NORME TECNICHE. Definizioni e ambiti di applicazione
|
|
- Margherita Mari
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 NORME TECNICHE Definizioni e ambiti di applicazione v I progetti ammessi a finanziamento devono ricadere nell ambito delle zone tartufigene individuate dalle carte regionali della potenzialità alla produzione del tartufo bianco, nero ed estivo. Eventuali richieste per altri siti ubicati al di fuori delle zone vocate saranno valutati caso per caso. v Le tipologie di ambiente e le forme di conduzione ammesse riguardano: boschi, formazioni arboree e arbustive lineari o areali in tutti gli stadi evolutivi, singoli alberi o arbusti, tartufaie di impianto in declino di produzione, impianti di arboricoltura specializzata riorientati alla tartuficoltura. v L area massima ammissibile ai fini dell intervento è così calcolata: o per le piante isolate: area pari a 400 metri quadri all intorno dell albero, come previsto dalla concessione delle indennità per la conservazione del patrimonio tartufigeno; o per boschi, gruppi o i filari: area risultante dalla sommatoria e parziale sovrapposizione delle singole zone di rispetto di ciascuna pianta; o casi particolari che prevedano aree di intervento con estensione maggiore rispetto a quelle indicate potranno essere valutati, se motivati in sede progettuale. o Per i boschi devono essere rispettate le norme contenute nel regolamento forestale (DPGR n. 8/R 2011, integrato con il n. 2/R 2013) Interventi ammessi v Le azioni previste riguardano: interventi selvicolturali e di abbattimento/taglio di singoli alberi e arbusti, potature, decespugliamenti, sfalci, lavorazioni del suolo, sistemazioni ed adeguamenti del reticolo idrografico, piccole opere di ingegneria naturalistica per la sistemazione dei versanti e il contenimento di fenomeni erosivi, lavorazioni del suolo, concimazioni e pacciamature localizzate, rinfoltimenti e sostituzioni di piante produttive morte o deperenti, incluse le lavorazioni del suolo preparatorie all impianto, protezioni individuali e cure colturali per le piantine messe a dimora, smaltimento del materiale di risulta, incluse le operazioni di esbosco del legname derivante dagli interventi selvicolturali. o interventi selvicolturali Sfolli - selezione massale del numero di individui presenti in popolamenti a fustaia o ceduo nelle fasi giovanili Diradamento dal basso - riduzione della biomassa legnosa a carico di piante presenti nel piano dominato in fustaia e nel ceduo Diradamenti liberi / selettivi, massali o con designazione dei candidati Diradamenti schematico/geometrici Ripuliture - riduzione della componente erbacea ed arbustiva mediante sfalci, decespugliamenti ed eventuale eliminazione delle rampicanti al fine di ridurre la competizione nei confronti delle giovani piante o per migliorare le condizioni per la germinazione e lo sviluppo dei semenzali Taglio di preparazione all'avviamento a fustaia Taglio di conversione a fustaia in bosco ceduo o potature Potature di allevamento e di conformazione della chioma 1
2 Potatura semplificata di riequilibrio della chioma consistente nel taglio ed eliminazione di rami seccaginosi o squilibranti Al di fuori delle aree boscate, capitozzatura nel caso di piante tradizionalmente allevate con tale sistema (salici da vimini ad esempio) o in passato trattate secondo tale forma; eccezionalmente l intervento può essere previsto nel caso di diradamento quando si voglia verificare l eliminazione di una pianta non produttiva prima della totale asportazione (nel caso di arresto della produzione di tartufo è possibile recuperare la pianta capitozzata, eliminando invece la vicina inizialmente riservata dal taglio). o decespugliamenti e sfalci Decespugliamento di aree boscate invase da rovi, arbusti ed erbe infestanti con salvaguardia dell'eventuale rinnovazione arborea ed arbustiva naturale Decespugliamento localizzato di rovi, arbusti ed erbe infestanti, con salvaguardia della rinnovazione arborea ed arbustiva naturale con utilizzo di mezzi meccanici o lavorazioni del suolo Scarificatura o rippatura profonda localizzata su non più del 50% della superficie, in caso di terreni con pendenza superiore al 20%, eseguita con mezzi meccanici, alla profondità massima di cm, avendo cura tuttavia di non compromettere le radici principali del soprassuolo esistente Aratura o vangatura meccanica o manuale idem Fresatura con trattore o motocoltivatore idem Erpicatura manuale o con trattore con erpice a dischi o a denti fissi idem o sistemazioni, opere di ingegneria naturalistica per il contenimento di processi erosivi localizzati ed adeguamenti del reticolo idrografico Tracciamento solchetti adacquatori per l'irrigazione e baulature eseguiti con mezzi meccanici Lavori di apertura o manutenzione di fossi di scolo e drenaggio inerbimenti localizzati opere con viminate, gradonate o fascinate o concimazioni e pacciamature localizzate Concimazione localizzata, eseguita con concimi minerali od organici Posa di materiale vegetale per pacciamatura; può essere utilizzato il materiale ricavato dalla triturazione del prodotto delle operazioni di taglio e decespugliamento, quale pacciamatura o rinfoltimenti e sostituzioni reperimento di talee e selvaggioni prelevati in loco da piante ed aree produttive acquisto di piante micorrizate o predisposte acquistate da vivai specializzati, compresi i Vivai Forestali della Regione Piemonte Collocamento a dimora delle piantine, talee e selvaggioni Acquisto e Posa di picchetti segnalatori Acquisto e posa di pacciamatura localizzata con dischi o quadrotti in materiale ligno - cellulosico biodegradabile Acquisto e posa di protezioni individuali cure colturali per il successivo anno di impianto o Trattamento del materiale di risulta Esbosco del legname di risulta Triturazione da eseguirsi mediante impiego di cippatrice mobile 2
