ACCORDI OPERATIVI MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DIPARTIMENTO GIUSTIZIA MINORILE. Dipartimento Dipendenze Patologiche Ser.T. Carceri S.s.

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1 MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DIPARTIMENTO GIUSTIZIA MINORILE ISTITUTO PENALE PER MINORENNI Cesare Beccaria Dipartimento Dipendenze Patologiche Ser.T. Carceri S.s. Minori ACCORDI OPERATIVI IN MERITO AGLI INTERVENTI RIVOLTI A MINORI DETENUTI TOSSICODIPENDENTI, ALCOLDIPENDENTI O CON PROBLEMATICHE RIFERITE ALL ABUSO DI SOSTANZE STUPEFACENTI

2 1. Ambiti di intervento Presso l Istituto Penale per Minorenni Cesare Beccaria (d ora in poi I.P.M.) è attiva un équipe multidisciplinare della A.S.L. di Milano Ser.T. Carceri S.s. Minori (d ora in poi A.S.L.) per la realizzazione di interventi diagnostici e terapeutici rivolti ai minori detenuti tossicodipendenti, alcoldipendenti o con problematiche riferibili all assunzione di sostanze stupefacenti e di alcol. La cornice complessiva delle collaborazioni tra A.S.L. e Centro per la Giustizia Minorile per la Lombardia in materia di cura e riabilitazione dei minori tossicodipendenti, alcoldipendenti ed abusatori di sostanze stupefacenti detenuti presso l I.P.M. Cesare Beccaria è regolata dallo specifico Protocollo di Intesa al quale si rimanda e nel quale è disciplinata all articolo 2 la materia dei presenti Accordi Operativi. Con i presenti Accordi Operativi sono definite, nel rispetto della normativa in vigore, nell ambito dei rispettivi mandati istituzionali e ferme restando le autonomie organizzative degli enti sottoscrittori, le procedure e le intese collaborative intercorrenti tra la A.S.L e l I.P.M. Le procedure e le intese collaborative tra ASL e A.O. San Carlo Borromeo in materia di diagnosi, cura e tutela della salute per i minori detenuti con problematiche riferite all abuso di sostanze stupefacenti sono disciplinate dagli appositi Accordi Operativi ai quali si rimanda. 2. Procedure di segnalazione Per l avvio della valutazione multidisciplinare dell équipe A.S.L. in merito all accertamento degli stati di dipendenza o all individuazione di problematiche psico-sanitarie ed evolutive riferibili a condotte di abuso, deve essere effettuata un apposita segnalazione da parte degli operatori dell I.P.M. mediante compilazione e consegna ad un operatore A.S.L. della Scheda di segnalazione (Allegato 1). L operatore A.S.L. provvederà ad aprire una cartella di caso. Nel caso in cui, faccia il suo ingresso in IPM un minore nei confronti del quale sia stato effettuato dagli operatori A.S.L. un primo colloquio di valutazione nel periodo di permanenza in CPA, e per il quale sia ritenuto necessario continuare l inquadramento diagnostico, saranno gli operatori A.S.L. a dare comunicazione agli operatori dell I.P.M. degli interventi in corso. A seguito della valutazione svolta dalla A.S.L., possono determinarsi tre profili: a. Minore in stato di dipendenza da sostanze; b. Minore abusatore problematico; c. Minore non abusatore. La formulazione di diagnosi di tossico/alcoldipendenza, le valutazioni di problematicità delle condotte di abuso o la verifica delle condizioni di non abuso, nonché la elaborazione di programmi terapeutici avverranno in sede di équipe A.S.L. attraverso un confronto multidisciplinare. 2

3 3. Tipologie degli interventi I minori di cui al profilo A. risultati dipendenti da sostanze stupefacenti, psicotrope e psicoattive sono presi in carico dalla A.S.L. che, in accordo con gli operatori della Giustizia Minorile, predispone un programma psico-educativo e sanitario. Nel caso in cui si preveda l attivazione di una struttura comunitaria terapeutica per un minore in condizione di tossicodipendenza certificata, la stessa dovrà essere individuata dalla A.S.L. tutelando il raccordo con l operatore referente dell I.P.M. In casi particolari, per minori abusatori problematici ancorché non certificabili tossicodipendenti per i quali sia stata rilevata la necessità di una particolare attenzione sanitaria sarà cura della ASL e degli operatori della Giustizia Minorile individuare la struttura comunitaria idonea tenendo conto delle problematiche sanitarie e terapeutiche. I minori di cui al profilo B. risultati abusatori problematici possono essere destinatari di interventi psicologici o educativi a cura della A.S.L. a condizione che le caratteristiche e le modalità dell intervento siano adeguatamente precisate nei loro obiettivi e contestualizzate nel complessivo programma trattamentale predisposto per il ragazzo, al fine di evitare sovrapposizioni, dispersioni di risorse, confusività o inefficacia delle azioni intraprese. Qualora si preveda l attivazione di una struttura comunitaria socio-educativa, la stessa sarà individuata dall operatore referente del Ministero della Giustizia tutelando il raccordo con l operatore A.S.L.. I minori di cui al profilo C. risultati non abusatori non sono destinatari di interventi individuali da parte della A.S.L., potendo peraltro anch essi partecipare alle attività di prevenzione o agli incontri informativi di gruppo condotti dal personale A.S.L. In ogni caso, la A.S.L. assicura agli operatori dell I.P.M. supporti consulenziali per l inquadramento delle tematiche clinico-sanitarie o psico-educative connesse all utilizzo di sostanze stupefacenti anche per i minori detenuti nei confronti dei quali non siano avviati interventi riabilitativi individuali. 4. Relazioni di caso e certificazioni di tossicodipendenza A seguito della valutazione diagnostica, la A.S.L. effettua una restituzione scritta nella quale sono esposti gli esiti. Tale documento è consegnato alla Direzione dell I.P.M. che provvederà allo smistamento all operatore dell I.P.M. referente per il minore in oggetto. In caso di diagnosi di tossico/alcoldipendenza verrà rilasciata la relativa certificazione. Sono inoltre prodotte relazioni in merito alla formulazione di programmi terapeutici come di osservazione e valutazione che verranno inoltrate a cura dell I.P.M. alla Autorità Giudiziaria competente. La presenza dell operatore A.S.L. in sede di udienza è garantita nei casi di cui al profilo A., sarà invece concordata con gli operatori dell I.P.M. nei casi di cui al profilo B.. Sarà cura dell operatore I.P.M. trasmettere al C.G.M. la documentazione ricevuta dalla A.S.L. in merito alle valutazioni per i collocamenti in comunità. 3

