilità primaria alternativa Attività Funzioni Segretario generale Staff qualità RSGQ Comitato qualità Gruppo verifica interna Responsabile auditor Resp. settore / servizio Redazione piano verifiche interne programmate Verifiche interne straordinarie Approvazione piano delle verifiche interne Composizione Gruppo di verifica Coordinamento attività e definizione check list Informazione Conduzione della verifica Stesura e approvazione resoconto verifica interna Attuazione piano di miglioramento Monitoraggio attuazione piano di miglioramento Informazione al segretario generale C R R R R R C R C - R C R R R - - R - R C C R - (R) - R - - C R / 10

28 Verifiche interne PD Modalità operative Pianificazione delle V.I. Le V.I. si dividono in: programmate e straordinarie. Verifiche programmate Per le V.I. programmate il RSGQ elabora un programma annuale che comprende tutti i processi del SGQ, almeno per un procedimento o per un settore o servizio rappresentativo del processo stesso, utilizzando il modulo <Pianificazione delle verifiche ispettive> su cui sono precisati: processo, procedimento e settore/servizio da sottoporre a verifica; i punti oggetto di verifica e la norma di riferimento; la data prevista. La pianificazione delle V.I. è effettuata tenendo in considerazione quanto stabilito dal segretario generale (o direttore generale, se nominato) nell ambito del riesame della direzione e con il contributo del comitato qualità. La pianificazione tiene inoltre conto dello stato e dell importanza dei processi da valutare, dell esito di precedenti verifiche, della complessità e criticità delle attività svolte, della necessità di verificare l efficacia nell attuazione delle azioni correttive definite, e di eventuali ulteriori elementi di interesse specifico. La pianificazione prevede un margine di flessibilità sufficiente per consentire approfondimenti sulla base dei risultati e delle osservazioni raccolte durante le verifiche. La pianificazione è sottoposta all approvazione del segretario generale (o direttore generale, se nominato), che in questo modo incentiva il miglioramento del SGQ, e costituisce il riferimento per le attività successive. Verifiche straordinarie Il segretario generale (o direttore generale, se nominato) e/o il RSGQ possono decidere l effettuazione di ulteriori V.I., non pianificate e quindi definite straordinarie, in caso di situazioni di criticità, e comunque qualora: si sospetti l esistenza di condizioni pregiudizievoli per la qualità di entità tale da richiedere una loro tempestiva individuazione e risoluzione (non conformità maggiori o gravi reclami dei clienti/utenti); 5 / 10

29 Verifiche interne PD sia richiesto un supplemento di verifica conseguente all esecuzione di azioni correttive precedentemente individuate. Composizione gruppo di V.I. e coordinamento attività Con sufficiente anticipo rispetto alla data di verifica pianificata, il comitato qualità, in collaborazione con il RSGQ, predispone la composizione del gruppo di verifica e ne individua il responsabile (responsabile gruppo di verifica ispettiva); il responsabile del gruppo può essere il RSGQ. Il gruppo di V.I. può anche essere formato da una sola persona. I componenti del gruppo di V.I. non possono avere responsabilità nelle attività, nei processi e nei settori/servizi oggetto della verifica. I processi di pianificazione per la qualità e assicurazione qualità sono verificati da parte di auditor esterni oppure da personale interno in grado di assicurare l obiettività e l imparzialità del processo di V.I.. Prima di effettuare la verifica, il responsabile del gruppo di V.I. definisce, in accordo con RSGQ, se non coincidente, e con la collaborazione del gruppo di V.I., una <Check list di verifica interna> con il modulo apposito, sulla quale sono indicate le voci da verificare. La composizione della check list si basa sui requisiti della norma di riferimento, per gli aspetti riguardanti il processo, il procedimento ed il settore/servizio da verificare; gli elementi da inserire effettivamente vengono definiti di volta in volta in funzione dello stato del processo e/o del procedimento e del settore/servizio da verificare. Se ritenuto opportuno, copia della check list viene inviata, in anticipo, al responsabile del procedimento e del settore/servizio da verificare. Informazione Il responsabile del gruppo di V.I., con anticipo di almeno 10 gg, informa della verifica interna il responsabile del processo (qualora definito) e/o del settore/servizio interessato, utilizzando il modulo <Comunicazione di verifica interna>, che contiene le seguenti informazioni: oggetto della verifica; riferimenti alla normativa; composizione del gruppo di verifica; data, ora e durata di svolgimento. Conduzione della V.I. La V.I. deve essere condotta secondo le seguenti modalità : 6 / 10