3 Modalità di esecuzione Interventi selvicolturali v Nei tagli e negli interventi selvicolturali la chioma degli alberi produttivi deve essere mantenuta il più possibile in luce; piante instabili o potenzialmente dannose per i soggetti produttivi devono essere rimosse. v Nelle fasi di esbosco sono vietati lo strascico dei fusti con cavi senza verricello, l avvallamento libero, nonché il percorso andante con i mezzi d opera in bosco e lo strascico sulla viabilità; possono essere individuate vie di penetrazione temporanee per il carico del legno, non richiedenti movimenti di terra. La viabilità esistente e le vie temporanee non possono essere percorse con mezzi d opera di eccessivo peso o con caratteristiche non idonee, ovvero in condizioni di saturazione d acqua del suolo e in tutte le circostanze in cui possano esserne danneggiati il fondo e le opere d arte. v In tutte le fasi di intervento, abbattimento, allestimento esbosco gli esemplari arborei, arbustivi nonché l eventuale rinnovazione, dovranno essere preservati da qualsiasi tipo di danneggiamento v potature v Le potature sono ammesse con le seguenti finalità e limiti: o indurre e stimolare la produzione di tartufo e migliorare le condizioni di illuminazione al suolo nelle aree di produzione o regolare all interno dei gruppi di piante produttrici situazioni di forte concorrenza. o risanare eventi eccezionali o prevenire eventuali danni a persone e cose v Quando si esegue la potatura di un ramo o di una branca, al fine di agevolare nel miglior modo e tempo possibile il processo di cicatrizzazione delle superfici di ferita, occorre attenersi alle seguenti regole di base: o il taglio di riduzione di un ramo va eseguito in prossimità dell'inserimento sullo stesso di un ramo di ordine inferiore che assolve la funzione di cima di sostituzione o "tiralinfa"; o l'eliminazione totale di un ramo non va eseguita asportando lo stesso con taglio radente al ramo o branca di ordine superiore al quale è inserito, ma rispettandone il cercine basale Decespugliamenti e riduzione della componente erbacea v Durante le fasi di decespugliamento dovranno essere preservati da danneggiamento gli esemplari di alberi, arbusti e la rinnovazione che non si intende asportare Lavorazioni del suolo v Le lavorazioni del suolo sono consentite per contrastare fenomeni di eccessiva compattazione del suolo e per rigenerare gli apparati radicali delle piante, stimolando la ripresa della produzione v Lavorazioni localizzate sono ammesse per la messa a dimora di nuove piantine o talee v Le lavorazioni su terreni aventi pendenza media uguale o superiore al 40% sono consentite solo se superficiali ed effettuate manualmente in modo localizzato nelle aree di produzione, per un totale massimo pari al 10% della superficie di progetto; v Su terreni aventi pendenza media compresa tra il 20 e il 40 per cento sono consentite lavorazioni del terreno localizzate, oppure eseguite lungo le curve di livello, purché la continuità del versante sia interrotta da fasce di prato permanente o non soggette a periodiche lavorazioni di larghezza almeno pari a quella sottoposta a periodica lavorazione. Le superfici sottoposte a lavorazioni possono venire alternate negli anni. 3
4 v L utilizzo di erpici, o rippatori con denti distanti tra loro più di 50 cm, è consentito solo nelle aree con pendenza inferiore al 20%. v Nelle aree di intervento non è consentito l uso andante di mezzi pesanti, anche in condizioni di suolo asciutto e portante, per evitarne l eccessiva compattazione. v In ogni caso, nei boschi, la superficie massima ammessa alla lavorazione non dovrà superare ¼ dell area di progetto Sistemazioni, opere di ingegneria naturalistica per il contenimento di processi erosivi localizzati ed adeguamenti del reticolo idrografico v Sono consentiti interventi localizzati di regimazione delle acque se finalizzati a contrastare fenomeni di erosione, ridurre il ristagno idrico o viceversa consentire un adeguato apporto idrico nei periodi siccitosi v Non sono ammesse opere che alterino il reticolo idrico naturale o artificiale preesistente; i volumi di scavo ammessi non potranno superare i 50 m 3 /ha; v Per piccole opere di ingegneria naturalistica si intendono interventi con volumi di scavo inferiori ai 50 m 3 /ha, finalizzati al contenimento di fenomeni erosivi superficiali e localizzati (erosioni di sponda, scivolamenti superficiali, ecc). La percentuale di superficie massima ammessa a finanziamento è pari al 10%. Concimazioni e pacciamature localizzate v Si prevede la possibilità di utilizzare concimi ed ammendanti per migliorare le condizioni di fruttificazione del tartufo, sulla base di analisi chimico-fisiche del suolo che dovranno essere allegate alla richiesta di finanziamento. v Sono utilizzabili i residui organici, anche derivanti dagli interventi, per la realizzazione di pacciamature o la concimazione organica localizzata rinfoltimenti e sostituzioni v La scelta della specie arboree e arbustive micorrizate o predisposte alla micorrizazione, da utilizzare per eventuali rinfoltimenti e sostituzioni di piante produttrici, dovrà essere effettuata sulla base delle caratteristiche stazionali dell area di progetto. v Il sesto di impianto deve essere adeguato alle caratteristiche del tartufo e della pianta simbionte. v Il diserbo chimico è consentito utilizzando prodotti registrati per lo specifico impiego e con le dosi consentite. v Le cure