4 Nel caso di programmi ed interventi terapeutici individuali psico-educativi o sanitari effettuati dalla A.S.L. sono previste relazioni di aggiornamento in occasione di scadenze processuali che dovranno essere comunicate in tempo utile all operatore A.S.L. dall I.P.M.. 5. Raccordi organizzativi ed operativi Deve essere tutelata piena ed effettiva collaborazione tra operatori dell I.P.M. e della A.S.L. nella trattazione della casistica, sia mediante partecipazione ad equipe congiunte che tramite costanti aggiornamenti tra gli operatori referenti. Il confronto e la collaborazione operativa interistituzionale tra A.S.L., I.P.M. e A.O. sono garantiti da incontri a cadenza mensile. Agli operatori A.S.L. deve essere consentito l accesso alla documentazione di caso prodotta dai Servizi della Giustizia Minorile o da altre agenzie territoriali riferita a minori destinatari di interventi A.S.L.. Devono essere inoltre forniti costanti aggiornamenti sulla situazione trattamentale del minore avendo cura di informare tempestivamente la ASL in caso di trasferimento, di dimissioni per fine pena, di fughe dalla comunità o di reingresso in Istituto di un minore. All operatore A.S.L. referente di caso deve essere concesso l accesso alla posizione giuridica del minore nei cui confronti siano stati attivati degli interventi. La responsabile della S.s. Minori è invitata agli incontri di programmazione generale e di verifica delle complessive attività educative svolte in I.P.M. Gli interventi di prevenzione ed educazione alla salute effettuati dalla A.S.L. con riferimento alla specifica Dichiarazione di Intenti dovranno essere concordati e comunicati dalla responsabile della S.s. Minori alla Direzione dell I.P.M. Devono essere garantiti periodici incontri di verifica e programmazione tra la Direzione dell I.P.M. e la Responsabile della S.s. Minori, anche al fine di favorire e promuovere ampia collaborazione all interno dell Istituto prevedendo inoltre specifiche modalità di coinvolgimento attivo degli agenti di polizia penitenziaria. Su richiesta dell I.P.M., la ASL provvederà con cadenza semestrale alla compilazione delle schede Drogamon per la rilevazione del consumo di sostanze stupefacenti nei minori entrati in Istituto. Tali dati andranno integrati con quelli forniti dal medico dell A.O. e trasmessi al Dipartimento di Giustizia Minorile. 6. Presenze e reperibilità La presenza degli operatori A.S.L. in Istituto è comunicata alla Direzione dell I..P.M. Gli operatori sono reperibili presso l ufficio A.S.L. posto al secondo piano della palazzina di ingresso in I.P.M. con numero telefonico interno 225. La sede centrale della S.s. Minori del Ser.t. Carceri, alla quale devono essere inviate le comunicazioni ufficiali, è sita in Milano, corso Italia 52. Tel / Fax

5 7. Validità degli Accordi Operativi Gli Accordi Operativi hanno validità di due anni dalla loro sottoscrizione. Eventuali aggiornamenti o variazioni devono essere concordate tra le parti e formalizzate con sottoscrizione di adeguato documento integrativo o sostitutivo ai presenti Accordi. La modifica degli Allegati ai presenti Accordi non determina la necessità di adeguamento degli Accordi medesimi. Milano, lì 21/09/2010 Istituto Penale per Minorenni Cesare Beccaria Il Direttore dr.ssa Daniela Giustiniani A.S.L. di Milano Ser.t. Carceri Il Direttore dr.ssa Rossana Giove Allegato 1.) Scheda di segnalazione 5

6 Alla Responsabile della S. s. Minori C.so Italia, Milano Fax 02/ SCHEDA SEGNALAZIONE MINORI DETENUTI Cognome e Nome del minore Luogo di Nascita Data di nascita Residenza Nazionalità Se straniero: anno di ingresso in Italia Data di ingresso in I.P.M. Reato Situazione processuale Sintetiche informazioni relative all abuso di sostanze stupefacenti da parte del minore (sostanze di abuso, modalità di assunzione, consapevolezza dei rischi, elementi di problematicità) Il minore è già stato preso in carico da un Servizio territoriale per le problematiche di abuso di sostanze stupefacenti? Se sì, quale Servizio 6

7 Sintetiche informazioni relative al programma attualmente in corso Elementi descrittivi del nucleo famigliare Eventuale attività lavorativa svolta dal minore prima del suo ingresso in I.P.M. Grado di scolarità del minore Eventuali esperienze pregresse di permanenza in Comunità Operatore segnalante Ente di appartenenza Data Operatore A.S.L. che ha ricevuto la segnalazione 7

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