Comune di Desenzano del Garda Bilancio di previsione 2010/2012

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1 Comune di Desenzano del Garda Bilancio di previsione 2010/ Il quadro finanziario dei Comuni si inserisce in un contesto di finanza pubblica particolarmente indebolito dalla crisi economica che ha investito l economia italiana già a partire dalla seconda metà del Di tali cambiamenti è stato necessario tenere conto nella stesura del bilancio 2010 per operare scelte che considerassero da un lato, l impossibilità di aumentare le entrate da trasferimenti e tasse, e dall altro la necessità di garantire ai cittadini alcuni fondamentali servizi, nonostante l aumento tendenziale dei costi di gestione. Le normative entrate in vigore nell ultimo anno, inoltre, hanno irrigidito la gestione, sia per la parte corrente che per quella in conto capitale, con una serie di limiti e divieti: riduzione tendenziale della spesa di personale, riduzione dell indebitamento, inasprimento del patto di stabilità. Era quindi inevitabile contenere il più possibile le spese non strettamente necessarie alla gestione dell ente, per consentire il mantenimento dei servizi di assistenza (servizi sociali, nidi, viabilità ecc.) soprattutto in un momento così difficile per la cittadinanza. Queste quindi sono state le linee guida nella stesura del bilancio 2010, con l individuazione di alcuni interventi di parte capitale di grande interesse per Desenzano: il Castello e la riqualificazione di alcune strade. 1

2 Il Patto di stabilità 2010 Stanziamento bilancio Effettivi incassi / pagamenti Entrata Titoli E Titolo 4 E E Spesa Titolo 1 E Titolo 2 E E Saldo programmatico Saldo miglioramento Saldo Euro Differenza tra entrate e spese migliorata secondo le indicazioni della finanziaria Soffermandoci in particolare sul patto di stabilità per il 2010, appare evidente il motivo delle critiche che sono state sollevate da più parti. Per poter rispettare l obiettivo programmatico per il 2010, infatti, il Comune sarà costretto ad operare un rigido controllo, in particolare sulle uniche due poste che, di fatto, sono variabili: gli incassi in conto capitale del titolo 4 ed i pagamenti del titolo 2 della spesa. Il problema discende dal fatto che, se per le entrate di conto capitale le dinamiche risentono del mercato, e quindi sono prevedibili con grande difficoltà, invece è difficile mantenere i pagamenti entro un tetto specifico, perché molti lavori sono stati appaltati e quindi gli stati di avanzo arriveranno sicuramente nel corso dell anno. Il calcolo illustrato, inoltre, non prevede tra le entrate l avanzo di amministrazione. In tal modo tutti gli impegni di parte corrente, eventualmente finanziati con tale entrata o i pagamenti di conto capitale finanziati nello stesso modo, peseranno sulle spese senza poter contare sulla corrispondente entrata, peggiorando così i saldi e rendendo difficile il rispetto del patto stesso. 2

3 Patto di stabilità: sanzioni 1. Riduzione dei trasferimenti statali nella misura del mancato rispetto 2. Spese correnti per l anno successivo non superiori al minimo di quanto impegnato nell ultimo triennio 3. Nessun tipo di assunzione 4. Nessuna possibilità di contrarre nuovi mutui 5. Riduzione delle indennità degli amministratori 3 Sono qui elencate le principali sanzioni previste dalla normativa per il mancato rispetto degli obiettivi del patto di stabilità. Non è necessario dilungarsi sul peso di tale sanzioni, la cui gravità è evidente. Vale la pena però soffermarsi sul secondo punto, l obbligo di riduzione delle spese correnti. Nel triennio da considerare ( ), la spesa minima impegnata per il titolo 1 corrisponde al 2007: euro Ciò significa che, a fronte di una spesa corrente, già con grande fatica compressa per il 2010, prevista per Euro , per l anno successivo si dovrebbe ridurre ulteriormente tale cifra al tetto del 2007, cioè euro. Ciò probabilmente metterebbe a rischio non più solo le spese cosiddette non indispensabili ma anche i servizi stessi erogati alla cittadinanza. 3

4 Bilancio 2010: Parte entrata * Entrate correnti Entrate c/capitale Avanzo ammin. Servizi c/terzi TOTALE Previsione Previsione * In migliaia di euro 4 La tabella mette a raffronto le entrate previste nel bilancio 2009 e quelle previste nel Per quanto riguarda le entrate correnti, oltre a vari spostamenti o singole riduzioni, la differenza più consistente riguarda la mancata iscrizione del progetto una tantum under 30 finanziato dalla regione per euro circa e realizzato nel solo 2009 e le entrate da rimborsi dei costi anticipati dal comune da parte dell Istituzione per euro Per quanto riguarda l avanzo di amministrazione presunto applicato al bilancio, c è stato uno sforzo di applicare una quota sensibilmente inferiore a quella dell anno scorso, per consentirne, dopo l approvazione del consuntivo 2009, un uso diverso. Si è preferito utilizzare una quota maggiore di oneri di urbanizzazione per finanziare le spese correnti, proseguendo però, nel complesso, l azione di miglioramento dell equilibrio economico. 4