30 Verifiche interne PD interviste; esame di documenti; osservazione e valutazione diretta delle attività. Il gruppo di verifica interna effettua la V.I. utilizzando come riferimento il manuale della qualità, le procedure, le norme interne e le registrazioni. Tutte le informazioni raccolte devono essere sempre supportate da riscontri oggettivi, soprattutto qualora esse comportino la formalizzazione di rilievi. I rilievi che dovessero emergere nel corso della V.I. devono essere così classificati: non conformità: scostamento dai requisiti prescritti; scostamento sistematico o mancanza di uno o più aspetti del SGQ in relazione alla sua formalizzazione o implementazione; raccomandazione: anomalia che caratterizza aspetti di dettaglio del sistema che, pur essendo sufficientemente formalizzati ed implementati, necessitano di un intervento migliorativo o di chiarificazione; Durante la V.I. il valutatore compila la check list con l'indicazione delle evidenze oggettive riscontrate e l'esito di tale verifica. Nei casi di valutazione negativa, il valutatore deve corredare i rilievi con riscontri oggettivi e fare constatare la non conformità al responsabile del procedimento e/o del settore/servizio interessato, che deve sempre essere presente durante la verifica. Al termine della V.I., il responsabile della stessa conduce con il responsabile del procedimento e/o del settore/servizio interessato, che firma per presa visione la check list compilata, un riesame dei rilievi emersi e trae le conclusioni in merito all esito della verifica medesima. Resoconto della (V.I.) Il responsabile del gruppo di V.I. compila quindi un riepilogo delle non conformità e delle osservazioni emerse durante la V.I., utilizzando il modulo <Resoconto di verifica interna Piano di miglioramento>. Il resoconto di V.I. riporta: data della verifica nominativo e firma del responsabile del gruppo di verifica nominativo e firma degli auditor del gruppo di verifica nominativo del responsabile del procedimento e/o del settore/servizio verificato l elenco delle non conformità 7 / 10

31 Verifiche interne PD le osservazioni ed i commenti, per esteso. Nel caso in cui siano emerse delle non conformità, il responsabile del gruppo di V.I. imposta, con la supervisione del RSGQ, se non coincidente, con il gruppo V.I., con il responsabile del procedimento e/o del settore/servizio verificato le azioni correttive necessarie. La gestione delle non conformità avviene secondo quanto definito nella procedura PD 8.3 Tenuta sotto controllo delle non conformità. La gestione delle azioni correttive avviene secondo quanto definito nella procedura PD Azioni correttive e preventive. Dopo aver firmato il modulo <Resoconto di verifica interna> il responsabile del gruppo di verifica lo invia in copia a: segretario generale (o direttore generale, se nominato); responsabile sistema gestione qualità; responsabile del procedimento e/o del settore/servizio verificato. Il modulo <Resoconto di verifica interna> deve essere approvato dal RSGQ; sulla base di quanto in esso contenuto il responsabile del procedimento e/o del settore/servizio verificato si impegna ad attuare le azioni correttive definite. Monitoraggio attuazione piano di miglioramento e informazione alla direzione Il responsabile del gruppo di verifica o, in alternativa, il RSGQ, verifica l attuazione e l efficacia dei provvedimenti attuati. La V.I. si chiude quando il piano di azioni correttive o piano di miglioramento è stato completato ed è stato verificato. La documentazione relativa alle verifiche interne della qualità è conservata dal RSGQ, e utilizzata come input per il riesame del SGQ da parte del segretario generale. Il RSGQ gestisce un report statistico utilizzando il modulo <Scheda gestione verifica interna>, che trasmette ogni 3 mesi al segretario generale (o direttore generale, se nominato), in modo da poter monitorare l andamento delle V.I.. Criteri di qualifica degli auditor interni I requisiti per poter svolgere l attività di auditor interno sono: istruzione: almeno diploma di scuola media superiore; aver ottenuto la qualifica di auditor interno a seguito di corso specifico tenuto da organismo accreditato; 8 / 10