colturali devono essere previste per le piante messe a dimora, nell ambito dell intervento, mediante adacquamenti e decespugliamenti localizzati delle erbe infestanti; saranno tuttavia riconosciute e contabilizzate solo quelle realizzate entro l ultimazione lavori. Trattamento del materiale di risulta v Il materiale di risulta di tutti gli interventi, che non si intende utilizzare per la pacciamatura o la concimazione organica, dovrà essere asportato. Percentuali di sovrapposizione delle superfici soggette a differenti tipologie di intervento v Le superfici per le diverse tipologie di intervento sono complementari e sovrapponibili nelle seguenti percentuali: v La superficie sottoposta ad intervento selvicolturale può prevedere una sovrapposizione massima: o del 100 % delle potature o del 50% di decespugliamenti e riduzione della componente erbacea 4
5 o del 100 % delle lavorazioni del suolo, fatti salvi i limiti di superficie in base alla o del 100 % concimazioni e pacciamature o del 50 % di rinfoltimenti e sostituzioni v La superficie sottoposta a decespugliamenti può prevedere una sovrapposizione massima o del 100 % delle lavorazioni del suolo, fatti salvi i limiti di superficie in base alla o del 100 % concimazioni e pacciamature localizzate o del 100 % di rinfoltimenti e sostituzioni o del 100% di interventi selvicolturali o del 100% delle potature v La superficie sottoposta a rinfoltimenti e sostituzioni può prevedere una sovrapposizione massima o del 100 % delle lavorazioni del suolo, fatti salvi i limiti di superficie in base alla o del 100 % concimazioni e pacciamature localizzate o del 100 % di decespugliamenti o del 100% di interventi selvicolturali o del 100% delle potature Saranno inoltre valutati casi difformi da quanto sopra indicato se debitamente motivati all'interno del progetto. 5
ELENCO PREZZI MANUTENZIONE AREE A VERDE IMPIANTI
ELENCO PREZZI MANUTENZIONE AREE A VERDE IMPIANTI 1) Operaio Specializzato Prezzo a ora 22,54 2) Operaio Qualificato Prezzo a ora 20,43 3) Autocarro con gru ruotante con braccio articolato MTT 26000 kg
DettagliSettore Infrastrutture, Interventi Strategici e Mobilità
ALLEGATO 3 Settore Infrastrutture, Interventi Strategici e Mobilità Oggetto Lavori di manutenzione ordinaria del verde, per la rete stradale della Provincia di Monza e Brianza (anno 2012 2013) CUP B86G12000110003
DettagliRegione Toscana. Direzione Generale dello Sviluppo Economico Area di coordinamento politiche per lo sviluppo rurale
Allegato A Regione Toscana Direzione Generale dello Sviluppo Economico Area di coordinamento politiche per lo sviluppo rurale Settore foreste e patrimonio agroforestale Tariffe orarie e tempi di esecuzione
DettagliPROGETTO ESECUTIVO BOSCO GOLENA SAN MARTINO PIANO MANUTENZIONE QUINQUENNALE
PROGETTO ESECUTIVO BOSCO GOLENA SAN MARTINO IMBOSCHIMENTO TERRENI NON AGRICOLI PIANO MANUTENZIONE QUINQUENNALE COMMITTENTE: Comune di Viadana PROGETTISTA RINNOVA GREEN ENERGY SRL dott. for. Alberto Bergonzi
DettagliASPETTI TECNICI COLTURALI ED ECONOMICI DELL'IMPIANTO DI UNA TARTUFAIA DI TARTUFO NERO PREGIATO
ASPETTI TECNICI COLTURALI ED ECONOMICI DELL'IMPIANTO DI UNA TARTUFAIA DI TARTUFO NERO PREGIATO Progetto di valorizzazione del Tartufo della Marca di Camerino Dott.For. Emiliano Pompei 31 marzo 2009 LA
DettagliComputo metrico delle operazioni di ripristino
CONSULENZE GEOLOGICHE Computo metrico delle operazioni di ripristino PROGETTO DI COLTIVAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI LOC. MALAFRASCA COMUNE DI PERGINE VALDARNO (AR) PROGETTO DI COLTIVAZIONE DI UNA CAVA
DettagliCEREALI (autunno-vernini) (frumento duro, frumento tenero, orzo, avena, farro e triticale)
CEREALI (autunno-vernini) (frumento duro, frumento tenero, orzo, avena, farro e triticale) Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti
DettagliCARATTERISTICHE PRESENTAZIONE DOMANDA NULLA-OSTA. PRATICHE UFFICIO VALORIZZAZIONE AMBIENTALE ENTE PARCO REGIONALE DEL CONERO
CARATTERISTICHE PRESENTAZIONE DOMANDA NULLA-OSTA. PRATICHE UFFICIO VALORIZZAZIONE AMBIENTALE ALLEGATO B ENTE PARCO REGIONALE DEL CONERO Via Peschiera 30a 60020 SIROLO (AN) TEL. 071.9331161 FAX. 071.9330376
DettagliL inventario delle azioni di tutela attiva e di ricostruzione della connettività nell Ambito Territoriale Omogeneo della Val di Cembra
L inventario delle azioni di tutela attiva e di ricostruzione della connettività nell Ambito Territoriale Omogeneo della Val di Cembra Segonzano 25 novembre 2014 Michele Caldonazzi ALBATROS S.r.l. 1. Recupero
DettagliREGIONE LAZIO. BANDO PUBBLICO MISURA 10 Pagamenti Agro-climatico-ambientali
REGIONE LAZIO ASSESSORATO AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA (In attuazione del Regolamento (UE) N. 1305/2013) BANDO PUBBLICO
DettagliLA TUTELA DEI BOSCHI Aspetti forestali e paesistici
Corso di formazione per guardie ecologiche volontarie Parco del Rio Vallone aprile 2011 LA TUTELA DEI BOSCHI Aspetti forestali e paesistici Il bosco: unità ecologica e definizione della norma Il bosco:
DettagliLA CAPITOZZATURA: COME ROVINARE UN ALBERO
LA CAPITOZZATURA: COME ROVINARE UN ALBERO LA CAPITOZZATURA Per capitozzatura si intende il taglio della parte apicale del fusto e di grossi rami la capitozzatura NON E UNA TECNICA DI POTATURA ma UN DANNEGGIAMENTO
DettagliREGOLAMENTO PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO ARBOREO ED ARBUSTIVO DELLA CITTA
REGOLAMENTO PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO ARBOREO ED ARBUSTIVO DELLA CITTA Approvato con delibera consiliare n.8 del 3 Febbraio 1997 1 PRINCIPI GENERALI ART.1 AMBITO DI APPLICAZIONE Rilevata l importanza
DettagliPeriodo di potature? Fate attenzione...