5 Bilancio 2010: Parte spesa * Titolo 1 Titolo 3 Spese in c/capitale Servizi c/terzi TOTALE Previsione Previsione * In migliaia di euro 5 In questa tabella di raffronto appare evidente l azione di riduzione delle spese correnti che è stata operata. Oltre alla mancata iscrizione delle spese per il progetto under 30 per , si sono dovuti ridurre diversi altri stanziamenti, a fronte della dinamica di aumento delle spese per il personale, le utenze, i contratti in corso ecc. Nonostante ciò, l Amministrazione ha scelto di mantenere invariate le previsioni riguardanti i servizi sociali. L assistenza ai più deboli è stato il punto fermo nella stesura del bilancio. Infatti è stato previsto anche uno stanziamento di euro per interventi di assistenza alle famiglie in stato di bisogno, per contribuire al sostegno dei soggetti in difficoltà in questo momento economico particolarmente difficile. 5

6 I Servizi a domanda individuale Entrate/ proventi prev Spese/costi prev % di copertura 2010 % di copertura 2009 Asili nido ,55% 30,55% Impianti sportivi ,69% 7,81% Mense scolastiche ,05% 44,44% Mense non scolastiche ,14% 34,73% Musei, pinacoteche, gallerie e mostre ,47% 45,11% corsi di lingue ,04% 100,00% CAG e CREC ,48% 17,94% trasporto scolastico ,82% 15,85% Assistenza domiciliare anziani ,22% TOTALI ,90% 30,00% 6 In questa diapositiva sono illustrati i servizi a domanda individuale e viene esposto il raffronto con l anno Per prima cosa va detto che da quest anno nell elenco dei servizi a domanda individuale è stata inserita una nuova categoria, mai monitorata prima, cioè l assistenza domiciliare agli anziani. Per questo servizio, quindi, non è possibile alcun raffronto. Inoltre va detto che, anche per il 2010, viene mantenuto l intento dell amministrazione di non procedere ad aumenti significativi delle entrate da tariffe in modo da garantire il più possibile l accesso di tutti i cittadini a questi servizi. Secondo la vigente normativa, l ente non ha l obbligo di mantenere una percentuale minima di copertura (36%) di tali servizi, in quanto non si trova in una situazione di deficitarietà o di rischio di dissesto. Tuttavia va ricordato che, nella tabella esposta, i costi degli asili nido sono stati iscritti nella misura del 100% per garantire la massima trasparenza, mentre la legge consentiva, ai fini del calcolo della copertura dei servizi a domanda individuale, di considerare per questo servizio le spese al 50%. Quindi, ricalcolando i costi in questo modo, la percentuale di copertura per l asilo nido salirebbe al 49% e quella globale si attesterebbe al 33%, avvicinandosi molto a quella eventualmente prevista dalla legge in caso di dissesto. 6

7 Andamento mutui contratti nel periodo La diapositiva mostra, a partire dall anno 2004, il totale dei mutui contratti per opere pubbliche. Come sarà meglio evidenziato nella diapositiva successiva, si rileva che l azione di riduzione dell indebitamento (estinzione anticipata, riduzione dei mutui in ammortamento, diversa tipologia di finanziamento per le opere pubbliche), condotta dall amministrazione negli ultimi due anni, consentirà di contrarre mutui con maggiore tranquillità, a partire già dal 2010, per finanziare diverse opere pubbliche previste nel programma triennale. 7

8 Debito residuo per rimborso mutui periodo al al al al al Collegata a quella precedente, questa diapositiva mostra l andamento del debito residuo negli ultimi cinque anni. Il totale del debito a fine anno viene calcolato sulla base del residuo capitale da restituire all inizio anno cui vengono aggiunti i nuovi mutui contratti nel corso dell esercizio, e tolte le quote di capitale restituite. 8

9 Destinazione della spesa corrente per servizi Funzioni nel settore sociale 19,7% funzioni generali di amministrazion e 33,20% Sviluppo economico Commercio 1,8% Polizia locale 3,8% Gestione del territorio 19% Sport 1,2% Viabilità e trasporti 8,4% Istruzione pubblica 10,1% Cultura 2,8% 9 La diapositiva evidenzia la suddivisione del titolo 1 del bilancio, il cui totale ammonta a euro, per funzioni. Come per il 2009, anche per il 2010 la percentuale maggiore è rappresentata dalle funzioni generali di amministrazione, gestione e controllo (33,20% rispetto al 32%del 2009). Come noto, in tale funzione rientrano le spese per la gestione degli organi istituzionali, segreteria e personale, bilancio, tributi, anagrafe, ufficio tecnico, spese per il patrimonio, CED e i fondi (svalutazione e ordinario) iscritti in questa funzione. Per le altre funzioni si rileva che le percentuali si modificano di pochissimo: polizia locale da 4% a 3,8%; istruzione dal 10% a 10,1%, sport da 1 a 1,2%, viabilità da 8% a 8,4%, gestione del territorio uguale 19%, settore sociale da 19 a 19,7%, sviluppo economico e commercio da 2% a1,8%. La differenza più rilevante, invece, riguarda le funzioni relativa alla cultura, che passano dal 6% al 2,8%. In tale settore, in particolare, non è stato più iscritto il progetto Under 30, previsto per il solo anno 2009 di euro. Le spese correnti, nel complesso, si sono ridotte di circa euro rispetto al bilancio di previsione L amministrazione, pur ritenendo indispensabile un azione di contenimento delle spese correnti, ha però mantenuto tutti i servizi alla cittadinanza. Considerando che su euro una parte considerevole è rappresentata da spese di personale e spese per servizi in essere (illuminazione, riscaldamento, gestione verde, nettezza urbana, trasporto pubblico, manutenzione strade, nidi, scuole, anziani ecc.) la scelta è stata quella di garantire tutti i servizi e di operare su quelle spese meno rilevanti per la cittadinanza. 9