32 Verifiche interne PD esperienza: aver maturato un minimo di un anno di esperienza pratica lavorativa nel campo della qualità; aver maturato esperienza nell intero processo di verifica ispettiva, partecipando ad un minimo di quattro verifiche ispettive; caratteristiche personali: apertura mentale; maturità; capacità di giudizio e di analisi; tenacia; capacità di comprendere situazioni complesse; capacità di capire il ruolo delle singole unità/procedimenti verificati nell ambito dei processi. Condizione necessaria per l effettuazione delle V.I. è infine l indipendenza dalla funzione valutata. 9 / 10

33 Verifiche interne PD RIFERIMENTI 5.1. Normativa UNI EN ISO serie 9001:2000 UNI EN ISO 9000:2005 Sistemi Qualità. Fondamenti e vocabolario. UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi Qualità. Requisiti. UNI EN ISO 9004:2000 Sistemi Qualità. Linee guida per il miglioramento delle prestazioni UNI EN ISO (ed.12/05) - Linee guida per gli audit dei sistemi di gestione per la qualità e/o di gestione ambientale 5.2. Documenti del sistema di gestione per la qualità Manuale della qualità sez Tutte le procedure e le norme interne del sistema di gestione per la qualità della Provincia di Verona. 6. MODULISTICA RICHIAMATA Mod. SIS-50 Mod. SIS-51 Mod. SIS-52 Mod. SIS-53 Mod. SIS-54 Pianificazione delle verifiche interne Comunicazione di verfica interna Check list di verfica interna Resoconto di verfica interna Piano di miglioramento Scheda gestione delle verifiche interne 10 / 10

34 Tenuta sotto controllo delle non conformità PD 8.3 PROCEDURA Sistema di gestione per la qualità TENUTA SOTTO CONTROLLO DELLE NON CONFORMITÀ Rev Descrizione Data Redazione Verifica Approvazione Emissione Soggetto Staff qualità RSGQ SG 02 Terza emissione 15/09/10 Firma Valeria Gamberoni Alessandra Migliore Giuseppe Giuliano Soggetto Staff qualità RSGQ SG 01 Seconda emissione Firma Valeria Gamberoni Valeria Gamberoni Giuseppe Panassidi Soggetto RSGQ RSGQ SG 00 Prima emissione Firma Valeria Gamberoni Valeria Gamberoni Giuseppe Panassidi 1 / 8

35 Tenuta sotto controllo delle non conformità PD 8.3 INDICE 1. Scopo della procedura 2. Generalità 3. Aree di applicazione 4. Descrizione della procedura 4.1. Responsabilità 4.2. Modalità operative 5. Riferimenti 5.1. Normativa UNI EN ISO serie 9001: Documenti del sistema di gestione per la qualità 6. Modulistica richiamata 2 / 8