Periodo di potature? Fate attenzione... Gli alberi non sono tutti uguali e non si potano tutti allo stesso modo o con la stessa frequenza. La potatura delle specie arboree viene, infatti, effettuata per
DettagliCASE HISTORY DRENAGGIO VIGNETI- IDROSAC-MONTALCINO (SIENA)
CASE HISTORY DRENAGGIO VIGNETI- IDROSAC-MONTALCINO (SIENA) 1 - Descrizione dell intervento a difesa del suolo1 Lo scopo dell intervento è quello di realizzare un drenaggio a bassa profondità in trincea
DettagliCOMUNE DI FERRARA SCHEDE TECNICHE RIASSUNTIVE RELATIVE ALLE MODALITÀ OPERATIVE
COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell'umanità Settore OO.PP. Mobilità Servizio Infrastrutture Mobilità e Traffico Ufficio Verde Pubblico SCHEDE TECNICHE RIASSUNTIVE RELATIVE ALLE MODALITÀ OPERATIVE ELABORATE
DettagliModello offerta economica/lista delle attività e forniture per l esecuzione del servizio
ALLEGATO 5 Settore Territorio, Servizio Gestione e Manutenzione Strade Oggetto Servizio di manutenzione ordinaria del verde per la rete stradale della Provincia di Monza e Brianza (anno 2015-2016) Data
DettagliBuone Condizioni Agronomiche ed Ambientali
Obiettivo 1 EROSIONE DEL SUOLO Obiettivo 2 SOSTANZA ORGANICA DEL SUOLO Obiettivo 3 STRUTTURA DEL SUOLO Obiettivo 4 LIVELLO MINIMO DI MANTENIMENTO Regione Campania - Assessorato Agricoltura e alle Attività
Dettagli!!!!! ! " # $!! %! $! & "! '! %! $ % $ #
" # $ % $ & " ' % $ % $ # ( ) $ * + ( 1 La definizione di tipo richiama a: possesso di caratteri qualitativi che consentono di accomunare ad un modello. Nel caso dell applicazione della definizione al
DettagliCITTA DI PISTICCI COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA
CITTA DI PISTICCI (Provincia di Matera) COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA (Art. 8 D.Lgs. n. 114/98 ed art. 19
DettagliUtilizzazioni forestali in Piemonte, analisi statistiche e spunti di riflessione. Simone Blanc, Filippo Brun, Angela Mosso
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TORINO Utilizzazioni forestali in Piemonte, analisi statistiche e spunti di riflessione Simone Blanc, Filippo Brun, Angela Mosso simone.blanc@unito.it Dipartimento di Scienze
DettagliRELAZIONE FORESTALE TECNICO - DESCRITTIVA
Settore Patrimonio e Beni Architettonici INTERVENTI DI COMPENSAZIONE FORESTALE NEI COMUNI DI LEGGIUNO, MARCHIROLO, CASTELSEPRIO, CASALZUIGNO E BRENTA ai sensi dell art. 15 del D.Lgs. 228/2001 LAVORI DI
DettagliIL PERCORSO DELLA REGIONE TOSCANA IL PROGETTO DI FORMAZIONE DEGLI OPERAI FORESTALI PUBBLICI
FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO AL LAVORO IN BOSCO 10 ANNI DI ATTIVITA DEL CENTRO DI ADDESSTRAMENTO DI RINCINE IL PERCORSO DELLA REGIONE TOSCANA IL PROGETTO DI FORMAZIONE DEGLI OPERAI FORESTALI PUBBLICI Enrico
DettagliAlla COMUNITA MONTANA VALNERINA Sede Legale:Via Manzoni,8-06046 NORCIA Sede Operativa:Via delle Portelle,4-05100 TERNI
Marca da bollo 14.62 Mod. 20 Alla COMUNITA MONTANA VALNERINA Sede Legale:Via Manzoni,8-06046 NORCIA Sede Operativa:Via delle Portelle,4-05100 TERNI OGGETTO :Richiesta di riconoscimento tartufaia CONTROLLATA
DettagliControllo Integrato delle infestanti dell'actinidia. INFESTANTI CRITERI DI INTERVENTO SOSTANZE ATTIVE % S.a. DOSE l/ha ANNO Indipendentemente dal
INFESTANTI CRITERI DI INTERVENTO SOSTANZE ATTIVE % S.a. DOSE l/ha ANNO Graminacee e Interventi chimici: Glifosate 30.40 9 l/ha Consigliabili le applicazioni nel periodo autunnale. L'uso di diserbanti può
DettagliTitolo: Professionalità e competenze nell Audit aziendale. Dr. ssa Agr. Berna Enrica
Titolo: Professionalità e competenze nell Audit aziendale Dr. ssa Agr. Berna Enrica e-mail: enricaberna@libero.it Cosa è la Condizionalità Allegato III e IV del Reg. UE 1782/03 La Condizionalità è l insieme
DettagliREGOLAMENTO PER L ADOZIONE DI AREE PUBBLICHE
COMUNE DI CASTRI DI LECCE C.A.P. 73020 - PROVINCIA DI LECCE REGOLAMENTO PER L ADOZIONE DI AREE PUBBLICHE INDICE ARTICOLO 1. PRINCIPI GENERALI ARTICOLO 2. FINALITA ARTICOLO 3. AREE AMMESSE ARTICOLO 4. SOGGETTI
DettagliEDILIZIA BIOECOLOGICA PER UNO SVILUPPO URBANO SOSTENIBILE. Il recupero ambientale in ambito urbano: l ingegneria naturalistica:
Il recupero ambientale in ambito urbano: l ingegneria naturalistica: L Ingegneria Naturalistica è una disciplina tecnica in grado di conciliare le esigenze antropiche di intervento sul territorio con quelle
DettagliFEASR - Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013
FEASR - Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 214 Pagamenti agroambientali Azione M Introduzione di tecniche di agricoltura conservativa ALLEGATO 6 disposizioni attuative anno 2012 DESCRIZIONE
DettagliSintesi non tecnica dei documenti progettuali e di valutazione ambientale pag. 1. Premessa
INDICE Premessa... 1 1. - Ubicazione ed inquadramento territoriale... 2 2. - Riferimenti normativi e analisi dei vincoli presenti... 2 3. - Descrizione del progetto... 2 Sintesi non tecnica dei documenti
DettagliDirezione Agricoltura LINEE GUIDA PER IL MONITORAGGIO DEL SUOLO SU SUPERFICI AGRICOLE DESTINATE AD IMPIANTI FOTOVOLTAICI A TERRA.