10 Classificazione della spesa corrente per intervento Fondo di riserva 1% fondo svalutazione crediti 1% IMPOSTE e TASSE 2% SPESE PER PERSONALE 25% ACQUISTO BENI 2% INTERESSI MUTUI e oneri finanziari 8% TRASFERIMENTI E contributi 8% Utilizzo beni di terzi - locazioni 1% PRESTAZIONI E SERVIZI 52% 10 La diapositiva mostra il titolo 1 della spesa suddiviso per tipologia di spesa, cioè per intervento. Le spese di personale (intervento 01) passano dal 23% nel 2009 al 25% nel Ciò dipende dal fatto che la spesa complessiva del titolo 1, nell ottica di un globale contenimento delle spese correnti, è diminuita del 5% circa, mentre la spesa di personale, rigida per definizione, non potendo diminuire nella stessa misura, incide percentualmente di più sulla spesa complessiva. Le spese per acquisto di beni, si attestano sul 2%, come per il Le spese per prestazioni di servizi sono invariate rispetto al 2009, pur tenendo conto della compensazione dovuta da un lato, dalla mancata iscrizione, per la conclusione del progetto Under 30 degli stanziamenti previsti nel 2009 e dall altro dall iscrizione delle spese per la gestione degli asili nido ( euro) che, nel 2009 erano iscritti tra i trasferimenti per l Istituzione servizi alla persona. Di conseguenza, i trasferimenti (intervento 5) si riducono passando dal 10% all 8% (complessivamente di circa di euro), mentre per quanto riguarda gli interessi passivi (intervento 6) la spesa rimane praticamente invariata. 10

11 Finanziamento spese in conto capitale MUTUI Rinegoz. mutui PEEP Contr. privati ALIENAZIONI CONDONO ONERI URBANIZZAZIONE Contr. Regione 11 Questa diapositiva illustra la suddivisione del totale delle spese in conto capitale previste in bilancio, per tipo di finanziamento. Il totale delle spese in conto capitale ammonta ad Euro , di cui per interventi previsti nel piano delle opere pubbliche. In particolare, si evidenzia che le entrate proprie (alienazioni, oneri e condono) ammontano ad Euro Inoltre, sull entrata totale di euro prevista per il rilascio di concessioni edilizie per il 2010, euro (circa il 32%) vengono utilizzati per finanziare le spese correnti. Le opere finanziate con mutui da contrarre ammontano ad euro. Infine, si ricorda che sono stati previsti euro per la realizzazione del 2 PPA del Peep finanziato con i proventi da cooperative e euro per acquisti, incarichi ed altri interventi extra triennale, finanzianti con la rinegoziazione mutui Cassa DD.PP (operazione di rinegoziazione mutui effettuata nel 2003). 11

12 Indicatori finanziari ed economici Autonomia Impositiva Tit. I (entrata) Tit. I+II+III (entrata) 45,55% 61,46% Autonomia Finanziaria Pressione tributaria Tit. I +III(entrata) Tit. I+II+III (entrata) Tit. I (entrata) Popolazione 83,62% Euro 475,67 84,39% Euro 612,05 12 Concludendo, vorrei illustrare questa tabella che mostra alcuni indicatori finanziari ed economici per il 2010 raffrontati con l anno L indicatore denominato autonomia impositiva rappresenta la percentuale di incidenza delle entrate tributarie sul totale delle entrate correnti. L indice è più alto rispetto all anno scorso in quanto la Tia, per un totale di euro , a seguito di sentenza della corte costituzionale, è stata spostata al titolo 1 (entrate tributarie) dal titolo 3 (entrate extra-tributarie). Il secondo indicatore, denominato autonomia finanziaria, rappresenta la percentuale di incidenza delle entrate proprie (tributarie ed extra-tributarie, cioè da tariffe) sul totale delle entrate correnti (compresi quindi i trasferimenti dallo stato). L indice molto alto dimostra la buona capacità dell ente di autofinanziare le proprie spese correnti, rispetto alle entrate derivanti da trasferimenti erariali e regionali. Il terzo indicatore, pressione tributaria, rappresenta in termini finanziari il prelievo tributario medio effettuato sulla popolazione. Rispetto al 2009 risulta molto più alto proprio perché la TIA viene considerata come una entrata tributaria. 12

13 Comune di Desenzano del Garda Bilancio di previsione 2010/ Ringraziamenti 13

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