36 Tenuta sotto controllo delle non conformità PD SCOPO DELLA PROCEDURA Lo scopo di questa procedura è di definire le responsabilità e i metodi adottati dalla Provincia per il controllo delle non conformità (N.C.), migliorando in tal modo la prestazione complessiva del sistema di gestione per la qualità (SGQ). La Provincia di Verona intende, quindi, attraverso questa procedura, assicurare che: l erogazione dei servizi sia conforme ai requisiti; i processi rispettino le norme interne del SGQ; i prodotti e/o servizi approvvigionati abbiano le caratteristiche richieste e previste a contratto. 2. GENERALITÀ Per N.C. si intende un qualsiasi scostamento da quanto previsto dai requisiti della norma UNI EN ISO 9001 o da quanto previsto dal SGQ della Provincia di Verona. Le N.C. possono essere riscontrate: in fase di realizzazione di un determinato processo, qualora le modalità di esecuzione e/o i prodotti intermedi che costituiscono input per processi a valle siano difformi da quanto previsto dal SGQ; sui servizi erogati, qualora siano difformi dai requisiti specificati; sui prodotti e/o servizi approvvigionati, qualora siano difformi dai requisiti contrattuali di acquisto. Il controllo delle N.C. implica attività atte a gestire sia i processi e l erogazione di servizi non conformi sia l approvvigionamento dell esterno di servizi/prodotti non conformi. Tali attività s identificano nelle fasi di: segnalazione della N.C.; formalizzazione della N.C. e identificazione del servizio/prodotto/fase del processo sospetto o accertato di non essere conforme ai requisiti specificati; segregazione immediata del prodotto non conforme onde evitare rischi di utilizzo; trattamento della N.C.; comunicazione della N.C. emersa alle funzioni interessate; elaborazione dell indicatore sulle N.C.. 3. AREE DI APPLICAZIONE La presente procedura s intende applicabile a tutti i processi, ai servizi erogati ed ai servizi/prodotti approvvigionati dalla Provincia. 3 / 8

37 Tenuta sotto controllo delle non conformità PD DESCRIZIONE DELLA PROCEDURA 4.1. Responsabilità Legenda R = responsabilità primaria C = responsabilità contributoria Attività Funzioni Segretario generale Staff qualità RSGQ Comitato qualità Resp. attuazione Resp. settore/ servizio Personale provinciale Rilevazione delle anomalie Decisione in merito all'apertuna di una non conformità Formalizzazione della non conformità e identificazione del servizio non conforme Segregazione Apertura di una azione correttiva Elaborazione indicatore R R R R R R - R - - C - R - - C - - C - - R - C R C - R / 8

38 Tenuta sotto controllo delle non conformità PD Modalità operative Rilevazione delle anomalie In fase di realizzazione di un determinato processo le anomalie possono essere rilevate: attraverso i controlli interni; attraverso il monitoraggio e la sorveglianza dei processi; nel normale svolgimento dell attività dal personale dei settori e servizi dell Ente; attraverso le verifiche interne. Sui prodotti e/o servizi erogati le anomalie possono essere rilevate: dagli utenti/clienti attraverso i reclami; attraverso i controlli interni; attraverso il monitoraggio e la sorveglianza dei processi; nel normale svolgimento dell attività dal personale dei settori e servizi dell Ente; attraverso le verifiche interne. In fase di ricevimento di prodotti e/o servizi approvvigionati le anomalie possono essere rilevate: attraverso il monitoraggio e la sorveglianza del processo di approvvigionamento; dal personale che riceve il prodotto e/o il servizio. Le anomalie rispetto a quanto riportato nella norma di riferimento UNI EN ISO 9001 e nella documentazione del SGQ della Provincia rilevate nel corso delle verifiche interne sono gestite in accordo con quanto riportato nella procedura Verifiche interne (PD 8.2.2). La gestione dei reclami avviene attraverso l'ufficio per le relazioni con il pubblico (URP). La rilevazione delle anomalie durante il normale svolgimento dell attività è di responsabilità di tutto il personale della Provincia. Segnalazione dell'anomalia e decisione di apertura di una non conformità (N.C.) Le anomalie rilevate devono essere segnalate tempestivamente ad una figura di riferimento competente per la decisione in merito all apertura della N.C.. Per anomalie relative a reclami dell utenza l U.R.P invia copia della Segnalazione reclamo al responsabile del sistema gestione qualità (RSGQ). 5 / 8