Direzione Agricoltura LINEE GUIDA PER IL MONITORAGGIO DEL SUOLO SU SUPERFICI AGRICOLE DESTINATE AD IMPIANTI FOTOVOLTAICI A TERRA. Introduzione La realizzazione di campi fotovoltaici sul suolo agrario sta
DettagliElementi fondamentali del regolamento forestale della Regione Piemonte
Elementi fondamentali del regolamento forestale della Regione Piemonte Valerio Motta Fre (Regione Piemonte) valerio.mottafre@regione.piemonte.it Pierpaolo Brenta (IPLA S.p.A.) brenta@ipla.org Pier Giorgio
DettagliCITTA DI SAN MAURO TORINESE
Allegato delib. C.C. n. 35 / 2015 CITTA DI SAN MAURO TORINESE REGOLAMENTO PER L ADOZIONE DI AREE VERDI PUBBLICHE Approvato con deliberazione Consiglio comunale n. 35 dell 11 maggio 2015 1 REGOLAMENTO PER
DettagliPROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA REGIONE VENETO BANDI DI FINANZIAMENTO APERTI CHE RIGUARDANO IL SETTORE LEGNO ENERGIA
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA REGIONE VENETO BANDI DI FINANZIAMENTO APERTI CHE RIGUARDANO IL SETTORE LEGNO ENERGIA ASSE 1 MISURA 121 MISURA 121 M Ammodernamento delle Aziende Agricole in montagna
DettagliIl Manuale si articola in: - Manuale d uso - Manuale di manutenzione - Programma di Manutenzione
Premessa Con la normativa vigente in materia di Lavori Pubblici viene riconosciuta l importanza della conservazione della qualità edilizia nel tempo, attraverso l introduzione del piano di manutenzione
DettagliART. 1 OGGETTO DELLA CONVENZIONE L Azienda Ospedaliera di Padova (A.O.) affida per il periodo dal 01/11/2011
CAPITOLATO TECNICO PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DELLE ZONE ERBOSE PER L AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA E l OSPEDALE DI CONSELVE (PD) PER UN PERIODO CONTRATTUALE
DettagliREGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RACCOLTA A DOMICILIO DEI RIFIUTI INGOMBRANTI E DEI BENI DUREVOLI DI CONSUMO AD USO DOMESTICO
COMUNE DI CERVESINA Provincia di Pavia REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RACCOLTA A DOMICILIO DEI RIFIUTI INGOMBRANTI E DEI BENI DUREVOLI DI CONSUMO AD USO DOMESTICO Approvato con deliberazione C.C. n.7 del
DettagliLe scelte progettuaii, i documenti necessari e gli apprestamenti di difesa.
Firenze, 26 giugno 2006 CONVEGNO Sicurezza nei cantieri mobili e temporanei: i lavori in altezza Le scelte progettuaii, i documenti necessari e gli apprestamenti di difesa. Regolamento di attuazione dell
DettagliPIANO DI MANUTENZIONE DELL'OPERA
COMUNE: MARTINENGO All. RTI COMMITTENTE: COMUNE DI MARTINENGO PROPRIETÀ: LOTTIZZANTI PA7/a OGGETTO: OPERE DI URBANIZZAZIONE DEL PA7/a REALIZZAZIONE TANGENZIALE NORD (ex accordo art. 11 L. 241/90) opere
DettagliESAME DI STATO PER L ABILITAZIONE ALL ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI AGRONOMO E FORESTALE JUNIOR
ESAME DI STATO PER L ABILITAZIONE ALL ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI AGRONOMO E FORESTALE JUNIOR SECONDA SESSIONE 2007 PRIMA PROVA SCRITTA Tema n. 1 Il candidato definite le caratteristiche chimico / fisiche
DettagliVALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE : PROCEDURA DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA PER REALIZZAZIONE IMPIANTO FOTOVOLTAICO
Nelle tavole seguenti si esaminano rispettivamente i valori storico-culturali e il patrimonio storico architettonico con la viabilità storica; in questo caso non si rilevano situazioni di particolare interesse.
DettagliBILANCIO DI PRODUZIONE DI MATERIALE DA SCAVO E/O DI RIFIUTI...
INDICE 1 PREMESSA... 2 2 BILANCIO DI PRODUZIONE DI MATERIALE DA SCAVO E/O DI RIFIUTI... 2 3 CRITERI PER LA LOCALIZZAZIONE E GESTIONE DELLE AREE DI CANTIERE DA ADIBIRE A DEPOSITO TEMPORANEO... 3 File: 13-033_gen01es_r0
DettagliLa Misura 222 del Programma regionale di Sviluppo rurale
La Misura 222 del Programma regionale di Sviluppo rurale Roberto Zampieri Regione del Veneto Unità di Progetto Foreste e Parchi Legnaro, 20 febbraio 2012 Azione Realizzazione di sistemi silvoarabili (filari
DettagliANNO Superficie (ha) 1929 2.832 1955 4.839 1960 5.206 1965 4.992 1975 6.652 2000 7.800 2006 12.057 2014 16.624
Il nocciolo è coltivato in Piemonte fin dalla fine del XIX secolo. La varietà utilizzata era conosciuta come Tonda Gentile del Piemonte o Ronde du Piémont. Il prodotto veniva esportato nei paesi esteri,
DettagliCAPITOLATO SPECIALE D APPALTO
CITTÀ DI GIUGLIANO IN CAMPANIA Provincia di Napoli S ERVIZIO E COLOGIA CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO MANUTENZIONE ORDINARIA DEL PATRIMONIO VEGETALE E DISERBO STRADALE SUL TERRITORIO DI PROPRIETA COMUNALE
DettagliMisure forestali e sistemazioni idraulico-forestali Legge regionale 7 febbraio 2000 n. 7, artt. 24 e 25
Misure forestali e sistemazioni idraulico-forestali Legge regionale 7 febbraio 000 n. 7, artt. 4 e 5 PREMESSA La Regione Lombardia, con deliberazione di Giunta regionale del 30 luglio 004 n. 7/8396 ha
DettagliSCELTA DELL AMBIENTE DI COLTIVAZIONE E VOCAZIONALITÀ
CILIEGIO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA DELL AMBIENTE DI COLTIVAZIONE E VOCAZIONALITÀ
DettagliCOMUNE DI VALBRONA PROVINCIA DI COMO
COMUNE DI VALBRONA PROVINCIA DI COMO PROGETTO ESECUTIVO INERENTE LA MESSA IN SICUREZZA DELLA ZONA DI TUTELA ASSOLUTA DEI POZZI DI ROSSANA PIANO DI MANUTENZIONE Marzo 2010 dr.geol. Raffaele Boninsegni dr.geol.
DettagliTRACCIA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE GEOLOGICA E DELLA RELAZIONE GEOTECNICA FACENTI PARTE DI UN PROGETTO PER COSTRUZIONI.
TRACCIA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE GEOLOGICA E DELLA RELAZIONE GEOTECNICA FACENTI PARTE DI UN PROGETTO PER COSTRUZIONI. PRECISAZIONI Il presente documento nasce dalla pressante richiesta di iscritti
DettagliCOMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO
COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO Area Programmazione e Gestione del Territorio Accordo quadro con un unico operatore economico per l affidamento dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria del verde
DettagliIntervento comprensivo di ogni onere, macchina operatrice, attrezzatura, terreno vegetale o : esemplari di altezza da 6 m a 12 m 154,562 20,09 134,47
descrizione ribasso % costo unitario n. Abbattimento di alberi adulti a chioma espansa in parchi e giardini. Intervento comprensivo di ogni onere, macchina operatrice, attrezzatura, raccolta e conferimento
DettagliALLEGATO I Flussi documentali
ALLEGATI 1 ALLEGATO I Flussi documentali INTERVENTI SOGGETTI A PERMESSO A COSTRUIRE e DICHIARAZIONE DI VINCOLO IDROGEOLOGICO La Richiesta di Permesso a costruire all Edilizia Privata munita di ricevuta
Dettagli1. Finalità e obiettivi
Direzione Opere pubbliche, Difesa del suolo, Economia montana e foreste Settore Foreste BANDO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI AMMISSIONE A CONTRIBUTO PER AZIONI DI MIGLIORAMENTO, RECUPERO
DettagliScheda tecnica preparazione e posa pareti prefabbricate piscina interrata 8x4 a fagiolo
Scheda tecnica preparazione e posa pareti prefabbricate piscina interrata 8x4 a fagiolo Caratteristiche principali piscina: Dimensioni vasca: come da disegno Perimetro totale: 20,51 Superficie specchio
DettagliPossibilità e convenienza della coltivazione di biomasse legnose
Possibilità e convenienza della coltivazione di biomasse legnose Dagli incentivi del prossimo P.S.R. al greening della nuova PAC Relatore: Dott. Alessandro Pasini Una nuova agricoltura compatibile con
DettagliAspetti della formazione forestale in Valle d Aosta L esperienza del settore pubblico e la realtà delle imprese private
Dipartimento risorse naturali e corpo forestale Lo stato dell arte della formazione forestale lungo l arco alpino Barzio 6 ottobre 2011 Direzione foreste e infrastrutture Aspetti della formazione forestale
DettagliIl sottoscritto. Titolare della Ditta. Legale Rappresentante della Ditta con sede legale nel Comune di località Via...n... CAP.Prov...
A.O.O. Provincia di Roma Servizi di Tutela Ambientale Anno Classificazione Fascicolo.. N.. DATA. Modello I-5bis (Provincia Modello_E-bis Sportello Unico per le Attività Produttive del Comune di Civitavecchia
DettagliSommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4
Relazione di calcolo illuminotecnico Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 PREMESSA Oggetto del seguente lavoro è il calcolo illuminotecnico da effettuarsi nel
Dettagli(CARTA INTESTATA DEL RICHIEDENTE)
(CARTA INTESTATA DEL RICHIEDENTE) SPETT.LE COMUNE DI CINIGIANO P.le Bruchi, 3 58044 Cinigiano (Gr) DOMANDA DI CONTRIBUTO SULLA MISURA 6.3.3. SOSTEGNO PER LA CRESCITA DEL SISTEMA AGRICOLO, RURALE E FORESTALE
DettagliCRITERI DI INTERVENTO SCHEDA 1 SCHEDA 2
CRITERI DI INTERVENTO SCHEDA 1 SCHEDA 2 CRITERI E OBIETTIVI DI INTERVENTO VV Manutenzione ordinaria del sistema viario minore (piste, sentieri, ) L obiettivo dell intervento VV è quello di migliorare l
DettagliDott.ssa S. Anelli Dott. S. Porta
Dott.ssa S. Anelli Dott. S. Porta 1 PARCO DEL TREBBIA - Legge Regionale n. 19/2009 2 PARCO DEL TREBBIA - Legge Regionale n. 19/2009 Art. 1 Istituzione del Parco regionale, finalità e obiettivi gestionali
DettagliRELAZIONE PAESAGGISTICA (Ai sensi del d.p.c.m. 12 dicembre 2005, G.U. n 25 del 31 gennaio 2006)
Oggetto: Richiesta di autorizzazione paesaggistica delle opere il cui impatto paesaggistico è valutato mediante una documentazione semplificata, relativa alle opere di costruzione di un impianto fotovoltaico
DettagliL INSTALLAZIONE DEI PANNELLI TERMICI E FOTOVOLTAICI
PROVINCIA DI TRENTO COMUNE DI PREDAZZO PIANO REGOLATORE GENERALE D E L C O M U N E D I PREDAZZO REGOLAMENTO COMUNALE PER L INSTALLAZIONE DEI PANNELLI TERMICI E FOTOVOLTAICI Arch. Luca Eccheli Via Cavour,
DettagliDisposizioni Tecniche
Disposizioni Tecniche Revisione n.05 del 30/12/2011 Approvate dall A.A.T.O. n.1 Toscana Nord con deliberazione n.20 del 06/12/2011 In vigore dal 1 gennaio 2012 Pagina 1 di 24 INDICE SCHEMI DI INDIVIDUAZIONE
DettagliALLEGATO A Dgr n. 268 del 15/03/2011 pag. 1/3
giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATO A Dgr n. 268 del 15/03/2011 pag. 1/3 1. MODIFICHE ED INTEGRAZIONI ALLE NORME DI PIANIFICAZIONE FORESTALE DI CUI ALL DGR 158 del 21 gennaio 1997. Le Direttive e
DettagliProfilo Professionale
Profilo Professionale Addetto alla Manutenzione del verde Roma 21 Luglio 2015 Organizzazione Sviluppo Risorse Umane e Qualità Certificata ISO 9001:2008 Certificata OHSAS 18001:2007 Finalità L addetto alla
DettagliEnergia da Biomasse. Prospettive ed opportunità nell uso di fonti rinnovabili
Energia da Biomasse Prospettive ed opportunità nell uso di fonti rinnovabili Accordo di Programma Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Regione Abruzzo Iris Flacco Energy Manager Regione
DettagliPROVINCIA DI BERGAMO PIANO PROVINCIALE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI AI SENSI DELLA L.R.26/03 PERCORSO PARTECIPATO VAS
PROVINCIA DI BERGAMO PIANO PROVINCIALE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI AI SENSI DELLA L.R.26/03 PERCORSO PARTECIPATO VAS La localizzazione degli impianti di trattamento, recupero e smaltimento: proposta metodologica
DettagliProvincia di Milano. IL DIRIGENTE Arch. Antonio Panzarino. IL VICESINDACO Errico Gaeta
Provincia di Milano CONCESSIIONII PER OCCUPAZIIONE DEL SUOLO PUBBLIICO CON IIMPIIANTII PUBBLIICIITARII MODALIITÀ PROCEDURALII A PRECIISAZIIONE DEL Regolamento per l applicazione del canone sulla pubblicità
DettagliMODALITA DI ASSEGNAZIONE DELLE PIANTINE PRODOTTE DAI VIVAI FORESTALI REGIONALI
MODALITA DI ASSEGNAZIONE DELLE PIANTINE PRODOTTE DAI VIVAI TIPI DI ASSEGNAZIONE FORESTALI REGIONALI A) L ASSEGNAZIONE ONEROSA delle piante prodotte è concessa ai soggetti pubblici e privati che ne fanno
DettagliTesto vigente Testo introdotto dalla Variante
estratto Testo vigente Testo introdotto dalla Variante omissis CAPO 6 : Disposizioni per le attività estrattive Art. 36 Aree per attività estrattive 1. Le attività estrattive sono ammesse esclusivamente
DettagliRischio idrogeologico Uso delle barriere mobili durante le esondazioni.
Rischio idrogeologico Uso delle barriere mobili durante le esondazioni. Premessa Purtroppo, durante gli eventi calamitosi che si verificano durante le emergenze idrogeologiche, succede spesso che le barriere
DettagliTecniche di restauro vegetazionale nei lavori forestali della Provincia Autonoma di Trento La Plagne 13 giugno 2014
Tecniche di restauro vegetazionale nei lavori forestali della Provincia Autonoma di Trento La Plagne 13 giugno 2014 Gli interventi di ripristino vegetazionale rappresentano la fase conclusiva dei lavori
DettagliUMA - versione 11.6.0 - Rilascio del 10/07/2013. I riepiloghi a disposizione sono: per riparto colturale (uso del suolo) per comune e uso del suolo.
Pag. 1 a 5 N. Sezione Descrizione 1. Ditta Uma: superfici per - versione 11.6.0 - Rilascio del 10/07/2013 Introdotta una nuova funzionalità per la consultazione del riepilogo colturale delle aziende presso
DettagliPROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014-20
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014-20 Misura 8 Investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditività delle foreste Sottomisura 8.3 Sostegno alla prevenzione dei danni arrecati
DettagliLA FORMAZIONE PROFESSIONALE AL SERVIZIO DELL AMBIENTE: GESTIONE DEI BOSCHI E DEL VERDE URBANO
LA FORMAZIONE PROFESSIONALE AL SERVIZIO DELL AMBIENTE: GESTIONE DEI BOSCHI E DEL VERDE URBANO La formazione professionale al servizio dell ambiente: gestione dei boschi e del verde urbano Con l avvento
DettagliREGOLAMENTO PREINSEGNE ATTIVITA RICETTIVE
COMUNE DI PISA DIREZIONE URBANISTICA REGOLAMENTO PREINSEGNE ATTIVITA RICETTIVE Regolamento CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI Art.1- Finalità 1) Il presente Regolamento disciplina le tipologie e la collocazione
DettagliDENOMINAZIONE GRUPPO DI LAVORO
DENOMINAZIONE GRUPPO DI LAVORO Valorizzazione della biomassa legnosa ed erbacea delle aziende di Uta (indirizzo orto-frutticolo) e Ussana (indirizzo cerealicolo-foraggero). PREMESSA Nelle aziende S Appassiu
DettagliALLEGATO 7 alla deliberazione della Giunta regionale n. 2030 dell 11 luglio 2008
ALLEGATO 7 alla deliberazione della Giunta regionale n. 2030 dell 11 luglio 2008 MISURA 211 - INDENNITÀ COMPENSATIVE DEGLI SVANTAGGI NATURALI A FAVORE DEGLI AGRICOLTORI DELLE ZONE MONTANE 1) OBIETTIVI
Dettagli1. MANUTENZIONE E MONITORAGGIO
1. MANUTENZIONE E MONITORAGGIO Come richiesto dal D.P.R. 509/97 sono di seguito fornite le indicazioni preliminari per l utilizzo e la manutenzione delle opere, degli impianti e dei servizi esistenti,
DettagliParere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.
Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito
DettagliParco Spina verde Corso Gev 2014. La flora alloctona Il caso Ambrosia Ambrosia artemisiifolia
Parco Spina verde Corso Gev 2014 La flora alloctona Il caso Ambrosia Ambrosia artemisiifolia 1 L ambrosia è una pianta erbacea stagionale appartenente alla famiglia delle composite o Asteraceae. Originaria
DettagliGLI INTERVENTI DI SISTEMAZIONE IDRAULICO-FORESTALI NELLA PREVENZIONE DEI RISCHI NATURALI LE LINEE DI AZIONE DELLA REGIONE PIEMONTE
GLI INTERVENTI DI SISTEMAZIONE IDRAULICO-FORESTALI NELLA PREVENZIONE DEI RISCHI NATURALI LE LINEE DI AZIONE DELLA REGIONE PIEMONTE G. Cacciabue, V.Debrando 1 La mitigazione degli effetti prodotti sul territorio
DettagliNORME GEOLOGICHE DI PIANO
STUDIO DI GEOLOGIA APPLICATA www.geologia-applicata.com COMUNE DI CADORAGO DEFINIZIONE DELLA COMPONENTE GEOLOGICA, IDROGEOLOGICA E SISMICA DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO NORME GEOLOGICHE DI PIANO
DettagliFORUM SICUREZZA NEI CANTIERI EDILI NORMATIVA E CRITICITA IRRISOLTE. Il Coordinatore della Sicurezza e le recenti modifiche legislative
Ing. Marco CONTI FORUM SICUREZZA NEI CANTIERI EDILI NORMATIVA E CRITICITA IRRISOLTE Il Coordinatore della Sicurezza e le recenti modifiche legislative INTRODUZIONE Legge 1 ottobre 2012, n. 177 Modifiche
DettagliANALISI NUOVI PREZZI
Università di Roma "La Sapienza" Area Gestione Edilizia pag. 1 ANALISI NUOVI PREZZI OGGETTO: Servizio Triennale di Manutenzione Ordinaria del Verde della Città Universitaria. COMMITTENTE: Università di
DettagliINDICAZIONI PER LA STESURA DELLA RELAZIONE TECNICA ENERGETICO-AMBIENTALE PER IL RICONOSCIMENTO DELLA RIDUZIONE DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE
INDICAZIONI PER LA STESURA DELLA RELAZIONE TECNICA ENERGETICO-AMBIENTALE PER IL RICONOSCIMENTO DELLA RIDUZIONE DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE La relazione deve contenere gli elementi descrittivi idonei
DettagliCOMUNE DI BUTTAPIETRA Provincia di Verona
COMUNE DI BUTTAPIETRA Provincia di Verona Area Tecnica Settore Edilizia Pubblica/ Ecologia LINEE GUIDA RELATIVE AGLI SCARICHI DI ACQUE REFLUE DOMESTICHE IN CORPO RICETTORE DIVERSO DALLA FOGNATURA (SUOLO,
DettagliS E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A
S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 188 D I S E G N O D I L E G G E d iniziativa dei senatori CARCARINO, SALVATO e MARINO COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 9 MAGGIO 1996
Dettagli1. INSERIMENTO URBANISTICO
A.S.A. Azienda Servizi Ambientali Comune di Pomarance OPERE DI COLLETTAMENTO DELLA RETE FOGNARIA AL NUOVO DEPURATORE RELAZIONE INSERIMENTO URBANISTICO Data Aprile 2015 Codice PGI G089-0636-000 Codice Commessa
DettagliRegione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture erbacee > FARRO
Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture erbacee > FARRO CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità
DettagliLa manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti
La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa
DettagliCOMUNE DI SANZENO. Approvato con deliberazione consiliare n. 04 di data 19 maggio 2008.
COMUNE DI SANZENO REGOLAMENTO PER LA DETERMINAZIONE DELLE DISTANZE DA MANTENERE DALLE STRADE PER GLI IMPIANTI FRUTTICOLI, PER LE STRUTTURE DI SOSTEGNO E INDIVIDUAZIONE DELLE ZONE INIBITE ALLA POSA DELLE
Dettagli7.2 Controlli e prove
7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo
DettagliPIAE 2009-2028 1 TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA
TIPOLOGIA DI POLO LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA L area è ubicata in località Cavallara presso l abitato di S.Giovanni nel Comune di Ostellato.
DettagliScheda tecnica scavo piscina 8x4 prefabbricata con scala romana e realizzazione soletta
Scheda tecnica scavo piscina 8x4 prefabbricata con scala romana e realizzazione soletta Caratteristiche principali piscina: Dimensioni vasca: come da disegno Perimetro totale: 25,14 m (22 m dritto - 3,14m
DettagliREPUBBLICA ITALIANA DELLA REGIONE DELL UMBRIA DIREZIONE REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE PRESSO PRESIDENZA DELLA GIUNTA REGIONALE - P E R U G I A
Supplemento ordinario n. 2 al «Bollettino Ufficiale» - serie generale - n. 59 del 31 dicembre 2002 Spedizione in abbonamento postale Art. 2, comma 20/c, legge 662/96 - Fil. di Perugia REPUBBLICA ITALIANA
DettagliI regolamenti regionali sulle acque del 24 marzo 2006
I regolamenti regionali sulle acque del 24 marzo 2006 Paolo Casciano Direzione Generale Reti e servizi di pubblica utilità e sviluppo sostenibile Regione Lombardia Ordine Ingg BG 26/11/2007 - ing. Casciano
DettagliALLEGATO TECNICO IMBALLAGGI CELLULOSICI (ACCORDO ANCI - COMIECO)
1. OGGETTO DELL ALLEGATO ALLEGATO TECNICO IMBALLAGGI CELLULOSICI (ACCORDO ANCI - COMIECO) L allegato si riferisce ai rifiuti da imballaggio a base cellulosica primari o comunque conferiti al gestore del
DettagliREGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO IN ADOZIONE DELLE AREE VERDI DI PROPRIETA DEL COMUNE DI PALAU
REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO IN ADOZIONE DELLE AREE VERDI DI PROPRIETA DEL COMUNE DI PALAU (approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 23 del 22.07.2014) Comune di Palau Pagina 1 Indice ARTICOLO
Dettagli