39 Tenuta sotto controllo delle non conformità PD 8.3 Il RSGQ, in stretta collaborazione con il responsabile del servizio, valuta se il reclamo è fondato e se rappresenta una N.C.. Per anomalie relative ai servizi rilevate da personale dell Ente, il riferimento della segnalazione è il responsabile del servizio, che coinvolge tempestivamente il RSGQ. Il RSGQ valuta l anomalia e decide in merito all apertura della N.C.. Per la definizione delle priorità d intervento tutte le N.C. sono classificate in funzione della loro gravità secondo quanto sotto riportato: NC minori, se: non influiscono sulla qualità di erogazione del servizio o prodotto (rientrano in tale tipologia tutte le NC interne di tipo documentale); violano solo prescrizioni interne (ovvero non richiamate nei documenti contratt uali o nelle leggi cogenti). NC maggiori, se: influiscono sulla qualità di erogazione del servizio; riguardano il non raggiungimento degli obiettivi; riguardano la non conformità normativa; derivano dalla ripetizione frequente di NC minori. Formalizzazione della N.C. e identificazione del servizio/prodotto/fase del processo sospetto o accertato di non essere conforme ai requisiti specificati Il RSGQ, una volta decisa l apertura della N.C.: identifica il servizio/prodotto/fase del processo non conforme; analizza la N.C. con il responsabile del servizio ove è stata rilevata; formalizza la N.C. e compila il <Rapporto di non conformità>, per la parte di competenza, inserendo la descrizione della N.C., la data, il settore e il servizio. La funzione che ha rilevato la N.C. collabora alla compilazione ed appone la propria firma sul <Rapporto di non conformità>. 6 / 8

40 Tenuta sotto controllo delle non conformità PD 8.3 Segregazione immediata del prodotto/servizio non conforme onde evitare rischi di utilizzo Se la N.C. pregiudica la qualità del servizio, il prodotto o servizio non conforme deve essere isolato sino alla sua completa risoluzione per evitare che, anche solo accidentalmente, possa ripercuotersi sull utente. Individuazione modalità per il trattamento della non conformità (N.C.) Il trattamento delle N.C. avviene attraverso apertura di una azione correttiva, secondo le modalità definite nella procedura PD Azioni correttive e preventive. Comunicazione delle attività previste per il trattamento al responsabile dell attuazione Dopo l approvazione della proposta di trattamento, il RSGQ trasmette il <Rapporto di non conformità> al responsabile dell attuazione. Valutazione del trattamento e chiusura della non conformità (N.C.) La N.C. è chiusa con l'apertura della conseguente azione correttiva. Nel modello <Rapporto di non conformità> vengono registrati gli estremi dell'azione correttiva aperta ed il suo esito. Il <Rapporto di non conformità> chiuso e archiviato ed il modulo <Gestione azione correttiva/preventiva> sono conservati per un periodo non inferiore a 2 anni presso il RSGQ. Elaborazione dell indicatore sulle Non Conformità (N.C.) Al fine di mantenere visibilità delle N.C. rilevate, il RSGQ provvede a registrarle in un elenco generale. Il RSGQ costruisce un indicatore di andamento delle N.C., che costituisce elemento in ingresso per il riesame della direzione L elenco generale delle non conformità e la scheda gestione monitoraggio processi/obiettivi per la qualità sono conservati per un periodo non inferiore a 2 anni. 7 / 8

41 Tenuta sotto controllo delle non conformità PD RIFERIMENTI 5.1. Normativa UNI EN ISO serie 9001:2000 UNI EN ISO 9000:2005 Sistemi Qualità. Fondamenti e vocabolario. UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi Qualità. Requisiti. UNI EN ISO 9004:2000 Sistemi Qualità. Linee guida per il miglioramento delle prestazioni 5.2. Documenti del sistema di gestione per la qualità Manuale della qualità sez. 6.8 Procedura PD 8.2.2: Verifiche interne Procedura PD : Azioni correttive e preventive Norma interna NI 02.02: Monitoraggio e misurazioni dei processi Norma interna NI 02.03: Analisi dei dati e pianificazione del miglioramento. 6. MODULISTICA RICHIAMATA Mod. SIS-60 Mod. SIS-61 Mod. SIS-62 Mod. SIS-63 Mod. SIS-68 Mod. SIS-69 Rapporto di non conformità Elenco generale delle non conformità Scheda gestione monitoraggio obiettivi per la qualità/ processi Gestione azione correttiva/preventiva Scheda monitoraggio non conformità Elenco non conformità in trattamento 8 / 8

42 Azioni correttive e preventive PD PROCEDURA Sistema di gestione per la qualità AZIONI CORRETTIVE E PREVENTIVE Rev Descrizione Data Redazione Verifica Approvazione Emissione Soggetto Staff qualità RSGQ SG 02 Terza emissione 15/09/10 Firma Valeria Gamberoni Alessandra Migliore Giuseppe Giuliano Soggetto Staff qualità RSGQ SG 01 Seconda emissione Firma Valeria Gamberoni Valeria Gamberoni Giuseppe Panassidi Soggetto RSGQ RSGQ SG 00 Prima emissione Firma Valeria Gamberoni Valeria Gamberoni Giuseppe Panassidi 1 / 8

43 Azioni correttive e preventive PD INDICE 1. Scopo della procedura 2. Generalità 3. Aree di applicazione 4. Descrizione della procedura 4.1. Responsabilità 4.2. Modalità operative 5. Riferimenti 5.1. Normativa UNI EN ISO serie 9001: Documenti del sistema di gestione per la qualità 6. Modulistica richiamata 2 / 8

44 Azioni correttive e preventive PD SCOPO DELLA PROCEDURA Lo scopo di questa procedura è definire modalità operative e responsabilità per la gestione delle azioni correttive e preventive e migliorare la prestazione complessiva del sistema di gestione per la qualità (SGQ) 2. GENERALITÀ 2.1. Azioni correttive (A.C.) Le A.C. sono promosse per definire un attività che, agendo a medio/lungo termine, elimini le cause delle non conformità rilevate e prevenga il loro ripetersi. L A.C. è attivata a fronte del manifestarsi di una non conformità. La gestione delle A.C. inizia con l analisi di un problema relativo alla qualità del servizio e termina con la messa in atto di misure adeguate alla significatività dei problemi e al loro impatto potenziale su aspetti quali la soddisfazione del cliente/utente, l immagine e i costi della non qualità. L efficacia delle A.C. deve essere monitorata per assicurare il raggiungimento degli obiettivi Azioni preventive (A.P.) Le A.P. sono mirate a interventi migliorativi e/o cautelativi e sono decise, anche in assenza di conclamate non conformità, nell ottica del miglioramento continuo. La gestione delle A.P. inizia con l individuazione di un'opportunità di miglioramento o di un problema potenziale relativi alla qualità del servizio e comporta la messa in atto di misure adeguate alla significatività dei problemi potenziali e al loro impatto sulla soddisfazione del cliente-utente, sull immagine e sui costi della non qualità. Le A.P. definite devono essere finalizzate all eliminazione delle cause potenziali del problema, nella logica di impedire che si verifichi. L efficacia delle azioni preventive deve essere monitorata per assicurare il raggiungimento degli obiettivi. 3. AREE DI APPLICAZIONE La presente procedura è applicabile ad ogni scostamento, anche potenziale, rispetto ai requisiti previsti e ad ogni opportunità di miglioramento rilevati nell ambito dei processi della Provincia e nella impostazione/applicazione del SGQ. 3 / 8

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